SUSCETTIBILITÀ ALLA CORROSIONE INTERGRANULARE NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO-FERRITICI. F. Iacoviello, V. Di Cocco

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SUSCETTIBILITÀ ALLA CORROSIONE INTERGRANULARE NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO-FERRITICI. F. Iacoviello, V. Di Cocco"

Transcript

1 SUSCETTIBILITÀ ALLA CORROSIONE INTERGRANULARE NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO-FERRITICI F. Iacoviello, V. Di Cocco Università di Cassino, Di.M.S.A.T., via G. di Biasio 43, Cassino (FR) Italia Gli acciai inossidabili austeno-ferritici sono utilizzati in numerosi ambienti e condizioni operative, grazie alle loro buone proprietà meccaniche ed alla loro eccellente resistenza alla corrosione, come nel caso della corrosione sotto sforzo indotta in ambienti contenenti cloruri. Questi acciai sono suscettibili di infragilimento in un ampio campo di temperature. Essi sono infatti caratterizzati dalla presenza di tre intervalli critici: al di sopra di 1050 C (incremento della frazione volumetrica dela ferrite); fra 1050 e 600 C (precipitazione di fasi intermetalliche, carburi e nitruri); fra 600 e circa 350 C (decomposizione spinodale della ferrite e precipitazione della fase G). In questo lavoro è stata analizzata la suscettibilità alla corrosione intergranulare di due acciai inossidabili austenoferritici, caratterizzati da analoghe frazioni volumetriche di ferrite e di austenite, invecchiati a 800 C per durate fino a 100 ore. Sono stati considerati rispettivamente un acciaio 22 Cr 5 Ni ( duplex ) ed un acciaio 25 Cr 7 Ni ( superduplex ) caratterizzati dalle medesime frazioni volumetriche di ferrite ed austenite. Per ognuna delle condizioni di invecchiamento, sono state effettuate delle prove di reattivazione potenziocinetica, già normalizzate per analizzare la suscettibilità alla corrosione intergranulare di alcuni acciai inossidabili austenitici, ma comunque utili per analizzare i meccanismi di attacco corrosivo localizzato anche in acciai austeno-ferritici. In corrispondenza dei potenziali considerati più interessanti, sono state effettuate delle prove cronoamperometriche, osservando la corrispondente modalità di attacco al microscopio ottico. INTRODUZIONE Gli acciai inossidabili austeno-ferritici (duplex) sono utilizzati con ottimi risultati in vari campi fra cui quello chimico, petrolchimico, nucleare, grazie alla loro combinazione di buone proprietà meccaniche ed eccellente resistenza alla corrosione in numerosi ambienti e condizioni operative, come, ad esempio, nel caso della corrosione sotto sforzo in presenza di cloruri [1, 2]. Tali acciai sono però suscettibili al fenomeno della sensibilizzazione in un ampio campo di temperature [3, 4], grazie alla precipitazione di fasi intermetalliche, carburi, e nitruri che hanno luogo in corrispondenza die grani ferritici, oppure in corrispondenza dei bordi grano ferrite-austenite. Si possono considerare tre principali intervalli di temperatura. Fra 300 e 600 C ha luogo la decomposizione spinodale della ferrite e alcuni processi di precipitazione, fra cui il principale è quello relativo ad una fase ricca in Ni, Si e Mo, denominata fase G [5, 6]. Tali particelle sono caratterizzate da dimensioni decisamente ridotte (di solito comprese fra 1 e 10 nm, a volte fino a 50 nm), e precipitano, in maniera più o meno uniforme, all interno dei grani ferritici, in funzione della composizione chimica dell acciaio (ad esempio, gli acciai che contengono Mo sono caratterizzati da una maggiore uniformità di precipitazione). Tali particelle si formano preferenzialmente in corrispondenza di dislocazioni ed all interfaccia α-γ. La loro composizione non dipende solo dalla composizione dell acciaio, ma anche dalle condizioni di invecchiamento. Ad esempio, la concentrazione complessiva di elementi che compongono la fase G aumenta dal 40 al 60% per un rinvenimento che passa da 1000 a ore a 375 C. La cinetica relativa alla decomposizione spinodale ed alla precipitazione della fase G è risultata dipendere anche dalle frazioni volumetriche di austenite e di ferrite, come si può osservare nelle figure 1 e 2, relativamente a due acciai duplex 22 Cr 5 Ni caratterizzati da differenti frazioni volumetriche delle due fasi (rispettivamente α/γ = 1 e 1,5), entrambi rinvenuti a 475 C per 1000 ore.

2 Fig. 1: Acciaio inossidabile 22 Cr 5 Ni, α/γ = 1, rinvenuto a 475 C per 1000 ore [4]. Micrografia TEM di un grano ferritico. Inizio della precipitazione in corrispondenza di una dislocazione. Fig. 2: Acciaio inossidabile 22 Cr 5 Ni, α/γ = 1,5, rinvenuto a 475 C per 1000 ore [4]. Micrografia TEM di un grano ferritico. Decomposizione spinodale e fase G. Fra 600 e 1050 C si possono formare numerose fasi intermetalliche, carburi e nitruri [7-9]: Fase σ: la sua formazione e stabilità è promossa dalla presenza del Cr e del Mo ed è anche esaltata dalla deformazione dell acciaio; la precipitazione della fase σ è solitamente accompagnata da un impoverimento in Cr della ferrite adiacente, con possibili conseguenze sulla resistenza alla corrosione; Cr 2 N: l incremento del tenore di azoto rende possibile la precipitazione di questo nitruro, all interno della ferrite nel caso di tempra a partire da temperature molto elevate (ad esempio C), a causa dell elevata solubilità dell azoto ad elevate temperature; il Cr 2 N può anche precipitare intergranularmente sotto forma di placchette sottili; spesso la fase σ e Cr 2 N coesistono; visto la diminuzione di Cr sia nel grano ferritico che al bordo grano, è prevedibile un effetto sulla resistenza alla corrosione. Austenite secondaria: la decomposizione della ferrite in austenite può avere luogo in un ampio intervallo di temperatura, secondo tre possibili meccanismi: - mediante la reazione eutettoidica δ σ + γ; - sotto forma di precipitati di Widmanstätten; - mediante un processo simile a quello relativo alla formazione della martensite. Fase χ: caratterizzata da una composizione approssimativamente pari a 50% Fe, 25% Cr e 20% Mo (il rimanente è costituito da Mn e Ni); agisce in maniera simile a quello della fase σ, aumentando notevolmente la fragilità dell acciaio. Fase R: precipita per temperature piuttosto basse ( C) ed è una fase intermetallica ricca in Mo; riduce la tenacità formando precipitati sia intergranulari che transgranulari. Nitruro π: precipita intergranularmente e può essere facilmente confuso con la fase σ; anch esso implica una diminuzione della tenacità. Carburi M 7 C 3 e M 23 C 6 : i primi precipitano nell intervallo C, mentre i secondi al di sotto di 950 C; entrambi precipitano in corrispondenza dei bordi grano α/γ, ma sono stati osservati anche in corrispondenza dei bordi grano α/α e γ/γ. Al di sopra di 1050 C gli acciai si ha un incremento della frazione volumetrica della ferrite, ed una diminuzione della ripartizione degli elementi di lega nelle due fasi. In questo lavoro è stata analizzata la resistenza alla corrosione localizzata di due acciai inossidabili austeno ferritici (rispettivamente 22 Cr 5 Ni, duplex, e 25 Cr 7 Ni, superduplex) rinvenuti a 800 C per durate differenti fino a 100 ore, mediante l impiego del test di reattivazione potenziocinetica

3 (test EPR) e mediante l analisi al microscopio ottico delle superfici sottoposte a prove potenziostatiche. MATERIALI E PROCEDURE SPERIMENTALI Sono stati considerati due acciai inossidabili austeno-ferritici, le cui composizioni chimiche e proprietà tensili sono riportate nelle tabelle 1 e 2. Tabella 1: Composizione chimica e proprietà tensili per l acciaio inossidabile austeno ferritico 22 Cr 5 Ni (%ferrite = %austenite = 50). C Si Mn P S Cr Ni Mo N 0,019 0,39 1,51 0,022 0,002 22,45 5,50 3,12 0,169 R p02 [MPa] R m [MPa] A% Tabella 2: Composizione chimica e proprietà tensili per l acciaio inossidabile austeno ferritico 25 Cr 7 Ni (%ferrite = %austenite = 50). C Si Mn P S Cr Ni Mo N 0,019 0,33 0,80 0,020 0,001 24,80 6,80 3,90 0,30 R p02 [MPa] R m [MPa] A% Entrambi gli acciai sono stati rinvenuti a 800 C, per durate pari a 1, 3, 10, 100 ore, e, quindi, raffreddati in acqua. A seguito di tale trattamento sono state osservate le trasformazioni microstrutturali riportate nelle figure 3 e 4 (attacco elettrochimico in acido ossalico al 10%, 6V-12 secondi). 800 C - 1h 800 C 3h 800 C 10h 800 C 100h Figura 3: Acciaio inossidabile duplex 22Cr 5 Ni. Evoluzione della microstruttura per differenti durate della permanenza a 800 C. 800 C - 1h 800 C 3h 800 C 10h 800 C 100h Figura 4: Acciaio inossidabile superduplex 25Cr 7 Ni. Evoluzione della microstruttura per differenti durate della permanenza a 800 C. Nel caso dell acciaio 22 Cr 5 Ni si può osservare una evidente decomposizione della ferrite secondo la reazione eutettoidica δ σ + γ, con la formazione di fase σ e di austenite secondaria già dopo un ora di permanenza a 800 C. Sono anche presenti dei carburi che, già dopo 3 ore di permanenza a 800 C non sono più visibili al SEM.

4 L acciaio 25 Cr 7 Ni mostra dopo un ora di permanenza a 800 C solo la formazione di carburi in corrispondenza dei bordi grano (prevalentemente α/γ, ma anche α/α). Per durate superiori si evidenzia la decomposizione della ferrite secondo la reazione eutettoidica δ σ + γ, con la formazione di fase σ e di austenite secondaria. Dopo tre ore si osserva ancora la presenza dei carburi, mentre dopo dieci ore, tale presenza non è più evidente all osservazione al SEM. La suscettibilità alla corrosione localizzata è stata analizzata mediante il test di reattivazione potenziocinetica, standardizzato acciai inossidabili austenitici [10], ma largamente utilizzato anche nel caso di acciai inossidabili con microstrutture differenti, come gli acciai austeno-ferritici [20-21]. Il test può essere effettuato sia effettuando un singolo ciclo (SL-EPR) oppure con un doppio ciclo (DL-EPR), con quest ultima modalità che risulta sostanzialmente indipendente dal grado di finitura della superficie. Le due differenti modalità di prova sono esposte nella figura 5, secondo la normativa ISO TC 156/WG [13]. Le prove di reattivazione potenziocinetiche (test DL-EPR, Double Loop Electrochemical Potentiodynamic Reactivation) sono state effettuate utilizzando una soluzione acquosa 0.5M H 2 SO M KSCN, con il KSCN aggiunto come agente depassivante [14], utilizzando dei campioni con un area esposta pari a 1 cm 2. Dopo aver raggiunto stabilmente il potenziale di corrosione, E corr, i campioni sono stati polarizzati dal potenziale di partenza (-500 mv/sce), nella regione catodica, fino ad un potenziale massimo di 200 mv/sce, con un rateo pari a 50 mv/min. Appena raggiunto questo potenziale, la direzione di scansione è stata invertita fino a ritornare al potenziale di partenza. I test sono stati effettuati a 25 C e sono stati ripetuti tre volte, in modo da controllare la ripetibilità dei risultati. Come controelettrodo ed elettrodo di riferimento sono stati utilizzati rispettivamente un elettrodo al platino ed un elettrodo al calomelano saturato (SCE). La suscettibilità all attacco localizzato viene effettuata valutando il rapporto dell area del picco di reattivazione e del picco di attivazione (Q R /Q A ). Oltre ai test DL-EPR, sono state effettuate delle prove cronoamperometriche in corrispondenza del potenziale al quale è stato evidenziato il picco di reattivazione (per entrambi gli acciai pari a -190 mv/sce), in cui il potenziale è stato mantenuto costante per una durata ritenuta opportuna. Tali prove sono state effettuate utilizzando la medesima soluzione utilizzata per le prove EPR (0,5 M H 2 SO 4 + 0,01 KSCN). Le superfici dei campioni sottoposti alle prove cronoamperometriche sono state osservate al microscopio ottico, in modo da identificare le principali modalità di attacco. Fig.5: Curve di polarizzazione schematiche per le prove di reattivazione potenziocinetica (test EPR) a ciclo singolo (SLEPR, figura 5a) oppure a doppio ciclo (DLEPR, figura 5b).

5 RISULTATI I risultati delle prove DL-EPR sono riportati nelle figure 6-9, riportando nelle figure 6 e 8 gli andamenti complessivi dei risultati delle prove DLEPR ottenuti nei due acciai investigati per le differenti condizioni di sensibilizzazione, ed evidenziando nelle figure 7 e 9 i picchi di reattivazione, altrimenti poco evidenti nelle precedenti figure. Entrambi gli acciai presentano nel caso dell acciaio solubilizzato, o sensibilizzato per durate più brevi, due picchi di attivazione parzialemente sovrapposti, legati alla presenza di una struttura bifasica austeno-ferritica. Aumentando la durata della sensibilizzazione, il picco di attivazione relativo alla ferrite diviene sempre più importante. Per entrambi gli acciai investigati, è possibile evidenziare l influenza delle condizioni di sensibilizzazione, che diviene sempre più marcata fino a 10 ore di permanenza a 800 C. Per durate superiori, i picchi di reattivazione rimangono pressochè immutati (2507) o, addirittura, decrescono (2205). L evoluzione della suscettibilità alla corrosione intergranulare viene riportata nel diagramma in figura 10, in cui si considera l evoluzione del rapporto dell area del picco di reattivazione e del picco di attivazione in funzione della permanenza a 800 C. E possibile osservare che il massimo di tale rapporto corrisponde a 10 ore di permanenza a 800 C. Per valori superiori, si ha una netta diminuzione del rapporto Q R /Q A. Le figure 11 e 12 mostrano l evoluzione della morfologia di attacco per le cronoamperometrie effettuate a -190 mv/ecs, per 1 ora. Densità di corrente [ma/cm 2 ] Solubilizzato 800 C - 100h 800 C - 10h 800 C - 3h 800 C - 1h 0-0,5-0,4-0,3-0,2-0,1 0,0 0,1 0,2 Potenziale [V/ECS] Fig. 6: Acciaio duplex 22 Cr 5 Ni. Influenza della sensibilizzazione a 800 C sui picchi di attivazione. Densità di corrente [ma/cm 2 ] 0,10 0,08 0,06 0, C - 10h 0, C - 3h 800 C - 100h 800 C - 1h 0,00-0,5-0,4-0,3-0,2-0,1 0,0 0,1 0,2 Potenziale [V/ECS] Fig. 7: Acciaio duplex 22 Cr 5 Ni. Influenza della sensibilizzazione a 800 C sui picchi di reattivazione. Densità di corrente [ma/cm 2 ] Solubilizzato 800 C - 100h 800 C - 10h 800 C - 3h 800 C - 1h 0-0,5-0,4-0,3-0,2-0,1 0,0 0,1 0,2 Potenziale [V/ECS] Fig. 8: Acciaio superduplex 25 Cr 7 Ni. Influenza della sensibilizzazione a 800 C sui picchi di attivazione. Densità di corrente [ma/cm 2 ] 0,10 0,08 0,06 0, C - 100h 0, C - 10h 800 C - 3h 800 C - 1h 0,00-0,5-0,4-0,3-0,2-0,1 0,0 0,1 0,2 Potenziale [V/ECS] Fig. 9: Acciaio superduplex 25 Cr 7 Ni. Influenza della sensibilizzazione a 800 C sui picchi di reattivazione.

6 Q R /Q A 0,025 0,020 0, ,010 0,005 0,000 0, Permanenza a 800 C [ore] Fig. 10: Evoluzione del rapporto dell area del picco di reattivazione e del picco di attivazione in funzione della durata della sensibilizzazione a 800 C. 800 C - 1h 800 C 3h 800 C 10h 800 C 100h Figura 11: Acciaio inossidabile duplex 22Cr 5 Ni. Evoluzione della morfologia di attacco (cronoamperometrie effettuate a -190 mv/ecs per 1 ora) in funzione della permanenza a 800 C. 800 C - 1h 800 C 3h 800 C 10h 800 C 100h Figura 12: Acciaio inossidabile superduplex 25Cr 7 Ni. Evoluzione della morfologia di attacco (cronoamperometrie effettuate a -190 mv/ecs per 1 ora) in funzione della permanenza a 800 C. La differente evoluzione microstrutturale seguita dai due acciai durante la permanenza a 800 C si riflette in una differente evoluzione delle morfologie di attacco. Nel caso dell acciaio 22 Cr 5 Ni, il minore tempo di incubazione della decomposizione della ferrite secondo la reazione δ σ + γ, rispetto all acciaio 25 Cr 7 Ni, implica un attacco che risulta presentare anche solo dopo un ora di permanenza a 800 C, sia i caratteri tipici dell attacco intergranulare, che quelli dell attacco selettivo, in cui la fase σ gioca sicuramente un ruolo importante. Nel caso, invece, dell acciaio 25 Cr 7 Ni, la decomposizione della ferrite avviene per permanenze prolungate a 800 C: dopo un ora di permanenza è solo evidente la precipitazione dei carburi in corrispondenza dei bordi grano e risulta quindi più marcato il carattere intergranulare dell attacco, sebbene, anche in questo caso, per permanenze prolungate a 800 C diviene sempre più evidente l influenza della presenza della fase σ, ed il conseguente attacco selettivo della ferrite decomposta.

7 Nel caso dei due acciai esaminati in questo lavoro, l utilizzo del rapporto Q R /Q A, e l analisi della sua evoluzione con la durata della sensibilizzazione, è quindi di scarsa utilità: la maggiore predisposizione all attacco selettivo mostrato dall acciaio 22 Cr 5 Ni implica una rapida crescita del picco di attivazione, con i conseguenti valori di Q R /Q A decisamente inferiori a quelli ottenuti con l acciaio 25 Cr 7 Ni sensibilizzato nelle medesime condizioni. Considerando che la minore suscettibilità all attacco intergranulare, e selettivo, dell acciaio 25 Cr 7 Ni è stata verificata dall analisi al microscopio ottico delle superfici degli acciai sensibilizzati e sottosposti alle prove cronoamperometriche, ne consegue che il rapporto Q R /Q A non risulta essere un parametro in grado di quantificare la suscettibilità all attacco intergranulare, nel caso in cui contemporaneamente a tale modalità di attacco abbia luogo una qualche forma di attacco selettivo. CONCLUSIONI In questo lavoro è stata analizzata la suscettibilità alla corrosione intergranulare di due acciai inossidabili austeno-ferritici, caratterizzati da analoghe frazioni volumetriche di ferrite e di austenite, sensibilizzatii a 800 C per durate fino a 100 ore. Sono stati considerati rispettivamente un acciaio 22 Cr 5 Ni ( duplex ) ed un acciaio 25 Cr 7 Ni ( superduplex ) caratterizzati dalle medesime frazioni volumetriche di ferrite ed austenite. Per ognuna delle condizioni di invecchiamento, sono state effettuate delle prove di reattivazione potenziocinetica, già normalizzate per analizzare la suscettibilità alla corrosione intergranulare di alcuni acciai inossidabili austenitici, ma comunque utili per analizzare i meccanismi di attacco corrosivo localizzato anche in acciai austeno-ferritici. In corrispondenza dei potenziali considerati più interessanti, sono state effettuate delle prove cronoamperometriche, osservando la corrispondente modalità di attacco al microscopio ottico. Dai risultati ottenuti, e dall analisi metallografica effettuata al microscopio elettronico a scansione sugli acciai sensibilizzati, si può concludere che: - Entrambi gli acciai hanno mostrato la precipitazione di carburi nei bordi grano α/α e α/γ anche per la minima durata di sensibilizzazione considerata nel presente lavoro (1 ora); i due acciai sono caratterizzati da una differente cinetica nella decomposizione della ferrite secondo la reazione eutettoidica δ σ + γ; - La differente cinetica di decomposizione della ferrite implica una differente suscettibilità all attacco selettivo della ferrite decomposta, risultando l acciaio 22 Cr 5 Ni quello caratterizzato dal tempo di incubazione più basso; tale modalità di attacco in parte nasconde il processo di attacco intergranulare; - Il rapporto Q R /Q A, solitamente utilizzato per quantificare la suscettibilità all attacco intergranulare, non risulta essere un parametro in grado di distinguere il contributo legato all attacco selettivo, specialmente nel caso in cui tale attacco comporti un deciso incremento del picco di attivazione. BIBLIOGRAFIA 1) P. LACOMBE, B. BAROUX, G. BERANGER, Les aciers inoxydables, Les èditions de phisyque, Les Ulis Cedex A, Francia, 1990, p ) F. DUPOIRON, J.P. AOUDOUARD, Scandinavian Journal of Materials, 25, 1996, p.95. 3) J. CHARLES, Duplex Stainless Steel 91, Beaune, Francia, Ottobre 1991, p.3. 4) F. IACOVIELLO, F. CASARI, S.GIALANELLA, Corrosion Science, 47, 2005, p ) M. GUTTMANN, Duplex Stainless Steel 91, Beaune, France, October 1991, p.79. 6) F. DANOIX, P. AUGER, Materials Characterisation, 44, 2000, p ) J. CHARLES, P. PUGEAULT, F. DUPOIRON, D. CATELIN, Bulletin du Cercle des Métaux, April 1988, XV, p.24. 8) B. JOSEFSSON, J.-O. NILSSON, A. WILSON, Duplex Stainless Steel 91, Beaune, Francia, Ottobre 1991, p.67.

8 9) F. IACOVIELLO, M. HABASHI, M. CAVALLINI, Materials Science and Engineering A, A224, 1997, p ) ASTM G Standard test method for electrochemical reactivation (EPR) for detecting sensitization of AISI 304 and 304L stainless steel, section 3, ) N. LOPEZ, M. CID, M. PUIGGALI, I. AZKARATE, A. Pelayo, Materials Science and Engineering A229, 1997, p ) V. CIHAL, R. STEFEC, Electroch. Acta, 46, 2001, p ) ISO TC 156/WG 9, Working draft version 6- Corrosion of metals and alloys EPR test, 1995; Corrosion Testing for Power Generation, revised version 8 (1998). 14) TSUNG-FENG WU, TSUNG-PING CHENG, WENG-TA TSAI, J. of Nuclear Materials, 295 (2001) p.233.

RESISTENZA ALLA CORROSIONE LOCALIZZATA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI SINTERIZZATI

RESISTENZA ALLA CORROSIONE LOCALIZZATA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI SINTERIZZATI RESISTENZA ALLA CORROSIONE LOCALIZZATA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI SINTERIZZATI F. Iacoviello, V. Di Cocco Università di Cassino, Di.M.S.A.T., via G. di Biasio 43, 03043 Cassino (FR) SOMMARIO Gli acciai

Dettagli

Atti del Congresso IGF19 Milano, 2-4 luglio 2007

Atti del Congresso IGF19 Milano, 2-4 luglio 2007 RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO FERRITICI: INFLUENZA DELLA COMPOSIZIONE CHIMICA E DELLA MICROSTRUTTURA E. Franzese a, V. Di Cocco b, S. Natali a, F.

Dettagli

XVIII Convegno Nazionale IGF Cetraro (CS), 31 Maggio 1 Giugno 2006

XVIII Convegno Nazionale IGF Cetraro (CS), 31 Maggio 1 Giugno 2006 XVIII Convegno Nazionale IGF Cetraro (CS), 31 Maggio 1 Giugno 2006 Influenza della composizione chimica sulla resistenza alla propagazione della cricca di fatica in aria negli acciai inossidabili austeno-ferritici

Dettagli

Acciai inossidabili duplex: resistenza alla propagazione della cricca di fatica in aria

Acciai inossidabili duplex: resistenza alla propagazione della cricca di fatica in aria F. Iacoviello et alii, Convegno Nazionale IGF XX, Torino 24-26 giugno 2009; 88-99 Acciai inossidabili duplex: resistenza alla propagazione della cricca di fatica in aria Francesco Iacoviello, Vittorio

Dettagli

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DI CRICCHE DI FATICA IN UN ACCIAIO INOSSIDABILE AUSTENO-FERRITICO SINTERIZZATO

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DI CRICCHE DI FATICA IN UN ACCIAIO INOSSIDABILE AUSTENO-FERRITICO SINTERIZZATO RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DI CRICCHE DI FATICA IN UN ACCIAIO INOSSIDABILE AUSTENO-FERRITICO SINTERIZZATO F. Iacoviello 1, V. Di Cocco 1, M. Cavallini 2, A. Molinari 3 1 Università di Cassino, Di.M.S.A.T.,

Dettagli

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO-FERRITICI 22 CR 5 NI E 25 CR 7 NI

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO-FERRITICI 22 CR 5 NI E 25 CR 7 NI RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENO-FERRITICI 22 CR 5 NI E 25 CR 7 NI F.Iacoviello Di.M.S.A.T., Università di Cassino via G.di Biasio 43, 03043 Cassino

Dettagli

INFLUENZA DELLA MICROSTRUTTURA SULLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA

INFLUENZA DELLA MICROSTRUTTURA SULLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA INFLUENZA DELLA MICROSTRUTTURA SULLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA F. Iacoviello l, O. Di Bartolomeo l-2, M. Cavallini 3 l Università di Cassino, Di.M.S.A.T.,

Dettagli

GIORNATA DI STUDIO. ACCIAI INOSSIDABILI DUPLEX Milano 19 marzo 2003

GIORNATA DI STUDIO. ACCIAI INOSSIDABILI DUPLEX Milano 19 marzo 2003 GIORNATA DI STUDIO ACCIAI INOSSIDABILI DUPLEX Milano 19 marzo 200 F. Iacoviello Università di Cassino, Di.M.S.A.T., via G. Di Biasio 4, Cassino (FR) Gli acciai inossidabili austenoferritici (duplex) sono

Dettagli

RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA

RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA A. Bracciale, N. Ucciardello, F. Iacoviello Università di Cassino, Di. M. S. A. T., via G. di Biasio 43, 03043, Cassino (FR).

Dettagli

Comportamento meccanico di leghe ferrose e non

Comportamento meccanico di leghe ferrose e non Comportamento meccanico di leghe ferrose e non F. Iacoviello - Di.M.S.A.T. Via G. di Biasio 43, 03043 Cassino (FR) Tel. 07762993681 Fax. 07762993733 E-mail: iacoviello@unicas.it Resistenza a trazione:

Dettagli

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA IN UN ACCIAIO INOSSIDABILE AUSTENO-FERRITICO 21 Cr 1 Ni

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA IN UN ACCIAIO INOSSIDABILE AUSTENO-FERRITICO 21 Cr 1 Ni RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA IN UN ACCIAIO INOSSIDABILE AUSTENO-FERRITICO 21 Cr 1 Ni V. Di Cocco 1, E. Franzese 2, F. Iacoviello 1, S. Natali 2 1 Università di Cassino, Di.M.S.A.T.,

Dettagli

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi E. Veca,

Dettagli

Mtll Metallurgia Diagramma di fase Fe - C

Mtll Metallurgia Diagramma di fase Fe - C Mtll Metallurgia Diagramma di fase Fe - C Prof. Studio: piano terra Facoltà di Ingegneria, stanza 25 Orario di ricevimento: i Mercoledì 14.00-16.00 Tel.-fax 07762993681 E-mail: iacoviello@unicas.itit Sito

Dettagli

Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione

Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione Acciai al carbonio Possono essere impiegati fino a 450 C C 0.20% Mn 1.6% Si tra 0.15 e 0.50% S e P 0.040% Per combattere invecchiamento

Dettagli

Progettazione e costruzione di una macchina di prova a bassissima velocità di deformazione: infragilimento da idrogeno dell acciaio 22 Cr 5 Ni.

Progettazione e costruzione di una macchina di prova a bassissima velocità di deformazione: infragilimento da idrogeno dell acciaio 22 Cr 5 Ni. XVIII Convegno Nazionale IGF Cetraro (CS), 31 Maggio 1 Giugno 2006 Progettazione e costruzione di una macchina di prova a bassissima velocità di deformazione: infragilimento da idrogeno dell acciaio 22

Dettagli

ESERCIZIO 1. E` dato il diagramma di stato Ferro Fe 3 C.

ESERCIZIO 1. E` dato il diagramma di stato Ferro Fe 3 C. ESERCIZIO 1 E` dato il diagramma di stato Ferro Fe 3 C. a) Descrivere la trasformazione eutettoidica e spiegare perché la microstruttura della perlite è lamellare. trasformazione eutettoidica γ -> α +Fe

Dettagli

Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu).

Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu). Esercizio 5.1 Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu). a) Spiegare perché la solubilità degli atomi di berillio nel reticolo di rame aumenta all aumentare della temperatura

Dettagli

Nitrurazione di acciai inossidabili: processo combinato ionico-gassoso

Nitrurazione di acciai inossidabili: processo combinato ionico-gassoso 37 CONVEGNO NAZIONALE AIM Nitrurazione di acciai inossidabili: processo combinato ionico-gassoso R. Giovanardi 1, P. Veronesi 1, R. Sola 1, L. Borg 1, G. Parigi 2 1 Università di Modena e Reggio E., Dip.

Dettagli

METALLOGRAFIA determinazioni metallografiche Tipologia di materiale Diagrammi di equilibrio

METALLOGRAFIA determinazioni metallografiche Tipologia di materiale Diagrammi di equilibrio METALLOGRAFIA La Metallografia è la branca della Metallurgia che si propone di caratterizzare strutturalmente i materiali metallici. Gli scopi fondamentali sono: La comprensione delle caratteristiche meccaniche

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO. Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Laurea Magistrale In Ingegneria Meccanica

POLITECNICO DI MILANO. Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Laurea Magistrale In Ingegneria Meccanica POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Laurea Magistrale In Ingegneria Meccanica RESISTENZA ALLA CORROSIONE LOCALIZZATA DI FORGIATI INGOMBRANTI REALIZZATI IN ACCIAIO

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi presenti, la loro quantità in percentuale e la loro composizione in una

Dettagli

ANALISI DEL COMPORTAMENTO A FRATTURA DI COMPONENTI ZINCATI. Enrico Quadrini, Rita Polenta. Dipartimento di Meccanica, Università degli Studi di Ancona

ANALISI DEL COMPORTAMENTO A FRATTURA DI COMPONENTI ZINCATI. Enrico Quadrini, Rita Polenta. Dipartimento di Meccanica, Università degli Studi di Ancona ANALISI DEL COMPORTAMENTO A FRATTURA DI COMPONENTI ZINCATI Enrico Quadrini, Rita Polenta Dipartimento di Meccanica, Università degli Studi di Ancona Via Brecce Bianche - 60131 Ancona Sommario E stato studiato

Dettagli

Itasteel s.r.l. - Itasteel s.r.l. - Itasteel s.r.l.

Itasteel s.r.l. - Itasteel s.r.l. - Itasteel s.r.l. TRATTAMENTI TERMICI È risaputo che un acciaio legato, solitamente, è definito non soltanto dalla sua composizione, ma anche dalla stato di trattamento in cui si trova. (Gabriele Di Caprio GLI ACCIAI INOSSIDABILI

Dettagli

Valutazione microstrutturale del degrado di tubazioni in acciai basso legati al Cr/Mo esercite in regime di scorrimento viscoso.

Valutazione microstrutturale del degrado di tubazioni in acciai basso legati al Cr/Mo esercite in regime di scorrimento viscoso. Valutazione microstrutturale del degrado di tubazioni in acciai basso legati al Cr/Mo esercite in regime di scorrimento viscoso. A. Alvino 1, D. Lega 1, A. Antonini 1, A. Di Loreto 1, L. Bruzzo 2 1 INAIL

Dettagli

MICROMECCANISMI DI AVANZAMENTO DELLA CRICCA DI FATICA IN UNA GHISA SFEROIDALE FERRITO-PERLITICA

MICROMECCANISMI DI AVANZAMENTO DELLA CRICCA DI FATICA IN UNA GHISA SFEROIDALE FERRITO-PERLITICA MICROMECCANISMI DI AVANZAMENTO DELLA CRICCA DI FATICA IN UNA GHISA SFEROIDALE FERRITO-PERLITICA V. Di Cocco, F. Iacoviello, F. Franzese Università di Cassino, DiMSAT, via G. Di Biasio, 43 03043 Cassino

Dettagli

INFLUENZA DEL Pb SULLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DEI RIVESTIMENTI OTTENUTI MEDIANTE ZINCATURA A CALDO DISCONTINUA

INFLUENZA DEL Pb SULLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DEI RIVESTIMENTI OTTENUTI MEDIANTE ZINCATURA A CALDO DISCONTINUA INFLUENZA DEL Pb SULLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE DEI RIVESTIMENTI OTTENUTI MEDIANTE ZINCATURA A CALDO DISCONTINUA F. Iacoviello 1, V. Di Cocco 1, S. Natali 2 1 Di.M.S.A.T., Università di Cassino, Cassino

Dettagli

La resistenza alla corrosione degli acciai duplex

La resistenza alla corrosione degli acciai duplex La resistenza alla corrosione degli acciai duplex Francesco Iacoviello Università di Cassino Di.M.S.A.T. Via G. di Biasio 43, 03043 Cassino (FR) iacoviello@unicas.it Introduzione. Gli acciai inossidabili

Dettagli

I DIAGRAMMI DI STATO. DIAGRAMMI DI STATO diagrammi di equilibrio

I DIAGRAMMI DI STATO. DIAGRAMMI DI STATO diagrammi di equilibrio I DIAGRAMMI DI STATO osa sono e a che cosa servono T [ ] Fe % Fe 3 G.M. La Vecchia Università di Brescia Dipartimento di Ingegneria Meccanica DIAGRAMMI DI STATO diagrammi di equilibrio T [ ] FASE SOLIDA

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

ACCIAI INOSSIDABILI. classificazioni composizioni trattamenti microstrutture proprietà

ACCIAI INOSSIDABILI. classificazioni composizioni trattamenti microstrutture proprietà ACCIAI INOSSIDABILI classificazioni composizioni trattamenti microstrutture proprietà Prof. G. SAMBOGNA Alma Mater Studiorum Università di Bologna Dip. S METECH Viale Risorgimento, 4 I 40136 BOLOGNA E-mail:

Dettagli

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI SINTERIZZATI IN CONDIZIONI DI CARICAMENTO DA IDROGENO

RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI SINTERIZZATI IN CONDIZIONI DI CARICAMENTO DA IDROGENO RESISTENZA ALLA PROPAGAZIONE DELLA CRICCA DI FATICA NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI SINTERIZZATI IN CONDIZIONI DI CARICAMENTO DA IDROGENO F. Iacoviello, V. Di Cocco Università di Cassino, Di.M.S.A.T., via G.

Dettagli

Effetto degli elementi in lega

Effetto degli elementi in lega Effetto degli elementi in lega Gli acciai non sono semplici leghe Fe-C ma contengono anche altri elementi: Elementi volutamente aggiunti durante il processo di fabbricazione per migliorare il processo

Dettagli

Potenziale aumento delle caratteristiche meccaniche di recenti leghe di magnesio da fonderia

Potenziale aumento delle caratteristiche meccaniche di recenti leghe di magnesio da fonderia Potenziale aumento delle caratteristiche meccaniche di recenti leghe di magnesio da fonderia Mario Rosso a,ildiko Peter a,christian Castella a, Giuseppe Riontino b, Roberto Doglione b, a Politecnico di

Dettagli

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI Tempra Processi di tempra A seconda di come viene eseguito il trattamento, consentono di ottenere: un cambiamento di struttura totale a temperatura ambiente con

Dettagli

LABORATORIO DI METALLURGIA. Prof. Oddone Ruggeri Ing. Alessandro Morri Dott. Fabrizio Tarterini

LABORATORIO DI METALLURGIA. Prof. Oddone Ruggeri Ing. Alessandro Morri Dott. Fabrizio Tarterini LABORATORIO DI METALLURGIA Prof. Oddone Ruggeri Ing. Alessandro Morri Dott. Fabrizio Tarterini Obiettivi del Corso Fornire le conoscenze di base relativamente: alle tecniche per la caratterizzazione microstrutturale

Dettagli

DIAGRAMMA DI STATO Fe - C

DIAGRAMMA DI STATO Fe - C DIAGRAMMA DI STATO Fe - C Prof. G. Poli Univ. di Modena e Reggio Emilia Adattamento da: Prof. F. Iacoviello,Univ. di Cassino Prof. A. Tiziani, Univ. di Padova Ferro puro Densità ρ (20 C): 7.870 Mg/m 3

Dettagli

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C.

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C. ESERCIZIO 1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura). a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180

Dettagli

INFLUENZA DELLO STAGNO SULLA FORMAZIONE E SULLA PROPAGAZIONE DELLE CRICCHE NELLE FASI INTERMETALLICHE DEI RIVESTIMENTI DI ZINCO

INFLUENZA DELLO STAGNO SULLA FORMAZIONE E SULLA PROPAGAZIONE DELLE CRICCHE NELLE FASI INTERMETALLICHE DEI RIVESTIMENTI DI ZINCO INFLUENZA DELLO STAGNO SULLA FORMAZIONE E SULLA PROPAGAZIONE DELLE CRICCHE NELLE FASI INTERMETALLICHE DEI RIVESTIMENTI DI ZINCO S. Natali a, F. Iacoviello b, V. Di Cocco b a Università di Roma La Sapienza,

Dettagli

Tesi di laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali TRANSIZIONE DUTTILE-FRAGILE IN UN ACCIAIO DUPLEX SAF2205

Tesi di laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali TRANSIZIONE DUTTILE-FRAGILE IN UN ACCIAIO DUPLEX SAF2205 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA DEI MATERIALI Tesi di laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali TRANSIZIONE DUTTILE-FRAGILE

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

Influenza della microstruttura sui meccanismi di avanzamento della cricca di fatica nelle ghise sferoidali

Influenza della microstruttura sui meccanismi di avanzamento della cricca di fatica nelle ghise sferoidali V. Di Cocco et alii, Convegno Nazionale IGF XX, Torino 24-26 giugno 2009; ISBN 978-88-95940-25-0 Influenza della microstruttura sui meccanismi di avanzamento della cricca di fatica nelle ghise sferoidali

Dettagli

Introduzione ai trattamenti termici

Introduzione ai trattamenti termici Introduzione ai trattamenti termici Punti critici Curve TTT e CCT G.M. La Vecchia Università di Brescia Dipartimento di Ingegneria Meccanica Utilizzo del diagramma di stato Il diagramma di stato è rigorosamente

Dettagli

4. Descrivere il fenomeno della fatica.

4. Descrivere il fenomeno della fatica. 1. Con riferimento al diagramma di stato riportato qui sotto, tratteggiare i campi monofasici, determinare in condizioni di equilibrio, la varianza della lega avente Ta=45% (0.45), alla temperatura di

Dettagli

ACCIAIO INOSSIDABILE

ACCIAIO INOSSIDABILE ACCIAIO INOSSIDABILE Gli Acciai inox o acciai inossidabili sono leghe a base di ferro che uniscono alle proprietà meccaniche tipiche degli acciai caratteristiche peculiari di resistenza alla corrosione.

Dettagli

Metallurgia I. Metallurgia estrattiva. Francesco Iacoviello

Metallurgia I. Metallurgia estrattiva. Francesco Iacoviello Metallurgia estrattiva Metallurgia I Metallurgia estrattiva Prof. Studio: piano terra Facoltà di Ingegneria, stanza 25 Orario di ricevimento: Mercoledì 14.00-16.00 Tel.- fax 07762993681 E-mail: iacoviello@unicas.it

Dettagli

TITANIO E SUE LEGHE. TRATTAMENTI TERMICI Ti 6Al 4V

TITANIO E SUE LEGHE. TRATTAMENTI TERMICI Ti 6Al 4V TITANIO E SUE LEGHE. TRATTAMENTI TERMICI Ti 6Al 4V Lezione per il 12 Corso di Aggiornamento sui Trattamenti Termici dei Metalli. AIM Milano. Ottobre 2007 ELIO GIANOTTI Trattamenti Termici Ferioli & Gianotti

Dettagli

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria E. Ferrari

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria E. Ferrari Effetto del trattamento preliminare sulle proprietà dell acciaio AISI M2 sottoposto a trattamento criogenico R. Sola, R. Giovanardi, P. Veronesi, A. Forti Università di Modena e Reggio Emilia G. Parigi

Dettagli

Leghe Fe-C acciai ghise ferro commercialmente puro acciaio 1,2%,

Leghe Fe-C acciai ghise ferro commercialmente puro acciaio 1,2%, Leghe Fe-C Il Ferro non è mai utilizzato come metallo puro, ma sempre in lega con il C e altri elementi. Le leghe di ferro-carbonio possono essere distinte in acciai quando il tenore di C è compreso fra

Dettagli

Applicazione delle reti neurali artificiali

Applicazione delle reti neurali artificiali Applicazione delle reti neurali artificiali nella caratterizzazione della resistenza alla corrosione intergranulare di un acciaio inossidabile austenitico AISI 304L: influenza della temperatura di sensibilizzazione

Dettagli

Meccanismi di danneggiamento nei rivestimenti ottenuti mediante zincatura a caldo discontinua

Meccanismi di danneggiamento nei rivestimenti ottenuti mediante zincatura a caldo discontinua Meccanismi di danneggiamento nei rivestimenti ottenuti mediante zincatura a caldo discontinua S. Natali 1, V. Di Cocco 2, F. Iacoviello 2 1 I.C.M.M.P.M., Università di Roma La Sapienza, Italia 2 Di.M.S.A.T.,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INGEGNERIA DEI MATERIALI TESI DI LAUREA TENACITA' DI UN ACCIAIO SUPERDUPLEX A TEMPERATURE INFERIORI

Dettagli

Corrosione dei metalli: introduzione

Corrosione dei metalli: introduzione Corrosione dei metalli - introduzione Professore di Scienza dei Materiali Dipartimento di Chimica Inorganica ed Analitica Università degli Studi di Cagliari http://dipcia.unica.it/superf/ Email: belsener@unica.it

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA TRASFORMAZIONE DI FASE E TENACITÀ A FRATTURA DI UN ACCIAIO INOSSIDABILE DUPLEX 2507 TRATTATO TERMICAMENTE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA TRASFORMAZIONE DI FASE E TENACITÀ A FRATTURA DI UN ACCIAIO INOSSIDABILE DUPLEX 2507 TRATTATO TERMICAMENTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria TESI DI LAUREA TRASFORMAZIONE DI FASE E TENACITÀ

Dettagli

Mtll Metallurgia Metallurgia estrattiva

Mtll Metallurgia Metallurgia estrattiva Metallurgia estrattiva Mtll Metallurgia Metallurgia estrattiva Prof. Studio: piano terra Facoltà di Ingegneria, stanza 25 Orario di ricevimento: i Mercoledì 14.00-16.00 Tel.- fax 07762993681 E-mail: iacoviello@unicas.itit

Dettagli

L acciaio inox per componenti strutturali dei veicoli per il trasporto terrestre: linee guida per lo sviluppo futuro

L acciaio inox per componenti strutturali dei veicoli per il trasporto terrestre: linee guida per lo sviluppo futuro L acciaio inox per componenti strutturali dei veicoli per il trasporto terrestre: linee guida per lo sviluppo futuro Sviluppo di acciai inossidabili austenitici ad alto azoto Ing. A. Bruno ThyssenKrupp

Dettagli

ACCIAI INOSSIDABILI ACCIAI INOSSIDABILI

ACCIAI INOSSIDABILI ACCIAI INOSSIDABILI ACCIAI INOSSIDABILI La caratteristica peculiare degli acciai inossidabili è quella presentare una resistenza alla corrosione nettamente superiore rispetto agli altri acciai, cui alcuni di essi aggiungono

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DEI PROCESSI CHIMICI DELL INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DEI MATERIALI TESI DI LAUREA MICROSTRUTTURA E RESISTENZA A CORROSIONE

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÁ DI INGEGNERIA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÁ DI INGEGNERIA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÁ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria dei Materiali Dipartimento dei Processi Chimici per l'ingegneria Tesi di Laurea STUDIO DELLE TRASFORMAZIONI DI FASE

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DEI PROCESSI CHIMICI DELL INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DEI MATERIALI TESI DI LAUREA EFFETTO DELLA DEFORMAZIONE A FREDDO SULLA

Dettagli

D. Gorini*, M. Gelfi*, A. Pola*, G. Bontempi, S. Magri

D. Gorini*, M. Gelfi*, A. Pola*, G. Bontempi, S. Magri EFFETTO DELL AGGIUNTA DI Ti SULLA MICROSTRUTTURA E SULLE PROPRIETÀ MECCANICHE DI GHISE GRIGIE PER IMPIEGHI AUTOMOBILISTICI D. Gorini*, M. Gelfi*, A. Pola*, G. Bontempi, S. Magri *DIMI - Dipartimento di

Dettagli

Diffusività termica di acciai sinterizzati

Diffusività termica di acciai sinterizzati Diffusività termica di acciai sinterizzati Gian Filippo Bocchini P/M Consultant, Rapallo, (GE), Italy Gianluigi Bovesecchi Paolo Coppa Sandra Corasaniti Roberto Montanari Alessandra Varone Michele Potenza

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI

CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI XXXIII CONGRESSO DI FONDERIA ASSOFOND BRESCIA, 10-11 NOVEMBRE 2016 CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI E. Foglio*, M. Gelfi*, A. Pola*, D. Lusuardi *DIMI - Dipartimento di

Dettagli

Deformazione Plastica Lavorabilità alle macchine utensili

Deformazione Plastica Lavorabilità alle macchine utensili Deformazione Plastica Lavorabilità alle macchine utensili Che cosa sono le dislocazioni? Difetti di linea presenti nei metalli Vi sono due tipi di dislocazioni: a vite e a spigolo Densità delle dislocazioni

Dettagli

Produzione di titanio metallico puro.

Produzione di titanio metallico puro. Leghe di Titanio Produzione di titanio metallico puro. Il titanio e le sue leghe sono classificati in tre grandi categorie in base alle fasi predominanti presenti nella microstruttura a temperatura ambiente.

Dettagli

Domanda: Qual è la differenza fra stati di equilibrio stabile e metastabile?

Domanda: Qual è la differenza fra stati di equilibrio stabile e metastabile? Verifica dei Concetti 9.1 Domanda: Qual è la differenza fra stati di equilibrio stabile e metastabile? Risposta: Nella condizione di equilibrio stabile l energia libera è minima, ed il sistema è completamente

Dettagli

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3.

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3. PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3. Struttura atomica o molecolare 1.4. Complementarita degli

Dettagli

Tesi di Laurea Triennale STUDIO METALLOGRAFICO DI SALDATURE IN DUPLEX: REALIZZAZIONE DI UN SOFTWARE PER L ANALISI D IMMAGINE

Tesi di Laurea Triennale STUDIO METALLOGRAFICO DI SALDATURE IN DUPLEX: REALIZZAZIONE DI UN SOFTWARE PER L ANALISI D IMMAGINE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria dei Materiali Tesi di Laurea Triennale STUDIO METALLOGRAFICO DI SALDATURE IN DUPLEX: REALIZZAZIONE DI UN SOFTWARE PER L

Dettagli

ANALISI METALLOGRAFICA

ANALISI METALLOGRAFICA UNIVERSITA DEGLI STUDI L AQUILA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ALL INSEGNAMENTO SECONDARIO CORSO DI DIDATTICA DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI ANALISI METALLOGRAFICA Prova in laboratorio Anno Accademico PREREQUISITI:

Dettagli

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Diagrammi di stato

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Diagrammi di stato Diagrammi di stato INTRODUZIONE Fase: porzione omogenea (a livello microstrutturale) di un materiale, che è diversa per microstruttura e/o composizione chimica Diagramma di stato: rappresenta le fasi presenti

Dettagli

Dott. Ing. Ramona Sola Tel.:

Dott. Ing. Ramona Sola   Tel.: Dott. Ing. Ramona Sola Email: ramona.sola@unimore.it Tel.: 059 2056224 1. Il diagramma di stato Fe-C e le curve TTT e CCT 2. Trattamenti termici degli acciai da costruzione 3. Trattamenti termici degli

Dettagli

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria E. Ferrari

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria E. Ferrari Influenza del trattamento criogenico postrinvenimento sulla tenacità dell acciaio AISI M2 R. Sola, R. Giovanardi, P. Veronesi Università di Modena e Reggio Emilia M. Merlin, G. L. Garagnani, C. Soffritti

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÁ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI TECNICA E GESTIONE DEI SISTEMI INDUSTRIALI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA DEI MATERIALI TESI DI LAUREA CARATTERIZZAZIONE

Dettagli

Evoluzione microstrutturale di un acciaio ASTM A213 gr. T91 esercito in un impianto di raffinazione del petrolio per ore.

Evoluzione microstrutturale di un acciaio ASTM A213 gr. T91 esercito in un impianto di raffinazione del petrolio per ore. Evoluzione microstrutturale di un acciaio ASTM A213 gr. T91 esercito in un impianto di raffinazione del petrolio per 116.000 ore. Alessandra Antonini 1, Antonello Alvino 1, Daniela Lega 1, Andrea Tonti

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica Sviluppo di una nuova classe di acciai non inossidabili a bassa densità: studio di una

Dettagli

ACCIAI INOSSIDABILI SINCE 1959 ALL OVER THE WORLD

ACCIAI INOSSIDABILI SINCE 1959 ALL OVER THE WORLD ACCIAI INOSSIDABILI SINCE 1959 ALL OVER THE WORLD ACCIAI INOSSIDABILI La peculiarità principale degli acciai inossidabili e quella di possedere una resistenza alla corrosione nettamente superiore rispetto

Dettagli

NOTA TECNICA : Temprabilità

NOTA TECNICA : Temprabilità NOTA TECNICA : Temprabilità 0 1. TEMPRABILITA 1.1 DEFINIZIONE GENERALE : Profondità di trasformazione martensitica 1 La temprabilità definisce quindi la penetrazione della durezza ed il suo andamento decrescente

Dettagli

Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni

Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni Elisabetta. Gariboldi, Nora Lecis Politecnico di Milano Dip. Meccanica Walter Cerri, Paolo

Dettagli

Zanardi Fonderie SpA Minerbe (VR)

Zanardi Fonderie SpA Minerbe (VR) Istituto CNR-ICMATE (ex IENI) Milano G. Angella, R. Donnini, M. Maldini Zanardi Fonderie SpA Minerbe (VR) F. Zanardi VALUTAZIONE dell AVANZAMENTO del PROCESSO di AUSTEMPERING mediante PROVE di TRAZIONE

Dettagli

1. RISCALDAMENTO ad una T < Ac 1

1. RISCALDAMENTO ad una T < Ac 1 Si tratta di un trattamento che prevede un riscaldamento ad una temperatura di poco inferiore a Ac1 (superiore alla T di ricristallizzazione), permanenza a tale T per un tempo sufficiente a fare avvenire

Dettagli

ACCIAI INOSSIDABILI SINCE 1959 ALL OVER THE WORLD

ACCIAI INOSSIDABILI SINCE 1959 ALL OVER THE WORLD ACCIAI INOSSIDABILI SINCE 1959 ALL OVER THE WORLD ACCIAI INOSSIDABILI La peculiarità principale degli acciai inossidabili e quella di possedere una resistenza alla corrosione nettamente superiore rispetto

Dettagli

Lo scorrimento viscoso o creep è una deformazione dipendente dal tempo che avviene a temperatura elevata dopo l applicazione di un carico mantenuto

Lo scorrimento viscoso o creep è una deformazione dipendente dal tempo che avviene a temperatura elevata dopo l applicazione di un carico mantenuto Scorrimento viscoso Lo scorrimento viscoso o creep è una deformazione dipendente dal tempo che avviene a temperatura elevata dopo l applicazione di un carico mantenuto costante, e che generalmente termina

Dettagli

Corrosione sotto sforzo. (Stress Corrosion Cracking SCC)

Corrosione sotto sforzo. (Stress Corrosion Cracking SCC) Corrosione sotto sforzo Corrosione sotto sforzo (Stress Corrosion Cracking SCC) F. Iacoviello - Di.M.S.A.T. Via G. di Biasio 43, 03043 Cassino (FR) Tel. 07762993681 Fax. 07762993733 E-mail: iacoviello@unicas.it

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Proprietà meccaniche dei metalli I metalli

Dettagli

Lettura Diagrammi di stato

Lettura Diagrammi di stato Lettura Diagrammi di stato Regola delle fasi (Legge di Gibbs): F+V = C+N Regola della leva COSA CI OCCORRE Frazione di fase 1: Frazione di fase 2: C C C C 2 C C 2 1 C1 C 2 1 ESEMPIO 1: SISTEMI ISOMORFI

Dettagli

CAPITOLO 9 Materiali metallici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione

CAPITOLO 9 Materiali metallici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione CAPITOLO 9 Materiali metallici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA Problemi di conoscenza e comprensione 9.4 (a) Una trasformazione isoterma è una trasformazione che avviene a temperatura costante. Per l acciaio

Dettagli

Ghise. LEGHE Fe-C ( %); Leghe da fonderia (contengono Si fino al 3%); Basso costo.

Ghise. LEGHE Fe-C ( %); Leghe da fonderia (contengono Si fino al 3%); Basso costo. Ghise LEGHE Fe-C (2.1-4.3%); Leghe da fonderia (contengono Si fino al 3%); Basso costo. Diagramma stabile Fe-C Linea continua Diagramma metastabile Fe Cementite (FE 3 C) Linea tratteggiata Le ghise possono

Dettagli

Gli Acciai Inossidabili

Gli Acciai Inossidabili Gli Acciai Inossidabili Bibliografia: Metals Handbook, vol. 1, IX ed. Gli acciai inossidabili G. Di Caprio Bib. Tec. Hoepli UNI-Euronorm Inossidabile? La resistenza alla corrosione degli acciai è funzione

Dettagli

Verifica dei Concetti 18.1

Verifica dei Concetti 18.1 Verifica dei Concetti 18.1 Domanda: Se un materiale metallico viene raffreddato a partire dalla sua temperatura di fusione con velocità estremamente rapida, si formerà un solido non cristallino (un vetro

Dettagli

MATERIALI METALLICI. Si ottiene una ghisa (carbonio 3.5-4.5 %) alla quale viene ridotto il tenore di carbonio fino ad un massimo di 1.5%.

MATERIALI METALLICI. Si ottiene una ghisa (carbonio 3.5-4.5 %) alla quale viene ridotto il tenore di carbonio fino ad un massimo di 1.5%. MATERIALI METALLICI L acciaio viene prodotto in altoforno, a partire dal minerale ferroso (una miscela di ossidi di ferro) per riduzione con CO prodotto dal carbon coke e per aggiunta di fondenti (carbonati

Dettagli

I ceramici avanzati strutturali si distinguono per la limitata densità, l elevata durezza e l alto modulo elastico. Le proprietà dipendono ovviamente

I ceramici avanzati strutturali si distinguono per la limitata densità, l elevata durezza e l alto modulo elastico. Le proprietà dipendono ovviamente I ceramici avanzati strutturali si distinguono per la limitata densità, l elevata durezza e l alto modulo elastico. Le proprietà dipendono ovviamente dalla microstruttura e, in particolare, dalla porosità,

Dettagli

MODELLAZIONE DI PROCESSO, PREVISIONE DI MICROSTRUTTURA E PROPRIETA' MECCANICHE DI GHISE SFEROIDALI COLATE IN SABBIA

MODELLAZIONE DI PROCESSO, PREVISIONE DI MICROSTRUTTURA E PROPRIETA' MECCANICHE DI GHISE SFEROIDALI COLATE IN SABBIA XXXI Congresso di Fonderia ASSOFOND Vicenza 26-27 ottobre 2012 MODELLAZIONE DI PROCESSO, PREVISIONE DI MICROSTRUTTURA E PROPRIETA' MECCANICHE DI GHISE SFEROIDALI COLATE IN SABBIA Andrea Morri a, L. Ceschini

Dettagli

DEFINIZIONE DI ACCIAIO INOSSIDABILE CHE COSA SONO GLI ACCIAI INOSSIDABILI

DEFINIZIONE DI ACCIAIO INOSSIDABILE CHE COSA SONO GLI ACCIAI INOSSIDABILI DEFINIZIONE DI ACCIAIO INOSSIDABILE Si definiscono come inossidabili gli acciai che, contenendo almeno il 12% in peso di Cr (cromo), risultano più resistenti di altri acciai all ossidazione e alla corrosione

Dettagli

Norme in Vigore. pag. 1/5

Norme in Vigore. pag. 1/5 Elenco Norme Abbonamento UNICOE160002 UNSIDER - Commissione Tecnica Unsider - UNSIDER - Commissione Tecnica Unsider - Metodi di prova per gli acciai (con l'esclusione delle analisi chimiche) Totale norme

Dettagli

Norme in Vigore. pag. 1/6

Norme in Vigore. pag. 1/6 Elenco Norme Abbonamento UNICOU680002 Protezione dei materiali metallici contro la corrosione - Protezione dei materiali metallici contro la corrosione - Corrosione (misto Protezione dei materiali metallici

Dettagli

Meccanica della Frattura Lecture 12 Fatigue Crack Growth

Meccanica della Frattura Lecture 12 Fatigue Crack Growth Lecture 12 Fatigue Crack Growth Introduzione Una applicazione immediata della fu la fatica. Paris investigò l effetto dell applicazione ripetuta dei carichi sull avanzamento di un difetto Caso 1: difetto

Dettagli