Introduzione CAPACITA CONDIZIONALI
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- Gastone Annibale Ventura
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1 Introduzione CAPACITA CONDIZIONALI Le capacità condizionali sono quelle capacità fondamentali per lo sviluppo fisico, armonico e completo di un atleta; tali requisiti devono essere allenati correttamente fin dalla tenera età, tenendo sempre ben presenti le varie fasi sensibili e le corrette metodologie di allenamento al fine di proporre un buon lavoro al momento giusto: Capacità\Età Funzioni Psicomotorie (capacità coordinative) apprendimento motorio differenziazione e controllo reagire a stimoli ottici ed acustici orientamento nello spazio ritmo equilibrio Fig. I.1 (Martin, 1986) Modello delle Fasi Sensibili Capacità Fisiche Resistenza Rapidità Capacità Affettivo- Cognitive Qualità Affettivo- Cognitive Voglia di apprendere 5
2 Le capacità condizionali vengono comunemente riconosciute in: I.1 RESISTENZA Secondo J. Weineck si può considerare come la capacità psicofisica di opporsi all affaticamento durante lunghi sforzi e le capacità di recuperare velocemente. La resistenza fisica comprende anche la capacità dell atleta di resistere più a lungo allo stimolo di diminuire l intensità dello sforzo o di interromperlo. Sinteticamente si può definire come la qualità che permette di minimizzare gli effetti dell affaticamento dell organismo e di tutti i suoi sottoinsiemi E una capacità condizionale suddivisibile in varie forme: I.1.1 Resistenza Generale; importante per: o Ottimizzare la capacità di recupero o Aumento capacità di prestazione fisica o Diminuzione degli infortuni o Incremento capacità psichica o Diminuzione di errori tattici dovuti alla fatica o Diminuzione di errori tecnici o Alta e costante velocità d azione o Salute più stabile I.1.2 Resistenza Specifica; relativa allo sport praticato e causa: o Condizionamento specifico della muscolatura o Buona tollerabilità alle corse intermittenti e specifiche dello sport in questione o Ottima capacità di sopportazione di alti ritmi nel tempo di gara o Ottima capacità di sostenere il gioco ad alta velocità e miglior dinamismo I.1.3 Resistenza Aerobica; è caratterizzata dalla disponibilità a resistere nel tempo ad uno sforzo di media o alta intensità senza anticipare sintomi di affaticamento. Con il suo lavoro va a colpire il metabolismo dei grassi provocando combustione prevalente di acidi grassi nelle fibre muscolari lente e quindi un notevole aumento del catabolismo aerobico degli acidi grassi. Secondo Liesen con questo tipo di resistenza si migliora: o Il processo ricostituivo dei fosfati ricchi di energia (ATP-ADP ecc) di cui l organismo ha bisogno o l eliminazione nel muscolo delle sostanze provocanti l affaticamento (lattato, ammoniaca ecc..) o la capacità di non impiegare nel rifornimento energetico i carboidrati, fondamentali per il gioco-sport 6
3 I.1.4 Resistenza Anaerobica: è un tipo di resistenza specifico per sport situazionali che comporta l utilizzazione esclusiva dei depositi di glicogeno presenti nell organismo. Ciò permette di sviluppare una resistenza alla velocità che causa, con lo svuotamento dei depositi glicogenici, una supercompensazione molto marcata. Si può ulteriormente suddividere in 2 tipi: o Resistenza Anaerobica Alattacida; è un tipo di resistenza che si sviluppa molto intensamente in un tempo brevissimo, fino ad un massimo di 6-7. Questa sua brevità comporta quindi la non presenza di lattato superiore alla media. o Resistenza Anaerobica Lattacida; è un tipo di resistenza che si sviluppa in tempi di lavoro più lunghi tra i 40 e 1, ma sempre ad alta intensità. Questa sua caratteristica comporta quindi la presenza di lattato superiore alla media. I.1.5 Resistenza di : è legata alle forme principali dello sforzo motorio e si può considerare come il vertice (fig. 2), o il punto di arrivo, delle varie espressioni di forza. Resistenza di forza Resistenza di forza massimale Resistenza di forza istantanea Fig. I.2 (Weineck, 1990) massima esplosiva di partenza istantanea Correlazione tra le forme principali della forza 7
4 I.2 FORZA Secondo J. Weineck la forza così intesa non ha una vera e propria definizione perché è talmente influenzabile da molteplici fattori che ve ne sono innumerevoli tipi. Qui verranno descritti 3 tipi di forza, importanti per gli sport situazionali quali il calcio: I.2.1 Istantanea E, secondo Weineck, il tipo di forza più importante e discusso, nonchè il più utilizzato, soprattutto dai calciatori. Infatti le accelerazioni (positivo-dinamico = concentrico) come i salti, i tiri e gli scatti, e le decelerazioni (negativo-dinamico = eccentrico) quali stop improvvisi, cambi direzionali, le finte, sono i gesti che un calciatore compie durante la gara. Questo tipo di forza richiede una muscolatura molto sviluppata e si suddivide ulteriormente in: o di Partenza: capacità del sistema neuro-muscolare di produrre elevati impulsi di forza nel minor tempo possibili o Esplosiva: capacità del sistema neuro-muscolare di accrescere massimamente sia la forza che la velocità di contrazione nello svolgimento di un movimento I.2.2 Massimale Questo tipo di forza rappresenta un elemento fondamentale, soprattutto quella relativa gli arti inferiori, per lo sviluppo di un calciatore. Infatti grazie a questa tipologia di forza vanno migliorandosi tutte le altre componenti della forza. Viene allenata tramite sovraccarichi di tipo massimale (1 o 2 ripetizioni). Questo metodo è condizionante le altre tipologie di forza quale l istantanea e le sue sub-categorie. Inoltre vi si riconoscono: o massimale Statica: o forza massimale isometrica che rappresenta la massima forza che il sistema neuro-muscolare riesce ad esercitare in una contrazione volontaria contro un ostacolo insuperabile. o massimale Dinamica: rappresenta la massima forza che il sistema neuro-muscolare riesce a produrre in una contrazione volontaria durante un movimento. Si distinguono una forza dinamica positiva (tipo concentrico, cioè che vince la resistenza) e forza dinamica negativa (tipo eccentrico cioè che cede e frena ) 8
5 I.2.3 Resistente (o di Scatto) La terza categoria della forza decisiva per il calciatore, per J. Weineck, è la resistenza della forza nel tempo. E molto importante a livello di preparazione atletica generale, poiché è ritenuta fondamentale nell ambito della muscolatura di postura. Viene esercitata tramite movimenti lenti e con alto numero di ripetizioni, dovuta anche al fatto che va a coinvolgere muscoli di natura lenta (fibre di tipo I) quali addominali, lombari, ecc. Nel calciatore viene allenata in maniera principale la resistenza alla forza istantanea, cioè la capacità di saper reagire, senza accusare perdite a livello di forza istantanea, per tutto l arco della gara. 130 gruppo A allenati prevalentemente sulla forza Fig. I.3 A-B (secondo Naralie in Werchoschansky, 1988) % Tempo (settimane) f.p f.e f.m Evoluzione dinamica della F.I. dopo un periodo di sollecitazioni molto intense della forza. Gruppo A= giocatori allenati prevalentemente sulla forza Gruppo B= giocatori allenati tradizionalmente FP= di Partenza FE= Esplosiva FM= Massimale 130 gruppo B allenati in modo tradizionale Gruppo A Gruppo B % f.p f.e f.m di Partenza 30% 10% Esplosiva 25% 5% Massimale 20% 0% Tempo (settimane) Tabella I.1 Incremento percentuale nei due tipi di allenamento 9
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