IL SERVIZIO SOCIALE NEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE DI LECCO
|
|
- Damiano Carbone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL SERVIZIO SOCIALE NEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE DI LECCO
2 SCALETTA: CONTESTO SOCIO-SANITARIO (Riabilitazione psicosociale) NORMATIVA DI SETTORE (Piano regionale salute mentale) FINALITA DSM - QUADRO DEI SERVIZI E MODELLO ORGANIZZATIVO AREA SOCIALE DSM SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE INTEGRAZIONE TRA SSP DSM E SSB PROTOCOLLO TERRITORIALITA Puccia Donatella
3 DEFINIZIONE O.M.S 1996 La riabilitazione psicosociale è un processo che deve facilitare agli individui che abbiano un danno, una disabilità o un handicap dovuto ad una malattia mentale, tutte le opportunità per raggiungere il proprio livello ottimale di funzionamento indipendente nella comunità. Dunque la riabilitazione psicosociale implica sia un miglioramento delle competenze individuali sia la introduzione di modificazioni ambientali, in modo da creare le condizioni per la migliore qualità possibile di vita per chiunque abbia avuto l esperienza della malattia mentale o soffra di un danno delle proprie capacità mentali tale da produrre disabilità. Puccia Donatella
4 DEFINIZIONE O.M.S 1996 SOGGETTI COINVOLTI La riabilitazione psicosociale è parte essenziale e integrale della presa in carico complessiva degli individui portatori di disabilità e coinvolge numerosi soggetti: - gli utenti e gli operatori, - le famiglie, - i datori di lavoro, - i manager, - gli amministratori dei servizi comunitari, -la comunità intera. In forza di tale complessità i modi per offrire riabilitazione psicosociale variano a seconda dei luoghi, dei contesti culturali, economici, politici, sociali e organizzativi
5 AREE DI INTERVENTO il controllo della sintomatologia (farmacologicamente e/o psicologicamente) la riduzione di eventuali danni che possano derivare da altri interventi, come una prolungata istituzionalizzazione Il miglioramento delle competenze sociali, cioè all insieme delle abilità cognitive, verbali e non verbali, che consentono di gestire adeguatamente i rapporti interpersonali
6 AREE DI INTERVENTO il sostegno delle famiglie la riduzione della discriminazione e dello stigma il sostegno sociale (risposte a bisogni primari come la casa, il lavoro, le relazioni interpersonali, lo svago) l affermarsi e il rafforzarsi del potere contrattuale degli utenti e della loro autonomia e capacità di autodifendersi e determinarsi.
7 I luoghi della riabilitazione Il servizio e le strutture intermedie Il contesto sociale: casa, lavoro e servizi sociali Terzo settore: cooperazione e associazionismo
8
9 CRITICITA DEL SISTEMA: Insufficiente differenziazione della domanda e insufficiente responsabilizzazione rispetto ai percorsi di cura per i soggetti affetti da disturbi psichici gravi Pericolo di un utilizzo delle risorse non appropriato rispetto alla complessità dei bisogni presentati dagli utenti Nei disturbi psichici gravi si interviene in modo aspecifico nelle fasi più critiche della malattia (esordio) Si opera in modo massiccio nelle fasi successive per contrastare una cronicità ormai instaurata con interventi non sempre efficaci Rispetto al trattamento dei disturbi psichici comuni (ansia, depressione) l'intervento pare poco orientato a una valutazione dei bisogni specifici, alla definizione di obiettivi del progetto terapeutico in modo condiviso con l'utente e alla collaborazione con la medicina generale Puccia Donatella
10 CRITICITA' residenzialità psichiatrica: Disomogeneità della presenza delle SR e dei posti letto nel territorio regionale Scarse dimissioni Prevalenza di posti letto ad alta assistenza Scarso collegamento tra la fase residenziale di assistenza e il progetto territoriale Puccia Donatella
11 Linee di sviluppo Sviluppo di una psichiatria di comunità Integrare diversi servizi, sanitari e sociali, pubblici, privati e non profit, e di collaborazione con la rete informale presente, in apertura con la società civile Integrazione e collegamento tra i diversi soggetti istituzionali Organismo di coordinamento per la salute mentale Superare l'organizzazione del lavoro per struttura nel DSM Sviluppo di equipe funzionali che si costituiscono in funzione di programmi di cura e di attività specifiche Differenziare i percorsi di cura
12 Investire in termini organizzativi e gestionali sui percorsi territoriali per promuovere una psichiatria di comunità che operi in un territorio funzionale ampio integrando i diversi servizi e collaborando con la rete formale e informale Differenziazione dei percorsi: Consulenza (medicina generale) e Assunzione in cura (cure specialistiche); Piano di trattamento individuale per gli utenti con disturbi psichici gravi e bisogni complessi la presa in carico: responsabilità, continuità, governo clinico del percorso, PTI; Flessibilità nei modelli organizzativi per favorire l'alleanza e la valorizzazione con soggetti non istituzionali e la rete sociale
13 Obiettivi strategici Percorsi di cura per i soggetti affetti da disturbi psichici gravi e con bisogni complessi Integrazione delle cure (presa in carico) Piano di Trattamento Individuale (PTI) Ridefinire i percorsi di cura sul territorio e i modelli clinico-organizzativi della residenzialità psichiatrica Progetto terapeutico riabilitativo per gli utenti in strutture residenziali (PTR) coerente con quanto indicato nel piano di trattamento individuale Riqualificazione delle strutture residenziali psichiatriche
14 - L'intervento precoce nelle psicosi - L'inserimento lavorativo - L'intervento nei casi di doppia diagnosi - La prevenzione dei comportamenti patologici che generano allarme sociale - L'assistenza agli utenti di origine straniera
15 - OCSM a livello di ASL con la funzione di analisi dei bisogni del territorio e programmazione dell'utilizzo delle risorse disponibili; - Centralità del Progetto terapeutico Riabilitativo (PTR) basato sui bisogni e le caratteristiche specifiche del paziente e coerenza del PTR con il Piano di trattamento Individuale (PTI) elaborato a livello territoriale; - Necessità di forme differenziate e flessibili di residenzialità in ambito sanitario e non sanitario: distinzioni fra funzioni riabilitative e assistenziali (quindi delle tipologie di SR) - Applicazione di criteri di ammissione per le SR e di protocolli relativi a ammissione, trattamento, dimissione - Definizione per le nuove ammissioni di criteri di inclusione ed esclusione e limiti di età
16 OBIETTIVO DEL PIANO: Riqualificare l'offerta Differenziare le strutture residenziali sulla base di due assi: I livelli di intervento terapeutico e riabilitativo Il grado di intensità riabilitativa offerto
17 1. Attivare una funzione di coordinamento nelle macroaree territoriali che coinvolga tutti i soggetti che concorrono alla salute mentale Organismo di coordinamento per la salute mentale 2. Riorganizzare i modelli di assistenza Ridefinire i percorsi di cura Riqualificare la residenzialità Attivare i programmi innovativi
18 OBIETTIVI: Spostare l'accento dalle strutture ai programmi di cura (durata, criteri, tipologie attività Identificazione di tre principali aree funzionali a cui ricondurre i programmi individuali di cura (PTR) che necessitano di trattamento residenziale: ) AREA RIABILITATIVA AREA ASSISTENZIALE RESIDENZIALITA' LEGGERA
19 CRITERI PER L'INDIVIDUAZIONE DEL PROGRAMMA: la numerosità e l'intensità degli interventi erogati; il mix di tipologie di interventi (individuali, di gruppo, terapeutici, riabilitativi, in sede, fuori sede, ecc.) la numerosità e l'intensità di interventi che riguardano i rapporti di rete sociale
20 Programmi riabilitativi: Tipo programma durata - bassa intensità riabilitativa non prestabilita - media intensità riabilitativa 36 mesi + 36 max - alta intensità riabilitativa 18 mesi + 6 max di proroga se autorizzata OCSM - post- acuzie 3 mesi
21 AREA RIABILITATIVA Programmi di carattere specificatamente riabilitativo Alta intensità riabilitativa 18 mesi Media intensità riabilitativa 36 mesi Post-acuzie 3 mesi non rinnovabili ma ripetibili Progetto terapeutico-riabilitativo (PTR) per ogni paziente Protocolli di accoglimento, trattamento, dimissione Programmi funzionali e coerenti con PTI elaborato in sede territoriale Comunità Riabilitativa Alta assistenza (CRA) Programmi Alta, Media, post-acuzie Assistenza alto grado sulle 24 h 1 inf sulle 24 ore 1 med sulle 12 ore 1 psic 12 ore/sett 1 educ o TRP x 10 utenti 2 oltre 10 2/3 utenti post-acuzie o in alta riabilitazione Comunità Riabilitativa Media assistenza (CRM) sperimentale Programmi ad Alta e Media int riabilitativa Assistenza medio grado sulle 24 h 1 op sulle 24 ore 1 inf 7 ore/di 2 op sulle 12 ore 1 med 1 psic 12 ore/sett 1 ed ogni 5 utenti 2/3 utenti in alta riabilitazione
22 AREA ASSISTENZIALE Programmi che non necessitano di interventi riabilitativi intensivi Programmi a media intensità riabilitativa all'ingresso max 36 mesi, rinnovabili di norma a bassa intensità riabilitativa Progetto terapeutico-riabilitativi (PTR) per ogni paziente Protocolli di accoglimento, trattamento, dimissione Programmi funzionali e coerenti con PTI elaborato in sede territoriale Comunità Protetta ad Alta Assistenza (CPA) Alta assistenza 1 inf sulle 24 h 1 med 4 ore/di 1educ Comunità Protetta Media Assistenza (CPM) Media assistenza 2 op sulle 12 ore di cui 1 inf 7 ore/di 1 med 2 ore/di 1 educ
23 NUOVI ACCOGLIMENTI IN SR: utenti che non hanno precedenti trattamenti in ambito psichiatrico Diagnosi elettive: schizofrenia e sindromi correlate, sindromi affettive gravi (sindrome depressiva ricorrente grave, sindrome bipolare), gravi disturbi della personalità Diagnosi di esclusione: demenza primaria, grave ritardo mentale Età: 50 per le SR di Area riabilitativa e 65 per le RS di Area assistenziale
24 Programmi sanitari di residenzialità leggera: - che non hanno il loro fulcro nella struttura residenziale ma che per essere attuati necessitano dell'appoggio di una soluzione abitativa adeguata in strutture svincolate dall'accreditamento; - attuati da soggetti accreditati per attività di psichiatria per utenti clinicamente stabilizzati; - implementati e finanziati allo scopo di permettere il completamento del percorso riabilitativo dell'utente; - assimilabili ai programmi di media/bassa intensità riabilitativa, a sostegno dell'autonomia acquisita dal soggetto, con attenzione agli interventi di rete sociale - in soluzioni abitative reperite con il concorso degli Enti coinvolti negli OCSM (appartamenti di max 5 posti letto); Durata ampia: dalla temporaneità alla vita Convenzioni con il privato sociale per la gestione del servizio
25 1. Analisi del sistema di salute mentale della Regione Accessibilità nei servizi Incremento di risorse nel sistema, in modo netto per la residenzialità, molto meno nei servizi territoriali (CPS) Monitoraggio delle attività territoriali e della residenzialità con specifici indicatori 2. Criticità Problema di accessibilità per le fasce più giovani di popolazione Vasto problema nella popolazione riguardo al trattamento dei disturbi psichici comuni L'attività prevalente dei CPS è nella struttura (interventi domiciliari e in altro luogo circa 10% del totale) Problema del ruolo della residenzialità psichiatrica nell'ambito del modello di psichiatria di comunità
26 ...CRITICITA' Non ci sono evidenze rispetto ai rapporti con le aree di confine, riguardo la fascia infantile/adolescenziale, ai disturbi da abuso di sostanze, popolazione immigrata Difficoltà dei servizi ad intercettare comportamenti patologici che creano allarme sociale (manifestazioni antisociali) 3. OBIETTIVI DI SVILUPPO - Centralità del ruolo dell'ocsm la cui funzione di integrazione deve essere ulteriormente sviluppata; ruolo programmatorio e di garanzia dell'asl protocolli, tavoli tecnici, aree di confine - Implementare effettivamente la metodologia dei percorsi di cura nei CPS - rinforzare i modelli di collegamento consulenza ai MMG (per i disturbi psichici comuni) e di assunzione in cura per disturbi specifici con particolare incidenza
27 OBIETTIVI DI SVILUPPO - sostenere il modello della presa in carico trattamento integrato per i pazienti gravi e multiproblematici sviluppando: Lavoro di rete Funzione di case manager Idonei meccanismi di finanziamento (riconoscimento delle attività di coordinamento) - Individuazione di modelli organizzativi per rispondere ai bisogni emergenti in collaborazione con soggetti privati accreditati e con realtà di terzo settore Disturbi psichici comuni (ansia, depressione) Disturbi dell'alimentazione e della personalità Diagnosi e intervento precoce nei disturbi gravi Disturbi di confine e dell'età evolutiva
28 - Protocolli per il miglioramento della qualità dell'assistenza ospedaliera: Procedure di accettazione, trattamento e dimissione, consenso informato Misure di prevenzione/contenimento degli agiti autoeteroaggressivi Procedure ASO e TSO - Attivazione e finanziamento nelle diverse aree territoriali di Programmi Innovativi: Area della Qualità e Formazione: Ruolo di case manager Accreditamento professionale Programmi di Area educativo-informativa Area territoriale per le tematiche strategiche: Intervento precoce nelle psicosi Inserimento lavorativo Modelli di intervento integrato nei disturbi psichici gravi Lavoro di rete Disturbi emergenti
29 FINALITA : assicura la presa in carico di pazienti con patologie psichiatriche e disturbi della personalità gravi, fornendo risposte adeguate ai loro bisogni; assicura inoltre l'assunzione in cura o la consultazione per pazienti con patologie psichiatriche minori, che restano in carico al Medico di Medicina Generale. Puccia Donatella
30 2 Comunità Riabilitative ad Alta assistenza (CRA): Bosisio Parini Cernusco Lombardone Comunità Riabilitativa a Media assistenza (CRM) Casatenovo Comunità Protetta a Media assistenza (CPM): Garlate 2 Centri Diurni (CD): Merate Lecco IL SISTEMA DI OFFERTA IN PROVINCIA DI LECCO 2 Centri Psicosociali (CPS): Lecco e Merate Ambulatori: Bellano Introbio, Mandello, Oggiono Privato accreditato: CPB Casa Sara Lecco HOUSING SOCIALE: 1 Lecco : 3 persone 1 Cesana: 2 persone 2 Servizi Psichiatrici Diagnosi e Cura (SPDC) Lecco e Merate Privato accreditato: CPA IL POGGIO Rogeno Privato accreditato: CRM Villa Ratti Monticello Bz Residenzialità Leggera Appartamenti / Programmi: 2 Calolziocorte 5 p + 5 p 3 Olginate 2 p + 2p + 1p 3 Cesana 2 p + 2 p +1p 1 Lecco 3 p 1 Casatenovo 3 p 1 Cernusco 2 p 1 Merate 5 p TOT 33
31 si articola in: attività di degenza ospedaliera per l acuzie attività territoriale (ambulatoriale e domiciliare), con i seguenti percorsi di cura: consulenza, assunzione in cura e programmi integrati di presa in carico attività residenziale a diverso gradiente riabilitativo-assistenziale attività semiresidenziale con finalità riabilitativo - risocializzante Puccia Donatella
32 attività di lavoro in équipe secondo il modello dell integrazione funzionale, con il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le figure professionali e l utilizzo delle differenti funzioni per trattare i molteplici problemi correlati alla patologia psichiatriche (sociali, familiari ) formulazione di piani di trattamento individuali e percorsi diagnostico terapeutici finalizzati a ridurre la cronicizzazione dei pazienti e uniformare la qualità delle prestazioni integrazione attraverso il lavoro di rete con le altre agenzie del territorio e con le famiglie (MMG, ASL, Volontariato ) riduzione al minimo delle istituzionalizzazioni attraverso attività di riabilitazione e risocializzazione, per mantenere il paziente con un sufficiente stato di autonomia, all interno del territorio di appartenenza
33 ACCOGLIENZA VALUTAZIONE CONSULENZA ASSUNZIONE IN CURA PRESA IN CARICO
34 L ACCESSO AI SERVIZI E I PERCORSI Medico di medicina generale Utente/famiglia Pronto Soccorso S.P.D.C. Servizi sociali C.P.S. Valutazione Percorso di cura Progetto di intervento C.P.M. C.P.A. C.R.A. C.R.M. Residenzialità Leggera C.D. Housing sociale Puccia Donatella
35 Coordinatore Sanitario Aziendale Responsabile Area Dipartimentale Direttore Dipartimento Dr. Antonio LORA Segreteria DSM S.S. D. Territoriale Dr. R. Gadaldi S.S.D. Ospedaliera Dr.ssa G.Colombo S.S.D. Riabilitazione Dr.ssa S. Martini S.S.D. Psicologia Dr. V. Rigamonti Area Sociale Dr.ssa D. Puccia Cooperativa L ARCOBALENO Resp. Area psichiatria C. Riva
36 RESIDENZIALITA LEGGERA A LECCO Iniziative sperimentali a partire dal 2004: La casetta in città appartamento per 4 persone, in affitto, pagato attraverso bando nazionale oneri per l assistenza su fondo sociale, come assistenza educativa domiciliare Il Castello Solidale 3 bilocali per 6 persone, proprietà comunale, in comodato oneri su fondo sanitario programma innovativo regionale
37 Condizioni favorevoli: 1.Forte sinergia all'interno dell'ocsm tra DSM, Comuni e privato sociale appartamenti a disposizione di proprietà COMUNI Privato sociale utenti bassi costi per gli
38 Condizioni favorevoli: 2. Programmazione all'interno dell'ocsm implementazione di 30 programmi in 3 anni ( ) 3. programmazione condivisa tra i vari soggetti istituzionali territoriali: AO, Uffici di Piano, Assemblee distrettuali, gestioni associate
39 Avvio dal 2008 da 12 programmi RL a 33 nel 2013 Uniformità di costi fra tutti gli utenti inizialmente per favorire la messa a sistema del servizio Regolamento quota sociale Residenzialità Leggera che scade il Costi quota sociale molto bassi: dal /die ad utente più vitto ( 100/mese) Contribuzione quota sociale: 4/die a carico del fondo sociale dei comuni per la psichiatria se ISEE < 9.200
40 Avvio nel 2008 di 12 programmi RL Uniformità di costi fra tutti gli utenti Avvio nel 2009 di ulteriori 12 programmi RL (di cui 6 da Programma Innovativo reg.) TOT 24 Costi quota sociale molto bassi: 7/die ad utente più vitto ( 100/mese) Quota sociale suddivisa: 5/die a carico dell'utente, 2/die come contributo a carico del fondo sociale dei comuni per la psichiatria Previsione 2010/2011: altri 7 programmi RL in appartamenti messi a disposizione da Comuni
41 Equipe multiprofessionale risorse Flessibilità (ruoli, interventi) Presa in carico integrata Continuità terapeutica tra Servizi e strutture Risorse di rete: formali e informali Puccia Donatella
42 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE AREA LAVORO AREA INTEGRAZIONE Puccia Donatella 14 novembre 2012
43 SSD Residenzialità SSD Ospedaliera AREA SOCIALE DSM SSD Territoriale Puccia Donatella 14 novembre 2012
44 UTENTE FAMIGLIA MICRO CONTESTO ambientale/sociale ORGANIZZAZIONE / NORME PROPRIO ENTE LAVORO D EQUIPE CONTESTO TERRITORIALE: risorse formali e informali Limiti - vincoli VINCOLI - RISORSE A DISPOSIZIONE Puccia Donatella
45 Valutazione psichiatrica Se patologia Invio AS DSM Valutazione sociale INTERVENTO BREVE Consulenza / segretariato: informazioni su servizi e prestazioni Invio / coinvolgimento altri servizi PRESA IN CARICO Collaborazione nella realizzazione di progetti terapeutici e riabilitativi: Colloqui di sostegno-orientamento; Aiuto per pratiche pensionistiche e sostegno al reddito; Ricerca/sistemazione alloggio; Supporto nella gestione del denaro; Avvio percorsi di inserimento lavorativo; Inserimento in strutture residenziali riabilitative / reinserimento territoriale; Interventi per la tutela giuridica; Progetti integrati con altri servizi Attività amministrativa di supporto Puccia Donatella
46 L AS svolge una funzione intermediaria: l accompagnamento materiale la mediazione fra il paziente e l ambiente una funzione di tenere in mente
47 La gerarchia dei bisogni di Maslow
48 si muove dai bisogni biologici fondamentali verso le motivazioni psicologiche più complesse che diventano importanti dopo che i bisogni fondamentali sono stati soddisfatti la motivazione più elevata l autorealizzazione può venire soddisfatta soltanto dopo che tutti gli altri bisogni sono soddisfatti Puccia Donatella
49 Quando si rivolgono all AS persone con comportamenti disfunzionali / disadattivi non sempre è sufficiente soddisfare i bisogni primari IN ASSENZA DI PATOLOGIA PSICHIATRICA OCCORRE COMUNQUE leggere i bisogni psicologici ad es. bisogno di: sentirsi accettato/riconosciuto di non assumersi responsabilità/essere dipendente/delegare ad altri protezione/sentirsi accudito/accompagnato contenimento/strutturazione riempire il vuoto esistenziale o le carenze affettive da deprivazione trasgressione Risarcimento/rivendicazione, ecc. Il cui riconoscimento e soddisfazione permette di far accettare gli aiuti, le proposte, gli stimoli al cambiamento Puccia Donatella
50 AREA INTEGRAZIONE SVILUPPO E INCREMENTO DELLE RISORSE
51 Attivazione di risorse/miglioramento e/o incremento di servizi attraverso: 1. Integrazione socio-sanitaria (rapporti con Comuni/altri servizi/uffici di Piano) 2. Integrazione con privato sociale e Associazioni Puccia Donatella 14 novembre 2012
52 1. AGGIORNAMENTO PROTOCOLLO TERRITORIALITA E MANTENIMENTO FONDO SOCIALE DEI COMUNI PER LA PSICHIATRIA 2. NUOVO CONTRATTO PER LA GESTIONE DI STRUTTURE E SERVIZI PSICHIATRICI: CPM Garlate CRM Casatenovo CD Lecco Programmi di Residenzialità Leggera Personale Programmi Innovativi Assistenza Educativo-riabilitativa territoriale Puccia Donatella 14 novembre 2012
53 IL PROTOCOLLO INTENDE RISPONDERE A PROBLEMATICHE DEGLI UTENTI IN CARICO AL DSM INERENTI: La segnalazione La valutazione della situazione Il progetto integrato L integrazione delle competenze L utilizzo delle risorse La valorizzazione delle attività dell associazionismo e del privato sociale
54 integrare le analisi, le letture, le culture operative e le modalità di intervento per concorrere a ridurre la frammentazione esistente nell offerta di servizi al cittadino
55 I processi di integrazione sono favoriti da una condivisione precoce dell analisi del problema e delle ipotesi di intervento
56 Nella fase terapeutico-riabilitativa, per rispondere ai bisogni sociali della persona con patologia psichiatrica serve una forte integrazione sociale e sanitaria: - Nella comprensione dei bisogni legati alla patologia - Nella scelta e utilizzo delle risorse in questa fase intervengono prevalentemente gli operatori della psichiatria, in un progetto più ampio e condiviso con gli operatori degli altri servizi (comuni, provincia, ecc.) che mettono a disposizione competenze e risorse
57 MODALITA SUDDIVISIONE/INTEGRAZIONE COMPETENZE VALUTAZIONE CLINICA: SE PREVALENZA BISOGNI SANITARI (necessita di progetto terapeutico-riabilitativo integrato) PREVALENZA BISOGNI SOCIALI E SOCIO-ASSISTENZIALI SERVIZI RESIDENZIALI E RIABILITATIVI DELLA PSICHIATRIA AS DSM INTERVIENE DIRETTAMENTE NELLA PRESA IN CARICO E UTILIZZA RISORSE INTERNE E RISORSE DEDICATE INTERVIENE SSB CON COMPETENZE E RISORSE COMUNALI SERVIZI PER TUTTI I CITTADINI Puccia Donatella
58 A Segnalazione da parte del CPS al Servizio sociale comunale tramite lettera Riunione e valutazione congiunta Stesura del Piano di trattamento individuale (PTI), con indicazione di obiettivi, strumenti, risorse
59 B Segnalazione da parte del Servizio sociale di base al MMG tramite lettera Valutazione da parte del MMG Eventuale invio al CPS territoriale
60 MODALITA DI SEGNALAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE DI BASE AL SERVIZIO SOCIALE SPECIALISTICO DEL DSM Modulo MODALITA DI SEGNALAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE DI BASE AL SERVIZIO SOCIALE SPECIALISTICO DEL DSM schema Puccia Donatella
61 Contributi ed interventi economici Assistenza domiciliare ed educativa Pronto intervento assistenziale Percorsi di integrazione socio-lavorativa Residenzialità Leggera Iniziative di aggregazione e di integrazione sociale Iniziative di formazione e sostegno delle famiglie Iniziative di formazione degli operatori
62 PERCHE : Situazioni di urgenza Continuità relazionale Opportunità di una gestione sovracomunale e sovradistrettuale per: Specificità Esiguità numerica Economicità Residenze poco reali per le storie individuali
63 Le novità: avvio e sviluppo housing sociale progetto Casa Madre Laura di Sartirana Merate (R.L. con servizi aggiuntivi) servizio educativo riabilitativo territoriale ricerca nuovi appartamenti per R.L. sul territorio bellanese e a Garlate Puccia Donatella 14 novembre 2012
I percorsi riabilitativi
Azienda Ospedalieria Ospedale di Lecco" Conferenza Territoriale per la Salute Mentale 20 ottobre 2005 I percorsi riabilitativi Progetti e strutture residenziali F. Rossi Dipartimento Salute Mentale - DEFINIZIONE
DettagliConferenza territoriale per la salute mentale
Conferenza territoriale per la salute mentale Lecco, 3. 12. 2007 LA RESIDENZIALITA LEGGERA IN LOMBARDIA Giorgio Cerati Residenzialità psichiatrica: i punti critici Disomogeneità della presenza delle SR
DettagliIl Direttore Generale Carlo Lucchina
Ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali Ai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e p.c. Ai Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale LORO SEDI CIRCOLARE N 49.../SAN Oggetto: Indirizzi
DettagliORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PSICHIATRICI TERRITORIALI
I Sessione: Il problema del lavoro rispetto alla psicopatologia e alla psicologia Malattie psichiatriche e lavoro Milano Ospedale San Raffaele 19 Novembre 2010 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PSICHIATRICI TERRITORIALI
DettagliCoordinatore Sanitario Aziendale. Direttore Dipartimento Salute Mentale Dr. Antonio LORA
Coordinatore Sanitario Aziendale Responsabile Area Dipartimentale Direttore Dipartimento Salute Mentale Dr. Antonio LORA Segreteria DSM S.S.D. Psicologia Dr. V. Rigamonti Area Sociale Dr.ssa D. Puccia
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
DettagliDipartimento di Salute Mentale
Dipartimento di Salute Mentale UO DI PSICHIATRIA E NEUROPSICHIATRIA Direttore: Dr. Vincenzo Zindato UO DI PSICHIATRIA Il CPS è il Servizio che si occupa della prevenzione, della cura e della riabilitazione
DettagliABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013
APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliDipartimento di Salute Mentale
OSPEDALE 88 Dipartimento di Salute Mentale Direttore: Dr. Vincenzo Zindato UO PSICHIATRIA CENTRO PSICO SOCIALE (CPS) E AMBULATORI PERIFERICI Il CPS è il Servizio che si occupa della prevenzione, della
DettagliDIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è un Dipartimento a Struttura e provvede, con le sue strutture e con strutture e associazioni private convenzionate e/o accreditate,
DettagliDOCUMENTO TECNICO DEL SISTEMA DI RESIDENZIALITA PSICHIATRICA
ALLEGATO B1 DOCUMENTO TECNICO DEL SISTEMA DI RESIDENZIALITA PSICHIATRICA Riferimenti normativi 1. Piano Sanitario Nazionale 2007-2009 adottato con DPCM del 7.4.2006. 2. Piano Socio Sanitario Regionale
DettagliIl Dipartimento di Salute Mentale e l Associazionismo dell Auto-Aiuto. dott. Corrado Rossi Coordinatore DSM ASL n. 5 - Pisa 18 maggio 2007
Il Dipartimento di Salute Mentale e l Associazionismo dell Auto-Aiuto dott. Corrado Rossi Coordinatore DSM ASL n. 5 - Pisa 18 maggio 2007 I Servizi per la salute mentale sono costituiti in Dipartimento:
DettagliSALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE
SALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE 1 SALUTE = POSSIBILITA SVILUPPO POTENZIALITA NON C ÈC SALUTE SENZA SALUTE MENTALE (O.M.S.) Circa il 20% della popolazione mondiale maggiore dei 18
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliArea Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS
Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento
DettagliIl sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio
Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale
DettagliLIVEAS - Strutture residenziali e semiresidenziali per persone con fragilità sociali
CASA FAMIGLIA PER PERSONE ADULTE CON DISAGIO PSICHICO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Esclusione Sociale Disabilità Psichica
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliIl nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale. Docente: Paolo Barelli
Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale Docente: Paolo Barelli Day Hospital Centro Diurno CONTESTO Centro Salute Mentale: Ambulatori e Territorio SOCIALE Ospedale: Servizio Psichiatrico
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliLINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI
AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO
DettagliSo-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico
So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico Via Montecassino, 8 Monza sostare-con-voi@novomillennio.it innovazione@novomillennio.it Chi siamo So-stare Con Voi Inserimento
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliCasa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it
Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Chi siamo Casa di Enrica è una casa alloggio per adulti con disagio psichico. Si configura come
DettagliOrganizzazione dei servizi psichiatrici. Filippo Franconi
Organizzazione dei servizi psichiatrici Filippo Franconi Obiettivi di salute mentale Promozione della salute mentale a tutte le età Prevenzione primaria e secondaria dei disturbi mentali Riduzione delle
DettagliConferenza Annuale Salute Mentale. Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico
Conferenza Annuale Salute Mentale Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Mariarosaria Venturini Responsabile U.O. Disabilità
DettagliCittà di Ispica Prov. di Ragusa
Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per
DettagliStato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate
D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliProgetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE
Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliAzione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:
Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliDeliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità
Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliConferenza Stampa. Cure intermedie: attivi 6 posti. all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno
Conferenza Stampa Cure intermedie: attivi 6 posti all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno Mercoledì 17 settembre 2014 - ore 11.30 Sala riunioni Servizio Attività Tecniche AUSL di Parma Via Spalato
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliLa Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute
La Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute Mentale, gli Enti locali, le Associazioni dei Familiari
DettagliPROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO
DettagliCittà di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP
Città di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.71 DEL 30DICEMBRE2014 REGOLAMENTO DELLA CONSULTA
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO
REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO Il presente regolamento si compone di n. 6 pagine, compresa la
DettagliSupporto e accompagnamento degli utenti inseriti nei Programmi di Riabilitazione per favorire e facilitare l accesso alle risorse quali:
attività sociali a rilevanza sanitaria rivolte a persone in carico al Servizio Ambulatoriale ed al Programma di Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale dell ASL 1 Torino Nord L intervento
DettagliI servizi per anziani non autosufficienti
I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliL innovazione in salute mentale: il ruolo della psicologia
Congresso: La psicologia e il sistema socio-sanitario regionale L innovazione in salute mentale: il ruolo della psicologia Mauro Percudani, Dipartimento di Salute Mentale A.O. G. Salvini Garbagnate Milanese
DettagliIL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE
IL LAVORO NEL CARCERE DI TRIESTE Ruolo del Dipartimento di Salute Mentale nella prevenzione all invio in OPG a cura di Renata Bracco Bolzano, 30 novembre 2013 Il territorio del DSM di ASS1 Provincia di
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliSOSTEGNO ALL ABITARE PER PERSONE CON DISAGIO PSICHICO
SOSTEGNO ALL ABITARE PER PERSONE CON DISAGIO PSICHICO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Esclusione Sociale Disabilità Psichica
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliLe professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014
Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo L Educatore Professionale Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014 Cercasi Educatore Professionale (EP) hi é osa fa ome si forma Il profilo professionale
DettagliPunto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna
Punto Unico di Accesso Socio-SanitaroSanitaro nella provincia di Modena Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Il Punto Unico d'accesso Socio Sanitario (PUASS) è una modalità organizzativa
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE
ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per
DettagliPresentazione UILDM VERONA ONLUS Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Sede di Verona Sede staccata di Cerea
Presentazione Sede di Verona Sede staccata di Cerea Presentazione Presentazione Missione Presentazione UILDM Verona é un'organizzazione di Volontariato iscritta al Registro Regionale del Volontariato VR0059.
DettagliPiano di Zona 2010-2012
AREA INCLUSIONE SOCIALE PER SOGGETTI APPARTENENTI ALLE FASCE DEBOLI CODICE - IS - COD. AZIONE PAG IS 1 ITINERARIO LAVORO - Tirocini Formativi-Lavorativi per Adulti e Giovani svantaggiati 277 20 NUMERO
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliLe nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013
Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliCONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE
CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE
DettagliFunzionigramma Comunità Panta Rei
Funzionigramma Comunità Panta Rei Sanitario Psicoterapia/Psichiatra: In collaborazione con la Psicoterapeuta/Psicologa/NPI si occupa della valutazione clinica degli utenti nella fase del preingresso e
DettagliLE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA
LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO Ente proponente il progetto COMUNE DI SARROCH Titolo del progetto PARLA CON NOI Settore ed area di intervento del progetto Settore E) EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
DettagliUnità Valutativa Multidimensionale L esperienza della ASL RMC
L esperienza della ASL RMC Mariella Masselli Responsabile U.O.S.D Tutela Salute Riabilitazione Disabili Adulti d. 12 - ASL RMC Roma, 11 settembre 2013 Appropriatezza clinico-organizzativa nella Regione
Dettagli1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI
PROTOCOLLO OPERATIVO TRA I SERVIZI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELL AMBITO DISTRETTUALE DI SEREGNO E IL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA DELL ASLMI3 DISTRETTO DI SEREGNO PER L EROGAZIONE
DettagliApprovato con deliberazione del C.d.A. n. 1 del 27.02.07
REGOLAMENTO CONSORTILE PER L INSERIMENTO DI MINORI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI Approvato con deliberazione del C.d.A. n. 1 del 27.02.07 1 S O M M A R I O ART. 1 - OGGETTO...3 ART. 2 - FINALITÀ...3 ART.
DettagliPremessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria
PAGINA 1 DI 5 ALLEGATO A Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale della Società della Salute Zona Pisana Premessa La Società della Salute Zona
DettagliLINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA
Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema
DettagliI Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale
I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale Raffaele Tomba Ponzano Veneto, 20 maggio 2011 Agenzia sanitaria e sociale regionale Area innovazione sociale 1 Fasi
DettagliIdee e proposte dall ASP Giovanni XXIII
ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliL'ASSISTENTE SOCIALE NEI SERVIZI PSICHIATRICI
L'ASSISTENTE SOCIALE NEI SERVIZI PSICHIATRICI Ass. Sociale Anna Castellini Assistente Sociale Dottoressa Anna Castellini Percorso storico (1) La figura dell'assistente sociale nelle istituzioni psichiatriche
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliBologna, 10 novembre 2011 Forum sulla non autosufficienza
U.N.A.SA.M. www.unasam.it mail: unasam@unasam.it Bologna, 10 novembre 2011 Forum sulla non autosufficienza Il Bilancio di Salute, strumento per la qualità della cura: interventi personalizzati integrazionee
DettagliLa cooperativa di servizi alla medicina generale per la gestione delle AFT/UCCP: obiettivi, struttura, processi, ruoli e persone
La cooperativa di servizi alla medicina generale per la gestione delle AFT/UCCP: obiettivi, struttura, processi, ruoli e persone Milano 8 Giugno 2013 Gianfranco Piseri Obiettivi delle UCCP Coordinamento
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliOSPEDALE e TERRITORIO
OSPEDALE e TERRITORIO La valutazione sociale nel percorso di continuità assistenziale. L intervento di una rete integrata multiprofessionale per la predisposizione del percorso più idoneo per il paziente
DettagliSEZIONE V Area disabili
SEZIONE V Area disabili 5.1 indicatori della domanda sociale Tab. 5.1 Servizi e interventi richiesti (anno 2008) DISTRETTO Santa croce C. Monterosso A. Chiaramonte G. Ragusa Aiuto Domestico disabili gravi
DettagliPiano di Zona 2010-2012
AREA IMMIGRATI CODICE - I - COD. AZIONE PAG I - 01 Centri di accoglienza FAMIGLIA AMICA e VIVERE LA VITA per richiedenti Asilo Politico 235 I - 02 SENTIERI DI SPERANZA - Servizio di pronta accoglienza
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliI processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari
I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari Roma, 13 Maggio 2011 Prime esperienze DGR 11/15 del 22.02.1999 istituisce l ADI nelle ASL della Sardegna Il 01/07/1999
DettagliLA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO REGIONALE DISABILI LEGGE REGIONALE 13/03
LA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO REGIONALE DISABILI 2014/2016 LEGGE REGIONALE 13/03 1 OBIETTIVI Programma Regionale di Sviluppo Piano d Azione Regionale sulla disabilità bl 2010 2020 Obiettivi di sistema: criteri
DettagliLa Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione
Perchè L A.S.L. deve farsi carico dei costi sanitari derivanti dagli interventi assistenziali rivolti ad anziani non autosufficienti, pertanto si avvale della Commissione per avere una valutazione tecnica
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliRUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO
RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
Dettagli5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO
5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO TABELLA 2.C ACCESSO AL SISTEMA DEGLI INTERVENTI E SERVIZI 2. C. 1. ATTIVAZIONE SPORTELLO SOCIALE ZONA SOCIALE RIMINI SUD Per l accesso ai servizi ed alle
Dettagliproposta di legge n. 210
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 210 a iniziativa dei Consiglieri Ciriaci, Eusebi, Trenta, Natali, Marangoni, Bucciarelli, Carloni, Massi, Latini, Sciapichetti, Acquaroli, Pieroni,
DettagliInclusione sociale e contrasto alla povertà nella programmazione dei Piani Sociali di Zona 2010-2012
Inclusione sociale e contrasto alla povertà nella programmazione dei Piani Sociali di Zona 2010-2012 Barletta 24 febbraio 2011 Dott. Claudio Natale Regione Puglia - Assessorato al Welfare Gruppo di Assistenza
DettagliL infermiere casemanager
L infermiere casemanager Valentina Sangiorgi U.C.S.C. di Roma Policlinico Universitario A.Gemelli Firenze 29-11/1-12-2007 La riorganizzazione delle cure primarie e l integrazione del sistema L aumento
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliCesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE
Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE Cesvot insieme a CRESCIT per promuovere il SERVIZIO CIVILE REGIONALE nelle Associazioni foto di
Dettagli