PROGRAMMAZIONE DIDATTICA di SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. VERONESE - "G. MARCONI" SEZIONE ASSOCIATA "G. MARCONI" Anno scolastico PROGRAMMAZIONE DIDATTICA di SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA Docente: Gheroni Annalisa Classe: 2 a D BIO ITIS indirizzo: BIOTECNOLOGIE SANITARIE 1. LIVELLO DI PARTENZA Anche se finora non si sono manifestati particolari problemi disciplinari, il numero elevato di alunni (31), accompagnato da difficoltà di concentrazione e di attenzione di una buona parte della classe, crea un rallentamento nello svolgimento dell attività didattica. Il livello di partenza denota, in generale, un insufficiente studio pomeridiano che, unitamente alla scarsa attenzione e a lacune pregresse, si riflette sul profitto che risulta, da una prima verifica, tra l insufficiente e il gravemente insufficiente per circa metà della classe. Solo pochi allievi si distinguono per le buone capacità dimostrate, mentre la restante parte della classe, si attesta sulla sufficienza. Ritengo che il problema sostanziale della classe sia la mancanza di abitudine allo studio, associata ad atteggiamenti rivolti più al gioco che all impegno scolastico. Si cercherà quindi di porre in atto tutte le strategie didattiche per motivare gli allievi e migliorare, per quanto possibile, la situazione. 2. OBIETTIVI 2a. Obiettivi formativi L insegnamento di Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) concorre con le altre discipline relative all asse scientifico a far conseguire agli studenti le seguenti finalità formative: sviluppare una mentalità scientifica essere in grado cioè di applicare i fondamenti del metodo scientifico come strumento di indagine nell analisi dei fenomeni; prendere coscienza della complessità dei fenomeni naturali e delle loro interazioni; acquisire la consapevolezza della continua evoluzione del pensiero scientifico; sviluppare un rapporto positivo con il proprio corpo; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l uso di strumenti di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. 2b. Obiettivi disciplinari Allo scopo di far conseguire allo studente, alla fine del corso biennale di Biologia, gli obiettivi formativi elencati si individuano i seguenti i seguenti obiettivi didattici intesi sia come conoscenze/abilità che lo studente dovrebbe acquisire sia come competenze, ossia comportamenti che lo studente dovrebbe mettere in atto: conoscenze/abilità conoscere metodi e strumenti di indagine dei vari settori della Biologia; conoscere i livelli di organizzazione dei viventi;

2 individuare le caratteristiche fondamentali degli organismi viventi e gli aspetti unitari dei fenomeni biologici; comprendere la relazione tra vita e processi biochimici; conoscere le teorie che spiegano le caratteristiche dei viventi; acquisire la consapevolezza che l idea di evoluzione è una fondamentale chiave di lettura della realtà biologica. competenze saper osservare: cogliere gli aspetti caratterizzanti dei fenomeni (differenze, similitudini, regolarità, fluttuazioni, ); saper ascoltare (conferenze, documentari, dimostrazioni); saper reperire informazioni (indagine): ricercare, raccogliere e selezionare informazioni e dati; saper interpretare: comprendere e saper utilizzare la terminologia e il simbolismo specifici della disciplina, interpretando dati e informazioni nei modi in cui possono essere presentate (testi, grafici, diagrammi, carte, tabelle, formule, immagini); saper comunicare: presentare le proprie conoscenze attraverso modelli rappresentazioni multimediali, poster, esposizioni orali; saper rappresentare: rappresentare la complessità dei fenomeni naturali e dei processi per mezzo di disegni, schemi, simboli, tabelle, grafici,..); saper correlare: confrontare i diversi fenomeni naturali, cogliendone le eventuali relazioni, e formulare ipotesi che ne possano spiegare cause ed effetti; saper argomentare:discutere dei problemi inerenti alle Scienze della Terra, alla Biologia e all ambiente, supportando con dati reali la propria opinione; saper lavorare in gruppo partecipando alle attività in modo cooperativo e rispettando gli impegni. Gli obbiettivi sopra elencati diventano più specifici per ogni nucleo tematico affrontato e saranno declinati nei singolo moduli. (vedi Programmazione) 3. METODI E MEZZI DIDATTICI Le varie tematiche saranno trattate con lezioni frontali ed interattive, cercando di favorire il coinvolgimento degli alunni, stimolandone l attenzione e la partecipazione. Nello sviluppare in modo più o meno approfondito gli argomenti previsti si terrà conto del livello di apprendimento che verrà favorito adottando varie strategie didattiche. Si integreranno, quindi, gli argomenti trattati con audiovisivi, con l utilizzo della LIM e del PC, con l esame di materiali e modelli e si cercherà di rinforzare i contenuti tramite reiterazione. La scansione temporale di presentazione dei vari nuclei tematici seguirà criteri di propedeuticità e complessità. Si utilizzeranno, oltre al libro di testo in adozione ( BIOLOGIA SMART - Fontana, Giusti, - Zanichelli), appunti redatti dall insegnante e si guideranno gli allievi ad elaborare schemi riassuntivi, ad organizzare le conoscenze in modo organico attuando eventuali collegamenti e utilizzando in modo corretto i termini scientifici. Le metodologie cui farò riferimento non si limiteranno alla trasmissione diretta dei contenuti, ma si baseranno su esplorazione, costruzione, ricerca ed individuazione dei problemi, favorendo di fatto una modalità reticolare di apprendimento. Attraverso la pratica di laboratorio l allievo verrà, quindi, indirizzato all analisi ed alla verifica dei contenuti teorici: solleciterò gli studenti ad apprendere non solo dalle parole, dal linguaggio, dalle spiegazioni, ma anche dall osservazione, dall interazione con la realtà, dall esperienza simulata, utilizzando anche le nuove tecnologie. Le lezioni si svolgeranno in aula e nel laboratorio di Biologia. 3. METODI di VALUTAZIONE La valutazione sarà continua e sistematica e si servirà di diverse tipologie di prove e di strumenti in modo da accompagnare lo sviluppo dell apprendimento. Si prevede di svolger almeno due prove scritte, una orale ed una pratica per ciascun quadrimestre. Gli elementi di valutazione raccolti saranno diversificati e si soffermeranno in particolare su:

3 - le conoscenze e le abilità acquisite dagli alunni (attraverso verifiche scritte con domande a risposta multipla, completamento,vero o falso, domande con risposte brevi, ), - le capacità critiche e investigative (attraverso momenti di discussione e riflessione in classe), - la disponibilità alla mobilitazione delle proprie risorse e la cooperazione durante i lavori di gruppo, - le capacità e le competenze acquisite durante la produzione di lavori personali (relazioni, approfondimenti, ), - abilità manuali e pratiche durante le attività di laboratorio. Le valutazioni sommative (di fine modulo, quadrimestre, anno) rappresenteranno quindi la traduzione estremamente sintetica di un giudizio articolato e ricco di elementi. Nella valutazione finale si terrà quindi conto: - del grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi per i quali si utilizzerà la scala di misurazione indicata nel P:O:F. - di fattori non cognitivi quali il riconoscimento del progresso nell apprendimento rispetto alla situazione di partenza, della partecipazione in classe, dell impegno e delle capacità organizzative. Si intende condividere le modalità di valutazione con gli alunni, spiegando quali sono gli elementi determinanti e in che modo vengono rilevati. 5. RACCORDI INTERDISCIPLINARI e RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La disciplina si caratterizza per avere connessioni dirette con altri saperi disciplinari come chimica e fisica che offrono sia elementi di propedeuticità (atomi e molecole, legami chimici, reazioni chimiche, stati della materia, passaggi di stato, energia) sia di approfondimento (strutture molecolari, processi biochimici, ). Si collaborerà quindi con i docenti delle discipline relative all asse scientifico al fine di una scansione coordinata della programmazione e per approfondire tematiche inerenti l educazione alla salute, la sicurezza e l educazione ambientale. Lo sviluppo della disciplina inoltre procederà in parallelo e in maniera integrata con Scienze e Tecnologie Applicate (di cui sono sempre io la docente), in particolare per quanto riguarda le attività di laboratorio. Sarà attuato un attivo collegamento con le famiglie tramite: - il ricevimento generale al mattino ( previo appuntamento ), - il ricevimento generale una volta a quadrimestre e durante i Consigli di classe, - comunicazioni nel libretto personale. In caso di necessità ( frequenti assenze, provvedimenti disciplinari, scarso rendimento ) le famiglie saranno contattate direttamente tramite comunicazioni telefoniche o scritte. 6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA COMPETENZE, ABILITA, DISCIPLINARI Modulo 1: CHIMICA E VITA (settembre-ottobre) - Cogliere la relazione tra la struttura degli atomi e delle molecole e le proprietà delle sostanze - Individuare nella molecola d acqua le particolari caratteristiche che la rendono indispensabile alla vita Lo studio della vita Livelli di organizzazione degli esseri viventi; caratteristiche e proprietà distintive della vita; fasi del metodo sperimentale e applicazioni Conoscere le proprietà dei viventi Saper ordinare la materia vivente in livelli gerarchici Definire le fasi del metodo scientifico

4 Le basi chimiche della vita La struttura dell atomo Elementi e composti; gli isotopi Generalità sui legami intra-inter molecolari La struttura della molecola d acqua Le proprietà dell acqua: densità, calore specifico, coesione e adesione, tensione superficiale Descrivere la struttura dell atomo e le sue proprietà Distinguere gli elementi dai composti Conoscere il concetto di elettronegatività e le condizioni che portano alla formazione dei vari tipi di legami Distinguere i legami intermolecolari da quelli intramolecolari Mettere in relazione la struttura molecolare dell acqua con le sue proprietà Saper prevedere se una sostanza è idrofila o idrofoba Modulo 2: LA TEORIA DELL EVOLUZIONE (ottobre-novembre) - Saper cogliere lo sviluppo storico delle teorie evolutive evidenziando la novità e complessità della teoria darwiniana - Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana della selezione naturale - Individuare i meccanismi responsabili dell incremento e della conservazione della variabilità genetica all interno di una popolazione Fissismo ed evoluzionismo La teoria di Lamarck Cuvier e il catastrofismo Il viaggio di Darwin Prove a favore dell evoluzione La paleontologia e lo studio dei fossili La distribuzione geografica delle specie Le somiglianze anatomiche tra le specie La selezione artificiale e il concetto di variabilità La teoria della selezione naturale Le questioni lasciate aperte da Darwin: le lacune nella documentazione fossile e l ereditarietà del cambiamento Evoluzione in atto (microevoluzione, selezione artificiale); teoria sintetica dell evoluzione. Spiegare la differenza tra le teorie fissiste e l evoluzionismo Descrivere la teoria evolutiva di Lamarck Descrivere la teoria del catastrofismo Evidenziare le scoperte di Cuvier importanti per lo sviluppo delle teorie evolutive Illustrare la teoria di Darwin dell evoluzione per selezione naturale Spiegare perché la teoria di Darwin fu messa in discussione Spiegare l adattamento come risultato della selezione naturale Illustrare i diversi effetti della selezione naturale Distinguere tra selezione artificiale e naturale Distinguere tra caratteri omologhi ed analoghi Riconoscere i punti non chiariti da Darwin e spiegare come la teoria sintetica colma tali lacune Modulo 3: I VIVENTI: ORIGINE E CLASSIFICAZIONE (dicembre-gennaio) - Saper effettuare connessioni logiche per riconoscere o stabilire relazioni - Saper gestire dati e/o informazioni (raccogliere, selezionare, classificare, interpretare - Saper osservare, interpretare un immagine (schema, modello,fotografia) Scale temporali; cenni a ere geologiche e grandi estinzioni Ipotesi sul percorso evolutivo dal brodo primordiale a LUCA, primo vivente Teoria dell endosimbiosi Concetto di specie Classificazione di Whittaker; concetto di vita minima Regno Animale e sua evoluzione Saper spiegare i principi su cui si basa la scala dei tempi geologici Saper collocare eventi significativi della storia dei viventi nella scala dei tempi geologici Motivare l importanza evolutiva della pluricellularità Motivare l importanza della cefalizzazione per l evoluzione degli animali Capire le relazioni evolutive tra gli organismi animali Modulo 4: Generalità sulle biomolecole (febbraio) - Essere in grado di individuare nei composti organici le molecole che costituiscono gli esseri viventi. - Comprendere le funzioni che svolgono le biomolecole negli esseri viventi Struttura e funzione di: carboidrati, proteine, lipidi ed acidi nucleici Denaturazione delle proteine Struttura e funzione dell ATP Descrivere le caratteristiche delle molecole organiche Identificare i gruppi funzionali Distinguere i monomeri dai polimeri Descrivere la struttura e le funzioni di carboidrati, trigliceridi e fosfolipidi Illustrare le funzioni svolte dagli acidi nucleici

5 Modulo 5: LA CELLULA: STRUTTURA E FUNZIONI (marzo-aprile) - Saper individuare la sostanziale unitarietà dei viventi riconoscendo nella cellula l unità costitutiva fondamentale di tutti gli organismi - Comprendere che i meccanismi che governano le funzioni della cellula sono simili in tutti viventi La scoperta delle cellule e la teoria cellulare Le dimensioni delle cellule Caratteristiche generali della cellula procariote Caratteristiche della cellula eucariote Gli organuli cellulari La cellula animale e la cellula vegetale Autotrofia ed eterotrofia Saper ricostruire le tappe che hanno portato alla formulazione della teoria cellulare Spiegare l importanza del rapporto S/V per la vita della cellula Saper mettere in relazione la forma della cellula con la sua funzione Saper confrontare la struttura di una cellula procariote con una eucariote Elencare gli organuli cellulari e le rispettive funzioni Distinguere la cellula animale da quella vegetale Descrivere la struttura e la funzione della parete delle cellule vegetali Modulo 6: LA DIVISIONE CELLULARE (aprile) - Saper lavorare in gruppo partecipando alle attività in modo cooperativo e rispettando gli impegni - Cogliere gli aspetti caratterizzanti dei fenomeni - Saper usare la strumentazione necessaria - Saper osservare, interpretare un immagine (schema, modello,fotografia) Ciclo cellulare e sua regolazione. Cellula apolide e diploide. Cromosomi e cromatina. Mitosi o divisione equazionale. Meiosi o divisione riduzionale Tipi di riproduzione Allestimento di preparati microscopici di cellule in divisione per l osservazione dei cromosomi Individuare funzioni e fasi di mitosi e meiosi Distinguere tra riproduzione sessuata e asessuata. Comprendere le fonti e l importanza della variabilità genetica. Modulo 6: GENETICA CLASSICA (maggio-giugno) - Saper lavorare in gruppo partecipando alle attività in modo cooperativo e rispettando gli impegni - Saper applicare i concetti teorici alla risoluzione di problemi - Saper usare la strumentazione necessaria - Saper interpretare: comprendere e saper utilizzare la terminologia e il simbolismo specifici della disciplina, interpretando dati e informazioni nei modi in cui possono essere presentate (testi, grafici, diagrammi, carte, tabelle, formule, immagini); - Saper collocare la nascita della genetica nella storia del pensiero scientifico I cromosomi, concetto di gene Le leggi di Mendel. Cromosomi e alleli. Determinazione del sesso L eredità legata al sesso Dominanza incompleta, codominanza, pleiotropia Quadrati di Punnet, il test cross Definire la logica degli esperimenti di Mendel ed interpretarne i risultati e le applicazioni nella genetica umana. Comprendere cos è un gene Saper prevedere i rapporti genotipici e fenotipici della prole di un dato incrocio Saper risolvere problemi di genetica

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