Piano sociale distrettuale (P.S.R. 2016/2018)

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1 Allegato 1 Linee guida di attuazione Logo Piano Distrettuale Logo ECAD Logo ASL Aea Distrettuale n. 12 Unione Montana dei Comuni del Sangro Area Distrettuale Sangro-Aventino Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro -Aventino ECAD Unione Montana dei Comuni del Sangro Azienda ASL Lanciano-Vasto-Chieti Piano sociale distrettuale (P.S.R. 2016/2018) Logo del Piano Distrettuale Sito internet dell Ambito Distrettuale Sociale Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 1

2 Indice Presentazione... 2 SEZIONE 1. ASSETTI ISTITUZIONALI E FORMAZIONE DEL PIANO DISTRETTUALE Gli assetti istituzionali dell Ambito distrettuale L Ufficio di Piano Il processo di formazione del Piano sociale distrettuale Il Gruppo di Piano La Conferenza locale socio-sanitaria e gli assetti di integrazione Modalità, tempi e strumenti per la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni SEZIONE 2. IL PROFILO SOCIALE LOCALE Analisi delle tendenze demografiche Dimensione socio-economica del territorio e delle zone Analisi dei fabbisogni sociali e di salute L attuale sistema di offerta Analisi degli impatti della precedente programmazione Quadro dei principali fabbisogni emersi, criticità e prospettive di miglioramento... SEZIONE 3. LE PRIORITA E LE STRATEGIE DEL PIANO DISTRETTUALE SOCIALE Priorità generali per il benessere sociale e di salute Obiettivi della programmazione SEZIONE 4. LA PROGRAMMAZIONE SOCIALE E SOCIO-SANITARIA Asse Tematico 1 - Attuazione degli obiettivi essenziali di servizio sociale Asse Tematico 2 - Interventi e servizi per la non autosufficienza Asse Tematico 3 - Strategie per l inclusione sociale e il contrasto alle povertà Asse Tematico 4 - Sostegno alla genitorialità e alle famiglie, nuove generazioni, prevenzione e contrasto alla violenza domestica Asse Tematico 5 - Strategia per le persone con disabilità Asse Tematico 6 - Strategia per l invecchiamento attivo Asse Tematico 7 - Strategie per lo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia Quadro generale sinottico degli interventi e dei servizi inseriti nel Piano distrettuale... Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE 5. L INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA... Errore. Il segnalibro non è definito Misure di integrazione istituzionali... Errore. Il segnalibro non è definito Misure di integrazione fra servizi... Errore. Il segnalibro non è definito Misure di integrazione professionale... Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE 6. LE AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA LOCALE E LA CO- PROGETTAZIONE Definizione del sistema di affidamento dei servizi e degli interventi Le misure per la valorizzazione del terzo settore, dell economia e dell impresa sociale Linee guida del regolamento per l accesso dei servizi La composizione e il funzionamento dell Ufficio di Piano e degli Uffici di Gestione sociale Sistema informativo di monitoraggio, valutazione, controllo dei servizi e degli interventi Linee di indirizzo per il bilancio sociale SEZIONE 7. LA POLITICA DELLA SPESA E I QUADRI DI PREVISIONE SEZIONE 8. ALLEGATI Presentazione Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 2

3 La programmazione sociale a livello locale per il triennio è chiamata a darsi obiettivi e priorità per sviluppare Un Welfare che crei valore per le persone, le famiglie e la Comunità. Il nuovo Piano Sociale Regionale ha evidenziato alcuni dei principali aspetti sull evoluzione dei bisogni e dei fenomeni sociali che più premono per una riforma del welfare: invecchiamento, non autosufficienza, emersione di nuovi bisogni, impoverimento, immigrazione, conciliazione dei tempi, e ha riconosciuto nella frammentazione il limite più importante del Welfare attuale. Il punto di partenza della nuova programmazione sociale è stato quello di lavorare insieme per ricomporre le conoscenze e le informazioni onde orientare meglio le scelte, individuare le risorse investite anche se provenienti da fonti di finanziamento differenti, monitorare gli interventi e i servizi offerti per rispondere ai bisogni dei cittadini. E proprio partendo dalle indicazioni emerse e riflettendo su cosa significa creare valore per le proprie comunità, i propri cittadini e le proprie famiglie che i Comuni dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12, hanno sviluppato in questi mesi il lavoro di riprogrammazione. Investire sulla costruzione della Comunità e sulla valorizzazione e messa in rete delle risorse in essa presenti, quale priorità per innovare il welfare è l opzione strategica principale alla base della vision del nuovo Piano Sociale Distrettuale dell Ambito Sangro-Aventino. Una sfida resa ancora più ardua dalla configurazione del territorio che a seguito dell istituzione dei nuovi ambiti Distetttuali Sociali, ha aggregato 37 Comuni appartenenti a 4 Ambiti Sociali Diversi: n. 12 Comuni ricompresi nell ex Ambito n. 20 Aventino, n. 21 Comuni facenti parte dell ex Ambito 21 Sangro, n. 2 Comuni aggregati all ex Ambito 23 Basso Sangro e n. 2 Comuni assocaiti all ex Ambito 27 Maielletta. Il Lavoro di analisi del contesto, fatto con la diretta partecipazione di molteplici realtà del territorio, rappresentanti di diversi target ed esigenze, ha permesso di arrivare alla riprogrammazione del Piano Distrettuale più consapevoli dell importanza dello stare insieme per trovare occasioni utili per tutto il territorio e sperimentare nuove e più efficaci risposte. L augurio dunque è che la nuova programmazione sociale veda il territorio pronto ad accogliere le sfide e le occasioni che l attuale contesto sociale e normativo propone, disponibile al confronto e alla condivisione delle conoscenze, capace di costruire il cambiamento che lo attende in modo innovativo e generoso. Il Presidente dell ECAD Arturo Scopino Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 3

4 SEZIONE 1. ASSETTI ISTITUZIONALI E FORMAZIONE DEL PIANO DISTRETTUALE Nella prima sezione vengono presentati: gli assetti istituzionali del nuovo Ambito distrettuale e le responsabilità di pianificazione e gestione, la presenza di zone sociali, la governance dell Ambito, la composizione dell Ufficio di Piano, il processo seguito per la formazione del Piano distrettuale, la composizione del Gruppo di Piano, la composizione della Conferenza locale socio-sanitaria, la descrizione del livello istituzionale dell integrazione socio-sanitaria, la descrizione del processo di coinvolgimento e partecipazione dei diversi soggetti territoriali alla stesura del Piano distrettuale e gli strumenti utilizzati per favorirne la partecipazione Gli assetti istituzionali dell Ambito distrettuale L Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino è composto da n. 37 Comuni di cui n. 12 facenti parte dell ex Ambito n. 20 Aventino ( Casoli, Altino, Lama dei Peligni, Gessopalena, Roccascalegna, Taranta Peligna, Lettopalena, Palena, Torricella Peligna, Civitella messer Raimondo, Colledimacine, Pennadomo), n. 21 ricompresi nell ex Ambito n. 21 Sangro ( Archi, Atessa, Bomba, Borrello, Civitaluparella, Colledimezzo, Fallo, Gamberale, Montazzoli, Monteferrante, Montebello Sul Sangro, Montelapiano, Montenerodomo, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Quadri, Roio Del Sangro, Rosello, Tornareccio, Villa Santa Maria), n. 2 afferenti all ex Ambito n. 23 Basso Sangro (Sant Eusanio Del Sangro e Paglieta) e n. 2 ereditati dall ex Ambito n. 27 Maielletta (Paolombaro e Fara San Martino). L insediamento della Conferenza dei Sindaci del nuovo Ambito Sociale Distrettuale è avvenuto in data 22 settembre 2016 su iniziativa e convocazione a cura del Sindaco del Comune di Atessa di maggior dimensione demografica. Nella stessa seduta l Unione Montana dei Comuni del Sangro è stata votata all unanimità, Ente Capofila dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino. La sede dell Unione Montana dei Comuni del Sangro ECAD è ubicata a Villa Santa Maria (Ch) in Via Duca Degli Abruzzi n All interno dell Ambito Distrettuale sono state individuate due zone di gestione sociale l una rappresentativa dei Comuni di: Palena, Lettopalena, Taranta Peligna, Lama dei Peligni, Colledimacine, Civitella Messer Raimondo, Palombaro e Fara San Martino e dell Unione dei Comuni Montani Maiella Orientale Verde Aventino e l altra comprensiva dei restanti Comuni: Casoli, Altino, Gessopalena, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Archi, Atessa, Bomba, Borrello, Civitaluparella, Colledimezzo, Fallo, Gamberale, Montazzoli, Monteferrante, Montebello Sul Sangro, Montelapiano, Montenerodomo, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Quadri, Roio Del Sangro, Rosello, Tornareccio, Villa Santa Maria, Sant Eusanio Del Sangro e Paglieta oltre all Unione Montana dei Comuni del Sangro. Ciascuna Zona ha approvato il suo regolamento di funzionamento, ha individuato l Ente gestore della Zona coincidente con le rispettive Unioni presenti sul territorio zonale e ha scelto quale forma associativa per la gestione associata dei servizi e delle funzioni sociali in analogia con quanto deliberato dalla Conferenza dei Sindaci dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 la convenzione ex art. 30 del D. Lgs. n. 267/2000. In ogni Zona di Gestione Sociale opererà un Ufficio di Zona Sociale con destinazione di risorse umane e strumentali adeguate alle competenze gestionali ad essa attribuite dall Ambito Distrettuale Sociale per il tramite della Conferenza dei Sindaci dell Ambito. Le sedi di ubicazione di ciasuna Zona sono state individuate rispettivamente presso l Unione dei Comuni Montani Maiella orientale Verde Aventino a Palena (Ch) in Via Roma n. 5 e presso l Unione Montana dei Comuni del Sangro a Villa Santa Maria ( Ch) in Via Duca Degli Abruzzi n Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 4

5 1.2. L Ufficio di Piano L Ufficio di Piano dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 è stato istituito con Deliberazione n. 11 del 18/11/2016 della Conferenza dei Sindaci dell Ambito che contestualmente ne ha approvato anche il Regolamento di Funzionamento che si allega al presente documento come parte integrante e sostanziale. La dotazione organica dell Ufficio di Piano comprende l insieme del personale disponibile a vario titolo nella tecnostruttura dell Ente Capofila dell Ambito, necessario al suo funzionamento, in particolare: 1. N. 1 Responsabile dell Ufficio di Piano, individuato nel Responsabile dell Area Sociale dell Unione Montana dei Comuni del Sangro, Ente Capofila dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino, con qualifica professionale di Assistente Sociale, con funzioni di rappresentare, sovrintendere e coordinare l Ufficio, con il ruolo di Responsabile della programmazione e della gestione tecnico-amministrativa-finanziaria dell Ente; 2. N. 1 Segretario comunale, individuato nel Segretario dell Unione Montana dei Comuni del Sangro; 3. N. 1 Ragioniere, individuato nel personale disponibile nell Unione Montana dei Comuni del Sangro, con compiti di Responsabile dell Ufficio finanziario dell Ente; 4. N. 1 Assistente Sociale individuato nel personale disponibile nell Unione Montana dei Comuni del Sangro, con compiti di coordinatore dei servizi sociali, socio-sanitari e socioeducativi; 5. N. 1 Impiegato, individuato nel personale disponibile nell Unione Montana dei Comuni del Sangro, con compiti di esecutore amministrativo-contabile. Poiché nell Ambito distrettuale Sociale n. 12 sono state individuate n. 2 Zone di Gestione Sociale, i referenti di ciascun Ufficio di Zona Sociale si raccorderanno mensilmente, o su richiesta, con il Responsabile dell Ufficio di Piano, rapportando ogni attività posta in essere nella gestione dei servizi sociali affidati alla Zona, gli obiettivi e i risultati raggiunti. Il personale assegnato all Ufficio di Piano, limitatamente all orario impiegato, ricade sotto la responsabilità funzionale ed organizzativa del Responsabile dell Ufficio di Piano, fermo restando la dipendenza amministrativa e i vincoli dello stato giuridico propri di ogni Amministrazione. L Ufficio di Piano in caso di necessità, si avvarrà dell apporto di risorse umane esterne quali collaborazioni interistituzionali, consulenti, personale in comando dai Comuni membri dell Ambito o dall Azienda USL. All Ufficio di Piano la Conferenza dei Sindaci dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 ha demandato i seguenti compiti: a) funzioni di programmazione e progettazione, comprendenti il monitoraggio e la valutazione, in particolare: 1. raccolta e analisi dei dati e delle informazioni sui bisogni della popolazione e sull offerta di servizi presenti sul territorio, anche al fine dell implementazione del sistema informativo regionale sociale; 2. costituzione di tavoli tematici, tecnici e di partenariato per la programmazione distrettuale; 3. assicura il necessario supporto tecnico ed amministrativo durante tutto il processo di programmazione, non solo al livello istituzionale ma anche al Gruppo di Piano, fornendo la più ampia assistenza in particolare durante la fase di impostazione del documento di piano; Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 5

6 4. predisposizione della proposta del Piano Sociale di Ambito Distrettuale, redatta sulla base delle indicazioni e direttive della Conferenza dei Sindaci di Ambito, da sottoporre all approvazione della stessa; 5. predisposizione della proposta di Accordo di Programma con l Azienda USL competente per l integrazione socio-sanitaria; 6. progettazione dei servizi; 7. controllo, monitoraggio, valutazione dei servizi e delle prestazioni erogate; b) funzioni di gestione tecnica e amministrativa, estese alla predisposizione dei bandi e di gestione delle gare, in particolare: 1. predisposizione delle bozze dei bandi; 2. predisposizione delle bozze dei contratti di affidamento dei servizi; 3. raccordo con le strutture degli Enti convenzionati in materia di servizi sociali; 4. cura dei rapporti con l Azienda USL territorialmente competente per l integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari e quelli socio-sanitari a prevalenza sanitaria; 5. istruttoria degli strumenti regolamentari di competenza della Conferenza dei Sindaci di Ambito, in particolare i regolamenti sull accesso alle prestazioni e sulla compartecipazione degli utenti alla spesa; 6. rapporti operativi con soggetti pubblici e privati operanti nel settore dei servizi alla persona, in particolare con Regione, Azienda USL, distretto sanitario di base, scuole, organismi del terzo settore, organizzazioni sindacali, ecc.; c) funzioni contabili e finanziarie, con particolare riferimento alla gestione delle risorse finanziarie e relativa rendicontazione, in particolare: 1. predisposizione del bilancio di competenza; 2. controllo della spesa sociale di competenza; 3. controllo degli adempimenti finanziari di competenza dei Comuni aderenti all Ambito Distrettuale Sociale nei confronti dell Ente Capofila, per quanto non attribuito all Ufficio di Zona Sociale; 4. predisposizione degli atti di rendiconto di competenza Il processo di formazione del Piano sociale distrettuale Il Presidente dell ECAD ha dato avvio al processo di programmazione del Piano Distrettuale Sociale attraverso la nomina del gruppo di piano, in data 18/11/2016 i cui rappresentanti sono stati opportunamente indicati dai soggetti interpellati: politici, tecnici degli Enti Locali, della Comunità Locale nelle sue diverse espressioni (volontariato, cooperazione, associazioni, fondazioni ), istituzioni centrali e locali, quali la Prefettura, la Provincia, le Aziende Pubbliche dei Servizi alla Persona, le istituzioni scolastiche, il Centro di giustizia minorile competente per territorio, l Ufficio di Esecuzione Penale esterna e la ASL. Nella fase di formazione del Piano di Zona al Gruppo di Piano è stato affidato l incarico di stesura del profilo sociale locale, della definizione degli obiettivi e della valutazione di impatto sociale degli obiettivi, nel rispetto di un cronoprogramma indicativo del percorso da avviare. In data 25/11/2016 il Gruppo di Piano è stato convocato dal Presidente dell ECAD e si è Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 6

7 insediato, dandosi un proprio regolamento di funzionamento e nominando il proprio coordinatore con il compito di convocare le sedute, coordinare i lavori, redigere i verbali e i rapporti da inoltrare alla Conferenza dei Sindaci circa l andamento dei lavori. In seno alla prima seduta di insediamento si è proceduto alla formazione di sottogruppi per materia; a ciascun sottogruppo sono stati assegnati dal coordinatore dei compiti funzionali alla redazione preliminare del Profilo Sociale dell Ambito Distrettuale e alla definzione degli obiettivi strategici del Piano Distrettuale Sociale: sottogruppo area minori e famiglie; sottogruppo area disabili; sottogruppo area anziani; sottogruppo multiutenze. Ciascun sottogruppo ha operto in piena autonomia gestionale e organizzativa, fornendo al gruppo di piano i dati necessari per poter procedere all analisi dei bisogni sull intero territorio dell Ambito e alla conoscenza dell esistente in termini di servizi attivi, risorse utilizzate, risorse attivabili, convenzioni e accordi in essere. Trattandosi di un Ambito in cui sono stati ricompresi Comuni afferenti a 4 Ambiti Territoriale Sociali diversi, è stato interessante raccogliere informazioni sulle metodologie di accesso ai servizi poste in essere in ciascun Ambito Sociale, confrontare procedure, strumenti e regolamenti di funzionamento. I sottogruppi hanno altresì lavorato in maniera autonoma per la conduzione dei forum di ascolto e di confronto con i soggetti rappresentativi del territorio, metodologia prescelta anche per ottimizzare i tempi, viste le scadenze imposte dalla Regione Abruzzo. In particolare all interno dei sottogruppi si è cercato di lavorare aggiornando la lettura dei bisogni in modo non routinario e istituzionale ma raccogliendo le voci delle antenne sociali operanti a livello cittadino; un passaggio conoscitivo fondamentale che ci ha consentito di raccogliere numerose indicazioni sulla base delle quali costruire preliminarmente il Profilo Sociale di Ambito e conseguentemente individuare obiettivi e azioni del Piano. La prima stesura del Profilo Sociale è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci dell Ambito nella seduta del 21/12/2016. Il documento, approvato con deliberazione n. 18, ha fornito all Assemblea dei Sindaci un analisi del territorio dell Ambito Distrettuale n. 12 dal punto di vista demografico ed economico; a seguire vengono schematizzati gli indici principali. Dati al 31 dicembre 2015 Valori Percentuali Indice di vecchiaia 218,81 Tasso di natalità 7,4 Tasso di mortalità 15,43 Indice di dipendenza strutturale 61 Indice di dipendenza degli anziani 43,19 Crescita naturale -8,39 Tasso di Crescita totale - 11,1 Saldo naturale -433 Saldo migratorio -140 Età media popolazione 50,4 Età media popolazione straniera 38,8 Numero famiglie Numero medio componenti per 2,12 famiglia Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 7

8 Il documento completo è stato articolato in sei paragrafi supportati da dati e informazioni reperite attraverso fonti diverse che hanno permesso di: agevolare la comprensione dei processi sociali, analizzare le trasformazioni in atto e immaginare le dinamiche del prossimo futuro all interno del territorio; fornire ai responsabili dei processi programmatori di ciascun Comune, informazioni ragionate di immediata utilità per l impostazione di politiche sociali in senso lato (socioassistenziali, ma anche socio-educative, socio-sanitarie, abitative e del lavoro); mettere a disposizione degli operatori, quadri conoscitivi sui segmenti di popolazione più a rischio e sui possibili elementi di vulnerabilità, sia per contribuire ad una programmazione dei servizi basata sulle evidenze dei dati, che come ausilio per lo svolgimento del lavoro quotidiano; offrire al tessuto educativo-formativo, associazionistico, di imprenditoria sociale (scuole, agenzie formative, associazioni, cooperative sociali, etc) e infine al singolo cittadino elementi conoscitivi utili anche per l impostazione di progettualità tematiche o locali; cercare di esplorare quei fenomeni o micro fenomeni che si affacciano come novità, o con nuove caratteristiche, nel panorama sociale. Il Profilo Sociale di Ambito è stato licenziato dal Gruppo di Piano nella seduta del 24/02/2017 data in cui contestualmente sono stati condivisi i contenuti e gli indirizzi del nuovo regolamento di accesso ai servizi di Ambito alla luce del DPCM 159/2013 e degli atti di indirizzo regionale vigenti in materia. Parallelamente alla stesura del Profilo Sociale, il gruppo di piano, stante le scadenze temporali dettate dalla Regione, ha lavorato sulla defnizione del nuovo Piano Sociale Distrettuale. La stesura della nuova programmazione sociale è avvenuta attraverso la scomposizione dei bisogni analizzati con il Profilo sociale di Ambito, la verifica dell impatto della precedente programmazione sui singoli territori ora ricompresi in un unica area distrettuale, la valutazione delle risorse disponibili in ragione degli obiettivi programmatici esplicitati nelle Linee Guida Regionali. Per ciascuo degli Assi tematici indicati nel nuovo Piano Sociale sono stati programmati interventi rispondenti ai bisogni dell Ambito, dove possibile, in continuità con la programmazione 2016 e coerentemente con le priorità progettuali determinate nella norma regionale. Di qui sono state condivise in seno alla Conferenza dei Sindaci dell Ambito nella seduta del 21/12/2016 le seguenti azioni progettuali distinte per asse tematico: PROGRAMMAZIONE SOCIALE E SOCIO-SANITARIA ASSE TEMATICO 1 ASSE TEMATICO 2 DEFINIZIONE Attuazione degli obiettivi essenziali di servizio sociale Interventi e servizi per la non autosufficienza DESCRIZIONE Segretariato Sociale PUA UVM Pronto Intervento Sociale Assistenza domiciliare integrata Assegno disabilità gravissime Assegno di cura Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 8

9 ASSE TEMATICO 3 ASSE TEMATICO 4 ASSE TEMATICO 5 ASSE TEMATICO 6 ASSE TEMATICO 7 Strategie per l inclusione sociale e il contrasto alle povertà Sostegno alla genitorialità e alle famiglie, nuove generazioni, prevenzione e contrasto alla violenza domestica Strategie per le persone con disabilità Strategie per l invecchiamento attivo Strategie per lo sviluppo dei servizi integrativi per la prima infanzia Prestazioni Socio-Sanitarie In Regime Residenziale E Semi-Residenziale Sportello Immigrati Tirocini extracurriculari Servizio Sociale Professionale Servizio Informagiovani Assistenza educativa domiciliare Centro diurno Minori Attività ricreative per minori Compartecipazione alla spesa per i minori istituzionalizzati Assistenza scolastica specialistica Assistenza educativa domiciliare Trasporto Progetti di Vita Indipendente Servizi specialistici ad alta integrazione socio-sanitaria per i malati di SLA Centro diurno socio-educativo Tirocini extracurriculari Assistenza domiciliare Centri diurni Attività ricreative Trasporto Teleassistenza Nido d Infanzia Servizi Integrativi per la prima Infanzia Rispetto al primo asse, le scelte progettuali rispondono agli obiettivi essenziali di servizio indicati nella norma regionale, sono propedeutici alla realizzazione di tutti gli interventi assistenziali e si pongono in continuità della programmazione Nel secondo asse sono stati inseriti gli interventi domiciliari ed economici erogati nell ambito del piano locale della non autosufficienza e delle disabilità gravissime. Contestualmente in ragione della spesa sociale demandata ai Comuni per i soggetti ricoverati in strutture residenziali e semiresidenziali, in tale asse è stato programmato un intervento progettuale che legittima e regolamenta le modalità di accesso a tale intervento economico. L asse tre in risposta ai bisogni emersi dal profilo sociale di Ambito individua quale misura di contrasto alle nuove povertà i Tirocini extracurriculari e lo sportello immigrati quale intervento diretto agli stranieri onde favorirne preliminarmente l inclusione sociale, lavorativa, abitativa e scolastica. Nell asse quattro si è data continuità a tutti gli interventi erogati nel corso dell annualità 2016 in favore delle famiglie, dei minori e dei giovani. La lettura dei servizi programmati nell asse tematico cinque tiene conto di nuovi e vecchi bisogni; in particolare sono stati previsti gli interventi di assistenza scolastica specialistica e di assistenza educativa domiciliare ai soggetti diversamente abili, ivi compresi i non udenti e i non Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 9

10 vedenti. Sono stati potenziati gli interventi di trasporto, programmati tirocini extracurriculari nei confronti di soggetti disabili e/o appartenenti a categorie di svantaggio, progetti per la vita indipendente e per i malati di SLA questi ultimi legati comunque a specifi atti di indirizzo regionale. Nell asse numero sei sono state ricomprese attività atte a promuovere l invecchiamento attivo e a prevenire situazioni di isolamento sociale e fenomeni di disagio legati alla condizione di solitudine in cui vertono molti anziani. L ultimo asse, ricomprende gli interventi a carattere semi-residenziale rivolti alla genitorialità e finalizzati a supportare le famiglie con figli minori di età compresa tra 0 e i 3 anni. Con Deliberazione n. 20 dell 08/03/2017, la Conferenza dei Sindaci dell Ambito Distrettuale ha individuato i criteri di riparto delle risorse regionali e statali destinate al finanziamento del Piano Sociale Distrettuale e condiviso le modalità di cofinanziamento dello stesso. Tale adempimento è stato fatto in relazione ai fondi comunicati con nota prot. n. RA /DPF014 del 25/11/2016. Per il riparto delle risorse afferenti il fondo per i minori istituzionalizzati e quello per l integrazione socio-sanitaria si terrà conto del numero dei soggetti in carico a ciacun Comune. Nella predisposizione del quadro economico del Piano Sociale dell Ambito Distrettuale n. 12, per la quantificazione della spesa comunale, l ufficio di piano su indicazione della Conferenza dei Sindaci ha quantificato le stesse risorse dell annualità 2016, significando che ciascun Comune ha cofinanziato il piano distrettuale nella stessa misura del Piano di Zona in proroga. Tale modalità ha garantito la continuità di tutti i servizi consolidati e determinato per alcuni la possibilità di prevedere interventi aggiuntivi in risposta a nuove domande di assistenza e a nuovi bisogni assistenziali. La validazione finale di tutti gli atti necessari alla presentazione del Piano Distrettuale Sociale da parte della Conferenza dei Sindaci dell Ambito Distrettuale Sociale è avvenuta in data 05/05/2017: Piano Distrettuale Sociale, rif. Delibera n. ; Accordo di Programma ASL, rif. Delibera n. ; Regolamento di Accesso ai Servizi, rif. Delibera n. ; 1.4. Il Gruppo di Piano Il Gruppo di Piano dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 è stato istituito con Deliberazione n. 10 del 18/11/2016 della Conferenza dei Sindaci dell Ambito che contestualmente ne ha approvato anche il Regolamento di Funzionamento che si allega al presente documento come parte integrante e sostanziale. Il Gruppo di Piano è lo strumento di partecipazione e coinvolgimento delle diverse realtà pubbliche e private presenti sul territorio dell Ambito Distrettuale Sociale. Esso, in particolare, si configura come strumento operativo della Conferenza dei Sindaci poiché assolve ai seguenti compiti: Stesura e valutazione del Profilo Sociale di Ambito; Stesura e valutazione del Piano Sociale di Ambito; Valutazione dell impatto sociale del Piano Sociale di Ambito; Stesura, modifiche ed integrazioni al Piano Sociale di Ambito; Eventuale stesura della rimodulazione finanziaria; Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 10

11 Ogni altro compito attribuito dal Piano Sociale Regionale e dalla stessa Conferenza dei Sindaci di Ambito. Nell individuzione dei suoi componenti, la scelta della Conferenza dei Sindaci è stata incentrata a identificare i soggetti maggiormente rappresentativi o con esperienza nella gestione dei servizi sociali, in modo da assicurare sia la più ampia rappresentatività possibile sia la necessaria competenza, evitando di appesantire inutilmente la struttura dell organismo. Coerentemente con tali principi il Gruppo di Piano dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino è composto da 16 componenti, come di seguito riportati: Fioravante Di Giovanni, in rappresentanza del Distretto Sanitario Sangro-Aventino; Roberta Recinella, in rappresentanza del Ministero della Giustizia; Teodora Di Santo, in rappresentanza della Cooperazione; Remo Fioriti, in rappresentata degli Istituti Secondari di Secondo Grado; Di Lauro Barbara, in rappresentanza degli Istituti Comprensivi Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado; Arturo Scopino, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Presidente dell Unione Montana dei Comuni del Sangro; Claudio D Emilio, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Presidente dell Unione dei Comuni Montani Maiella Orientale-Verde Aventino; Nicola Cicchitti, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Sindaco del Comune di Atessa; Domenico Giangiordano, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Sindaco del Comune di Roccascalegna; Nicola Scaricaciottoli, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Sindaco del Comune di Paglieta; Carlo De Vitis, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Sindaco del Comune di Fara San Martino; Giuseppe Finamore, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci quale Sindaco del Comune di Villa Santa Maria; Antonella Gialluca, quale Responsabile del Servizio Politiche Sociali dell Unione Montana dei Comuni del Sangro; Giovanna Giordano, quale Responsabile del Servizio Politiche Sociali del Comune di Atessa; Rita Di Marco, quale Responsabile del Servizio Politiche Sociali del Comune di Casoli; Floriana Tambasco, quale Responsabile del Servizio Politiche Sociali dell ex Ente di Ambito Territoriale Sociale n. 20 (Unione dei Comuni Montani Maiella-Orientale-Verde Aventino). Il punto di partenza del gruppo di piano è stato quello di: valutare i risultati raggiunti con la precedente programmazione; evidenziare i punti di forza e le criticità riscontrate; mettere a sistema le informazioni raccolte e le analisi proposte; avviare una prima riflessione finalizzata all individuazione delle priorità di intervento per il triennio di programmazione ; articolare il proprio processo di lavoro per divenire alla costruzione del nuovo Piano Distrettuale La Conferenza locale socio-sanitaria e gli assetti di integrazione Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 11

12 La Conferenza Locale Socio-Sanitaria è stata istituita con deliberazione n. 13 del 18/11/2016 della Conferenza dei Sindaci dell Ambito che contestualmente ne ha approvato anche il Regolamento di Funzionamento che si allega al presente documento come parte integrante e sostanziale. L Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino, rappresentato dal Presidente dell Ente Capofila (o delegato), Unione Montana dei Comuni del Sangro, e l Azienda USL n. 2 Lanciano- Vasto-Chieti rappresentata dal Direttore Generale hanno stipulano la presente Convenzione socio-sanitaria, in attuazione di quanto previsto dal Piano sociale regionale , allo scopo di disciplinare su base comune l esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi e delle attività oggetto di integrazione socio-sanitaria. La Convenzione disciplina, in particolare: a. le responsabilità di gestione delle materie oggetto della Convenzione; b. i processi di organizzazione e di partecipazione; c. il coordinamento interprofessionale e i percorsi assistenziali integrati; d. le risorse finanziarie impiegate per l attuazione delle attività programmate; e. l esercizio delle funzioni di Organo comune della Convenzione da parte della Conferenza locale integrata socio-sanitaria (CLISS). Essa definisce gli impegni degli enti aderenti concernenti le modalità organizzative e gestionali di esercizio dell integrazione socio-sanitaria, riferito alle materie sanitarie a rilevanza sociale, sociali a rilevanza sanitaria e sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria ex art. 3 septies, commi 2 e 4 del D.Lgs 502/1992 e, comunque, nei limiti definiti dalla programmazione regionale di settore. La Convenzione socio-sanitaria è stata sottoscritta congiuntamente dal Rappresentante legale dell ECAD e dal Direttore Generale della ASL Lanciano-Vasto-Chieti in data 14/04/2017. I servizi, le attività e gli interventi socio-sanitari oggetto della Convenzione sono specificati oltre che nel Piano sociale regionale, nel quale sono dettagliatamente descritti lo sviluppo delle attività organizzative ed operative, il personale e le risorse strumentali, i costi relativi, il crono programma di attivazione dell esercizio integrato anche nell Accordo di Programma sottoscritto contestualmente alla Convenzione in data Modalità, tempi e strumenti per la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni L attività di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni presenti sul territorio è stata fatta attraverso il Gruppo di Piano che già nella seduta di insediamento ha definito tempi e modalità di ascolto. In seno alla prima seduta si è proceduto alla formazione di sottogruppi per materia: sottogruppo area minori e famiglie; sottogruppo area disabili; sottogruppo area anziani; sogruppo multiutenze. Ciascun sottogruppo ha lavorato in maniera autonoma per la conduzione dei forum di ascolto e di confronto con i soggetti rappresentativi del territorio, metodologia prescelta anche per ottimizzare i tempi, viste le scadenze imposte dalla Regione Abruzzo: scuola (verbale del 18/12/2016); terzo settore ( verbale del 21/12/2016); Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 12

13 organizzazioni sindacali ( 19/12/ /02/ ); associazioni di categoria ( verbale del 13/02/2017) ; distretti sanitari di base operanti sul territorio dell Area Distrettuale (verbale del 22/02/2017). Ciascun incontro si è svolto presso la sede dell Unione Montana dei Comuni del Sangro/ECAD a Villa Santa Maria (Ch). Le realtà più rappresentative del territorio sono state coinvolte e hanno collaborato nella definizione del Profilo Sociale, fornendo dati e informazioni utili per meglio analizzare e conoscere il contesto dell Ambito, esprimendo valutazioni in merito al sistema dei servizi esistente, formulando proposte di intervento per la programmazione futura, come si evince dai verbali redatti per ciascun incontro. Da ogni sottogruppo è emersa la necessità dei partecipanti di avere un confronto continuo con gli Enti e i soggetti preposti alla programmazione dei servizi sia per poter esprimere le loro esigenze assistenziali in corso d opera, sia per fornire idee migliorative, sia per poter essere informati per tempo rispetto a norme di settore in grado di orientare la loro azione futura. Per garantire l attività di comunicazione e di partecipazione dei cittadini sono strati utilizzati canali fisici e canali virtuali: Canali fisici: Ufficio di Piano; Sportelli di Segretariato Sociale; Servizio Sociale Professionale; Sportello Informagiovani; C.A.F.; Sportelli U.R.P.; Sportelli P.U.A.. Canali virtuali: sito web Unione Montana dei Comuni del Sangro; sito web Unione dei Comuni Maiella Orientale Verde Aventino; sito web dei Comuni membri dell Ambito Distrettuale n. 12 Sangro-Aventino; account facebook dei Comuni; locandine informative; posta elettronica. Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 13

14 SEZIONE 2. IL PROFILO SOCIALE LOCALE 2.1. Analisi delle tendenze demografiche IL PROFILO SOCIALE LOCALE Conoscere per decidere e programmare. Soltanto lo studio e l analisi costante dei fenomeni, ci permettono di cogliere i mutamenti in atto nella nostra società e di poter organizzare attraverso politiche, azioni e servizi, delle risposte appropriate ai bisogni strutturali e a quelli di nuova emersione. In questa dimensione, il Profilo Sociale dell Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro Aventino, rappresenta il compendio e la messa a sistema in un quadro interpretativo unitario, di tutte quelle informazioni e quei lavori conoscitivi compiuti sul territorio per restituire alla comunità uno strumento utile alla costruzione dei processi programmatori, partendo dalle concrete esigenze dei singoli territori. Il profilo si articola in sei paragrafi supportati da dati e informazioni reperite attraverso fonti diverse che ponendo l attenzione su tendenze demografiche, sociali, economiche, sui bisogni e sui servizi rilevati, si propone di: agevolare la comprensione dei processi sociali, analizzare le trasformazioni in atto e immaginare le dinamiche del prossimo futuro all interno del territorio; fornire ai responsabili dei processi programmatori di ciascun Comune, informazioni ragionate di immediata utilità per l impostazione di politiche sociali in senso lato (socio-assistenziali, ma anche socio-educative, socio-sanitarie, abitative e del lavoro); mettere a disposizione degli operatori, quadri conoscitivi sui segmenti di popolazione più a rischio e sui possibili elementi di vulnerabilità, sia per contribuire ad una programmazione dei servizi basata sulle evidenze dei dati, che come ausilio per lo svolgimento del lavoro quotidiano; offrire al tessuto educativo-formativo, associazionistico, di imprenditoria sociale (scuole, agenzie formative, associazioni, cooperative sociali, etc) e infine al singolo cittadino elementi conoscitivi utili anche per l impostazione di progettualità tematiche o locali; cercare di esplorare quei fenomeni o micro fenomeni che si affacciano come novità, o con nuove caratteristiche, nel panorama sociale. Questo tipo di approccio, oltre a favorire la comprensione dei fattori che principalmente determinano disagio ed esclusione, ci consente di poter agire efficacemente in una prospettiva non solo di cura, ma anche e soprattutto di prevenzione. Analisi delle tendenze demografiche L Ambito Distrettuale Sociale n. 12 denominato Sangro Aventino comprende complessivamente 37 Comuni: Altino, Archi, Atessa, Bomba, Borrello, Casoli, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Colledimezzo, Fallo, Fara San Martino, Gamberale, Gessopalena, Lama Dei Peligni, Lettopalena, Montazzoli, Montebello Sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Paglieta, Palena, Palombaro, Pennadomo, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Quadri, Roccascalegna, Roio Del Sangro, Rosello, Sant Eusanio Del Sangro,Taranta Peligna, Tornareccio, Torricella Peligna, Villa Santa Maria, e conta una popolazione complessiva di (dato istat aggiornato al 31 dicembre 2015) pari al 3,87 della popolazione totale regionale e il 13,12% di quella provinciale. Ventidue dei Comuni elencati sono classificati come aree periferiche e ultraperiferiche e conseguentemente ricompresi nel territorio della SNAI Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 14

15 ( Strategia Nazionale Aree Interne). Rispetto al totale della popolazione riferita al 31 dicembre 2015, si evidenzia che il 13,95% è rappresentato da minori di età compresa tra 0 e 17 anni, il 59,56% è dato dalla fascia di età compresa tra i 19 e i 65 anni, mentre nel 25,35% sono ricompresi gli anziani over 65enni. Il Comune più popoloso è il Comune di Atessa con abitanti, seguono Casoli con abitanti, Paglieta con abitanti, Altino con abitanti. Di contro i Comuni a minor densità demografica sono in ordine crescente: Montelapiano con 82 abitanti, Montebello sul Sangro con 88 abitanti, Roio sul Sangro con 103 abitanti e Pietraferrazzana con 134 abitanti. Classi Demografiche dei Comuni al 31 Dicembre 2015 Fonte Dati Istat POP. POP POP. POP. POP. POP. POP. POP. POP. TOT COMUNE POP. ALTINO ARCHI ATESSA BOMBA BORRELLO CASOLI CIVITALUPARELLA CIVITELLA MESSER RAIMONDO COLLEDIMACINE COLLEDIMEZZO FALLO FARA SAN MARTINO GAMBERALE GESSOPALENA LAMA DEI PELIGNI LETTOPALENA MONTAZZOLI MONTEBELLO SUL SANGRO MONTEFERRANTE MONTELAPIANO MONTENERODOMO PAGLIETA PALENA PALOMBARO PENNADOMO PERANO PIETRAFERRAZZANA PIZZOFERRATO QUADRI ROCCASCALEGNA Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 15

16 ROIO DEL SANGRO ROSELLO SANT EUSANIO DEL SANGRO TARANTA PELIGNA TORNARECCIO TORRICELLA PELIGNA VILLA SANTA MARIA TOTALE Il territorio presenta una costante decrescita demografica: se poniamo l attenzione ai dati ISTAT riferiti all arco temporale 2005 e 2015, si può osservare come in due lustri, la popolazione complessiva del territorio ha subito una variazione % di 4,03% ovvero di 2178 unità. Grafico n. 1 Questo dato trova maggiore espressione nei Comuni di piccole dimensioni (popolazione di alcune centinaia di abitanti). In un analisi territoriale di area più vasta, emerge chiaramente il fenomeno dello spostamento della popolazione verso le aree di fondovalle, urbane e lungo la costa del territorio provinciale. La sintetica analisi strutturale della sua composizione per classi di età dimostra una presenza consistente di popolazione anziana con un numero di femmine maggiore rispetto a quello dei maschi, dato che non trova conferma nella fascia di popolazione più giovane (0-64 anni), dove il numero dei maschi è più rilevante rispetto a quello delle femmine. Censimento per genere e per classi di età. al 31 dicembre 2015 Fonte dati Istat CLASSE TOTALE TOTALE TOTALE POP. DI ETA' FEMMINE MASCHI PER CLASSI DI ETA' 0-2 anni Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 16

17 3-5 anni anni anni anni anni anni anni anni anni Totale per Genere Il rapporto tra la popolazione con almeno 65 anni sul totale della popolazione residente ci restituisce la fotografia di un territorio abitato da un numero considerevole di anziani con il valore complessivo dell area (25,35%) superiore alla media nazionale (21%), regionale (22,6%) e provinciale (23,38%). Su questo valore ha inciso e continuano ad incidere una serie di fattori congiunti: bassa natalità, contenuta fecondità ed allungamento della vita media. Negli ultimi dieci anni inoltre, si è notevolmente affievolito il ricambio generazionale, ( var. % -7,76 dato riferito alla pop. di età compresa tra i 0-14 anni nell arco temporale 2005/2015) ed una lenta ma costante erosione dello spaccato di popolazione in età attiva (var. % -2,90 dato riferito alla pop. di età compresa tra i anni nell arco temporale 2005/2015) a vantaggio della classe anziana (ormai ¼ della popolazione dell intero territorio). Tab. Popolazione Ambito Distrettuale Sociale n. 12 distinta per classi al 1^ gennaio Fonte Dati Istat COMUNI TOT TOT TOT Altino Archi Atessa Bomba Borrelo Casoli Civitaluparella Civitella MR Colledimacine Colledimezzo Fallo Fara San Martino Gamberale Gessopalena Lama dei Peligni Lettopalena Montazzoli Montebello sul Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 17

18 Sangro Monteferrante Montenerodom o Montelapiano Paglieta Palena Palombaro Pennadomo Perano Pietraferrazzan a Pizzoferrato Quadri Roccascalegna Roio del Sangro Rosello Sant'Eusanio Taranta Peligna Tornareccio Torricella Villa Santa Maria Totale Tali mutamenti si traducono in un effetto di progressivo aumento del carico sociale ed economico delle classi cosiddette improduttive o inattive (0-14 e over64) sulla popolazione potenzialmente attiva. L indice di vecchiaia della popolazione residente è in linea con il dato precedente. Indici Comuni Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino. Fonte Dati Istat al 31 dicembre 2015 Comune Indice di Vecchiaia Indice di Dipendenza Strutturale Indice di Ricambio della Popolazione Attiva Indice Strutturale della Popolazione Attiva Indice di Carico Figlio per Donna Indice di natalità Indice di Mortalit à Altino ,2 113,4 117,3 19,9 12,1 11,8 Archi 229,4 65,6 140,4 143,1 24,4 9,5 14,9 Atessa 173,2 57,4 131,8 126,2 22 7,8 12,2 Bomba 304,1 56,6 146,3 145,8 27 3,6 14,6 Borrello 345,9 87, ,2 15,2 0 19,5 Casoli 218,4 65,7 143,3 128,2 22,7 6,1 15,9 Civitaluparella 341, ,7 137,8 20,7 5,6 14,1 Civitella MR 330,5 71,3 151,2 130,2 29,9 7 24,5 Colledimacine , , ,8 Colledimezzo 554,8 67,2 326,7 145,5 19,2 1,9 27,2 Fallo , ,7 0 29,4 Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 18

19 Fara San Martino 272,7 62,3 194,7 136,8 20,5 6,3 12,6 Gamberale 316,7 64, ,8 23,9 6,2 15,5 Gessopalena 343,1 61,4 224,5 137,4 18,6 7,6 19,4 Lama dei Peligni 312,7 62, ,3 20,5 4,7 9,3 Lettopalena 441, ,8 147,8 26,2 5,5 22 Montazzoli 273,8 70,1 152,4 145,1 23,9 6,1 15,4 Montebello sul Sangro , Monteferrante 687,5 95, , Montelapiano ,2 22,2 0 0 Montenerodomo 254,2 58,6 240,9 136,4 17,7 7,1 18,6 Paglieta 185,2 56,5 112, ,3 7,8 15 Palena 687,5 95, , Palombaro 326,4 60,8 177,6 158,3 23,8 3,9 19,4 Pennadomo , ,2 23,8 7,1 28,2 Perano 176,4 54,6 122,2 126,9 24,2 6,1 12,8 Pietraferrazzana 216, ,4 133,3 30,4 22,6 15,1 Pizzoferrato 361,4 51,3 158, ,5 7,8 20 Quadri ,5 22,9 1,2 15,8 Roccascalegna 318,3 65,2 173,7 152,7 24,6 4,9 18,6 Roio del Sangro , ,3 0 68,6 Rosello 930,8 130,1 216,7 128,9 18,8 4,1 24,7 Sant'Eusanio 224,2 66,9 141,3 134,8 21,3 9,2 13,9 Taranta Peligna 554,2 71,7 272,7 148,9 16,9 5,3 26,5 Tornareccio 223,5 61,8 136,9 128,1 22,9 5,9 13 Torricella , ,6 6,6 18,4 Villa Santa Maria 345,5 57, ,4 20,2 5,9 17 TOTALI 218, ,07 138,03 8,80 7,4 15,43 Si evidenzia un processo di invecchiamento superiore nei Comuni con un basso numero di abitanti con punte che superano i valori di 600 e 900. L indice dell Ambito 218,81, è notevolmente superiore a quello nazionale (150), regionale (176) e provinciale ( 190,04) a testimonianza di una popolazione che annovera, tra i propri residenti, una importante fetta di anziani. Per contro emerge, che nell Area il tasso di natalità pari a 7,4% è in linea con i valori provinciali (7,4) e regionali ( 7,7) anche se dall analisi per singolo Comune emerge che in 7 di essi il tasso di natalità è pari a 0, mentre in 22 Comuni il dato è al di sotto della predetta media. I valori superiori al dato provinciale e regionale si osservano in 7 Comuni (Altino, Archi, Atessa, Gessopalena, Paglieta, Pietraferrazzana e Sant Eusanio del Sangro) dove il rapporto tra i nati e la popolazione media residente si è stabilizzato su valori positivi con un ricambio generazionale che riesce a bilanciare il saldo naturale e il saldo migratorio. Classi Demografiche dei Comuni al 31 Dicembre 2015 Fonte Dati Istat COMUNE Tot. Tot. Tot. Tot. Pop. Tot Tot Pop. Tot Tot Pop. Tot Tot Pop. Tot Tot Masch Fem Masch Fem Mas Fem Maschi Fem Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 19

20 i i chi ALTINO ARCHI ATESSA BOMBA BORRELLO CASOLI CIVITALUPAREL LA CIVITELLA MESSER RAIMONDO COLLEDIMACIN E COLLEDIMEZZO FALLO FARA SAN MARTINO GAMBERALE GESSOPALENA LAMA DEI PELIGNI LETTOPALENA MONTAZZOLI MONTEBELLO SUL SANGRO MONTEFERRANT E MONTELAPIANO MONTENERODO MO PAGLIETA PALENA PALOMBARO PENNADOMO PERANO PIETRAFERRAZZ ANA PIZZOFERRATO QUADRI ROCCASCALEGN A ROIO DEL SANGRO ROSELLO SANT EUSANIO DEL SANGRO TARANTA PELIGNA TORNARECCIO TORRICELLA PELIGNA VILLA SANTA MARIA TOTALE In base alle diverse proporzioni tra le fasce di età prese a riferimento e agli indici conseguenti, la struttura della popolazione dell Ambito si configura di tipo regressiva. L indice di ricambio della popolazione attiva è molto elevato, 322,07 a significare da una parte che la popolazione in età lavorativa è molto anziana, dall altra che il ricambio generazionale non è sufficiente a sostituire (almeno numericamente se non qualitativamente) le persone in uscita dal ciclo produttivo. Generalmente valori distanti dalla condizione di parità indicano una situazione di squilibrio: indici molto al di sotto di 100 possono indicare minori opportunità per i giovani in cerca di prima occupazione, mentre valori molto superiori a 100 implicano anche una difficoltà a Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 20

21 mantenere costante la capacità lavorativa di un paese. Bilancio Demografico Fonte Dati Istat COMUNE Pop. Pop. Nati Morti Saldo Saldo Iscritti Cancellati 1^ genn. 31 Dic. Natural e Migratorio ALTINO ARCHI ATESSA BOMBA BORRELLO CASOLI CIVITALUPAREL LA CIVITELLA MESSER RAIMONDO COLLEDIMACINE COLLEDIMEZZO FALLO FARA SAN -24 MARTINO GAMBERALE GESSOPALENA LAMA DEI 1298 PELIGNI LETTOPALENA MONTAZZOLI MONTEBELLO SUL SANGRO MONTEFERRANT 134 E MONTELAPIANO MONTENERODO MO PAGLIETA PALENA PALOMBARO PENNADOMO PERANO PIETRAFERRAZZ ANA PIZZOFERRATO QUADRI ROCCASCALEGN A ROIO DEL SANGRO ROSELLO SANT EUSANIO DEL SANGRO TARANTA PELIGNA TORNARECCIO TORRICELLA PELIGNA VILLA SANTA MARIA TOTALE Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 21

22 Il tasso di mortalità dell Ambito è alto; rispetto alla media provinciale pari al 12,0%, l Area conta dati pari al 15,43% con punte del 68,6 % nel Comune di Roio Del Sangro e del 67% nel Comune di Montebello Sul Sangro. Nei centri abitativi con maggiore densità di popolazione il dato si assesta sul valore medio di 18,60%. La combinazione dei due dati, natalità e mortalità, determina un tasso di crescita naturale molto negativo rispetto ad altre realtà del territorio provinciale. Al 30 giugno 2016, il saldo naturale per tutti e 37 i Comuni dell Ambito Distrettuale Sociale era pari a -433 unità. Sono nate complessivamente 363 persone e decedute 796. Il numero medio per decessi nel primo semestre è pari a 79,6 per ogni 1000 abitanti. L età media della popolazione per Ambito Distrettuale è 50,42; il valore più basso appartiene al Comune di Altino (42,7) mentre quello più alto fa riferimento al Comune di Montebello Sul Sangro (61). Età Media Popolazione Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Fonte Dati Istat 31 dicembre 2015 ETA' MEDIA ALTINO 42,7 MONTELAPIANO 58,7 ARCHI 47,5 MONTENERODOMO 48,2 ATESSA 44,8 PAGLIETA 45 BOMBA 48,6 PALENA 46,8 BORRELLO 51,5 PALOMBARO 49,7 CASOLI 46,6 PENNADOMO 54,6 CIVITALUPARELLA 50,2 PERANO 45 CIVITELLA MESSER RAIMONDO 49,4 PIETRAFERRAZZANA 46,5 COLLEDIMACINE 61,1 PIZZOFERRATO 48,6 COLLEDIMEZZO 52,9 QUADRI 48,8 FALLO 51,1 ROCCASCALEGNA 49,7 FARA SAN MARTINO 47,7 ROIO DEL SANGRO 59 GAMBERALE 49,2 ROSELLO 58,6 GESSOPALENA SANT EUSANIO DEL 49,6 SANGRO 47 LAMA DEI PELIGNI 49,2 TARANTA PELIGNA 52,6 LETTOPALENA 50,1 TORNARECCIO 46,6 MONTAZZOLI 48,5 TORRICELLA PELIGNA 52,2 MONTEBELLO SUL SANGRO 61 VILLA SANTA MARIA 49,6 MONTEFERRANTE 56,5 TOTALE MEDIA AMBITO 50,4 Il totale delle famiglie residenti nei 37 Comuni dell area è di ( dato aggiornato al 31/12/ 2015), con una media di numero per componenti compresi tra le classi minimali di 1,47 di Roio Del Sangro, 1,52 del Comune di Montelapiano, 1,55 del Comune di Colledimacine, 1,63 componenti del Comune di Montebello Sul Sangro, 1,66 componenti del Comune di Rosello, e quelle più alte con valori di 2,52 del Comune di Atessa, 2,51 del Comune di Sant Eusanio del Sangro, 2,46 del Comune di Casoli. L analisi del lungo periodo mostra chiaramente il progressivo assottigliamento delle dimensioni familiari: Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 22

23 Andamento Numero famiglie Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Fonte Dati Istat N. Famiglie N. Famiglie N. Famiglie N. Famiglie N. Famiglie N. Famiglie COMUNE ALTINO ARCHI ATESSA BOMBA BORRELLO CASOLI CIVITALUPARELLA CIVITELLA MESSER RAIMONDO COLLEDIMACINE COLLEDIMEZZO FALLO FARA SAN MARTINO GAMBERALE GESSOPALENA LAMA DEI PELIGNI LETTOPALENA MONTAZZOLI MONTEBELLO SUL SANGRO MONTEFERRANTE MONTELAPIANO MONTENERODOMO PAGLIETA PALENA PALOMBARO PENNADOMO PERANO PIETRAFERRAZZANA PIZZOFERRATO QUADRI ROCCASCALEGNA ROIO DEL SANGRO ROSELLO SANT EUSANIO DEL SANGRO TARANTA PELIGNA TORNARECCIO Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 23

24 TORRICELLA PELIGNA VILLA SANTA MARIA TOTALE Dal 2010 al 2015 il numero di famiglie è diminuito di 229 nuclei mentre il numero medio di componenti è rimasto pressoché stabile 2,12. Andamento media componenti per nucleo familiare Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Fonte dai Istat N. Comp N. Comp. N. Comp. N. Comp. N. Comp. N. Comp. COMUNE ALTINO 2,45 2,36 2,34 2,4 2,35 2,35 ARCHI 2,41 2,39 2,39 2,4 2,39 2,39 ATESSA 2,45 2,41 2,55 2,53 2,53 2,52 BOMBA 2,29 2,27 2,23 2,25 2,25 2,26 BORRELLO 1,99 1,98 2,01 2,09 2,12 2,07 CASOLI 2,47 2,45 2,44 2,47 2,46 2,47 CIVITALUPARELLA 2,11 1,93 2,08 1,98 1,99 2,02 CIVITELLA MESSER RAIMONDO 2,24 2,17 2,23 2,27 2,3 2,27 COLLEDIMACINE 1,71 1,65 1,63 1,56 1,59 1,55 COLLEDIMEZZO 2,18 2,08 2,03 2,12 2,15 2,13 FALLO 1,87 1,84 1,79 1,81 1,8 1,85 FARA SAN MARTINO 2,35 2,37 2,35 2,32 2,32 2,3 GAMBERALE 2,3 2,26 2,24 2,17 2,19 2,15 GESSOPALENA 2,2 2,1 2,14 2,17 2,17 2,15 LAMA DEI PELIGNI 2,18 2,14 2,09 2,08 2,1 2,1 LETTOPALENA 2,22 2,12 2,07 2,11 2,07 2,01 MONTAZZOLI 2,48 2,46 2,41 2,36 2,34 2,35 MONTEBELLO SUL SANGRO 1,67 1,69 1,69 1,69 1,63 1,63 MONTEFERRANTE 1,73 1,81 1,84 1,82 1,81 1,82 MONTELAPIANO 1,64 1,62 1,71 1,58 1,56 1,52 MONTENERODOMO 2,56 2,45 2,42 2,49 2,43 2,41 PAGLIETA 2,57 2,58 2,57 2,6 2,59 2,61 PALENA 2,2 2,2 2,22 2,25 2,29 2,29 PALOMBARO 2,22 2,23 2,25 2,21 2,23 2,2 PENNADOMO 1,99 1,83 1,85 1,97 1,88 1,9 PERANO 2,45 2,39 2,35 2,42 2,43 2,4 PIETRAFERRAZZANA 2,1 2,16 2,12 2,05 2,05 2,06 PIZZOFERRATO 2,13 2,01 1,94 2 1,98 1,98 QUADRI 2,34 2,25 2,26 2,26 2,28 2,26 ROCCASCALEGNA 2,35 2,21 2,22 2,34 2,33 2,28 ROIO DEL SANGRO 1,48 1,4 1,39 1,4 1,46 1,47 ROSELLO 1,62 1,55 1,56 1,63 1,66 1,66 SANT EUSANIO DEL 2,53 2,49 2,52 2,53 2,56 2,51 Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 24

25 SANGRO TARANTA PELIGNA 1,87 1,82 1,79 1,85 1,85 1,87 TORNARECCIO 1,87 2,46 2,44 2,43 2,43 2,43 TORRICELLA PELIGNA 2,1 2,02 2,01 2,01 2,01 2,03 VILLA SANTA MARIA 2,21 2,19 2,17 2,16 2,13 2,14 TOTALE 2,15 2,12 2,12 2,13 2,13 2,12 I dati censuari ci dicono che a tale semplificazione strutturale si affianca però un aumento della complessità delle forme familiari. Il risultato delle trasformazioni in atto è che si stanno affermando una serie di tipologie familiari residuali fino a una decina di anni fa e che adesso stanno acquisendo sempre più rilevanza: Graf. N. 2 la tipologia familiare dominante permane quella delle coppie con figli; sostanzialmente stabile la quota di coppie senza figli; aumentano le famiglie unipersonali, che sono oggi per la gran parte costituite da anziani soli soprattutto donne; crescono le famiglie monogenitoriali, con netta prevalenza di madri con figli (82%); crescono le coppie non coniugate, sia per la diffusione delle convivenze prematrimoniali che per la sempre più frequente scelta di non sposarsi; diminuiscono sensibilmente le famiglie estese : al censimento 2011 le famiglie con 5 o più persone sono il 4% (erano il 6% nel 2001). Anche l esperienza matrimoniale è sottoposta ad alcune trasformazioni, sia in merito alle modalità del percorso (diminuzione del numero di matrimoni, diffusione e allungamento delle convivenze prematrimoniali) che nelle forme della ritualità. Si tratta sempre più spesso di un evento posticipato per scelta o per necessità. Di contro si evidenzia l aumento del numero di matrimoni civili. In tutte le sue diverse espressioni, la famiglia continua ad essere il fulcro che orienta le politiche sociali rappresentando il primo e principale ambito di inclusione e cittadinanza, il luogo primario delle relazioni, del supporto, della cura e soprattutto, l ammortizzatore sociale più efficace. Sul numero totale delle famiglie e della popolazione residente sta incidendo in maniera sostanziale e costante il numero degli stranieri. L evoluzione della presenza straniera sul territorio è un fenomeno ormai strutturale, stabile ed irreversibile anche se nell ultimo anno, complice la crisi economica in atto, si è assistito Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 25

26 ad un ritmo di crescita inferiore rispetto al periodo precedente. Graf. N. 3 Al 31 dicembre 2015 il numero degli stranieri residenti sul territorio dell Area interessata rappresentano il 5,71 % della popolazione totale e sono in maggioranza femmine (54%). Tra le nazionalità di provenienza predomina quella rumena con il 28% a seguire l albanese (17,8%), quella cinese (15%) e la marocchina (12%). Il Comune che ha una maggiore incidenza di abitanti stranieri è Atessa, con un incidenza del 4,60% sul totale della popolazione, seguono Casoli con 423 abitanti, ovvero con il 7,47%, Altino 9,76% di popolazione straniera. I Comuni a minore o zero intensità sono Gamberale (0), Montebello Sul Sangro (1), Monteferrante e Roio sul Sangro (2), Montelapiano (3). Struttura Popolazione straniera - Fonte Dati Istat 31 dicembre 2015 Pop Pop Pop Pop Pop Pop Pop Pop Pop Pop TOT COMUNE 0-2 anni 3-5 anni 6-11 anni anni anni anni anni anni anni 85+ anni ALTINO ARCHI ATESSA BOMBA BORRELLO CASOLI CIVITALUPARELL A CIVITELLA MESSER RAIMONDO COLLEDIMACINE COLLEDIMEZZO FALLO FARA SAN MARTINO Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2017/2019) 26

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