NOVEMBRE Tavolo della Giustizia Formalizzazione del Tavolo della Giustizia della Provincia di Monza e Brianza DICEMBRE Volontaria
|
|
- Bartolomeo Angeli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NOVEMBRE Tavolo della Giustizia Formalizzazione del Tavolo della Giustizia della Provincia di Monza e Brianza DICEMBRE Volontaria Giurisdizione Organizzazione interna Cancelleria della Volontaria Giurisdizione 1A. Protocollo tavolo giustizia sottoscritto 1B. Organizzazione per la cancelleria VOLGI MONZA 2011 MAGGIO Sportelli Territoriali per la Volontaria Giurisdizione Approvazione linee guida per l istituzione degli Sportelli Territoriali per la Volontaria Giurisdizione 2A. Sportelli Linee Guida 2B. Funzionamento Sportelli Volgi GIUGNO Formazione agli stakeholder Formazione volontari Sportelli Territoriali 3A. Formazione Sportelli Irso 3B. Tavolo della Giustizia Monza _ Formazione per gli sportelli LUGLIO Sportelli Territoriali per la Volontaria Giurisdizione Firma dei protocolli d intesa per l istituzione e la gestione degli Sportelli Territoriali di Prossimità per alcune materie di Volontaria Giurisdizione 4. Protocolli d'intesa Tribunale-Comuni per l'istituzione degli Sportelli VOLGI Gestione e tracking del fascicolo Attivazione della funzione di tracking on line 5. Sistema di tracking Sito web Attivazione del servizio di segnalazione gradimento schede 6. Segnalazioni utenti per gradimento schede DICEMBRE Formazione agli stakeholder Formazione progetto AdS 7. Formazione Progetto AdS Rapporti con l Asl di Monza e Brianza Approvazione delle linee guida dell Elenco degli Amministratori di Sostegno del Territorio di Monza e Brianza Sportelli Territoriali per la Volontaria Giurisdizione Firmato Protocollo d intesa con l Ordine degli Avvocati di Monza 8. Protocollo Tribunale Ordine degli Avvocati 2012 MARZO Sportelli Territoriali per la Volontaria Giurisdizione Attivazione del servizio di consulenza esperta da parte degli avvocati negli Sportelli Territoriali di Monza, Seregno e Desio MAGGIO Formazione agli stakeholder Formazione ai Carabinieri volontari 9. Tribunale - ANC _ Formazione per i Carabinieri Rapporti con l Asl di Monza e Brianza Attivazione dell Elenco per gli Amministratori di Sostegno (attiva l iscrizione cartacea per Enti ed Associazioni) 10. delibera ASL 746 del 21 dicembre
2 Tavolo della Giustizia Criticità esistenti Rispetto al percorso che il Cittadino svolge tra i vari Enti per risolvere il proprio bisogno, si nota come è difficile cogliere economie di scopo e di esperienza tra i vari enti quindi, stante così le cose, oggi è il Cittadino che gestisce le sovrapposizioni e le ridondanze burocratiche trovando la strada per risolvere al meglio le sue esigenze: in poche parole è solo di fronte alla sfida di superare una necessità che percepisce come unica ma che deve risolvere in una pluralità di rapporti scoordinati con diversi enti. Il 19 novembre 2010 è stato formalizzato il Tavolo della Giustizia della Provincia di Monza e Brianza al quale partecipano, fra gli altri, il Tribunale di Monza e il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Monza. Fra gli ambiti generali di azione e sviluppo dei servizi della giustizia affrontati dal Tavolo vi sono: Il potenziamento delle forme di tutela e difesa dei diritti dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, dei professionisti e dei lavoratori. La semplificazione delle procedure di informazione, accesso e fruizione dei servizi della giustizia, anche attraverso il coinvolgimento e la partnership con le amministrazioni pubbliche sul territorio della Provincia di Monza e Brianza e di competenza del Tribunale di Monza. La gestione integrata dei servizi della giustizia e lo sviluppo di sistemi informativi interoperabili fra le diverse strutture pubbliche coinvolte, al fine di ridurre i tempi di lavoro, aumentare la qualità delle prestazioni, annullare i tempi di attraversamento fra le diverse amministrazioni e ridurre così gli oneri amministrativi a carico degli utenti. Lo sviluppo di sistemi di e-government e l integrazione dei sistemi di accesso ai servizi pubblici locali, quali la carta regionale dei servizi per gli utenti della giustizia. Per l ambito d azione La gestione della volontaria giurisdizione con un miglioramento delle relazioni interistituzionali è stato istituito il Gruppo operativo per la gestione della Volontaria Giurisdizione che ha dato luogo alle Linee Guida per l istituzione e la gestione degli Sportelli territoriali di prossimità. Nell ambito dell apporto di risorse professionali è stato sottoscritto tra il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Monza e il Tribunale di Monza una convenzione per la quale il Consiglio dell Ordine degli Avvocati formerà un elenco di professionisti selezionati sotto il profilo tecnico e deontologico nell ambito delle materie attinenti la Volontaria Giurisdizione. Convenzioni con Comuni, enti territoriali e terzo settore per la gestione dei Lavori di Pubblica Utilità Lo scenario a tendere In questo contesto il cambiamento organizzativo riesce ad essere pervasivo e strutturale e quindi sostenibile - ovvero riferirsi ad un orizzonte temporale di lungo periodo - solo se riesce a combinare il change management con un approccio policy oriented. Si tratta di trovare una risposta che è politica ed insieme procedurale, che riesce cioè a gestire i mutamenti e le esigenze attraverso percorsi di mediazione tra interessi che, nei fatti, creano azioni di policy condivisa articolate prevalentemente come negoziazione, problem-solving, ri-organizzazione, regolazione. Una delle novità del caso monzese è di aver sperimentato un Tavolo della Giustizia capace di essere non solo uno strumento di pianificazione e progettazione della rete, ma soprattutto uno strumento di governance dell innovazione che parte dalla consapevolezza di come il cambiamento è possibile se cambiano le policy, e viceversa.
3 Accordo con l Associazione Nazionale Carabinieri Convenzione con l ASL di MB per le casistiche psichiatriche (per l erogazione gratuita di pareri su casi psichiatrici) Volontaria Giurisdizione Sintesi della giurisprudenza La Giurisdizione Volontaria riguarda funzioni giurisdizionali ulteriori rispetto a quelle necessarie, funzioni che il legislatore rimette al giudice, ma che potrebbe nella sua discrezionalità attribuire ad altri, autorità amministrativa o privati. Il giudice è chiamato non ad assicurare la tutela giurisdizionale di diritti o interessi quando siano violati o contestati, bensì a valutare e gestire interessi che, nei singoli casi possono essere di minori, incapaci, patrimoni separati, gruppi collettivi. La Giurisdizione Volontaria ha le seguenti caratteristiche: si svolge secondo il rito camerale, la cui regolamentazione legale è estremamente sintetica (art. 737 segg. CPC); il procedimento è semplificato, le sue modalità di svolgimento sono rimesse alla discrezionalità del giudice; il contraddittorio è rudimentale; la cognizione è sommaria, non fondata su prove assunte secondo regole precostituite dalla legge, ma su informazioni; il provvedimento conclusivo è sempre revocabile e non acquista mai efficacia di giudicato, quindi non è ricorribile in Cassazione. Criticità esistenti Criticità legate ai ruoli Nelle cancellerie si trovano ad interagire insieme tre ruoli professionali: I cancellieri Gli operativi Gli operativi a tempo determinato Alcune attività devono chiaramente essere espletate, per vincolo formale normativo, dai cancellieri (i.e. l autentica di copie). Per le rimanenti attività solo in alcuni casi si è osservata una divisione delle attività che tenesse conto di questa peculiarità. È comunque da sottolineare che questo stato di cose è strettamente correlato alle limitazioni di organico che caratterizza gli uffici. Criticità legate al flusso di lavoro Le criticità legate al flusso di lavoro della VOLGI si sviluppano sostanzialmente lungo tutto il flusso di lavoro. È tuttavia possibile identificare 3 fasi importanti che raggruppano criticità significative ed, in qualche modo, omogenee: 1. Accesso degli utenti e richiesta informazioni alla Cancelleria 2. Elaborazione del provvedimento 3. Gestione dei provvedimenti. Coerentemente con la metodologia di lavoro generale presentata al Comitato Guida nella riunione del 22 Febbraio 2010, lo schema di intervento nell ambito specifico della Volontaria
4 Giurisdizione del Tribunale di Monza si è basato sulle seguenti logiche: A) portare a maggior evidenza le differenze che intercorrono rispetto alle materie della giurisdizione contenziosa non soltanto in termini di struttura del procedimento: 1. censire le tipologie di utenti che intervengono nel processo di lavoro; 2. identificare le modalità e le tipologie di accessi reali che avvengono negli Uffici Giudiziari; 3. verificare e sistematizzare i contenuti di servizio dei procedimenti di giurisdizione volontaria; 4. investigare la percezione della Volontaria Giurisdizione di tutti gli attori coinvolti nei processi di lavoro. B) identificare puntualmente il reale processo di lavoro che, essendo una materia di giurisdizione relativamente recente, non è ancora completamente chiaro e conosciuto a chi non ha la possibilità di osservarne direttamente le caratteristiche: 1. collocare la Volontaria Giurisdizione all interno di una mappa di riferimento generale di tutti i processi di lavoro degli Uffici Giudiziari; 2. realizzare una rappresentazione leggibile e fruibile da parte dei diversi attori della struttura organizzativa demandata ai vari processi di lavoro e dei carichi di lavoro attuali delle strutture interessate; 3. realizzare una mappatura che riuscisse a restituire una visione unitaria dei diversi tipi di processi di lavoro e mettere in luce le interdipendenze, non solo sequenziali, che esistono nello svolgersi dei procedimenti; 4. far partire la campagna di osservazione e lavoro di campo dalle cancellerie che, in questa particolare materia, hanno particolare visibilità dell intero processo di lavoro che riguarda i fascicoli in lavorazione; 5. verificare poi, tramite interviste specifiche ai giudici, l ipotesi di flusso di lavoro trovata; 6. portare alla luce le criticità relative a organizzazione, risorse, tecnologie, controlli e fornire informazioni sulle prestazioni chiave del processo. L approccio per la riprogettazione del lavoro interno è volto verso l approccio di servizio e sta, infatti, seguendo il seguente principio: costruire un team coeso e coordinato che supporti il Cittadino nella sua interazione con l Ufficio Giudiziario. C è in questo un importante punto di novità: Giudici e Cancellieri insieme stanno riprogettando le rispettive attività non con l idea che ogni cittadino venga preso in carico ora da un cancelliere ora da un giudice che fa pezzi separati di avanzamento, ma con l idea di costruire una squadra che lo accompagni nella soluzione dei suoi problemi attuali e che si potranno presentare in futuro. Riduzione del 30% negli accessi di Cittadini alla Cancelleria Riduzione del 20% nella durata media del tempo per un primo deposito di istanza Lo scenario a tendere Gli interventi e l approccio progettuale sono sostanzialmente nella direzione di: Comprendere le vere necessità dei Cittadini Sviluppare soluzioni tecnologiche ergonomiche e centrate sugli utilizzatori del servizio Ridefinire il processo organizzativo di erogazione del servizio
5 Porre le basi per una gestione evoluta della relazione con l utenza Realizzazione nuovo layout degli uffici di cancelleria Nuovo ordine di servizio e divisione dei carichi di lavoro Rapporti con l Asl di Monza e Brianza Sintesi della giurisprudenza La legge regionale n. 3/2008 ha implementato gli strumenti a tutela dei diritti dei cittadini prevedendo l istituzione all interno delle Asl Lombarde dell Ufficio di Protezione Giuridica (U.P.G.), quale snodo organizzativo per promuovere sul proprio territorio il riconoscimento degli strumenti di tutela delle persone incapaci. Il compito prevalente dell ASL sarà quello di promuovere un corretto utilizzo dell istituto dell amministrazione di sostegno, introdotto con legge n. 6/2004. L Asl di Monza ha provveduto all istituzione dell Ufficio con proprio atto di deliberazione nel luglio del Da allora diverse sono state le attività assicurate dall Ufficio in attuazione della Legge e delle successive circolari attuative, ovvero: ricognizione della situazione degli assistiti informazione consulenza e sostegno alla persona e alla famiglia nella fase di presentazione del ricorso assistenza ai servizi sanitari e sociali competenti nella fase di presentazione del ricorso gestione dei rapporti in questa materia con i difensori civici, gli uffici di pubblica tutela e gli uffici relazioni con il pubblico gestione dei rapporti con le Associazioni di volontariato e con gli altri soggetti del terzo settore, prevedendo l instaurazione con questi anche di forme di collaborazione, al fine di sviluppare conoscenze, competenze, azioni di supporto, che consentano di coinvolgere i volontari adeguatamente preparati e gli enti operan-ti in questo settore nella gestione delle amministrazioni di sostegno, delle tutele e delle curatele. L attivazione degli Sportelli Territoriali consente all ASL di ridefinire il proprio ruolo quale interfaccia istituzionale tra i Tribunale e i servizi socio sanitari. Nello specifico l ASL si è infatti impegnata a prestare una consulenza di secondo livello e garantire soprattutto il rapporto diretto con i servizi socio sanitari in relazione alle richieste riferite all attivazioni di AdS per casi di particolare complessità. L Ufficio di Protezione Giuridica (U.P.G.) garantisce inoltre la continuità della rete avviata fra Associazioni e Istituzioni anche dopo la eventuale conclusione di progetti specifici. Oltre a questo ha istituito, in via sperimentale, un Elenco di persone in possesso delle necessarie competenze tecniche che sono state nominate Amministratori di Soste-gno e che siano disponibili a svolgere la funzione di Amministratore di Sostegno ai sensi della legge n. 6 del 9 gennaio 2004 allo scopo di: favorire il lavoro dei Giudici Tutelari nella scelta degli Amministratori di Sostegno garantire un migliore servizio alle persone prive in tutto o in parte di autonomia abbreviare i tempi di individuazione e nomina degli Amministratori di Sostegno. Istituzione di un elenco suddiviso in due sezioni:
6 Prima sezione: Persone fisiche già nominate Amministratori di Sostegno e persone fisiche, volontarie e preparate, non ancora nominate, disponibili a ricoprire l incarico di Amministratore di Sostegno. La domanda di iscrizione a tale sezione viene proposta in Tribunale all atto del provvedimento di nomina attraverso la consegna di un modulo specifico. Il Tribunale provvede periodicamente ad inoltrare i moduli compilati all Ufficio di Protezione Giuridica dell Asl. La domanda di iscrizione a tale sezione viene proposta anche - ma non solo - alla conclusione di corsi di formazione da parte delle Associazioni di Volontariato, CSV M&B, Asl, Provincia, ecc. Seconda Sezione: Enti, fondazioni e associazioni, regolarmente costituiti, disponibili a svolgere il ruolo di Amministratori di Sostegno (si può nominare il suo Legale Rappresentante od anche direttamente l Ente). Implementazione dell elenco Pubblicizzazione sul territorio Formazione agli stakeholder Prevedere l instaurazione di rapporti con le Associazioni di volontariato e con gli altri soggetti del terzo settore, prevedendo la formalizzazione con questi anche di forme di collaborazione, al fine di sviluppare conoscenze, competenze, azioni di supporto, che consentano di coinvolgere i volontari adeguatamente preparati e gli enti operanti in questo settore nella gestione - tra le altre cose - delle amministrazioni di sostegno, delle tutele e delle curatele. Formati 45 futuri operatori di sportello (erogate 6 ore di formazione specifica a cura di un team misto consulenti-giudici-cancellieri) Realizzate 15 giornate di affiancamento (i futuri operatori di sportello hanno passato ciascuno in media 1 giornata presso la Cancelleria del Tribunale) Supportata la formazione presso il corso Ads della Provincia di MB (garantiti tre incontri di formazione specifica nei percorsi di formazione sull AdS indetti dalla Provincia di MB) Ripetere l affiancamento in cancelleria per un target selezionato Nuovi corsi di formazione Gestione e tracking del fascicolo Criticità esistenti Dalle osservazioni in Cancelleria è emerso che i motivi più ricorrenti di accesso in Cancelleria sono: Richiesta di informazioni/consulenze Deposito delle istanze di Ricorso Ritiro di copie Ritiro del decreto fissazione udienza Udienze Ritiro copie provvedimento
7 Pagamento oneri del provvedimento Consegna adempimenti Tra questi, quello particolarmente oneroso per la Cancelleria (poiché non direttamente riconducibile ad un adempimento procedurale) è certamente quello inerente la richiesta di Informazioni e Consulenze. Su questo, inoltre, è emerso che i Cittadini non hanno alcun modo di conoscere lo stato del proprio fascicolo se non quello di recarsi fisicamente negli uffici. Per risolvere questa criticità è stato sviluppato un servizio di tracking che permette al Cittadino di conoscere via web, in tempo reale, se il proprio fascicolo è nello stato: In lavorazione, il Cittadino deve aspettare Sospeso, il Cittadino deve recarsi al più presto in Cancelleria per adempiere a ciò che il Giudice ha richiesto (il sistema restituisce una breve descrizione della motivazione di sospensione) Udienza, il Cittadino deve recarsi in Cancelleria per ritirare il Decreto di fissazione udienza (il sistema restituisce data ed ora dell udienza fissata) Provvedimento, il Cittadino deve recarsi in Cancelleria per ritirare una copia del provvedimento. Inoltre il Cittadino può inserire nel sistema un proprio indirizzo attraverso il quale verrà avvisato dal sistema che genererà un messaggio automatico non appena il proprio fascicolo passerà da uno stato ad un altro dei precedenti. È questa un innovazione importante anche per l ambito interno per vari motivi. Innanzitutto la gestione dei fascicoli nel sistema avviene attraverso un codice a barre che ha, di conseguenza, minimizzato al massimo l onere aggiuntivo in termini di tempo richiesto al personale di cancelleria. Il sistema funge anche da tracking interno poiché permette di sapere, in qualsiasi momento, in quale ufficio è fisicamente il fascicolo riducendo i casi di perdita e simili. È stata inoltre implementata una funzionalità di alert per i fascicoli dormienti che invia una mail di allarme al cancelliere ed al giudice non appena il fascicolo rimane fermo per più di un certo tempo in uno stato intermedio di lavorazione. Tale Funzionalità è in sperimentazione presso la IV Sezione Civile e nella Cancelleria della Volontaria Giurisdizione. 70% delle istanze depositate utilizzano la nuova modulistica (ultima versione dotata di codice a barre) Il 50% dei Cittadini arriva in Cancelleria con la modulistica corretta (ultima versione dotata di codice a barre) 90% dei fascicoli ricevuti da luglio 2011 gestiti tramite sistema di Tracking on line (1854 fascicoli) Implementato servizio per invio automatico di al Cittadino (in caso di fascicolo sospeso e provvedimento depositato) Il 23% dei Cittadini che hanno depositato un istanza ha inserito il proprio indirizzo mail per ricevere avvisi sullo stato del provvedimento. Lo scenario a tendere Oltre a questo l'applicativo del tracking permetterà anche di raccogliere dati di rilievo sulla gestione operativa del lavoro, ad esempio consentendo di monitorare quali siano i casi più
8 frequenti per cui un fascicolo è sospeso ed utilizzare queste informazioni per migliorare ancora di più il servizio ed i processi di lavoro. Implementazione sistema di alert automatico su fascicoli specifici che superano il loro periodo di dormienza target. Allargamento della sperimentazione ad altre cancellerie Sportelli Territoriali per la Volontaria Giurisdizione Criticità esistenti Rispetto al percorso che il Cittadino svolge tra i vari Enti per risolvere il proprio bisogno, si nota come è difficile cogliere economie di scopo e di esperienza tra i vari enti quindi, stante così le cose, oggi è il Cittadino che gestisce le sovrapposizioni e le ridondanze burocratiche trovando la strada per risolvere al meglio le sue esigenze: in poche parole è solo di fronte alla sfida di superare una necessità che percepisce come unica ma che deve risolvere in una pluralità di rapporti scoordinati con diversi enti. Su impulso del Tribunale di Monza, il Gruppo Operativo nato in seno al Tavolo della Giustizia promuove e sostiene l'istituzione e la gestione di più Sportelli denominati "Sportelli territoriali di prossimità per la Volontaria Giurisdizione" cinque dei quali nei comuni Capo Area del territorio della Provincia di Monza-Brianza (Desio, Carate Brianza, Seregno, Vimercate e Monza) e due nelle aree fuori dalla Provincia ma sempre di competenza del Tribunale di Monza (Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo). Il Gruppo Operativo si è preliminarmente confrontato sull Istituto della Amministrazione di Sostegno. Tuttavia, come già sottolineato, le esigenze e le richieste tipiche dell Amministrazione di Sostegno sono in realtà comuni a tutta una serie di provvedimenti di Volontaria Giurisdizione dei quali condividono l iter procedurale. Nella logica di fornire al Territorio un servizio quanto più completo, il Gruppo Operativo ha ritenuto che l oggetto del lavoro degli Sportelli si possa focalizzare introno alle seguenti fattispecie di Volontaria Giurisdizione: Amministrazioni di Sostegno Tutele e Curatele (SOLO PER I RENDICONTI) Autorizzazioni riguardanti i minori Il Cittadino rimane sul proprio territorio di riferimento nel quale troverà una risposta unitaria ai propri bisogni sia di natura Socio Assistenziale che Giuridica senza doversi recare anche in Tribunale. Sono poi i vari Enti che, condividendo gli intenti e organizzando le attività, garantiscono l aspetto burocratico del processo di lavoro. Il Tribunale si è detto pronto a supportare il lavoro degli Sportelli e si è impegnato a: gestire l attività di deposito in Cancelleria delle istanze e dei rendiconti raccolti nello Sportello con cadenza settimanale e attraverso una programmazione di aperture dedicate della Cancelleria del Tribunale. garantire la dovuta formazione a tutti gli operatori che animeranno gli sportelli sia in fase di lancio del servizio che, a tendere, ogni qualvolta si manifestassero esigenze formative fornire i supporti necessari ai servizi in termini di o schede con informazioni chiare ed esaustive su normativa, descrizione, iter standard, effetti, informazioni ulteriori, rapporti con Istituti affini, costi, tempi, ecc
9 o modulistica per ogni fattispecie. gestire un sistema di tracking on line utile allo Sportello per monitorare lo stato dei provvedimenti Il servizio minimo sarà equivalente a circa 15 ore settimanali così ripartite: o 12 ore di consulenza di base o 3 ore di consulenza esperta In ogni Sportello il Cittadino può: a. ricevere informazioni su alcune delle fattispecie di Volontaria Giurisdizione che maggiormente si esprimono sul Territorio b. avere supporto alle attività di predisposizione dell istanza, raccolta e verifica degli allegati e compilazione della corretta modulistica c. depositare le istanze compilate evitando di recarsi nella Cancelleria del Tribunale d. essere aiutato nella predisposizione dei rendiconti periodici di Amministrazione di Sostegno e Tutele e. consegnare i rendiconti periodici compilati evitando di recarsi nella Cancelleria del Tribunale Gli sportelli già attivi sono quelli di Monza, Seregno e Desio. Lo scenario a tendere Apertura di altri quattro sportelli territoriali. Entro febbraio apriranno gli sportelli di Carate Brianza e Vimercate. Entro aprile quelli di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. A breve gli sportelli offriranno anche un servizio di consulenza esperta rivolto alle casistiche più complesse e strutturate fornito dai volontari dell Ordine degli Avvocati. Sito web Criticità esistenti Nuove tipologie di canali, supportate dagli sviluppi tecnologici, stanno affiancando il tradizionale canale fisico: sempre più si afferma il concetto di sportello virtuale. I canali non si escludono: il Cittadino è invitato a chiedere allo sportello fisico dopo essersi informato on line. Per il Tribunale lo sviluppo di servizi on line ha degli elementi distintivi molto precisi, può infatti: accogliere un bacino di utenza maggiore rispetto ad uno sportello fisico permettere una gestione anticipata dei fascicoli in logica di priorità, urgenza ed importanza ridurre i vincoli spaziali e temporali oltre che i tempi per la consulenza e l erogazione di informazioni razionalizzare l ascolto riducendo i rischi emotivi dell interazione face to face razionalizzare l organizzazione di back-office per la gestione delle pratiche alleggerendone e in prospettiva il lavoro. Il gruppo interno di innovazione composto da Cancellieri, Giudici e Consulenti ha progettato il nuovo sito web del Tribunale creando una sezione Servizi al cittadino che utilizza un linguaggio semplice e immediato vicino alle esigenze degli Utenti più che alla citazione della normativa di riferimento. In questa sezione è possibile trovare, per ogni servizio, una scheda che contiene informazioni chiare ed esaustive su normativa, descrizione, iter standard, effetti, informazioni ulteriori, rapporti con Istituti affini, costi, tempi.
10 inserendo, a valle di ogni scheda, un form con il quale l utente può esprimere la propria soddisfazione nei confronti della Scheda ed è anche libero di inviare un commento discorsivo con il quale proporre una miglioria o una modifica elaborando, per ogni servizio, modulistica ad hoc e check list per il Cittadino progettando una sezione Ho bisogno di nella quale il Cittadino trova un alberatura di domande a cascata che lo aiutano, in linguaggio semplice ed immediato, a tradurre il proprio bisogno in un servizio specifico e, quindi, in un istanza progettando un sistema di FAQ - Frequently Asked Questions che riunisce tutte le richieste ed i dubbi avanzati dai Cittadini e che non hanno trovato dimora nelle schede e nella modulistica lanciando un progetto di incident reporting interno, che consiste nella segnalazione, attraverso un apposita scheda, di criticità e problemi relativi all introduzione della nuova modulistica e delle relative schede informative con l obiettivo di raccogliere suggerimenti e feedback per perfezionarne ulteriormente la funzionalità e la chiarezza visitatori totali della parte Servizi al cittadino del nuovo sito del Tribunale 146 suggerimenti inviati per dei miglioramenti alle Schede procedimento. Sistema di FAQ - Frequently Asked Questions sul sito internet del Tribunale. Adesione e monitoraggio tramite il programma nazionale Mettiamoci la faccia
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliDicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Roma
Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Roma 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE Adottato con deliberazione Consiglio Comunale n 40 del 2004 (art. 8, c. 2 - legge 150/2000) CAPO I DISPOSIZIONI
DettagliSI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA IL COMUNE DI SEREGNO E L ASSOCIAZIONE STEFANIA PER LA GESTIONE DELLO SPORTELLO TERRITORIALE DI PROSSIMITA PER ALCUNE MATERIE DI VOLONTARIA GIURISDIZIONE. L anno 2011, il giorno..
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliPROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO
MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliPreso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;
Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata
DettagliIntroduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliAutore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.
LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo
DettagliAggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS
Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane
DettagliIntranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete
Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliRegione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente
Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa
Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliDestinatari I destinatari del servizio sono sia gli utenti interni che i cittadini e le imprese
Sintesi del progetto L evoluzione normativa ha portato il Comune di Giugliano ad una revisione del proprio sistema informatico documentale da alcuni anni. La sensibilità del Direttore Generale al miglioramento
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliComitato territoriale costituzione
Comitato territoriale - finalità CANALE STRUTTURATO DI DIALOGO L AZIENDA INCONTRA I SUOI STAKEHOLDERS UNIVERSITA CATEGORIE ECONOMICHE SCUOLE SUPERIORI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE CONSUMATORI QUALITA DEI
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliForum Pa 2012. Seminario 17 Maggio 2012 ore 15.30-17.30
Tribunale per i Minorenni di Napoli Progetto interregionale/transnazionale Diffusione di buone pratiche negli uffici giudiziari italiani Forum Pa 2012 Seminario 17 Maggio 2012 ore 15.30-17.30 Servizi all
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliPROPOSTA DI DELIBERA
COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche
DettagliASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliQUESTURA DI CHIETI UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
QUESTURA DI CHIETI UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO REGOLAMENTO INTERNO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO E MISURE ORGANIZZATIVE SUL DIRITTO DI ACCESSO CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Oggetto del regolamento.
DettagliTRIBUNALE ORDINARIO DI BRESCIA
TRIBUNALE ORDINARIO DI BRESCIA PROGETTO INNOVAGIUSTIZIA CARTA DEI SERVIZI Dicembre 2011 1 LA CARTA DEI SERVIZI DEL TRIBUNALE DI BRESCIA La Carta dei Servizi è uno strumento di comunicazione e trasparenza,
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliForum Pa 2012. Seminario 17 Maggio 2012 ore 15.30-17.30
Progetto interregionale/transnazionale Diffusione di buone pratiche negli uffici giudiziari italiani Forum Pa 2012 Seminario 17 Maggio 2012 ore 15.30-17.30 Servizi all utenza e sportelli polifunzionali
DettagliAPERTURA DEL CONTO CORRENTE SALUTE
REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 4 CHIAVARESE Via G.B. Ghio, 9-16043 Chiavari CONTO CORRENTE SALUTE Progetto sperimentale INFORMATIVA PER CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI per APERTURA
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliServizi online per le Aziende e i Consulenti. Avvio sperimentazione della procedura di Iscrizione Azienda con dipendenti su web INTERNET
Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale delle Entrate Contributive Direzione Centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Servizi online per le Aziende
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità
DettagliCP Customer Portal. Sistema di gestione ticket unificato
CP Customer Portal Sistema di gestione ticket unificato Sommario CP Customer Portal...1 Sistema di gestione ticket unificato...1 Sommario...2 Flusso gestione ticket...3 Modalità di apertura ticket...3
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto
DettagliIstituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici
Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliRiconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it
Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
Dettagli4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D
4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D (O.P. 10/14 del 15.01.2014) PREMESSA Con O.P. 10/14 del 15 gennaio 2014, il Comitato Centrale ha approvato il nuovo Progetto Manovre Salvavita in
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliCittà di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliE. C. F o. P. Ente Cattolico Formazione Professionale di Monza e Brianza. Prot. N. 4658 Monza, 21/01/13
Prot. N. 4658 Monza, 21/01/13 Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie della Provincia di e di OGGETTO: ISCRIZIONI AI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IEFP)
DettagliRegolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE
Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliCon la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.
Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA
DettagliTowards Responsible Public Administration BEST PRACTICE CASE
7 TH QUALITY CONFERENCE Towards Responsible Public Administration BEST PRACTICE CASE INFORMAZIONI DI BASE 1. Stato: Italia 2. Nome del progetto: La diffusione di Best Practice presso gli Uffici Giudiziari
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliSistema di valutazione della performance
COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
Dettagli2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.
In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ
Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la
DettagliIl Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici
Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO
DettagliPROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI
PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI Regione Piemonte Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale Direttore: Roberto Moisio
Dettagli