Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SOCIO C.N.E.S.C. CONFERENZA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: A.N.P.AS. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze 1 Allegato 1 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione all albo: Albo nazionale , P.A. Fratellanza Militare - Firenze: presentazione della lettiga tandem 1913, Croce Verde APM Milano: Inaugurazione dell ambulanza-ospedale Anni 50, Pubblica Assistenza Piombino gruppo di volontarie con le moto del l associazione 2005: Basilicata: Intervento Volontari Anpas per emergenza neve 2005: Orgosolo: Corso di formazione Anpas volontari in Servizio Civile Nazionale

2 Allegato 1 1 Le Pubbliche Assistenze nascono a metà dell 800 sulla spinta degli ideali e delle guerre del Risorgimento e trovano, nel nuovo stato unitario, ampi spazi di intervento nel campo sanitario e sociale, non coperti dall intervento dello Stato. Fin dall inizio si caratterizzano come Associazioni laiche e democratiche, i cui ideali si fondano sui concetti di solidarietà e fratellanza,aperte alla partecipazione di tutti i cittadini. Agiscono nel campo del soccorso, sostengono le categorie sociali più deboli, intervengono nelle grandi e nelle piccole calamità nazionali, divulgano l educazione civile e sanitaria. Si diffondono rapidamente su tutto il territorio nazionale e maturano l esigenza di un coordinamento nazionale che nasce a Spoleto nel 1904 con la costituzione della Federazione Nazionale delle Società di Pubblica Assistenza e Pubblico Soccorso eretta in Ente Morale con Regio Decreto del La vita e la storia delle Pubbliche Assistenze prosegue e si intreccia con tutte le vicende politiche, sociali e culturali del nostro paese. All inizio del Novecento il progresso scientifico e l industrializzazione inducono le Pubbliche Assistenze ad adeguarsi ai bisogni sociali. I grandi temi affrontati in questi anni sono la lotta alla tubercolosi, la difesa della maternità con la nascita delle prime banche del latte, gli asili notturni e le scuole d igiene. I servizi di pronto soccorso si diffondono sul territorio grazie alle squadre urbane, rurali e ciclistiche, composte da uomini e da donne appositamente istruiti. Il processo di crescita della Federazione Nazionale si arresta con la Grande Guerra. Il conflitto mondiale interrompe il progresso di crescita delle Pubbliche Assistenze e della Federazione Nazionale, gli uomini vengono chiamati al fronte, ma anche qui i principi di fratellanza e di solidarietà si fanno largo. I volontari delle pubbliche Assistenze, grazie all esperienza maturata nelle associazioni, diventano elementi preziosi del corpo di sanità militare. Così, attraverso la tragedia dei campi di battaglia, l esperienza delle Pubbliche Assistenze sfocia nell impegno nei confronti dei militari reduci. Non è ancora del tutto finita la ripresa post-bellica quando sulle Pubbliche Assistenze cala la scure del governo fascista. Per circa quindici anni il loro volontariato è fortemente compromesso, nel 1930 il regime scioglie quasi tutte le associazioni e ne trasferisce beni e competenze alla Croce Rossa Italiana. Rimangono in piedi solo una ventina di Pubbliche Assistenze che nel frattempo avevano ottenuto il riconoscimento in Ipab (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza), ma anche queste vengono poste a tutela prefettizia e la loro attività progressivamente si militarizza. Mentre il Paese cerca di riemergere dalle macerie della guerra anche le Pubbliche Assistenze si impegnano per riconquistare il terreno perduto sotto il fascismo con la ricostruzione della Federazione Nazionale, il ripristino degli statuti e il tentativo di recupero dei propri beni e mezzi. E ciò che accade a Milano, nel 1946, con il primo congresso del dopo Liberazione. Le 64 associazioni presenti iniziano così un nuovo percorso. Nei anni che seguono, il movimento ha una crescita complessivamente lenta, ma costante. Sarà negli anni 70 che, con l inizio dei grandi processi di riforma e con i dibattiti ad essi legati, si apre il confronto fra chi, nel movimento, continua a ritenere che il compito delle associazioni sia quello di pura e semplice organizzazione di servizi e chi, invece, afferma la necessità del rinnovamento anche per quel che concerne le linee guida ideali che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo delle Pubbliche Assistenze. L A.N.P.AS. è oggi uno dei protagonisti del Terzo Settore fra le più grandi organizzazioni di volontariato in Italia: 858 Pubbliche Assistenze aderenti, presenti in 18 regioni italiane con 16 Comitati regionali, volontari, soci. Svolgono servizi sul territorio con ambulanze, 500 mezzi di Protezione Civile, mezzi per i servizi sociali. Storicamente impegnate nell emergenza e nel trasporto sanitario, nella protezione civile, in attività sociali e nella solidarietà internazionale, per la quale è stata costituita nel 1999 una Ong denominata Anpas Solidarietà Internazionale. L A.N.P.AS. è un ente autorizzato per le adozioni internazionali in Armenia, Bulgaria, Costa Rica, Gambia, Kenia, Mauritius, Nepal, Sri Lanka e Venezuela. E inoltre uno dei più importanti Enti di Servizio Civile (dal 1981), prima con obiettori in servizio presso le Pubbliche Assistenze, poi accreditata quale ente di prima classe per il Servizio Civile Nazionale: a dicembre 2006 avrà circa ragazzi in servizio civile nazionale ed oltre 500 sedi di attuazione accreditate. Il movimento delle Pubbliche Assistenze ha nel proprio dna le caratteristiche principali della difesa civile non armata e nonviolenta: cittadinanza attiva, incontro e convivenza costruttiva con altre persone (volontari) di estrazione sociale, formazione culturale, etnia, religione ed idee politiche diverse; interazione e collaborazione con le istituzioni (Asl, Comune, Comunità montana, Provincia, ecc.), l importanza del lavorare in rete con altri enti, la difesa dei diritti fondamentali dei cittadini (diritto alla salute), le regole della vita democratica, l impegno nella tutela del territorio e dei cittadini (protezione civile). Il volume I volontari del soccorso, Un secolo di storia dell Associazione nazionale pubbliche assistenze è una preziosa testimonianza del ruolo del volontariato nella società moderna. Le vostre associazioni celebrano nel 2004 il traguardo dei cento anni di impegno assistenziale ed umanitario: uno straordinario contributo che ha rinsaldato e continua oggi ad accrescere nella coscienza collettiva la cultura della solidarietà e del rispetto

3 Allegato 1 della persona. L azione generosa e qualificata dell ANPAS in aree d intervento cruciali quali il soccorso e il trasporto dei feriti ammalati, la protezione civile, la tutela ambientale, l assistenza ad anziani e disabili, la raccolta del sangue è un fattore essenziale di complementarietà fra pubblico e privato, di costruttiva collaborazione con le istituzioni. Questa prestigiosa tradizione di sussidiarietà, rinnovata oggi anche dall entusiasmo dei giovani del servizio civile, è espressione di partecipazione responsabile e di cittadinanza, secondo i valori fondamentali della nostra Repubblica e della nuova patria europea. [ ] Carlo Azeglio Ciampi (Tratto da Conti F. (2004), I volontari del soccorso. Un secolo di storia dell Associazione nazionale pubbliche assistenze, Venezia, Marsilio, pag. VII) In merito al Servizio Civile Nazionale è di fondamentale importanza il rapporto e l integrazione delle sedi Anpas con i territori in cui operano e la loro diffusione capillare. Queste caratteristiche permettono alle Pubbliche Assistenze di offrire l opportunità di svolgere servizio civile anche a giovani che abitano in piccoli paesi, ma la cosa più significativa è la percentuale di copertura posti che le Pubbliche Assistenze riescono a raggiungere. Considerando la diffusione del Servizio Civile nelle sedi Anpas si nota che, in controtendenza rispetto a quanto avviene in genere in Italia, non ha uno sviluppo predominante nelle regioni del sud, anzi si sviluppa in maniera equilibrata nelle diverse zone d Italia con una predominanza nelle regioni centrali. Nella tabella sottostante riportiamo i dati relativi all ultimo anno completo (il riferimento è ai progetti appena terminati); purtroppo per una questione di tempi (circa metà dei posti per le sedi Anpas per il 2006 sono nel bando pubblicato a settembre) non possiamo inserire i dati relativi al Le regioni sono state raggruppate per zone geografiche secondo i criteri Istat: Zone N. posti N. domande N. selezionati In servizio Posti vuoti % copertura Nord ,5 Centro ,5 Sud ,0 Isole ,0 TOTALE ,1 Il dato in netta controtendenza non è solo la distribuzione territoriale, ma soprattutto la percentuale di copertura posti che è assolutamente sopra la media nazionale considerando sia le regioni interessate (95,5% nel nord Italia) che, dato da non sottovalutare, il settore di attività della maggior parte dei progetti Anpas che sono incentrati sull assistenza. 2006: Esercitazione Nazionale di Protezione Civile La costruzione del campo base

4 CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: E Vita solo INSIEME Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A 16 Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Il Progetto E Vita solo INSIEME è di tipo socio-assistenziale, le tipologie d intervento saranno quelle descritte di seguito: Emergenze-Urgenze Trasporti sociali (trasporti anziani e disabili con difficoltà nella deambulazione) Trasporti per emodializzati Trasporti interospedalieri Dimissioni ospedaliere Garantire l accompagnamento del paziente dializzato ai centri di terapia Garantire l accompagnamento per la frequenza di Centri di Riabilitazione Assistenza domiciliare a persone anziane, a pazienti temporaneamente e/o permanentemente invalidi e/o in fase terminale Attività di centralino-segreteria 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il piano di attuazione predisposto si propone di pianificare i tempi di realizzazione del progetto, l attività lavorativa, le attività di verifica, le risorse umane coinvolte. La pianificazione prevede l attuazione di più fasi di seguito sintetizzate in uno schema generale. Un elemento significativo da sottolineare è che in tutte le associazioni proponenti il progetto non opera personale dipendente ma esclusivamente volontari. Piano di lavoro Attività/tempo Pubblicizzazione Personale di riferimento Associazione 1 Volontari SCN Inserimento OLP Formazione generale Formatore Accreditato Tutor

5 Formazione specifica Affiancamento Attività Attività di promozione del progetto Monitoraggio livelli apprendimento Verifica conseguimento obiettivi progetto Formatori Specifici OLP Volontari Anziani Volontari SCN OLP Associazione OLP Tutor Responsabile Locale Ente Accreditato 8.2 complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione Venendo alla descrizione del processo di realizzazione delle attività previste dai piani di attuazione esso sarà articolato in più fasi, elencate di seguito: Fase A "Pubblicizzazione del progetto La pubblicizzazione del progetto, che verrà svolta dall Associazione e dai volontari in servizio civile, avverrà mediante: Depliants e manifesti distribuiti e/o affissi presso tutti i Comuni interessati dal Progetto Riviste e quotidiani locali TV e radio locali Sito A.N.P.AS. Sito A.N.P.AS. Regionale Newsletter A.N.P.AS. Informa Siti delle Associazioni proponenti il progetto Per le attività sopra descritte saranno impiegate circa 25 ore. Fase B Inserimento (primi 15/30 Giorni) : L inserimento dei volontari è affidato agli Operatori Locali di Progetto. Il giovane verrà introdotto gradualmente alla conoscenza delle modalità organizzative dei singoli servizi, dei volontari, delle figure di riferimento, dei destinatari degli interventi, degli obiettivi e dei riferimenti teorici relativi alle singole attività. Il tutto avviene favorendo il miglior coinvolgimento possibile dei Volontari nella costruzione dei loro percorsi attraverso un approccio pensato e graduale. Fase C Formazione (nei primi 3 mesi dall avvio del progetto): I volontari in Servizio Civile, seguiti dai formatori e dai Tutor, dovranno portare a termine un

6 preciso programma dedicato a fornire loro le nozioni e le competenze necessarie per metterli in condizione di svolgere le mansioni previste dal progetto. La formazione consentirà ai giovani di avere le basi teoriche, di acquisire le competenze pratiche e di acquisire una sempre maggior sicurezza nell ambito del fare attraverso un percorso articolato che prevede vari corsi di crescente approfondimento delle tematiche sanitarie. Essi conseguiranno la prima certificazione all attività in ambulanza (BLS) e svolgeranno un tirocinio protetto (ore 100) in affiancamento ai volontari già formati e di grande esperienza professionale messi a disposizione dalle 12 Associazioni (sedi locali di progetto). Al termine delle fasi di "inserimento" e "formazione" sono previste due sessioni di monitoraggio specifiche, durante la fase sono previste sessioni bimestrali di verifica sulla formazione specifica e sul livello di raggiungimento degli obiettivi. Fase D "Affiancamento (nei primi 5 mesi dall avvio del progetto): I ragazzi in Servizio Civile non sostituiranno, assolutamente, i volontari già operanti nelle Associazioni proponenti il progetto, ma fungeranno da supporto a questi ultimi svolgendo al tempo stesso un ruolo fondamentale per gli utenti. I volontari, quindi, verranno impiegati in turni di servizio, che vedranno coinvolti, in chiave sinergica e collaborativa, sia i volontari in servizio civile che il personale volontario delle Pubbliche Assistenze, con la possibile opzione di variare nel corso del tempo gli orari d impiego e la possibilità di scambiare gli incarichi sia di natura operativa che organizzativa, il tutto nell ottica della partecipazione attiva alle attività delle Associazioni. Una volta raggiunti i livelli di conoscenza, preparazione ed abilità richiesti per il corretto svolgimento del servizio, i volontari in servizio civile saranno impiegati in veste di operatori addetti ai servizi socio-sanitari con mansioni di: Autisti Soccorritori Addetti al centralino e segretariato sociale Addetti al trasporto ed accompagnamento Addetti all assistenza domiciliare Nell affidamento dei compiti, oltre alla gradualità, sarà posta attenzione a valorizzare le potenzialità dei partecipanti e la pluralità di esperienze, evitando per quanto possibile mansioni standardizzate e ripetitive. L orario di servizio (ad eccezione del periodo in cui sarà affrontata la formazione specifica, per esigenze legate ad impegno e reperibilità dei formatori) sarà prevalentemente diurno (fascia compresa tra le ore 7.00 e le ore 22.00). L orario, ad eccezione di esigenze temporanee da parte delle Associazioni,si svolgerà su sei giorni settimanali. Fase E Attivazione : (a decorrere dalla fine del terzo di servizio): rappresenta la fase di piena attuazione del progetto, si cercherà di valorizzare attitudini e capacità mostrate dai volontari durante il periodo di formazione e tirocinio protetto. Fase F Attività di promozione : Per ciò che concerne l attività di promozione, le Associazioni proponenti il progetto, hanno intenzione di impostare un programma

7 definito di iniziative, occasioni che consentano di avvicinare i giovani a questa esperienza sia ricorrendo a momenti di incontro all interno delle scuole superiori presenti sul territorio, sia utilizzando la possibilità di formazione offerta dai periodici delle Amministrazioni Comunali e dai siti Internet. Si prevedono inoltre, l organizzazione di specifici momenti aggregativi, ma anche la partecipazione ad iniziative locali significative quali occasioni di incontro per i giovani coinvolgendo gli stessi volontari nelle testimonianze. Fase G Attività di monitoraggio e verifica :In aggiunta al piano di monitoraggio nazionale verificato in sede di accreditamento, tramite questionari rivolti ai volontari in servizio civile al terzo e al dodicesimo, è previsto un monitoraggio interno ad ogni sede di realizzazione tramite simulazioni di intervento e questionari per valutare il livello di inserimento dei volontari e di conoscenze acquisite. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente La realizzazione del progetto prevede il coinvolgimento di rappresentanti del sistema di Servizio Civile A.N.P.AS. ai vari livelli. Personale dipendente, rappresentanti della Commissione Nazionale Anpas Servizio Civile e del Comitato Regionale Anpas Calabria. Queste figure si occuperanno del coordinamento generale del progetto e della trasmissione della documentazione amministrativa (livello nazionale e regionale/provinciale). Inoltre il livello regionale (nella figura del Responsabile Regionale Anpas Servizio Civile) avrà anche il compito di promuovere la collaborazione e promozione di momenti di incontro tra i responsabili delle Associazioni e i giovani in Servizio Civile. Per quanto riguarda più specificamente l attività nella singola sede di attuazione del progetto il personale coinvolto è il seguente: 1. Responsabile della sede locale Sono le figure di riferimento (OLP) per la sede di realizzazione e ù opereranno secondo le proprie competenze e attribuzioni. 2. Personale Formazione Specifica (Organizzativo, di coordinamento e di monitoraggio) 2.1. Formatori per la parte generale L organizzazione e l attività di coordinamento del corso di formazione competerà per la formazione generale al sistema di formazione nazionale Anpas che opererà tramite i propri formatori Formatori per la parte specifica La formazione specifica verrà gestita dalla Centrale Operativa 118 di Cosenza e da formatori esperti interni, che si occuperanno della gestione dei corsi vedi punto 36 e seguenti ed in particolare: Medici Infermieri Professionali Istruttori ANPAS/118

8 Istruttori interni 3. Personale di servizio I giovani del Servizio Civile collaboreranno durante tutto l arco del servizio ma in maniera particolare nei primi mesi di attività con i Volontari delle sedi di attuazione ed in particolare: PUBBLICHE ASSISTENZE VOLONTARI DIPENDENTI impiegati nel impiegati nel proponenti il Progetto Progetto Progetto A.V.A.S. PRESILA ASPA NUOVA CROCE AZZURRA CROCE BIANCA ASSOCIAZIONE CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO NOBILTA' 80 0 CROCE VERDE SILANA L.A.Do.S SAN GIORGIO SOCCORSO 80 0 CROCE VERDE CITTANOVA 60 0 CROCE VIOLA MAMMOLA 80 0 CROCE VERDE CATANZARO 90 0 SOLIDARIETA' DEL COMUNE DI DI LIMBADI 80 0 TOTALE Soprattutto nei primi mesi di servizio (a formazione specifica non ancora completata) verranno affiancati più frequentemente da Volontari dell ente anche per far loro acquisire una maggior esperienza e dimestichezza nelle procedure grazie al contatto con personale con una certa anzianità di servizio. 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto prevede diverse attività, che si possono comunque riassumere facendo riferimento a 5 precise tipologie: 1. Emergenza-urgenza 2. Servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati, ecc.) 3. Servizi sociali (trasporto disabili, assistenza anziani, telesoccorso) 4. Assistenza domiciliare 5. Centralino 1. Emergenza urgenza. Il servizio è gestito in coordinamento con le Centrali Operative 118 presenti nell intero territorio regionale; l attività svolta consiste nella ricezione della chiamata di allertamento al centralino e nell intervento con i mezzi di soccorso (unità mobili di

9 rianimazione). Le Associazioni operano in questo settore fornendo una disponibilità giornaliera di 24 ore continuative 365 giorni l anno(ad eccezione di due delle associazioni proponenti il progetto che forniscono una disponibilità giornaliera di 12 ore continuative 365 giorni l anno). I giovani del Servizio Civile, al termine del percorso formativo, saranno chiamati ad operare sui servizi di emergenza. In questo settore sarà costante la collaborazione con i Volontari delle Associazioni qualificati e di lunga esperienza in questo settore. 2. Servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati, ecc.) Insieme ai volontari dell associazione i volontari del servizio civile faranno parte delle squadre che provvedono a mezzo ambulanza e/o veicoli speciali, avvalendosi delle attrezzature e strumenti in dotazione, al trasporto di pazienti per esami diagnostici, visite mediche, riabilitazione, terapie, ricoveri e dimissioni da o per strutture sanitarie. Compito, quindi, dei giovani (al termine del corso di formazione specifica previsto per il servizio) sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell Associazione nella gestione di questi trasporti. Al termine del periodo di tirocinio è previsto, previa verifica delle attitudine e disponibilità dei volontari da parte del responsabile parco automezzi, la conduzione dei predetti mezzi nell ambito del servizio. 3. Servizi sociali (telesoccorso, trasporto disabili, assistenza anziani) Viene fornito un servizio di telesoccorso e accompagnamento degli anziani e dei disabili in condizioni di bisogno, di solitudine e di difficoltà motoria, affinché possano continuare a vivere nel proprio quartiere e nella propria casa. Per ciò che concerne il telesoccorso, i Volontari del servizio civile apprenderanno le tecniche di gestione di una centrale operativa telefonica rivolta ad utenti anziani e/o problematici. Il volontario avrà il compito di raccogliere le eventuali chiamate di emergenza ma soprattutto quello di instaurare un rapporto di dialogo, di fiducia e di ascolto con gli utenti del servizio. L accompagnamento verrà effettuato per: terapie e visite ambulatoriali, ma non solo, anche per il pagamento di una semplice bolletta, per la riscossione della pensione per la condivisione di un po di tempo con il soggetto svantaggiato. 4. Assistenza domiciliare Il servizio consiste nell attività di assistenza domiciliare per pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidi e/o in fase terminale 5. Servizio di centralino Riveste un importanza notevole nelle Associazioni di Pubblica Assistenza. Il centralinista ha il compito di ricevere e di gestire la telefonata; egli deve tenere una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti. DESCRIZIONE ALTRI ELEMENTI RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ CHE I RAGAZZI SVOLGERANNO: Conduzione dei mezzi delle sedi locali da parte dei volontari SCN Per quanto riguarda le attività proposte dal progetto è prevista anche la conduzione dei mezzi che gli enti metteranno a disposizione per la realizzazione del progetto (inseriti nell elenco al Punto 26 della Scheda Progetto), alla condizione che il volontario in SCN ne faccia esplicita richiesta per iscritto e previa il superamento di una prova interna di guida, effettuata sotto la

10 supervisione dei responsabile parco mezzi della sede locale in cui egli opera. Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari(minimo5, massimo 6): 6 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Flessibilità oraria, disponibilità a spostamenti con mezzi dell ente, disponibilità a trasferimenti per servizi fuori regione, disponibilità ad eventuali turnazioni in periodo festivo e obbligo di indossare la divisa durante il servizio. Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale: La promozione del servizio civile nazionale avverrà mediante: Depliants e manifesti distribuiti e/o affissi presso tutti i Comuni interessati dal Progetto Riviste e quotidiani locali TV e radio locali Sito A.N.P.AS. Sito A.N.P.AS. Regionale Newsletter A.N.P.AS. Informa Siti delle Associazioni proponenti il progetto Attività di promozione e sensibilizzazione alla cittadinanza sul servizio civile nazionale, sul progetto e su quello che con il progetto si sta realizzando (in occasione di Feste paesane, incontri con la cittadinanza, attività nelle scuole, etc. saranno allestiti spazi informativi) Per le attività sopra descritte saranno impiegate circa 25 ore. Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Sarà considerato requisito preferenziale il possesso patente B

11 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: nessuno Eventuali tirocini riconosciuti: nessuno Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: I volontari otterranno al termine del percorso formativo, col superamento della prova d esame svolta dal personale della Centrale Operativa 118, l attestato del Corso di Primo Soccorso e di esecutore BLS. Inoltre, ogni Pubblica Assistenza, sede del progetto, rilascerà a tutti i volontari che hanno svolto il servizio, un attestato di partecipazione al progetto comprovante le conoscenze acquisite. Formazione generale dei volontari Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Verranno utilizzate le metodologie previste dalle Linee guida per la formazione generale dei volontari raccolti in aule di max 25 unità ed in particolare : - Lezioni frontali (anche avvalendosi di esperti della materia trattata) per circa il 60% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale e, comunque, per i moduli formativi di cui ai punti 3), 4) e 8) dell allegato alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale - Dinamiche non formali (simulazioni, lavoro di gruppo, giochi di ruolo) per il restante 40% circa del monte ore previsto Durante e alla fine della formazione sono previste verifiche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti Contenuti della formazione: I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (Prot. UNSC 18593/I del 04/04/2006) Obiettivo della formazione generale saranno le caratteristiche e l ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell obiezione di coscienza, la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionale con mezzi non violenti, i diritti umani, la carta etica del servizio civile nazionale, la partecipazione attiva alla vita della società civile nelle sue diverse forme. Uno degli obiettivi della formazione generale è anche il favorire il lavoro in rete, la conoscenza e la collaborazione fra giovani in servizio civile che prestano servizio in sedi o per progetti diversi. Durante la formazione generale saranno quindi affrontati

12 i settori di attività nei quali si articolano i progetti Anpas (Assistenza, Protezione Civile e Educazione e promozione culturale), nonché l ambiente in cui opereranno (Terzo settore, A.N.P.AS. e Pubbliche Assistenze, rapporti fra volontariato, cittadini ed Istituzioni). Questa scelta permette di fornire ad i giovani delle conoscenze di base per poter leggere situazioni che, anche se non legate al progetto di servizio civile, interessano l ente dove si trova a svolgere il suo anno di servizio civile, visto che le Pubbliche Assistenze sono impegnate in tutti e tre i settori. L obiettivo principale è quello di rendere i giovani in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali. Contenuti: Elementi di conoscenza delle associazioni di Pubblica Assistenza e del movimento A.N.P.AS.; Il valore educativo dell esperienza di Servizio Civile Nazionale; I riferimenti alla Costituzione ed alle sentenze della Corte Costituzionale Rapporti fra pubblico e privato, i ruoli degli enti e le possibilità per i cittadini La Difesa della Patria Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta I progetti di Servizio Civile Nazionale: l importanza dei ruoli; La struttura del servizio civile in Italia Il monitoraggio Legislazione sul Servizio Civile Nazionale, legge 64/2001 e D.L.77 La Carta di impegno etico Volontari in servizio civile: diritti e doveri La comunicazione come strumento relazionale alla base dei rapporti fra i volontari e l organizzazione e fra i volontari e i destinatari dei vari interventi Che cos è la Protezione Civile; Autoprotezione in Protezione Civile Norme comportamentali singole e collettive da assumere in caso di eventi calamitosi; L organizzazione della Protezione Civile Nazionale; La struttura ANPAS di Protezione Civile. Il volontario in servizio civile: valorizzazione e condivisione dell esperienza (tempi, modalità e strumenti per la costruzione di una propria memoria ) Lavorare per progetti Elementi di conoscenza della sede locale Durata: 44 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali teoriche riguardo ai protocolli operativi. Durante gli incontri saranno utilizzate tecniche di animazione che favoriscano la partecipazione attiva e l instaurarsi di un clima affettivo emotivo positivo

13 tale da generare un confronto aperto e costruttivo. Simulazioni con riproduzione di situazioni reali di interventi di emergenza in modo da verificare l applicazione dei protocolli e le reazioni dei componenti del gruppo (equipaggio) alle decisioni prese. Role Play che prevedono la rappresentazione di un problema, la preparazione della scena e la drammatizzazione in modo da approfondire i diversi aspetti del problema con una partecipazione maggiore di quella tipica delle lezioni tradizionali. Tirocinio pratico sui mezzi di soccorso. Retraining periodici per verificare la metabolizzazione delle nozioni acquisite in precedenza. Le metodologie utilizzate mirano ad attuare un processo di apprendimento a partire dall esperienza diretta dei partecipanti che sarà valorizzata ed utilizzata come base di partenza per introdurre gli argomenti da trattare. Contenuti della formazione: Il percorso di formazione e tirocinio inizia prima e continua durante il servizio civile e risponde ai bisogni della persona nella sua completezza e come tale non si esaurisce nella pur importante trasmissione di conoscenze, ma si traduce in un accompagnamento personale e di gruppo. L obiettivo principale è quello di formare i volontari con conoscenze teoricopratiche; i volontari potranno acquisire competenze di tipo socio-sanitario, acquisire le capacità di responsabilizzarsi in merito ad eventuali mansioni specifiche che consentano loro, in base alle loro competenze ed attitudini, di sperimentarsi e confrontarsi all interno di un equipe di lavoro attraverso lo scambio relazionale con gli altri operatori ricordando comunque che nessun servizio potrà mai sostituire il valore della solidarietà fra le persone. Formazione specifica Il corso verrà suddiviso in 4 Moduli: 1 Modulo (14 ore): L etica, il ruolo, le funzioni, i compiti dei volontari soccorritori Il ruolo del Volontariato Aspetti legislativi dell attività del soccorritore volontario L organizzazione dei sistemi di emergenza; modalità di approccio al sistema 118 Riconoscere le diverse tipologie di chiamate e/o richieste e l importanza del rapportarsi con gli altri operatori e l utenza Saper effettuare una chiamata di soccorso per l intervento del Modulo (30 ore): L ambulanza e gli elementi di primo soccorso Conoscere ed individuare dotazioni ed attrezzature dell ambulanza

14 Durata: Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze Disinfezione, controllo, verifica del mezzo di soccorso. Impianto di Ossigenoterapia Conoscere ed eseguire comunicazioni radio Supporto psicologico al paziente nel soccorso Triage e gestione dell emergenza Il supporto vitale nel trauma Traumatologia e trattamento delle lesioni Lesioni da agenti chimici e fisici, lesioni da colpo di calore e da freddo Trattamento delle emorragie Il soggetto con perdita di coscienza Il soggetto con difficoltà respiratoria Il soggetto in stato di shock Il soggetto con disagio psichiatrico 3 Modulo (20 ore): B.L.S. (Supporto vitale di base) La valutazione primaria, la catena della sopravvivenza La valutazione dello stato di coscienza e le manovre di mantenimento delle vie aeree(pervietà) ed ostruzione; tecniche di disostruzione; la posizione laterale di sicurezza Conoscere l ABC, tempi e modi, rilevazione dei parametri vitali Esecuzione delle manovre di B.L.S., protocollo DAE e l uso del defibrillatore semiautomatico 4 Modulo (14 ore): Servizi alla Persona Come rapportarsi correttamente con l utente nell ambito dell intervento di assistenza Tipologia dell utente l anziano, il disabile Approccio al paziente Come svolgere interventi di domiciliarità leggera Acquisizione di consapevolezza e di apertura mentale per aiutare materialmente e psicologicamente gli anziani e le persone diversamente abili; Analisi delle principali caratteristiche relative agli utenti con cui l operatore potrà trovarsi a lavorare con particolare riferimento agli anziani e ai disabili. Totale 78 ore ripartite fra ore di didattica e tirocinio pratico a cui si aggiungerà un periodo di affiancamento per ogni singolo modulo. 78 ore

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