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2 ORTICOLTURA RISULTATI DI UNA PROVA DI CONFRONTO VARIETALE A MARIGLIANO (NAPOLI) NEL 2012 di patata da industria a confronto 1 Risultati produttivi ( e di fine ciclo) e qualitativi, dopo la trasformazione industriale, di 19 cultivar di patata da chips 2 L assenza di difetti denota una frittura di buona qualità tecnologica (foto 1); un caso di frittura di scadente qualità: il principale difetto riscontrato nelle chips è stato l imbrunimento dell anello vascolare (foto 2) di A. Pentangelo, F. Raimo, F. Cavallaro, D. Cerrato, A. Moschella, F. Govoni, B. Parisi In Italia, il comparto della patata da industria, in virtù dei pluriennali accordi interprofessionali, è un settore dinamico e caratterizzato da una filiera integrata tesa alla costante valorizzazione del prodotto nazionale. In questo modello organizzativo di interprofessione, che premia gli standard qualitativi, si inseriscono i programmi di orientamento varietale, che mirano a fornire agli operatori della filiera utili informazioni per meglio indirizzare la scelta varietale. In tale ottica e in considerazione della sempre continua disponibilità di nuovi materiali genetici, derivanti da programmi di bree- ding nazionali e non, è proseguita l attività di confronto tra varietà di patata da destinare alla produzione di chips, finanziata dal Mipaaf, nell ambito del progetto Convar. Questa attività, avviata nel 2010 (L Informatore Agrario n. 47/2010 e n. 41/2011), è svolta nell agro Acerrano-Nolano, in provincia di Napoli, uno dei più importanti comprensori pataticoli nazionali relativamente alle produzioni precoci avviate alla trasformazione già agli inizi di giugno. Risultati Le principali caratteristiche delle piante sono riportate nella tabella 1. Il numero di steli/cespo, risultato compreso tra 3 e 5 nella maggior parte delle varietà a confronto, è variato da un minimo di 2,1 in a un massimo di 8,9 in. TABELLA 1 - Principali caratteristiche della rilevate al momento della Steli/ Massa epigea (s.s.) (g/) ( 1 ) Senescenza piante (scala 1-9) ( 2 ) a fine ciclo Tuberi/ 3,0 gh 58,8 abcd 8,0 ab 2,2 cd 11,0 de 5,7 bc 75,6 ab 7,8 ab 1,8 cd 16,3 bc 4,8 de 63,8 abcd 8,0 ab 4,7 a 11,7 de 4,9 cde 74,5 ab 7,3 b 2,3 cd 13,3 cd 3,7 fg 41,5 de 6,5 c 2,3 cd 12,4 cde 4,4 ef 68,7 abc 7,5 b 3,0 bc 13,8 cd 4,4 ef 33,3 e 5,5 ef 1,5 cd 13,5 cd 2,8 gh 57,8 abcd 7,5 b 2,0 cd 9,6 de 8,9 a 65,6 abcd 5,7 def 1,0 d 24,3 a 5,5 bcd 44,7 cde 6,5 c 1,5 cd 18,0 b Steli/ Massa epigea (s.s.) (g/) ( 1 ) Senescenza piante (scala 1-9) ( 2 ) a fine ciclo Tuberi/ 3,0 gh 47,7 cde 6,2 cde 1,0 d 12,3 cde 3,8 fg 73,0 ab 7,8 ab 2,5 cd 10,9 de 5,9 b 82,6 a 7,8 ab 4,0 ab 13,4 cd 2,9 gh 62,6 abcd 8,0 ab 2,5 cd 11,0 de 4,7 de 31,0 e 5,0 f 1,2 d 13,1 cd 3,3 g 41,6 de 6,3 cd 1,0 d 10,5 de 2,1 h 59,0 abcd 8,5 a 3,2 bc 8,0 e 3,3 g 40,9 de 6,5 c 1,0 d 11,0 de 2,8 gh 53,8 bcde 6,7 c 2,0 cd 11,1 de Media 4,2 56,6 7,0 2,1 12,9 ( 1 ) Valori riferiti alla. ( 2 ) Valori compresi tra 1 (piante completamente secche) e 9 (piante ancora molto verdi). I valori contrassegnati da almeno una lettera uguale non differiscono statisticamente per P 0,05 (Student Neuman-Keul s Test). In grassetto le varietà testimoni

3 GRAFICO 1 - Produzione totale di tuberi (t/ha) rilevata al momento delle due raccolte ( e a fine ciclo) Produzione totale (t/ha) a fine ciclo Alla la produzione totale è stata, in media, di 43 t/ha; alla a fine ciclo invece la produzione totale media è stata pari a 65 t/ha (+51%). Come sono state impostate le prove La prova, condotta a Marigliano (Napoli), ha previsto il confronto tra 19 cultivar di patata da chips, di cui 12 già testate anche nel 2011 e 2 varietà di riferimento ( e ) molto diffuse in zona (tabella A). Le parcelle, della dimensione di 11,2 m 2 (4 file distanti 70 cm e lunghe 4 m), sono state distribuite in campo mediante uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 3 ripetizioni. La semina è stata eseguita il 9 marzo utilizzando tuberi interi (diametro mm) distanziati tra loro di circa 25 cm sulle file, ottenendo un investimento di 5,7 tuberi/m 2. I tuberiseme certificati sono stati forniti dalle ditte, direttamente o tramite i loro referenti commerciali in Italia. La tecnica colturale adottata è stata quella ordinariamente praticata in zona. Sono state eseguite 2 raccolte: la prima () l 11 giugno, a poco più di 90 giorni dalla semina; la seconda, a fine ciclo colturale, il 17 luglio, a 130 giorni dalla semina. In entrambe le raccolte, oltre a determinare i principali parametri produttivi e qualitativi dei tuberi ottenuti, sono state eseguite prove di frittura su linea industriale presso la Pai Industriale (Gruppo Unichips) di Novara. TABELLA A - Elenco delle varietà a confronto Ditta e Paese di provenienza Comitè Nord (Francia) KWS (Olanda) (*) Hzpc (Olanda) Agrico (Olanda) Germicopa (Francia) Germicopa (Francia) Europlant (Germania) Europlant (Germania) C. Meijer (Olanda) C. Meijer (Olanda) (*) Europlant (Germania) (*) Agrico (Olanda) (*) Cra-Cin (Italia) Agrico (Olanda) Europlant (Germania) Agrico (Olanda) Hzpc (Olanda) (*) Hzpc (Olanda) KWS (Olanda) (*) di nuovo ingresso nel confronto varietale. Quest ultima varietà ha evidenziato un elevata vigoria della (massa epigea > 60 g di sostanza secca) al pari di (la varietà più vigorosa in assoluto),,,,, e ; ed sono state, invece, le varietà con apparato fogliare decisamente meno rigoglioso. Al momento della, e presentavano fogliame in avanzata fase di senescenza. Il grado di senescenza rilevato in corrispondenza della di fine ciclo è risultato molto avanzato per tutte le varietà a eccezione di e che presentavano fogliame non ancora completamente secco. Produzione totale. La maggior parte delle varietà ha prodotto un numero totale di tuberi per compreso tra 10 e 14; valori più elevati sono stati evidenziati in, e, mentre quelli più bassi in ed. Nel grafico 1 è mostrato il livello produttivo raggiunto dalle varietà a confronto in corrispondenza delle due raccolte, mentre nei grafici 2 e 3 sono riportati il peso medio dei tuberi e il loro contenuto di sostanza secca, rispettivamente. Questi due parametri dei tuberi sono molto importanti perché influenzano la qualità (dimensione e croccantezza delle chips) e la resa in prodotto trasformato. Alla la produzione totale è stata, in media, di 43 t/ha; Lady Lenora e sono state le varietà più produttive (oltre 55 t/ha), mentre e hanno fornito i valori, in termini assoluti, più bassi (intorno alle 30 t/ha). Nelle restanti varietà le rese si sono attestate tra 37 e 49 t/ha. Nella di fine ciclo la produzione totale ha raggiunto valori medi di 65 t/ha (+51%, rispetto alla ) con punte di oltre 70 t/ha registrate in,,,, Lady Lenora, e. I valori più bassi (< 45 t/ha) sono stati forniti dalle varietà precoci ed. Queste ultime due varietà hanno fatto registrare anche il più basso incremento produttivo rispetto alla (+10%), mentre i valori più elevati (intorno al 100%) sono stati forniti da e. Peso medio dei tuberi (grafico 2). Il peso medio dei tuberi alla è stato di poco superiore ai 60 g, con i valori più elevati (> 75 g) registrati in,,, e, nell ordine., e hanno evidenziato, invece, i valori più bassi (< 45 g). Alla finale il peso medio dei tuberi ha raggiunto valori superiori ai 100 g in,,,, e, mentre si è mantenuto intorno a 60 g in,, e che hanno fornito tuberi tendenzialmente più piccoli. Il maggior incremento della pezzatura media è stato riscontrato in, e (+80%), mentre gli aumenti più ridotti (< 20%) sono stati forniti da, e. Sostanza secca dei tuberi (grafico 3). Il contenuto di sostanza secca dei tuberi è risultato, in media, di poco superiore al 20% in entrambe le raccolte e non si è molto discostato tra le varietà in prova. (con oltre il 22%), e (con valori di poco superiore al 21%) sono state le varietà con il più alto 48 L Informatore Agrario 1/2013

4 contenuto di sostanza secca registrato in entrambe le raccolte. ha evidenziato, invece, i valori più bassi (< 18%). ha evidenziato valori molto elevati (22%) solo alla finale, mentre le varietà più precoci ( ed, soprattutto), in questa, hanno fatto registrare una riduzione della sostanza secca (oltre 1%). Altri parametri qualitativi. Tra gli altri parametri qualitativi dei tuberi rilevati, il contenuto degli zuccheri (determinato con metodica strip-test) è risultato, per tutte le varietà in prova e in entrambe le raccolte, su valori molto inferiori al limite-soglia previsto dall accordo interprofessionale italiano (1 ). Difetti. Con riguardo ai difetti dei tuberi e delle chips ottenute (tabella 2), alla i tuberi di tutte le varietà hanno evidenziato solo lievi imperfezioni esteriori (inverdimenti, deformità) e nessun difetto riguardante la pasta. Alla frittura, i principali difetti riscontrati sono stati: chips imbrunite (> 20% in, 6-10% in ); chips con anello vascolare scuro (11-20% in, 6-10% in ) (foto 1 e 2). Alla di fine ciclo i tuberi hanno fatto riscontrare un aumento considerevole di difetti sia esterni (accrescimenti secondari, deformi, germogliati, inverditi, marci e spaccati) (foto 3) sia interni (maculatura ferruginea, annerimenti) senza superare, però, la soglia del 5%, a eccezione di,, e (in ordine crescente per difettosità). Viceversa i tuberi di,, e non hanno evidenziato alcun difetto. La qualità delle chips è apparsa mediamente peggiorata nonostante non siano state riscontrate elevate incidenze di difetti; valori significativamente più elevati hanno riguardato l anello vascolare scuro (11-20% in e 6-10% in e ) e la presenza di macchie nere (blackspots) provocate da ammaccature (6-10% in e ) (foto 4). Produzione commerciale e qualità delle chips Per una valutazione complessiva delle varietà a confronto, che tenga conto sia degli aspetti produttivi sia di quelli qualitativi, è necessario prendere in considerazione anche la produzione commerciale e l indice di colore delle chips. La produzione commerciale comprende solo i tuberi appartenenti alla classe di calibro compresa tra 40 e 80 mm di diametro, ritenuta ottimale per l industria. In Campania, i livelli di produzione commerciale ritenuti ottimali da un punto di vista economico possono essere stimati intorno a t/ha per le rac- GRAFICO 2 - Peso medio dei tuberi rilevato al momento delle due raccolte ( e a fine ciclo) Peso medio dei tuberi (g) a fine ciclo Il peso medio dei tuberi alla è stato di poco superiore ai 60 g. GRAFICO 3 - Contenuto di sostanza secca dei tuberi rilevato al momento delle due raccolte ( e a fine ciclo) Sostanza secca (%) a fine ciclo Il contenuto di sostanza secca dei tuberi è risultato, in media, di poco superiore al 20% in entrambe le raccolte. TABELLA 2 - Difetti dei tuberi e delle chips rilevati in corrispondenza delle due raccolte ( e a fine ciclo) Difetti dei tuberi ( 1 ) Difetti delle chips ( 2 ) fine ciclo fine ciclo M (+ ) MN (+ ) AVS (+ ) G (+ ); I (+ ) AVS (+ ) CI (+ ); MN (+ ) D (+ ) D (+ ) CI (+ ); MN (+ ) AS (+ ); G (+ ); M (+ ); MA (+++) MN (+ ) MN (+) AVS (+ ); MN (+ ) MN (+) AS (+ ); M (+ ); MA (++) AVS (+) AVS (+ ); MN (+ ) AS (+ ); I (+ ) MN (+ ) M (+); I (+ ) CI (+) MN (+ ) AS (+ ); G (+ ); M (+); S (+ ) M (+ ) AVS (+) I (+ ); S (+ ) CI (+ ) AS (++); G (+) MN (+ ) AVS (++) D (+ ) D (+ ); G (+ ); I (+ ); M (+ ) MN (+ ) CI (+ ) AVS (+ ); MN (+ ) CI (+ ); MN (+ ) I (+ ) I (+ ) CI (+ ) I (+ ) AS (+ ); G (+ ); I (+ ); M (+ ) MN (+ ) CI (+ ); MN (+ ) AVS (++) AVS (+) AS (+ ); G (+ ); I (+ ) CI (+++) MN (+ ) CI (+ ) CI (+ ); MN (+ ) ( 1 ) AS = accrescimenti secondari; D = deformati; G = germogliati; I = inverditi; M = marci; MA = maculature/annerimenti interni; S = spaccati. ( 2 ) AVS = anello vascolare scuro; CI = chips imbrunite; MN = macchie nere. In parentesi l incidenza dei tuberi e/o chips con difetti: (+ ) = molto lieve ( 5%); (+) = lieve (6-10%); (++) = elevata (11-20%); (+++) molto elevata (> 20%). Alla i tuberi di tutte le varietà hanno evidenziato solo lievi imperfezioni esteriori (inverdimenti, deformità) e nessun difetto riguardante la pasta.

5 ORTICOLTURA GRAFICO Poduzione commerciale (diametro mm) e qualità di frittura delle chips Produzione commerciale (t/ha) Colore chips (Agtron) In grassetto le varietà testimoni. Il gruppo di varietà,,,,,, e presenta sia livelli ottimali di produzione commerciale sia di colorazione delle chips. GRAFICO 5 - di fine ciclo - Produzione commerciale (diametro mm) e qualità di frittura delle chips Produzione commerciale (t/ha) Colore chips (Agtron) In grassetto le varietà testimoni. Tutte le varietà hanno presentato livelli di produzione commerciale superiori o prossimi a 50 t/ha, a eccezione delle precoci e, ferme a circa 40 t/ha. colte precoci (fine maggio-metà giugno) e 50 t/ha per le a fine ciclo (fine giugno-metà luglio). La colorazione delle chips è determinata oggettivamente mediante spettrofotometro Agtron durante le prove di frittura su linea industriale; valori inferiori a 45 (tendenza all imbrunimento) non sono desiderabili per l industria. Nel grafico 4 vengono rappresentati la colorazione delle chips e il livello produttivo commerciale (diametro compreso tra 40 e 80 mm) delle varietà in corrispondenza della. Come evidenziato dalle 2 linee tratteggiate, si differenzia un gruppo di varietà (,,,,,, e VR 808) che presenta sia livelli ottimali di produzione commerciale sia buona colorazione delle chips (Agtron >45)., pur essendo la varietà più produttiva (oltre 50 t/ha) non è risultata, invece, idonea alla frittura in ; tutte le altre varietà (quelle ricadenti nel quadrante in basso a destra), pur evidenziando ottima attitudine alla frittura, non raggiungono la soglia minima di produzione commerciale (superiore a t/ha) ritenuta economicamente soddisfacente. Nella finale (grafico 5), tutte le varietà hanno presentato livelli di produzione commerciale superiori o prossimi a 50 t/ha, a eccezione delle precoci e, ferme a quota di circa 40 t/ha.,, e, al pari della varietà di riferimento, hanno evidenziato valori Agtron ai limiti della soglia minima di accettabilità. Tutte 3 4 Tra i difetti dei tuberi alla si sono evidenziati: danni da spaccature (foto 3) di natura fisiologica (growth cracking) e da macchie nere (foto 4) che sono provocate dalle ammaccature dei tuberi in fase di le restanti varietà hanno evidenziato elevata resa commerciale, soprattutto (71,2 t/ha), (68,5 t/ha) e (64,2 t/ha), associata a ottima colorazione delle chips. Le varietà migliori I risultati ottenuti hanno evidenziato una notevole precocità del ciclo colturale delle varietà ed che però non riescono a fornire livelli produttivi soddisfacenti (>35-40 t/ha) nelle raccolte precoci (a inizio giugno). Tra le varietà utilizzate anche negli anni precedenti ottimi risultati produttivi e qualitativi hanno dato, in sia sia a fine ciclo colturale, le varietà, (varietà caratterizzate anche da buona precocità di senescenza delle piante),, ed, mentre si è positivamente evidenziata solo nella di metà luglio. Tra le varietà saggiate solo in quest annata, ha evidenziato soddisfacenti risultati qualitativi e produttivi in entrambe le raccolte, si è distinta in quella, mentre e nella a fine ciclo colturale. Alfonso Pentangelo Francesco Raimo Filippo Cavallaro, Domenico Cerrato Cra-Unità di ricerca per le colture alternative al tabacco, Scafati (Salerno) Anna Moschella, Fausto Govoni Bruno Parisi Cra-Centro di ricerca per le colture industriali Bologna Attività svolta con il supporto finanziario del Mipaaf nell ambito del progetto di ricerca Convar. Si ringraziano Rocchino Roma (Pai industriale, Novara) e l Azienda agricola Lombardi Isidoro. Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it 50 L Informatore Agrario 1/2013

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