Il modello di Lewis. Il modello di Lewis. Economia internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 12. I modelli a due settori A.A Stefano Usai

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1 Economia internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 12 I modelli a due settori A.A Stefano Usai Questo modello si basa su una struttura dualistica dell economia Un economia ha una struttura dualistica quando la sua struttura è caratterizzata dalla coesistenza di elementi tradizionali e moderni, settore produttivo tradizionale: agricoltura settore produttivo moderno: industria 2 Differenze tra i due settori: Tecnologia produttiva: diversa intensità dei fattori lavoro e capitale Forma organizzativa dell attività di produzione che può essere o di tipo familiare o di tipo capitalistico. Nel primo caso il lavoro é fornito dai componenti familiari che dividono poi il ricavato. Nel secondo caso il lavoro é fornito da lavoratori salariati ed i proprietari del capitale dividono i profitti. Nel modello di Lewis l economia é caratterizzata da due settori, I (industriale) e A (agricolo). 3

2 : il surplus di forza lavoro L aspetto centrale del modello sono i movimenti di lavoro dal settore A al settore I. In particolare, l analisi é volta a spiegare quali siano le determinanti del processo di assorbimento del surplus di lavoro generato nel settore A da parte del settore I. Nel settore A c è un surplus di lavoro che viene assorbito dal settore I La capacità di assorbimento del settore I dipende dal livello di accumulazione di capitale. Dunque, come vedremo, il processo di accumulazione di capitale é ciò che determina la velocità del processo di assorbimento ed anche lo sviluppo economico. 4 : il surplus di forza lavoro L assunzione fondamentale del modello dunque é che, date le dimensioni del settore A, l offerta di lavoro sia, rispetto alla domanda nel settore I, illimitata, e che dunque sia il tasso di risparmio e di investimento a determinare il processo di assorbimento del lavoro e di sviluppo economico (come in H-D e in Solow). L idea di Lewis è che il surplus di lavoro nel settore A possa essere trasferito al settore I senza costi, dove per costo si intende il costo-opportunità, ovvero la riduzione di produzione nel settore A indotta da una riduzione dell offerta di lavoro in questo settore 5 : il surplus di forza lavoro Il grafico descrive la funzione di produzione di una famiglia che conduce un impresa agricola, cioè un impresa del settore A. Il lavoro é l unico fattore produttivo la cui dotazione non é fissa. E la linea curva concava descrive la funzione di produzione della famiglia. 6

3 : il surplus di forza lavoro La produttività marginale del lavoro é decrescente. Oltre il livello di lavoro B un ulteriore aumento della forza lavoro impiegata dalla famiglia non produce alcun effetto significativo sul prodotto. La produttività marginale della quantità di lavoro A-B é sostanzialmente pari a zero. La quantità di lavoro A-B costituisce un surplus che può essere spostato verso il settore I a costo zero: il costo-opportunità di spostare questa quantità di lavoro e zero 7 : il surplus di forza lavoro e la distribuzione del reddito Domanda: se la produttività marginale del lavoro nel punto B é pari a zero, come é possibile che la forza lavoro B-A trovi impiego nel settore agricolo ad un salario diverso da zero? La risposta sta nell organizzazione del sistema di produzione. Nelle famiglie che producono nel settore agricolo il prodotto é diviso tra i componenti. Nel caso in cui ognuno ottenga la stessa quota di prodotto, questa sarà pari a w, pari alla produttività media. Gli imprenditori del settore I invece, massimizzano il profitto e pagano i lavoratori un salario pari alla loro produttività marginale. 8 Incentivi a migrare da un settore all altro. I lavoratori nel settore A hanno un salario pari a w, cioè al prodotto medio dell impresa agricola familiare. Se questo salario é maggiore del salario pagato nel settore I, nessun lavoratore in surplus nel settore A ha incentivo a migrare nel settore I sebbene la sua produttività marginale sia più alta in quest ultimo settore. 9

4 : surplus di lavoro e sviluppo economico Siamo adesso in grado di analizzare l interazione tra il settore agricolo o rurale, A, ed il settore industriale o urbano, I. L ipotesi e che nel settore A ci sia un surplus di offerta di lavoro (o in termini assoluti, cioè la produttività marginale di alcuni impiegati in questo settore è zero, o in termini relativi, ovvero la produttività marginale del lavoro in questo settore è più bassa che in quello urbano). Il settore I è un settore capitalistico, e dunque il salario è pari al prodotto marginale. Nel settore A il salario è pari al prodotto medio : analisi grafica Partiamo dal grafico in basso Questo grafico va letto da destra verso sinistra. All aumentare del lavoro impiegato nel settore A cresce la produzione nel settore A Ciò avviene fino al Punto B, oltre il quale la produttività marginale del lavoro e zero. La produzione nel tratto AB resta infatti costante Il salario di questo settore e determinato dividendo il prodotto totale per il numero di lavoratori. Nel caso in cui tutti i lavoratori siano impiegati nel settore A il salario e dato da w medio = totale produzione/totale forza lavoro 12

5 Supponiamo che il salario rimanga immutato a w uguale al salario medio del settore agricolo. Ovviamente, se il numero di lavoratori diminuisce, emerge un surplus, ovvero una differenza positiva tra produzione e monte salari corrisposto ai lavoratori che restano nel settore A Immaginiamo di dividere questo surplus tra i lavoratori che migrano dal settore A al settore I: il surplus medio di ognuno di questi lavoratori e dato da w 13 NB: Siamo sempre nella fase in cui la produttivita marginale dei lavoratori trasferiti dal settore A e zero quando lavorano nel settore A 14 L idea e che ognuno dei lavoratori trasferiti acquista un ammontare di beni agricoli pari a w Chiaramente, questi lavoratori hanno interesse a trasferirsi se e solo se il salario che gli verrà corrisposto nel settore I e tale da consentirgli di acquistare w di prodotti agricoli Il salario minimo offerto nel settore I sarà dunque w* che, dato il prezzo relativo dei prodotti agricoli, P, consente di acquistare esattamente una quantità w di prodotti agricoli, ovvero w* =P*w 15

6 w* e dunque il salario offerto sul mercato del lavoro del settore I per ogni quantità di lavoro tra A e B (diagramma in alto) Fino a B dunque l offerta di lavoro nel settore I e perfettamente elastica Tra A e B il settore industriale si può espandere senza che aumenti il salario Cosa succede oltre B? 16 Oltre il punto B la produttività marginale nel settore A dei lavoratori che migrano verso il settore I diventa positiva. Dunque, in questa fase, alla migrazione da A verso I si associa una riduzione della produzione agricola Il surplus del settore agricolo si riduce I lavoratori impiegati nel settore agricolo guadagnano e consumano sempre w Dato che il surplus medio e diminuito rispetto a w, se i lavoratori del settore I fossero pagati sempre w* non potranno acquistare un ammontare di prodotti agricoli pari a w 17 Il prezzo dei prodotti agricoli salirà e dunque anche il salario nel settore I deve salire per compensare i lavoratori di questo settore rispetto all aumento del prezzo dei beni agricoli Tuttavia l aumento di salario non consentirà comunque ai lavoratori del settore I di acquistare un ammontare w di prodotti agricoli: il surplus e comunque insufficiente qualsiasi sia il prezzo 18

7 Cosa succederà, dunque? Che i lavoratori del settore I dovranno sostituire il consumo di beni agricoli con il consumo di beni industriali Tanto più bassa la sostituibilità tra questi due beni tanto più alto l aumento di salario necessario a compensarli Arriviamo al punto C 19 Tra il punto B ed il punto C la produttività del lavoro nel settore A e positiva ma comunque minore del salario w Oltre C invece la produttività nel settore agricolo e maggiore di w Oltre questo punto, dunque il salario nel settore agricolo cresce: il settore agricolo diventa competitivo sul mercato dei lavoratori 20 Oltre questo punto dunque il costo totale del lavoro (w A *L) decresce meno rapidamente all aumentare della migrazione verso il settore I (lungo la curva OC nel grafico in basso). Corrispondentemente i salari nel settore industriale cresceranno più rapidamente perché devono compensare lavoratori non solo per la diminuzione del surplus del settore agricolo, ma anche per l aumento del salario nel settore agricolo. E la fase di commercializzazione dell agricoltura che termina il suo ruolo di bacino di forza lavoro e di beni primari per il settore in espansione. 21

8 Consideriamo adesso l espansione del settore industriale Le curve di domanda di lavoro (grafico in alto) si spostano verso destra con l accumulazione di capitale In questo modo il punto di equilibrio sul mercato del lavoro del settore I si sposterà verso destra: la migrazione verso I aumenta 22 Ad un certo punto i salari inizieranno ad aumentare: questo riduce sempre più i movimenti migratori La diminuzione del surplus di prodotti agricoli frena il processo di sviluppo industriale L esistenza di un surplus nel settore agricolo o comunque di un surplus di prodotti agricoli e condizione necessaria allo sviluppo industriale 23 Implicazioni di Politica economica L assunzione che il salario del settore agricolo non aumenti nella fase AB e forte: Perché i lavoratori di questo settore non si dividono il surplus? In questo caso l effetto di aumento dei salari ci sarebbe anche nella fase AB 24

9 L industria ha dunque interesse a che il settore agricolo venga tassato: ciò mantiene i salari bassi anche quando il lavoro migra verso il settore I Chi sostiene che l agricoltura debba essere tassata? Gli industriali, certamente Non i lavoratori che migrano Non i piccoli produttori agricoli C e un problema di natura politica 25 La tassazione del settore agricolo non e l unica ipotesi: Si potrebbe aumentare il surplus sostenendo i prezzi agricoli e magari sussidiando i consumatori nelle aree urbane per evitare gli aumenti di w nel settore I (costoso per gli industriali) Un altra possibilita e quella di abbassare i prezzi dei fattori produttivi usati nel settore agricolo Infine si può mantenere un tasso di cambio sopravvalutato per scoraggiare l esportazione di prodotti agricoli (che ridurrebbe il surplus) 26 Certo nei paesi a controllo centralizzato il problema di estrarre il surplus dal settore agricolo per metterlo a disposizione per la forzata industrializzazione non è mai stato un vero problema. Anche se i risultati non sempre erano quelli sperati (vedi unione sovietica) Meglio andava nel medioevo attraverso il controllo delle città sulle campagne attraverso l esazione dei tributi sul raccolto (le decime e simili) 27

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