INTRODUZIONE. Questo lavoro non ha la pretesa di descrivere il fenomeno del bilinguismo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INTRODUZIONE. Questo lavoro non ha la pretesa di descrivere il fenomeno del bilinguismo"

Transcript

1 INTRODUZIONE Questo lavoro non ha la pretesa di descrivere il fenomeno del bilinguismo in maniera esaustiva, ma si pone il fine di dare un inquadratura di tale fenomeno linguistico per soffermarsi su uno specifico meccanismo tipico dell espressione verbale degli individui bilingui: il code switching. Il bilinguismo è stato considerato a lungo un fenomeno raro all interno delle comunità che popolano il nostro pianeta. Solo recentemente linguisti e ricercatori si sono soffermati sulla distinzione tra le lingue ufficialmente riconosciute come tali ed i molteplici dialetti che ricoprono un ruolo marginale nella classificazione degli svariati idiomi, contraddistinti ed ufficializzati da precisi confini geografici. Dopo aver brevemente trattato la questione della dicotomia lingua-dialetto, il primo capitolo, propone alcune delle classificazioni più note della definizione di bilinguismo ed, in particolar modo, del soggetto bilingue. Il soggetto bilingue, non più esemplare raro della popolazione mondiale, ma parte integrante di un fenomeno multiculturale in espansione nelle moderne società, viene descritto secondo i parametri di età di acquisizione delle due lingue, di padronanza linguistica, di ambienti in cui è avvenuta l acquisizione dei due codici linguistici e della frequenza con la quale le due lingue conosciute vengono abitualmente utilizzate. 1

2 In tal modo il lavoro presenta diverse tipologie di bilinguismo, tardivo o precoce, a basso o ad alto livello di padronanza, bilinguismo composito o bilinguismo coordinato ed infine le tre tipologie di bilinguismo bilanciato, subordinato e dominante. La seconda parte del primo capitolo definisce il particolare approccio di questo lavoro; il fenomeno del bilinguismo viene cioè inserito nell ambito di una disciplina di recente formazione, la neurolinguistica. Inizialmente vengono riportati gli studi condotti in passato sui soggetti monolingui affetti da sindrome afasica in seguito a danni cerebrali. Tali studi hanno arricchito le conoscenze in merito all organizzazione cerebrale delle complesse funzioni umane e hanno permesso di scoprire l organizzazione del linguaggio umano nel cervello. In un secondo paragrafo vengono invece descritte le ricerche effettuate sui pazienti bilingui afasici, gli esiti di queste ricerche hanno reso possibile in passato formulare molteplici ipotesi sulla lateralizzazione cerebrale di più lingue nel cervello del bilingue. Il capitolo si sofferma infine sulle nuove metodologie di indagine del cervello degli individui poliglotti, sulle afasie nei bambini bilingui e sulle diverse reazioni in seguito ad insulti cerebrali evidenziate nei giovani bilingui rispetto ai soggetti adulti. Il secondo capitolo si concentra su un argomento più specifico nell ambito degli studi sul bilinguismo, quello dei fenomeni di commutazione di codice 2

3 linguistico e riporta le due definizioni di code switching e di code mixing. I due meccanismi spesso vengono confusi da coloro che non distinguono tra le caratteristiche di intersentenzialità ed intrasentenzialità peculiari rispettivamente del code switching e del code mixing. Tali caratteristiche definiscono la particolare collocazione dei due fenomeni all interno degli enunciati. La distinzione tra la lingua matrice, o lingua base, e la lingua ospite è di cruciale importanza per la comprensione del meccanismo di commutazione di codice; dopo aver brevemente mostrato alcune teorie che hanno tentato di stabilire con esattezza quale fosse la matrice della conversazione e quale la lingua del materiale importato, il capitolo propone la descrizione di un modello recente per l individuazione delle due lingue nel corso della conversazione: il Matrix Language Frame Model. I due meccanismi di code switching e code mixing sono stati frequentemente associati ad altri fenomeni simili, come l interferenza linguistica, il prestito o i processi di pidginizzazione e creolizzazione. Tali fenomeni vengono descritti per evidenziare le caratteristiche che li distinguono dal code switching e dal code mixing, i quali costituiscono una peculiare abilità dell espressione verbale negli individui poliglotti. Il bambino bilingue, così come il soggetto adulto, è in grado di commutare codice qualora lo ritenga opportuno. E necessario comprendere a partire da quale età il giovane soggetto impara a distinguere e a riconoscere i due 3

4 sistemi linguistici, perciò il lavoro presenta una panoramica dell evoluzione linguistica nel fanciullo, partendo dal lessico, analizzando la sintassi per giungere infine alla fonologia. E si focalizza in seguito sulla particolare abilità di commutazione nel bambino e sulle cause che, talvolta, la provocano in contesti poco o del tutto inappropriati. Viene descritto in seguito il modello presentato nel 1978 da Volterra e Taeschner per far luce sulla differenziazione precoce del linguaggio nei soggetti bilingui. L ultimo paragrafo del capitolo è dedicato ai due fenomeni di code switching e code mixing nel contesto patologico. Può accadere talvolta che, in seguito ad una lesione riportata nelle aree cerebrali che controllano il linguaggio, questi meccanismi divengano disturbi patologici dell espressione verbale e che si manifestino in modo incontrollabile ed inconsapevole negli individui poliglotti. Per questa ragione la ricerca linguistica ha tentato di individuare con esattezza dove si trovasse il sistema di controllo del meccanismo di switch. A tal fine il terzo ed ultimo capitolo descrive un caso clinico di un bambino bilingue belga dell età di dieci anni; in seguito a due insulti cerebrali il soggetto presenta un afasia transcorticale caratterizzata dallo switching e dal mixing patologico del linguaggio. I risultati delle indagini condotte su questo giovanissimo soggetto grazie alle nuove tecnologie di neuroimaging funzionale, hanno permesso 4

5 di localizzare per la prima volta l effettiva collocazione del sistema di controllo della commutazione linguistica nel cervello dei poliglotti. Il lavoro presenta dunque inizialmente i concetti generali che stanno alla base del bilinguismo, i quali permettono una visione d insieme di questo fenomeno linguistico. Si concentra in seguito sull approccio neurolinguistico ed in particolare modo sui meccanismi di code switching e di code mixing, rivelando infine quali specifiche strutture cerebrali controllano la peculiare abilità del soggetto bilingue: la commutazione di codice. 5

6 CAPITOLO 1 Il bilinguismo 1.1 Descrizione del fenomeno linguistico Lingue e dialetti Nella filogenesi dei vertebrati la comparsa del linguaggio umano rappresenta un salto evolutivo di cruciale rilevanza; la capacità di acquisire ed utilizzare diverse lingue è una delle più esclusive abilità umane. Allo stato attuale più della metà della popolazione parla e spesso scrive più di una lingua, è in altre parole bilingue (Abutalebi, 2001: 20). In passato i soggetti bilingui furono guardati con diffidenza; nell antichità i greci disprezzavano tutte le altre lingue ritenendo che la loro lingua madre fosse l unico vero idioma. Gli altri popoli furono definiti barbari poiché incapaci di parlare il greco, da barbaros che significava incapace di farsi intendere perché balbuziente. Persino i filosofi Parmenide e Zenone furono considerati meno intelligenti dei monolingui greci proprio perché bilingui. Ancora agli inizi del secolo scorso era diffuso il pensiero che il bilinguismo potesse essere responsabile di una minore capacità intellettiva, soprattutto in alcuni ambienti accademici tedeschi. Studi empirici hanno invece dimostrato in seguito che non ci sono significative differenze 6

7 d intelligenza tra i soggetti monolingui e i soggetti bilingui, anzi talvolta si è rilevato che alcuni bilingui fossero più intelligenti rispetto ai monolingui (Bialystok, 2001). Il bilinguismo è stato considerato per molto tempo l eccezione piuttosto che la norma; parlanti che oltre alla lingua nazionale conoscevano anche uno o più dialetti erano considerati monolingui. Ragioni socio-politiche hanno imposto una visione errata della realtà e del problema della definizione delle lingue, sono così sorte distinzioni che opponevano lingua a dialetto, indicando con il secondo termine una sorta di lingua primitiva, selvaggia, che non poteva essere considerata una lingua a tutti gli effetti. Non venivano in tal modo riconosciute le reali complessità e lo spettro di variazione di tutte le lingue nel mondo (Weinreich, 1953). Risolvendo la questione della dicotomia lingua-dialetto, il filosofo e linguista Noam Chomsky affermò che un linguista che non sa nulla dei confini e delle istituzioni politiche non distinguerebbe le lingue dai dialetti come si fa nell uso ordinario (Chomsky, 1981). La lingua standard, qualunque essa sia, altro non è che un dialetto politicamente e socialmente riconosciuto come idioma ufficiale. 7

Lo scopo della presente ricerca è di analizzare le misure di frequenza fondamentale dell intonazione ottenute dalle produzioni registrate e poi

Lo scopo della presente ricerca è di analizzare le misure di frequenza fondamentale dell intonazione ottenute dalle produzioni registrate e poi INTRODUZIONE Questo contributo trae origine da motivazioni molto personali: sono figlia di emigrati italiani, nata e vissuta in Germania fino in età adulta, poi tornata in Italia per frequentare l università.

Dettagli

Linguistica generale a.a Federica Da Milano.

Linguistica generale a.a Federica Da Milano. Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Le afasie Sintomi che insorgono spesso in concomitanza con quelli afasici: Aprassia gestuale: incapacità o difficoltà di

Dettagli

IL LINGUAGGIO VERBALE

IL LINGUAGGIO VERBALE IL LINGUAGGIO VERBALE Clemente Danieli «La mente e l albero» Binazzi Tucci «Scienze sociali» AIME «Ciò che noi siamo» Ugo Fabietti «Antropologia» Avalle Maranzana «L individuo fra natura e cultura» 50.000

Dettagli

Ne esistono diverse e spesso contrastanti

Ne esistono diverse e spesso contrastanti Ne esistono diverse e spesso contrastanti Una persona che nella quotidianità usa due o più lingue (Grosjean 1989) Chi ha competenze, anche minime, nelle due diverse lingue, in comprensione e/o produzione

Dettagli

I Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL

I Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL I Disturbi Specifici di Linguaggio Percorsi Evolutivi Dei DSL Il motore dell apprendimento linguistico, come acquisizione di un sistema basato su molte competenze, è il seguente: utilizzare come risolutive

Dettagli

OPPORTUNITA E SFIDE NELLA RICERCA SUL BILINGUISMO. Antonella Sorace Università di Edimburgo & Bilingualism Matters

OPPORTUNITA E SFIDE NELLA RICERCA SUL BILINGUISMO. Antonella Sorace Università di Edimburgo & Bilingualism Matters OPPORTUNITA E SFIDE NELLA RICERCA SUL BILINGUISMO Antonella Sorace Università di Edimburgo & Bilingualism Matters a.sorace@ed.ac.uk Trento, 14 settembre 2016 Il contesto generale Il multilinguismo sta

Dettagli

PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA

PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

Introduzione. La nostra ricerca, ha voluto focalizzare l attenzione su un aspetto

Introduzione. La nostra ricerca, ha voluto focalizzare l attenzione su un aspetto Introduzione Ha parlato alla assemblea degli studenti. L ho saputo da una collega, amica di un insegnante in quell istituto. [ ] Gli dico: Ma con tutti i problemi che hai nel parlare, non hai avuto paura?

Dettagli

Razionale. 3-4 giugno 2010 Alghero Hotel Calabona Loc. Calabona

Razionale. 3-4 giugno 2010 Alghero Hotel Calabona Loc. Calabona Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale.diagnosi valutazione e terapia. 3-4 giugno 2010 Alghero Hotel Calabona

Dettagli

BILINGUISMO E SORDITÀ

BILINGUISMO E SORDITÀ BILINGUISMO E SORDITÀ 1 Pietro Celo Unimib-Unibo COS È IL BILINGUISMO? Essere bilingue significa utilizzare due o più lingue quotidianamente e non conoscere perfettamente due o più lingue come molti ancora

Dettagli

Afasia: Inquadramento comunicativo e trattamento logopedico

Afasia: Inquadramento comunicativo e trattamento logopedico Afasia: Inquadramento comunicativo e trattamento logopedico Corso teorico-pratico XLI Congresso Nazionale SIFEL Cervia 2007 M. Iengo, P. Villari, L. Del Vecchio, M. Tedeschi La presa in carico del soggetto

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale I.S.I.S. Liceo Caterina Percoto Via Leicht n. 4-33100 Udine UD tel. +39 0432 501275 - fax +39 0432 504531 cod. fisc. 80006400305 www.liceopercoto.ud.it e-mail: info@liceopercoto.it pec: udpm01009@pec.istruzione.it

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI CLASSI PRIME

OBIETTIVI MINIMI CLASSI PRIME OBIETTIVI MINIMI CLASSI PRIME conoscere e saper operare con le notazioni esponenziali, conoscere le principali grandezze primitive e derivate e le loro unità di misura, conoscere la costituzione chimica

Dettagli

LE SCIENZE Dossier gennaio 2003. di Salvatore Aglioti e Franco Fabbro

LE SCIENZE Dossier gennaio 2003. di Salvatore Aglioti e Franco Fabbro di Salvatore Aglioti e Franco Fabbro Si calcola che circa il 50 per cento della popolazione mondiale utilizzi un'altra lingua oltre a quella materna; eppure la capacità di parlare due o più lingue è stata

Dettagli

l eventuale area cerebrale responsabile della commutazione e riportando a questo proposito le più recenti acquisizioni. 1.

l eventuale area cerebrale responsabile della commutazione e riportando a questo proposito le più recenti acquisizioni. 1. Introduzione Il presente lavoro si pone l obiettivo di tracciare un quadro generale del fenomeno dell alternanza di codice, ovvero l uso alternato di due o più lingue in un medesimo soggetto all interno

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA ATTIVITA COMPETENZE ETA. - Saper localizzare e collocare se stessi, oggetti, luoghi, persone in situazioni spaziali

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA ATTIVITA COMPETENZE ETA. - Saper localizzare e collocare se stessi, oggetti, luoghi, persone in situazioni spaziali CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA INDICATORI 1) Conoscere l ambiente fisico e umano anche attraverso l osservazione. 2) Comprendere ed utilizzare strumenti e linguaggi specifici. 3) Comprendere le relazioni

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE Chimica Competenze Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di : Saper riconoscere proprietà misurabili e non misurabili

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano.

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano. Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Linguaggio e cervello Le sonorità del linguaggio Dal punto di vista fisico, i suoni del linguaggio sono identici

Dettagli

CURRICOLO GEOGRAFIA, BEI SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3

CURRICOLO GEOGRAFIA, BEI SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 CURRICOLO GEOGRAFIA, BEI SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Linguaggio specifico Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno conosce alcuni termini specifici del linguaggio geografico

Dettagli

Un progetto di Unità di Apprendimento (UDA)

Un progetto di Unità di Apprendimento (UDA) Un progetto di Unità di Apprendimento (UDA) Simone Giusti La progettazione dei percorsi per unità di apprendimento Ciascuna Commissione dicono le Linee guida dovrà impegnarsi nella progettazione per unità

Dettagli

POTENZIAMENTO GRAMMATICA E LESSICO. Dott.ssa Renata Salvadorini IRCCS Stella Maris Calambrone - Pisa Con la partecipazione di:

POTENZIAMENTO GRAMMATICA E LESSICO. Dott.ssa Renata Salvadorini IRCCS Stella Maris Calambrone - Pisa Con la partecipazione di: POTENZIAMENTO GRAMMATICA E LESSICO Dott.ssa Renata Salvadorini IRCCS Stella Maris Calambrone - Pisa Con la partecipazione di: LESSICO Il lessico o vocabolario è il complesso delle parole che appartengono

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SPRESINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI GEOGRAFIA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SPRESINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI GEOGRAFIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SPRESINO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI GEOGRAFIA Cl 1^ e Cl 2^ INDICATORI DI COMPETENZA 1. Conoscenza dell ambiente fisico ed umano 2. Uso degli strumenti e del

Dettagli

CURRICULUM DI GEOGRAFIA

CURRICULUM DI GEOGRAFIA CURRICULUM DI GEOGRAFIA INTRODUZIONE Gli aspetti geografici forniscono allo studente concetti di base sull organizzazione territoriale, sulla comprensione del significato dell ambiente naturale ed artificiale,

Dettagli

VADO. Strumento di Valutazione delle Abilità e Definizione degli Obiettivi nell intervento di riabilitazione psichiatrica

VADO. Strumento di Valutazione delle Abilità e Definizione degli Obiettivi nell intervento di riabilitazione psichiatrica VADO Strumento di Valutazione delle Abilità e Definizione degli Obiettivi nell intervento di riabilitazione psichiatrica Viene utilizzato principalmente nella riabilitazione psichiatrica e psicosociale

Dettagli

Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali. Raffaele Ciambrone Direzione Generale per lo Studente MIUR

Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali. Raffaele Ciambrone Direzione Generale per lo Studente MIUR Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali Raffaele Ciambrone Direzione Generale per lo Studente MIUR Alunni con disabilità nulla è innovato dal punto di vista normativo per quanto

Dettagli

Progettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, asse scientifico Unità di apprendimento 1

Progettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, asse scientifico Unità di apprendimento 1 Unità di apprendimento 1 UdA n. 1 SCIENZE DELLA TERRA DURATA PREVISTA 5 25 Standard di Riferimento asse Osservare, descrivere e analizzare fenomeni sistema e di complessità; Analizzare qualitativamente

Dettagli

La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende:

La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende: Premessa L area dello svantaggio scolastico viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali e richiede una speciale attenzione da parte della scuola. Comprende problematiche diverse classificabili

Dettagli

1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio?

1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio? Capitolo V. Esercizi 1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio? a. Chomsky b. Skinner c. Vygotskij 2) Secondo Piaget l'acquisizione del linguaggio:

Dettagli

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE PROGRAMMAZIONE SCIENZE UMANE E SOCIALI Classe prima professionale 2016/2017 Corso serale FINALITA DEL BIENNIO Sensibilizzare l alunna/o alla consapevolezza della complessità della persona sotto l aspetto

Dettagli

Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro

Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici Marzia L. Bizzaro Università Milano-Bicocca, 15 novembre 2010 Disabilità: limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità

Dettagli

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 livello. Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia. Obiettivi:

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 livello. Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia. Obiettivi: Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 livello. Firenze 7 e 8 maggio 2011 Grand Hotel Cavour Via del Proconsolo 3 Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia Obiettivi: Nella pratica clinica relativa

Dettagli

Didattica delle lingue moderne LM. Elena Nuzzo

Didattica delle lingue moderne LM. Elena Nuzzo Didattica delle lingue moderne LM Elena Nuzzo elena.nuzzo@uniroma3.it Terminologia fondamentale L1, L2 (LS) = prima lingua, seconda lingua, lingua straniera Parlanti nativo, parlante non nativo Acquisizione,

Dettagli

cod. fisc

cod. fisc Istituto Statale di Istruzione Sedaria Superiore G. A. CAVAZZI Liceo Scientifico e Scienze Umane "A. Sorbelli" Istituto Tecnico e Professionale G. A. Cavazzi Sede Via Matteotti 2/4 41026 Pavullo nel Frignano

Dettagli

BES e profili funzionali: ingredienti, ricette e nouvelle cousine

BES e profili funzionali: ingredienti, ricette e nouvelle cousine Paola Bonifacci Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna paola.bonifacci@unibo.it BES e profili funzionali: ingredienti, ricette e nouvelle cousine Normativa sui BES (2013) BES DISABILITA' DISTURBI

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017 SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017 Materia Classe Indirizzo Docente Scienze Umane Prima Tortora Giuseppina Testi in adozione Il manuale di scienze umane: psicologia

Dettagli

Capitolo 1 Introduzione

Capitolo 1 Introduzione Capitolo 1 Introduzione Oggetto del corso In questo corso ci occuperemo delle attività di prelievo e di spesa esercitate dal settore pubblico, attività che vengono spesso designate con il termine di finanze

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

JEROME SEYMOUR BRUNER

JEROME SEYMOUR BRUNER TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI ASCOLTO E PARLATO Prestare attenzione in varie situazioni comunicative

Dettagli

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 e 2 livello.

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 e 2 livello. Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 e 2 livello. Lecce 1 livello 24-25 settembre 2 livello 15-16 ottobre 2010 Sede : Grand Hotel Europa Viale Europa Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia

Dettagli

Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO

Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO 1) Commentare i seguenti dati linguistici: Questa è la mia amica Questa è la mia amica che ho conosciuto al bar Questa è la mia amica

Dettagli

Lezioni Didattica delle lingue moderne. Glottodidattica e plurilinguismo

Lezioni Didattica delle lingue moderne. Glottodidattica e plurilinguismo Lezioni Didattica delle lingue moderne Glottodidattica e plurilinguismo LL 12 CFU corso annuale ORARIO Mercoledì 13-15 aula 10 Giovedì 13-15 aula 10 RICEVIMENTO Mercoledì 9,30-11,30 aula 3.08 Elisabetta

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI GEOGRAFIA Competenza 1 al termine del 3 biennio (classe quinta

Dettagli

EDUCAZIONE LINGUISTICA :

EDUCAZIONE LINGUISTICA : EDUCAZIONE LINGUISTICA : PRESUPPOSTI STORICI E RIFERIMENTI TEORICI Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia BRAINSTORMING: EDUCAZIONE

Dettagli

Fattori neuro-cognitivi alla base dello sviluppo della competenza plurilingue

Fattori neuro-cognitivi alla base dello sviluppo della competenza plurilingue Fattori neuro-cognitivi alla base dello sviluppo della competenza plurilingue Andrea Marini Universita degli Studi di Udine IRCCS La Nostra Famiglia PFVG IRCSS Santa Lucia, Roma andrea.marini@uniud.it

Dettagli

Un parere su bilinguismo e acquisizione del linguaggio

Un parere su bilinguismo e acquisizione del linguaggio 178 Interviews Interviste Intervjuoj 5 luglio 2011 Un parere su bilinguismo e acquisizione del linguaggio Intervista a Maria Teresa Guasti Mauro Viganò Presentazione Maria Teresa Guasti è professore ordinario

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

Differenze individuali nella competenza linguistica dei bambini bilingui figli di immigrati

Differenze individuali nella competenza linguistica dei bambini bilingui figli di immigrati Differenze individuali nella competenza linguistica dei bambini bilingui figli di immigrati Maja Roch, Elena Florit, Ughetta Moscardino & M. Chiara Levorato Università di Padova dpss.psy.unipd.it/lablas

Dettagli

Geografia dell UE. Simone Bozzato

Geografia dell UE. Simone Bozzato Geografia dell UE Simone Bozzato Statuto epistemologico della Geografia Secondo la cultura illuminista un sapere diviene scienza quando acquisisce un proprio statuto epistemologico (Vallega) - Quando sia

Dettagli

014 5 Pragmatica Lingue per scopi speciali. [014 8] Abbreviazioni e simboli Filosofia e teoria

014 5 Pragmatica Lingue per scopi speciali. [014 8] Abbreviazioni e simboli Filosofia e teoria T4 T4 014 301 Filosofia e teoria 014 301 8 Scuole, teorie, metodologie 014 301 82 Linguistica formale Notazione 01 dalla Tavola 1 come di seguito modificata Da non usare per scuole e teorie semantiche;

Dettagli

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento - I e II livello

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento - I e II livello Il disordine fonologico: valutazione e trattamento - I e II livello Roma 14 e 15 ottobre 2 e 3 dicembre 2017 Sede Hotel Il Cantico Via del Cottolengo 50 Docente: Vaquer Maria Luisa Patrizia Obiettivi:

Dettagli

INDICE. Prefazione alla prima edizione italiana (Giovanni M. Ruggiero, Diego Sarracino) Prefazione alla seconda edizione (Albert Ellis) Prefazione

INDICE. Prefazione alla prima edizione italiana (Giovanni M. Ruggiero, Diego Sarracino) Prefazione alla seconda edizione (Albert Ellis) Prefazione INDICE Prefazione alla prima edizione italiana (Giovanni M. Ruggiero, Diego Sarracino) Prefazione alla seconda edizione (Albert Ellis) Prefazione XI XVII XXIII Parte prima Introduzione Capitolo I Albert

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017

FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017 FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017 Le date d esame confermate sono pubblicate all interno del proprio corso in piattaforma, cliccando sul bottone "Servizi di Segreteria a seguire

Dettagli

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione Introduzione Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione intendiamo persone che soffrono di disturbi psicotici come la schizofrenia

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia. Corso di Laurea in Logopedia

Facoltà di Medicina e Chirurgia. Corso di Laurea in Logopedia Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Logopedia La Valutazione del Disturbo Specifico di Linguaggio in condizione di Bilinguismo La Situazione

Dettagli

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA Claudia Casadio PRIMA LEZIONE Logica, Linguistica e Scienza Cognitiva Tre ambiti scientifici Logica Studia i processi in base a cui traiamo inferenze a partire dalle nostre

Dettagli

Ascoltare, parlare,interagire

Ascoltare, parlare,interagire Ascoltare, parlare,interagire Corso 2008/2009 So-stare nel conflitto 1. Incontro: 6 ottobre 2008 LE INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2007 Segnano una discontinuità rispetto alle precedenti - non tanto ideologica,

Dettagli

L ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTO

L ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTO L ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTO Strategie di educazione linguistica per una scuola inclusiva EDUCAZIONE LINGUISTICA: PRESUPPOSTI SCIENTIFICO- PEDAGOGICI E CAMPI D AZIONE Educazione interculturale

Dettagli

Teorie sull acquisizione del linguaggio

Teorie sull acquisizione del linguaggio Teorie sull acquisizione del linguaggio I principali problemi intorno al linguaggio sono: 1. Ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali 2. Rapporti tra il linguaggio e il pensiero/cognizione 3.

Dettagli

Docente: Collino Elena

Docente: Collino Elena Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,

Dettagli

GEOGRAFIA Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità territoriale

GEOGRAFIA Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità territoriale Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità Paesaggio Regione e sistema territoriale Settembre Prove d ingresso Prove d ingresso Prove d ingresso Prove d ingresso Ottobre Novembre L orientamento

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. FALCONE di S. ANGELO D ALIFE (CE)

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. FALCONE di S. ANGELO D ALIFE (CE) PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. FALCONE di S. ANGELO D ALIFE (CE) ANNO SCOLASTICO CLASSE AREA DISCIPLINA DOCENTE QUADRO ORARIO (n. ore sett. nella classe) 2015-2016

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA

CURRICOLO DI GEOGRAFIA CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA OBIETTIVO GENERALE: orientarsi nello spazio vissuto Sa rappresentare lo spazio vissuto Sa tracciare percorsi Sa esplorare e riconoscere gli spazi vissuti Sa individuare

Dettagli

Anno scolastico 2016/2017 ISTITUTO COMPRENSIVO DI LEVICO TERME. SCUOLA MEDIA G.B. de Gasparis PIANO DI LAVORO ANNUALE GEOGRAFIA CLASSE PRIMA A

Anno scolastico 2016/2017 ISTITUTO COMPRENSIVO DI LEVICO TERME. SCUOLA MEDIA G.B. de Gasparis PIANO DI LAVORO ANNUALE GEOGRAFIA CLASSE PRIMA A Anno scolastico 2016/2017 ISTITUTO COMPRENSIVO DI LEVICO TERME SCUOLA MEDIA G.B. de Gasparis PIANO DI LAVORO ANNUALE GEOGRAFIA CLASSE PRIMA A Insegnante: Marika Dalmaso LINEE METODOLOGICHE GENERALI L insegnante

Dettagli

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?

Dettagli

Lingua dei segni italiana 1

Lingua dei segni italiana 1 Lingua dei segni italiana 1 Lezioni Martedì 12:15-13:45 Aula MF5 San Basilio Ricevimento Martedì 16-18 Ca Bembo Contatto chiara.branchini@unive.it RECUPERO Data: Sabato 7 aprile 2018 Orario: 10:30-12:00

Dettagli

Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale

Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale Il bambino con disturbi del linguaggio: correlazione tra disturbo della coordinazione motoria e dsl, dsl con dmc e disprassia verbale 18 e 19 novembre 2012 Roma - Villa Eur Parco dei Pini, P.le M. Champagnat

Dettagli

SCIENZE. 1/16 Scienze

SCIENZE. 1/16 Scienze SCIENZE INDICATORE DISCIPLINARE Avviare alla conoscenza del rapporto di interdipendenza tra uomini, animali, vegetali e gli elementi ambientali per acquisire padronanza del linguaggio scientifico, anche

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA)

METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA) METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA) Metodologia della ricerca statistica Il metodo (dal greco meta, attraverso e odos, strada ) è una maniera sistematica per ottenere qualcosa. Il metodo della scienza

Dettagli

SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA

SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Competenza 1 SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà quotidiana. 1.a Osservare

Dettagli

Educazione linguistica. SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a

Educazione linguistica. SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a Educazione linguistica SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a. 2007-08 Linguaggio scientifico Il tema del linguaggio scientifico offre ampia materia di lavoro non solo al linguista, ma anche allo studioso di

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi per l Autismo Fondazione

Dettagli

ALCUNI CONCETTI SOCIOLINGUISTICI

ALCUNI CONCETTI SOCIOLINGUISTICI Università degli Studi di Spalato Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di laurea in lingua e letteratura italiana ALCUNI CONCETTI SOCIOLINGUISTICI LA TESINA Relatrice: Magdalena Nigoević Candidate: Marija

Dettagli

LINGUAGGIO, LINGUE E VARIETÀ LINGUISTICHE

LINGUAGGIO, LINGUE E VARIETÀ LINGUISTICHE Università degli Studi di Spalato Facoltà di Lettere e Filosofia LINGUAGGIO, LINGUE E VARIETÀ LINGUISTICHE LA TESINA Professoressa: izv.prof.dr.sc.magdalena Nigoević Candidate: Matea Sočo e Tina Tomasović

Dettagli

Perché scegliere il liceo A. B. Sabin?

Perché scegliere il liceo A. B. Sabin? Perché scegliere il liceo A. B. Sabin? I nostri indirizzi Liceo Scientifico e relativi indirizzi: Scienze Applicate, Sportivo Potenziamento di fisica sperimentale con laboratorio digitale in una sez. di

Dettagli

La comunicazione e il linguaggio

La comunicazione e il linguaggio Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:

Dettagli

ITALIANO GRIGLIE DI VALUTAZIONE. Indicatore di competenza chiave europea CLASSE PRIMA

ITALIANO GRIGLIE DI VALUTAZIONE. Indicatore di competenza chiave europea CLASSE PRIMA GRIGLIE DI VALUTAZIONE ITALIANO CLASSE PRIMA Indicatore di competenza chiave europea La comunicazione della madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e

Dettagli

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO

Dettagli

1 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: ascoltare. 2 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: parlare

1 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: ascoltare. 2 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: parlare 1 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: ascoltare 2 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: parlare 3 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: leggere 4 Modulo operativo: Le abilità linguistiche:

Dettagli

Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine

Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine Lezione 7 Neuroscienze cognitive Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare Biologia, Genetica, Embriologia, Etologia, Neuroscienze Metodologie

Dettagli

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO FISICA, CHIMICA, SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA L asse scientifico tecnologico ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne

Dettagli

L. Bressan. luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI

L. Bressan. luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI L. Bressan luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI 1 Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) www.who.int CIM / ICD 10 Classificazione Internazionale delle Malattie

Dettagli

Progetto Umanitario-Educativo Triennio «L operatore educativo e l autismo» - Master Universitario di II Livello

Progetto Umanitario-Educativo Triennio «L operatore educativo e l autismo» - Master Universitario di II Livello 1 Il 14 dicembre 2017 ricorrerà il 50esimo anniversario del Rotary Club di Città Alta; Il mandato ricevuto dal Presidente è quello di immaginare un iniziativa che permettesse di, in coincidenza con tale

Dettagli

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce Dr.ssa Campioni Annamaria

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE CURRICOLO STORIA - SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Collocare nel tempo fatti ed esperienze vissute e riconoscere rapporti di successione esistenti fra loro Rilevare il rapporto di contemporaneità tra azioni

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE TRAGUARDI

Dettagli

Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio

Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Competenze Abilità Conoscenze Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia;

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE LICEO DELLE SCIENZE UMANE E LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE (programmazione elaborata in conformità

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate X LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 Classe 1BA Materia GEOGRAFIA Docente LULLINI ILARIA LIVELLO DI PARTENZA La classe è eterogenea, alcuni allievi

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LABORATORIO 1 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI a.s. 2016-17 Grosseto Paola Brunello Dirigente Scolastico

Dettagli

RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING

RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità

Dettagli

I.I.S. G. Veronese G. Marconi Chioggia (VE)

I.I.S. G. Veronese G. Marconi Chioggia (VE) I.I.S. G. Veronese G. Marconi Chioggia (VE) PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO A. S. 2016/2017 DOCENTE: PEPE ALESSANDRO - CLASSE: 1^ - SEZIONE: D SCIENZE APPLICATE - DISCIPLINA: GEOSTORIA LIBRO DI TESTO: Zanette,

Dettagli

OPERATIVI: L 6. I 7. I 8. I 9. I 10. I

OPERATIVI: L 6. I 7. I 8. I 9. I 10. I GEOGRAFIA INDICATORE DISCIPLINARE Avviare alla comprensione dell idea di spazio, partendo dalla conoscenza dello spazio vicino e vissuto, ampliando poi l orizzonte geografico verso altri ambienti per stabilire

Dettagli

Linguaggi possibili e impossibili

Linguaggi possibili e impossibili Corso di Neuroscienze Linguaggi possibili e impossibili Autore: Davide Testuggine Docenti: Prof. Fabio Benfenati Prof. Pietro Morasso Prof. Sergio Martinoia Prof. Guido Rodriguez 15 settembre 2011 Indice

Dettagli

Parlare ai bambini che imparano a parlare

Parlare ai bambini che imparano a parlare Parlare ai bambini che imparano a parlare Il ruolo dell ambiente linguistico nell acquisizione del linguaggio In che modo le caratteristiche di una data lingua influenzano il processo di acquisizione del

Dettagli

Dipartimento di Diritto

Dipartimento di Diritto Dipartimento di Diritto SCHEDA DI CONSULTAZIONE OBIETTIVI MINIMI PROGRAMMATI PER IL PRIMO BIENNIO DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE (LSU) E ECONOMICO SOCIALE (LES) A.S. 2013-2014 Classi prime L.S.U. I principi

Dettagli

1/7. Disciplina Religione Cattolica Classe QUINTA

1/7. Disciplina Religione Cattolica Classe QUINTA Disciplina Religione Cattolica Classe QUINTA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI CONTENUTI Dio e l uomo Descrivere i contenuti

Dettagli