19/02/2016. Dott. Luca Arnoldo, Prof. Silvio Brusaferro

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1 Dott. Luca Arnoldo, Prof. Silvio Brusaferro 1

2 Il programma regionale rischio clinico La prevenzione delleica e l AMS I prossimipassi 2

3 Il programmaregionalerischio clinico La prevenzione delleica e l AMS I prossimipassi 3

4 1984 Peter Reizenstein viene eletto 1 Presidente di ISQua (Udine, Italia) 2011 Il programma del rischio infettivo viene incluso in quello di gestione del rischio clinico 1996 La sorveglianza e controllo delle ICA è uno tra gli obiettivi annuali individuati dall Agenzia Regionale alla Sanità per le AO e per le ASL (Meccanismo di incentivazione di tipo detrattivo) Presentazione del programma regionale sicurezza e governo clinico 4

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6 Garantirein ogni punto del Sistema Sanitario Regionale (SSR) la sicurezza delle cure Miglioramento dei livelli minimi Miglioramento continuo partendo dai dati Trasparenza nelle attività e nei risultati Coinvolgimento diffuso di professionisti e cittadini Cooperazione e supporto tra i vari attori nel SSR Confronto con realtà Italiana ed Internazionale 6

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8 I riskmanager di: 5 aziende per l assistenza sanitaria 2 ospedali-universitari 2 IRCCS 5 case di cura private accreditate 8

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11 Il programma regionale rischio clinico La prevenzionedelleica e l AMS I prossimipassi 11

12 Giornata Regionale Qualità Indicatori regionali del Rischio Clinico Sicurezza uso farmaci Rischio Infettivo Sito web Formare/ informare Aspetti medicolegali Programma Rischio Clinico Regionale Empowerment del cittadino Raccomandazioni Ministeriali Alleanza strategica con cittadini e professionisti sanitari CARMINA: standard minimi per la gestione del rischio clinico Tematiche di rischio clinico di particolare rilievo Check-list chirurgica LdP Cadute 12

13 Antimicrobial stewardship ECDC Point Prevalence Survey Rischio Infettivo Indicatori Igiene mani Bundle Isolamento 13

14 Obiettivi: Garantireaciascunpaziente l antibiotico corretto,al giusto dosaggio e per la durata necessaria Prevenire e ridurre un eccessivo enon appropriato consumo di farmaci antibiotici Ridurre l incidenza di resistenze batteriche agli antibiotici Antimicrobial stewardship 14

15 Individuazione referenti esperti in ab- terapia Report sul consumo antibiotici Corsi di formazione Linee guida regionali Antimicrobial stewardship Politica contenimentouso di cefalosprorine di III gen. e chinoloni Lista regionale microrganismi alert Report R -sulle batteriche Lista di antibiotici a prescrizione condizionata 15

16 Verifica delle misure di stewardship Valutazione dello stato dell arte Individuazione di referenti aziendali Monitoraggio con feed-back periodico dei dati Pianificazione e applicazione misure di stewardship Antimicrobial stewardship 16

17 I programmi rischio infettivo e risultati: antimicrobial stewardship Fasi : Survey su stato dell arte Nomina per ciascuna struttura ospedaliera (comprese case di cura private accreditate) di uno o più referenti Corso di formazione regionale per per i circa 70 referenti aziendale/reparto esperti in terapia antibiotica Corsinelle singole aziende per la formazione dei medici riguardanti l antimicrobial stewardship(dal 2014 ad oggi) Individuazione referenti Corsi formazione 17

18 Adozione di linee guida regionali per la gestione delle infezioni batteriche più frequenti: polmoniti, IVU, infezioni della cute e dei tessuti molli, sepsi, Acinetobacterbaumannii, Enterobatteri resistenti ai cabapenemi, Clostridiumdifficile Linee guida regionali 18

19 Lista microrganismi alert Report R - batteriche Adozione della lista regionale condivisa di microrganismi alert Creazione di un Registro Regionale delle Resistenze Batteriche (tutti i laboratori di microbiologia regionali) per garantire: standard comuni per l esecuzione e la refertazione delle indagini microbiologiche un flusso di dati continuo Realizzazione e diffusione di un report sulle R-batteriche(ospedaliero e territoriale) 19

20 Adozione della lista di antibiotici a prescrizione condizionata dal consulto con l esperto : daptomicina, tigeciclina e colistina, (linezolid solo nei casi off-label) Realizzazione e diffusione di un report aziendale sul consumo di antibiotici (anche per gli MMG) Adozione politica aziendale per il contenimento dell uso di cefalosporine di IIIº generazione e chinoloni Antibiotici a prescrizione condizionata Politica contenimento Report antibiotici 20

21 Partecipazione alla rilevazione europea e nazionale del promossa dall ECDC e ripetizione biennale a livello regionale con lo scopo di: stimare le dimensioni e le caratteristiche delle infezioni correlate all assistenza (ICA) e dell uso di antibiotici (UA) negli ospedali per acuti della regione; fornire agli ospedali uno strumento standardizzato per individuare aree di miglioramento; identificare priorità condivise per attuare azioni di miglioramento coordinate a livello regionale; creare un solido benchmark a livello regionale; formaree rinforzare infrastrutture e competenze di prevenzione e controllo delle ICA per attuare la sorveglianza ECDC Point Prevalence Survey 21

22 Metodi: tre rilevazioni effettuate (ottobre ) tutti gli ospedali per acuti (comprese le case di cura private accreditate) utilizzo del protocollo 4.2 dell ECDC (2011) organizzazione di giornate di formazione sulla metodologia: formati circa 180 professionisti sanitari nei tre anni ECDC Point Prevalence Survey 22

23 Metodi: tre rilevazioni effettuate (ottobre ) tutti gli ospedali per acuti (comprese le case di cura private accreditate) utilizzo del protocollo 4.2 dell ECDC (2011) organizzazione di giornate di formazione sulla metodologia: formati circa 180 professionisti sanitari nei tre anni ECDC Point Prevalence Survey 23

24 Anno Ospedali N. di pazienti Femmine Fasce età * % 5.2% 31.3% 63.5% % 5.3% 29.2% 65.5% * % 5.7% 30.0% 64.3% *Nel 2011 e 2015 una casa di cura accreditata per motivi organizzativi non ha potuto prendere parte alle rilevazione Anno Uso antibiotico Presenza ICA N. di pazienti % 6.9% % 6.2% % 5.5% 3023 Presenza ICA tra 2015 e 2011: riduzione significativa p<0.05 OR 0.77 e CI95% Uso antibiotico tra 2015 e 2011: riduzione significativa p<0.05 OR 0.82 e CI95% ECDC Point Prevalence Survey 24

25 Tipologia di ICA 2011 n n n n.,n.x 100 pz n., n.x 100 pz n., n.x 100 pz Infezioni del tratto urinario UTI Polmoniti PN Infezioni del sito chirurgico SSI Sepsi BSI e CRI Infezioni dell apparato gastrointestinale GI Infezioni della cute e dei tessuti molli SST Infezioni di occhio, orecchio, naso e cavità orale EENT Infezioni del sistema cardiovascolare CVS Infezioni sistemiche SYS Infezioni delle basse vie respiratorie LRI Infezioni correlate a catetere venoso CRI 1 e CRI Infezioni dell apparato riproduttivo REPR Infezioni del sistema nervoso centrale CNS Infezioni delle ossa e delle articolazioni BJ Dato mancante Totale ECDC Point Prevalence Survey 25

26 Indicazione trattamento 2011 (n. 1754) 2013 (n. 1716) (2015 n. 1419) n. % n. % n. % Infezione comunitaria ospedaliera RSA/casa di riposo Profilassi chirurgica singola h > 24 h Profilassi medica Non nota (verificata) Altro uso Mancante ECDC Point Prevalence Survey Incremento significativo tra 2015 e 2011 (p<0.05, OR 2.10 CI95% ) profilassi singola dose e 24 h rispetto a quella > 24 h 26

27 ECDC Point Prevalence Survey 27

28 Valutazione dell adeguatezza della profilassi antibiotica peri-operatoria Valutazione del consumo della soluzione idroalcolica x 1000 gg di degenza in L Indicatori 28

29 Igiene mani 29

30 Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico (ISC) Gestione del catetere vescicale (CV) Gestione del catetere venoso periferico (CVP) Posizionamento catetere venoso centrale (CVC) Gestione catetere venoso centrale (CVC) Prevenzione polmonite nei pazienti ventilati > 48 ore (VAP) Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridiumdifficile (CDI) Prevenzione e controllo delle infezioni da Staphylococcusaureus resistente alla meticillina(mrsa) Adozione di minimo 4 bundle per la prevenzione del rischio infettivo: 2014: 100% delle aziende Monitoraggio della compliance ai 4 bundle: 2014: 65.5% delle aziende Bundle 30

31 Corso regionale 2012: 60referenti regionali Valutazione annuale in un periodo indice della compliancealle misure di isolamento (contatto, droplet, aeree) 2015: valutazione della compliancealle procedure di isolamento (in tutti i PS regionale) attraverso la simulazionedella presenza di paziente a rischio infettivo Isolamento 31

32 Grazie all alleanza strategica con il cittadinosi sta portando avanti un progetto di informazione riguardo il favorire un consapevole approccio in materia di salute, ed in particolar modo con due progetti: handbook integrazione lettera di dimissione 32

33 Handbook: fogli informativi messi a disposizione del cittadino nei punti informativi, ambulatori degli MMG, farmacie e sul sito regionale che danno all utente alcune semplici informazioni per approcciarsi in maniera pro-attiva, riguardano: visita medica, esami strumentali, dolore, vaccinazioni, utilizzo degli antibiotici, etc 33

34 Compilazione da parte del medico (ospedaliero o di RSA) di una schedada allegare alla lettera di dimissione con presenti eventuali rischi verificatesi durante la degenza ed il materiale informativo da consegnare al paziente. I rischi valutati sono: lesioni da pressione; cadute; reazione avversa da farmaci; complicanze trombo-emboliche venose colonizzazione da MDRO o presenza di infezione attiva 34

35 35

36 CARMINA (ClinicalAssessmentof RiskManagement: an Integrated Approach), è uno strumento standardizzato realizzato nel 2013 (progetto CCM) con la finalità di valutare una organizzazione rispetto allo stato dell arte della gestione del rischio clinico 7 aree (1 Governance, consapevolezza e misurazione; 2. Comunicazione; 3. Conoscenze e abilità; 4. Ambiente e contesto sicuri; 5. Processi assistenziali; 6. Gestione dell evento avverso; 7. Imparare dall esperienza) e 52 standard 36

37 Area 5 processi assistenziali 37

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39 39

40 Giornata Regionale della Sicurezza e Qualità delle Cure 40

41 41

42 Il programma regionale rischio clinico La prevenzione delleica e l AMS I prossimipassi 42

43 Azioni per l anno 2016 che si aggiungeranno a quelle precedenti saranno: ripetizione della simulazione con coinvolgimento non solo dei PS ma anche di altri reparti Isolamento valutazione delle misure di isolamento da contatto nei casi di C. difficile Isolamento Implementazione del sito web regionale Partecipazione a studi nazionali ed europei 43

44 Valutazione della compliancealle linee terapeutiche regionali sulla polmonite Antimicrobial stewardship Introduzione indicatore sul numero di infezioni clinicamente manifeste da C. difficile (esecuzione di ricerca tossina per C. difficile con esito positivo) x 1000 giornate di degenza Indicatori Introduzione di site visitda parte dei RiskManager per monitoraggio compliance Previo corso di formazione specifico Adozione di tutti i bundle per la prevenzione delle ICA Il progetto CCM onehealth Bundle 44

45 Grazie per l attenzione! silvio.brusaferro@uniud.it luca.arnoldo@uniud.it 45

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