COMO INTEMPO 2 AZIONI PER LA PRIMA FASE DI ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMO INTEMPO 2 AZIONI PER LA PRIMA FASE DI ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI"

Transcript

1 COMO INTEMPO 2 AZIONI PER LA PRIMA FASE DI ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI Presentazione Progetto 30 ottobre 2008 Palazzo Cernezzi

2 Ordine del Giorno ore Apertura Lavori Stefano Bruni, Sindaco di Como ore Presentazione Progetto Como Intempo2 Anna Veronelli, Assessore ai Tempi della città ore Co-progettazione azione di monitoraggio con i Partner del Mercoledì del Cittadino Anna Veronelli, Assessore ai Tempi della città Franca Gualdoni, Dirigente Ufficio Tempi ore Conclusioni

3 Obiettivi incontro Illustrare il Progetto Como Intempo2 Presentare ai futuri partner le modalità di adesione e le linee d azione per la sperimentazione del Mercoledì del Cittadino Definire insieme ai partner le modalità per realizzare l azione di monitoraggio

4 Presentazione Como Intempo2 Il nuovo progetto Un passo indietro: Como Intempo e il Piano Territoriale degli Orari Le azioni pilota: Scuola potenziamento Mercoledì del Cittadino Calendario integrato degli eventi Il Mercoledì del Cittadino I Partner Proposte operative: co-progettazione monitoraggio

5 COMO INTEMPO2 Tipologia: progetto finanziato dalla Regione Lombardia, secondo Bando Legge Regionale 28/2004. Contributo ricevuto: ,00. Como Intempo2 rappresenta la realizzazione di alcune delle azioni previste dal Piano Territoriale degli Orari in risposta ai bisogni temporali rilevati sul territorio. Obiettivi: facilitare l accessibilità e la fruibilità dei servizi di pubblico interesse; migliorare la mobilità cittadina e la conciliazione dei tempi di vita familiare; rivitalizzare la città e promuoverne la vocazione turistico culturale. Azioni pilota: 1. Tempi della scuola e vita quotidiana 2. Potenziamento Mercoledì del cittadino 3. Calendario integrato degli eventi Durata: Gennaio Luglio 2009

6 ma prima un passo indietro

7 LE POLITICHE TEMPORALI A COMO Assi principali di intervento: CONCILIAZIONE: azioni a favore delle famiglie per un miglioramento della loro qualità di vita (asili nido, servizi integrati alle attività scolastiche, percorsi sicuri casa-scuola, ) ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI COMUNALI: innovazione tecnologica (ComOnAir, ComOnLine, ComOnNet, ) e decentramento A queste azioni si è affiancato nel 2006 il progetto COMO INTEMPO

8 COMO INTEMPO Primo Bando di finanziamento Legge Regionale 28/2004 Contributo ricevuto: ,00 OBIETTIVI RAGGIUNTI: redazione e approvazione da parte del Consiglio Comunale del Piano Territoriale degli Orari la Giornata del Cittadino: dalla sperimentazione alla prassi armonizzazione delle strutture di front office comunale sperimentazione dello sportello fuori luogo e fuori orario

9 IL PIANO DEI TEMPI DELLA CITTA Documento che definisce, con un orizzonte triennale, le linee di intervento dell Amministrazione su i tempi della città Como città sempre più FACILE, VIVIBILE, ATTRAENTE, SCORREVOLE E COMPETITIVA

10 La Giornata del Cittadino Cos è? È il frutto dell ACCORDO tra Enti di pubblico interesse per erogare i propri servizi al pubblico secondo un orario concordato Interessa non la prestazione ma l ACCESSO dei cittadini ai servizi di sportello Consiste in una razionalizzazione degli orari identificando una GIORNATA e un ORARIO DI APERTURA COMUNE a tutti gli sportelli E il risultato di un lavoro di ARMONIZZAZIONE delle esigenze organizzative degli uffici Pone il cittadino al CENTRO dei servizi

11 Perché la GdC Rendere più semplice ed efficace il rapporto con i cittadini/utenti Conciliare i tempi di vita e gli orari di lavoro Affrontare il tema degli orari dei servizi di pubblica utilità secondo principi di equilibrio tra orari di lavoro e tempi di vita Garantire un accesso ai servizi sempre più vicino alle esigenze dei cittadini Armonizzare le esigenze orarie delle diverse tipologie di utenza (individuale/familiare, professionale) con le necessità dell'ambito di erogazione del servizio (organizzazione dello stesso e orario di lavoro dei dipendenti) Migliorare la distribuzione del flusso di utenza Desincronizzazione gli orari di sportello rispetto all'orario di lavoro prevalente dei cittadini (adeguamento al contesto locale) Risparmiare tempo ed evitare spostamenti inutili ai cittadini/utenti Coordinare l orario degli uffici

12 La GdC a Como Le diverse fasi 1. Raccolta informazioni per strutturare la sperimentazione della Giornata del Cittadino indagine agli utenti per conoscere le abitudini dei cittadini e l interesse verso nuove modalità di erogazione di servizi indagine ai titolari degli uffici per conoscere il funzionamento degli sportelli (punti di contatto) 2. Tavoli di concertazione con stakeholders

13 Mercoledì orario continuato Sperimentazione e campagna di comunicazione 4. Monitoraggio sperimentazione

14 Monitoraggio sperimentazione 500 MERCOLEDÌ DEL CITTADINO Dalla prima giornata di sperimentazione alla terza si è registrato un aumento dell affluenza in tutte le fasce orarie, comprese quelle non convenzionali ( e ) MdC MdC MdC 8.11

15 5. Sottoscrizione convenzione e istituzione in via definitiva A partire dall inizio del 2007 il MdC è diventato un appuntamento stabile della città Aderiscono all iniziativa 23 Enti di pubblico interesse + Sportelli Comunali

16 Oggi COMO INTEMPO2 Azioni pilota

17 Azione 1 TEMPI DELLA SCUOLA E VITA QUOTIDIANA Perché la mobilità cittadina subisce forti rallentamenti in relazione ai momenti di ingresso/uscita dalle scuole le famiglie evidenziano maggiori difficoltà di conciliazione proprio nel corso dell anno scolastico

18 Come? Coordinamento calendari scolastici Modulazione degli orari delle scuole Percorsi sicuri casa-scuola Studio di fattibilità per istituzione del servizio di Scuolabus

19 Passaggi chiave Tavoli di Lavoro con Dirigenti scolastici Associazioni genitori Associazioni di volontariato Azienda di Trasporto locale Ufficio Scolastico Provinciale Amministrazione Provinciale Sottoscrizione Protocollo d Intesa

20 Azione 2 POTENZIAMENTO MERCOLEDÌ DEL CITTADINO Offrire una gamma sempre più vasta di servizi pubblici e privati accessibili nella stessa giornata in una fascia oraria ampia Perché per migliorare l accessibilità e fruibilità dei servizi di pubblica utilità rispondere alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita, di lavoro, di cura, per sé

21 Come? ampliamento del numero dei Partner estendendo l invito ad altri Enti del territorio nonché ad istituti bancari e farmacie attivazione di una nuova campagna di promozione dell iniziativa

22 Passaggi chiave Tavoli di Lavoro con Referenti enti Partner del MdC Referenti nuovi Partner (enti del territorio nonché istituti bancari e farmacie) Settori comunali con sportelli aperti al pubblico Rappresentanze sindacali Monitoraggio iniziativa Sottoscrizione Convenzione con i nuovi Partner Campagna di comunicazione

23 Azione 3 CALENDARIO INTEGRATO DEGLI EVENTI Perché favorire la vocazione turistico culturale di Como coordinare le iniziative proposte distribuendole in modo omogeneo nelle diverse stagioni dell anno far conoscere le iniziative al maggior numero possibile di cittadini

24 Come? Progettazione e sperimentazione di una piattaforma web capace di offrire una gestione integrata agli enti promotori (es. sincronizzare gli eventi con i servizi di supporto) e ai cittadini/turisti una vetrina ragionata sulle iniziative di interesse

25 Passaggi chiave Tavoli di Lavoro con Settore Comunicazione Sistemi Informativi Settori Comunali ed Enti promotori di eventi culturali, sportivi e ricreativi Polizia Locale Trasporti Protocollo d Intesa

26 I Partner A.C.L.I. A.C.S.M. S.p.A ASF Autolinee A.S.L. Provincia di Como Agenzia delle Entrate Automobile Club Como Azienda Ospedaliera Sant Anna Camera di Commercio Sindacato C.G.I.L. Sindacato C.I.S.L. Como Servizi Urbani Corpo Forestale dello Stato Distretto Militare Enerxenia (gas) I.N.P.S. Ospedale Valduce Politecnico Milano Polo di Como Poste Italiane S.P.A Filiale di Como Prefettura Procura della Repubblica Provincia di Como Regione Lombardia - Sede Territoriale Ufficio Scolastico Provinciale

27 Enti invitati ACSM Ambiente Agenzia delle Dogane Agenzia del Territorio ALER Como A.L.S.E.A Arma dei Carabinieri ARPA Lombardia Automobile Club Italia CdO - Como Confartigianato Impresa Como Depur Cna Como CRI Como Direzione Provinciale del Lavoro Dogana Internazionale Chiasso ENEL Guardia di Finanza INAIL INPDAP Ragioneria Territoriale dello Stato - Como Navigazione Laghi Noleggi SPT Questura Tribunale Ordinario Sindacato UGL Sindacato UIL Vigili del Fuoco UPCTS - Confcommercio Como Università Insubria

28 Futuri Partner 1. Cosa significa aderire al Mercoledì del Cittadino I soggetti firmatari assumono reciprocamente il seguente impegno: Migliorare l'accessibilità ed il funzionamento dei propri servizi modificando gli orari di lavoro, nell'ambito delle norme sindacali che lo regolano e modificando gli orari di apertura al pubblico

29 2. Passi per aderire al MdC Tavoli di concertazione e co-progettazione Indagini conoscitive (ex-ante, ex-post) Monitoraggio delle sperimentazioni affluenza agli sportelli, gradimento, abitudini e cambiamenti di vita indotti per i lavoratori degli sportelli, gestione del cambiamento orario da parte dei dirigenti degli enti coinvolti Protocolli di intesa Campagne di comunicazione pluriennali conferenze stampa periodiche, media locali, depliant, totem informativi in città, pubblicazione periodica on line dei risultati dell iniziativa

30 Partner: proposte operative Co-progettazione azione di monitoraggio Elaborazione scheda di rilevazione, tempistica e modalità Nuova campagna di promozione/divulgazione Condivisione strumenti di comunicazione (brochure, totem, vetrofanie, spot televisivi, sms)

31 Per scaricare questa presentazione e per ulteriori dettagli IL COMUNE > PROGETTO COMO INTEMPO IL MERCOLEDÌ DEL CITTADINO Per qualsiasi informazione: Ufficio Tempi, via Italia Libera 18/A Tel /602 ufficiotempi@comune.como.it

COMO INTEMPO 2 AZIONI PER LA PRIMA FASE DI ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI GENNAIO 2009 Palazzo Cernezzi

COMO INTEMPO 2 AZIONI PER LA PRIMA FASE DI ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI GENNAIO 2009 Palazzo Cernezzi COMO INTEMPO 2 AZIONI PER LA PRIMA FASE DI ATTUAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI 2007-2009 19 GENNAIO 2009 Palazzo Cernezzi Ordine del Giorno ore 10.00 Registrazione partecipanti ore 10.15 Le politiche

Dettagli

ARMONIZZARE IL TEMPO PER VIVERE SENZA FRETTA: LA GIORNATA DEL CITTADINO A COMO

ARMONIZZARE IL TEMPO PER VIVERE SENZA FRETTA: LA GIORNATA DEL CITTADINO A COMO ARMONIZZARE IL TEMPO PER VIVERE SENZA FRETTA: LA GIORNATA DEL CITTADINO A COMO Anna Veronelli Assessore ai tempi della città Comune di Como Alla ricerca del tempo perduto Bergamo, 30 Gennaio 2012 IL VALORE

Dettagli

Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio

Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio PRESENTAZIONE DELLA RICERCA 24 Marzo 2007 1 1. Il progetto L intervento Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio ha

Dettagli

TEMPO. Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità Interventi realizzati sul territorio fiorentino

TEMPO. Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità Interventi realizzati sul territorio fiorentino TEMPO. Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità Interventi realizzati sul territorio fiorentino Barbara Scartoni Risultati attesi Il progetto Tempo nella sua articolazione intende realizzare:

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE: SEGRETARIATO SOCIALE

PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE: SEGRETARIATO SOCIALE AMBITO TERRITORIALE SOCIALE Comuni di Colbordolo - Gabicce Mare Gradara Mombaroccio - Monteciccardo Montelabbate Pesaro - Sant Angelo in Lizzola - Tavullia PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

S.O.L. Servizi On Line L armonia dei tuoi tempi

S.O.L. Servizi On Line L armonia dei tuoi tempi S.O.L. Servizi On Line L armonia dei tuoi tempi Le Politiche temporali, il Piano dei Tempi e degli Orari, il progetto S.O.L. Schede sintetiche di presentazione Progetto finanziato dalla Legge regionale

Dettagli

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly Percorso formativo di accompagnamento III seminario Milano, 25 settembre 2013 Dalla Manifestazione d interesse al

Dettagli

Allegato A) al decreto n.

Allegato A) al decreto n. Modalità di presentazione le istanze finalizzate alla sottoscrizione di accordi di collaborazione tra Comuni e Regione Lombardia (art. 6, l.r. n. 28/ 2004) PREMESSA La Regione Lombardia con la legge regionale

Dettagli

COMUNE DI PRALORMO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 87

COMUNE DI PRALORMO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 87 ORIGINALE COMUNE DI PRALORMO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 87 OGGETTO: PATTO DEI TERRITORI DELLA COLLINA, DEL PIANALTO E DELLA PIANURA DEL PO - DEFINIZIONE INDIRIZZI

Dettagli

TEMPI della CITTà. Continua il lavoro. e sugli orari di Saronno per rendere la città più vivibile

TEMPI della CITTà. Continua il lavoro. e sugli orari di Saronno per rendere la città più vivibile TEMPI della CITTà Continua il lavoro dell AMMINISTRAZIONE sui tempi e sugli orari di Saronno per rendere la città più vivibile TEMPI DELLA CITTà Un nuovo finanziamento Dopo l approvazione del Piano Territoriale

Dettagli

Il ruolo degli Uffici Regionali dell Istat e iniziative sperimentali

Il ruolo degli Uffici Regionali dell Istat e iniziative sperimentali Il ruolo degli Uffici Regionali dell Istat e iniziative sperimentali Incontro sul tema L OSSERVATORIO COMUNALE PREZZI: il punto di vista degli statistici Como, 24 giugno 2005 Il ruolo degli UU.RR. Partecipazione

Dettagli

Tavolo della Giustizia della Città di Milano

Tavolo della Giustizia della Città di Milano Tavolo della Giustizia della Città di Milano Le iniziative sviluppate per la definizione ed attivazione dei progetti e l elaborazione del piano strategico di sviluppo dei servizi in vista di Expo 2015

Dettagli

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI CENTRO DI RESPONSABILITÀ ESPONSABILITÀ: STAFF DEL RESPONSABILE ESPONSABILE: DOTT OTT. GIANLUCA CARUSO DEL SINDACO PDM LA CITTÀ INTELLIGENTE Missione SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE INDIRIZZO

Dettagli

INDIRIZZI PER L ATTUAZIONE

INDIRIZZI PER L ATTUAZIONE (ALLEGATO C ATTO CC N. 1333/69 DEL 26.2.1997) COMUNE DI FAENZA ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITA PIANO REGOLATORE DEGLI ORARI DEL COMUNE DI FAENZA INDIRIZZI PER L ATTUAZIONE Febbraio, 1997 1. OBIETTIVI

Dettagli

NEL CENTRO STORICO (Istat 2001) ABITAZIONI OCCUPATE DA RESIDENTI CON POSTO AUTO. con posto auto

NEL CENTRO STORICO (Istat 2001) ABITAZIONI OCCUPATE DA RESIDENTI CON POSTO AUTO. con posto auto ABITAZIONI OCCUPATE DA RESIDENTI CON POSTO AUTO NEL CENTRO STORICO (Istat 2001) abitazioni occupate da residenti abitazioni occupate da residenti con posto auto EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE (Istat 2001)

Dettagli

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como RINNOVO DEL PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE E DI AZIONI INTEGRATE, FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Prefettura di Como

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 11/05/2004

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 11/05/2004 GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 11/05/2004 ATTO n. 278 OGGETTO: Adesione al Protocollo d Intesa tra la Provincia di Biella e Poste Italiane per l erogazione di servizi a cittadini e imprese relativi

Dettagli

RAPPORTO ANNUALE 2006 CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIA DI PIACENZA

RAPPORTO ANNUALE 2006 CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIA DI PIACENZA UFFICIO DELLE CONSIGLIERE PROVINCIALI DI PARITA P I A C E N Z A RAPPORTO ANNUALE 2006 CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIA DI PIACENZA (AI SENSI DELL ART.3 - COMMA 5 - DEL DECRETO LEGISLATIVO 23.05.2000, N.196)

Dettagli

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso

Dettagli

Ufficio Scolastico Provinciale

Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,

Dettagli

Regolamento. Funzionamento del Segretariato Sociale. Ambito S9

Regolamento. Funzionamento del Segretariato Sociale. Ambito S9 Regolamento Funzionamento del Segretariato Sociale Ambito S9 1 I N D I C E Art. 1 Oggetto del regolamento Art. 2 Natura del servizio Art. 3 Finalità del servizio Art. 4 Indirizzi e criteri Art. 5 - Sedi

Dettagli

LEGGE REGIONALE 25 ottobre 2004, n. 25.

LEGGE REGIONALE 25 ottobre 2004, n. 25. LEGGE REGIONALE 25 ottobre 2004, n. 25. Interventi a favore della sicurezza e dell educazione stradale INTRODUZIONE ing. Iliana Gobbino 1 10000 9500 9000 8500 8000 7500 7000 6500 6000 5500 Anno 5000 1994

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO PREMESSA - considerata la necessità, di sviluppare ulteriori strategie comuni, valorizzando anche quanto già prodotto

Dettagli

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014 Cristina Niutta La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti 7marzo 2014 Ruolo dei CENTRI ANTIVIOLENZA e importanza delle RETI di enti e associazioni Ln. 154/2001 misure contro la violenza nelle

Dettagli

APPORTO DI RENDICONTAZIONE, AGGIORNAMENTO E MIGLIORAMENTO

APPORTO DI RENDICONTAZIONE, AGGIORNAMENTO E MIGLIORAMENTO Direzione Programmazione e Controllo Servizio Qualità Processi e Servizi APPORTO DI RENDICONTAZIONE, AGGIORNAMENTO E MIGLIORAMENTO Carta dei servizi del Servizio: ASILI NIDO Anno scolastico 2014-2015 Data

Dettagli

Ambito Territoriale di Foggia RETE ITALIANA CITTA SANE OMS

Ambito Territoriale di Foggia RETE ITALIANA CITTA SANE OMS Ambito Territoriale di Foggia Comune di Foggia L area obiettivo del progetto è la 3^ Circoscrizione Sud Il contesto di riferimento La 3^ Circoscrizione Sud della città di Foggia da zona periferica a sud

Dettagli

Digitale di Roma Capitale

Digitale di Roma Capitale Linee Guida per l Agenda Digitale di Roma Capitale Incontro con Assessori municipali all Innovazione 20 ottobre 2016 - Percorso Partecipato - Obiettivi dell incontro Presentare le linee guida (approvate

Dettagli

Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi

Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi VISTO l articolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante Disciplina dell attività di governo e ordinamento

Dettagli

44 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 23 novembre 2016

44 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 23 novembre 2016 44 Bollettino Ufficiale D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale D.d.u.o. 21 novembre 2016 - n. 11960 Modalità attuative per la presentazione delle istanze per la sottoscrizione di accordi di collaborazione

Dettagli

Comune di Campi Bisenzio

Comune di Campi Bisenzio Bilancio di Previsione 2012 Bilancio pluriennale 2012-2014 Comune di Campi Bisenzio Piano Esecutivo di Gestione (PEG) del Settore / Servizio Autonomo SERVIZIO AUTONOMO STAFF DEL SINDACO Dirigente / Responsabile

Dettagli

Como In Tempo Un progetto di miglioramento dell accessibilità dei servizi pubblici

Como In Tempo Un progetto di miglioramento dell accessibilità dei servizi pubblici Como In Tempo Un progetto di miglioramento dell accessibilità dei servizi pubblici COMUNE DI COMO 14 FEBBRAIO 2006 Il progetto Como In Tempo Tipologia Riferimenti normativi Durata Obiettivi Progetto finanziato

Dettagli

PIANO DI VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE. AMI verso PROTOCOLLO D INTESA

PIANO DI VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE. AMI verso PROTOCOLLO D INTESA PIANO DI VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE AMI verso PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO che: - il Comune di Ivrea con i Comuni di.. intendono consolidare il rapporto di reciproca collaborazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA Indice Art. 1 Oggetto... 2 Art. 2 Definizioni... 2 Art. 3 Funzioni dei soggetti

Dettagli

Il Piano di Internazionalizzazione di Ateneo (P.I.A.) Lorella Palla Responsabile del Coordinamento per le Relazioni Internazionali

Il Piano di Internazionalizzazione di Ateneo (P.I.A.) Lorella Palla Responsabile del Coordinamento per le Relazioni Internazionali Il Piano di Internazionalizzazione di Ateneo (P.I.A.) 2017-2018 Lorella Palla Responsabile del Coordinamento per le Relazioni Internazionali Firenze - 4 novembre 2016 1 Internazionalizzazione degli Atenei

Dettagli

SISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella

SISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella SISTAR Veneto organizzazione e strumenti Università degli Studi di Padova Le Amministrazioni oggi L Amministrazione pubblica deve oggi essere in grado di leggere, interpretare e anticipare le domande che

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE DELLE DONNE NEL MONDO DEL LA VORO. Tra. Premesso:

PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE DELLE DONNE NEL MONDO DEL LA VORO. Tra. Premesso: PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE DELLE DONNE NEL MONDO DEL LA VORO Tra - Prefettura UTG di Forlì-Cesena - Consigliera di Parità della Provincia di Forlì-Cesena - Provincia

Dettagli

COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari)

COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) COMUNE DI BITONTO (Provincia di Bari) REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA LEGALITÀ E SICUREZZA 1 Comune di Bitonto (Provincia di Bari)

Dettagli

ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA FRA AFOL MONZA BRIANZA AIMB FORMAPER ISTITUTO GATTI APA CONFARTIGIANATO BRIANZA SOLIDALE MAESTRI DEL LAVORO COOP SPAZIOGIOVANI

Dettagli

Campagna europea 2014/2015 Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato Le Buone Pratiche

Campagna europea 2014/2015 Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato Le Buone Pratiche Campagna europea 2014/2015 Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato Le Buone Pratiche La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.

Dettagli

DIRETTIVA n. 3/2017 DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

DIRETTIVA n. 3/2017 DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE I Reparto Personale DIRETTIVA n. 3/2017 DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SCOPO Descrizione delle linee guida per

Dettagli

1) è stata adeguata la ripartizione delle funzioni amministrative in materia di turismo, ai sensi della l.r. 22/2015

1) è stata adeguata la ripartizione delle funzioni amministrative in materia di turismo, ai sensi della l.r. 22/2015 Riordino delle funzioni provinciali in materia di turismo in attuazione della l.r. 22/2015. Modifiche alla l.r. 42/2000 e alla l.r. 22/2015) Con la l.r. 25/2016 è stata modificata la l.r. 42/2000 (Testo

Dettagli

Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012

Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012 Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012 Cosa è il Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili Il Registro predisposto da Regione Liguria, per

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

La formazione nelle imprese. Vademecum per RSU-RSA. MILANO e LOMBARDIA

La formazione nelle imprese. Vademecum per RSU-RSA. MILANO e LOMBARDIA La nelle imprese Vademecum per RSU-RSA UIL MILANO e LOMBARDIA Con questo opuscolo OBR Fondimpresa Lombardia intende offrire alle Rappresentanze Sindacali delle imprese aderenti della Regione uno strumento

Dettagli

Nell ambito delle iniziative previste dal Piano di lavoro territoriale per la conciliazione famiglia -lavoro

Nell ambito delle iniziative previste dal Piano di lavoro territoriale per la conciliazione famiglia -lavoro ASL della Provincia di Lodi AVVISO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI SOGGETTI GESTORI DI ATTIVITA ESTIVE PER BAMBINI E RAGAZZI IN ETA DA 3 A 14 ANNI ESTATE 2013 Nell ambito delle iniziative previste dal

Dettagli

PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO

PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO Sondrio, giovedì 8 ottobre 2015 PIANO D'AZIONE TERRITORIALE VALTELLINA in attuazione del Sistema Regionale dell'orientamento permanente

Dettagli

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA - tra la Provincia di Pordenone, in persona del Presidente Vicario dott Alessandro Ciriani e - il Consorzio per la Zona di

Dettagli

L ATTIVITÀ DELLA CONSIGLIERA DELLE PARI OPPORTUNITÀ

L ATTIVITÀ DELLA CONSIGLIERA DELLE PARI OPPORTUNITÀ CAMPAGNA EUROPEA PER LA SICUREZZA 2015-2016 IV edi zio ne PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE

Dettagli

Linee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese

Linee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese Linee di indirizzo per la redazione del Piano Sociale Integrato della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese 2014-2016 Premesse La Regione Liguria con la Deliberazione del Consiglio Regionale n.

Dettagli

Flussi informativi integrati

Flussi informativi integrati Direzione Sistemi Informativi e Portale di Ateneo La presentazione è volutamente densa di contenuti affinché possa essere sufficientemente esaustiva per una lettura che prescinda dall evento in cui queste

Dettagli

COLLABORAZIONE TRA ASSOLOMBARDA E COMUNE DI MILANO: IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI LAVORO

COLLABORAZIONE TRA ASSOLOMBARDA E COMUNE DI MILANO: IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI LAVORO Semplificare si deve, semplificare si può. Qualità e miglioramento continuo per le imprese, cittadini e pubblica amministrazione COLLABORAZIONE TRA ASSOLOMBARDA E COMUNE DI MILANO: Vittorio Biondi Direttore

Dettagli

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione

Dettagli

AGE.AGEDP-BG.REGISTRO UFFICIALE.0038822.09-04-2015-U

AGE.AGEDP-BG.REGISTRO UFFICIALE.0038822.09-04-2015-U Direzione Provinciale Direzione Provinciale di, 9 aprile 2015 Corna Giovanna Prefettura di Comuni della provincia di Provincia di Tribunale di Camera di Commercio di Università degli Studi di Procura della

Dettagli

Vita e lavoro al giusto ritmo

Vita e lavoro al giusto ritmo Vita e lavoro al giusto ritmo Avv. Natalia Maramotti Assessora alla Cura della Comunità Comune di Reggio Emilia Welfare Society Strategia Europea Occupazione I presupposti Dimensione urbana Superamento

Dettagli

Rete del progetto Diade

Rete del progetto Diade La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione

Dettagli

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento

Dettagli

AVVISO ALLE ORGANIZZAZIONI Avvio della sperimentazione su base nazionale dello standard Family Audit

AVVISO ALLE ORGANIZZAZIONI Avvio della sperimentazione su base nazionale dello standard Family Audit AVVISO ALLE ORGANIZZAZIONI Avvio della sperimentazione su base nazionale dello standard Family Audit IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PREMESSO - che il tema della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura

Dettagli

AVVISO FAMI (Fondo Asilo, Migrazione Integrazione)

AVVISO FAMI (Fondo Asilo, Migrazione Integrazione) Obiettivo AVVISO FAMI (Fondo Asilo, Migrazione Integrazione) Tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità psico-sanitaria, rafforzando le competenze

Dettagli

La Qualità è a scuola

La Qualità è a scuola Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA Direzione Generale Via Ponte della Maddalena 55-80142 Napoli Segreteria Direttore Generale - 0815576624-356

Dettagli

IL RUOLO DEGLI RLS NELLA RIUNIONE PERIODICA

IL RUOLO DEGLI RLS NELLA RIUNIONE PERIODICA Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita Viale Gabriele D Annunzio 15 29 GIUGNO 2016 IL RUOLO DEGLI RLS NELLA RIUNIONE PERIODICA Milano ha una lunga tradizione in materia

Dettagli

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino 25 febbraio 2011 PROGRAMA ANTICRISI Nell anno 2010 in Provincia

Dettagli

C.3.3 AZIONE 2.1 SUB-PROGETTO n 1 TITOLO: MOBILITA URBANA SOSTENIBILE

C.3.3 AZIONE 2.1 SUB-PROGETTO n 1 TITOLO: MOBILITA URBANA SOSTENIBILE AZIONE 2: attivazione di progetti innovativi relativi alla pianificazione e riorganizzazione del territorio, al trasporto urbano ed extraurbano, alla viabilità dedicata, finalizzati a migliorare la qualità

Dettagli

DALIA. Convegno di apertura PROGETTO. Le politiche di genere fanno sbocciare lavoro per le donne. 30 Aprile 2008 Biblioteca San Giorgio - Pistoia

DALIA. Convegno di apertura PROGETTO. Le politiche di genere fanno sbocciare lavoro per le donne. 30 Aprile 2008 Biblioteca San Giorgio - Pistoia Le politiche di genere fanno sbocciare lavoro per le donne PROGETTO DALIA Donne Autonomia Lavoro: Integrazione Attiva Convegno di apertura 30 Aprile 2008 Biblioteca San Giorgio - Pistoia DATI ISTITUZIONALI

Dettagli

Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale

Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale Provincia Autonoma di Trento Trento, luglio 2012 Piano di miglioramento 2 Deloitte

Dettagli

Concetti e metodi per la pianificazione degli orari San Miniato

Concetti e metodi per la pianificazione degli orari San Miniato Concetti e metodi per la pianificazione degli orari 30-11-2015 San Miniato L Autoritàper la promozione della partecipazione Tempo Reale èun percorso partecipativo promosso dal Amministrazione e finanziato

Dettagli

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Controllo del Vicinato tra Prefettura di Massa Carrara e Sindaco di Massa PREMESSO che: la sicurezza è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio

Dettagli

Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione

Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità

Dettagli

Scheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone

Scheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone Scheda progetto Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone DATI DI RIFERIMENTO DEL SOGGETTO RESPONSABILE : Denominazione dell ente: Provincia di Pordenone Natura

Dettagli

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale]

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale] Comune di CONVENZIONE TRA il Ministero della Pubblica Istruzione nel seguito detto "MPI" qui rappresentato dall Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell autonomia Scolastica (ex IRRE) - Gestione Commissariale

Dettagli

Essere competitivi in Europa. Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi.

Essere competitivi in Europa. Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi. Essere competitivi in Europa Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi. 1 L obiettivo strategico del progetto LOMBARDIA EUROPA 2020 è quello

Dettagli

16 Dicembre 2014 ASL Milano, Corso Italia 19 Salone 1 piano. Rete territoriale conciliazione ASL Milano. Agenzia per la Conciliazione

16 Dicembre 2014 ASL Milano, Corso Italia 19 Salone 1 piano. Rete territoriale conciliazione ASL Milano. Agenzia per la Conciliazione La condivisione del Piano Vita-Lavoro 2014-2016 di Milano Una tappa ulteriore del percorso della città nella direzione del benessere dei cittadini e della famiglie che lavorano 16 Dicembre 2014 ASL Milano,

Dettagli

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli

Dettagli

LO BELLO MARIA.

LO BELLO MARIA. C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome LO BELLO MARIA Indirizzo Telefono (+39) E-Mail Nazionalità mariellalobello@gmail.com; mariellalobello@libero.it; Italiana Data di Nascita 28 SETTEMBRE

Dettagli

28 aprile Workers Memorial Day Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele - Milano dalle 10,00 alle 13,30

28 aprile Workers Memorial Day Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele - Milano dalle 10,00 alle 13,30 International Panel per lo Sviluppo della Cultura della Prevenzione a livello Internazionale, dell Unione Europea e Italiano CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione) in collaborazione

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. la L. 4 maggio 1983, n. 184, concernenti Diritto del minore ad una famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. la L. 4 maggio 1983, n. 184, concernenti Diritto del minore ad una famiglia ; Oggetto: DGR 13 Febbraio 2001, n. 219 : Costituzione Comitato Tecnico di Coordinamento Regionale dei servizi integrati per le adozioni nazionali ed internazionali. Modifica. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli

La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo

La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo Il sistema scolastico, la scuola in ospedale e l istruzione domiciliare: azioni strategiche Bruna Baggio Referente

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali UFFICIO DELLA CONSIGLIERA DI PARITA Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Territoriale del Lavoro di BRESCIA UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Dettagli

COMUNE DI CREMA PROVINCIA DI CREMONA C.F./P.IVA

COMUNE DI CREMA PROVINCIA DI CREMONA C.F./P.IVA COMUNE DI CREMA PROVINCIA DI CREMONA C.F./P.IVA 00111540191 www.comune.crema.cr.it AREA SERVIZI AL CITTADINO UFFICIO TEMPI SCHEDA DI RIDEFINIZIONE AZIONE DI PROGETTO 3 BANDO a. Comune responsabile b. Numero

Dettagli

IL RUOLO DEGLI RLS NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL RUOLO DEGLI RLS NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita Viale Gabriele D Annunzio 15 23 NOVEMBRE 2016 IL RUOLO DEGLI RLS NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI L IDEA DEL CENTRO L IDEA DEL CENTRO

Dettagli

IL PATTO DEI SINDACI. Claudia Carani. Conseguire il raggiungimento degli obiettivi del -20% di CO2 al 2020

IL PATTO DEI SINDACI. Claudia Carani. Conseguire il raggiungimento degli obiettivi del -20% di CO2 al 2020 IL PATTO DEI SINDACI Claudia Carani Conseguire il raggiungimento degli obiettivi del -20% di CO2 al 2020 Il PATTO DEI SINDACI L INIZIATIVA PATTO DEI SINDACI Il 29 Gennaio 2008 la Commissione Europea ha

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE

PROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE RETI SCOLASTICHE MUNICIPI I(ex XVII) - XIII(ex XVIII) XIV(ex XIX) - XV(ex XX) Municipio Roma I (ex XVII) Municipio Roma XIII (ex XVIII) Municipio Roma XIV (ex XIX) Municipio Roma XV (ex XX) Dipartimento

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo

Dettagli

Protocollo d'intesa per la realizzazione del progetto denominato Reggio Emilia Smart City. Allegato B

Protocollo d'intesa per la realizzazione del progetto denominato Reggio Emilia Smart City. Allegato B Protocollo d'intesa per la realizzazione del progetto denominato Reggio Emilia Smart City Allegato B PROTOCOLLO D'INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO REGGIO EMILIA SMART CITY. TRA Il Comune

Dettagli

(delibera del Collegio dei docenti del 01/09/2016) AREA 1

(delibera del Collegio dei docenti del 01/09/2016) AREA 1 (delibera del Collegio dei docenti del 01/09/2016) AREA 1 1. GESTIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Stesura del P.O.F. (versione integrale e sintetica) PTOF, PdM, inclusi eventuali aggiornamenti in

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

Settore: Patrimonio artistico e culturale Area: Cura e conservazione delle biblioteche LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO CODICE SEDE ATTUAZIONE

Settore: Patrimonio artistico e culturale Area: Cura e conservazione delle biblioteche LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO CODICE SEDE ATTUAZIONE TITOLO DEL PROGETTO LIBRI: Medicina per l anima SETTORE E AREA D INTERVENTO Settore: Patrimonio artistico e culturale Area: Cura e conservazione delle biblioteche ENTE TITOLARE DEL PROGETTO Biblioteca

Dettagli

Progetto rete sportelli unici. Impresa in un giorno

Progetto rete sportelli unici. Impresa in un giorno Progetto rete sportelli unici Impresa in un giorno Premessa Impresa in un giorno, insieme di interventi normativi rivolti alla semplificazione tra Imprese e PA. Questi interventi intendono sfruttare in

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 13/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 63

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 13/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 63 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 17 ottobre 2012, n. 489 Modifica dell'allegato 2 della DGR Lazio n. 387 del 22 maggio 2009. Oggetto: Modifica dell Allegato 2 della

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BELLUNO. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L AGRICOLTURA E L AMBIENTE A. DELLA LUCIA di FELTRE (scuola capofila)

UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BELLUNO. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L AGRICOLTURA E L AMBIENTE A. DELLA LUCIA di FELTRE (scuola capofila) UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BELLUNO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L AGRICOLTURA E L AMBIENTE A. DELLA LUCIA di FELTRE (scuola capofila) ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL PIANO

PRESENTAZIONE DEL PIANO AVT/91/08II - COMPETENZE PER CRESCERE E COMPETERE PRESENTAZIONE DEL PIANO OBIETTIVO GENERALE Realizzazione di interventi di formazione continua a favore delle imprese aderenti al fine di accompagnarne

Dettagli

A scuola di competenze

A scuola di competenze Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione - Università di Torino Progetto di ricerca A scuola di competenze 2013-2014 2014-2015 Obiettivi 1. Rispondere ai bisogni di formazione dei docenti in

Dettagli

I FUTURI GEOMETRI PROGETTANO L'ACCESSIBILITÀ

I FUTURI GEOMETRI PROGETTANO L'ACCESSIBILITÀ CONCORSO NAZIONALE I FUTURI GEOMETRI PROGETTANO L'ACCESSIBILITÀ anno scolastico 2015-2016 quarta edizione Anno 1947 COSTITUZIONE ITALIANA ART. 3: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine

Dettagli

Il Progetto S.I.MO.NE.: un modello di riferimento nazionale

Il Progetto S.I.MO.NE.: un modello di riferimento nazionale Il Progetto S.I.MO.NE.: un modello di riferimento nazionale Gianfranco Presutti Direttore Direzione Lavoro Sviluppo Progetti Europei e Smart City Città di Torino Rossella Panero Direttore 5T srl Programma,

Dettagli

Gioia Tauro 5 luglio Giornata Conclusiva e Presentazione dei Risultati

Gioia Tauro 5 luglio Giornata Conclusiva e Presentazione dei Risultati Gioia Tauro 5 luglio 2007 Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e alla modellistica di diffusione

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA TRA LA CONSIGLIERA DI PARITA DELLA PROVINCIA DI CREMONA LA PROVINCIA DI CREMONA IL COMUNE DI CREMONA E GLI ENTI PUBBLICI

Dettagli