suono, giungendo ad una maggiore facilità di esecuzione e di espressione

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1 Prefazione Questo è un libro sul pianoforte. Anzi, su come suonare meglio il pianoforte. Ogni pianista sa che senza una completa tecnica pianistica non è possibile affrontare il repertorio nella sua totalità. Essa dovrebbe permettere di assimilare un passaggio nel più breve tempo possibile, in modo da lasciare spazio alla ricerca interpretativa ma, solitamente, ci si sottopone a massacranti ore di studio nelle quali un passaggio viene ripetuto migliaia di volte e, talora, smembrato nelle cosiddette varianti (ritmiche e non). A cosa serve studiare, ad esempio, una scala con miriadi di varianti se poi, dinnanzi ad un altra scala inserita in un altro brano, ci si deve sottoporre di nuovo ad un simile martirio? Assolutamente a nulla, se le difficoltà incontrate non vengono affrontate razionalmente ed in maniera definitiva. Qualsiasi attività che si esprima attraverso movimenti corporei viene oggi sviluppata con una preparazione scientifica, strutturata secondo leggi molto precise, che mirano ad innalzare sempre più l efficienza dei movimenti. Un atleta o un ballerino hanno una forte coscienza dei propri movimenti, che tendono a perfezionare sempre più. Un pianista no! Eperchémai, visto che i suoi movimenti sono ancora più piccoli e raffinati e servono per esprimere il suo pensiero e la sua intelligenza musicale? Questo lavoro intende colmare una lacuna spiegando come stanno le cose, cioè cosa meccanicamente è più o meno conveniente fare e mettendo in luce le innumerevoli possibilità che hanno le componenti delle nostre braccia di combinarsi in modi diversi. Esso intende aiutare il lettore ad elevare sempre più l espressione del proprio potenziale in termini di controllo del tasto e, quindi, del 1

2 Happy Fingers suono, giungendo ad una maggiore facilità di esecuzione e di espressione artistica. Nonostante le poche pagine che compongono questo lavoro, la materia è vastissima ed ha richiesto anni di ricerche e approfondimenti. Cio che rimane, dopo una indagine oggettiva che ha isolato gli empirismi didattici del: fai così... oppure: studia di più... ecc., è quello che è veramente importante conoscere per ottenere in breve tempo quanto il pianista desidera. Questo libro non esisterebbe senza la figura di Antonio Ballista, che mi ha incoraggiato in questi anni di stesura del testo con la sua intelligenza, curiosità e pazienza, regalandomi preziosi consigli per la realizzazione di queste pagine. Le persone a cui va il mio grazie sono molte, e si sono susseguite negli anni... se qualcuna non appare qui sotto, non è perché non presente nel mio cuore... In particolare: Un doveroso ringraziamento a Giancarla Moscatelli che mi ha aiutato a mettere ordine tra i capitoli. La competenza di Giancarla va ben oltre la semplice veste editoriale e mi ha permesso di realizzare al meglio le idee a cui pensavo aiutandomi anche nel trovare il materiale illustrativo più indicato alla finalità del libro. Grazie ad Alfredo Sabbatini di MAISONSABBATINI per essersi prodigato nel realizzare immagini il cui significato trascende il senso di una mano su una tastiera. Grazie a Fabrizio Campanelli e a Candle Studio, oltre che a Simone Coen per l assistenza alle registrazioni audio, e per la partecipazione dimostrata in questo lavoro. Grazie a Brucefilm, e a Fabrizio Digiovinazzo per avermi aiutato a trasfosformare in immagini concetti non sempre semplici. Grazie allo staff di Classica Musica, concessionaria Steinway & Sons per Milano, per avermi ospitato nel loro show-room in occasione della registrazione dei video, mettendomi a disposizione strumenti straordinari. 2

3 Prefazione Grazie ai miei allievi, che con pazienza e entusiasmo hanno compreso una guida al di fuori degli schemi e che hanno creduto nella mia ricerca... Grazie a Marita Canina ricercatore e docente della Facoltà deldesign del Politecnico di Milano per aver partecipato a questo progetto e per aver interpretato così bene Happy Fingers 1, e con il suo staff averlo fatto vivere. Grazie inoltre a Sebastiano Lang per la collaborazione. Grazie a Chiara Mariani, per avermi aiutato un pomeriggio di qualcheannofa,atrovareunnomefeliceesimpaticocomehappyfingers... Grazie al mio amato maestro Fausto Zadra, ormai non più tra noi, che con affetto e generosità mi ha indicato una strada che tanto avevo cercato... e svelato un mondo che non conoscevo. Infine grazie a Fedele Confalonieri, il cui ardore verso la musica e il pianoforte è per me fonte di continua ammirazione, gioia e vicinanza umana. Aprile 2010 TIZIANO POLI 3

4 Ilpolsoeisuoimovimenti CAPITOLO 8 IL POLSO E I SUOI MOVIMENTI 8.1. Movimento del polso Ovvero le ottave di polso, o meccanismi simili. Il movimento dell articolazione del polso, è causato dall azione dei muscoli flessori ed estensori palmari, cioè i muscoli che hanno la funzione di sollevare e abbassare il palmo della mano. Un applicazione pianistica di questo meccanismo, si trova nelle ottave di polso o passaggi simili, quali staccati di polso, ecc. Analizziamo il movimento. Il segmento che si muove dall articolazione del polso è composto dal metacarpo (palmo della mano) e dalle tre falangi delle dita. Questi elementi, uniti tra loro, formano un unico elemento il cui movimento inizia dall articolazione del polso. È importante che in questa azione l avambraccio non eserciti alcuna azione muscolare sul polso, ossia, che all articolazione del polso sia possibile muoversi indipendentemente dall azione dell avambraccio, che si manifesta con un azione del muscolo tricipite (premendo l avambraccio verso il basso). Solo in questo modo il polso è liberodi muoversi con autonomia e può sviluppare la sua massima efficienza e rapidità di movimento. L azione del polso può essere attiva o passiva. * Attiva, quando sia l azione del flessore palmare che dell estensore palmare sono presenti, ossia quando il movimento di abbassamento 37

5 Happy Fingers autore e titolo J.S. Bach, Invenzione in Do magg. n. 1 tipo di tecnica utilizzata osservazioni Dita sostenute, trasferimento del peso. Esecuzione veloce. Articolazione con dita sostenute dagli estensori con tutto il peso del braccio sul metacarpo. Il dito viene tenuto sollevato dal tasto e dopo aver suonato ritorna alla posizione di partenza a pochi centimetri dal tasto. In questa azione è importantissima la dissociazione degli estensori delle dita dall estensore palmare, la cui azione simultanea agli estensori delle dita è causa di fatica e mancanza di agilità (vedi cap.7, e commento al Video 95). autore e titolo F. Chopin, Studio op. 10 n. 4 tipo di tecnica utilizzata osservazioni Articolazione fisiologica. Movimento delle dita con azione degli estensori alternata all azione dei flessori. Nei passaggi rapidi l articolazione fisiologica si rivela la via più indicata per ottenere agilità e brillantezza. La condizione fondamentale è la capacità di rilassare il più velocemente possibile il dito che ha suonato in modo da permettergli di abbandonare il tasto rapidamente favorendo l azione degli smorzatori e producendo un collegamento tra i suoni minimo, condizione del suonare brillante. autore e titolo tipo di tecnica utilizzata osservazioni F. Liszt, Rapsodia Ungherese VI Articolazione del polso con azione attiva. Il movimento del polso è causato dall azione del flessore palmare e dell estensore palmare in rapida alternanza. In questa azione il peso dell avambraccio è annullato dall azione del muscolo bicipite del braccio, mentre il muscolo tricipite del braccio non interviene. L azione del tricipite, percepibile sulla parte posteriore dell omero produce pressione sul polso, limitandone fortemente l agilità, in quanto gli impedisce di sfruttare il naturale rimbalzo del tasto tipico delle azioni con suono staccato (vedi cap. 12). 84

6 Happy Fingers APPENDICE MUSICA, DESIGN E RIABILITAZIONE: UN INCONTRO ARMONICO DI MARITA CANINA (*) E SEBASTIANO LANG (**) 1. Introduzione Negliultimiannièaumentato notevolmente l interesse per lo studio di soluzioni riguardanti l essere umano con il risultato di un incremento della cooperazione tra diversi ambiti disciplinari, che entrano in contatto con il mondo del design. L innovazione inoltre diventa la chiave di volta per la competitività aziendale e il design ne può essere considerato un potente motore per lo sviluppo. Possiamo infatti osservare come la ricerca di design rappresenti un elemento caratteristico e fortemente arricchente per il sistema industriale. La progettazione corretta di un oggetto, necessita di una serie di analisi atte a definire le forme, i materiali e le modalità d uso dell oggetto stesso, affinché quest ultimo risulti essere veramente progettato e realizzato a misura d uomo. Nella cultura contemporanea, infatti, vengono poste domande che non si limitano solamente alla realizzazione di prestazioni funzionali, ma che chiedono di soddisfare esigenze di tipo estetico, comunicativo, emozionale, sconosciute alla cultura del progetto tradizionale. Quando ciò che si progetta deve diventare un oggetto che migliora la qualità di vita la difficoltà consiste nel definire i requisiti e tradurli in specifiche, proprio per la complessità delle problematiche affrontate. (*) Marita Canina, architetto e Ph.D in Disegno Industriale, Ricercatore e docente della Facoltà del Design del Politecnico di Milano, dove è incaricata, inoltre, del coordinamento scientifico del Laboratorio di Biodesign. (**) Sebastiano Lang è neolaureato in Disegno Industriale al Politecnico di Milano e collabora con il Laboratorio di Biodesign. 98

7 INDICE-SOMMARIO Prefazione... 1 Istruzioni per l utilizzo del volume con il DVD allegato PRIMA PARTE Capitolo 1 - Termini e movimenti Termini I movimenti... 8 Capitolo 2 - Unità tra articolazioni Le unità. Ovvero comporre varie articolazioni tra loro Connessione delle articolazioni. Ovvero l armatura Capitolo 3 - Anatomia Piccola anatomia. Lettura facoltativa ma consigliata: cosa muove cosa Caratteristiche dei muscoli Capitolo 4 - Tra Peso e rilassamento Peso e rilassamento. Distinguiamo i due termini Punto d appoggio del polso Frammentazione del peso. La sospensione, ovvero utilizzare solo il peso che ci serve Breve analisi meccanica del movimento delle dita con l utilizzo del peso. Ovvero, senza una leva non è possibile utilizzare il peso Azione muscolare per la trasmissione del peso. Ovvero, cosa usare e cosa no Capitolo 5 - Il trasferimento del peso Trasferimento del peso. Ovvero, come produrre suoni collegati Capitolo 6 - Le dita e i loro movimenti Movimento delle dita Movimento del pollice Capitolo 7 - Articolazione delle dita Articolazione delle dita. Ovvero dita in flessione ed in estensione... 35

8 INDICE-SOMMARIO Capitolo 8 - Il polso e i suoi movimenti Movimento del polso. Ovvero le ottave di polso, o meccanismi simili.. 37 Capitolo 9 - L avambraccio e i suoi movimenti Movimento dell avambraccio. Ovvero le ottave d avambraccio e simili 39 Capitolo 10 - Avambraccio e rotazione Rotazione dell avambraccio. Ovvero le ottave spezzate e simili Capitolo 11 - La reazione Reazione. Ovvero ad ogni azione ne corrisponde una uguale in direzione contraria Capitolo 12 - Il legato e lo staccato Legato e staccato Capitolo 13 - Consigli Cosa evitare. Ovvero, capire se i movimenti sono fisiologici SECONDA PARTE Capitolo 14 - Esercizi per il rilassamento Esercizi per il rilassamento del braccio Esercizi per il rilassamento dell articolazione dell avambraccio Esercizi per il rilassamento dell articolazione del polso Esercizi per il rilassamento delle articolazioni delle dita Capitolo 15 - Esercizi per la caduta libera Dito in azione con il braccio completamente libero Capitolo 16 - Esercizi per il sostegno sul dito Corretto movimento delle dita Capitolo 17 - Esercizi per il trasferimento del peso Trasferire il peso da un dito all altro Capitolo 18 - Esercizi per il movimento del pollice L articolazione del pollice Capitolo 19 - Esercizi per l articolazione delle dita Alternanza tra flessori ed estensori delle dita Capitolo 20 - Esercizi per l articolazione del polso Esecuzione di ottave e staccato di polso Capitolo 21 - Esercizi per l articolazione dell avambraccio Articolazione dell avambraccio Capitolo 22 - Esercizi per la rotazione dell avambraccio Movimenti che richiedono la rotazione dell avambraccio (ottave spezzate, accordi arpeggiati, ecc.)

9 Happy Fingers Capitolo 23 - Esercizi per la reazione Esecuzione di accordi forte e rapidi Capitolo 24 - Esercizi per le doppie note Esecuzione di doppie terze, doppie seste, ecc Capitolo 25 - Come costruirsi una tecnica pianistica efficiente con pochi minuti al giorno. Ovvero non il tipo di esercizio ma il modo di farlo TERZA PARTE La tecnica nella letteratura: esempi di problematiche tecniche estratti dalla letteratura pianistica Happy Fingers! Bibliografia Appendice. Musica, design e riabilitazione: un incontro armonico di Marita Canina e Sebastiano Lang Introduzione Happy Fingers incontra il design Plausibili architetture del prodotto Materiali Modalità d uso Allineamento Da cosa nasce cosa Quale valore in riabilitazione? La mano Anatomia di base della mano Biomeccanica della mano Patologie, cause e Trattamenti Il trattamento conservativo Trattamento post chirurgico / post traumatico Medicina Fisica e Riabilitazione Terapia Fisica Chinesiologia Fisioterapia della mano Terapia Fisioterapia della mano e progetto terapeutico Seduta fisioterapica Schema di alcuni esercizi La strumentazione in fisioterapia Contesto e utenti in riabilitazione Conclusioni o punto di partenza? Bibliografia

10 INDICE DELLE FIGURE FIGURA 1. Le articolazioni di mano, polso, avambraccio 6) articolaz. spalla 5) articolaz. gomito 4) articolaz. polso 3) articolaz. metacarpo 2-1) articolaz. falangi... 9 FIGURA 2. Falange ungueale rotta FIGURA 3. Falange ungueale connessa FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA 16. Il dito sostiene il peso del braccio: 1. falange; 2. falange; 3. falange del metacarpo; 4. polso; 5. avambraccio; 6. omero FIGURA 17. Il dito sostiene il peso del braccio. Le frecce indicano i punti di azione delle forze. A = tasto; B = articolazione I-II falange; C = articolazione II-III falange; D = articolazione del metacarpo; E = polso FIGURA 18. Flessore palmare totalmente libero.. 25 FIGURA 19. Flessore palmare totalmente in azione FIGURA 20. Punto d appoggio ideale FIGURA 21. Leva di III classe. 1= Fulcro; 2= Punto di applicazione della forza; 3= Punto di resistenza FIGURA 22. Dita in azione prensile FIGURA 23. Dita in azione verticale FIGURA 24. Appoggio del pollice sul suo metacarpo FIGURA 25. Mano in asse con l avambraccio FIGURA 26. Mano non in asse con l avambraccio FIGURA 27. La verifica della condizione del muscolo tricipite FIGURA 28. Verifica della pressione del palmo.. 62 FIGURA 29. La compostezza sul tasto FIGURA 30. Pollice in posizione corretta, abduttore in funzione FIGURA 31. Pollice posizione errata senza azione dell abduttore FIGURA 32. Il 5 o dito fa leva sul metacarpo FIGURA 33. Il polso è leggermente più in alto delle nocche FIGURA 34. Dispositivo conforme alle norme Uni EN 71-1: A4: FIGURA FIGURA FIGURA FIGURA 1. Mood board FIGURA 2. Alcuni schizzi di soluzioni scartate FIGURA 3. Schizzo della soluzione che è stata sviluppata FIGURA FIGURA 5. Dal concept al prodotto FIGURA 6. Sistema di pesi con selettore di intensità FIGURA 7. Seconda versione chiara di HF e scheda materiali FIGURA 8. Sequenza d uso di Happy Fingers FIGURA 9. Le differenti configurazione di Happy Fingers FIGURA 10. Illustrazioni degli allineamenti biomeccanici e sostegno rialzato FIGURA 11. Livelli anatomici della mano FIGURA 12. Movimenti scomposti delle singole articolazioni FIGURA 13. Processo di riabilitazione in 3 stadi. 119 FIGURA 14. Fase 2: 2.1. Recupero degli schemi motori; 2.2. Recupero del movimento FIGURA 15. Fase 3: 3.1. Recupero, bilanciamento, mantenimento muscolare; 3.2. Recupero delle funzioni della mano (es. Prensione) FIGURA 16. Rapporto fasi fisioterapia / apparecchiature FIGURA 17. Schema esercizi FIGURA 18. Schede Prodotti esercizi attivi FIGURA 19. Schema Brief Requisiti Esigenze

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