Le cure palliative in una comunità solidale. Martedì 10 Marzo 2015, Rudiano

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le cure palliative in una comunità solidale. Martedì 10 Marzo 2015, Rudiano"

Transcript

1 Le cure palliative in una comunità solidale Martedì 10 Marzo 2015, Rudiano

2 Epidemiologia L ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA prevede che nel 2020 vi saranno circa 10 milioni di morti per cancro, di cui 7/8 milioni nei paesi in via di sviluppo, mentre la mortalità nei Paesi industrializzati resterà invariata. Il problema cancro non può essere risolto: sta diventando una causa naturale di morte = la morte è inevitabile ma è evitabile la sofferenza umana. Le cure palliative vanno estese a tutte le malattie cronico-degenerative: raddoppierà la popolazione a cui possono essere erogate (in Italia si stima tra persone ). Definizione di MALATO TERMINALE : paziente affetto da malattia inguaribile non più suscettibile di terapia specifica chirurgica o radiochemioterapica, con un Indice di Karnofsky uguale o minore di 50 e con aspettativa di vita di circa 90 giorni.

3 Qualche numero.. Ogni anno in Lombardia (abitanti al ) sono attesi: nuovi pazienti affetti da malattie inguaribili Di questi, sono di origine oncologica Il fabbisogno in posti letto in hospice è pari a 0,39 ogni abitanti Ogni anno nella A.S.L. di Brescia (abitanti al ) sono attesi: nuovi pazienti affetti da malattie inguaribili Di questi, sono di origine oncologica I posti-letto previsti in hospice sono 45,6 Ogni anno nei distretti sanitari n.6 Monte Orfano e n.7 Oglio Ovest (abitanti ) sono attesi: 706 nuovi pazienti affetti da malattie inguaribili Di questi, 470 sono di origine oncologica I posti-letto previsti in hospice sono 6,1 Cardine fondamentale dell assistenza a questi malati non possono che essere: 1. Il medico di famiglia 2.L assistenza domiciliare

4

5 Storia naturale di una malattia inguaribile Accertamenti Diagnosi Terapie Recidiva o mancata risposta alle terapie CAMBIA TUTTO!!!

6 Storia naturale di una malattia inguaribile Caduta l aspettativa della guarigione, si entra nel mondo del fine vita e si modificano: IL RAPPORTO MALATO-CURANTE LE FINALITA DELLE TERAPIE LA GERARCHIA DEI VALORI IL VALORE DEL TEMPO NON CAMBIA IL DESIDERIO DEL MALATO DI ESSERE ASSISTITO FINO ALLA FINE SENZA DOLORE E IN MODO RISPETTOSO DELLA SUA DIGNITA DI UOMO

7 Definizione di cure palliative La legge 15 marzo 2010 n. 38 «Disposizioni per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore» DEFINISCE LE CURE PALLIATIVE: L insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo famigliare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici.

8 Cure palliative non oncologiche Le tipologie di malattie inguaribili non oncologiche sono le seguenti: MALATTIE NEURODEGENERATIVE: es. Sclerosi laterale amiotrofica ( SLA ): 1,5-2 casi/anno/ abitanti SCOMPENSO CARDIACO REFRATTARIO in fase III-IV NYHA: per 2/3 da malattia coronarica, 50% muore entro 5 anni, se non trapiantati HIV/AIDS: mortalità in diminuzione del 50-60% tra 1996 e Problemi : co-morbilità ( cirrosi e insufficienza epatica da epatiti B e C, neoplasie ), nel mondo ( circa 30 milioni di malati ) disparità di accesso alle terapie antiretrovirali, complessità degli schemi terapeutici CIRROSI EPATICA: morti/anno in Italia, se compensata, sopravvivenza del 70-75% a 5 anni, se compensata con ascite, aspettativa di vita di 2-3 anni, se scompensata e sindrome epato-renale 2-6 mesi BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (BPCO) MALATTIA RENALE CRONICA: 79% presenta dolore tipo neuropatico con algie crampiformi

9 Altre definizioni Terapia del dolore = L insieme di interventi diagnostici e terapeutici volti a individuare e applicare alle forme morbose croniche idonee e appropriate terapie farmacologiche, chirurgiche, strumentali, psicologiche e riabilitative, tra loro variamente integrate, allo scopo di elaborare idonei percorsi diagnosticoterapeutici per la soppressione e il controllo del dolore

10 Altre definizioni Malato = La persona affetta da una patologia ad andamento cronico ed evolutivo, per la quale non esistono terapie o, se esistono, sono inadeguate o sono risultate inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o di un prolungamento significativo della vita, nonché la persona affetta da una patologia dolorosa cronica da moderata a severa

11 Altre definizioni Reti = La Rete nazionale per le cure palliative e la Rete per la terapia del dolore, volte a garantire la continuità assistenziale del malato dalla struttura ospedaliera al suo domicilio e costituite dall insieme delle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, e assistenziali, delle figure professionali e degli interventi diagnostici e terapeutici disponibili nelle Regioni e nelle Province Autonome, dedicati all erogazione delle cure palliative, al controllo del dolore in tutte le fasi della malattia, con particolare riferimento alle fasi avanzate e terminali della stessa, e al supporto del malato e dei loro famigliari

12

13 Visto dalla parte del malato.. Sulla base della nostra esperienza relativa a oltre malati assistiti a domicilio, dopo tanti accertamenti, interventi chirurgici, terapie varie che non sono state in grado di ottenere la guarigione, cosa vorrebbe il malato, se adeguatamente aiutato in modo certo e continuativo: RESTARE A CASA PROPRIA, curato dai famigliari e dal medico di famiglia, con il supporto, quando necessario, dell intervento a domicilio di altri operatori specialisti ( infermiere, medico palliatore, fisioterapista, psicologo, ) NON AVERE DOLORE E ALTRI DISTURBI con adeguate terapie ESSERE ASSISTITO DA POCHE PERSONE, SEMPRE LE STESSE, REPERIBILI, SE NECESSARIO, PER 7 GIORNI ALLA SETTIMANA RICEVERE PERIODICHE VISITE DEL PROPRIO MEDICO DI FAMIGLIA secondo le necessità determinate dall evolvere della malattia ACCEDERE A AMBULATORI SPECIALISTICI E AD ESAMI DIAGNOSTICI SECONDO ESIGENZA E SENZA LISTA DI ATTESA UN DIALOGO COSTANTE TRA FAMIGLIA, MEDICO CURANTE E SPECIALISTI OSPEDALIERI in modo da continuare ad essere seguito anche a domicilio da chi già l ha avuto in cura

14 Carta dei diritti dei morenti

15 Il concetto di dolore totale Altri sintomi Dolore somatico Dolore viscerale Dolore neuropatico Dolore Influenze psico-sociali Dolore totale Stato psicologico Problemi della famiglia Perdita dell immagine di sé Sofferenza Influenze sociali: perdita del lavoro invalidità fisica problemi economici Paura della morte

16 Il concetto di cura globale come risposta al dolore totale Supporto psico-sociale Supporto sanitario Dolore Supporto al lutto Dolore totale Sostegno economico Sostegno dei contatti Sofferenza Sostegno farmacologico Assistenza protesica/riabilitativa

17 Il pianeta dolore Dimensioni : secondo l O.M.S. almeno 4 milioni di persone nel mondo soffrono di dolore da cancro. Circa il 30% dei pazienti sottoposti a trattamento attivo ( presenza di protesi o drenaggi, chemio-ormono-immunoterapia, radioterapia, sindromi neuropatiche postchirurgiche, post-radioterapiche e post- chemioterapiche ) e il 70% dei pazienti in fase avanzata presentano dolore legato alla malattia ( per infiltrazione tumorale di ossa e articolazioni, di visceri, di tessuti molli, per infiltrazione o compressione dei tessuti nervosi ). La presenza cronica di dolore interferisce con le attività quotidiane, con le relazioni sociali e con il sonno, limita l autonomia e, nel lungo periodo, altera l equilibrio psicologico del malato ( si calcola che quest ultimo problema si manifesti, in modo più o meno evidente ma costante, dopo tre mesi dall insorgenza di un dolore cronico). Esistono dolori particolarmente intensi, legati ad una rapida progressione della malattia, e a sindromi dolorose resistenti anche agli oppioidi che rappresentano un problema di difficile soluzione nel 20/30% dei malati.

18 Valutazione clinica Classificazione secondo il meccanismo fisiopatologico che ne determina l insorgenza: nocicettivo: per attivazione dei recettori del dolore presenti nelle strutture somatiche ( il dolore sarà descritto come acuto, pulsante, continuo o come un peso) e viscerali (mal localizzato, urente o crampiforme, profondo, talvolta riferito ad aree cutanee distanti) neuropatico : per alterazione delle afferenze somatosensoriali (urente, lancinante, parossistico, simile ad una scossa elettrica, si associa spesso ad alterazioni della sensibilità, come parestesie, allodinia e iperalgesia) idiopatico ( di origine sconosciuta )

19 Schema PQRST per valutare il dolore PROVOCAZIONE ALLIAZIONE Dov è il dolore? Cosa lo fa migliorare? Cosa lo fa peggiorare? QUALITÀ IRRADIAZIONE SEVERITÀ TEMPO A cosa assomiglia? Tipo di dolore E fermo o si muove? Sede singola /multipla Quanto è forte? intensità E costante o va e viene? Acuto cronico interferenza Attività/riposo

20 Oltre il metodo PQRST... Colloquio col paziente! Ascolto partecipe e fiducia Definire le caratteristiche di personalità ( stato cognitivo, psicologico, emotivo,storia di abusi di farmaci, di alcool, pregressi episodi algici..) Esame obiettivo: ++attenzione all E.O. neurologico! (>30% pz su 1095 lamentavano dolore da lesione neurologica periferica) Caraceni A,Portenoy RK, Pain,82:263-74,1999

21 Valutazione clinica Caratteristiche temporali : acuto, subacuto, intermittente e cronico Interferenza del dolore con le attività quotidiane del malato ( presente solo durante la stazione eretta o anche da seduti o anche da sdraiati ); Interazione del dolore con altri sintomi fisici o psichici; Risposta a terapie antalgiche e antineoplastiche precedenti o in corso.

22 Performance status secondo Karnovsky Attività normale e lavorativa completa, nessun segno di malattia 100 Attività normale e lavorativa completa, lievi segni di malattia 90 Attività normale e lavorativa difficoltosa, segni di malattia 80 Impossibilità di attività normale o lavorativa, possibilità di occuparsi di necessità personali 70 Necessità di assistenza occasionale, anche per necessità personali 60 Necessità di assistenza continua e di prestazioni mediche frequenti 50 Necessità di cure e assistenza speciali, paziente allettato 40 Necessità di ospedalizzazione, paziente in condizioni gravi 30 Necessità di trattamento di supporto, condizioni molto gravi 20 Progressione rapida della malattia, condizioni gravissime 10

23

24 Il dolore può essere misurato? SI Scale di intensità del dolore: Scale analogiche visive ( VAS ) : linea retta di 10 cm con estremità che rappresentano i due estremi, nessun dolore e massimo dolore che riesce ad immaginare ; indicato il punto in cui, a suo giudizio, si colloca il suo dolore, si misura in cm la distanza dal punto nessun dolore Scale numeriche ( NRS ): il malato da un punteggio al suo dolore su una scala che va da zero = nessun dolore a 10 = massimo dolore immaginabile ( un punteggio da 7 a 10 è considerato un emergenza, da 5 a 6 moderato, da 0 a 4 lieve o tollerabile ); Scale verbali ( VRS ): utilizzano aggettivi di intensità, disposti per gradi crescenti ma con distanze non uguali ( per es., nessun dolore = 1, molto lieve = 2, lieve = 3, moderato = 4, forte = 5, molto forte = 6 ). Scale del sollievo: Percentuale di riduzione del dolore ( da 0 a 100% ) dopo somministrazione di farmaci o dopo variazione della terapia (utilizzabile solo nel breve periodo )

25 Questionari multidimensionali Derivano dalla constatazione che l intensità del dolore da sola non è sufficiente a valutare l efficacia della terapia e, soprattutto, qual è per ogni singolo paziente il livello di dolore da lui considerato tollerabile, quanto il dolore interferisce con la qualità della vita e dove il malato vorrebbe collocarsi nel bilancio finale costi/benefici tra il sollievo dal dolore ed effetti collaterali. Possono essere valutate tre dimensioni : Sensoriale-discriminativa Motivazionale-affettiva Cognitivo-valutativa I questionari più usati sono : Mc Gill Pain Questionnaire ( MPQ ) proposto da Melzack nel 1975 : complesso, utilizza 78 descrittori del dolore, analizza 3 dimensioni ( sensoriale, affettiva e valutativa ) e 20 sottoclassi; Brief Pain Inventory ( forma breve ) : scale da 0 a 10 che valutano l interferenza del dolore con le abituali attività ( 7 aree di attività psicosociali e fisiche ) Memorial Pain Assessment Card ( una scala verbale semplice con 8 descrittori e 3 VAS per intensità del dolore, per il sollievo e per l umore ) Più difficile ma possibile, misurare il dolore nel bambino ( devono essere presenti il pediatra ed i genitori )

26 Dolore oncologico 30-40% nella fase iniziale della malattia 30-50% nel corso del trattamento 60-80% in fase avanzata di malattia

27 Incidenza di dolore in relazione alla sede primitiva di cancro Ossa 85 % Cavità orale 80 % App. genito-urinario Mammella 52 % Polmone 45 % App. gastro-enterico 40 % Linfomi 20 % Leucemie 5 % 75 % (maschi) 70 %(femmine)

28 Dolore nelle patologie non oncologiche

29 CONSEGUENZE DEL DOLORE Depressione Disturbi del sonno Disturbi comportamentali ospedalizzazione Anoressia perdita di peso Sindrome ipocinetica Aumentato rischio di cadute

30 Da un punto di vista pratico è utile proporsi una sequenza di obiettivi specifici come Ottimizzare le ore di sonno notturno Alleviare il dolore a riposo Mantenimento/miglioramento dell autonomia Migliorare il tono dell umore Minima interferenza delle terapie con la comorbilità

31 Trattamento del dolore Bisogna trattare il dolore in tutte le fasi della malattia e non ritenere che solo il dolore della fase avanzata meriti di essere preso in considerazione. Evitare il più possibile l esperienza dolore permette di ottenere migliori risultati e di impiegare dosaggi più bassi. Alcune regole : Mai usare placebo Terapia ad orari fissi, non al bisogno Non usare un numero eccessivo di somministrazioni Non pretendere dal farmaco più di quello che le sue caratteristiche farmacologiche prevedono Illustrare e prevenire gli effetti collaterali o indesiderati prima di usarlo Utilizzare solo farmaci efficaci alle dosi efficaci Verificare la reale posologia attuata dal malato Scegliere la via di somministrazione più semplice o più o più gradita dal malato Non modificare la terapia prima di aver raggiunto la dose ottimale Non ridurre l intervallo tra le somministrazioni ma aumentare la dose

32 Scala a tre gradini dell OMS Programma dell O.M.S. nel dolore da cancro ( gloria italiana, proposto a Pomerio nel 1982 per iniziativa della Fondazione Floriani e adottato nel 1986 a livello mondiale su indirizzo OMS ). Possono essere valutate tre dimensioni: 1. Per il dolore lieve non oppioidi +/- adiuvanti 2. Per il dolore lieve-moderato oppioidi deboli+/- non oppioidi +/- adiuvanti 3. Per il dolore moderato-severo oppioidi forti +/- non oppioidi +/- adiuvanti Non oppioidi o anti-infiammatori-non steroidei o FANS: paracetamolo, ibuprofene, diclofenac, naprossene, ketoprofene, ketorolac Oppiodi: codeina, morfina, buprenorfina, metadone, fentanyl, tramadolo, propossifene, idromorfone Adiuvanti: ansiolitici, antidepressivi, anticonvulsivanti, anestetici locali, steroidi, bifosfonati, neurolettici, antistaminici, clonidina, presi singolarmente o in combinazione

33 Vie di somministrazione ORALE ( la prima scelta, ma in fasi avanzate nel 50-70% dei casi necessarie altre vie, in fase terminale necessarie 3 o più vie alternative ) RETTALE PARENTERALE ( quando difficoltà alla deglutizione, occlusione intestinale, necessità di un rapido inizio dell analgesia o alti dosaggi di farmaco ) SOTTOCUTANEA CONTINUA VIA ENDOVENOSA VIA TRANSDERMICA VIA INTRAORALE ( sublinguale, buccale e gengivale ) VIA NASALE

34 In terapia del dolore non ci sono risultati certi, garantiti e stabili per cui è richiesto un continuo monitoraggio dell efficacia del protocollo in atto. La necessità di modificare dosaggi e/o farmaci impiegati dipende in parte (minima) dall assuefazione, massimamente dall evolvere della malattia e dell intensità del dolore. UTILE ROTAZIONE DEGLI OPPIOIDI E VARIAZIONE DELLA VIA DI SOMMINISTRAZIONE UNICA REGOLA ASSOLUTA IN TERAPIA DEL DOLORE: DEVE ESSERE EFFICACE E OTTENERE IL RISULTATO ( MONITORAGGIO, ATTENZIONE CONTINUA, MODIFICARE STRATEGIA, UTILIZZARE GLI ADIUVANTI, ECC )

35 Altri sintomi che determinano scadimento della qualità della vita GASTROINTESTINALI: Nausea e vomito Stipsi Diarrea occlusione intestinale CACHESSIA RESPIRATORI: Dispnea Tosse Emottisi Singhiozzo Rantolo terminale ASTENIA CANCRO-CORRELATA URINARI: Incontinenza Ostruzione urinaria Ematuria Fistole urinarie CAVO ORALE: Infezioni Disfunzioni delle ghiandole salivari Alterazioni del gusto Stomatiti da trattamenti antiblastici

36 Altri sintomi che determinano scadimento della qualità della vita PROBLEMI METABOLICI COMPLICANZE NEUROLOGICHE: Compressioni midollari Epilessia Male epilettico Ipertensione endocranica DISTURBI PSICHIATRICI: Delirium Demenza Disturbi dell umore Depressione Ansia DISTURBI PSICHIATRICI DISTURBI DEL SONNO PROBLEMI EMATOLOGICI: Anemia Emorragie Trombosi Infezioni

37 Conclusioni Le cure palliative sono tutt altro che semplici palliativi Curare nel fine vita richiede piccoli mezzi e grande preparazione professionale Più che mai in questa fase sono necessarie umiltà, umanità, disponibilità, ascolto, rispetto, attenzione anche ai più piccoli dettagli In compenso, c è tanto da imparare da queste persone

38

39 FARMACI ADIUVANTI Effetto analgesico diretto Contrasto degli gli effetti collaterali Effetto analgesico indiretto Antidepressivi Antiemetici Antiinfiammatori Anticonvulsivanti Lassativi Antispastici Corticosteroidi Antisecretori Bifosfonati Antitussigeni Antistaminici Miorilassanti neurolettici Ansiolitici Antidepressivi antiacidi

40

41 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL DOLORE SCALA OMS (WHO Cancer Pain Relief, Ginevra 1986) RACCOMANDAZIONI EAPC SULL USO DEGLI OPPIOIDI NEL DOLORE DA CANCRO (HANKS BJC 2001) Lancet Oncology Feb2012 LINEE GUIDA AGS 2002 LINEE GUIDA Ass ItaliOncoloMedici 2010 LINEE GUIDA EULAR Eur league Against Rheumatism

42 EFFETTO TETTO condizione farmacologica per la quale numerosi farmaci (tra i quali tutti i fans, la codeina, la buprenorfina e il tramadolo) hanno un dosaggio giornaliero sopra il quale non aumenta l efficacia ma solo gli effetti collaterali. l effetto tetto stabilisce per questi farmaci il dosaggio massimo che non e opportuno superare.

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:

Dettagli

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA

Dettagli

VALUTAZIONE DEL DOLORE

VALUTAZIONE DEL DOLORE Pag. 1 di 7 INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragrafi Variati Pagine Variate 00 01/02/16 Prima emissione TUTTI TUTTE RESPONSABILITA ELABORAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE DATA 01/02/16 01/02/16

Dettagli

Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Il programma regionale contro la sofferenza: l Ospedale senza dolore Bologna, 21 maggio 2004 Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Gaetano Feltri Medico di Medicina Generale

Dettagli

Il Saggio cerca di raggiungere l assenza di dolore, non il piacere. Aristotele

Il Saggio cerca di raggiungere l assenza di dolore, non il piacere. Aristotele Il Saggio cerca di raggiungere l assenza di dolore, non il piacere. Aristotele VAS (Visual Analogue Scale, scala visuoanalogica) Propone un asta di 10 cm con due estremità che corrispondono l una a nessun

Dettagli

WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014)

WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Dr.ssa Paola Bocci WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Il dolore affligge il 20% degli europei e il 26% degli italiani Circa l 83% della popolazione mondiale ha un accesso scarso o nullo alle

Dettagli

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale

Dettagli

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 Medicina D urgenza - P.O. San Giovanni di Dio Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 DEFINIZIONE DI DOLORE Il dolore viene definito dallo IASP

Dettagli

Intercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti

Intercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti Intercettare il paziente con bisogni palliativi Dr. Marco Barchetti Considerazioni Nella pratica clinica quotidiana si rende sempre più necessaria l identificazione di criteri clinici che conducano a considerare

Dettagli

La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale. Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP

La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale. Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia

Dettagli

LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010

LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 Franco Rizzi Direttore U.O: Cure Palliative e Terapia del Dolore A.O. ICP

Dettagli

49 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Firenze, 3 7 novembre 2004

49 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Firenze, 3 7 novembre 2004 49 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Firenze, 3 7 novembre 2004 VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE NEL PAZIENTE ANZIANO NEOPLASTICO IN TRATTAMENTO CON FENTANYL PER VIA TRANSDERMICA E.Comitale, L.Chianese,, A.

Dettagli

IL TRATTAMENTO DEL DOLORE NEL PAZIENTE COME E QUANDO. Paolo Marzollo, Carlo Concoreggi A.O. Spedali Civili Brescia

IL TRATTAMENTO DEL DOLORE NEL PAZIENTE COME E QUANDO. Paolo Marzollo, Carlo Concoreggi A.O. Spedali Civili Brescia IL TRATTAMENTO DEL DOLORE NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO: COME E QUANDO Paolo Marzollo, Carlo Concoreggi A.O. Spedali Civili Brescia Eravamo partiti bene..di perseguire come scopi esclusivi la difesa della

Dettagli

Il dolore cronico oncologico

Il dolore cronico oncologico Le nuove frontiere del dolore cronico Il dolore cronico oncologico Dott.ssa Ornella Gottardi Il dolore è uno dei principali sintomi del cancro per l elevata frequenza, per il suo impatto sulla qualità

Dettagli

LE BASI DELLA FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE CRONICO IL DOLORE COME MALATTIA E SUA RILEVANZA CLINICA

LE BASI DELLA FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE CRONICO IL DOLORE COME MALATTIA E SUA RILEVANZA CLINICA LE BASI DELLA FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE CRONICO IL DOLORE COME MALATTIA E SUA RILEVANZA CLINICA CORSO DI FORMAZIONE PER MMG AGLIANA 9 FEBBRAIO 2013 DR.SSA LUCIA LARI ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA DEL

Dettagli

La Misurazione del DOLORE

La Misurazione del DOLORE La Misurazione del DOLORE Valutazione del DOLORE Il dolore è un fenomeno complesso e soggettivo, vissuto in modo unico da ogni individuo. Trattandosi di un esperienza soggettiva, esso può essere valutato

Dettagli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016 febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva

Dettagli

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione Concetti chiave Il Mal di Schiena è una patologia frequente Lombalgia = irradiazione fino al ginocchio Lombosciatalgia = irradiazione sotto il ginocchio Si definisce Cronica dopo 4 settimane Demedicalizzare

Dettagli

CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE

CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE Dott.ssa M.Grazia Rusconi UTE Novate 13 febbraio 2014 G. MORICCA 1935 TORINO TRATTATO DI ANESTESIA A.M. DOGLIOTTI 1953 PHILADELPHIA THE MANAGEMENT OF PAIN J. BONICA

Dettagli

PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico.

PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico. PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico massimo.allegri@unipr.it epidemiologia evoluzione evoluzione Alti costi sociali diretti e indiretti degenerative disc disease : la causa

Dettagli

I MODELLI ASSISTENZIALI PROMOSSI DALLA LEGGE 38 del 2010

I MODELLI ASSISTENZIALI PROMOSSI DALLA LEGGE 38 del 2010 I MODELLI ASSISTENZIALI PROMOSSI DALLA LEGGE 38 del 2010 Obbiettivi GARANTIRE L ACCESSO AI SERVIZI PER LA GESTIONE DEL DOLORE MIGLIORARE LA QUALITA DELLA VITA DI CHI E IN UNA SITUAZIONE DI SOFFERENZA FISICA

Dettagli

SIN ANIN Napoli 20 ottobre Presa in carico del paziente con SLA

SIN ANIN Napoli 20 ottobre Presa in carico del paziente con SLA SIN ANIN Napoli 20 ottobre 2008 Presa in carico del paziente con SLA S. Troiani Coordinatore Dipartimento di Scienze Neurologiche Mediche Chirurgiche A.O.Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona LA SCLEROSI

Dettagli

TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI

TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Dipartimento delle Dipendenze TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Ambiti di Intervento Trattamenti in fase acuta Intossicazione Acuta Sindrome di Astinenza Trattamenti in

Dettagli

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica CONGRESSO NAZIONALE SIS 8 Il sistema 8 e la rete clinica RIDUZIONE, CONTROLLO E CURA DEL DOLORE INUTILE IN EMERGENZA: IL PROGETTO TOSCANA Perugia 2-23 aprile 2009 2002 Adesione delle Aziende Sanitarie

Dettagli

Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento

Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento Le competenze dell infermiere in tutte le fasi del PDTA per pazienti con tumore della prostata Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento Gaetano Auletta Infermiere Oncologia AOU NOVARA Tumore della

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

Raccomandazioni per la Terapia del Dolore nel paziente oncologico

Raccomandazioni per la Terapia del Dolore nel paziente oncologico Raccomandazioni per la Terapia del Dolore nel paziente oncologico Laura Velutti UO Oncologia Medica ed Ematologia Humanitas Cancer Center Humanitas Research Hospital Rozzano, Milano Raccomandazioni per

Dettagli

Piano della ASL di Milano per le demenze

Piano della ASL di Milano per le demenze I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Piano della ASL di Milano per le demenze Le dimensioni del problema nella ASL di Milano La popolazione censita nella ASL di Milano nel 2012 è di

Dettagli

Competenze infermieristiche in Cure Palliative

Competenze infermieristiche in Cure Palliative Competenze infermieristiche in Cure Palliative Dott.ssa Anna Maria Marzi Responsabile Casa Madonna dell Uliveto Reggio Emilia COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CURE PALLIATIVE L infermiere palliativista è

Dettagli

Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba

Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba Ricovero in Chirurgia Pediatrica per e il dolore? APPENDICITE ACUTA 1) Il farmaco era quello più appropriato? 2) Quale l efficacia dell

Dettagli

Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI

Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI Metodiche di Valutazione: Metodo PQRST P. Q. R. S. T. Palliative Provocative Quality Radiation Severity Timing Cosa calma il Dolore? Cosa provoca il Dolore?

Dettagli

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

ASSISTENZA PERIOPERATORIA ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI

Dettagli

Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa

Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa LA REALTA DELLE CURE PALLIATIVE NELLA PROVINCIA DI LODI Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa Dott. Diego Taveggia UO di Terapia Antalgica, Hospice e Cure Palliative

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

LA TERAPIA DEL DOLORE

LA TERAPIA DEL DOLORE O.R.I.A. LA TERAPIA DEL DOLORE Perché trattare il dolore post-operatorio? Oggi è ben conosciuta l importanza degli effetti del dolore sul benessere e sul confort durante il decorso postoperatorio dei pazienti

Dettagli

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce.

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce. Simona Ribet CPSE DEA II LIVELLO-SEZ PICCOLI TRAUMI PRESIDIO CTO-AZIENDA OSPEDALIERA CITTA DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento

Dettagli

GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE NUOVE PROSPETTIVE IN SARDEGNA

GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE NUOVE PROSPETTIVE IN SARDEGNA GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE NUOVE PROSPETTIVE IN SARDEGNA Alberto Lai U.O. di Anestesia e Rianimazione - Ospedale SS. Trinità di Cagliari Cagliari, 29 febbraio 2012 Il bambino con bisogni speciali

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 477

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 477 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 477 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore MASSIDDA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 12 MAGGIO 2008 Disposizioni in materia di cure palliative domiciliari integrate

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive 10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre 2011 L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive Fabrizio Palmieri (Coordinatore), Massimo Fantoni, Agostino

Dettagli

DEFINIZIONE D O L O R E

DEFINIZIONE D O L O R E DEFINIZIONE D O L O R E Spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata o meno ad un danno tissutale presente o potenziale o descritta come tale dal paziente International Association for the

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Assistere sul territorio: una esperienza oncologica

Assistere sul territorio: una esperienza oncologica Assistere sul territorio: una esperienza oncologica PNEUMOLOGIA 2016 Milano, 16 giugno 2016 Ornella Gottardi Dipartimento oncologico Multimedica Summary - Dimensione del problema - Cancro come malattia

Dettagli

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti

Dettagli

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance 8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Polmonite acquisita in comunità Misurare l appropriatezza professionale e organizzativa Carlo Barbetta Centro di

Dettagli

5-Oppioidi del secondo scalino

5-Oppioidi del secondo scalino 5-Oppioidi del secondo scalino Sostanzialmente tramadolo e codeina, soli o in associazione Si distinguono dai fratelli maggiori per la presenza del cosiddetto effetto tetto (dosaggio massimale oltre al

Dettagli

Introduzione. Palazzo del Quirinale.

Introduzione. Palazzo del Quirinale. 6 Introduzione Un tumore maligno può svilupparsi in ogni tessuto, in ogni organo e a qualunque età. La maggior parte delle neoplasie è potenzialmente curabile se diagnosticata precocemente. I pazienti

Dettagli

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza

Dettagli

INFERMIERISTICA CLINICA APPLICATA ALLA MEDICINA INTERNA

INFERMIERISTICA CLINICA APPLICATA ALLA MEDICINA INTERNA INFERMIERISTICA CLINICA APPLICATA ALLA MEDICINA INTERNA 2008/09 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA APPLICATA

Dettagli

Il dolore oncologico. Linee guida AO/ASL. dalla epidemiologia alla terapia. Dr Luca Riva Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL Lecco

Il dolore oncologico. Linee guida AO/ASL. dalla epidemiologia alla terapia. Dr Luca Riva Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL Lecco Il dolore oncologico dalla epidemiologia alla terapia Linee guida AO/ASL Dr Luca Riva Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL Lecco Di cosa parliamo oggi Il dolore è un esperienza sensoriale ed

Dettagli

Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello)

Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello) PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DELL INCONTINENZA URINARIA Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello) Loredana Orsini PDTA PAZIENTI INCONTINENTI Ruolo fondamentale

Dettagli

PATOLOGIE DELL AORTA

PATOLOGIE DELL AORTA PATOLOGIE DELL AORTA LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro

Dettagli

TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO

TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO DOTT. CINETTO ANDREA U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE TERAPIA ANTALGICA - CHIOGGIA DIRETTORE DOTT. G.B. VENIER DOLORE ESPERIENZA SENSORIALE ED EMOZIONALE SPIACEVOLE

Dettagli

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016 Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA Padova 21 Marzo 2016 L. Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto I.R.C.C.S. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Dettagli

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve

Dettagli

Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura.

Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura. Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura. Dr.ssa Elena Bandieri Referente Formazione Aziendale in Cure palliative Usl Modena 18, Dicembre, 2010 Hotel

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) Corso di Laurea in PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Al termine del corso, lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione

Dettagli

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a PREMESSA Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a ciascun MMG MA Le MICI sono patologie croniche recidivanti che colpiscono soggetti socialmente attivi con comorbidità e complicanze per cui

Dettagli

L UTILIZZO DEI FARMACI PER IL DOLORE IN ITALIA 17 NOVEMBRE 2016 BOLOGNA PALAZZO DEI CONGRESSI

L UTILIZZO DEI FARMACI PER IL DOLORE IN ITALIA 17 NOVEMBRE 2016 BOLOGNA PALAZZO DEI CONGRESSI L UTILIZZO DEI FARMACI PER IL DOLORE IN ITALIA 17 NOVEMBRE 2016 BOLOGNA PALAZZO DEI CONGRESSI Utilizzo dei farmaci per il dolore in Italia La Legge 38 del 15 maggio 2010 sulle Disposizioni per garantire

Dettagli

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini STRUTTURA ANALISI INTRODUTTIVA OBIETTIVI NUMERO DI OSPITI COINVOLTI COSTI RISULTATI PUNTI CRITICI CONCLUSIONI ANALISI

Dettagli

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni

Dettagli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Antonio Sanna Azienda Sanitaria Centro UO Pneumologia, Ospedale San Jacopo Pistoia Il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale

Dettagli

TERAPIE AUSILIARIE DI SUPPORTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA

TERAPIE AUSILIARIE DI SUPPORTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA TERAPIE AUSILIARIE DI SUPPORTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA CHI AIUTA I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA, DURANTE E DOPO LE TERAPIE? Medici e infermieri sono comunemente le figure che forniscono

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA 3 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 2-5-6- SETTEMBRE 2016 LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA DOTT. GIOVANNI BOVA DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO INTRODUZIONE Nella fase terminale della demenza le difficoltà

Dettagli

OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FBF CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO

OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FBF CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FBF CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO 1 Vari tipi di dolore La scheda di gestione La scheda di monitoraggio Come compilare le schede 2 Classificazione di Loeser e Melzack

Dettagli

Il Trattamento del Dolore

Il Trattamento del Dolore Il Trattamento del Dolore Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 SISTEMA NOCICETTIVO Tecniche antalgiche e livelli d azione Talamo TECNICHE E FARMACI AD AZIONE SINAPTICA (oppioidi) NEURONE DI SECONDO ORDINE

Dettagli

TERAPIA AMBULATORIALE DEL BAMBIN0 CON FEBBRE E DOLORE SIMERI 11 GIUGNO 2003

TERAPIA AMBULATORIALE DEL BAMBIN0 CON FEBBRE E DOLORE SIMERI 11 GIUGNO 2003 TERAPIA AMBULATORIALE DEL BAMBIN0 CON FEBBRE E DOLORE SIMERI 11 GIUGNO 2003 Dott. Luigi Nigri - Bisceglie (BA) La terapia ambulatoriale del bambino con febbre e dolore non è solo strettamente farmacologica

Dettagli

Il Dolore Oncologico. Dott. Alessandro Fabrizio Sciacca

Il Dolore Oncologico. Dott. Alessandro Fabrizio Sciacca Il Dolore Oncologico Dott. Alessandro Fabrizio Sciacca Il dolore neoplastico Il dolore neoplastico è una sorta di dolore globale con più componenti. fisiche, psichiche e affettive Il dolore è principalmente

Dettagli

Infusione Continua SottoCutanea di Farmaci

Infusione Continua SottoCutanea di Farmaci A.N.F. ASSOCIAZIONE NELSON FRIGATTI G.R. Marinelli Infusione Continua SottoCutanea di Farmaci per la gestione del Dolore e di altri Sintomi nelle Cure Palliative La Rete delle Cure Palliative Codigoro

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici 00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini

Dettagli

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna CAUSE PRINCIPALI: Alterata/diminuita risposta immunitaria

Dettagli

Controllo del dolore in pazienti con il Cancro Sintesi delle raccomandazioni

Controllo del dolore in pazienti con il Cancro Sintesi delle raccomandazioni Riassunto delle raccomandazioni racchiuse in una delle più importanti linee guida multidisciplinari e multiprofessionali sul dolore, linea guida tratta dalla banca dati di linee guida scozzese S.I.G.N.

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti

Dettagli

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una

Dettagli

Aspetti psicologici del dolore

Aspetti psicologici del dolore OSPEDALE SENZA DOLORE Aspetti psicologici del dolore di Marcello Giove Ivrea, 7.11.2011 IL DOLORE È. "un'esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno dell'organismo: attuale o potenziale

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO DELL UNITA CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE DELL A.O. SAN GERARDO DI MONZA

MODELLO ORGANIZZATIVO DELL UNITA CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE DELL A.O. SAN GERARDO DI MONZA TERAPIA DEL DOLORE E CURE PALLIATIVE NEL PAZIENTE AFFETTO DA NEOPLASIA POLMONARE Guia Castagnini Raffaella Speranza U. CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE A.O. SAN GERARDO MONZA - FINALITA ED OBIETTIVI

Dettagli

MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA

MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA II Conferenza Nazionale sulle Cure Domiciliari XI Congresso Nazionale MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA L esperienza dell Azienda ULSS 16 di Padova Gallina

Dettagli

ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre

ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre LE MALATTIE CARDIO VASCOLARI Le malattie cardiovascolari ogni anno provocano oltre 17 milioni di decessi (7,2

Dettagli

Il dolore come quinto segno vitale: imparare a riconoscerlo per combatterlo. Un esperienza pluriennale di Ospedale senza dolore.

Il dolore come quinto segno vitale: imparare a riconoscerlo per combatterlo. Un esperienza pluriennale di Ospedale senza dolore. Il dolore come quinto segno vitale: imparare a riconoscerlo per combatterlo. Un esperienza pluriennale di Ospedale senza dolore. M. Zucconi, I. Bernardini, D. Bologni, R. Morcellini, W. Orlandi, M. Pioppo.

Dettagli

FILOSOFIA DEL DOLORE - TERRORE, CURIOSITA, RISPETTO, SUPERSTIZIONE. - ARISTOTELE: EMOZIONE OPPOSTA AL PIACERE.

FILOSOFIA DEL DOLORE - TERRORE, CURIOSITA, RISPETTO, SUPERSTIZIONE. - ARISTOTELE: EMOZIONE OPPOSTA AL PIACERE. FILOSOFIA DEL DOLORE - TERRORE, CURIOSITA, RISPETTO, SUPERSTIZIONE. - ARISTOTELE: EMOZIONE OPPOSTA AL PIACERE. FILOSOFIA DEL DOLORE CARTESIO: DOLORE COME AUTODIFESA, UN MECCANISMO D ALLARME CHE AVVERTE

Dettagli

Screening e percorso diagnostico della BPCO

Screening e percorso diagnostico della BPCO UNITA OPERATIVA DI MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO UNIVERSIRARIA Direttore Prof.O.Resta Ambulatorio delle Malattie Polmonari Ostruttive Responsabile: Prof.O.Resta Screening e percorso diagnostico della

Dettagli

Lo psicologo nelle cure palliative

Lo psicologo nelle cure palliative Lo psicologo nelle cure palliative Ancora oggi, troviamo spesso operatori sanitari che non conoscono abbastanza il lavoro che si fa quotidianamente nelle cure palliative, e che non sanno quanto queste

Dettagli

La corretta gestione del dolore acuto non oncologico e dolore episodico intenso. territorio della ASL 2

La corretta gestione del dolore acuto non oncologico e dolore episodico intenso. territorio della ASL 2 La corretta gestione del dolore acuto non oncologico e dolore episodico intenso Utilizzo degli antidolorifici sul territorio della ASL 2 Dr.ssa Danila Garibaldi Dipartimento del Farmaco ASL 2 Lucca Camigliano,

Dettagli

ASSISTENZA DOMICILIARE ALZHEIMER (A.D.A)

ASSISTENZA DOMICILIARE ALZHEIMER (A.D.A) WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione ALZHEIMER A CASA: BUONE PRASSI PER L ASSISTENZA DOMICILIARE Castellanza, 6 novembre 2013 a cura di Ester Poncato e Ambrogina

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli www.spaziogratis spaziogratis.net/web/.net/web/associazionepraxis

Dettagli

L integrazione dell ANT nell assistenza territoriale del paziente neoplastico in fase avanzata di malattia. Dott.

L integrazione dell ANT nell assistenza territoriale del paziente neoplastico in fase avanzata di malattia. Dott. L integrazione dell ANT nell assistenza territoriale del paziente neoplastico in fase avanzata di malattia Dott.ssa Cannarile Rosa MORTALITA PER TUMORE: le dimensioni del problema 160.000 morti per tumore/anno

Dettagli

Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di Brindisi

Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di Brindisi Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di Brindisi Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di

Dettagli

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo La cefalea Padova 14 febbraio 2014 Paola Mattiazzo LA CEFALEA NELL AMBULATORIO DEL PEDIATRA DI BASE ANAMNESI APPROFONDITA E MIRATA ANAMNESI FAMILIARE FAMILIARITA PER CEFALEA FAMILIARITA PER ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002)

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002) Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002) Documento relativo a: BUDESONIDE + FORMOTEROLO SALMETEROLO XINAFOATO + FLUTICASONE PROPIONATO usi appropriati delle associazioni di farmaci steroidei e

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

Guerriero F., Sgarlata C., Rollone M., Sardi F., Venturini L., Maurizi N., Rondanelli M., Perna S., Ricevuti G. (Pavia)

Guerriero F., Sgarlata C., Rollone M., Sardi F., Venturini L., Maurizi N., Rondanelli M., Perna S., Ricevuti G. (Pavia) Azienda di Servizi alla Persona di Pavia Università degli Studi di Pavia La terapie del dolore nell anziano: l associazione ossicodone/naloxone nel trattamento del paziente anziano con dolore cronico da

Dettagli

7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA?

7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? 7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? IL DOMICILIO, L HOSPICE, L RSA, L OSPEDALE La RETE Cure

Dettagli

C.D.I. M. Greppi - Pero QUESTIONARIO MEDICO. Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota...

C.D.I. M. Greppi - Pero QUESTIONARIO MEDICO. Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota... Data: 01/09/2010 - Pag. 1 di 7 Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota Anamnesi patologia prossima Altri problemi clinici nessuno tracheostomia trattamento emodiliaco

Dettagli

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1 2 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL

Dettagli

del dolore cronico Furio Zucco

del dolore cronico Furio Zucco Basi del trattamento del dolore cronico Furio Zucco Dolore: meccanismi recettoriali e siti d azione Sistema limbico Talamo Corteccia somatosensoriale Sistema mediale Formazione reticolare Sistema laterale

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli