DISPENSA PER LETTORI VOLONTARI. Nati per Leggere. Aggiornata marzo 2015 DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

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1 DISPENSA PER LETTORI VOLONTARI Nati per Leggere Aggiornata marzo 2015 DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

2 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA Nati per Leggere è un Programma di promozione della lettura in età precoce, di protezione dallo svantaggio socio culturale e dalla povertà educativa, che da quindici anni mobilita risorse locali e attiva operatori e volontari nelle situazioni più diverse del nostro Paese. Il cuore del Programma è la lettura in famiglia in età precoce, #abassavoce, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino. Le ricerche scientifiche dimostrano come leggere a voce alta, vicini, ponendosi in quella relazione speciale e dal forte impatto emotivo che è la lettura condivisa, già dai primi mesi di vita e con continuità, contribuisca positivamente ad un significativo sviluppo cognitivo, linguistico ed emozionale del bambino. Come per tutti gli interventi precoci, quanto prima si interviene maggiori e più durevoli sono i benefici nel corso della vita. Per questo iniziare a leggere quotidianamente ai bambini da piccolissimi e prima ancora nella pancia della mamma! costituisce un fattore di protezione e una opportunità per la costruzione dello sguardo sul mondo. Promosso dall alleanza tra l'associazione Culturale Pediatri ACP, l'associazione Italiana Biblioteche AIB e il Centro per la Salute del Bambino onlus CSB, con il coinvolgimento della società civile espressa dai lettori volontari, Nati per Leggere è un programma di comunità che ha l obiettivo di raggiungere tutte le bambine e tutti i bambini e di tutelare il loro diritto alle storie, garantendo anche nelle situazioni più difficili l accesso ai libri di qualità e ai luoghi di lettura come segno di democrazia ed equità sociale. Per questo Nati per Leggere punta a colmare le distanze e a coinvolgere tutte le famiglie, specialmente quelle più difficilmente raggiungibili e vulnerabili, per offrire opportunità di sviluppo cognitivo, relazionale e sociale fin dai primi mesi di vita. La figura del pediatra, in quanto unica figura professionale che entra in contatto con tutti i bambini è perciò garante dell universalità dell intervento, ed è fondamentale nella diffusione della lettura precoce in famiglia. Nati per Leggere è un programma di comunità perché coinvolge attivamente le figure professionali sanitarie, sociali, culturali, educative del territorio, insieme alla società civile rappresentata dai lettori volontari, creando un circuito virtuoso di sostegno e integrazione degli interventi, che contribuisce a ricucire il tessuto sociale e a consolidare la comunità locale. Le parole chiave del Programma NpL Precocità Ricerche scientifiche dimostrano quanto la precocità degli interventi sia indispensabile. Il bambino infatti possiede delle competenze già durante il periodo fetale e i suoi primi 1000 giorni di vita sono la fase in cui il cervello ha la massima capacità di apprendimento. Per questo motivo è importante stimolare e offrire al bambino occasioni di crescita come presupposto per lo sviluppo ottimale delle capacità intellettive ed emotive. Questa precocità di intervento avrà inoltre importanti effetti futuri anche per il successo sociale ed economico dell individuo. Famiglia Il ruolo della famiglia è cruciale all interno del Programma Nati per Leggere che si propone di fornire a genitori, nonni e alle figure che ruotano attorno al bambino sin dai primi attimi di vita, gli strumenti per una buona pratica della lettura condivisa. Ciò che più conta è che questa pratica venga svolta in famiglia, che sia la voce di un genitore a leggere, poiché tutto ciò avrà un influenza positiva sulla relazione adulto-bambino e aiuterà quest ultimo nella costruzione dell autostima e della fiducia in se stesso e negli altri. DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

3 Universalità Il pediatra di famiglia svolge un azione fondamentale nella diffusione del Programma. È tramite la sua figura infatti che possono essere raggiunti in maniera universale i genitori dei bambini che segue. Rete Nati per Leggere è un Programma che si sviluppa a livello nazionale grazie alla preziosa collaborazione di pediatri, bibliotecari, lettori volontari, educatori e altre figure sanitarie come infermieri, ostetriche ecc. Per la buona riuscita del Programma e soprattutto per una sua diffusione capillare sull intero territorio nazionale è fondamentale la cooperazione tra queste figure interdisciplinari. A livello regionale e locale infatti, il Programma è seguito e sviluppato da referenti regionali (uno pediatrico, un altro bibliotecario/educativo) che grazie alla conoscenza specifica del territorio attuano le migliori strategie per diffonderlo. Snodo importante di questa rete sono i lettori volontari che, in seguito a una formazione mirata, leggono storie e sostengono i bibliotecari e i pediatri nell'opera di sensibilizzazione delle famiglie sull'importanza della lettura. L importanza della lettura in età precoce La lettura quotidiana al bambino è un attività che richiede poco tempo e impegno ed ha numerosi effetti positivi a lungo termine, a diversi livelli: non solo cognitivo e linguistico, ma anche emotivo e relazionale, sociale ed economico. In sintesi, questa pratica è uno strumento valido per offrire al bambino una vita migliore. Il vocabolario di un bambino, esposto sin dalla più tenera età agli stimoli e ai benefici della lettura, sarà sicuramente più ricco e più vario e sotto l aspetto cognitivo. Questa profonda proprietà del linguaggio corrisponderà a maggiori capacità di comprensione, a un quoziente intellettivo più elevato, a una futura capacità di lettura più fluente e a un più profondo desiderio di apprendere. La lettura condivisa stimolerà la sua curiosità e gli effetti di un intervento precoce avranno ulteriori benefici anche a lunga distanza. Benefici sullo sviluppo cognitivo Gli effetti cognitivi della lettura sono notevoli e si spiegano, da un punto di vista biologico, con le evidenze sulla plasticità del cervello del bambino nei primi mesi e anni di vita e sugli effetti, sia positivi sia negativi, di stimoli ed esposizioni precoci. Una larga parte dell evoluzione del cervello è pre-programmata fin dal periodo prenatale. Anche dopo la nascita le cellule cerebrali si producono e successivamente l esperienza diventerà il principale motore della sopravvivenza delle cellule. Esistono dei cosiddetti periodi critici nei primi mesi e anni di vita nei quali alcune funzioni si sviluppano maggiormente, come ad esempio quelle relative alla vista e all udito e quelle relative al linguaggio e alla produzione verbale. Le abilità cognitive associate alla condivisione del libro, come la memoria, la creatività, la comprensione, nominare e indicare le figure, assicurano che le connessioni cerebrali persistano. Benefici sullo sviluppo linguistico Con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue parole, della sua forma e della sua struttura. Questo gli serve per costruire le proprie strutture mentali, per capire i rapporti (io e gli altri, io e le cose) e le distanze spazio-temporali. Inoltre il bambino impara a riconoscere le lettere, a capire che le parole stampate rappresentano il mondo del parlato, a tenere un libro in mano, a girare le pagine e a iniziare dalla parte giusta. Pertanto la lettura influisce sullo sviluppo delle competenze emergenti nell acquisizione della capacità di leggere, in DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

4 particolare: sullo sviluppo del linguaggio orale (aumenta l ampiezza del vocabolario e la comprensione del significato delle parole) sulla competenza fonologica strettamente legata al successo nella lettura che riguarda l abilità di manipolare i suoni della lingua parlata, la consapevolezza della struttura del suono e della parola, il riconoscimento di sillabe, rime, e la miscelazione dei fonemi quando si inizia a leggere sulla conoscenza del linguaggio scritto nelle sue espressioni di: a. conoscenza della scrittura corrispondenza tra linguaggio orale e scritto, scrittura da sinistra a destra e dall alto in basso, alfabeto che rappresenta i suoni del linguaggio; b. conoscenza delle funzioni della scrittura testo che racconta una storia, dà informazioni e istruzioni; c. conoscenza dell alfabeto lettere e associazione tra lettera il suo nome e il suo suono. Tutto ciò è influenzato in particolare dalla frequenza degli scambi comunicativi e della lettura, e dell attenzione condivisa tra adulto e bambino in una situazione centrata sul linguaggio (empatia). In definitiva possiamo dire che lo sviluppo del linguaggio e della metafonologia sono influenzate dalle capacità innate, dalla qualità e quantità del linguaggio parlato in famiglia, dalle routine di lettura, dal desiderio di apprendere, dall autostima del bambino e dalle esposizione del bambino alla lettura. Benefici sullo sviluppo relazionale Nel semplice atto dell adulto che legge con il bambino in braccio si concretizza un esperienza densa di amore, dedizione, partecipazione, empatia. Questa esperienza totalizzante connota la relazione di unicità, perché promuove la sua natura essenziale di aiuto nella costruzione dell identità del bambino. La lettura diventa così combustibile di processi mentali sempre più ampi e consolidati, fonte di conoscenza reciproca. Durante la lettura il bambino e l adulto scivolano in una sfera intima particolare che riporta l adulto alla dimensione del suo vissuto personale attraverso il quale entra in empatia con quello del bambino. Lo sviluppo nei primi mesi e anni di vita viene influenzato in modo determinante dalle esperienze e la voce di mamma e papà che coccola è fondamentale per un corretto e armonioso sviluppo psicofisico del bambino. La lettura promuove il contatto visivo faccia a faccia, così rilevante per l attaccamento, e quello fisico dello stare seduti in braccio all adulto. Benefici sullo sviluppo emotivo Il processo di riconoscimento delle emozioni è estremamente importante e profondo e non riguarda puramente un semplice apprendimento cognitivo. Come fa un bambino a capire le proprie emozioni - paura, tristezza, rabbia, gelosia, tenerezza, curiosità, sorpresa, gioia, noia? Può farne esperienza diretta ma, affinché questa sia da lui riconosciuta come vera, il bambino ha la necessità di sapere che anche il genitore la sente e quindi la comprende e la condivide. Dal punto di vista emotivo, la lettura in famiglia aiuta il bambino a riconoscere e concettualizzare le emozioni sia degli altri sia le proprie. I bambini si rivedono nei personaggi di una storia e come tali cercano prima di conoscere e riconoscere ciò che provano, imparando a gestire le emozioni. Anche attraverso la lettura e l immedesimazione nei personaggi il bambino individua le emozioni. Mentre l adulto legge e il bambino ascolta, l attenzione condivisa sulla storia implica un coinvolgimento all unisono che consente un riconoscimento a partire dal fatto che i due vivono insieme quella emozione. Il bambino capisce che quel sentire riguarda anche altre persone, che le emozioni hanno un senso e si possono comunicare, condividere, riconoscere e rispettare. È utile far capire al bambino che le emozioni non vanno combattute o svalutate ma vissute perché appartengono a tutti gli individui. DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

5 Benefici a lungo termine I Programmi come Nati per Leggere che si occupano dei bisogni di base dei bambini come lo sviluppo emotivo, intellettuale e sociale, favoriscono lo sviluppo delle capacità e influiscono sulla vita da adulto. In particolare, questi programmi possono cambiare il destino di bambini deprivati delle opportunità di crescita e sviluppo che altri più fortunati posseggono. La lettura determina l esperienza di apprendimento e segna fortemente la carriera scolastica perché una buona preparazione alla lettura è fonte di autostima, interesse, partecipazione attiva a scuola. L apprendimento è facilitato, il bambino è incoraggiato e sperimenta eventi di successo che favoriscono un proseguimento ottimale del percorso scolastico. Al contrario il bambino con difficoltà avrà meno autostima, sarà più annoiato, più frustrato con il conseguente aumento di rischio di assenze e abbandono della scuola. Negli ultimi anni vi è un crescente interesse della comunità scientifica internazionale riguardo le potenzialità degli interventi di precoci, da realizzarsi nei primi tre anni di vita come presupposto dello sviluppo ottimale delle capacità intellettive ed emotive del bambino. Tali azioni non sono solo il risultato di istruzioni dirette ma anche prodotto di un ambiente stimolante e responsivo, all interno del quale il libro gioca un ruolo fondamentale. Negli anni Novanta negli Stati Uniti si è sviluppato il concetto di family literacy (in italiano il termine literacy può essere tradotto con alfabetizzazione, quindi alfabetizzazione in famiglia ) che valorizza e promuove la fondamentale funzione della famiglia nella pratica di lettura al bambino. Gli effetti a lungo termine della literacy riguardano gli aspetti economici della famiglia e di un Paese. La capacità di literacy infatti ha un impatto sulla crescita economica. L istruzione si misura in termini di prospettive individuali di lavoro, guadagni individuali e crescita economica globale. La strategia NpL La strategia di Nati per Leggere è quella di costituire strutture operative locali che, attraverso un gruppo di coordinamento locale, programmino la diffusione del Programma. La progettazione include gli obiettivi, le strategie e le modalità per perseguirli, gli attori che sono chiamati a realizzarli, la ricerca delle risorse necessarie, la definizione dei tempi e infine il monitoraggio e la valutazione di quanto viene fatto. Uno dei punti chiave della strategia di Nati per Leggere è la modalità di attuazione del Programma, che vede la collaborazione tra più operatori di diverse discipline riguardanti l area socio-sanitaria, quella culturale e quella educativa. Le aree di competenza sono tutte fondamentali ma occorre ricordare che l area sanitaria (pediatri, ostetriche, infermieri, assistenti sociali ) è fondante (è l origine di Nati per Leggere) e imprescindibile al fine di raggiungere tutte le famiglie e garantire il principio di universalità. Altro aspetto fondamentale è che le strategie, la progettazione e le azioni conseguenti siano condivise da un gruppo di lavoro che metta in atto processi decisionali partecipati. La costruzione e la manutenzione di un buon gruppo di lavoro sono un elemento necessario per rendere la progettazione funzionante. Le responsabilità del coordinatore locale includono azioni fondamentali per Nati per Leggere quali il coinvolgimento dei pediatri di famiglia (o altri sanitari), la presenza di uno spazio bambini in biblioteca o, se questa non c è, di un Punto Lettura, la cura della comunicazione, la gestione dei fondi e la distribuzione dell occorrente agli operatori, il coordinamento dei lettori volontari, la collaborazione con altri enti pubblici/privati e altri operatori, la programmazione concertata degli eventi o delle manifestazioni, il contatto con il referente provinciale o regionale. Il coordinatore ha il compito di animare e saper mantenere nel tempo l entusiasmo e la coesione del gruppo. DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

6 I LETTORI VOLONTARI NpL Il lettore volontario NpL (LV) ha un ruolo di grande rilievo in quanto è espressione della società civile che s impegna in un Programma dal grande impatto educativo e sociale, rappresenta NpL come programma di comunità, conosce il territorio in cui opera e contribuisce a portare valore al suo interno. Di seguito si indicano le varie attività del lettore volontario NpL: dona la propria voce e il proprio tempo per leggere con bambini e famiglie nei presidi NpL; sostiene gli operatori NpL (pediatri, bibliotecari, educatori ) nella promozione della lettura in famiglia; mostra ai genitori in che modo leggere efficacemente in famiglia; parla con i genitori dei benefici della lettura in famiglia; comunica efficacemente NpL e diffonde il Programma; crea un ambiente e un clima favorevoli alla lettura di relazione nei luoghi presso cui opera; lavora in gruppo insieme ai LV del presidio locale e ai Referenti territoriali; opera in uno spirito cooperativo e in un ottica di rete; si impegna nell aggiornamento costante delle proprie conoscenze e competenze. L azione dei lettori volontari è declinata attraverso 4 funzioni essenziali per lo sviluppo di NpL sul territorio. Ruolo di accoglienza Nei punti di accesso NpL (biblioteche, ambulatori, ospedali, nidi, punti lettura NpL, consultori, all aperto ) dove bambini e adulti entrano in contatto con il Programma, il LV accoglie bambini e genitori/adulti accompagnatori, fornisce le prime informazioni ai genitori su NpL, distribuisce materiali utili alla conoscenza del Programma, raccoglie dati per il monitoraggio e si occupa di eventuali attività di sostegno. Ruolo di facilitatore Nei luoghi dove si svolgono le attività di lettura NpL (biblioteche, ambulatori, ospedali, nidi, consultori, punti lettura NpL, all aperto ) e in ogni situazione favorevole a promuovere NpL, il LV agevola l attività in svolgimento supportando i lettori affinché possano concentrarsi sulla lettura e non sulla gestione dell ambiente; predispone l allestimento dell attività e ne cura l ambiente; sovraintende con discrezione al rispetto delle regole del luogo in cui ci si trova a svolgere l attività (biblioteca, ambulatorio, parco ). Inoltre ascolta i genitori e li sostiene quali destinatari della promozione della lettura in famiglia, risponde ai loro dubbi, fornisce informazioni su libri e modalità di lettura, li informa efficacemente sul Programma e sulle azioni del progetto locale, invitandoli a partecipare all attività di lettura condivisa e a leggere insieme ai lettori. Ruolo di lettore Nei luoghi in cui si svolge l attività (biblioteche, ambulatori, ospedali, centri vaccinali, nidi, punti lettura NpL, all aperto) il LV seleziona le letture scegliendo i libri tenendo conto del luogo in cui si svolgerà l attività e la platea di riferimento, legge da solo o insieme agli altri lettori avendo cura di aver sperimentato in anticipo la lettura dei libri scelti e riordina i libri a fine attività. DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

7 Ruolo gestionale Ovunque sia funzionale alla promozione del Programma e del progetto locale, in collaborazione con gli altri operatori NpL, il LV opera nella logistica delle azioni locali del Programma, concorre alla distribuzione dei materiali informativi nei vari punti di accesso del Programma (biblioteche, punti lettura, ambulatori, ospedali, nidi, consultori, centri vaccinali) e favorisce le connessioni operative tra i diversi attori della rete. Un volontario può riconoscersi in tutte le funzioni o sentirsi predisposto verso una/alcune in particolare. Il responsabile del gruppo dei lettori volontari NpL ha la funzione di aiutare i volontari a individuare il/i ruolo/i verso cui ciascuno si sente più corrispondente, e a valorizzare le abilità personali a vantaggio degli obiettivi del progetto locale. La condivisione con il gruppo dei volontari, la disponibilità a mettersi in gioco e l esperienza permettono ai lettori volontari NpL di focalizzare/perfezionare progressivamente le proprie funzioni. Reclutamento e coordinamento dei lettori volontari Gli aspiranti lettori volontari NpL vengono selezionati attraverso un questionario e/o un colloquio. Successivamente i lettori partecipano ad un corso di formazione specifico per lettori volontari NpL. Il corso si compone di una parte teorica sul Programma, i suoi obiettivi, il suo razionale, la figura dei lettori volontari, la scelta dei libri in funzione dello sviluppo del bambino, le modalità di lettura; e una parte laboratoriale nella quale i futuri lettori volontari sono sollecitati a sperimentare quanto poi applicheranno nelle attività a cui prenderanno parte. La formazione dei lettori volontari NpL ha i seguenti obiettivi: acquisizione di conoscenze abilità e attitudini per sostenere le finalità del Programma nel ruolo di lettore volontario; acquisizione di alcune abilità nella comunicazione delle finalità e dei contenuti del Programma; sviluppare coesione e conoscenza con gli altri partecipanti; acquisizione di competenze di relazione con il referente del Programma e con altri lettori; acquisizione di competenze per creare un ambiente favorevole alla lettura nei luoghi che verranno individuati; acquisizione di competenze per la scelta dei libri per la fascia di età; acquisizione di competenze per la scelta di modalità di lettura in base al libro; Il referente del gruppo dei volontari ha il compito di aggiornare i lettori circa le novità editoriali e di aiutarli nella scelta dei libri per le varie occasioni di lettura. Il referente incontra periodicamente i volontari per presentare il calendario delle letture nei vari contesti scelti (biblioteca, sale di attesa dei pediatri, luoghi pubblici ecc.), per verificare le disponibilità dei lettori e riformulare il calendario con le presenze. Periodicamente i referenti fanno una verifica sulle attività nella quale accolgono e cercano soluzioni per eventuali criticità in relazione all accoglienza ricevuta, allo spazio e alla risposta dei bambini e loro genitori. Questo passaggio apre al confronto e alla condivisione e permette la crescita del gruppo. In che modo i lettori volontari aiutano i genitori I lettori volontari fanno da modello ai genitori, soprattutto a quelli che non hanno acquisito consapevolezza dell importanza dell uso dei libri e della lettura intesa come strumento di relazione. I lettori dimostrano ai genitori che i bambini sono incuriositi dai libri e dalla lettura, che si divertono e che attraverso le letture dei libri si può interagire e tessere una relazione ricca di scambi sulla vita del bambino DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

8 e sulla realtà in generale. Durante questo tipo di interazioni i genitori conoscono meglio il proprio bambino e possono aiutarlo nella crescita. L azione del lettore deve essere tale da non scoraggiare i genitori, ma anzi deve far capire loro che chiunque può essere in grado di leggere con il proprio bambino. La modalità di lettura deve essere semplice e naturale. È opportuno prestare sempre attenzione alla partecipazione emotiva e all attenzione del bambino. I genitori con bimbi piccoli o timidi vanno invitati a guardare i libri o ad ascoltare la storia; qualora i bambini siano molto piccoli è meglio offrire ai genitori dei libri da utilizzare autonomamente Al termine della lettura si consiglia di mettere a disposizione i libri letti affinché i genitori possano leggerli in autonomia insieme ai bambini. La dotazione del lettore volontario NpL Il lettore volontario NpL dovrebbe essere munito di una tessera di riconoscimento e della maglietta NpL e presentarsi ai genitori informandoli sul Programma e sul proprio ruolo. Il lettore volontario NpL ha a disposizione i libri che ha selezionato per la sua attività, il materiale di informazione per i genitori, una bibliografia di riferimento e ulteriori materiali del Programma. Che cosa dire ai genitori sulla lettura? È importante che il lettore volontario NpL informi i genitori sull importanza della lettura ai bambini in età precoce dicendo loro che essa: rafforza il legame affettivo tra chi legge e chi ascolta; calma, rassicura, conforta il bambino nei momenti difficili; crea l abitudine all ascolto e quindi amplia i tempi di attenzione del bambino; favorisce l amore e la curiosità per i libri; accresce il desiderio di imparare a leggere; favorisce lo sviluppo del linguaggio e del successo scolastico; fa bene alla salute del bambino e favorisce la sua crescita e il suo benessere psicofisico. I LUOGHI DI LETTURA I luoghi dove i lettori propongono attività di lettura, come previste dal progetto locale, possono essere molteplici: biblioteche, Punti Lettura NpL, ambulatori pediatrici, reparti di pediatria ospedalieri, punti vaccinali, consultori, nidi/scuole dell infanzia, all aperto. Di seguito diamo alcune indicazioni in riferimento alle sedi sanitarie e alle scuole. In linea generale le tempistiche e le modalità di attuazione delle attività di lettura vengono concordate di volta in volta con i referenti di ciascuna sedi scelte. Leggere nell ambulatorio del pediatra è diverso dal leggere in biblioteca o in un evento all aperto. Ogni luogo richiede una riflessione anticipata sul genere di lettura (a una o più voci, in un rapporto 1:1 o coralmente insieme a più bambini ) e sui libri. Lo spazio è importante ed è parte dell azione del lettore volontario: è la cornice dentro cui si situa la relazione tra piccoli e grandi e che si fa densa e ricca per tramite del libro e della voce che legge. Lo spazio è esso stesso un elemento della relazione. Per questo motivo deve essere conosciuto e possibilmente esplorato in anticipo dai lettori volontari per poter essere vissuto e integrato col resto, durante l attività. DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

9 Nelle sale d attesa degli ambulatori pediatrici e in ospedale Occorre avere attitudini specifiche per operare in questi contesti (sensibilità, discrezione, disponibilità e una naturale predisposizione al rapporto 1/1), essere informati sulla profilassi delle comuni malattie infettive, invitati a controllare le comuni vaccinazioni e a rimanere a casa in caso di malattia. Nelle sedi sanitarie si possono presentare delle difficoltà in relazione alla malattia dei bambini e ai genitori preoccupati; in questi luoghi inoltre possono essere presenti bambini con età diverse che necessitano di strategie diverse. Per questi motivi è sempre meglio, in questi casi, essere in due per gestire la situazione, ed avere a disposizione una dotazione di libri varia per genere, lunghezza di testi e per età. Nelle scuole materne e negli asili nido In orari disponibili (di solito sono favoriti il tardo pomeriggio e la sera) e stabiliti con i referenti scolastici i lettori volontari NpL operano nei nidi e nelle scuole materne con incontri informativi e di lettura per i genitori e i loro bambini. Anche in queste occasioni utilizzano e mostrano libri di qualità tratti da repertori bibliografici NpL nazionali e locali e curano, se possibile, le valige delle storie da lasciare periodicamente nelle scuole per il prestito ai genitori nel fine settimana. Nelle biblioteche La lettura in biblioteca va concordata con i bibliotecari. La collaborazione e l azione integrata e di reciproco sostegno tra bibliotecari e lettori volontari, nel pieno rispetto delle identità e dei ruoli di ciascuno, è garanzia di un azione efficace con i bambini e i genitori. Insieme, bibliotecari e lettori volontari, potranno concordare un calendario di letture. Il bibliotecario si occupa dell organizzazione, in linea con la struttura in cui opera (giorni, orari), i lettore volontario sceglie i libri e organizza i momenti di lettura. Bibliotecario e lettore volontario, se vogliono, possono leggere insieme. Il bibliotecario può orientare nella scelta dei libri, conoscendoli e avendone sempre di nuovi a disposizione. In biblioteca è possibile trovarsi in diverse situazioni a seconda delle scelte: gruppi numerosi ed eterogenei, gruppi omogenei per età e/o per numero se le attività sono a prenotazione, pochi bambini nelle ordinarie attività con l utenza libera. Il lettore volontario deve sapere in anticipo in quale situazione, orientativamente, si troverà a leggere, sia per organizzare il repertorio di letture, sia per concordare i ruoli all interno del gruppo con gli altri volontari. Nei Punti Lettura Nati per Leggere Analogo discorso nei punti lettura NpL, dove l attività va strutturata tenendo conto del fatto che siamo in un luogo esplicitamente caratterizzato Nati per Leggere (anche quando esso nasce in biblioteca, a indicare lo spazio privilegiato per la fascia 0/6), con peculiarità diverse da quelle della biblioteca dove sono attivi servizio di prestito, reference ecc. e che garantisce un servizio pubblico e stabile. I Punti Lettura nascono come nodi delle reti locali del Programma nazionale Nati per Leggere. Si configurano come spazi educativi in cui la relazione tra l adulto e il bambino viene facilitata dalla pratica della lettura condivisa e del libro inteso come ponte per una comunicazione più profonda. I Punti Lettura sostengono servizi educativi e culturali della comunità quali biblioteche e nidi, e ne rafforzano la loro azione. Rappresentano anche occasioni di incontro per le famiglie, uno strumento per sostenere le competenze genitoriali e una modalità di tessere legami di prossimità. Per queste premesse l attività nei Punti Lettura privilegia, in maniera ragionata dal gruppo dei lettori volontari a seconda delle caratteristiche e dei bisogni del territorio e della struttura da cui il Punto Lettura è ospitato, la lettura da parte dei volontari e la lettura libera dei genitori, sia con i propri figli che con gli altri bambini. Nel Punto Lettura i DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

10 genitori sono pienamente protagonisti insieme ai bambini e costruiscono insieme ai lettori volontari occasioni per stare bene insieme attraverso la lettura di relazione di particolare rilevanza sociale. COME LEGGERE La lettura si esprime attraverso la voce, il nostro strumento personale, parte integrante del corpo. La voce infatti rappresenta noi stessi nel modo più profondo e ci mette in relazione con gli altri attraverso le parole. È la modalità espressiva più diretta che possediamo. La voce si genera dal fiato che mette in vibrazione le corde vocali e si modula, come intensità, timbro e ampiezza, nella faringe e nella bocca. Anche il corpo è un importante strumento di comunicazione che si esprime attraverso gestualità, mimica, movimento. Il ritmo emotivo viene espresso in base all emozione che si prova in quel momento. L emozione ci fa cambiare la velocità di lettura. Preparazione alla lettura Prima di leggere è necessario esplorare i libri e sperimentare la lettura al fine di verificare l efficacia della storia e la sua fluidità. Se la scelta non convince è meglio orientarsi su un altra storia. I libri da usare Per scegliere i libri sarà utile rivolgersi a bibliotecari e avvalersi di repertori bibliografici nazionali e locali NpL. I libri e il repertorio vanno scelti in base all età dei bambini, al numero di partecipanti, al luogo in cui si svolge la lettura e all occasione in cui questa si svolge (come ad esempio un particolare periodo dell anno), ma anche in base alle caratteristiche personali del lettore. Curare lo spazio Anche lo spazio viene letto dai bambini, quindi indispensabile alla buona riuscita della lettura è la sua cura. Lo spazio va individuato, scelto in base alla sua accoglienza ed esaminato; va adattato alle esigenze del gruppo di bambini e alle esigenze delle letture. Lo spazio va arredato facendo attenzione ai colori e agli arredi: l ambiente deve trasmettere tranquillità e rilassamento. Gli oggetti (es. tappeti, cuscini) trasmettono una anticipazione, creano aspettativa, curiosità e introducono elementi da interpretare. Se i soffitti sono particolarmente alti si possono abbassare con tessuti per creare una atmosfera più raccolta. L ambiente è importante e deve essere preparato in modo da proteggere le letture e i bambini da eventuali fonti di disturbo. Inoltre deve avere una buona luce, possibilmente naturale. Organizzazione I lettori volontari devono ricevere precisi contatti delle persone di riferimento della struttura nella quale operano; È utile installare delle segnalazioni nelle sale sulla presenza del lettore e del Programma NpL; È opportuno rendere disponibile, nei luoghi dove ci si reca frequentemente a leggere, un posto dove il lettore può riporre le sue cose, un piccolo spazio per i libri; L allestimento della zona di lettura potrebbe riguardare un piccolo angolo per poter far sedere per terra o su piccole seggiole i bambini e il lettore. DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

11 Rapporto lettore/ bambini Tempi di attenzione I tempi di attenzione dei bambini sono variabili: quando sono piccolissimi prestano una attenzione di pochi minuti e questa aumenta man mano che il bambino cresce. Perciò il rapporto tra il lettore e il numero di bambini è un elemento importante da valutare. Con i bambini piccolissimi è necessario che un lettore dedichi tutta la sua attenzione ad un solo bambino - egli ha bisogno di avere un contatto personale e delicato per poter poi sentirsi a suo agio. Man mano che i bambini crescono i rapporti possono aumentare, ma sono da privilegiare i rapporti con piccoli gruppi in presenza dei genitori per permettere domande e assistere i genitori nelle letture. Introduzione alla lettura Prima di iniziare a leggere è importante: accogliere i bambini con un rituale, eventualmente usando delle formule magiche, sia a parole che a gesti; presentarsi ai bambini: raccontare qualcosa di sé, attraverso la voce, la gestualità, gli oggetti (purché siano oggetti congrui, come una valigia che contiene i libri, e non prevalenti) o i libri stessi, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli, aiuta a focalizzare l attenzione e a comprendere il contesto e quello che sta per accadere; introdurre la storia: così facendo si crea aspettativa e curiosità. Generalmente si può collegare l introduzione ad una emozione rappresentata nella storia, ad un evento legato alla propria esperienza, ad un evento accaduto recentemente o semplicemente legato a qualcosa di nuovo che non si conosce. Leggere ai piccolissimi Quando si legge a bambini piccolissimi entro i due anni il rapporto deve essere di 1:1. È indispensabile essere estremamente delicati e pazienti e favorire la musicalità e la sonorità delle parole, delle rime e delle filastrocche. Si può usare il contatto fisico ma agendo lentamente, così da poter monitorare costantemente la risposta del bambino. Qualora il bambino si mostri diffidente si può semplicemente leggere utilizzando una prospettiva meno diretta di quella frontale, magari coinvolgendo altri bambini. Tipologie di lettura Il lettore legge il testo con partecipazione, ne veicola il senso e la bellezza al bambino. Trasmette una forma letteraria con struttura e sintassi molto diversa dal parlato. Nell ascolto il bambino non è passivo, ma ha la possibilità di costruirsi le proprie immagini mentali, è artefice di mondi nuovi, sperimenta la lingua e le sue potenzialità foniche, ritmiche. La lettura ha una forma espressiva che può essere descrittiva (fa nascere nell ascoltatore l immagine che si sta leggendo), d azione (la voce si adegua ai movimenti, assecondando le immagini descrittive), d atmosfera (la voce si adegua al clima). La lettura privilegiata da Nati per Leggere è una lettura di interazione (dialogica) che aiuta e rafforza i legami parentali e favorisce l apprendimento. La lettura dialogica Il bambino e l adulto sono co-protagonisti: sedendo vicini usano il libro come stimolo per parlare e riflettere su di sé e sulle cose del mondo. L attenzione e le risposte del bambino vanno stimolate con domande (chi è, cos è, cosa fa, cosa fai tu, come si sente, tu cosa avresti fatto). È più adatta al rapporto singolo adulto- DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

12 bambino ma può essere utile per aprire un confronto e un dialogo nel gruppo dopo una lettura che stimola delle reazioni. La lettura di immagini Dopo la lettura al gruppo ciascun bambino ha bisogno di esaminare i libri, le sue immagini, appropriarsene fisicamente per godere del libro in modo autonomo, da protagonista. Il bambino può leggere da solo o chiedere aiuto all adulto ma è comunque lui il narratore e l esploratore delle immagini. L adulto ascolta attento e interviene sottolineando e ampliando le parole del bambino. È importante passare il libro al genitore per permettergli di leggerlo al proprio bambino. LE CARATTERISTICHE DEI LIBRI PER BAMBINI DA 0 A 6 ANNI Il processo di avvicinamento a libri e lettura segue il naturale sviluppo del bambino. È importante non considerare queste tappe in maniera rigida ma tenendo presente che ogni bambino ha caratteristiche personali diverse, che variano anche da quelle dei propri coetanei. Dalla gravidanza sino ai tre anni ecco alcuni spunti di riflessione e accorgimenti! Nella pancia della mamma Per il bambino il suono della voce è il più intimo e significativo del mondo ed è il primo ponte che lo collegherà alla sua famiglia. L udito infatti è uno dei primi sensi che si sviluppa a livello fetale grazie al quale il bambino che verrà raccoglie stimoli percettivi provenienti dall ambiente esterno ed è in grado di distinguere la voce materna da quella di un altra donna. Sono molti gli studi scientifici a sostegno del ruolo cruciale che questa assume, tanto da ideare il termine motherese o baby talk, che in italiano può essere tradotto con maternese : pause lunghe, dolci e delicate vocalizzazioni orientate alla costruzione del rapporto più che allo scambio di informazioni, enfatizzazioni e giochi vocali, sono tutti parte della lingua riservata alla mamma e al suo bambino. La voce materna diventa quindi un collegamento emotivo e relazionale tra il prima, il pancione e il dopo, la nascita e la vita. 1-2 mesi (ma anche prima) Al bambino piacciono le ninne nanne e le filastrocche, cantate o raccontate. Il suono della voce è importante e inizia a tessere un filo segreto tra l adulto e il nuovo nato. La ripetizione è un elemento chiave dei libri per bambini così piccoli, essi infatti amano i rituali e ascoltare più volte la stessa storia o la ninna nanna perché questa reiterazione accresce in loro il senso di sicurezza. Dai 6 mesi I bambini a questa età cominciano ad interagire positivamente con il libro. Ovviamente a quest età l interazione con il libro è di natura completamente diversa da quella di un bambino più grande. Le fotografie e le immagini del libro attirano il bambino il quale cerca di afferrarle e mangiarle. È questo il periodo in cui inizia a riconoscere le espressioni, per questo i libri fotografici di volti sono particolarmente indicati. A questa età e almeno fino ai dodici mesi i libri da proporre sono quelli resistenti, atossici, con pagine grosse, colori vivaci e oggetti familiari o figure di bambini. Attenzione però, per essere comprese le figure non devono essere stilizzate, devono essere il più possibile verosimili, solo così il bambino registrerà la realtà e sarà preparato poi a riconoscere un orsetto rosa, un lupo blu o una rana rossa. Intorno ai nove mesi inizia a cercare di girare pagina e indica le figure con il dito, per questo i libri non devono essere molto ingombranti. Oltre che a giocare ripetendo vocalizzazioni e lallazioni, è utile che DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

13 l adulto verbalizzi le intenzioni del bambino, il bambino sente parole che si riferiscono esattamente a ciò che lo interessa in quel momento e apprende la parola. Allo stesso modo si facilità la comprensione dei nuovi vocaboli indicando e nominando le figure. Come devono essere i libri per un bimbo di questa età? Libri di cartone che possano resistere al bambino Libri a misura delle sue mani che possono essere manipolati senza difficoltà Libri con visi e parti del corpo Libri con le rime e le filastrocche Che cosa può fare un bimbo piccolo con un libro? Non si preoccupa di mettere il libro per il verso giusto Esplora con la bocca Batte sulle figure con tutta la mano, non può ancora indicare Può vocalizzare, muovere braccia e gambe, per mostrare eccitazione Che cosa possono fare i lettori? lasciare il bambino in braccio al genitore e mostrargli il libro indicare le figure o le parti del corpo e metterle in relazione con quelle del bambino Dai 12 mesi È l età in cui un bimbo impara ad andare in giro e a usare sempre di più le parole. I libri possono aiutarlo a dare un nome al mondo che lo circonda e possono diventare un abitudine nella vita quotidiana. Verso il primo anno il bambino è in grado di riconoscere e comprendere una sequenza quindi si possono iniziare a proporre le prime protostorie, con un inizio e un epilogo. È importante che queste contengano immagini semplici con gli oggetti che riguardano la sua quotidianità persone e animali familiari che esprimono attività e giochi. È bene lasciare al bambino il controllo del libro per permettergli una ampia esplorazione. Si può mettere in relazione la storia letta con le sue esperienze, chiedere dov è? cos è? e dare il tempo al bambino di rispondere. Verso l anno e mezzo il bambino gira le pagine usando due dita e completa le frasi con grande soddisfazione, gli piacciono quindi i libri con frasi brevi e facili, che possa imparare ad anticipare. Man mano che i mesi passano i contenuti possono arricchirsi e le pagine aumentare. Tutto ciò riguarda un processo naturale dovuto all aumento della curiosità e alla ricchezza delle interazione. Che cosa piace a un bimbo di un anno nei libri? Libri di cartone resistenti con storie brevi e con poche parole per ogni pagina Figure di bambini che fanno le cose di tutti i giorni: giocare, dormire, mangiare Libri di animali Libri con rime semplici o testo di facile comprensione Che cosa può fare un bimbo di un anno con un libro? Non lo mette subito in bocca, prima lo guarda Lo porta in giro Gira le pagine di cartone di un libro e lo gira per il verso giusto Indica le figure con un dito DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

14 Può dare un nome alle figure con crescente abilità Indica quando si chiede Dov è? Chiede che gli si legga il libro, porgendo il libro all adulto Verso i 18 mesi completa le parole delle storie che conosce Che cosa possono fare i lettori? Indicare e dare un nome alle figure Guardare insieme le figure e parlare di ciò che c è sulla pagina Lasciar scegliere al bambino il libro da leggere e il momento della lettura Rispettare i tempi di attenzione del bambino Dai 24 mesi Il bambino di due anni che è cresciuto con i libri può avere notevole curiosità per la letteratura, divertirsi con storie lunghe e complesse, imparare a memoria numerosi libri, stabilire forti legami emotivi con i libri. Dai due anni il bambino gioca e trascina i libri in giro per la casa, leggendo alle bambole o al gatto, inventando lui stesso storie a suo piacimento. Ama identificarsi con eroi che superano prove e le storie che fanno ridere. Quando si passeggia con il bambino gli si possono leggere anche le scritte, i cartelli e i segnali. Verso i tre anni il piccolo lettore è in grado di leggere un libro che gli è stato letto molte volte. Gli piacciono storie di bambini della sua età che raccontano momenti di vita quotidiana (andare a scuola o dal dottore), di amicizia, di fratelli o sorelle, ma anche libri fantastici e avventurosi. Dai tre anni le domande possono permettere al bambino una risposta più complessa come cosa sta succedendo? tu cosa avresti fatto?. Che cosa ama un bambino di due anni nei libri? Storie che ripetono e contengono parole intuibili, ritmi e rime, libri che possono memorizzare Storie sciocche, scherzi, figure comiche Che cosa fa un bambino di due anni con un libro? Maneggia le pagine di carta, girandole una per volta, senza strapparle Identifica i libri preferiti, i personaggi preferiti, ogni pagina preferita Completa le parole delle storie che conosce, recita frasi intere Protesta se un adulto sbaglia una parola o salta una pagina Impara tutto un libro a memoria, accordando le frasi alle figure Legge da solo i libri preferiti, o li legge alle bambole o agli animali di peluche Che cosa possono fare i lettori? Lasciar scegliere il libro al bambino Accontentare la richiesta di rileggere lo stesso libro del bambino Mettere in relazione i libri con le esperienze del bambino DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

15 Dai 3 anni I bambini dai tre anni sono pronti per una grande varietà di libri e di temi e possono ascoltare la lettura senza la fruizione delle immagini, hanno tempi di attenzione più lunghi e possono interagire con storie complesse. Che cosa amano i bambini in età prescolare nei libri? Libri con storie belle, semplici e divertenti su bambini che gli somigliano e vivono come loro Libri con i numeri, con l alfabeto, con informazioni sul mondo Fiabe tradizionali o moderne Libri che aiutano il bambino a conoscere meglio le emozioni Le storie di paura che soddisfano il desiderio di comprendere il loro vissuto Che cosa fa un bambino in età prescolare con un libro? Ama ascoltare una storia dal principio alla fine Aiuta a raccontare la storia, discute sulle figure, fa ipotesi su cosa sta per succedere Legge un libro che conosce, da solo o alle bambole o ai peluche, ripete una storia conosciuta Capisce il significato del testo, cioè che la storia è nelle parole stampate sulla pagina Elabora concetti attraverso le esperienze dei personaggi Che cosa possono fare i lettori? Lasciar raccontare la storia al bambino Offrire molti generi di libri Ricordare di lasciar scegliere al bambino il libro da leggergli Discutere le storie e associarle alla vita del bambino. Centro per la Salute del Bambino Onlus Segreteria Nazionale NpL Via Nicolò de Rin Trieste npl@aib.it DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI NATI PER LEGGERE MARZO

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