CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

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1 CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE PRONUNCE AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 168 LEGGE 23 DICEMBRE 2005, N. 266 ( legge finanziaria 2006) sulla base delle relazioni sul Rendiconto 2006 inviate dagli enti locali del Piemonte

2 Magistrato istruttore: Gianfranco Battelli Analisi Economico-Finanziaria: Federico Sola Patrizia Benvenuti Maria Duro Claudia Verrengia Silvana La Torre Supporto Informatico-Amministrativo: Angela Meli Giorgio Garelli Milva Rongione 2

3 Corte dei conti Sezione regionale di controllo per il Piemonte Del. n. 2/2008 La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati: Presidente Ivo MONFELI Consigliere relatore Gianfranco BATTELLI Consigliere Salvatore CORRADO Referendario Giuseppe Maria MEZZAPESA Referendario Walter BERRUTI Nella camera di consiglio del 10 marzo 2008 Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R. D. 12/07/1934, n. 1214; Vista la legge 21/03/1953 n. 161, contenente modificazioni al predetto testo unico; Visto il Decreto legislativo 18/8/2000 n. 267, recante: Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali; Vista la legge n. 20 del 14/01/1994; Vista la legge n. 131 del 5/06/2003; Vista la legge n. 266 del 23/12/2005 art. 1 commi 166 e seguenti; Vista la deliberazione n. 14/2000 delle Sezioni riunite della Corte dei conti, adottata nell adunanza del 16 giugno 2000, concernente il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti; Vista la delibera n. 5/Aut/2007 della Sezione delle Autonomie, inerente le linee guida cui devono attenersi, ai sensi dell art. 1 commi 166 e 167 della legge 23/12/2005 n. 266 (legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economico finanziaria degli enti locali nella predisposizione della relazione sul rendiconto dell esercizio 2006 e questionari allegati; Udito il relatore, Consigliere Gianfranco Battelli. Premesso in fatto 1. l esame delle relazioni riguardanti il rendiconto dell esercizio finanziario 2006, redatte ai sensi dell art. 1, commi 166 e seguenti legge n. 266 dai revisori dei conti degli enti locali della regione Piemonte, ha riguardato in totale enti di cui 132 comuni con più di abitanti, comuni con meno di abitanti e 8 province; 2. per 58 enti la documentazione non è pervenuta nei tempi stabiliti; si è allora provveduto ad inoltrare un sollecito che, accompagnato da ulteriori contatti informali, ha consentito di far pervenire questionari su 1.214, risultando tuttora inadempienti 3 enti; 3. considerata l elevata mole di documenti da esaminare, si è ritenuto opportuno elaborare un programma di lavoro, come da consolidata prassi di questa Sezione, che consentisse di focalizzare quegli elementi che la stessa norma evidenzia come lesivi di una sana gestione finanziaria. In tal senso, sia per le Province ed i Comuni con più di abitanti che per i comuni con meno di abitanti l attenzione è stata posta sulla Sezione prima del questionario. Un primo screening effettuato sulle domande preliminari ha evidenziato irregolarità per 365 enti su un totale di In particolare sono stati esaminati 76 su 132 comuni oltre i abitanti e 289 su comuni con meno di abitanti; 4. l attività istruttoria ha consentito di archiviare le posizioni di 44 comuni con più di abitanti e di 89 con meno di 5.000, in quanto l esame dei questionari non ha evidenziato criticità: per i restanti 232 comuni, dei quali 32 sopra i abitanti e 200 sotto i abitanti l esame dei questionari ha, viceversa, evidenziato criticità. 3

4 La conseguente attività istruttoria sui 232 enti si è svolta quasi totalmente utilizzando le informazioni contenute nel questionario inviato dall organo di revisione, che, trattandosi del rendiconto 2006, presentava dati certi e consolidati. Per 24 enti, 14 sopra i abitanti e 10 sotto i abitanti, si è resa, viceversa, necessaria una richiesta istruttoria ad integrazione dei dati forniti con il questionario. 5. Le irregolarità emerse dalla analisi dei comuni con più di abitanti riguardano: il mancato rispetto dei limiti di spesa individuati dal patto di stabilità per il 2006, con un significativo incremento nel numero di enti inadempienti rispetto a quanto previsto sulla base dei questionari sul preventivo 2006; la mancata diminuzione dell 1% delle spese di personale rispetto al rendiconto 2004 ed, anzi, il significativo aumento di tali spese; il mancato aggiornamento degli inventari; irregolarità concernenti il riaccertamento dei residui attivi e passivi; la presenza di significativi squilibri nella gestione di competenza e di cassa, derivanti da rilevanti irregolarità nell accertamento e nella gestione delle entrate; 6. le irregolarità emerse dalla analisi dei comuni con meno di abitanti riguardano: la mancata diminuzione dell 1% delle spese di personale rispetto al rendiconto 2004 ed, anzi, il significativo aumento di tali spese; l omessa redazione del conto del patrimonio; il mancato invio del questionario. A seguito dell esame di tali irregolarità, il magistrato istruttore ha chiesto al Presidente della Sezione di fissare una adunanza in camera di consiglio per l esame collegiale della situazione emersa. Considerato in diritto 1. le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, ai sensi dell art.1 comma 168 legge , n. 266, qualora accertino, anche sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto, adottano specifica pronuncia e vigilano sull'adozione, da parte dell'ente locale, delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno; 2. le attribuzioni conferite alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti dal succitato art.1 comma 168 legge 23/12/05 n. 266 prevedono che le irregolarità emerse in relazione al mancato rispetto del patto di stabilità siano condizione sufficiente per la deliberazione di una specifica pronuncia. Ciò, quindi, pur in presenza della totale abrogazione del regime sanzionatorio, originariamente previsto a carico degli enti inadempienti per il 2006 dalla legge , n. 266, disposta dall art. 1 comma 701 legge , n. 296 e dall art. 6 comma 8-sexies decreto legge , n. 300 (legge di conversione , n. 17); 3. le attribuzioni conferite alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti dal succitato art. 1 comma 168 legge 23/12/05 n. 266 prevedono, altresì, che le sezioni regionali diano luogo a specifica pronuncia qualora accertino comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria. A parere di questa sezione, rientrano tra questi i comportamenti degli enti in violazione di norme cogenti, che concorrano sostanzialmente ad inficiare gli equilibri economici, finanziari e patrimoniali, così come la corretta rappresentazione contabile degli atti gestionali degli enti, o la potestà di controllo intestata a questa Sezione. 4

5 In particolare la violazione dell art. 1 comma 198 legge , n. 266, istitutivo dell obbligo di diminuzione della spesa per il personale nel 2006 nella misura dell 1% rispetto al dato del Essa appare lesiva dei principi di sana gestione finanziaria contenuti nei commi 1 e 19 art. 39 legge , n. 449, inerenti il criterio generale di programmazione delle spese di personale e il criterio di riduzione programmata delle medesime; la mancata predisposizione ed approvazione del conto del patrimonio, che è elemento costitutivo e parte essenziale del rendiconto della gestione, art. 227 del d. lgs , n A detto adempimento sono tenuti tutti gli enti locali, anche quelli con popolazione inferiore ai abitanti: infatti, la disciplina speciale dettata per tali enti, art.1 comma 164 legge , n. 266, prevede unicamente che gli stessi siano esentati dalla applicazione della disciplina del conto economico, prevista dall art. 229 del d. lgs , n. 267; il mancato aggiornamento degli inventari, previsto con cadenza annuale dall art. 230 comma 7 d. lgs , n Esso impedisce una corretta predisposizione del conto del patrimonio, nel quale confluiscono i valori dei beni patrimoniali inventariati, e non consente neppure una corretta gestione dei beni dell ente, che non può che derivare da una corretta conoscenza e rappresentazione dei beni, mobili ed immobili, a disposizione dell ente medesimo; il mancato o il non corretto riaccertamento dei residui attivi e passivi, consistente nella revisione delle ragioni del loro mantenimento in tutto o in parte. L art. 228 comma 3 del d. lgs , n. 267 prevede tale riaccertamento come indispensabile pre-requisito per l inserimento nel conto del bilancio dei residui, attivi e passivi. La revisione compiuta in assenza di un adeguato grado di diligenza e di analisi, in modo particolare per i residui attivi, può causare una sovrastima delle partite in entrata ed, in ultimo, delle risorse disponibili che, se utilizzate per spese, possono, nel medio termine, causare gravi squilibri nella gestione di competenza e di cassa dell ente. Gli stessi squilibri possono essere causati da una inadeguata attuazione delle operazioni di accertamento delle entrate, art. 179 d. lgs , n. 267, con particolare riferimento alla valutazione della ragione del credito ed alla sua quantificazione, che può causare una sovrastima delle entrate effettivamente disponibili. Appare in ultimo ulteriore elemento di squilibrio della gestione finanziaria, in particolare della gestione di cassa, la inadeguata gestione della riscossione delle entrate e degli adempimenti ad essa prodromici, dovuta a disorganizzazione, trascuratezza o carenza di personale; il mancato rispetto delle previsioni contenute nelle linee guida, approvate dalla Sezione delle Autonomie con delibera n. 5/AUT/2007 del 4 giugno 2007, cui devono attenersi gli organi di revisione degli enti locali per la compilazione del questionario al rendiconto 2006, ai sensi dell art. 1 commi 166 e 167 legge , n. 266: in base a tali previsioni, gli organi di revisione sono obbligati a trasmettere alle Sezioni regionali di controllo la loro relazione subito dopo l approvazione del rendiconto da parte del Consiglio comunale o provinciale. L omissione o il ritardo ingiustificato dell invio della 5

6 relazione ostacolano l esercizio del controllo della Corte dei conti, con implicita responsabilità dell organo inadempiente e conseguente possibilità di revoca del revisore, ai sensi dell articolo 235, comma 2, TUEL n. 267/ La necessità di segnalare ai singoli Consigli comunali le irregolarità riscontrate, nel quadro del carattere collaborativo del controllo di gestione esercitato dalle Sezioni regionali della Corte dei conti, acciocché essi possano responsabilmente assumere le decisioni più opportune. P.Q.M. La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la regione Piemonte Accertata In base alle risultanze delle certificazioni rese dai revisori dei conti, la esistenza di irregolarità nella gestione da parte degli enti locali di cui all elenco che segue: COMUNI CON PIU DI ABITANTI 1 Acqui Terme 2 Almese 3 Alpignano 4 Avigliana 5 Bellinzago Novarese 6 Borgo San dalmazzo 7 Canale 8 Castelletto Sopra Ticino 9 Castelnuovo Scrivia 10 Cavallermaggiore 11 Cavour 12 Cerano 13 Ceva 14 Cherasco 15 Crescentino 16 Domodossola 17 Dronero 18 Fossano 19 Galliate 20 Lanzo Torinese 21 None 22 Orbassano 23 Pinerolo 24 Rivalta di Torino 25 San Benigno Canavese 26 Sommariva del Bosco 27 Trivero 28 Trofarello 29 Varallo 30 Venaria Reale 31 Villadossola 32 Volpiano COMUNI CON MENO DI ABITANTI 6

7 1 Ala di Stura 2 Albera ligure 3 Ameno 4 Andorno Micca 5 Aramengo 6 Arola 7 Baldissero d'alba 8 Barbaresco 9 Barone Canavese 10 Bassignana 11 Battifollo 12 Bee 13 Beinette 14 Bobbio Pellice 15 Boca 16 Borgiallo 17 Briga Alta 18 Briga Novarese 19 Brondello 20 Callabiana 21 Calliano 22 Calosso 23 Camagna Monferrato 24 Camandona 25 Canosio 26 Cantarana 27 Cantoira 28 Caprauna 29 Caprie 30 Caprile 31 Carbonara Scrivia 32 Cardè 33 Carentino 34 Casalvolone 35 Cassano Spinola 36 Cassinelle 37 Castagnole Lanze 38 Castel Boglione 39 Castel Rocchero 40 Castellar Guidobono 41 Castelletto d'orba 42 Castelletto Monferrato 43 Castelnuovo Belbo 44 Castino 45 Cavaglià 46 Cavagnolo 47 Ceresole Reale 48 Cerreto Castello 49 Cerro Tanaro 50 Cervasca 51 Chiusa San Michele 52 Chiusano d'asti 53 Cinaglio 54 Cintano 7

8 55 Cisterna d'asti 56 Civiasco 57 Claviere 58 Collobiano 59 Corneliano d'alba 60 Corsione 61 Cortanze 62 Cossogno 63 Cossombrato 64 Costanzana 65 Cravagliana 66 Crevoladossola 67 Crissolo 68 Cunico 69 Diano d'alba 70 Divignano 71 Dorzano 72 Entracque 73 Faule 74 Feletto 75 Fontanetto Po 76 Front 77 Frossasco 78 Gaglianico 79 Gambasca 80 Germagno 81 Gifflenga 82 Gottasecca 83 Greggio 84 Grognardo 85 Grondona 86 Grosso 87 Guardabosone 88 Intragna 89 Invorio 90 Isolabella 91 La Cassa 92 Lagnasco 93 Lequio Berria 94 Lignana 95 Loreglia 96 Macugnaga 97 Maglione 98 Malesco 99 Maranzana 100 Marsaglia 101 Massazza 102 Massiola 103 Mezzomerico 104 Miagliano 105 Miasino 106 Moiola 107 Mollia 108 Mombello di Torino 109 Mombello Monferrato 8

9 110 Monale 111 Monastero di Lanzo 112 Monastero di Vasco 113 Monasterolo di Savigliano 114 Monesiglio 115 Montaldo di Mondovì 116 Montemale di Cuneo 117 Montescheno 118 Monteu da Po 119 Montezemolo 120 Moransengo 121 Moretta 122 Nonio 123 Novalesa 124 Novello 125 Olcenengo 126 Orsara Bormida 127 Pagno 128 Paruzzaro 129 Penango 130 Pezzana 131 Pietraporzio 132 Piovà Massaia 133 Piverone 134 Pomaretto 135 Pombia 136 Porte 137 Pradleves 138 Prazzo 139 Priola 140 Quaranti 141 Quaregna 142 Quarna Sopra 143 Quassolo 144 Quincinetto 145 Rifreddo 146 Rittana 147 Riva Presso Chieri 148 Rivalba 149 Roaschia 150 Roccaforte Ligure 151 Roccasparvera 152 Rocchetta Ligure 153 Romano Canavese 154 Ronsecco 155 Rosazza 156 Sagliano Micca 157 Salmour 158 Sambuco 159 San Didero 160 San Giorgio Canavese 161 San Giorgio Monferrato 162 San Giorgio Scarampi 163 San Paolo Solbrito 164 San Raffaele Cimena 9

10 165 San Salvatore Monferrato 166 San Sebastiano da Po 167 Santa Maria Maggiore 168 Scopa 169 Scopello 170 Serralunga di Crea 171 Settime 172 Settimo Vittone 173 Sinio 174 Sommariva Perno 175 Strambinello 176 Tarantasca 177 Ternengo 178 Terzo 179 Tonengo 180 Torre Mondovì 181 Trana 182 Trasquera 183 Tricerro 184 Trisobbio 185 Usseaux 186 Vallanzengo 187 Valle San Nicolaio 188 Vallo Torinese 189 Valloriate 190 Varisella 191 Vezza d'alba 192 Viale d'asti 193 Vicolungo 194 Villa San Secondo 195 Villalvernia 196 Villanova Biellese 197 Villanova Solaro 198 Volpeglino 199 Zimone 200 Zumaglia Invita Le singole amministrazioni a porre in essere idonei provvedimenti correttivi e a dare compiuta attuazione alle richieste e ai suggerimenti contenuti negli allegati alla presente pronuncia, relativi ad ogni singolo ente interessato. Dispone che la presente pronuncia sia trasmessa ai Presidenti dei Consigli comunali, Sindaci e Revisori dei conti degli Enti locali indicati, corredata dell allegato specifico relativo ad ogni singolo ente, che di essa costituisce parte integrante. Il Relatore F.to Cons. Gianfranco BATTELLI Il Presidente F.to Avv. Ivo MONFELI Depositato in segreteria il 10 marzo 2008 F.to Funzionario Nicola MENDOZZA 10

11 INDICE COMUNI CON PIU DI 5000 DI ABITANTI Comune di Acqui Terme Comune di Almese Comune di Alpignano Comune di Avigliana Comune di Bellinzago Novarese Comune di Borgo San Dalmazzo Comune di Canale Comune di Castelletto Sopra Ticino Comune di Castelnuovo Scrivia Comune di Cavallermaggiore Comune di Cavour Comune di Cerano Comune di Ceva Comune di Cherasco Comune di Crescentino Comune di Domodossola Comune di Dronero Comune di Fossano Comune di Galliate Comune di Lanzo Torinese Comune di None Comune di Orbassano Comune di Pinerolo Comune di Rivalta di Torino Comune di San Benigno Canavese Comune di Sommariva del Bosco Comune di Trivero Comune di Trofarello Comune di Varallo Comune di Venaria Reale Comune di Villadossola Comune di Volpiano COMUNI CON MENO DI 5000 DI ABITANTI Comune di Ala di Stura Comune di Albera Ligure Comune di Ameno Comune di Andorno Micca Comune di Aramengo Comune di Arola Comune di Baldissero d Alba Comune di Barbaresco Comune di Barone Canavese Comune di Bassignana Comune di Battifollo Comune di Be e Comune di Beinette Comune di Bobbio Pellice Comune di Boca Comune di Borgiallo Comune di Briga Alta Comune di Briga Novarese Comune di Brondello Comune di Callabiana Comune di Calliano Comune di Calosso

12 Comune di Camagna Monferrato Comune di Camandona Comune di Canosio Comune di Cantarana Comune di Cantoira Comune di Caprauna Comune di Caprie Comune di Caprile Comune di Carbonara Scrivia Comune di Cardè Comune di Carentino Comune di Casalvolone Comune di Cassano Spinola Comune di Cassinelle Comune di Castagnole Lanze Comune di Castel Boglione Comune di Castel Rocchero Comune di Castellar Guidobono Comune di Castelletto d Orba Comune di Castelletto Monferrato Comune di Castelnuovo Belbo Comune di Castino Comune di Cavaglia Comune di Cavagnolo Comune di Ceresole Reale Comune di Cerreto Castello Comune di Cerro Tanaro Comune di Cervasca Comune di Chiusa di San Michele Comune di Chiusano d Asti Comune di Cinaglio Comune di Cintano Comune di Cisterna d Asti Comune di Civiasco Comune di Claviere Comune di Collobiano Comune di Corneliano d Alba Comune di Corsione Comune di Cortanze Comune di Cossogno Comune di Cossombrato Comune di Costanzana Comune di Cravagliana Comune di Crevoladossola Comune di Crissolo Comune di Cunico Comune di Diano d Alba Comune di Divignano Comune di Dorzano Comune di Entracque Comune di Faule Comune di Feletto Comune di Fontanetto Po Comune di Front Comune di Frossasco Comune di Gaglianico Comune di Gambasca Comune di Germagno Comune di Gifflenga Comune di Gottasecca Comune di Greggio

13 Comune di Grognardo Comune di Grondona Comune di Grosso Comune di Guardabosone Comune di Intragna Comune di Invorio Comune di Isolabella Comune di La Cassa Comune di Lagnasco Comune di Lequio Berria Comune di Lignana Comune di Loreglia Comune di Macugnaga Comune di Maglione Comune di Malesco Comune di Maranzana Comune di Marsaglia Comune di Massazza Comune di Massiola Comune di Mezzomerico Comune di Miagliano Comune di Miasino Comune di Moiola Comune di Mollia Comune di Mombello di Torino Comune di Mombello Monferrato Comune di Monale Comune di Monastero di Lanzo Comune di Monastero di Vasco Comune di Monasterolo di Savigliano Comune di Monesiglio Comune di Montaldo di Mondovi Comune di Montemale di Cuneo Comune di Montescheno Comune di Monteu da Po Comune di Montezemolo Comune di Moransengo Comune di Moretta Comune di Nonio Comune di Novalesa Comune di Novello Comune di Olcenengo Comune di Orsara Bormida Comune di Pagno Comune di Paruzzaro Comune di Penango Comune di Pezzana Comune di Pietraporzio Comune di Piovà Massaia Comune di Piverone Comune di Pomaretto Comune di Pombia Comune di Porte Comune di Pradleves Comune di Prazzo Comune di Priola Comune di Quaranti Comune di Quaregna Comune di Quarna Sopra Comune di Quassolo Comune di Quincinetto

14 Comune di Rifreddo Comune di Rittana Comune di Riva Presso Chieri Comune di Rivalba Comune di Roaschia Comune di Roccaforte Ligure Comune di Roccasparvera Comune di Rocchetta Ligure Comune di Romano Canavese Comune di Ronsecco Comune di Rosazza Comune di Sagliano Micca Comune di Salmour Comune di Sambuco Comune di San Didero Comune di San Giorgio Canavese Comune di San Giorgio Monferrato Comune di San Giorgio Scarampi Comune di San Paolo Solbrito Comune di San Raffaele Cimena Comune di San Salvatore Monferrato Comune di San Sebastiano da Po Comune di Santa Maria Maggiore Comune di Scopa Comune di Scopello Comune di Serralunga di Crea Comune di Settime Comune di Settimo Vittone Comune di Sinio Comune di Sommariva Perno Comune di Strambinello Comune di Tarantasca Comune di Ternengo Comune di Terzo Comune di Tonengo Comune di Torre Mondovì Comune di Trana Comune di Trasquera Comune di Tricerro Comune di Trisobbio Comune di Usseaux Comune di Vallanzengo Comune di Valle San Nicolaio Comune di Vallo Torinese Comune di Valloriate Comune di Varisella Comune di Vezza d Alba Comune di Viale D Asti Comune di Vicolungo Comune di Villa San Secondo Comune di Villalvernia Comune di Villanova Biellese Comune di Villanova Solaro Comune di Volpeglino Comune di Zimone Comune di Zumaglia

15 COMUNI CON PIU DI 5000 ABITANTI 15

16 16

17 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL SUL RENDICONTO 2006 Comune di Acqui Terme comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente NON aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. Viceversa, i risultati del rendiconto evidenziano, per il patto di stabilità, uno sforamento in termini quantitativi dei parametri di competenza (spese correnti). Tale elemento, che può essere sintomatico di rilevanti criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nel programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 17

18 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL SUL RENDICONTO 2006 Comune di Almese comune superiore a abitanti L ente NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel In merito si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità. 18

19 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL SUL RENDICONTO 2006 Comune di Alpignano comune superiore a abitanti Si prende atto favorevolmente del fatto che codesto ente ha rispettato i vincoli del patto di stabilità interno per il 2006, adottando appositi interventi correttivi, a seguito di specifica pronuncia deliberata da questa Sezione in ordine al bilancio preventivo Si evidenzia, viceversa, che l ente NON è dotato di inventario aggiornato, come previsto dall art. 230, comma 7 d. lgs. n. 267/2000 e che l ultima versione, attualmente in fase di aggiornamento, risale al Tale elemento, di per sé sintomatico di una non sana gestione finanziaria e contabile dell ente, appare tanto più rilevante in quanto nel questionario relativo al rendiconto 2005 l organo di revisione di codesto ente riferiva che l inventario risultava aggiornato. Si invita pertanto codesto ente a provvedere in merito ed a comunicare a questa Sezione, entro e non oltre il mese di giugno 2008, i provvedimenti consequenzialmente adottati ed a trasmettere copia della relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto 2005 e Si invita, inoltre, l organo di revisione ad una attenta verifica dei dati riportati sui documenti inviati alla Corte dei conti che fonda il proprio operato sul rapporto collaborativo con gli enti ed i revisori. Nel caso si ravvisassero, in futuro, ulteriori gravi errori nei dati trasmessi si procederà a specifiche e dirette richieste di dati all ente interessato, con un evidente aggravio di tempi e costi del procedimento di controllo, oltre alla segnalazione al consiglio comunale per l eventuale revoca del revisore, ai sensi dell articolo 235, comma 2, del T.U.E.L. 18 agosto 2000, n

20 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL SUL RENDICONTO 2006 Comune di Avigliana comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il 2006 e NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel Con riferimento a tali anomalie, si evidenzia che codesto ente NON aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. Viceversa i risultati del rendiconto evidenziano, per il patto di stabilità, uno sforamento in termini quantitativi dei parametri di cassa (per spese correnti e c/capitale) e, per le spese di personale, il mancato rispetto dei limiti previsti dalla normativa allora vigente. Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito di un programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 20

21 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Bellinzago Novarese comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il 2006 e NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel In merito, si evidenzia che codesto ente aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. I risultati del rendiconto confermano, per il patto di stabilità, uno sforamento in termini quantitativi sia dei parametri di cassa (per spese correnti) sia della competenza (spese correnti) e, per le spese di personale, il mancato rispetto dei limiti previsti dalla normativa allora vigente. Non risulta, inoltre, che l ente abbia adottato interventi correttivi a seguito della specifica pronuncia emessa da questa Sezione in riferimento al bilancio preventivo Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 21

22 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Borgo San Dalmazzo comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. I risultati del rendiconto confermano la esistenza di tali criticità, che hanno condotto ad uno sforamento in termini quantitativi, sia dei parametri di cassa (per spese correnti) che di competenza (spese correnti e per spese in conto capitale), mentre non risulta che l ente abbia adottato interventi correttivi a seguito della specifica pronuncia emessa da questa Sezione con riferimento al bilancio preventivo Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 22

23 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Canale comune superiore a abitanti L ente NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel Con riferimento al mancato rispetto dei limiti di spesa per il personale, si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità in merito. 23

24 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Castelletto Sopra Ticino comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito, si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità, mentre i risultati del consuntivo dimostrano uno sforamento in termini quantitativi, dei parametri della competenza (spese correnti) e uno sforamento molto più rilevante dei parametri di cassa (per spese in conto capitale). Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 24

25 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Castelnuovo Scrivia comune superiore a abitanti Il questionario sul rendiconto 2006 ha evidenziato la sussistenza di saldi negativi nella gestione di competenza e difficoltà nella salvaguardia degli equilibri di bilancio. Nel triennio l ente presenta rilevanti disavanzi di competenza e squilibri di bilancio, con ripercussioni anche sulla cassa, sanati con mere finzioni contabili, quali applicazione di avanzo poi rilevatosi inesistente. Tale grave situazione origina da due fattori concomitanti: uno, strutturale, dato da una errata programmazione delle entrate e delle spese, che ha portato a stanziare ed accertare più di quanto sia poi effettivamente possibile accertare e riscuotere a copertura di spese, che invece vengono effettivamente impegnate e pagate; uno, contingente, dato una gestione delle entrate inadeguata ed inefficiente. Per quanto riguarda la gestione delle entrate le criticità segnalate dall Organo di revisione appaiono assumere i contorni di rilevanti irregolarità e violazioni delle prescrizioni di legge in materia di accertamento delle entrate. Tale grave irregolarità contabile costituisce un vulnus alla attendibilità e veridicità dei bilanci degli ultimi anni di codesto ente. L ente, in una apposita relazione, evidenzia che le criticità segnalate sono dovute essenzialmente alla carenza di personale, che non avrebbe consentito, negli ultimi anni, il regolare svolgimento della ordinaria amministrazione. Se tale notazione può sembrare plausibile per giustificare le difficoltà in ordine alla gestione ordinaria delle entrate, è meno credibile per giustificare il quadro di perdurante e sostanziale squilibrio tra entrate e spese, a tutela del quale sono comunque presidio il Sindaco, l Assessore competente per materia, il Consiglio comunale, Il Segretario comunale e l Organo di revisione. Si prende comunque atto che codesto ente, nel 2007, sembra avere attuato una gestione idonea a superare le criticità evidenziate, contenendo le spese correnti ed attuando una serie di misure per l incremento di partite di entrata. Nel complesso, emerge un quadro di rilevante disordine amministrativo, come del resto appalesa la stessa relazione della amministrazione, probabilmente anche causato da diminuzione del personale in servizio, e di rilevanti irregolarità, quanto diffuse non è dato sapere. In tale quadro, il ruolo dell Organo di revisione, in questo frangente prezioso elemento di controllo e supporto della azione di questa Sezione, per il passato appare incerto e probabilmente non sufficientemente incisivo nel segnalare, per correggere, irregolarità e disordine gestionale. Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Cavallermaggiore comune superiore a abitanti 25

26 L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità, mentre i risultati del consuntivo dimostrano uno sforamento in termini quantitativi, sia dei parametri di cassa (per spese correnti e, molto più rilevante, per quelle in conto capitale) che della competenza (spese correnti). Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 26

27 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Cavour comune superiore a abitanti Il questionario sul rendiconto 2006 indica che l ente non ha effettuato il puntuale riaccertamento dei residui attivi, verificando le ragioni del loro mantenimento e l esistenza del titolo giuridico di credito, ed evidenzia difficoltà a procedere alla verifica dei residui medesimi. In merito, la relazione inviata dalla amministrazione, così come quella trasmessa dall organo di revisione a seguito di apposita richiesta istruttoria, confermano le criticità in ordine al riaccertamento dei residui, pur non evidenziando esplicitamente le cause, che sembrerebbero da imputare alla carenza di personale. Dalle relazioni medesime non emerge con chiarezza la dimensione quantitativa e le dinamiche che hanno condotto a tale irregolarità contabile, che costituisce un vulnus alla attendibilità e veridicità dei bilanci degli ultimi anni di codesto ente. Nel complesso emerge un quadro di rilevante disordine amministrativo, probabilmente anche causato da diminuzione del personale in servizio, e di rilevanti irregolarità. In questo quadro si auspica una azione dell Organo di revisione maggiormente incisiva nel segnalare irregolarità e disordine gestionale e nel pretendere la adozione degli indispensabili provvedimenti correttivi. Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 27

28 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Cerano comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità; i risultati del consuntivo dimostrano, viceversa, la esistenza di un rilevante sforamento in termini quantitativi, di uno dei parametri di cassa (per spese in conto capitale), mentre appaiono rispettati tutti gli altri parametri di cassa e di competenza. Tale elemento, che può essere sintomatico della esistenza di criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 28

29 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Ceva comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità; i risultati del consuntivo dimostrano un rilevante sforamento in termini quantitativi di uno dei parametri di cassa (per spese in conto capitale), mentre appaiono rispettati tutti gli altri parametri di cassa e di competenza. Tale elemento, che può essere sintomatico della esistenza di criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nel programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 29

30 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Cherasco comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il L ente NON è dotato di inventario aggiornato. Con riferimento al mancato rispetto dei vincoli del patto di stabilità interno per il 2006, si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità in merito, anche se i risultati del consuntivo dimostrano un rilevante sforamento in termini quantitativi, sia dei parametri di cassa (per spese correnti e per spese in conto capitale) che di competenza (spese correnti). Per quanto concerne il mancato aggiornamento degli inventari, codesto ente risulta inadempiente alle sollecitazioni già formulate con apposita pronuncia da questa Sezione, a seguito delle risultanze del controllo effettuato sulla base del questionario sul rendiconto 2005; in particolare, non risulta neppure che codesto ente abbia ottemperato alle richieste di comunicare i provvedimenti consequenzialmente adottati a seguito della citata specifica pronuncia. Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 30

31 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Crescentino comune superiore a abitanti L ente NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel Con riferimento al mancato rispetto dei limiti di spesa per il personale, si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità in merito. 31

32 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART. 1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Domodossola comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito codesto ente, nell ambito della istruttoria relativa al controllo sul bilancio preventivo 2006 conclusasi con una specifica pronuncia, aveva evidenziato difficoltà in ordine al rispetto del patto di stabilità, a causa delle spese eccezionalmente sostenute in occasione delle olimpiadi invernali 2006: ciò ha comportato, come emerge dal rendiconto, uno sforamento in termini quantitativi di tutti i parametri, di cassa e di competenza. Tale elemento, pur se esaminato nel contesto nel quale ha operato l ente nel corso del 2006, può essere considerato sintomatico di criticità gestionali e sarà perciò attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 32

33 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART. 1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Dronero comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito codesto ente, nell ambito della istruttoria relativa al controllo sul bilancio preventivo 2006, aveva evidenziato l impossibilità di conseguire il rispetto del patto di stabilità. Tale situazione, a parere di questa Sezione come espresso nella specifica pronuncia relativa a codesto ente, originava da una non adeguata programmazione e da una gestione imprudente. I risultati del rendiconto evidenziano, per il patto di stabilità, uno sforamento in termini quantitativi di tutti i parametri di cassa e di competenza (sia per spese correnti che per spese in c/capitale). Tale risultato, che parrebbe confermare le carenze sopra citate, non è stato preceduto, inspiegabilmente, da nessun intervento correttivo da parte di codesto ente e neppure da una constatazione, magari anche successiva, delle emergenti criticità, al fine di variare, in prospettiva, la composizione e l andamento della spesa corrente e di quella in c/capitale. Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 33

34 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANAZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Fossano comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente NON aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. I risultati del rendiconto evidenziano, viceversa, uno sforamento in termini quantitativi dei parametri di cassa (spese correnti ed in c/capitale). Tale elemento, che può essere sintomatico di criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 34

35 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Galliate comune superiore a abitanti Si prende atto favorevolmente del fatto che codesto ente ha rispettato i vincoli del patto di stabilità interno per il 2006, adottando appositi interventi correttivi, a seguito di specifica pronuncia deliberata da questa Sezione in ordine al bilancio preventivo Si evidenzia, viceversa, che l ente NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel A seguito di specifica richiesta istruttoria vengono infatti confermati i dati trasmessi con il questionario sul rendiconto 2006 dai quali si evince che il totale delle spese di personale per il 2006 non rientra nel limite allora previsto e pari alle spese di personale del 2004 diminuite dell 1%. Con riferimento al mancato rispetto dei limiti di spesa per il personale, si evidenzia che codesto ente non aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al preventivo 2006, alcuna criticità in merito. Tale elemento, che può essere sintomatico di criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nell ambito di un programma di controllo di competenza di questa Sezione previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 35

36 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Lanzo Torinese comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il 2006 e NON ha rispettato i limiti di spesa per il personale nel In merito alle anomalie di cui sopra, si evidenzia che codesto ente NON aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. Viceversa, i risultati del rendiconto evidenziano, per il patto di stabilità, uno sforamento in termini quantitativi dei parametri di cassa (per spese correnti e in c/capitale) e, per le spese di personale, il mancato rispetto dei limiti previsti dalla normativa allora vigente. Tali elementi, che appaiono sintomatici di rilevanti criticità gestionali, saranno vagliati, insieme ad altri aspetti cruciali nella gestione dell ente, nell ambito del programma di controllo con riferimento al controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n. 131, nel quale, sin da ora, codesto ente viene inserito. 36

37 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANAZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di None comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di criticità. Si prende comunque atto positivamente del fatto che codesto ente ha attuato interventi correttivi al fine di contenere stanziamenti e pagamenti sia di parte corrente che in c/capitale. I risultati del rendiconto confermano uno sforamento in termini quantitativi di un solo parametro di cassa (per spese correnti), anche grazie agli interventi correttivi attuati a seguito della specifica pronuncia emessa da questa Sezione, in relazione al bilancio preventivo Tale elemento, che può comunque essere sintomatico della esistenza di criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad di rilevanti criticità altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nel programma di controllo di competenza di questa Sezione previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 37

38 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Orbassano comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità. In particolare, in quella occasione era emersa la impossibilità dell ente di rispettare i limiti di stanziamento in c/capitale, dovuta all utilizzo di ingenti finanziamenti per la costruzione di una nuova scuola. I risultati del rendiconto confermano uno sforamento in termini quantitativi di un solo parametro di competenza (per spese in c/capitale). Di tale situazione si prendeva atto nella apposita specifica pronuncia deliberata da questa Sezione in data (delibera n. 4), che, inspiegabilmente, non appare essere nota all organo di revisione di codesto ente, come si evince dalla risposta alla domanda n. 2 della sezione prima del questionario. Per quanto concerne il patto di stabilità, tale elemento, pur esaminato nel contesto nel quale ha operato l ente nel corso del 2006, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n Si invita, inoltre, l organo di revisione ad una attenta verifica delle informazioni riportate sui documenti inviati alla Corte dei conti, che fonda il proprio operato sul rapporto collaborativo con gli enti ed i revisori. Appare, in questo caso, particolarmente rilevante la negligenza relativa alla asserita non conoscenza della specifica pronuncia di interesse dell ente. Nel caso si ravvisassero, in futuro, ulteriori negligenze o gravi errori nei dati trasmessi si procederà alla segnalazione al consiglio comunale per l eventuale revoca del revisore, ai sensi dell articolo 235, comma 2, del T.U.E.L. 18 agosto 2000, n

39 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Pinerolo comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito, codesto ente, nell ambito della istruttoria relativa al controllo sul bilancio preventivo 2006, aveva evidenziato difficoltà in ordine al rispetto del patto di stabilità, a causa delle spese eccezionalmente sostenute in occasione delle olimpiadi invernali 2006, per le quali la amministrazione aveva chiesto al competente ministero una deroga al patto. In effetti, i risultati del rendiconto evidenziano, per il patto di stabilità, uno sforamento in termini quantitativi del solo parametro di cassa relativo alle spese in c/capitale. Tale elemento, esaminato nel contesto nel quale ha operato l ente nel corso del 2006, non può di per sé essere considerato sintomatico di rilevanti criticità gestionali; tuttavia sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nell ambito del programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n

40 ALLEGATO ALLA PRONUNCIA EX ART.1 COMMA 168 LEGGE FINANZIARIA 2006 IN RELAZIONE AL Comune di Rivalta di Torino comune superiore a abitanti L ente NON ha conseguito gli obiettivi del patto di stabilità interno per il In merito si evidenzia che codesto ente aveva segnalato, nell apposito questionario relativo al bilancio preventivo 2006, la presenza di rilevanti criticità, in rapporto alle quali si prende atto che codesto ente ha attuato una serie di azioni volte a contenere stanziamenti e pagamenti, sia di parte corrente che in c/capitale. I risultati del rendiconto confermano lo sforamento di un solo parametro di cassa (per spese in c/capitale) sebbene in termini quantitativi molto rilevanti. Ciò in forza degli interventi correttivi attuati anche a seguito della specifica pronuncia emessa da questa Sezione sul bilancio preventivo Tale elemento, che può comunque essere sintomatico di criticità gestionali, sarà attentamente valutato, unitamente ad altri parametri gestionali, ai fini dell eventuale inserimento di codesto ente nel programma di controllo di competenza di questa Sezione, previsto dall art. 7 comma 7 legge 5 40

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