Lezione 18. Welfare per gli anziani: il benchmark dell assegno di accompagnamento

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1 CORSO DI DEMOGRAFIA Modelli familiari e nodi di Policy Giuseppe A. Micheli Lezione 18 Welfare per gli anziani: il benchmark dell assegno di accompagnamento Demos - Famiglie e Nodi di Policy

2 Argomenti di questa lezione In questa lezione discuteremo dei seguenti argomenti: 1. Forme di tutela economica della non autosufficienza [3-4] 2. L indennità di accompagnamento (IA): evoluzione e struttura [5-8] 3. L IA: proiezioni al breve periodo[9-11] 4. Appropriatezza dell IA [12-13] 5. Confronti Europei: quel che c è e quel che manca [14-16] Demos - Famiglie e Nodi di Policy

3 Poche risorse molti rivoli di spesa Assegni di Invalidità e Pensioni di Inabilità: prima forma di tutela, di natura previdenziale, copre lavoratori dipendenti o autonomi con almeno 5 anni di anzianità contributiva, cui una infermità provochi impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa. Indennità di Accompagnamento (198) è erogata a favore di disabili gravi per favorirne l inserimento sociale e finanziarne la cura continuativa, a prescindere dalle condizioni economiche dei beneficiari. Voucher e Assegni di cura (2), titoli per l acquisto di servizi sociali o senza vincolo di destinazione o per servizi forniti da erogatori accreditati dai comuni. Prevedono non uno ma tre livelli di erogazione commisurati alla gravità della situazione. Indennità di Invalidità Civile (1971) regola le prestazioni erogate a favore di cittadini con ridotta capacità lavorativa e impossibilitati a svolgere autonomamente alcune delle funzioni della vita quotidiana proprie dell età. Ancora oggi in Italia lo sforzo per la non autosufficienza assorbe una quota minima della spesa pubblica: l 1,33% del Pil (Ragioneria generale d. Stato) è in linea - nell Europa a 15 - solo con Grecia, Portogallo e Spagna. È vero che sono gli stessi paesi contrassegnati dalla vocazione sussidiaria della famiglia forte, ma non c è alternativa a potenziare l intervento pubblico. Demos - Famiglie e Nodi di Policy

4 Indennità di accompagnamento Assegni erogati per anno di erogazione M >65 F >65 M <65 F <65 L IA è introdotta con l.18/198. Dal 1982 al 24 i nuovi beneficiari uomini passano da 25 a 286mila, moltiplicandosi circa 11 volte e mezzo (incremento annuo del 13%), riguardando sempre più, dagli anni Novanta, individui over65. Tra le donne, le nuove beneficiarie salgono da meno di 3 a più di 52mila, crescendo 17 volte, con tasso annuo del 15% (nello stesso periodo la popolazione italiana cresce solo dell 8,3 permille) Pur essendo lasca, arbitraria, priva di un adeguata integrazione sul fronte delle prestazioni in servizi, l IA (7 miliardi e mezzo di euro, 1,5 milioni di beneficiari) è l unica forma universalistica di tutela nei confronti della non autosufficienza, né condizionata allo status di lavoratore né vincolata ad un test dei mezzi, agganciata solo alla attribuzione di uno status di inabile. Demos - Famiglie e Nodi di Policy

5 Differenze ripartizionali / 1 Ci sono differenze significative, nella fruizione, anche tra nord e sud. Conta, probabilmente, una differente incidenza della disabilità degli anziani tra nord e sud. Ma conta anche una diversa funzione attribuita alla indennità di accompagnamento: una funzione di release alla disabilità fisica al Nord, una funzione anche di surroga economica al Sud piem ligu friu tosc marc sard moli pugl cala lomb vene emil umbr lazi abru camp basi sici Tassi regionali 24 di fruizione di IA su popolazione over65 - Uomini Demos - Famiglie e Nodi di Policy

6 Differenze ripartizionali / 2 In realtà al di sopra della media nazionale di fruizione, oltre alle regioni meridionali, stanno anche alcune regioni del Centro caratterizzate da un forte sistema di welfare. L incremento nelle erogazioni lungo l ultimo quinquennio mostra valori regionali oscillanti tra il 3 e il 6%, ma l Umbria supera l 8% e le Marche il 1% di incremento. Sarebbe opportuno riflettere al di là degli stereotipi sui sistemi clientelari - sui modi di irrobustimento di alcuni modelli di welfare. piem ligu friu tosc marc sard moli pugl cala lomb vene emil umbr lazi abru camp basi sici Tassi regionali 24 di fruizione di IA su popolazione over65 - Donne Demos - Famiglie e Nodi di Policy

7 Nuovi ingressi, struttura per età Al termine del 24 le IA in corso sono 1 milione 27mila. Quelli fruiti solo dopo i 65 anni sono 9mila, il 9,1% circa della popolazione anziana over65 (M+F), cui vanno aggiunti altri 75mila individui entrati prima dei 65 anni ma che hanno ormai varcato quella soglia. Beneficiari a fine 24 - Italia - per genere Demos - Famiglie e Nodi di Policy - 18 F M Il carico è sempre più al crescere della longevità squilibrato verso la componente femminile della popolazione

8 Un miscuglio di popolazioni La struttura per età dei beneficiari al 24 è il risultato di una mistura di due popolazioni, i beneficiari post 65 anni e quelli ante 65 anni, che oltre a pesare sul costo complessivo incidono oggi per un 1% sulla quota di popolazione anziana beneficiaria. In totale al 24 beneficiamo dell IA circa un milione di italiani over65 (1% degli italiani di pari età), per un onere finanziario di circa 5 miliardi di euro. Ad essi vanno aggiunti altri 285mila under65 per un onere aggiuntivo di 1,5 miliardi di euro. Beneficiari a fine 24 M+F secondo età entrata Demos - Famiglie e Nodi di Policy post 65 ante 65 tutti

9 Proiezioni al 213 (cioè domani) Le IA, nel 27 1,68mila, dovrebbero crescere più lentamente, arrivando a 2 milioni e 2mila al L andamento complessivo in un quarto di secolo ( ) fa pensare a una crescita di tipo logistico. Il che fa ipotizzare un asintoto intorno ai 2 milioni e 5mila assegnatari (il doppio di quelli odierni), già verso il 225. Sempre che altri fattori strutturali (modificazione delle funzioni di sopravvivenza, cambio delle strategie di welfare) non intervengano a modificare le tendenze. Numero di indennità accompagnamento Demos - Famiglie e Nodi di Policy

10 Mutamenti nella struttura per età In soli 9 anni (24-13) la quota di beneficiari uomini under65 scende dal 35% al 22%, quella femminile dal 16 al 9%, diventando una minoranza in via di dispersione. Anche i giovani anziani (65-79) crescono in valore assoluto ma perdono importanza relativa. Il baricentro della popolazione assistita si sposta sugli ottantenni, che passano dal 31% al 44% (M), dal 54% al 6% (F). Anche gli ultranovantenni diventano nel 213 una corposa quota del 1% sul totale dei beneficiari. Proiezioni dell'ammontare d beneficiari M+F Demos - Famiglie e Nodi di Policy

11 Cresce la fruizione a ogni età, e si estende ai più anziani Anche il tasso % di fruizione sui pari età, passati gli 8 anni, tende a crescere più rapidamente della popolazione dei potenziali candidati. Oltre gli 8 anni il tasso di fruizione sale toccando il 25% degli uomini e sfiorando il 45% delle donne. La diffusione dell accesso all IA degli 8enni aggrava l onere finanziario. E più ancora inciderà su tale onere la rapida omologazione dei 9enni ai tassi di fruizione degli 8enni. Uomini Donne e e + Fine 24 9,2 36,9 175, 71,6 8,7 45,2 296, 12,3 Fine 27 9,4 45,2 233,5 134,2 9,2 55,1 374,9 228,1 Fine 21 9,1 49,1 251,9 238,7 9,2 6, 42,1 399,5 Fine 213 8,7 49,5 265,9 222,6 9, 61,2 441,1 378,3 Demos - Famiglie e Nodi di Policy

12 Appropriatezza dell accompagno Tasso % di fruizione voucher accompagno invalidità Solo l IA è spiccatamente age-dependent mentre l assegno di invalidità e ancor più il voucher mostrano curve flat, con bassa elasticità rispetto all età. L incidenza per età dell IA sorpassa l incidenza del voucher solo dopo i 75 anni, e il ricorso all invalidità solo dopo gli 8 anni, ma poi si impenna. Almeno in questo senso, solo l assegno di accompagnamento è una misura atta a fronteggiare l impairment legato all età. Demos - Famiglie e Nodi di Policy

13 Appropriatezza per età e genere 5 Inoltre ci si dovrebbe attendere che un 4 contributo di welfare per le donne sia più 3 diffuso tra i grandi anziani, sia per la maggiore 2 consistenza delle coorti di donne a 1 voucher tali età, sia per la loro accresciuta invalidità fragilità a causa accomp della solitudine per vedovanza. Questa regola di fruizione per età (maggiore per gli uomini più giovani, per le donne a età più elevate) vale solo per l assegno di accompagnamento, la cui fruizione femminile sorpassa quella maschile già dai 75-8 anni. Fruizioni femminili (cumulabili) di contributi Demos - Famiglie e Nodi di Policy

14 In linea con le riforme europee ITALIA 198 Indennità di accompagnamento FRANCIA 21 Allocation personnalisée à l autonomie GERMANIA 15 Assicurazione di cura (PVB) Fonte di finanziamento Fiscalità Fiscalità Assic.Obbligatoria Limiti di età NO Over6 No Means test NO SI NO Valutaz. Bisogni Commissione medica territoriale Commissione medico-sociale terr. Commissione medico-sociale terr. Requisiti per accesso Bisogno assistenza continuativa Bisogno assistenza limitata Bisogno assistenza 6mesi per 9 /die Ammontare 45 euro fisse Da 972 a 356 Da 2 a 6 Uso della misura Discrezionale Stesura piano ass. Acquisto servizi con docum.spese Acquisto servizi accreditato o discrezionale Tasso di copertura 98mila over6 Copertura 9% 97mila over6 Copertura 8% 15mila over65 Copertura 1% Spesa pubblica pc 5 euro/anno 44 euro/anno 915 euro/anno Integrazione in sistema socioass. NO (programmi paralleli Com/Asl) Demos - Famiglie e Nodi di Policy SI SI

15 Graduazione del livello di gravità L assenza di graduazione del livello di gravità, nel caso italiano, è un elemento di Livello di perdita di autonomia Groupes Iso-Resources (Francia) Livelli di assicurazione di cura (Germania) Confinamento GIR 1: confinamento a letto + grave alterazione funzioni cognitive + assistenza continuativa Non autonomia totale Non autonomia grave Non autonomia parziale GIR 2: confinamento in camera + (gravi alterazioni cognitive oppure assistenza quasi continua) GIR 3: perdita grave di autonomia nella mobilità e nelle funzioni di cura della persona (ADL) GIR 4: perdita non grave di mobilità e autonomia attività quotidiane (Iadl) Livello 3: assistenza continuativa diurna e notturna (>5h) per le funzioni di cura della persona (ADL) Livello 2: assistenza non continuativa (>3 volte/die) per funzioni di cura della persona (ADL) Livello 1: assistenza limitata (una volta/die) (Iadl) Demos - Famiglie e Nodi di Policy

16 Quel che c è e quel che manca L IA è una misura universalistica, sintonizzata con la non autosufficienza anziana, e di adeguata estensione. Rispetto ai programmi tedesco e francese: Ha in comune: * il livello di copertura degli anziani (9-1% over65). (con l APA francese) il meccanismo di finanziamento fiscale e la spesa pubblica pro-capite investita. (col PVB tedesco) la discrezionalità nell impiego delle risorse erogate Si distingue perché: una quota (2-3%) di domanda resta insoddisfatta manca l integrazione in una rete di interventi socio-assistenziali mancano criteri chiari e univoci per valutare la disabilità; non gradua bisogno e erogazione Non si tratta di distruggere e ricostruire, quanto di migliorare l esistente. Partendo dall impianto universalistico della misura, si tratta di riscoprire e attualizzare la funzione di accompagnamento dell indennità, oggi spesso smarrita a favore di quella del semplice sostegno reddituale. Ciò può essere realizzato attraverso una semplice operazione di restyling: a) modificare in senso estensivo i criteri di accesso, b) graduare i benefici per tutelare meglio le situazioni di bisogno estre-mo, c) collegare i benefici con i servizi pubblici territoriali, favorendone un uso corretto e finalizzato alla cura effettiva, d) introdurre un mercato privato rego-lato dei servizi di cura. (Ranci, da Roit, Pavolini, forth) Demos - Famiglie e Nodi di Policy

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