In coda alla cassa. Nell ultimo decennio in Svizzera

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "In coda alla cassa. Nell ultimo decennio in Svizzera"

Transcript

1 Nuovi supermercati in vista in Svizzera: un vantaggio per i consumatori, che vedranno ampliarsi la scelta e potranno godere dei frutti di una iniziale guerra dei prezzi anche se i nuovi entranti sembrano meno legati alla valorizzazione del prodotto locale. Esiste poi il rischio di un notevole aumento dei flussi di traffico, con il pericolo di ulteriore inquinamento. Quanto all occupazione, essa crescerebbe, è vero, ma soprattutto nelle fasce meno qualificate. Eppure i rappresentanti delle catene della grande distribuzione già presenti in Ticino non sembrano preoccupati, poiché presidiano ogni nicchia del settore. E contano su un alta fedeltà di marca di un consumatore che privilegia il consumo dei prodotti della sua regione. inchiesta il commercio al dettaglio in Ticino di Simona Manzione, Marzio Molinari ed Elena Steiger In coda alla cassa 26 Agosto 27 Nell ultimo decennio in Svizzera si è innescato un processo di sviluppo delle grandi superfici commerciali che ricorda quello avvenuto nei primi anni Settanta, storicamente il periodo di insediamento dei primi grandi centri. Se tra il 1992 e il 1996 sono stati inaugurati solo 4 nuovi centri commerciali con una superficie superiore ai 7mila metri quadrati, tra il 1997 e il 21 il loro numero è infatti salito a 12 e ha toccato quota 17 tra il 22 e il 26. E secondo l istituto di ricerche di mercato Iha-Gfk, che fornisce questi dati, altri 19 sono in costruzione o comunque già pianificati. «Il mercato del commercio al dettaglio svizzero è indubbiamente molto interessante, soprattutto per chi arriva dall estero, perché i prezzi sono più alti rispetto al resto d Europa e quindi si ritiene che ci si possa affermare attuando politiche di prezzi al ribasso: per questo è probabile che le iniziative di discount stranieri che stanno sbarcando nella Confederazione avranno successo», nota Rico Maggi, direttore dell Istituto di ricerche economiche dell Università della Svizzera italiana. Il riferimento ai discount non è casuale. Questa categoria di retailer (i marchi più noti sono Aldi e Lidl) dovrebbero passare in Svizzera, secondo Iha-Gfk, dai 6 punti vendita di quest anno ai 22 del 21. In pratica una nuova apertura ogni settimana. In questo modo potrebbero generare un fatturato di circa 2 miliardi di franchi, poco meno quindi dei 2,6 miliardi che lo scorso anno costituivano il totale delle vendite del discount per eccellenza in Svizzera, Denner. «Con l eccezione di quanto accadrà in questa fetta di mercato specifica, non credo però che nel complesso ci

2 in misura limitata il volume delle vendite. Quello che cala è il fatturato medio per superficie. Aprire centri più grandi può strappare mercato alle superfici più piccole: secondo Iha-Gfk (si vedano i grafici) dal 2 al 26 la superficie complessiva occupata dai centri commerciali più grandi (93 in totale) è cresciuta del 57%, passando da 993mila metri quadrati a 1,56 milioni di metri quadrati, mentre nello stesso periodo il fatturato dei centri più grandi (ne sono presi in considerazione 82) è cresciuto solo del 24%, passando da 9,2 miliardi di franchi a 11,4 miliardi di franchi. Ma allora perché tutto questo fervore imprenditoriale, se in realtà le prospettive di crescita non sembrano così interessanti? «In realtà molto di quello che vediamo oggi fa parte, secondo me, di una sorta di guerra psicologica, in cui chi già è presente sul mercato mostra i muscoli a chi ha intenzione di entrarci, per difendere la propria posizione: insomma, se io segnalo all altro che ho appena investito milioni di franchi in nuove strutture, l altro sa che io non cederò tanto facilmente quote di mercato, anche se i ricavi sono contenuti», spiega Maggi, «l esito di questa strategia può essere molto differente: o chi difende la propria posizione raggiunge l obiettivo, impedendo quindi a un nuovo attore di entrare nel mercato, oppure deve soccombere, e questo può portare a fusioni e concentrazioni, oppure ancora - ma solo a certe condizioni - l operazione può risultare comunque come un investimento immobiliare redditizio, perché i shopping center di moderna concezione sono strutture flessibili in grado di ospitare anche altri tipi di attività». Il commercio al dettaglio è un elemento importante dell economia svizzera: secondo uno studio dell istituto di ricerche congiunturali Bak di Basilea del maggio 26, circa il 5% del Pil è direttamente attribuibile al commercio al dettaglio, e circa l 8% delle persone attive lavorano in questo ambito. In Ticino - aggiungiamo noi - il settore (inteso come commercio al dettaglio e vendita e riparazioni di autoveicoli) nel 25 impiegava quasi 18mila addetti, pari all 11% della forza lavoro, e l 11% è anche la quota del Pil cantonale riconducibile al settore del commercio nel suo insieme (ingrosso e dettaglio), vale a dire quasi 2 miliardi di franchi. L impatto indiretto del settore sull insieme dell economia è enorme: secondo lo studio del Bak, se ai 23 miliardi di franchi di valore aggiunto attribuibili direttamente al settore si aggiungono 52 miliardi di ricadute indirette, si tocca infatti quota 75 miliardi di franchi, che rappresentano il 16% del Pil nazionale. Se lo stesso ragionamento si applica ai posti di lavoro, ai 348mila impieghi diretti vanno aggiunti 533mila impieghi indiretti : quasi 9mila posti di lavoro in Svizzera sarebbero quindi legati in qualche modo al commercio al dettaglio, vale a dire il 21% del totale dei posti di lavoro. Direttamente o indirettamente la mas- saranno grandi sconvolgimenti», continua Maggi, «anche perché qualsiasi previsione deve tenere conto della fedeltà dei consumatori nei confronti delle catene della grande distribuzione organizzata, che in Svizzera è molto radicata. Non dobbiamo poi dimenticare che nel settore del commercio al dettaglio in Svizzera vi sono ancora numerose barriere all ingresso, che rendono più difficile l accesso al mercato per nuovi attori: basti pensare per esempio alla struttura generale dei costi svizzeri, ancora parecchio più elevati rispetto al livello medio europeo, o alla limitata possibilità di approvvigionamento sui mercati esteri, complice il protezionismo del settore agricolo elvetico». Va anche detto che quello del commercio è ormai un gioco a somma zero, e le aperture non aumentano che Importanza diretta e indiretta del commercio al dettaglio per l economia svizzera (in % dell economia totale) 25% 2% 15% 1% 5% % Fonte: BAK Basel Economics 52 Mrd. 23 Mrd Importanza indiretta Importanza diretta 28 Mrd. 15 Mrd. Valore aggiunto N. di impieghi Reddito dei dipendenti Agosto 27 27

3 sa salariale generata dal settore è pari a circa 43 miliardi di franchi, il 15% del totale degli stipendi in Svizzera. E nel complesso l impatto fiscale per le casse pubbliche è stimato in 1 miliardi di franchi. Ma oltre alla sua importanza strettamente economica, il settore svolge anche quella che il Bak definisce un importante funzione sociale. Nell economia privata il commercio al dettaglio presenta il più alto tasso di persone che lavorano a tempo parziale: oltre il 4% degli impieghi del settore sono infatti di questo tipo, Crescita delle superfici di vendita in Svizzera (in 1 m 2 ) Superfici di vendita dei 93 centri commerciali piú grandi, sopra i 7. m 2 Fonte: IHA-GFK Nel complesso non ci saranno grandi sconvolgimenti nel settore, anche perché qualsiasi previsione deve tener conto della fedeltà dei consumatori nei confronti delle catene della grande distribuzione organizzata, che in Svizzera è molto radicata Crescita del fatturato della vendita in Svizzera (in mln. fr.) Rico Maggi, direttore dell Istituto di ricerche economiche dell Università della Svizzera italiana Fatturato degli 82 centri commerciali piú grandi, sopra i 7. m 2 e più di un posto di lavoro a tempo parziale su dieci in Svizzera è creato dal commercio al dettaglio. Il settore è anche quello che nell economia privata presenta la più alta percentuale di lavoro femminile, con oltre 2mila impiegate, il 13% delle donne attive occupate in Svizzera. Inoltre il commercio al dettaglio è anche il settore che offre il maggior numero di posti di formazione: circa il 14% del totale del numero di apprendistati vengono svolti in questo settore. Senza contare poi - aggiungiamo noi - quello che alcune catene di distribuzione fanno per sostenere i prodotti del territorio, soprattutto in ambito alimentare, iniziative che quasi certamente non troveranno lo stesso sostegno da parte degli operatori esteri che stanno entrando nel mercato svizzero. «Oggi il consumatore è molto più attento alla qualità del prodotto che acquista, alle implicazioni ambientali e sociali della sua produzione, ed è anche per questa ragione che ritengo difficile che i nuovi attori nel commercio al dettaglio in Svizzera riescano ad andare oltre il ruolo significativo, ma comunque abbastanza marginale, che abbiamo indicato in precedenza», spiega Maggi, «da un lato perché molto difficilmente verranno percepiti dal consumatore come i difensori della produzione locale, viste le loro strategie di approvvigionamento, dall altro perché anche volendo diventare i paladini del Swiss made non potranno comunque disporre di quella fitta rete di rapporti privilegiati con i produttori nazionali e regionali che invece nel tempo hanno saputo sviluppare Migros, Coop e Manor, solo per citare alcuni nomi storici della grande distribuzione elvetica». Un secondo studio del Bak del giugno di quest anno - dedicato all analisi della performance del commercio al dettaglio svizzero nel confronto internazionale - fornisce una serie di ulteriori informazioni molto interessanti. Nello studio si ricorda come, in materia di condizioni quadro strutturali, il commercio al dettaglio svizzero conosca globalmente una situazione relativamente sfavorevole rispetto a quelli degli Stati Uniti o dell Europa occidentale, svantaggio che si spiega principalmente con fattori che agiscono sulla domanda, e in particolare per la saturazione del mercato, superiore alla media, e per la sua piccola dimensione. Per quanto riguarda invece l offerta, lo scarto rispetto alla media dell Europa occidentale è meno significativo: in effetti - si sostiene nello studio - il contesto è migliorato negli ultimi anni grazie ad un accresciuta intensità concorrenziale. Nel 25, il commercio al dettaglio in Svizzera comprendeva 48.8 punti vendita, vale a dire 1,2 negozi per chilometro quadrato. In altre parole, in un 28 Agosto 27

4 Numero di punti vendita ogni 1 abitanti (dati 23, 25 per CH) CZ ES BU HU OE CH WE RO NL UK FI LI AT EL DE US ES: Spagna OE: Europa dell est (CZ, HU, PL) WE: Europa occidentale AT: Austria DE: Germania Fonte: BAK Basel Economics, Eurostat, US Census Bureau La vendita del Ticino In Ticino il settore del commercio al dettaglio e della vendita e riparazione di autoveicoli contava nel unità produttive, pari all 11% della forza lavoro. La quota del Pil cantonale riconducibile al settore del commercio nel suo insieme (ingrosso e dettaglio) è anch essa dell 11% circa, vale a dire quasi 2 miliardi di franchi. Nel Cantone la Federcommercio raggruppa sia la grande distribuzione che il commercio al dettaglio; essa rappresenta complessivamente più di 9 negozi affiliati alle società dei commercianti regionali e una ventina di aziende della grande distribuzione facenti capo alla Disti (Distributori Ticinesi), con oltre 15mila collaboratori alle loro dipendenze. Alla Disti aderiscono i maggiori attori della grande distribuzione e i centri commerciali, un importante realtà economica e sociale con 6.2 collaboratori, 332 negozi e oltre 51 milioni di clienti (17mila al giorno). raggio di 1 chilometri, vi sono in Svizzera mediamente 12 punti vendita. Se invece si considera il numero di negozi rispetto alla popolazione, in Svizzera ve ne sono 6,4 ogni 1 abitanti. A causa dei cambiamenti strutturali intervenuti negli ultimi tempi, la densità spaziale dell offerta si è ridotta dell 1,5% per anno nell ultimo decennio, ma, nel confronto internazionale, quella svizzera resta ancora superiore alla media. La superficie media per punto vendita in Svizzera è inferiore alla media dell Europa occidentale: per tre tipologie di negozi (supermercati, discount e convenience shop) il fatturato per unità di superficie è più alto in Svizzera rispetto agli altri paesi europei, mentre il formato di grande dimensione (ipermercato) è il solo tipo di negozio che in Svizzera risulta meno produttivo rispetto alla media europea. Concretamente questo significa che, in relazione alla cifra d affari realizzata per unità di superficie nei quattro tipi di formati, la Svizzera si piazza al terzo posto, preceduta solo da Gran Bretagna e Francia. Quanto al grado di concentrazione delle imprese nel mercato, la Svizzera presenta i valori più alti assieme ai paesi scandinavi; all estremo opposto si trovano i paesi dell Europa dell est, l Italia e gli Stati Uniti, che presentano un grado di concentrazione molto ridotto. «Ed è proprio la maggiore concentrazione esistente in Svizzera uno dei fattori che rende più difficile l ingresso di nuovi attori nel mercato», sottolinea Maggi. Relativamente allo sviluppo dei centri commerciali in Ticino emergono spesso - viste le esperienze del passato - timori legati ad un ulteriore crescita dei flussi di traffico e ad un pesante impatto sull ambiente. «In Ticino non vi sono a mio avviso grandi rischi legati allo sviluppo delle attività commerciali; si pone piuttosto una sfida importante, che bisogna essere in grado di affrontare e risolvere, consistente nel saper adottare scelte pianificatorie per il traffico e per la gestione del territorio che siano all altezza della situazione. E questo purtroppo in passato è raramente accaduto, tanto che oggi ci si trova spesso nella condizione di intervenire dopo che i buoi sono scappati. Ma i segnali sono incoraggianti, soprattutto perché si nota maggiore cooperazione tra il Cantone e i Comuni coinvolti», nota Maggi, «d altra parte bisogna convincersi che sono gli stessi consumatori che per diverse ragioni (maggiore scelta di prodotti, maggiore praticità nel fare la spesa, prezzi inferiori, ecc.) hanno decretato la vittoria della formula dei grandi centri commerciali». La Svizzera presenta un tasso dell 1,2% di crescita della spesa per 3 Agosto 27

5 Evoluzione del livello dei prezzi comparato nell insieme del commercio al dettaglio (indice relativo del livello dei prezzi Svizzera=1) consumi privati all anno, il valore più basso dei paesi dell Europa occidentale. Una delle ragioni che spiegano questa evoluzione inferiore alla media europea - si indica nello studio del Bak - è l effetto di convergenza: più il livello iniziale delle spese è alto, più il tasso di crescita sarà basso. Questo effetto però non spiega che parzialmente il livello inferiore alla media. È anche quello che indica il confronto dei tassi di crescita del reddito disponibile in termini reali e delle spese reali di consumo delle economie private. La Svizzera è in effetti uno dei pochi paesi dove le spese di consumo sono cresciute meno rapidamente rispetto ai redditi disponibili. Vi è poi un altro fenomeno: nei paesi a più alto reddito pro capite la parte delle spese destinate all alimentazione di base rispetto alle spese totali è la più bassa: in Svizzera per alimentari e bevande si spende il 1% del reddito, mentre ad esempio nei paesi dell Europa dell est questa quota è ancora del 18%. Nei paesi più ricchi le spese per i consumi si sono insomma progressivamente dirottate, nell ultimo decennio, verso i servizi. Quanto alle dimensioni del mercato, malgrado la cifra d affari di 87 miliardi di franchi svizzeri che a prima vista pone la Confederazione a metà della gerarchia europea, quello svizzero ha comunque una taglia molto ridotta. La crescita media della cifra d affari reale, calcolata per il periodo 2 25 Svizzera UE4 Germania Francia Austria Italia Fonte: Eurostat, Uffici nazionali di statistica, calcoli BAK Basel Economics , è stata in Svizzera pari allo,8% annuale, ben inferiore alle percentuali statunitense (4,2%) e dell Europa occidentale (2%). Insomma, secondo il Bak tutti questi dati fanno capire come il potenziale di crescita del mercato del commercio al dettaglio svizzero sia molto probabilmente più ridotto rispetto a quello relativo al mer-

6 Cifre d affari del commercio al dettaglio e crescita annua media Crescita annua Cifre d affari media della nominali nel 25 cifra d affari in mln chf reale (2-25) Europa occidentale % Usa % Gran Bretagna % Francia % Germania % Italia % Spagna % Europa dell est % Paesi Bassi % Svizzera % Svezia % Belgio % Polonia % Austria % Danimarca % Norvegia % Portogallo % Finlandia % Irlanda % Repubblica ceca % Ungheria % Fonte: Ufs, Eurostat, Ocse, uffici di statistica dei diversi paesi, Bak Basel Economics cato europeo, poiché il grado di saturazione sembra essere più elevato. Ci si può chiedere - per ampliare il bacino della clientela - quale possa essere l impatto degli acquirenti stranieri provenienti dalle zone immediatamente a ridosso del confine, attratti, oltre che dalla qualità e dal tipo di prodotti offerti nella Confederazione, anche dalla maggiore o minore attrattività dei prezzi. Il Bak rileva come nel confronto con Germania, Francia, Italia e Austria la Svizzera presentava nel 25 dei prezzi al consumo del 15% superiori. L aspetto più significativo dell analisi sta però nel fatto che negli ultimi cinque anni le differenze si sono ridotte. Tra il 2 e il 25 i prezzi svizzeri nel settore alimentare si sono abbassati di circa tre punti percentuali rispetto alla media dei quattro paesi: se si mantiene a 1 il livello dei prezzi in Svizzera, negli altri paesi si è passati da 74 a 77. Fatto rilevante per il Ticino, la diminuzione più marcata è quella che si è manifestata nei confronti dell Italia (che è passata da 71 a 81). Anche nel settore non alimentare, il commercio al dettaglio svizzero ha conosciuto tra il 2 e il 25 un abbassamento di tre punti percentuali nel confronto dei prezzi rispetto alla media dei quattro stati presi in considerazione, saliti da 87 a 9, e anche qui l Italia è il paese che più si è avvicinato alla Svizzera, passando da 83 a 94. Sull insieme del commercio al dettaglio, l evoluzione del livello relativo dei prezzi svizzeri rispetto a quello dei quattro paesi confinanti mostra quindi complessivamente un miglioramento concorrenziale per la Confederazione, quantificabile in tre punti percentuali: i prezzi europei sono infatti passati da 82 a 85 punti rispetto alla base 1 svizzera. Con l eccezione della Francia (che invece ha guadagnato 2 punti percentuali) gli altri paesi sono diventati più cari rispetto alla Svizzera e in particolare l Italia, che ha perso 11 punti percentuali. «Indubbiamente per il commercio al dettaglio ticinese questo avvicinamento del livello dei prezzi fornisce, e non mancano riscontri concreti, occasioni interessanti di business con la clientela italiana», rileva Maggi, «non bisogna però dimenticare l incidenza di fattori più contingenti, e in 32 Agosto 27

7 particolare del tasso di cambio, per cui se da una parte trovo che sia legittimo coltivare il bacino di potenziali acquirenti d oltre confine, dall altra credo però che non sia opportuno legare in maniera eccessiva lo sviluppo del commercio a questi flussi a cavallo della frontiera». Vi è infine un aspetto che, oltre alle condizioni economiche strutturali, condiziona ulteriormente il settore del commercio al dettaglio, quello legato alla sfera dell intervento statale, tema anch esso affrontato dallo studio del Bak. In estrema sintesi si può ricordare come in Svizzera il settore subisca degli interventi pubblici di ampiezza superiore alla media europea, quindi più restrittivi, sia per quanto riguarda gli orari d apertura dei negozi sia per quanto riguarda le possibilità di insediamento delle imprese, complici disposizioni per la protezione dell ambiente più rigide.ulteriori svantaggi evidenti rispetto al commercio al dettaglio dell Europa occidentale, legati in qualche modo al ruolo dello Stato, stanno poi - come già ricordato in precedenza - nelle maggiori difficoltà che in Svizzera si incontrano per l importazione di beni dall estero (dalle restrizioni doganali agli ostacoli tecnici al commercio) e nella regolamentazione relativamente forte di quei mercati interni (come quello dell agricoltura o dell energia) ai quali il commercio al dettaglio deve per forza di cose rivolgersi. rapelli.com Vitello Tonnato Con tenera carne di vitello e salsa tonnata.

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Il mercato tedesco del vino

Il mercato tedesco del vino Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato

Dettagli

La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana

La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana Convegno Associazione Italiana di Economia Sanitaria La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana Giampaolo Vitali Ceris-CNR, Moncalieri Torino, 30 Settembre 2010 1 Agenda Caratteristiche

Dettagli

Mercato lavoro, orari, produttività, salari

Mercato lavoro, orari, produttività, salari Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Previdenza professionale sicura e a misura

Previdenza professionale sicura e a misura Previdenza professionale sicura e a misura Nella previdenza professionale la sicurezza delle prestazioni che garantiamo nel futuro è il bene più prezioso per Lei e per noi. Di conseguenza agiamo coscienti

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

Onere fiscale elevato in Svizzera

Onere fiscale elevato in Svizzera SCHEDA D INFORMAZIONE N 4: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Onere fiscale elevato in Svizzera Nel confronto internazionale, la Svizzera viene regolarmente considerata un paradiso fiscale. Le cifre dell

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

Indicatori delle risorse umane

Indicatori delle risorse umane Indicatori delle risorse umane Migros si impegna con passione a favore di un clima lavorativo motivante e orientato alla produttività, e offre un ampia gamma di incarichi in diverse funzioni e professioni.

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Ripartizione equa dei redditi in Svizzera

Ripartizione equa dei redditi in Svizzera SCHEDA D INFORMAZIONE N 1: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Ripartizione equa dei redditi in Svizzera Le questioni sulla ridistribuzione, da anni oggetto di discussione in Svizzera, sono alimentate dalle

Dettagli

SINGLE EUROPEAN PAYMENT AREA GLI IMPATTI DI NATURA COMMERCIALE SULLE BANCHE

SINGLE EUROPEAN PAYMENT AREA GLI IMPATTI DI NATURA COMMERCIALE SULLE BANCHE SINGLE EUROPEAN PAYMENT AREA GLI IMPATTI DI NATURA COMMERCIALE SULLE BANCHE Luca Vanini UniCredit Banca d Impresa Direzione Estero Commerciale SPIN 2005 EuroMed Banking Conference L impatto di SEPA e dell

Dettagli

Ipsos European Pulse Marzo 2014

Ipsos European Pulse Marzo 2014 Ipsos European Pulse Marzo 2014 Indice dei contenuti L Unione Europea: le cose stanno andando nella direzione giusta o in quella sbagliata? 5 Influenza e impatto dell Unione Europea in tema di economia

Dettagli

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull

Dettagli

Il Mercato dei prodotti Agroalimentari Biologici in CINA INCOMING OPERATORI ESTERI AL SANA

Il Mercato dei prodotti Agroalimentari Biologici in CINA INCOMING OPERATORI ESTERI AL SANA Il Mercato dei prodotti Agroalimentari Biologici in CINA INCOMING OPERATORI ESTERI AL SANA Bologna 12 15 settembre 2015 MERCATO DEI PRODOTTI BIOLOGICI Introduzione Il mercato dei prodotti biologici in

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Modelli di organizzazione di un sistema sanitario (a) Si differenziano

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA.

IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA. IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA. I rincari del carburante non rappresentano più una sorpresa per gli automobilisti italiani. I prezzi della

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

PARTE I IL FENOMENO DELL INVECCHIAMENTO NELLA CONDUZIONE AZIENDALE

PARTE I IL FENOMENO DELL INVECCHIAMENTO NELLA CONDUZIONE AZIENDALE PARTE I IL FENOMENO DELL INVECCHIAMENTO NELLA CONDUZIONE AZIENDALE Il fenomeno dell invecchiamento nella conduzione aziendale 1. I CONDUTTORI AGRICOLI NELL UNIONE EUROPEA Secondo i più recenti dati disponibili

Dettagli

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani Direttamente dal produttore al consumatore Perchè il Biologico il 20% degli italiani sceglie alimenti bio Canali di vendita: Un giro d affari al

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Perché bisogna rifiutare l iniziativa popolare. «Basta privilegi fiscali ai milionari (Abolizione dell imposizione forfettaria)»

Perché bisogna rifiutare l iniziativa popolare. «Basta privilegi fiscali ai milionari (Abolizione dell imposizione forfettaria)» LA FINE DELLA PROSPERITA SVIZZERA!! Perché bisogna rifiutare l iniziativa popolare «Basta privilegi fiscali ai milionari (Abolizione dell imposizione forfettaria)» Il doppio obiettivo dell iniziativa I

Dettagli

ridotti per i figli fino ai 18 anni compiuti (art. 61 cpv. 3 LAMal). 0.5 0.0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

ridotti per i figli fino ai 18 anni compiuti (art. 61 cpv. 3 LAMal). 0.5 0.0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Fatti Premi costi motivazioni curafutura illustra i principali fatti e meccanismi relativi al tema dei premi dell assicurazione malattie, spiega come si arriva alla definizione del premio della cassa malati,

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese

Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Rete regionale di contatti della BNS Rapporto sottoposto alla Direzione generale della Banca nazionale svizzera

Dettagli

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014.

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014. Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php Dati di maggio 2014. Questo articolo presenta gli sviluppi che hanno avuto

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

Tab. 1 La spesa finale per lo sport in Italia nel 2001 (valori in euro)

Tab. 1 La spesa finale per lo sport in Italia nel 2001 (valori in euro) Il quadro macroeconomico Il fatturato del sistema sportivo italiano può essere valutato nel 2001 in circa 31,6 miliardi di euro. Tale cifra rappresenta la somma di quanto è speso dalle famiglie italiane,

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Belowthebiz idee in rete

Belowthebiz idee in rete Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE

ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE PROWELFARE / ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE Iniziano i nostri approfondimenti sulla ricerca promossa dalla Commissione Europea per mappare la situazione in diversi Stati

Dettagli

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori Economia Internazionale Movimento internazionale dei fattori Adalgiso Amendola adamendola@unisa.it Organizzazione del capitolo Introduzione La mobilità internazionale del lavoro I prestiti internazionali

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

IL COSTO DELL IGNORANZA NELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE

IL COSTO DELL IGNORANZA NELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE IL COSTO DELL IGNORANZA NELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE Prof. Alberto Postiglione Informatica Generale Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Salerno Bibliografia Camussone,

Dettagli

Banche e PMI: un rapporto in evoluzione. Milano, 3 Dicembre 2012

Banche e PMI: un rapporto in evoluzione. Milano, 3 Dicembre 2012 Banche e PMI: un rapporto in evoluzione Milano, 3 Dicembre 2012 Ricerca n. 255-2012 PREMESSA: LE PMI INTERVISTATE Indagine effettuata telefonicamente nel mese di Novembre su un campione di PMI del Nord

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

Il mercato delle ristrutturazioni a Roma

Il mercato delle ristrutturazioni a Roma CRESME RICERCHE SPA Il mercato delle ristrutturazioni a Roma La cifra di affari realizzata nel 2003 dal settore delle costruzioni nella provincia di Roma ammonta a 7,4 miliardi di, di cui 2,8 miliardi

Dettagli

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue Rapporto annuale 2012 3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue IN SINTESI Nel 2011, la contrazione della domanda interna nonostante la tenuta di quella estera ha determinato un calo dell

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA PROSPETTIVE 2013, SONDAGGIO CONFESERCENTI SWG: CRISI DI FIDUCIA, QUASI NOVE SU DIECI NON CREDONO IN UN MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA ITALIANA. SEI SU DIECI VOGLIONO

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA ATTIVITÀ 52.73.0 RIPARAZIONE DI OROLOGI E GIOIELLI Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

European Payment Report 2015

European Payment Report 2015 European Payment Report 2015 Il Gruppo Intrum Justitia Leader europeo nel settore dei servizi di Credit Management con uffici in 20 paesi europei Fondato nel 1923 Quotato al mercato NASDAQ OMX Stockholm

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

Il mercato del vino in Germania

Il mercato del vino in Germania Il mercato del vino in Germania Baccelle Enrico Aprile 212 milioni di euro milioni di litri Mercato del vino imbottigliato in Germania (GTI, Istituto Spagnolo Commercio Estero -ICEX-, Euromonitor, Aprile

Dettagli

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie

Dettagli

Ministero delle Attività Produttive

Ministero delle Attività Produttive Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI

Dettagli

La crisi economica nel Veneto: il punto di vista delle piccole imprese

La crisi economica nel Veneto: il punto di vista delle piccole imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org La crisi economica

Dettagli

Il garage Informazioni per il PD

Il garage Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/5 Compito Com è organizzato un moderno garage? Che ruolo ha un garagista al giorno d oggi? Leggere un testo informativo sui garage. Obiettivo Gli alunni studiano un garage modello.

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.

Dettagli

Problematiche, prospettive e interventi

Problematiche, prospettive e interventi Anche gli imprenditori stranieri soffrono la crisi Burocrazia, ritardo dei pagamenti e l accesso al credito i maggiori ostacoli all attività Più difficoltà per le imprese edili e nel Centro Italia La crisi

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

Responsabilità sociale d impresa e performance aziendale. Dicembre 2013

Responsabilità sociale d impresa e performance aziendale. Dicembre 2013 Responsabilità sociale d impresa e performance aziendale Dicembre 2013 Sommario Premessa e sintesi dei risultati Il lavoro svolto Risultati aziende italiane Risultati aziende europee 2 Premessa L obiettivo

Dettagli

I rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione

I rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione I rapporti economici internazionali Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione Il commercio internazionale E costituito da tutti gli scambi di beni e servizi tra gli

Dettagli

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012 ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

INDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET

INDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET INDAGINE CONFCOMMERCIO-FORMAT SUL NEGOZIO NELL ERA DI INTERNET Per circa il 70% dei consumatori e degli imprenditori i negozi tradizionali tra dieci anni avranno ancora un ruolo importante, ma solo se

Dettagli

Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming

Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming MEMO/07/251 Bruxelles, 25 giugno 2007 Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming Cos è il roaming? Il roaming

Dettagli

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli

Dettagli

Perché studiare la Microeconomia?

Perché studiare la Microeconomia? Perché studiare la Microeconomia? I temi della Microeconomia Cosa è un mercato? Prezzi reali e nominali? 1 Microeconomia Ramo dell economia che si occupa del comportamento di singoli agenti economici consumatori,

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 4. dal Cap. 21 del Libro di Testo) a) Gregorio,

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

CRISI DELLE COSTRUZIONI E MERCATO DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO

CRISI DELLE COSTRUZIONI E MERCATO DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO CRISI DELLE COSTRUZIONI E MERCATO DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO Costruzioni: all illusione del 2011 fa seguito un nuovo calo produttivo nel 2012 Verona 21 giugno 2012 - Dopo tre anni di profondo declino,

Dettagli

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli