PROVINCIA DI RIMINI - Popolazione residente da 6 anni in poi per grado di istruzione ai censimenti Grado di istruzione (valori percentuali)

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1 2. PROFILO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO La provincia di Rimini risulta 233esima tra le province dell Unione Europea per valore aggiunto per abitante, misurato in standard di potere di acquisto 6. Nel territorio riminese vi è una grande diffusione di imprese (oltre ), generalmente di piccole e piccolissime dimensioni che si concentrano prevalentemente (26,9%) nelle settore del commercio, seguito da quello delle costruzioni (14,5%) e da quello delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (14,1%). La composizione settoriale delle attività vede confermata e rafforzata la preminenza del settore terziario. All interno di questo si assiste all emergere di nuovi comparti trainanti, come quello dei servizi, accanto alla conferma del ruolo preminente dei comparti tradizionali, come quelli del commercio e del turismo. Il comparto turistico che, con politiche di destagionalizzazione, ha sposato una quota di flussi turistici anche oltre la stagione estiva, nel complesso attiva un mercato del lavoro con manodopera di origine locale, ma anche di altre province vicine, ma soprattutto da paesi esteri (circa un quinto degli avviati, con una leggera prevalenza di donne). Nel campo industriale risulta di estrema rilevanza la dinamica del comparto delle costruzioni, che una lunga fase di crescita dei valori immobiliari ha contribuito ad alimentare. L industria delle costruzioni ha conosciuto in questi anni un intensità di crescita assolutamente inusitata, legata ad una lunga fase congiunturale di orientamento dei risparmi verso il mercato immobiliare. Il comparto manifatturiero conferma una sua tenuta. L agricoltura continua nel suo percorso di ridimensionamento occupazionale riorganizzazione aziendale, evidenziando comunque, in questo percorso anche la presenza di segmenti vitali e competitivi, ma vede quasi scomparire la possibilità di ricambio generazionale. 2.1 ISTRUZIONE E SCOLARITÀ Istruzione Prendendo in considerazione la popolazione dai sei anni in poi attraverso i risultati dei decennali censimenti si può osservare come è cresciuto il grado di istruzione nella provincia di Rimini, in particolare nel segmento femminile che mostra tassi di scolarizzazione sempre maggiori. Tab. 1 popolazione residente >6 anni per grado di istruzione PROVINCIA DI RIMINI - Popolazione residente da 6 anni in poi per grado di istruzione ai censimenti Grado di istruzione (valori percentuali) Censimento Analfabeti Alfabeti privi di titoli di studio elementare media inferiore o di avviamento professionale Diploma di secondaria superiore Laurea % 15% 64% 6% 3% 1% 100% % 14% 65% 10% 4% 1% 100% % 33% 39% 16% 7% 1% 100% % 20% 38% 25% 13% 2% 100% % 13% 30% 31% 21% 4% 100% % 10% 24% 30% 28% 8% 100% Totale 6 SPA: unità di misura depurata dagli effetti dei differenti livello di prezzo presenti nei Paesi membri 16

2 Da rilevare che la percentuale di laureati nella provincia di Rimini è uguale alla media regionale (8%) ma inferiore alle province di Parma (9%) e di Bologna (11%). Anche la percentuale di analfabeti è uguale alla media regionale, ma superiore a quelle delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara. Tab. 2 Grado di istruzione della popolazione divisi per province PROVINCE Laurea Diploma di secondaria superiore media inferiore o di avviamento Grado di istruzione Alfabeti privi di titoli di studio Di cui: in età Totale da 65 anni in elementare poi Analfabeti Di cui: in età Totale da 65 anni in poi Totale Piacenza Parma Reggio nell'emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Emilia-Romagna 7% 27% 27% 30% 8% 3% 0,5% 0,2% 100% 9% 27% 27% 28% 8% 3% 0,4% 0,2% 100% 6% 27% 28% 29% 9% 4% 0,6% 0,3% 100% 7% 26% 28% 29% 9% 4% 0,7% 0,3% 100% 11% 27% 27% 26% 8% 4% 0,6% 0,4% 100% 7% 24% 27% 29% 11% 6% 1,1% 0,8% 100% 7% 27% 28% 26% 11% 6% 0,9% 0,6% 100% 7% 26% 29% 26% 10% 5% 0,9% 0,7% 100% 8% 28% 30% 24% 10% 5% 0,7% 0,5% 100% 8% 27% 28% 27% 9% 4% 0,7% 0,4% 100% Il sistema scolastico Nella provincia di Rimini il sistema dell istruzione è composto da una rete scolastica (dalle scuole dell infanzia alle scuole secondarie di II grado) e da una sede universitaria. Nell anno scolastico 2007/08 la rete scolastica è composta da 125 Istituzioni di cui 42 a gestione statale (12 direzioni didattiche, 10 istituti comprensivi, 5 scuole secondarie di primo grado, 15 scuole secondarie di secondo grado) e 83 a gestione non statale (27 scuole d infanzia paritarie degli EELL, 38 scuole d infanzia paritarie private 9 scuole primarie paritarie, 3 scuole secondarie di primo grado paritarie, 6 scuole secondarie paritarie di secondo grado). Tab. 3 n. iscritti per grado di istruzione e anno scolastico RETE SCOLASTICA PROVINCIALE: is critti per tipologia e anno Anno scolastico Tipologia di 2000/ / / / / / / / 08 variazione 2007/2008 su 2007/2001 Infanzia ,4% Primaria ,0% Secondaria I grado ,1% Secondaria II grado ,1% Totale ,3% % di alunni non italiani sul totale (compresi i residenti a San Marino) n.d. n.d. 6,6% 7,2% n.d. 9,3% 10,9% 9,8% 17

3 La rete scolastica provinciale accoglie una popolazione complessiva (3-18 anni) di unità (+915 alunni rispetto all anno scolastico precedente) di cui il 18,4% presente in scuole non statali, percentuale che sale al 60% nelle scuole dell infanzia. Numero complessivo degli alunni (compresi i disabili) ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI A.S. 2007/2008 Numero degli alunni con disabilità Numero complessivo dei posti (compresi quelli di sostegno) Numero dei posti di sostegno Infanzia Primaria I Grado II Grado Totale Si caratterizza per: una copertura diffusa (sia territorialmente che in termini di posti disponibili) della dell infanzia anche se si registra un aumento considerevole (+14%) della popolazione scolastica nella fascia d età di cui trattasi che può far prevedere un ulteriore fabbisogno di posti; un aumento in otto anni del 17% degli alunni nella primaria (trend in aumento che continuerà anche nei prossimi anni). L 88,8% degli alunni frequenta scuole statali; un aumento in otto anni del 15% degli alunni nella secondaria di primo grado con una tendenza alla crescita anche nei prossimi anni; una ripresa degli iscritti nelle secondaria di secondo grado (in atto da alcuni anni dopo la lieve flessione registrata all inizio del secolo). Negli anni si è registrato un incremento nei licei (che costituiscono il 23,8% degli iscritti a questo ordine di ) contro una flessione marcata negli istituti professionali; una costante crescita degli alunni con cittadinanza non italiana in tutti gli ordini di, ma soprattutto nella secondaria di I grado dove nell anno scolastico 2007/08 rappresentano (al netto dei Sanmarinesi) l 8,7 % del totale degli iscritti; La comunità più numerosa è rappresentata dagli Albanesi, poi i cittadini dell est Europa, seguiti da sudamericani e cinesi, macedoni, marocchini; una presenza di alunni diversamente abili che nell a.s. 2007/08, è arrivata a quota 762 (di cui 754 nelle scuole statali). Nella secondaria di primo grado con il 2,7% del totale degli iscritti si registra la presenza più elevata di studenti diversamente abili L istruzione universitaria La sede universitaria (sede decentrata dell ateneo di Bologna) è stata attivata nel 1993 e offre corsi di economia, statistica/informatica, farmacia, scienze della formazione. L istruzione universitaria, nell anno accademico 2006/2007, gli studenti riminesi iscritti a corsi accademici sono risultati (in aumento rispetto al 2005/2006 quando erano stati conteggiati studenti), distribuiti principalmente in sedi geografiche che hanno distanza massima, dal territorio Provinciale, non superiore ai 200 chilometri. L Università degli Studi di Bologna (comprese le sedi decentrate) sia per localizzazione geografica che per importanza storica è sempre la preferita dai riminesi, con un totale di iscritti (74,9% degli iscritti totali) distribuiti nei poli universitari di Bologna (2.902 iscritti), Cesena (694), Forlì (465), Ravenna (219) e Rimini (1.811). 18

4 8.133 ISCRITTI TOTALI SEDE DI ATENEO BOLOGNA 74,9% URBINO 12,8% MILANO 2,5% FERRARA 2,5% ANCONA 1,6% ALTRI ATENEI 5,7% iscritti all ateneo bolognese FEMMINE 56,9% MASCHI 43,1% FEMMINE 55,1% MASCHI 44,9% Bologna 47,6% Rimini 29,7% Cesena 11,4% Forlì 7,6% Ravenna 3,6% Dalla tabella seguente si può verificare l andamento nel corso degli anni degli iscritti all università, in cui si conferma un alta iscrizione di diplomati. Il tasso di universitarizzazione, calcolato come rapporto tra gli studenti riminesi iscritti all università e la popolazione residente nella Provincia di Rimini in età anni, evidenzia che un po più della metà (50,5%) dei giovani riminesi in questa fascia di età si iscrive all università con una prevalenza delle donne (58%) sugli uomini (43,1%). Tab. 1 - n. iscritti università per principali Atenei, serie storica Anni Accademici Ateneo 95/96 96/97 97/98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 Bologna di cui Rimini Urbino Firenze Ferrara Altri Atenei Totale L ultimo dato sul tasso di passaggio dalla all università 7 calcolato rapportando il totale degli immatricolati di un dato anno accademico ai diplomati dell anno scolastico precedente è del 92,3% mette in evidenza anche la maggiore propensione femminile (96,1%) all istruzione universitaria più alta di 10 punti rispetto a quella maschile (81,6%). 2.2 ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA Tra i nuovi costi sociali, in particolare sulle fasce più deboli, stanno annoverandosi anche quelli da esclusione e marginalizzazione indotti dalla non conoscenza delle tecnologie digitali. Il digitale invece dovrebbe rappresentare la bussola per ritrovare la strada dell equità, dell opportunità, della mobilità sociale e della speranza collettiva. In questo senso è necessario investire per ridurre le distanze materiali (le infrastrutture di accesso) e immateriali (le capacità di utilizzo). Attualmente il processo di alfabetizzazione informatica che sta seguendo un percorso privato e non pubblico. E l interesse per le tecnologie nelle case e l uso ludico o di interesse personale a portare i cittadini su internet 8. 7 L indicatore offre una stima per eccesso della probabilità di una singola generazione di diplomati di proseguire gli studi all università, in quanto i giovani che si immatricolano all università possono provenire da più di una generazione di diplomati. 8 Linee programmatiche di indirizzo. Audizione del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais. 1 commissione Senato della Repubblica. 4 luglio

5 Nella provincia di Rimini la dotazione informatica 9 riguarda un bacino complessivo di circa 7 cittadini su 10. Si segnala in aumento l informatizzazione, non tanto per quel che riguarda la diffusione di personal computer (tendenzialmente stabile negli ultimi anni) quanto l incremento della presenza di connessioni domestiche, larga parte ADSL (oltre i tre quarti delle connessioni locali). Oltre la metà dei riminesi (56%) utilizza la rete internet. Nonostante l aumento significativo rispetto agli anni scorsi, si evidenzia ancora un certo potenziale di espansione, pur limitato nella composizione demografica. Infatti il profilo per età degli internauti non può che mostrare una contrazione nelle fasce di età più giovani: tra gli under34, nove soggetti su 10 hanno familiarità con la rete e le quote di utenti si riducono al crescere dell età, con una penetrazione maggioritaria solo fino ai 50enni. Anche nelle generazioni più anziane, comunque le quote di internauti non sono da trascurare: tra i 55-64enni 4 su 10 si connettono al web e pure tra gli ultra75enni 1 su 10 naviga in rete. 2.3 DIMENSIONE E COMPOSIZIONE DELLE FORZE DI LAVORO La struttura della popolazione attiva in provincia di Rimini si caratterizza con valori positivi in termini occupazionali se rapportati con i dati nazionali, un po meno se rapportati con i dati regionali. Come si vede dalle tabelle 5 e 6, la dinamica complessiva nel periodo vede un incremento nel tasso di occupazione generale (dal 63,8% al 65,9%) ed una riduzione in quello di disoccupazione (dal 5,8% al 4,5%). Nel 2007 la quota di persone in cerca di lavoro è più bassa dell 1,6% rispetto alla media italiana e quella degli occupati supera del 7,2% il valore nazionale. Se si considera la distinzione di genere, la percentuale di donne occupate cresce dal 53,7% del 2004 al 58,4% del 2007, mentre quella degli uomini diminuisce lievemente passando dal 74% al 73,4%. Il tasso di disoccupazione, invece, si riduce sia per la componente maschile scendendo dal 4,1% del 2004 al 3,7% del 2007 sia, soprattutto, per quella femminile passando dall 8,1% al 5,4%. Tab. 1 - Tassi di disoccupazione provinciali per sesso, anni Tasso di disoccupazione - valori % anno 2007 anno 2006 anno 2005 anno 2004 Maschi Femmine TOTALE Maschi Femmine TOTALE Maschi Femmine TOTALE Maschi Femmine TOTALE Piacenza 1,1 4,0 2,2 1,7 3,9 2,6 3,3 5,1 4,0 2,2 5,0 3,4 Parma 1,6 3,1 2,3 2,3 3,2 2,7 2,6 6,0 4,1 2,6 4,9 3,6 Reggio Emilia 1,8 1,9 1,9 2,1 3,2 2,6 1,7 5,4 3,2 1,0 5,0 2,7 Modena 2,2 5,2 3,5 2,5 3,2 2,8 2,9 4,7 3,7 2,9 4,7 3,7 Bologna 2,0 3,1 2,5 2,4 3,5 2,9 1,9 3,7 2,7 2,6 3,6 3,1 Ferrara 1,9 3,8 2,7 4,3 7,1 5,5 4,5 7,4 5,8 3,1 5,7 4,3 Ravenna 2,9 2,9 2,9 2,4 4,6 3,4 3,2 5,4 4,2 3,0 5,9 4,3 Forlì 1,6 6,9 3,8 3,7 7,8 5,4 2,7 6,2 4,3 3,0 5,7 4,2 Rimini 3,7 5,4 4,5 2,9 6,0 4,2 3,3 6,7 4,7 4,1 8,1 5,8 Emilia-Romagna 2,1 3,9 2,9 2,6 4,3 3,4 2,7 5,3 3,8 2,7 5,0 3,7 Nord-Est 2,1 4,5 3,1 2,4 5,3 3,6 2,8 5,6 4,0 2,5 5,7 3,9 Italia 4,9 7,9 6,1 5,4 8,8 6,8 6,2 10,1 7,7 6,4 10,5 8,0 Tab. 2 - Tassi di occupazione provinciali per sesso, anni Tasso di occupazione (15-64 anni) - valori percentuali anno 2007 anno 2006 anno 2005 anno 2004 Maschi Femmine TOTALE Maschi Femmine TOTALE Maschi Femmine TOTALE Maschi Femmine TOTALE Piacenza 79,4 56,0 67,9 76,5 55,9 66,4 75,2 52,4 64,0 74,9 51,8 63,5 Parma 80,7 63,8 72,4 78,8 61,4 70,2 77,3 57,5 67,5 76,9 58,7 67,9 Reggio Emilia 80,1 60,7 70,6 80,0 60,8 70,6 81,7 59,5 70,8 80,5 61,0 70,9 Modena 79,0 62,8 71,0 75,7 62,7 69,3 77,7 62,0 70,0 76,2 63,4 69,9 Bologna 78,0 65,0 71,5 78,6 66,1 72,4 75,6 63,2 69,4 75,0 63,7 69,4 Ferrara 76,8 61,6 69,2 72,7 59,5 66,1 74,7 60,6 67,6 77,0 61,7 69,4 Ravenna 76,9 66,8 71,9 74,9 65,3 70,1 74,4 62,0 68,3 75,7 58,0 66,9 Forlì 79,6 55,9 67,8 77,8 56,0 67,0 74,3 59,0 66,7 75,3 58,4 66,9 Rimini 73,4 58,4 65,9 76,1 55,7 65,9 76,4 55,3 65,8 74,0 53,7 63,8 Emilia-Romagna 78,4 62,0 70,3 77,1 61,5 69,4 76,6 60,0 68,4 76,2 60,2 68,3 Nord-Est 77,5 57,5 67,6 76,8 57,0 67,0 75,8 56,0 66,0 75,8 55,7 65,8 Italia 70,7 46,6 58,7 70,5 46,3 58,4 69,7 45,3 57,5 69,7 45,2 57,4 9 Indagine sulla qualità della vita. Anno

6 Restringendo il confronto all Emilia-Romagna, Rimini si pone al di sotto dei valori medi regionali ed occupa l ultimo posto tra le province della regione relativamente ai due indicatori considerati. Le differenze nei tassi di occupazione e disoccupazione con il dato regionale sono dovute sia alla componente maschile che a quella femminile, la quale, pur essendo meno presente sul mercato del lavoro, ha fatto registrare negli ultimi anni una crescita continua nei livelli di partecipazione. Nonostante ciò, l occupazione femminile continua ad essere inferiore al valore medio regionale e all obiettivo europeo del 2010 (60%), ma ha superato il traguardo intermedio del 57% fissato a Stoccolma per il Il 2007 rispetto al 2006 vede crescere, seppure lievemente, in provincia di Rimini la popolazione in età lavorativa (oltre i 15 anni) che arriva alle unità contro le 249mila stimate dall ISTAT un anno prima. Nel 2007 il tasso di attività complessivo nella popolazione tra anni è del 69%; un valore simile a quello dell anno precedente (68,9%), ma ancora inferiore alla media regionale (72,4%). Rispetto al 2006 diminuisce la quota di maschi attivi (76,3% rispetto al 78,4%), mentre cresce quella delle donne presenti sul mercato del lavoro (61,8% contro 59,3%). Nell anno 2007, il tasso di occupazione provinciale risulta del 65,9%, che rappresenta una percentuale inferiore di 4,4 punti rispetto al dato dell Emilia-Romagna e di 4,1 punti all obiettivo per l occupazione di Lisbona (70%). Sono più bassi della media regionale sia il tasso di occupazione maschile (73,4% rispetto al 78,4%) che quello femminile (58,4% contro il 62%), ma quest ultimo fa registrare una crescita significativa rispetto al 2006 (+2,7%). Il tasso di disoccupazione appare in leggero aumento rispetto all anno precedente (4,5% del 2007 rispetto a 4,2% del 2006) e rimane ancora superiore rispetto alla media regionale (2,9%) sia nella componente maschile (3,7% rispetto alla media regionale del 2,1%) che in quella femminile (5,4% a fronte del 3,9% regionale). L ISTAT stima, per il 2007, la presenza di persone occupate, un valore simile a quello del 2006 ed in aumento di unità rispetto al La crescita complessiva dell ultimo triennio rafforza una tendenza già vista negli anni precedenti. Tra gli occupati della provincia di Rimini, oltre il 33% sono lavoratori autonomi, una quota sensibilmente più alta di quella dell Emilia-Romagna (25,8%). Nel 2007 i servizi si confermano il settore prevalente nella quota di occupati con il 70,5% (media regionale 60,6%), seguiti dall industria con il 26,4% (media regionale 35,5%) ed infine dall agricoltura che occupa il 3,1% dei lavoratori (3,9% la media regionale). La spiccata terziarizzazione dell economia riminese è legata soprattutto alla presenza di un industria turistica molto sviluppata che si caratterizza per il carattere prevalentemente stagionale della propria attività. A tale proposito, appare indicativa la concentrazione nei mesi di maggio, giugno e luglio 2007 del 40% di tutti gli avviamenti al lavoro dipendente registrati in provincia nel corso dell anno Fonte Servizi per l impiego Provincia di Rimini 21