Lezioni di storia della logica: Gargnano, agosto Massimo Mugnai. Scuola Normale Superiore, Pisa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezioni di storia della logica: Gargnano, agosto Massimo Mugnai. Scuola Normale Superiore, Pisa"

Transcript

1 Lezioni di storia della logica: Gargnano, agosto 2013 Massimo Mugnai Scuola Normale Superiore, Pisa Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

2 LOGICA ANTICA E MEDIEVALE Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

3 Paulus Bor ( ): Allégorie du Syllogisme Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

4 Logica e matematica nell antichità Euclide ( a.c.) Elementi Aristotele ( ) Organon Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

5 LOGICA ARISTOTELICA LOGICA STOICA logica dei termini (delle classi) logica degli enunciati (proposizioni) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

6 Organon Il titolo venne attribuito da Andronico da Rodi (I sec. a.c.) a una collezione di testi di argomento affine: Categorie Topici De interpretatione Analitici primi Analitici secondi Confutazioni sofistiche Importanti riflessioni di logica e di filosofia della logica sono presenti nel libro IV (Γ) della Metafisica. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

7 Categorie Contengono un elenco di quelli che potremmo chiamare i dieci concetti fondamentali sotto i quali è possibile classificare tutto ciò che esiste. Data una qualsiasi cosa, questa è classificabile, infatti, o come sostanza o come qualità o quantità, ecc. Nella tradizione dei commenti permarrà a lungo il problema di stabilire se siffatta classificazione abbia carattere prevalentemente logico-linguistico, oppure se, nelle intenzioni di Aristotele, corrisponda a una distinzione di tipo ontologico, se, cioè, pretenda di descrivere come veramente stanno le cose nella realtà, indipendentemente dal nostro modo di classificarle. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

8 Categorie L elenco delle dieci categorie si trova all inizio del capitolo 4 (Cat. 1 b 25): Delle cose dette senza alcuna connessione, ciascuna significa o sostanza o quantità o qualità o un relativo o dove o quando o l essere in una posizione o avere o agire o patire. Soltanto nei Topici (I, 9), quindi in un altro testo giovanile, Aristotele elenca nuovamente tutte e dieci le categorie. In altre opere compaiono elenchi ridotti. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

9 De interpretatione Ha carattere composito e contiene: riflessioni sul significato delle espressioni linguistiche (nome, verbo, negazione, ecc.); uno studio dei rapporti reciproci tra i quattro enunciati categorici fondamentali (la prima determinazione del quadrato delle opposizioni ); una complessa analisi di enunciati contingenti che concernono il futuro. Quest ultimo tema viene affrontato nel capitolo IX dell opera, e sarà sottoposto a un numero incalcolabile di commenti, fino ai nostri giorni. In termini estremamente semplificati, la questione affrontata in questo capitolo può essere riassunta nella domanda: com è possibile che la verità di un enunciato concernente il futuro sia determinata (indipendentemente dal fatto dal fatto che noi lo conosciamo come vero), senza che tale enunciato risulti necessariamente vero? Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

10 Topici Trattano dell inferenza che muove da premesse che non sono prime e vere di per sè ma che sono ritenute tali. È una sorta di prontuario per orientarsi nelle dispute, ed è probabile che sia l opera logica di Aristotele maggiormente influenzata dall insegnamento platonico. Vi compaiono tipi di inferenze non sillogistiche e, per certi versi, l analisi logica è più varia e articolata rispetto a quella degli Analitici primi. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

11 Topici Chiediamoci se gli elementi a, b, c... di una classe di oggetti C abbiano una determinata proprietà P; supponiamo, inoltre, di sapere che gli oggetti in questione appartengono alla specie B e che B è specie di un determinato genere A. Consultando i Topici al capitolo che tratta dei rapporti tra un genere e le sue specie, si troverà la regola tutto ciò che si predica con verità degli individui appartenenti a un determinato genere, si predica con verità degli individui che appartengono a una delle sue specie subalterne. Applicando la regola al caso in questione, se risulterà che gli oggetti del genere A hanno la proprietà P, allora anche gli oggetti a, b, c... avranno P. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

12 Topici Si può dire, perciò, che i Topici sono una raccolta di luoghi (in greco tòpoi ) o temi, in corrispondenza dei quali vengono specificate varie regole o prescrizioni. Coloro che disputano, in base all individuazione del luogo, possono scegliere la regola che, riguardo al particolare argomento della loro discussione, dev essere applicata. Luogo (tòpos); Regola o massima (prescrizione del tipo: se ti trovi in questa situazione, fai questo e quest altro!) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

13 Analitici primi e Analitici secondi Gli Analitici primi introducono e studiano l argomentazione sillogistica: definiscono le figure e i modi; svolgono un analisi del sillogismo modale, vale a dire del sillogismo che contiene le espressioni possibile, impossibile, necessario, ecc. È questa la parte dedicata allo studio di quelle che Aristotele ritiene siano le procedure dimostrative in senso proprio. Gli Analitici secondi concernono soprattutto questioni di filosofia della logica, di metodologia, di ontologia e di quella che oggi chiameremmo filosofia della scienza. In quest opera Aristotele cerca di definire il concetto proprio della conoscenza scientifica. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

14 Confutazioni sofistiche Discutono sia argomentazioni costruite di proposito per essere fallaci ( sofistiche, appunto) sia veri e propri paradossi, cioè argomenti che conducono a genuine contraddizioni, cercando di fornire soluzioni. In questo testo, Aristotele (El. 180 b) accenna al cosiddetto paradosso del mentitore, concernente un enunciato del tipo io sto mentendo : Simile alle suddette è inoltre l argomentazione secondo la quale la medesima persona può dire al tempo stesso il falso e il vero; dato però che non è facile vedere se il discorso in questione debba venire stabilito come vero in senso assoluto o come falso in senso assoluto, la risoluzione risulta ardua. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

15 Sillogismo classico - di origine aristotelica Un sillogismo è un argomento composto da tre enunciati: due premesse e una conclusione. Ciascun enunciato ha forma soggetto-copula-predicato e nei tre enunciati occorrono soltanto 3 termini, uno dei quali, detto termine medio compare nelle premesse e non nella conclusione. La forma generale di un argomento sillogistico è la seguente: A, B = C; con ciascuna lettera A, B e C sostituibile da uno dei quattro enunciati categorici tradizionali. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

16 I 4 enunciati categorici A. Tutti gli S sono P I. Qualche S è P E. Nessun S è P O. Qualche S non è P. AdfIrmo NegO. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

17 Quadrato aristotelico Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

18 Inferenze dirette (1) (2) Nessun S è P Qualche S è P Nessun P è S Qualche P è S (1) e (2) erano chiamate regole di conversione semplice (conversio simplex) ad esse veniva affiancata la regola di conversione per accidens, applicabile agli enunciati universali affermativi (A): (3) Tutti gli S sono P Qualche P è S Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

19 Il termine medio ha la funzione di stabilire un nesso tra gli altri due termini che entrano nelle premesse del sillogismo: termine maggiore (predicato della conclusione); termine minore (soggetto della conclusione); la premessa che contiene il termine maggiore è chiamata premessa maggiore la premessa che contiene il termine minore è chiamata premessa minore. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

20 Se poniamo: S = termine minore; M = termine medio; P = termine maggiore e rispettiamo la condizione che il termine medio debba comparire una sola volta in ciascuna premessa, data la struttura generale del sillogismo si avranno soltanto quattro possibili disposizioni, che la tradizione chiama FIGURE [SILLOGISTICHE]: (I) (II) (III) (IV) MP PM MP PM SM SM MS MS SP SP SP SP Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

21 Poiché le figure sono 4, e ciascun enunciato che entra in ciascuna figura può assumere una delle quattro forme categoriche: A, E, I, O, da ciò segue che, sulla base delle figure, si possono generare detti modi del sillogismo. 4 3 x 4 = 256 sillogismi Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

22 Usuale convenzione Universale affermativa = A(SP) Universale negativa = E(SP) Particolare affermativa = I(SP) Particolare negativa = O(SP) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

23 Per esempio, il sillogismo: A(PM) E(SM) I(SP) è riconoscibile come un sillogismo di seconda figura, con premesse, rispettivamente, universale affermativa e universale negativa, e conclusione particolare affermativa. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

24 Dei 256 possibili modi sillogistici, quelli che risultano validi sono, infine, soltanto 24 (6 per ciascuna figura). Il loro numero, tuttavia, può essere ridotto fino a 19, se si eliminano i 5 modi cosiddetti subalterni, che derivano da modi validi per subalternazione (il passaggio, per esempio, da SaP a SiP). Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

25 Versi mnemonici Prima figura: Barbara, Celarent, Darii, Ferio; Seconda figura: Cesare, Camestres, Festino, Baroco; Terza figura: Darapti, Disamis, Datisi, Felapton, Bocardo, Ferison; Quarta figura: Bramantip, Camenes, Dimaris, Fesapo, Fresison. I 5 modi subalterni sono: Prima figura: Barbari, Celaront; Seconda figura: Cesaro, Camestrop; Quarta figura: Camenop. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

26 Sillogismi di prima figura I sillogismi di prima figura hanno un ruolo privilegiato rispetto agli altri. A questi sillogismi è attribuito un grado di evidenza che li pone come veri e propri assiomi: da essi sono ricavabili, mediante l uso di regole logiche accettate, tutti i restanti. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

27 La consonante iniziale del nome mnemonico indica a quale modo della prima figura è riconducibile il modo in questione (es. Bramantip (quarta figura)/ Barbara). m indica che, per operare la riduzione, bisogna scambiare le premesse (mutatio praemissarum); s indica che all enunciato designato dalla vocale che la precede (e oppure i) va applicata la regola della conversione semplice (conversio simplex); p indica che all enunciato designato dalla vocale che la precede (a) si deve applicare la regola della conversione per accidens; c indica che al modo va applicata la dimostrazione indiretta (per contradictoriam). s posta in finale di una parola mnemonica, indica che alla conclusione ottenuta sulla base delle premesse del modo corrispondente di prima figura deve essere applicata la conversione semplice. Le rimanenti consonanti non hanno significato, rispetto alle trasformazioni logiche. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

28 esempio di riduzione Camestres (seconda figura): A(PM) E(SM) E(SP) 1 scambio premesse (m): E(SM) A(PM) 2 conversione semplice (s) applicata alla maggiore: E(MS) A(PM) 3 si ottiene Celarent: E(MS) A(PM) E(PS) 4 si converte la conclusione E(PS), ottenendo E(SP) la conclusione di Camestres. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

29 altro esempio di riduzione Festino (seconda figura): E(PM) I(SM) O(SP) 1 Conversione semplice della prima premessa (s): E(MP) I(SM); 2 si ottiene Ferio (prima figura), che permette di inferire O(SP), conclusione di Festino. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

30 ultimo esempio di riduzione Dimaris (quarta figura): Scambiando le premesse: I(PM) A(MS) I(SP). A(MS) I(PM) I(PS), otteniamo, mediante Darii della prima figura, la conclusione I(PS); e mediante conversione semplice otteniamo I(SP), vale a dire la conclusione di Dimaris. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

31 Baroco; Bocardo Baroco: A(PM) O(SM) O(SP). Supponiamo che il modo sia invalido: Ipotesi: A(PM) e O(SM) sono veri e O(SP) falso. Se O(SP) è falso, sarà vero A(SP), l enunciato ad esso contraddittorio. A(SP) congiunto con A(PM) dà luogo alla coppia di premesse in Barbara: A(PM) A(SP) dalle quali si ricava A(SM). Contraddizione con l ipotesi (che A(SM) sia vera)!! Perciò l ipotesi che Baroco sia non-valido è falsa. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

32 Teoria della distribuzione dei termini Un termine si dice distribuito se compare come soggetto in A; come soggetto o predicato in E; come predicato in O. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

33 Si dice non distribuito se figura come soggetto in I o O come predicato in A o I Nella tradizione aristotelico-scolastica, la teoria della distribuzione dei termini era utilizzata per definire alcune condizioni fondamentali circa la validità dei sillogismi. Venivano perciò distinte due serie di regole sillogistiche: sui termini e sulle proposizioni. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

34 Regole sui termini 1. Nel sillogismo devono entrare soltanto tre termini: maggiore, minore e medio. 2. Il medio deve comparire nelle premesse e non nella conclusione. 3. I termini nella conclusione non devono avere estensione maggiore che nelle premesse. 4. Il medio deve essere distribuito almeno una volta nelle premesse. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

35 regole sulle proposizioni 5. Due premesse affermative non possono generare una conclusione negativa. 6. Da premesse entrambe negative non segue alcuna conclusione. 7. La conclusione segue sempre la parte più debole. 8. Da premesse particolari non segue alcuna conclusione. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

36 due regole fondamentali, desunte da sopra il termine medio dev essere distribuito almeno in una premessa; se un termine è distribuito nella conclusione, allora dev essere distribuito nella premessa nella quale occorre Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

37 Dibattito sulla teoria della distribuzione Peter Geach, Reference and Generality, Cornell University Press, New York, 1962; P. Geach, Distribution: A Last Word?, in Logic Matters, Oxford, 1981; D. Makinson, Remarks on the Concept of Distribution in Traditional Logic, in Noûs, vol. 3, 1969, pp ; V. Sanchez Valencia, Monotonicity in Medieval Logic, in Language and Computation, vol. 4, 1994, pp ; W. Hodges, The Laws of Distribution for Syllogisms, in Notre Dame Journal of Formal Logic, 39, 2, 1998, pp ; T. Parsons, The Doctrine of Distribution, HPL, 27, 2006, pp Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

38 Geach rifiuta la teoria della distribuzione, prevalentemente in base a considerazioni di tipo semantico in Ref. and Gen. e poi in base a problemi legati a inferenze in A Last Word; gli altri rivalutano la teoria facendo riferimento alla nozione di monotonicità e all idea che esista una sorta di logica naturale che sottende le inferenze che vengono svolte nel linguaggio ordinario. Tema della logica naturale e della logica artificiale Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

39 esempio di applicazione della regola Nella prima figura: (MP) (SM) (SP) la premessa minore deve essere affermativa e la maggiore universale. Infatti, se la minore fosse negativa, ciò implicherebbe che la conclusione (per 7) dovrebbe essere negativa. Se però la conclusione fosse negativa, la maggiore (per 6) dovrebbe essere affermativa: così il termine maggiore (predicato della conclusione) sarebbe distribuito nella conclusione e non distribuito nella premessa maggiore, contro la regola 3. D altra parte, se la minore è affermativa, in essa il termine medio, che funge da predicato, sarà non distribuito, perciò per la regola 4, dovrà essere distribuito nella premessa maggiore, nella quale funge da soggetto: dunque, la maggiore dovrà essere universale. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

40 altro esempio Nella terza figura: (MP) (MS) (SP) la premessa minore deve essere affermativa e la conclusione particolare. Se infatti la minore fosse negativa, anche la conclusione dovrebbe esserlo, e la premessa maggiore dovrebbe essere affermativa: così, però, il predicato della conclusione risulterebbe distribuito nella conclusione e non distribuito nella prima premessa. D altra parte, se la minore è affermativa, per la regola 3, il soggetto della conclusione non deve essere distribuito. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

41 Gli enunciati singolari La sillogistica aristotelica ammette anche enunciati singolari, vale a dir enunciati che, per soggetto, possono avere: un nome proprio; un termine indicale ( questo, quello ); una descrizione definita ( il maestro di Platone,... ). Problema di come inserirli nel quadro dell inferenza sillogistica. Di solito venivano equiparati agli enunciati universali ( Socrate è filosofo = Ogni Socrate è filosofo ). C era però chi li considerava equivalenti a enunciati particolari oppure a entrambi. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

42 Gli enunciati singolari Gli enunciati singolari nella sillogistica hanno una posizione ambigua ( anomala ): Da un lato forniscono la base per l analisi della struttura dell enunciato elementare (soggetto-copula-predicato), che viene estesa a tutti gli enunciati categorici; dall altro, vengono forzati dentro lo schema dei 4 enunciati categorici fondamentali. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

43 ARISTOTELE Aristotele conosce le inferenze immediate: conversione semplice e conversione per accidens; e ne dà una dimostrazione basandosi su due regole, che assumono un ruolo fondamentale nel suo sistema: esposizione (èktesis) sillogismo espositorio [nome dato dai medievali] Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

44 Èkthesis (1) (2) Qualche S è P Qualche S è P i è S i è P Che è una regola analoga alla esemplificazione esistenziale : x(px) Pa; con a non impiegata prima. NB. Problemi interpretativi! R. Smith, What is Aristotelian Ecthesis?, HPL, 3, 1982, Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

45 Sillogismo espositorio In forma positiva: In forma negativa: (i è P) (i è Q) Qualche P è Q (i non è P) (i non è Q) Qualche P non è Q Analogo alla generalizzazione esistenziale : Pa x(px); Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

46 An. Pr. I, 25a È necessario che una premessa universale privativa dell appartenere si converta rispetto ai suoi termini. Per esempio, se nessun piacere è un bene, nessun bene sarà un piacere. 2 Mentre la premessa positiva si converte necessariamente, sebbene non universalmente, ma solo parzialmente. Per esempio, se ogni piacere è un bene, allora qualche bene sarà un piacere. 3 Tra le premesse particolari, quella affermativa si deve convertire parzialmente (poiché se qualche piacere è un bene, allora qualche bene sarà un piacere); 4 ma la premessa privativa non è necessario che si converta (poiché, se uomo non appartiene a qualche animale, non è il caso che animale non appartenga a qualche uomo). Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

47 dimostrazione di (1) Ora, se A non appartiene ad alcuno dei B, allora neppure B appartiene ad alcuno degli A. Poiché, se appartenesse a qualcuno (per esempio a C), non sarebbe vero che A non appartiene ad alcuno dei B, poiché C è uno dei B. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

48 dimostrazione di (1) 1 E(BA) 2 I (AB) 3 Ac 4 Bc 5 I (BA) 6 E(AB) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

49 dimostrazione di (2) Se ogni B è A, allora qualche A sarà B. Poiché, se nessun A è B, allora nessun B sarà A, ma si era assunto che ogni B fosse A. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

50 dimostrazione di (2) 1 A(BA) 2 E(AB) 3 E(BA) 4 I (AB) NB: al passo 3 presuppone la dimostrazione di (1) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

51 Sillogismo aristotelico Aristotele è il primo a impiegare sistematicamente lettere dell alfabeto al posto di termini qualsiasi, con lo scopo di ricorrere a schemi generali per rappresentare esempi concreti di sillogismi (validi e invalidi) e mettere così in risalto la forma dell inferenza sillogistica. Quest uso delle lettere richiama da vicino la moderna nozione di variabile : Aristotele, tuttavia, non poteva avere il nostro concetto di variabile ed è più opportuno considerare le lettere che egli impiega come semplici segnaposto per termini generali del linguaggio. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

52 Sillogismo aristotelico 1. Contrariamente a quanto accade col sillogismo classico, il sillogismo aristotelico fa un uso limitato di nomi propri; pertanto un sillogismo del tipo: Tutti gli uomini sono mortali; Socrate è uomo; Dunque, Socrate è mortale non può essere considerato un esempio tipico di sillogismo come lo intende Aristotele. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

53 An. Pr. I a Né possono gli individui esser predicati di altre cose, altre cose, invece, sono predicate degli individui. È chiaro, tuttavia, che per ciò che sta nel mezzo è possibile la predicazione in entrambi i sensi (poiché tali cose possono esser dette di altre cose e queste di esse). E gli argomenti e le indagini concernono quasi sempre in grado eminente queste cose. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

54 sillogismo aristotelico 2. In quella che potremmo chiamare presentazione canonica del sillogismo, Aristotele preferisce impiegare il verbo appartenere (upàrchein ), invece del verbo essere. Così, l universale affermativa assume la forma: P appartiene a tutti gli S ; la particolare negativa diventa: P non appartiene a qualche S, ecc. Sebbene Aristotele impieghi anche locuzioni più naturali per la lingua greca, come Tutti gli S sono P, Qualche S non è P, ecc., ritiene, tuttavia, che la rappresentazione del rapporto tra soggetto e predicato in termini di appartenenza sia più consona a esprimere i quattro enunciati categorici fondamentali. Ciò comporta, rispetto alla tradizione successiva, un inversione: dal punto di vista schematico, la prima figura sillogistica della tradizione diventa la quarta secondo la presentazione aristotelica. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

55 sillogismo aristotelico 3. Aristotele conosce e usa la quarta figura sillogistica, si limita tuttavia a teorizzare l esistenza delle sole prime tre figure. Circa le ragioni di questo comportamento si è molto discusso: è probabile che sia da imputarsi al fatto che la prima e la quarta figura, per la loro struttura, gli apparissero sostanzialmente analoghe, quasi che la quarta non fosse altro che una variante della prima. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

56 sillogismo aristotelico 4. Aristotele chiama sillogismo prevalentemente la coppia di premesse che determinano figura e modo; e tende a presentare l inferenza sillogistica in due maniere differenti, senza distinguerle chiaramente tra loro: da un lato come un insieme di tre enunciati (due premesse e una conclusione: A; B; Dunque C ), dall altro come un unico enunciato condizionale, costituito dalla congiunzione delle premesse che inferisce la conclusione ( Se A e B, allora C ) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

57 questione storiografica Contrapposizione: sillogismo come regola o come proposizione (condizionale). J. Lukasiewicz, Aristotle s Syllogistic from the Standpoint of Modern Formal Logic, 2nd ed., Oxford, Clarendon Press, 1957; J. Corcoran, Aristotle s Natural Deduction System, in Ancient Logic and Its Modern Interpretations, Dordrecht-Boston, Reidel, 1974; T. Smiley, What is a Syllogism?, in Journal of Philosophical Logic, 2, 1973, P. Thom, The Syllogism, München, Philosophia Verlag, Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

58 5. Negli Analitici primi, per trovare le coppie di premesse che non danno luogo a sillogismi validi, Aristotele impiega un metodo che avrà scarso seguito nella tradizione sillogistica successiva. Dopo avere specificate le premesse che determinano un modo, Aristotele, per mostrare che tali premesse sono sterili, sceglie due opportune terne di termini che, sostituite alle lettere nello schema sillogistico prefigurato dalle premesse, danno luogo a conclusioni distinte, tra loro incompatibili. Per avere un idea del procedimento aristotelico, si consideri il seguente esempio, tratto dal quarto capitolo del primo libro degli Analitici primi. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

59 metodo del contro-esempio Partiamo dal modo di prima figura con premesse A(MP) e E(SM), e prendiamo in considerazione le due terne di termini: a) A = animale ; U = uomo ; C = cavallo b) A = animale ; U = uomo ; P = pietra in modo da formare le due coppie di premesse: (a) (b) A(UA) E(CU) A(UA) E(PU) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

60 Consideriamo, quindi, due altre asserzioni: 1 A(CA) Ogni cavallo è un animale, compatibile con A(UA), E(CU); 2 E(PA) Nessuna pietra è un animale, compatibile con A(CA), E(PU). Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

61 Supponiamo, cioè, con (1), che il termine maggiore si predichi di tutti gli oggetti che cadono sotto il termine minore; e che, con (2), il termine maggiore sia escluso da tutti gli oggetti che cadono sotto il termine minore. Così, si vengono a creare 2 situazioni, che possiamo rappresentare mediante diagrammi: 1 una nella quale i due insiemi C ed U sono sottoinsiemi propri dell insieme A e sono totalmente disgiunti tra loro (privi di elementi comuni); 2 un altra nella quale U è un sottoinsieme proprio di A, mentre P è nel complemento di A. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

62 (a) A(UA), E(CU), A(CA) (b) A(UA), E(PU), E(PA) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

63 Se valgono le relazioni specificate in (a) [A(UA), E(CU), A(CA)], allora dalla coppia A(UA), E(CU) non si può inferire né E(CA) né O(CA); Se valgono le relazioni specificate in (b) [A(UA), E(PU), E(PA)], allora dalla coppia A(UA), E(PU) non si può inferire né A(PA) né I(PA). Di conseguenza la coppia di premesse A(UA) E(CU) è sterile e non dà luogo a sillogismi validi. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

64 J. Lear, Aristotle and Logical Theory, Cambridge, Cambridge UP, 1980, p. 55 Si noti che la dimostrazione di sterilità non elimina la possibilità che la coppia di premesse abbia una qualche conseguenza semantica, bensì si limita a escludere la possibilità che le premesse abbiano una conseguenza sillogistica che connetta i termini maggiore e minore nell ordine prescritto. Per esempio, la coppia A(UA) E(CU) non ha una conseguenza sillogistica, ma ne ha una semantica: O(AC). (Nel nostro esempio: Ogni uomo è un animale; Nessun cavallo è uomo; Dunque: Qualche animale non è un cavallo ). Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

65 An. Pr. 26a Caso controverso: Di nuovo: se B non appartiene ad alcun C e A appartiene o non appartiene a qualche B, oppure non appartiene a ogni B, non ci sarà neppure in questo caso un sillogismo. Si prendano i termini: bianco-cavallo-cigno; bianco-cavallo-corvo. Le coppie sono: 1 Qualche cavallo è bianco; Nessun cigno è un cavallo. 2 Qualche cavallo non è bianco; Nessun corvo è un cavallo. I termini: Bianco = A Cavallo = B Cigno = C; Corvo = D. A (1) va associato: Ogni cigno è bianco ; a (2): Nessun corvo è bianco. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

66 6. Nel capitolo VII degli Analitici primi, Aristotele ha l intuizione di una procedura che potremmo definire di tipo assiomatico : assunti come primitivi due soli modi della prima figura (quelli che, in seguito, verranno designati come Barbara e Celarent), mediante le regole ammesse mostra come sia possibile ricavare da essi tutti gli altri sillogismi validi. In generale, tuttavia, per determinare la validità dei sillogismi, Aristotele ricorre sia alla derivazione diretta dagli assiomi (dai sillogismi assunti come validi), sia al metodo della dimostrazione per assurdo, senza limitarsi ad applicare tale metodo a (quelli che in seguito saranno chiamati) Baroco e Bocardo. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

67 Logica stoica La fondazione della scuola megarica (dalla città di Megara) si fa risalire a Euclide (non il matematico), discepolo di Socrate, di poco più anziano di Platone ( a. C.). Tra i discepoli di Euclide vi sarebbero Eubulide, al quale viene attribuita la scoperta dell antinomia del mentitore, Diodoro Crono (IV secolo a. C) e Filone. Gran parte dell eredità logica dei megarici verrà accolta dalla scuola stoica, il cui fondatore fu Zenone di Cizio (Cizio, Cipro: Atene: 263 a. C.). Successori di Zenone nella conduzione della Stoà furono Cleante ( ) e Crisippo (Soli, Cipro: 281/277 - Atene 208/04) Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

68 Gli stoici sono soprattutto interessati ai rapporti tra enunciati; ed è per questo che sviluppano un approfondita analisi delle espressioni linguistiche che legano tra loro gli enunciati, come (i corrispettivi in greco di) e, o, non, se..., allora.... L intuizione che sta alla base della trattazione stoica consiste nell idea di determinare il comportamento di siffatte espressioni mediante le condizioni di verità degli enunciati connessi. Così, per esempio, il comportamento della congiunzione e è stabilito in base alle seguenti condizioni: Un enunciato della forma A e B, per A e B enunciati qualsiasi, è vero solo nel caso in cui entrambi gli enunciati componenti siano veri ed è falso nei casi restanti. A o B, per A e B enunciati qualsiasi, ha invece condizioni di verità differenti, a seconda che la o sia concepita con significato esclusivo o inclusivo. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

69 Fonti: Sesto Empirico ( ) (Contro i matematici; Lineamenti della dottrina di Pirrone); Diogene Laerzio ( ) (Vite dei filosofi); Galeno ( ) (opere varie); Testi di riferimento: B. Mates, Stoic Logic, Berkeley, 1953 [1973] M. Frede, Stoische Logik, Göttingen, W. M. Kneale, The Development of Logic, Oxford, 1962 Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

70 Esempio tipico di argomento: Se è giorno, allora c è luce; è giorno; Dunque c è luce. Che veniva reso anche come: Se il primo, allora il secondo; il primo; Dunque il secondo. Argomento e schema di argomento Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

71 i 5 indimostrabili Primo indimostrabile: Se il primo, allora il secondo; Se è giorno, allora c è luce; il primo; è giorno; Dunque il secondo. Dunque c è luce. Secondo indimostrabile: Se il primo, allora il secondo; Se è giorno, allora c è luce; non il secondo; non c è luce; Dunque non il primo. Dunque non è giorno. Terzo indimostrabile: Non: il primo e il secondo; Non: è giorno ed è notte; il primo; è giorno; Dunque non il secondo. Dunque non è notte. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

72 i 5 indimostrabili Quarto indimostrabile: O il primo o il secondo; È giorno o è notte; il primo; è giorno; Dunque non il secondo. Dunque non è notte. Quinto indimostrabile: O il primo o il secondo; È giorno o è notte; non il primo; non è giorno; Dunque il secondo. Dunque è notte. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

73 analisi degli argomenti 1 Se entrambi, il primo e il secondo, allora il terzo; 2 Non il terzo; 3 Il primo; 4 Dunque, non il secondo. L argomento è composto da un indimostrabile di tipo 2 e da uno di tipo 3. Da (1) e (2) mediante il secondo ind. otteniamo: Non entrambi, il primo e il secondo. Da questa conclusione, assunta come premessa, e (3) otteniamo (4). Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

74 Gli stoici ritengono ci siano tre tipi di discorsi, tra loro connessi: il discorso concludente, quello vero e quello dimostrativo. Il dimostrativo è assolutamente vero e assolutamente concludente; quello vero è assolutamente concludente, ma non necessariamente anche dimostrativo; quello concludente non è né assolutamente vero né assolutamente dimostrativo. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

75 Da Adv. Math. VIII, Quando è giorno, il discorso : se è notte c è tenebra; ma è notte; dunque c è tenebra diciamo che non è vero, poiché porta al falso. Tuttavia è concludente. [... ] il discorso concludente, quindi, è valido quando, congiunte le premesse e formata una proposizione condizionale che ha per antecedente la congiunzione delle premesse e per conseguente la conclusione, siffatta proposizione condizionale risulti vera. Da questo passo si vede chiaramente che gli stoici distinguono verità da validità, attribuendo la prima agli enunciati e la seconda agli argomenti, e che ritengono plausibile che un argomento falso, vale a dire composto da almeno un enunciato falso, sia, ciononostante, valido. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

76 L argomento dimostrativo il discorso dimostrativo è differente da quello vero, in quanto, mentre questo può avere tutto evidente, premesse e conclusione, quello pretende qualcosa in più, cioè che la conclusione, di per sé non evidente, sia svelata dalle premesse. Perciò, mentre l argomento se è giorno, c è luce; ma è giorno; dunque, c è luce, siccome ha evidenti le premesse e la conclusione, è vero e non dimostrativo, l argomento se questa donna ha latte alle mammelle, allora è incinta; ma ha latte alle mammelle; dunque è incinta, oltre a esser vero è anche dimostrativo, poiché la conclusione non evidente questa donna è incinta viene svelata mediante le premesse. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

77 Gli stoici affidavano le loro dottrine logiche a testi in forma di veri e propri manuali. Si trattava, con ogni probabilità, di testi a carattere tecnico, e autori dell anitichità poco interessati alla logica, che ebbero modo di leggerli, si lamentano per la loro aridità e per il linguaggio ostico in cui erano scritti. Non è da escludere che uno dei motivi per i quali abbiamo perduto queste preziose fonti risieda proprio nel carattere estremamente tecnico, che poco doveva concedere al lettore non iniziato. In ogni caso, già nei primi secoli dell era cristiana, la logica stoica aveva assunto i contorni di una dottrina autonoma: suoi elementi erano confluiti in una dottrina eclettica, composta da una base aristotelica con occasionali innesti stoici. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

78 Dalla logica antica alla logica medievale Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

79 Tra il quinto e il nono secolo d. C. si assiste a una pressochè totale scomparsa delle fonti antiche greche e, in gran parte, latine. La cultura medievale si sviluppa a partire da compendi e centoni, che veicolano porzioni di cultura antica: esemplare, a questo proposito l Etymologicon di Isidoro di Siviglia, una sorta di enciclopedia composta nel secolo VII. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

80 Per ciò che concerne le fonti delle dottrine logiche medievali, si individuano di solito tre classi di testi, su ciascuna delle quali si impernia una peculiare tradizione: logica vetus [logica vecchia]; logica nova [logica nuova]; logica modernorum [logica dei moderni] Sebbene ciascuno di questi tre tipi di logica si sviluppi nell ordine in cui è stato menzionato, non si escludono a vicenda, ma convivono l uno accanto agli altri come differenti strati geologici in un medesimo terreno. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

81 Fra i testi che fanno parte del patrimonio al quale attinge la logica medievale figurano numerose opere di Severino Boezio (sec. V), tra le quali un introduzione ai sillogismi categorici; uno scritto dedicato interamente ai sillogismi ipotetici; un commento ai Topici di Cicerone e i commenti al De interpretatione e alle Categorie di Aristotele. Di straordinaria importanza sono lo scritto sui sillogismi ipotetici e quello sui Topici: entrambi, infatti, veicoleranno nella cultura logica medievale concetti e idee mutuati dalla tradizione stoica. Tra i meriti di Boezio, inoltre, vi è quello di aver preparato una versione latina dell Organon, versione che costituirà un punto di riferimento obbligato per la cultura medievale. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

82 Altri testi importanti De interpretatione di Apuleio (sec. II); Isagoge di Porfirio (sec. III), discepolo di Plotino. L espressione Isagoge è la traslitterazione della parola greca Eisagoghè, che significa introduzione (alla dottrina aristotelica relativa alle Categorie) [disputa sugli universali]; Categoriae decem, attribuite ad Agostino (una sorta di parafrasi con commento delle Categorie di Aristotele; De divisione, sulla divisione dei concetti in generi e specie; Liber sex principiorum (sec. XII circa), di carattere affine al precedente, nel quale compare una discussione di sei categorie tratte dall elenco aristotelico. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

83 Logica vetus e Logica nova : Logica vetus Categorie De interpretatione di Aristotele; Isagoge e il commento alle Categorie di Porfirio; De divisione; liber sex principiorum Logica nova. Organon privo di Categorie e De interpretatione. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

84 Aspetti originali della logica medievale : teoria della suppositio teoria delle consequentiae Obligationes Insolubili Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

85 suppositio L espressione latina suppositio, è il sostantivo corrispondente al verbo supponere, che significa stare per : la teoria della suppositio si proponeva, infatti, di indagare in modo sistematico per cosa stesse propriamente un termine all interno dell enunciato, affinché quest ultimo risultasse vero. In altre parole, la teoria della supposizione concerneva il significato di un termine, in rapporto al valore di verità dell enunciato in cui il termine compare. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

86 esempio Nell enunciato: Uomo ha quattro lettere : se uomo vi compare secondo il suo significato ordinario, l enunciato è falso (non ha alcun senso affermare che Pietro, Marco, ecc. ha quattro lettere). Se invece uomo sta per la parola uomo, allora è vero, in quanto è vero che la parola italiana uomo ha quattro lettere. I medievali chiamavano suppositio materialis [supposizione materiale] il tipo di supposizione che ha uomo in uomo ha quattro lettere. In un enunciato come uomo corre uomo suppone per uno o più uomini in carne e ossa, e l enunciato è vero o falso a seconda che effettivamente qualche individuo umano corra: in tal caso, il termine uomo sta per il suo significato ordinario e i medievali dicevano che è in supposizione personale [suppositio personalis]. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

87 Problemi con la teoria della suppositio mescolanza di teoria del significato e condizioni di verità; legami (incerti) con la teoria della quantificazione problema generale di traducibilità nelle categorie della logica contemporanea. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

88 suppositio e quantificazione In un enunciato come Tutti gli uomini sono animali per esempio, il termine uomini si diceva che si trovava in supposizione confusa e distributiva, in quanto da Tutti gli uomini sono animali è legittimo inferire la congiunzione finita di enunciati singolari: Socrate è animale e Platone è animale e Pietro è animale.... Tutti gli uomini, cioè, sta indistintamente ( confusamente ) per qualsiasi individuo umano e Tutti è preso in senso distributivo, col valore di ogni. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

89 Da Qualche uomo è animale è legittimo inferire, invece, la disgiunzione finita di enunciati singolari: Socrate è animale o Platone è animale o Pietro è animale.... Sia nel caso dell enunciato universale sia di quello particolare veniva ammessa l inferenza nella direzione opposta: quella cioè che va dalla congiunzione degli enunciati singolari all enunciato universale e dalla disgiunzione degli enunciati singolari all enunciato particolare corrispondente: in tal modo era sanzionata l equivalenza logica tra l universale e la congiunzione finita degli asserti singolari e tra la particolare e la disgiunzione finita degli asserti singolari. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

90 suppositio e fallacie Un importante funzione svolta dalla teoria della supposizione era anche quella di determinare le condizioni di validità degli argomenti e quindi di mettere in luce il carattere fallace di inferenze, come la seguente: Uomo è specie; Socrate è uomo; Dunque Socrate è specie. Questa inferenza era ritenuta invalida, poiché in essa il termine uomo ha differente supposizione nelle due premesse e, quindi, non è preso nel medesimo significato: ha supposizione semplice nella prima premessa e supposizione personale nella seconda. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

91 I logici medievali erano soliti pagare il loro tributo all autorità di Aristotele, sostenendo che il sillogismo è l unica vera forma di argomentazione scientifica. Si rendevano conto, tuttavia, che il sillogismo non esaurisce tutte le possibili forme di argomentazione: la dottrina delle consequentiae concerneva, appunto, gli argomenti validi che non sono in forma sillogistica. Naturalmente, rimaneva il problema del rapporto che lega tra loro il sillogismo di derivazione aristotelica e conseguenze. Presso alcuni autori, tuttavia (Walter Burleigh, per esempio, o Giovanni Buridano), sembra di cogliere l embrione di una consapevolezza che lo stesso sillogismo sia soltanto una possibile forma di argomento. Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

92 sillogismo e consequentiae Tutti i C sono B Tutti gli A sono C Tutti gli A sono B A, B, C sono lettere segna-posto per termini generali come uomo, mortale, greco. Se il primo, allora il secondo primo e secondo sono espressioni segna-posto per enunciati (proposizioni). Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

93 Con la fine dell antichità si perde il senso pregnante della differenza e, con rare eccezioni, il condizionale: Se A, allora B viene perlopiù ricondotto entro la teoria dei termini: Se è A, allora è B Se è uomo, allora è animale. [Dove si sottintende il soggetto, qualcosa del tipo: Se x è A, allora x è B Se x è uomo, allora x è animale.] Massimo Mugnai (SNS Pisa) Gargnano, Storia della logica agosto / 93

secondo incontro Caravaggio

secondo incontro Caravaggio secondo incontro Francesco Scarri 18 gennaio 2018 Le proposizioni Definizione Le proposizioni che esprimono le relazioni tra insiemi, cioè quelle che contengono quantificatori, sono dette proposizioni.

Dettagli

sempre vere sempre false

sempre vere sempre false Logica: elementi I principi della logica sono innanzitutto i seguenti: Identità: a=a (ogni cosa è cioè identica a se stessa) Non contraddizione: non (a e non a). E impossibile che la stessa cosa sia e

Dettagli

Es. quadrilatero: specie di poligono, genere di quadrato. La specie ha più caratteristiche, il genere è riferito a più elementi.

Es. quadrilatero: specie di poligono, genere di quadrato. La specie ha più caratteristiche, il genere è riferito a più elementi. La logica di Aristotele La logica non si trova tra le scienze dell enciclopedia aristotelica, poiché essa ha per oggetto la forma comune a tutte le scienze, cioè il procedimento dimostrativo, o le varie

Dettagli

Lezioni (26 ottobre 2015)

Lezioni (26 ottobre 2015) Lezioni 13-14 (26 ottobre 2015) Il passaggio dalle inferenze immediate con gli operatori aristotelici alle inferenze sillogistiche, con due premesse rette dagli stessi operatori Un problema combinatorio:

Dettagli

Le asserzioni categoriche. Unit 3, Lez 1 Corso di Logica

Le asserzioni categoriche. Unit 3, Lez 1 Corso di Logica Le asserzioni categoriche Unit 3, Lez 1 Corso di Logica Sommario Asserzioni categoriche Diagrammi di Venn Inferenze dirette Sillogismi categorici Forme e figure Asserzioni categoriche Qualche uccello è

Dettagli

Un po di logica. Christian Ferrari. Laboratorio di matematica

Un po di logica. Christian Ferrari. Laboratorio di matematica Un po di logica Christian Ferrari Laboratorio di matematica 1 Introduzione La logica è la disciplina che studia le condizioni di correttezza del ragionamento. Il suo scopo è quindi quello di elaborare

Dettagli

BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta

BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta corretto e vero. Un ragionamento è corretto se segue uno

Dettagli

Lezioni 7-9 (16 e19 ottobre 2017)

Lezioni 7-9 (16 e19 ottobre 2017) Lezioni 7-9 (16 e19 ottobre 2017) Articolazione e cronologia degli scritti aristotelici sulla logica titolo collettivo del ciclo di sei libri tradizionalmente posti in esordio agli scritti di Aristotele:

Dettagli

NOZIONI DI LOGICA PROPOSIZIONI.

NOZIONI DI LOGICA PROPOSIZIONI. NOZIONI DI LOGICA PROPOSIZIONI. Una proposizione è un affermazione che è vera o falsa, ma non può essere contemporaneamente vera e falsa. ESEMPI Sono proposizioni : 7 è maggiore di 2 Londra è la capitale

Dettagli

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Esercizio 1.12 Per dimostrare che per ogni funzione esiste una formula in cui compaiono le variabili tale che la corrispondente

Dettagli

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA Claudia Casadio PRIMA LEZIONE Logica, Linguistica e Scienza Cognitiva Tre ambiti scientifici Logica Studia i processi in base a cui traiamo inferenze a partire dalle nostre

Dettagli

Proposizioni e verità

Proposizioni e verità Proposizioni e verità Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Parte Istituzionale A.A. 2007-08 Contents 1 Proposizione.......................................... 3 2 Verità...............................................

Dettagli

Il termine medio può essere: 1) soggetto della maggiore e predicato della minore:

Il termine medio può essere: 1) soggetto della maggiore e predicato della minore: SILLOGISMO ll sillogismo si compone solo di enunciati dichiarativi. Dal punto di vista formale il sillogismo è l unione di più enunciati (chiamati premesse), dai quali deriva con necessità, secondo regole

Dettagli

02 - Logica delle dimostrazioni

02 - Logica delle dimostrazioni Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 0 - Logica delle dimostrazioni Anno Accademico 015/016

Dettagli

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI A. MARTINI Castelfranco Veneto (TV) Elementi di Logica

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI A. MARTINI Castelfranco Veneto (TV) Elementi di Logica settembre 008 Elementi di Logica 1. Nozioni preliminari La logica studia come funziona il pensiero e il ragionamento espresso attraverso degli enunciati Il ragionamento è un sistema di enunciati che permette

Dettagli

1 Richiami di logica matematica

1 Richiami di logica matematica Geometria e Topologia I 7 marzo 2005 1 1 Richiami di logica matematica Definire cos è un enunciato, una proposizione (elemento primitivo della logica delle proposizioni). La definizione è data in termini

Dettagli

04 - Logica delle dimostrazioni

04 - Logica delle dimostrazioni Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 04 - Logica delle dimostrazioni Anno Accademico 013/014 D. Provenzano,

Dettagli

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 01 - Elementi di Teoria degli Insiemi Anno Accademico 2015/2016

Dettagli

NOZIONI DI LOGICA. Premessa

NOZIONI DI LOGICA. Premessa NOZIONI DI LOGICA Premessa Il compito principale della logica è quello di studiare il nesso di conseguenza logica tra proposizioni, predisponendo delle tecniche per determinare quando la verità di una

Dettagli

CALCOLO DEI PREDICATI DEL I ORDINE

CALCOLO DEI PREDICATI DEL I ORDINE CALCOLO DEI PREDICATI DEL I ORDINE Dizionario Simboli descrittivi lettere o variabili proposizionali: p, q, r, A, B, C, lettere o variabili predicative: P, Q, R, lettere o variabili individuali: a, b,

Dettagli

ELEMENTI DI LOGICA SILLOGISTICA

ELEMENTI DI LOGICA SILLOGISTICA Carlo Corsetti ELEMENTI DI LOGICA SILLOGISTICA ARACNE Copyright MM, ARACNE EDITRICE di Gioacchino Onorati 00173 Roma, via R. Garofalo, 133 tel. (06) 72672222 telefax 72672233 ISBN 88-7999-280-X I diritti

Dettagli

Appunti di geometria euclidea

Appunti di geometria euclidea Appunti di geometria euclidea Il metodo assiomatico Appunti di geometria Euclidea Lezione 1 Prima di esaminare nel dettaglio la Geometria dal punto di vista dei Greci è opportuno fare unrichiamo di Logica.

Dettagli

Introduzione ad alcuni sistemi di logica modale

Introduzione ad alcuni sistemi di logica modale Introduzione ad alcuni sistemi di logica modale Laura Porro 16 maggio 2008 1 Il calcolo proposizionale Prendiamo come primitivi i simboli del Calcolo Proposizionale (PC) tradizionale a due valori 1 : un

Dettagli

Insiemi di numeri reali

Insiemi di numeri reali Capitolo 1 1.1 Elementi di teoria degli insiemi Se S è una totalità di oggetti x, si dice che S è uno spazio avente gli elementi x. Se si considerano alcuni elementi di S si dice che essi costituiscono

Dettagli

Materiale didattico aggiuntivo - Analisi Matematica I CENNI DI LOGICA MATEMATICA. 1. Proposizioni. Valori logici. Connettivi logici. Tavole di verita.

Materiale didattico aggiuntivo - Analisi Matematica I CENNI DI LOGICA MATEMATICA. 1. Proposizioni. Valori logici. Connettivi logici. Tavole di verita. Materiale didattico aggiuntivo - Analisi Matematica I CENNI DI LOGICA MATEMATICA 1. Proposizioni. Valori logici. Connettivi logici. Tavole di verita. Intenderemo per PROPOSIZIONE (o ENUNCIATO) una qualunque

Dettagli

1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R):

1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): . equivalenze e implicazioni logiche Esercizio.. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): () x < y, () x = y, () x y, () x y, () (x y) > 0. Osserviamo subito che (x y) > 0 equivale

Dettagli

Logica: materiale didattico

Logica: materiale didattico Logica: materiale didattico M. Cialdea Mayer. Logica (dispense): http://cialdea.dia.uniroma3.it/teaching/logica/materiale/dispense-logica.pdf Logica dei Predicati (Logica per l Informatica) 01: Logica

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09 Logica proposizionale Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università degli

Dettagli

Semantica proposizionale. Unit 2, Lez 3 e 4 Corso di Logica

Semantica proposizionale. Unit 2, Lez 3 e 4 Corso di Logica Semantica proposizionale Unit 2, Lez 3 e 4 Corso di Logica Sommario Semantica dei connettivi Costruzione delle tavole di verità Tautologie, contraddizioni e contingenze Semantica delle forme argomentative

Dettagli

Guido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto

Guido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Guido Alliney Trento, 4 dicembre 2013 Libera volontà Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Concezioni tardo antiche della libertà La libertà implica adesione all ordine

Dettagli

Introduzione alla logica

Introduzione alla logica Corso di Intelligenza Artificiale 2011/12 Introduzione alla logica iola Schiaffonati Dipartimento di Elettronica e Informazione Sommario 2 Logica proposizionale (logica di Boole) Logica del primo ordine

Dettagli

LEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g

LEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g LEZIONE 3 3.. Matrici fortemente ridotte per righe. Nella precedente lezione abbiamo introdotto la nozione di soluzione di un sistema di equazioni lineari. In questa lezione ci poniamo il problema di descrivere

Dettagli

Confronto tra la logica aristotelica e la logica fregeana

Confronto tra la logica aristotelica e la logica fregeana Confronto tra la logica aristotelica e la logica fregeana Per la logica moderna l'enunciato singolare ("Socrate è mortale") può essere scomposto in due parti: una da saturare - detta funzione (o forma)

Dettagli

1 IL PROBLEMA DELLA VAGHEZZA

1 IL PROBLEMA DELLA VAGHEZZA 1 IL PROBLEMA DELLA VAGHEZZA DEFINIZIONI PRELIMINARI: Predicato: un espressione che, applicata ad un soggetto, e opportunamente declinata, produce un enunciato. Estensione del predicato: l insieme degli

Dettagli

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE.

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. PH. ELLIA Indice Introduzione 1 1. Divisori di un numero. 1 2. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica. 2 3. L insieme dei numeri primi è

Dettagli

Maiuscole e minuscole

Maiuscole e minuscole Maiuscole e minuscole Abilità interessate Distinguere tra processi induttivi e processi deduttivi. Comprendere il ruolo e le caratteristiche di un sistema assiomatico. Riconoscere aspetti sintattici e

Dettagli

George BOOLE ( ) L algebra booleana. (logica proposizionale)

George BOOLE ( ) L algebra booleana. (logica proposizionale) George BOOLE (1815-64) L algebra booleana. (logica proposizionale) La logica e George BOOLE George BOOLE nel 1847 pubblicò il libro Mathematical Analysis of Logic, nel quale presentava ciò che oggi si

Dettagli

Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/17

Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/17 Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/17 Andrea Corradini e Francesca Levi Dipartimento di Informatica E-mail: andrea@di.unipi.it, francesca.levi@unipi.it A. Corradini e

Dettagli

Quale Russell? APPROFONDIMENTO DI FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO. a cura del prof. Flaviano Scorticati

Quale Russell? APPROFONDIMENTO DI FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO. a cura del prof. Flaviano Scorticati Quale Russell? APPROFONDIMENTO DI FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO a cura del prof. Flaviano Scorticati Un piccolo gioco per riscaldare l atmosfera CHE COSA HANNO IN COMUNE QUESTE IMMAGINI? BABBO NATALE IL QUADRATO

Dettagli

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA ALGEBRA PRIMO ANNO TOMO NR. 1

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA ALGEBRA PRIMO ANNO TOMO NR. 1 BOOK IN PROGRESS MATEMATICA ALGEBRA PRIMO ANNO TOMO NR. 1 SOMMARIO DEL TOMO 1 CAPITOLO 1: IL LINGUAGGIO DEGLI INSIEMI 1.1 Gli insiemi e la loro rappresentazione pag. 1 1. I sottoinsiemi pag. 6 1.3 Insieme

Dettagli

LEZIONE 2. ( ) a 1 x 1 + a 2 x a n x n = b, ove a j, b R sono fissati.

LEZIONE 2. ( ) a 1 x 1 + a 2 x a n x n = b, ove a j, b R sono fissati. LEZIONE 2 2 Sistemi di equazioni lineari Definizione 2 Un equazione lineare nelle n incognite x, x 2,, x n a coefficienti reali, è un equazione della forma (2 a x + a 2 x 2 + + a n x n = b, ove a j, b

Dettagli

Tavola dei sillogismi

Tavola dei sillogismi Tavola dei sillogismi Le proposizioni del discorso apodittico si distinguono in affermative universali (A): Tutti i cani sono animali affermative particolari (I): Alcuni animali sono mammiferi negative

Dettagli

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 01 - Elementi di Teoria degli Insiemi Anno Accademico 2013/2014

Dettagli

La logica matematica. Si ringraziano per il loro contributo gli alunni della classe IB Lic. Sc. A.S

La logica matematica. Si ringraziano per il loro contributo gli alunni della classe IB Lic. Sc. A.S La logica matematica Si ringraziano per il loro contributo gli alunni della classe IB Lic. Sc. A.S. 2010-2011 La logica studia le proposizioni logiche e le relazioni tra esse. Una proposizione logica è

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Logica proposizionale Proposizione: frase compiuta che è sempre o vera o falsa. Connettivi Posti in ordine di precedenza: not, and, or, implica, doppia implicazione Sintassi Le proposizioni sono costituite

Dettagli

Teoria degli Insiemi

Teoria degli Insiemi Teoria degli Insiemi Docente: Francesca Benanti Ottobre 2017 1 Teoria degli Insiemi La Teoria degli Insiemi è una branca della matematica creata alla fine del diciannovesimo secolo principalmente dal matematico

Dettagli

Esercizi di rappresentazione

Esercizi di rappresentazione Esercizi di rappresentazione Sandro Zucchi 2013-14 Primo esercizio (connettivi vero-funzionali - Bonevac) Quale dei connettivi seguenti è vero-funzionale? (Se classifichi un connettivo come vero-funzionale,

Dettagli

Richiami di logica matematica

Richiami di logica matematica Richiami di logica matematica Gli oggetti elementari dei discorsi matematici sono le proposizioni logiche = enunciati di cui si possa stabilire inequivocabilmente se sono veri o falsi. Sono proposizioni

Dettagli

Aristotele Dalla dialettica alla filosofia prima

Aristotele Dalla dialettica alla filosofia prima Aristotele Dalla dialettica alla filosofia prima Che cos è la filosofia? Metafisica I 1 982-983 Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia Protrettico fr. 6

Dettagli

RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE. Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine

RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE. Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine 1. Risoluzione Definitione 1.1. Un letterale l è una variabile proposizionale (letterale

Dettagli

Storia della logica dall antichità a Boole

Storia della logica dall antichità a Boole Storia della logica dall antichità a Boole S.I.S.S.I.S. I anno Autore: Antonio Monteleone Indirizzo II Fisico-Matematico-Informatico Classe 49A Prof. T.Marino Pensatori contemporanei o antecedenti a Platone

Dettagli

L'algebra Booleana. Generalità. Definizioni

L'algebra Booleana. Generalità. Definizioni L'algebra Booleana Generalità L algebra booleana è stata sviluppata da George Boole nel 1854, ed è diventata famosa intorno al 1938 poiché permette l analisi delle reti di commutazione, i cui soli stati

Dettagli

Linguaggio della Matematica

Linguaggio della Matematica Linguaggio della Matematica concetti primitivi: elementi fondamentali di natura intuitiva (punto, retta, insieme, elemento di un insieme,...). assiomi: enunciati, proposizioni vere a priori (gli assiomi

Dettagli

Informatica. Logica e Algebra di Boole

Informatica. Logica e Algebra di Boole Informatica Logica e Algebra di Boole La logica è la scienza del corretto ragionamento e consiste nello studio dei principi e dei metodi che consentono di individuare il corretto ragionamento. Lo studioso

Dettagli

Richiami teorici ed esercizi di Logica

Richiami teorici ed esercizi di Logica Facoltà di ingegneria Università della Calabria Corsi di Potenziamento Matematica e Logica A. A. 2008-2009 Richiami teorici ed esercizi di Logica Proposizioni logiche: Ogni espressione matematica alla

Dettagli

Introduzione. - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare

Introduzione. - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare Falsiroli Simonetta 1 Introduzione Scopi: - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare - Focalizzare l attenzione ai riferimenti matematici contenuti nel testo 2 1 L opera:

Dettagli

Calcoli dei sequenti classici e lineare

Calcoli dei sequenti classici e lineare Calcoli dei sequenti classici e lineare Gianluigi Bellin November 5, 2009 Scheda per il compito 2, scadenza rinviata al marteedì 10 novembre 2009 1 Calcolo dei sequenti classico 1.1 Linguaggio ed interpretazione

Dettagli

Temi d Esame Logica II

Temi d Esame Logica II PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE Facoltà di Filosofia Temi d Esame Logica II Corso50609 Anno Accademico 2007/8 ELENCO TEMI D ESAME L ESAME SARÀ SCRITTO, DURERÀ DUE ORE E SARÀ COMPOSTO DI TRE PARTI. CHI

Dettagli

Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile pag. 15

Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile pag. 15 Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile 2012- pag. 15 Casi Possibili B= La lancetta indica il Blu V= La lancetta indica il Verde

Dettagli

Lezione 7. Traduzioni/1. Linguaggi booleani/1. Traduzioni/3. Traduzioni/2. Linguaggi booleani. Traduzioni/4

Lezione 7. Traduzioni/1. Linguaggi booleani/1. Traduzioni/3. Traduzioni/2. Linguaggi booleani. Traduzioni/4 Traduzioni/1 Lezione 7 Linguaggi booleani/1 Il linguaggio formale delle piccionaia è sufficientemente potente da esprimere un gran numero di informazioni: 1. La celletta n.1 è occupata O(m,1) O(d,1) O(t,1)

Dettagli

3. Logica. Obiettivi di apprendimento: Relazioni, dati e previsioni 6T, 7T, 8T, 10Q. La logica nel linguaggio comune...

3. Logica. Obiettivi di apprendimento: Relazioni, dati e previsioni 6T, 7T, 8T, 10Q. La logica nel linguaggio comune... Capitolo 3. Logica 3. Logica Obiettivi di apprendimento: Relazioni, dati e previsioni 6T, 7T, 8T, 10Q. La logica nel linguaggio comune... sei una persona priva di logica è logico comportarsi cosí fai l

Dettagli

CORSO DI AZZERAMENTO DI MATEMATICA

CORSO DI AZZERAMENTO DI MATEMATICA CORSO DI AZZERAMENTO DI MATEMATICA 1 LE BASI FONDAMENTALI INSIEMI INSIEMI NUMERICI (naturali, interi, razionali e reali) CALCOLO LETTERALE RICHIAMI DI TRIGONOMETRIA I NUMERI COMPLESSI ELEMENTI DI GEOMETRIA

Dettagli

Altrimenti, il M.C.D. di a e b è anche divisore di r (e.g. a=15,b=6,r=3 che è il M.C.D.)

Altrimenti, il M.C.D. di a e b è anche divisore di r (e.g. a=15,b=6,r=3 che è il M.C.D.) Elaboratore Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni sui dati digitale l informazione è rappresentata in forma numerica

Dettagli

Linguaggio della Matematica

Linguaggio della Matematica Linguaggio della Matematica concetti primitivi: elementi fondamentali di natura intuitiva (punto, retta, insieme, elemento di un insieme,...). assiomi: enunciati, proposizioni vere a priori (gli assiomi

Dettagli

Insiemistica. Capitolo 1. Prerequisiti. Obiettivi. Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi

Insiemistica. Capitolo 1. Prerequisiti. Obiettivi. Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi Capitolo 1 Insiemistica Prerequisiti Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi Obiettivi Sapere utilizzare opportunamente le diverse rappresentazioni insiemistiche Sapere

Dettagli

1 ELEMENTI DI ALGEBRA BOOLEANA I postulati dell'algebra di Boole Alcuni teoremi I teoremi di De Morgan

1 ELEMENTI DI ALGEBRA BOOLEANA I postulati dell'algebra di Boole Alcuni teoremi I teoremi di De Morgan 1 ELEMENTI DI LGER OOLEN... 1 1.1 I postulati dell'lgebra di oole... 1 1.2 lcuni teoremi... 5 1.3 I teoremi di De Morgan... 6 1.4 Esercizi... 8 1.1 1 ELEMENTI DI LGER OOLEN 1.1 I postulati dell'lgebra

Dettagli

LA LOGICA FUZZY. X X c =1

LA LOGICA FUZZY. X X c =1 LA LOGICA FUZZY La logica fuzzy è una logica non binaria bensì sfumata, che prende spunto dalla filosofia buddistazen, per la quale il mondo viene visto come un qualcosa di continuo, per l appunto di sfumato.

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Appunti del corso di Matematica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 02 - I Numeri Reali Anno Accademico 2013/2014 D. Provenzano, M.

Dettagli

Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814)

Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Kant aveva voluto costruire una filosofia del finito. Fichte vuol costruire una filosofia

Dettagli

In una palazzina abitata da 20 famiglie, 10 di esse hanno il cane, 2 non hanno n è cane n è gatto mentre 12 famiglie hanno il gatto.

In una palazzina abitata da 20 famiglie, 10 di esse hanno il cane, 2 non hanno n è cane n è gatto mentre 12 famiglie hanno il gatto. Attività In una palazzina abitata da 20 famiglie, 10 di esse hanno il cane, 2 non hanno n è cane n è gatto mentre 12 famiglie hanno il gatto. È possibile che si realizzi la situazione descritta? Motiviamo...

Dettagli

Ruggero Morresi. Neotopica: un linguaggio, una filosofia. eum > scienze della comunicazione

Ruggero Morresi. Neotopica: un linguaggio, una filosofia. eum > scienze della comunicazione Ruggero Morresi Neotopica: un linguaggio, una filosofia eum > scienze della comunicazione eum > scienze della comunicazione Ruggero Morresi Neotopica: un linguaggio, una filosofia eum isbn 978-88-6056-161-9

Dettagli

Equazioni di primo grado

Equazioni di primo grado Equazioni di primo grado 15 15.1 Identità ed equazioni Analizziamo le seguenti proposizioni: a ) cinque è uguale alla differenza tra sette e due ; b ) la somma di quattro e due è uguale a otto ; c ) il

Dettagli

ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE

ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/ d6081/index.html Ricevimento:

Dettagli

2. Che cosa significa che due insiemi sono uguali? La parola uguale e il simbolo = hanno un unico significato in matematica? 13

2. Che cosa significa che due insiemi sono uguali? La parola uguale e il simbolo = hanno un unico significato in matematica? 13 Indice Parte I Teoria degli insiemi e Logica matematica 1. Qual è, o quale dovrebbe essere, il ruolo della teoria degli insiemi nell insegnamento della matematica? 3 1.1 La teoria degli insiemi e la matematica

Dettagli

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13)

LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) LOGICA MATEMATICA PER INFORMATICA (A.A. 12/13) DISPENSA N. 4 Sommario. Dimostriamo il Teorema di Completezza per il Calcolo dei Predicati del I ordine. 1. Teorema di Completezza Dimostriamo il Teorema

Dettagli

Una Breve Introduzione alla Logica

Una Breve Introduzione alla Logica Una Breve Introduzione alla Logica LOGICA La LOGICA è la disciplina che studia le condizioni di correttezza del ragionamento Occorre dire, anzitutto, quale oggetto riguardi ed a quale disciplina spetti

Dettagli

PROGRAMMA CONSUNTIVO

PROGRAMMA CONSUNTIVO PAGINA: 1 PROGRAMMA CONSUNTIVO A.S.2014-2015 SCUOLA Liceo Linguistico Manzoni DOCENTE: Marina Barbàra MATERIA: Matematica e Informatica Classe 1 Sezione A OBIETTIVI: le parti sottolineate sono da considerarsi

Dettagli

2 non è un numero razionale

2 non è un numero razionale 2 non è un numero razionale 1. Richiami: numeri pari e dispari. Un numero naturale m è pari (rispettivamente dispari) se e solo se esiste un numero naturale r tale che m = 2r (rispettivamente m = 2r +

Dettagli

1 ELEMENTI DI ALGEBRA BOOLEANA

1 ELEMENTI DI ALGEBRA BOOLEANA 1.1 1 ELEMENTI DI ALGEBRA BOOLEANA 1.1 I postulati dell'algebra di Boole I circuiti digitali, chiamati anche circuiti logici, trattano segnali di forma quantizzata (assenza o presenza del segnale) in contrapposizione

Dettagli

Che cos è la filosofia analitica?

Che cos è la filosofia analitica? Che cos è la filosofia analitica? Sascia Pavan sascia.pavan@gmail.com 31 marzo 2011 Sommario 1 Introduzione I padri fondatori Logica matematica 2 La filosofia analitica prima maniera: dalle origini agli

Dettagli

Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016.

Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016. Registro Lezioni di Algebra lineare del 15 e 16 novembre 2016 Di seguito si riporta il riassunto degli argomenti svolti; i riferimenti sono a parti del Cap8 Elementi di geometria e algebra lineare Par5

Dettagli

Elementi di Logica Teoria degli insiemi

Elementi di Logica Teoria degli insiemi Precorso di Analisi Matematica Facoltà d'ingegneria Università del Salento Elementi di Logica Teoria degli insiemi Proff. A. Albanese E. Mangino Dipartimento di Matematica e Fisica E. De Giorgi - Università

Dettagli

11. Misure con segno.

11. Misure con segno. 11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante

Dettagli

Calcolo proposizionale

Calcolo proposizionale 1 Il calcolo delle proposizioni Una proposizione logica si dice semplice o atomica se contiene soltanto un predicato. Due o più proposizioni semplici collegate mediante l'uso di connettivi formano proposizioni

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica del Primo Ordine: Motivazioni, Sintassi e Interpretazioni Logica per la Programmazione Lezione 1 Calcolo Proposizionale: sintassi e semantica Tautologie Esempi di Formalizzazione di Enunciati pag.

Dettagli

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Lezione 4

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Lezione 4 Sperimentazioni di Fisica I mod. A Lezione 4 Alberto Garfagnini Marco Mazzocco Dipartimento di Fisica G. Galilei, Università di Padova 14-15 ottobre 2013 Algebra Booleana Lezione IV: Algebra Booleana 1.

Dettagli

LEZIONE 12. v = α 1 v α n v n =

LEZIONE 12. v = α 1 v α n v n = LEZIONE 12 12.1. Combinazioni lineari. Definizione 12.1.1. Sia V uno spazio vettoriale su k = R, C e v 1,..., v n V vettori fissati. Un vettore v V si dice combinazione lineare di v 1,..., v n se esistono

Dettagli

Cenni di logica. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica A

Cenni di logica. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica A Cenni di logica Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica A Hynek Kovarik (Università di Brescia) Cenni di logica Analisi Matematica A 1 / 21 Scopo: introdurre nozioni di logica & terminologia

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Definire un linguaggio formale Logica proposizionale Sandro Zucchi 2013-14 Definiamo un linguaggio formale LP (che appartiene a una classe di linguaggi detti linguaggi della logica proposizionale) Per

Dettagli

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale . I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei

Dettagli

Filosofi e profeti. Una questione di metodo. Cos è un argomento. Università degli Studi di Milano

Filosofi e profeti. Una questione di metodo. Cos è un argomento. Università degli Studi di Milano Una questione di metodo Università degli Studi di Milano Filosofi e profeti Sandro Zucchi 2015-2016 Prima di affrontare la questione se le nostre pratiche correnti nei confronti degli animali siano giustificate

Dettagli

Matematica e Statistica per Scienze Ambientali

Matematica e Statistica per Scienze Ambientali per Scienze Ambientali Insiemi e Combinatoria - Appunti 1 1 Dipartimento di Matematica Sapienza, Università di Roma Roma, 23 - Ottobre 2012 Il concetto di insieme Non tratterò la teoria assiomatica degli

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica per la Programmazione Lezione 2 Dimostrazione di tautologie Proof System pag. 1 Un Problema di Deduzione Logica [da un test di ingresso] Tre amici, Antonio, Bruno e Corrado, sono incerti se andare

Dettagli

mio indirizzo 1 Sarò lieto di ricevere commenti o segnalazioni di errori presso il

mio indirizzo 1 Sarò lieto di ricevere commenti o segnalazioni di errori presso il INTRODUZIONE Purtroppo questo libro è rappresentato molto più dal sottotitolo che dal titolo. Infatti è una semplice trascrizione di miei appunti per vari corsi di logica che ho tenuto in passato all Università

Dettagli

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali Università Roma Tre L. Chierchia 1 Gli insiemi N, Z e Q Il sistema dei numeri reali (R, +,, ) può essere definito tramite sedici assiomi: quindici assiomi algebrici (si veda ad esempio 2.3 in [Giusti,

Dettagli

Connettivi del linguaggio e della logica

Connettivi del linguaggio e della logica Connettivi del linguaggio e della logica Fino a che punto il significato di,, e corrisponde al significato delle espressioni del linguaggio naturale e o, se... allora... e non? e e Congiunzioni e connettivi

Dettagli

ESEMPIO Un esempio di insieme vuoto è l insieme dei numeri reali di quadrato 4. B A

ESEMPIO Un esempio di insieme vuoto è l insieme dei numeri reali di quadrato 4. B A TEORI DEGLI INSIEMI GENERLIT Un insieme è un ente costituito da oggetti. Il concetto di insieme e di oggetto si assumono come primitivi. Se un oggetto a fa parte di un insieme si dice che esso è un suo

Dettagli

Elementi di logica. SCOPO: introdurre nozioni di logica & vocabolario per una corretta interpretazione delle dimostrazioni.

Elementi di logica. SCOPO: introdurre nozioni di logica & vocabolario per una corretta interpretazione delle dimostrazioni. Elementi di logica SCOPO: introdurre nozioni di logica & vocabolario per una corretta interpretazione delle dimostrazioni. Quantificatori: elementi fondamentali del linguaggio matematico. quantificatore

Dettagli

Dai Presocratici ad Aristotele Volume 1 sk Aristotele e il primo peripato pag. 1

Dai Presocratici ad Aristotele Volume 1 sk Aristotele e il primo peripato pag. 1 Aristotele e il primo peripato pag. 1 Concetto di logica o analitica Questa disciplina non considera né la produzione di qualcosa (scienze poietiche), né l azione morale (scienze pratiche) e neppure la

Dettagli