ISTITUTO COMPRENSIVO RACCONIGI SCUOLA DELL INFANZIA QUARANTA SCUOLA PRIMARIA BATTISTI SCUOLA PRIMARIA CASATI SCUOLA SECONDARIA I GRADO DROVETTI

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1 Istituto Comprensivo Torino Corso Racconigi Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Via Bardonecchia n Torino Tel /Fax Cod.toic88400g C.F toic88400g@istruzione.it sito: ISTITUTO COMPRENSIVO RACCONIGI SCUOLA DELL INFANZIA QUARANTA SCUOLA PRIMARIA BATTISTI SCUOLA PRIMARIA CASATI SCUOLA SECONDARIA I GRADO DROVETTI 1. INTRODUZIONE

2 Il Regolamento sull autonomia (DPR n. 275 del 8 marzo 1999) richiede alle istituzioni scolastiche l adozione di un Piano dell Offerta Formativa (POF), che è "il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche". Il POF "esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia"; è pertanto il documento fondamentale di ogni Istituzione Scolastica. Nel POF sono contenute le scelte organizzative e gestionali dell Istituto. Si tratta, quindi, di un documento soggetto a continue e inevitabili revisioni. Il POF è la carta di identità di una Scuola, un documento scritto con il quale si rende trasparente e leggibile ciò che la scuola fa, perché e come lo fa, assumendo responsabilità nei confronti dell utenza, impegnandosi al raggiungimento dei risultati, valorizzando le esperienze precedenti. Il Collegio docenti verifica i risultati e rimodula le scelte effettuate per migliorarle, operando con tutte le componenti interessate: Consiglio di istituto e Agenzie formative presenti sul territorio, utilizzando le risorse umane e materiali esistenti, in un ottica di risposta alla domanda formativa, espressa dal territorio. L Istituto Comprensivo é suddiviso in quattro plessi - scuola dell Infanzia Quaranta, di via Bardonecchia - scuola Primaria G. Casati di corso Racconigi - scuola Primaria C. Battisti di via Luserna di Rorà - scuola Secondaria di I grado Drovetti di via Bardonecchia L unitarietà del progetto educativo costituisce un punto di forza che salvaguarda e socializza differenti esperienze, seguendo l alunno/a dai tre ai quattordici anni, pur mantenendo le peculiarità di ogni ordine scolastico. 2. PRESENTAZIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Il POF ha inoltre - funzione di rappresentazione esterna: informa l'utenza sul servizio erogato; - funzione di patto con l'utenza: definisce gli impegni che la scuola assume; - funzione di riferimento per la valutazione della qualità del servizio erogato in relazione agli impegni assunti; - funzione di miglioramento della qualità del servizio, caratterizzato da uno sforzo di continua riprogettazione in base agli esiti della valutazione; - funzione di memoria: documenta l'evoluzione del percorso compiuto dalla scuola. 2

3 3. L ISTITUTO E IL CONTESTO SOCIO CULTURALE La scuola si trova tra la periferia e il centro della città, in un quartiere, il Cenisia-Cit, con tradizioni operaie. La sua popolazione è composta da lavoratori, pensionati, studenti, è stata interessata da flussi migratori sia nazionali, in anni passati, che comunitari ed extracomunitari, in anni più recenti. Il quartiere, che appartiene alla terza circoscrizione del comune di Torino, è servito da una via commerciale molto frequentata, via Frejus, da un mercato giornaliero in corso Racconigi ed è servito da numerosi mezzi pubblici. I servizi non mancano; vi si trovano asili nido, scuole dell infanzia, secondarie di primo ( ex medie ) e secondo grado ( ex superiori), sia pubbliche che parificate. Vi si trovano anche aree verdi pubbliche, palestre comunali e private, campi sportivi e piscine, oratori, cinema, teatri e biblioteche. 4. FINALITA GENERALI D ISTITUTO IL SENSO DELL ESPERIENZA La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni sapendole gestire al meglio. Promuove il senso di responsabilità, individuale e collettivo, che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell avere cura di sé, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano. Sollecita gli alunni a un attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell identità di genere, che vede nella preadolescenza un momento particolarmente critico della crescita individuale. L ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l alfabetizzazione di base attraverso l acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Nella scuola secondaria di primo grado,le discipline diventano punti di vista della realtà e modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Le competenze sviluppate in tali ambiti disciplinari concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente 3

4 nell ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. LA CITTADINANZA Obiettivi irrinunciabili dell educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Orientare bambini e bambine, ragazzi e ragazze, fornendo loro gli strumenti per vivere attivamente e consapevolmente nella società L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Favorire l esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. Incoraggiare l apprendimento collaborativo. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di imparare ad apprendere. Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il progetto formativo di ogni classe utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi didattici e delle finalità educative programmate. Da un primo approccio alla conoscenza dei saperi, si procede ad un ampliamento e approfondimento degli ambiti disciplinari. Il tempo settimanale di ogni disciplina può subire flessibilità nell arco della settimana o di più settimane, in relazione ai progetti da realizzare. 4

5 5. LINEE GENERALI DI INTERVENTO Promozione del successo formativo La promozione del successo formativo si attua attraverso: La ricerca di un comune quadro di riferimento pedagogico, capace di orientare le scelte metodologiche e di condurre alla definizione di contenuti prioritari; La riorganizzazione dei tempi, degli spazi di insegnamento, dei percorsi didattici, in relazione agli obiettivi dell'azione educativa ed agli interessi degli alunni; La creazione di un archivio di materiali e di strumenti didattici; La valutazione periodica dell'attività svolta. In quest'ottica viene realizzata anche l'integrazione degli alunni diversamente abili, avendo cura di predisporre piani educativi che, sulla base dei bisogni individuali, coinvolgano le migliori risorse della scuola. Educazione alla salute Intendendo l'educazione alla salute nell'accezione più ampia dello "stare bene con se stessi e con gli altri", ci si propone di creare per i bambini, sia all'interno della normale attività didattica che in ore aggiuntive, momenti di distensione e di benessere emozionale, atti a prevenire forme di aggressività che un ambiente difficile dal punto di vista socio-culturale può facilmente provocare. L'azione viene estesa ai genitori organizzando momenti di ascolto con uno sportello di counseling, al fine di condividere difficoltà e problemi nell'educazione dei figli. Viene inoltre utilizzata la metodologia della pedagogia genitoriale, che ha come obiettivo quello di 5

6 favorire la circolarità e la valorizzazione delle esperienze delle famiglie, agevolando la genitorialità collettiva come risorsa per affrontare le problematiche educative. Il Centro di Mediazione del Comune di Torino supporta le famiglie con incontri tematici proposti dai genitori stessi. Sviluppo delle competenze comunicative Si ritiene importante valorizzare, sia all'interno del curricolo che tramite l'offerta di attività aggiuntive in orario scolastico e post-scolastico, l'utilizzo degli strumenti informatici e delle diverse forme espressivo-creative, per consolidare le competenze comunicative degli alunni, offrendo loro la possibilità di sperimentare molteplici codici espressivi, compresi i nuovi linguaggi multimediali. A questo fine vengono organizzate anche attività fuori dell'orario scolastico che permettono di valorizzare le competenze specifiche di insegnanti dell Istituto. La formazione sulle competenze relazionali, rivolta ai docenti di scuola secondaria, è a cura delle seguenti Agenzie Formative: Save the Children Piazza dei Mestieri Provaci ancora Sam Change (prof. Mauro Doglio) Conoscenza delle lingue e delle culture straniere L'insegnamento della lingua inglese, in conformità alle Indicazioni Nazionali, viene iniziata dall ultimo anno della scuola dell infanzia, non solo con l'obiettivo di far apprendere agli alunni un diverso codice linguistico, ma anche come strumento di conoscenza di diversi modelli culturali. Confronto, diversità ed accoglienza Inserimento degli alunni stranieri ed educazione interculturale La presenza nell I.C. di un'alta percentuale di alunni stranieri rende necessaria l'individuazione di percorsi educativi idonei a favorire la conoscenza, il rispetto reciproco, la valorizzazione delle culture di origine. Vengono inoltre organizzate attività di supporto e di esercitazione, con l'intervento aggiuntivo di insegnanti esterni alla classe. in particolar modo è stato predisposto dalla scuola un protocollo d istituto che prevede i seguenti momenti: ISCRIZIONE La domanda d iscrizione si effettua tramite la segreteria didattica, che ha il compito di: 1. fornire la modulistica bilingue per l iscrizione; 2. raccogliere i dati anagrafici dell alunno e la relativa documentazione; 3. informare il Referente della Commissione Intercultura e fornire la documentazione raccolta. 6

7 ACCOGLIENZA Ogni anno è istituita la Commissione Intercultura con l incarico di: 1. raccogliere le prime informazioni utili (socio-familiari, livelli di partenza nell area linguistica, logico-matematica, lingue straniere europee) per la conoscenza dell allievo; 2. condividere le informazioni suddette con il Consiglio di Intersezione / Sezione / Classe assegnataria. PRASSI PER L INSERIMENTO NELLA CLASSE Nei primi giorni di scuola la Commissione Intercultura fissa colloqui con le famiglie degli alunni con eventuale presenza di un mediatore culturale per: 1. illustrare il funzionamento e il regolamento della scuola; 2. acquisire conoscenze sul percorso scolastico trascorso e vissuto dalle famiglie; RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE Nelle scuole primaria e secondaria di I grado la Commissione Intercultura, nei primi giorni di scuola, somministra agli alunni una prova d ingresso al fine di rilevare le competenze trasversali possedute. I dati raccolti vengono condivisi con i docenti delle classi coinvolte. Nella scuola dell infanzia le insegnanti di classe attuano osservazioni sistematiche nel primo mese di scuola per cogliere informazioni relative alla socializzazione e al bagaglio socio-linguistico del bambino. PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI La Commissione Intercultura predispone e coordina i corsi di L2 di prima e seconda alfabetizzazione in base alle competenze accertate, gli interventi dei volontari del servizio civile e dei volontari senior civici e le attività interculturali (Progetto teatrale, festa dell intercultura...), definendo in particolare: 1. spazi e tempi di ciascuna azione; 2. elenco dei docenti disponibili e degli alunni coinvolti; 3. modalità degli interventi; 4. obiettivi specifici di ogni intervento; nell arco di tutto l anno scolastico, la Commissione Intercultura si adopera per fornire materiali didattici e consulenza al fine di rendere più efficace l azione educativa. PRASSI IN CONDIVISIONE CON IL TERRITORIO Gli allievi stranieri vengono inseriti: 1. percorsi individualizzati con l intervento dei mediatori culturali, dei volontari del servizio civile e dei senior civici, 2. attività di studio e ludiche presso gli oratori di zona. 7

8 PRASSI CONDIVISE DI VALUTAZIONE RELATIVE AI RISULTATI DEL SINGOLO ALLIEVO E DELLE AZIONI NEL LORO COMPLESSO: 1. condivisione in itinere dei progressi o delle eventuali difficoltà tra i docenti preposti ai corsi di L2 e i relativi Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe; 2. valutazione delle modalità d intervento rispetto alle diverse aree linguistiche tra i docenti dei corsi di L2. Le prassi valutative sono finalizzate anche all orientamento scolastico in vista dell iscrizione alle scuole superiori. In ultima analisi la Commissione Intercultura relaziona al Collegio dei Docenti di chiusura d anno sul lavoro svolto, sulle criticità emerse e sui risultati raggiunti. DIVERSABILITÀ ED INTEGRAZIONE Da parecchi anni la nostra scuola è impegnata a promuovere e favorire una cultura dell inclusione degli allievi disabili, programmando attività che coinvolgono le famiglie, il Collegio Docenti, il Consiglio d Istituto, i Consigli di classe e tutte le figure di riferimento che si occupano degli alunni. E attivo il gruppo tecnico d Istituto che si occupa di monitorare i percorsi scolastici individuali; sono organizzati incontri di verifica e confronto con le famiglie e gli operatori dell ASL. Le attività dei docenti di sostegno sono programmate con il Consiglio di Classe e si svolgono quasi esclusivamente in classe al fine di creare un corretto rapporto tra tutti gli allievi, nel rispetto delle proprie diversità. Sul piano degli apprendimenti si opera affinché ogni allievo migliori la formazione di base nell ambito del progetto di vita di ognuno. Il nostro Istituto Comprensivo fa parte delle scuole in rete e usufruisce delle iniziative promosse dall U.T.S. Ogni anno sono richiesti fondi al Comune di Torino per l assistenza specialistica, interventi di Arti terapie sulle classi, trasporti individuali. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Il nostro istituto, al fine di garantire il successo scolastico degli alunni con BES, si impegna a mettere in atto una serie di strategie e di strumenti: Informazione, formazione e aggiornamento dei docenti Predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (in raccordo con la famiglia) con l indicazione delle misure messe in atto per ciascun alunno inerenti le metodologie adottate, gli strumenti compensativi, le prestazioni per cui si prevede la dispensa, i criteri e le modalità di valutazione, l assegnazione dei compiti a casa. Interventi attivati nell Istituto -IPPOTERAPIA: progetto finanziato dalla Circoscrizione 3 -PROGETTO SCUOLA CESM 8

9 -PROGETTI DI ASSISTENZA SPECIALISTICA con l ASSOCIAZIONE D IDEE -MUSICOTERAPIA -PISCINA -PROGETTO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA con il CEMEA -PROGETTO CON VOLONTARI CIVICI -CORSI DI FORMAZIONE PRESSO L UTS Il Collegio Docenti individua la sezione più idonea per l accoglienza dell alunno; il Consiglio di Classe prepara il progetto d inserimento e stabilisce strumenti, materiali e ausili necessari. Partendo dall analisi della Diagnosi Funzionale viene elaborato, all inizio dell anno, il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) che contiene gli obiettivi a lungo termine, gli strumenti e le modalità di verifica che si intendono realizzare nel corso del triennio. Quindi viene predisposto il PEI (Piano Educativo Individualizzato) che comprende la programmazione annuale delle attività, gli obiettivi a breve termine e le modalità di raccordo con la programmazione della classe. Tutti i docenti del Consiglio di Classe si fanno carico della programmazione e della realizzazione del PEI, utilizzando i metodi più idonei: lavori in piccoli gruppi, attività di laboratorio, interventi individualizzati, uso di nuove tecnologie. Nell ambito di un progetto di vita vengono svolte attività mirate alla scelta della scuola superiore più adatta alle capacità individuali dei ragazzi, realizzando un percorso di continuità con le scuole individuate come maggiormente rispondenti alle specifiche esigenze di ognuno. COOPERAZIONE CON IL TERRITORIO La scuola, con l'obiettivo di divenire fulcro di promozione culturale e sociale, centro di servizi e di opportunità per le famiglie, cerca di operare in sinergia con i vari soggetti del territorio per la costruzione di un Piano dell'offerta Formativa condiviso, ricco di proposte, capace di rispondere con efficacia alle differenziate esigenze della realtà sociale. Molti progetti nascono proprio dalla cooperazione con Enti ed Associazioni del territorio e dalla partecipazione ad iniziative proposte e sostenute dalla Regione, dal Comune e dalla Circoscrizione. FORMAZIONE DEI DOCENTI E DOCUMENTAZIONE La formazione dei docenti ha l'obiettivo di garantire la crescita complessiva delle competenze e fornire un valido sostegno all'attuazione del POF. Vengono organizzati corsi condotti da esperti esterni, viene incentivata la cooperazione fra insegnanti dell Istituto. Le attività di formazione per l anno in corso riguardano le priorità didattiche che la scuola si è data e cioè: 9

10 implementamento dell informatizzazione relazione e affettività; strategie metodologiche didattiche e relazionali gestione dei conflitti e consolidamento delle regole; sicurezza; DSA e BES 6. GLI STRUMENTI DELL ATTIVITÀ EDUCATIVA Gli strumenti dell attività educativa sono: - Programmazione La società in cui operiamo è in continua evoluzione. Per questo la scuola è dinamicamente protesa a comprendere quali conoscenze, abilità e atteggiamenti siano oggi necessari per un serena e proficua integrazione dell alunno nel contesto sociale odierno ed a utilizzare le strategie didattiche più idonee, anche di tipo innovativo, per educare sempre meglio a possedere tali conoscenze, abilità ed atteggiamenti. L attività di programmazione tende quindi all'elaborazione di obiettivi collegiali condivisi, esplicitandone con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi, sulla base sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera, sia delle risorse disponibili. La loro pianificazione prevede dunque un metodo comune: analisi della situazione iniziale, definizione di obiettivi generali di tipo pedagogico e di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all'apprendimento dell alunno, selezione dei contenuti, tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai bambini, individuazione di gruppi di lavoro e di responsabili, selezione delle metodologie e delle strategie più opportune, ricerca di procedure di monitoraggio, adeguamento e valutazione. I docenti programmano le attività didattiche attraverso riunioni dei consigli di classe e dei seguenti dipartimenti disciplinari: Discipline umanistiche (Italiano, Storia, Educazione Civica, Geografia). Discipline scientifiche/tecnologiche (Matematica, Scienze, Tecnologia). Lingue comunitarie (Inglese e Francese). Attività espressive (Arte e Immagine, Musica, Scienze Motorie, Strumento Musicale). Inclusione allievi diversamente abili. - Monitoraggio e valutazione Nel corso degli anni il Piano viene aggiornato ed integrato mediante momenti di confronto che coinvolgono sia il collegio dei docenti e il consiglio d istituto, sia i consigli di interclasse o di intersezione e le commissioni di lavoro dei docenti Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento vengono predisposte su iniziativa dello staff di direzione e inviate al collegio dei docenti e al consiglio d istituto per la successiva approvazione. 10

11 Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati: autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività, analisi collegiale degli esiti di apprendimento condotta sulla base di strumentazione oggettiva, esiti delle indagini condotte dall Invalsi, analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti, questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificarne l'accettazione dell'organizzazione didattica, lavoro prodotto dalla Commissione di Autovalutazione. - Attività di documentazione Vengono messe a disposizione della scuola, tramite la rete informatica interna, informazioni per progettare e condurre ricerche, costruire unità di lavoro e nessi pluridisciplinari. La pratica della documentazione e la sua archiviazione in formato digitale permette di far crescere la scuola con l'utilizzazione dell'informazione acquisita e prodotta per valorizzare il patrimonio dell'esperienza, costruire la memoria storica delle attività svolte ed assicurare la continuità dell'innovazione. Lo sviluppo di una coscienza e di una conoscenza documentaria tra gli operatori favorisce la possibilità di valutare complessivamente l'attività didattica interna alla scuola e stimola la comunicazione tra livelli scolastici (in orizzontale ed in verticale) - Integrazione con il territorio La scuola si vive come integrata nel territorio in cui opera, ne recepisce i bisogni e ne valorizza le risorse presenti, sia culturali ed educative, sia strumentali e professionali. Il piano dell'offerta formativa viene così condiviso dall'intera comunità scolastica, (insegnanti, studenti e genitori), in integrazione con l ambiente, ricercando la collaborazione con i soggetti che hanno cittadinanza nella società, in vista di un bene comune, relativo sia a quello della vita associata nel suo complesso, sia allo sviluppo di una società sempre più competente ed equilibrata. A tal fine vengono potenziati progetti sul territorio, finalizzati ad amplificare le esperienze compiute in classe, in modo da coinvolgere i genitori e i rappresentanti della società civile come partner per l educazione. 7. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ED ECONOMICHE Il collegio dei docenti è il luogo delle decisioni corali, il momento in cui si assumono proposte e deliberazioni a carattere collettivo, dopo un percorso di studio che inizia a partire dall analisi dei bisogni dell' utenza, intesa non come richiesta della singola famiglia ma, in senso più ampio, come risposta alle necessità che emergono, anno dopo anno, da parte dei genitori, dei docenti e degli allievi, a seconda dei mutamenti sociali e culturali che avvengono sul territorio. I consigli di intersezione, di classe e di interclasse stilano le programmazioni annuali, che discendono come finalità e obiettivi dal piano dell'offerta formativa e articolano il progetto con strutture differenziate, 11

12 in modo che la libertà di insegnamento si coniughi con le competenze e le responsabilità connesse alla funzione docente. Le funzioni strumentali si occupano di programmare piani di azioni utili alla realizzazione del POF ed ai progetti individuati, con particolare riferimento agli aspetti innovativi della pratica educativa, ai rapporti con il territorio, all inserimento di alunni extracomunitari. Utilizzo delle risorse I fondi che il Ministero della Pubblica Istruzione assegna all'istituzione scolastica vengono utilizzati per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi. Per garantire il normale funzionamento amministrativo generale e il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell Istituto, la scuola si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti agli Enti Locali afferenti, o a soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti. Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti pubblici e privati che prevedono l'erogazione di servizi da parte dell'istituzione scolastica. 8. PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO Oltre alla partecipazione delle classi alle opportunità che l ambiente circostante fornisce come stimolo all apprendimento, le risorse del territorio creano preziose sinergie per la realizzazione di progetti volti al miglioramento dell offerta formativa. In questo caso è la scuola stessa ad agire come partner promotore e/o collaboratore in progetti che vedono coinvolti più enti. PROGETTO CONTINUITÀ PROGETTO CONTINUITÀ MUSICALE ORIENTAMENTO PROGETTO ARIANNA SUCCESSO FORMATIVO TAVOLO INTERISTITUZIONALE SONO QUI PER TE: TI ASCOLTO PROGETTO PROVACI ANCORA SAM - TUTELA INTEGRATA PROGETTO LAPIS PROGETTO PEER-CODS PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA CON IL NUCLEO DI PROSSIMITÀ E CON LE FORZE DELL ORDINE TERRITORIALI TORINO RETE LIBRI BIBLIOTECA SCOLASTICA PROGETTI DI TIROCINIO DIDATTICO PROGETTI DI PEER-EDUCATION CTS UTS NECESSITÀ EDUCATIVE SPECIALI PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI METODOLOGIA DELLA PEDAGOGIA DEI GENITORI PROGETTO ORTO CRESCERE IN CITTA 12

13 PROGETTO SENIOR CIVICO PROGETTO UN MODELLO DI SCUOLA PER UNA SCUOLA MODELLO PROGETTO CLUB DEGLI SCRITTORI PROGETTO PER INIZIATIVE DIDATTICHE DI PREVENZIONE E DI CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA CO-PROGETTAZIONE CON ITER (COMUNE DI TORINO) PROGETTO FUORICLASSE SAVE THE CHILDREN PROGETTO ITALIANO PER STUDIARE (FONDAZIONE AGNELLI) PROGETTO DIDEROT - CAFFÈ FILOSOFICO PROGETTO DIDEROT - RINNOVA MENTE: TRA CODICI E NUMERI PROGETTO DIDEROT - ASCOLTAR CANTANDO LA FIGLIA DEL REGGIMENTO PROGETTO DIDEROT - APPUNTAMENTO CON LA COSTITUZIONE PROTOCOLLO DI INTESA CON IL COMUNE DI TORINO PER L ASSISTENZA ALL AUTONOMIA PERSONALE, SOCIALE E AL MIGLIORAMENTO DELLA COMUNICAZIONE PERSONALE DEGLI ALUNNI DISABILI CONTINUITÀ Il progetto è finalizzato a favorire la continuità didattica fra i diversi ordini di scuole. Scuole dell infanzia coinvolte: Strumenti: Strumenti: Scuola dell infanzia di via Bardonecchia; Scuola dell infanzia di via Moretta; Scuole dell infanzia private e comunali della zona. Riunione periodiche fra le insegnanti delle scuole dell infanzia e primarie; Momenti d'incontro fra i bambini di 5 anni ed i bambini delle classi prime, finalizzate alla lettura di storie; Visite a fine anno dei bambini di 5 anni alla Scuola Primaria; Compilazione di una scheda di raccordo, ideata in comune, per il passaggio alla scuola primaria; Progetto Laboratori. Scheda di raccordo sulle abilità scuola primaria e scuola secondaria di 1 grado; Riunione fra le insegnanti delle scuole primarie e scuola secondaria di 1 grado ; Momenti d'incontro fra i bambini di 5ª ed i bambini di 1a secondaria di 1 grado Visite a fine anno dei bambini delle classi 5^ alle scuole secondarie di 1 grado Riunioni tra gli insegnanti delle scuole secondarie di 1 grado ed i genitori della scuola primaria; Esecuzione di prove concordate per l'ingresso alla scuola secondaria di I grado. CONTINUITA : PROGETTO MUSICALE L esperienza maturata in anni di lavoro nel settore musicale ci porta a riflettere sul bisogno di reali competenze che possano perdurare nel tempo e invogliare i ragazzi a un eventuale proseguimento del percorso musicale. Il progetto proposto quest anno intende avvicinare gli alunni della scuola dell obbligo 13

14 alla musica in tutte le sue forme attraverso la realizzazione di uno spettacolo di teatro musicale in cui gli alunni partecipano attivamente in veste di protagonisti. "Cinders" è un opera di Nick Cornall scritta appositamente per i bambini e si presta perfettamente a svolgere il ruolo di avvicinamento sia all universale linguaggio della musica, sia al linguaggio dell Opera Lirica. La sua realizzazione musicale si basa sull esecuzione vocale di parti sia soliste, che corali, dando in questo modo sia lo spazio all individuo, che al gruppo. Gli alunni inoltre danzano, recitano ed eseguono movimenti scenici. L Opera prevede l uso di semplici strumenti a percussione (strumentario Orff), lasciando anche la possibilità di inserire nell esecuzione finale alcune parti eseguite dagli alunni frequentanti il corso ad indirizzo musicale nella Scuola Media. La realizzazione finale dello spettacolo rappresenterà quindi l occasione per mostrare i risultati dello studio di uno strumento agli allievi della scuola elementare e le loro famiglie e darà la possibilità agli allievi del corso a indirizzo musicale di suonare davanti ad un ampio pubblico traendone grande gratificazione. La scelta di quest opera permetterà di offrire ai giovani, esperienze e spunti di riflessione relativi alle tematiche che animano la musica ed il libretto d opera: il travestimento, la finzione teatrale, la fiducia, la magia, la sorpresa, etc. In accordo con i docenti gli alunni possono essere coinvolti nella progettazione e realizzazione di scene e costumi per la rappresentazione finale. Oltre alle attività musicali necessarie per la preparazione dello spettacolo si prevedono anche incontri con i docenti di strumento musicale (un incontro per ogni classe coinvolta nel progetto) durante i quali gli alunni avranno modo di conoscere da vicino gli strumenti insegnati nella Scuola Media del nostro Istituto. Obiettivi: - Creare occasioni per fare musica insieme - Avvicinare gli alunni della scuola dell obbligo al linguaggio musicale attraverso la realizzazione dello spettacolo di teatro musicale. - Promuovere nella scuola dell obbligo percorsi di attività creative centrate sul linguaggio musicale. - Realizzare il percorso di alfabetizzazione ritmica attraverso le attività con strumenti a percussione e di alfabetizzazione melodica attraverso il canto. - Utilizzare musica d insieme come canale comunicativo - Favorire l aggregazione tra alunni - Sapere ascoltare ed usare le competenze musicali acquisite in modo consapevole ORIENTAMENTO L istituto Comprensivo di Corso Racconigi ha deciso che l azione orientativa, essendo condizionata dall emergere di nuove problematiche, si soffermerà sui seguenti punti: La focalizzazione sulla personalità e sulla capacità degli allievi di operare scelte consapevoli in relazione alle proprie abilità ed attitudini; 14

15 Il miglioramento del successo formativo e, conseguentemente, una diminuzione della dispersione scolastica; Attuare azioni di prevenzione di concerto con gli enti con Enti, Comune e Provincia, volte all abbattimento dell abbandono scolastico La necessità di nuove competenze finalizzate alla ricerca e al mantenimento del posto di lavoro; I nuovi bisogni orientativi che andranno affrontati sia considerando le offerte formative provenienti dalle istituzioni scolastiche e dalle agenzie sia la necessità dell orientamento formativo da svolgersi in collaborazione con i consigli di classe; SUCCESSO FORMATIVO TAVOLO INTERISTITUZIONALE SONO QUI PER TE: TI ASCOLTO Successo formativo Un allievo che vive e cresce in un ambiente accogliente, guidato, sostenuto e stimolato da insegnanti ed educatori che favoriscono il suo benessere psicofisico, può predisporsi allo studio e alle relazioni umane con maggiore serenità e partecipazione attiva. L istituto, nei suoi tre ordini di scuola, si impegna ad attivare ogni strategia adatta alla promozione del successo formativo, affinché nessun allievo venga escluso dal processo di apprendimento e tutti possano raggiungere le competenze essenziali per essere buoni cittadini di una società complessa e variegata. Tavolo interistituzionale Il Tavolo Interistituzionale comprende: le scuole del territorio, i rappresentanti del Tribunale dei Minori, quelli della Questura-Ufficio Minori, i rappresentanti dell ASL, dei Servizi Sociali e della Circoscrizione. Esso promuove una serie di attività atte a sviluppare negli adulti l attenzione all ascolto e all accoglienza, per diminuire le situazioni di disagio e per conoscere e condividere i momenti difficili della crescita. Il Tavolo organizza momenti di formazione per docenti e genitori e ha richiesto la collaborazione del nostro Istituto per la partecipazione a un bando europeo per favorire l integrazione di alunni non comunitari. Sportello di ascolto psicologico: Sono qui per te: ti ascolto La Circoscrizione 3, in collaborazione con l'asl 2, ha attivato in otto scuole primarie, secondarie di 1 e 2 grado, gli "sportelli d'ascolto psicologico, un servizio rivolto ad insegnanti, genitori ed alunni per affrontare eventuali difficoltà relazionali, prevenire il disagio e aiutare a comprendere meglio le problematiche adolescenziali. In entrambi i plessi dell IC quindi, è presente una psicologa. Tale servizio rappresenta uno spazio d accoglienza e d ascolto individuale, in cui il soggetto può esplicitare i propri interrogativi, esprimere le proprie perplessità o esporre i propri disagi, attraverso un dialogo semplice e costruttivo con un esperto. Lo Sportello non è pensato come luogo di trattamento di 15

16 patologie ma ha un carattere di consulenza e di individuazione di stati di disagio. E cura del professionista psicologo orientare, se necessario, i genitori verso le risorse e i servizi specifici e specialistici in materia presenti sul Territorio. A cosa serve? 1. ad usufruire di un ascolto attento ed empatico; 2. ad ottenere un confronto; 3. a favorire le comunicazioni interpersonali; 4. a migliorare la qualità della vita scolastica; 5. come supporto alla crescita del minore, indipendentemente dalla presenza di un disagio; 6. a prevenire o risolvere i disagi adolescenziali; 7. a favorire le relazioni tra: insegnanti e genitori, allo scopo di trovare uno spazio di scambio e di collaborazione; tra insegnanti e alunni, al fine di promuovere delle relazioni contrassegnate dal rispetto reciproco, dall ascolto e dall arricchimento; 8. a riflettere sulla propria esperienza genitoriale, favorendo l espressione del proprio vissuto di genitore ed ad ottenere una consulenza; 9. a sostenere i docenti nel loro lavoro con i ragazzi difficili. Come si accede? Le modalità di accesso al servizio si differenziano in quanto: nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria occorre telefonare al referente, per concordare un appuntamento (n.b. gli alunni delle classi quinte possono accedere liberamente previo consenso scritto di entrambi i genitori) nella scuola secondaria di primo grado, si può utilizzare una cassetta postale collocata nell atrio dell edificio per concordare l appuntamento, inserendo il proprio nome, cognome, classe e sezione d appartenenza. Lo sportello d ascolto garantisce la privacy. PROGETTO PROVACI ANCORA, SAM! TUTELA INTEGRATA La scuola secondaria di primo grado Drovetti aderisce al progetto Provaci ancora, Sam! del Comune di Torino, Divisione Servizi Educativi e Servizi Sociali. Questo è un progetto che mira a prevenire la dispersione scolastica nelle scuole secondarie 1 grado e ad accompagnare i ragazzi al conseguimento della licenza. Nel progetto suddetto il concetto di dispersione parte da un idea ampia di essa fortemente interconnessa con l analisi del disagio (familiare, culturale, sociale, cognitivo) dei ragazzi per lavorare su una forma di prevenzione che si basi sull integrazione con il gruppo classe e sulla ri-motivazione allo studio attraverso attività che stimolino il saper fare e la percezione positiva di sé. Fine ultimo è un rimodellamento dei 16

17 rapporti con la scuola, che possa diventare ambiente che stimoli l autorealizzazione e superi e recuperi i vissuti di fallimento talvolta connessi con le situazioni di disagio. Il progetto nasce a Torino nel 1989 e si suddivide in due percorsi specifici: Prevenzione e Recupero. In particolare, nella nostra scuola, il progetto è incentrato sul percorso Prevenzione, che coinvolge il primo anno delle scuole secondarie 1 grado. Il progetto è indirizzato a ragazzi con bisogni educativi speciali, temporanei e reversibili, a favore dei quali risorse esterne collaborano con la scuola per superare le difficoltà e garantire un supporto educativo. In questo contesto ci sono: ragazzi con difficoltà nelle relazioni con compagni e docenti; ragazzi con problemi scolastici non legati a disabilità, ma con carenze di base che impediscono di seguire le attività, con difficoltà nell organizzazione del lavoro scolastico, con gravi carenze di supporto extrascolastico e familiare, ragazzi segnalati dai Servizi Sociali. Tale progetto prevede una profonda integrazione tra la scuola e le istituzioni territoriali e si fa promotore di una forte collaborazione tra l Ufficio Scolastico Regionale, l Ufficio Scolastico Provinciale, i Servizi comunali e varie Associazioni di Volontariato radicate nel territorio di vita quotidiana dei ragazzi. Il percorso Recupero (Tutela Integrata) è rivolto ai ragazzi pluriripetenti, prevede la frequenza in sedi esterne all istituto, si pone come obiettivo quello di rimotivare gli allievi all apprendimento e al recupero competenze di cittadinanza per completare il loro obbligo formativo. PROGETTO LAPIS (linee guida) La sperimentazione attivata nell anno con i progetti Laboratori scuola-formazione, in Regione Piemonte d intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e le Province Piemontesi, ha realizzato percorsi laboratoriali per il recupero degli studenti (14-16 anni) privi del diploma di scuola secondaria di primo grado. Alcune esperienze riconducibili nell ambito di scuole di seconda opportunità, presenti anche sul nostro territorio e sviluppate già da alcuni anni, hanno rappresentato il riferimento progettuale per questi laboratori in una logica inclusiva di continua ricerca educativa. Le finalità del progetto sono: Il pieno inserimento in un ambiente scolastico-formativo; L offerta di opportunità per contribuire allo sviluppo della personalità nel nuovo contesto socioculturale; La diminuzione dei rischi di dispersione; Il miglioramento del successo formativo (conseguimento del titolo di studio); L accompagnamento in un percorso di orientamento-formazione professionale (conseguimento di crediti formativi utili per la prosecuzione, nell anno successivo, nei percorsi di qualifica triennali della Istruzione Formazione Professionale IFP- con crediti all ingresso, supportati da LaRSA/sostegni individuali per il recupero di eventuali debiti). 17

18 Per attuare tale tipologia di percorsi integrati si è resa necessaria la costituzione di reti formalizzate con specifici Accordi che prevedono il coinvolgimento, insieme all istituzione scolastica, dei centri provinciali per l educazione degli adulti, delle agenzie formative e di altri soggetti portatori di altre esperienze didattiche ed educative diverse da quelle meramente scolastiche. In tale Accordo sono state definite le competenze di ogni singolo ente, il campo di intervento in base alle specificità di ognuno, i tempi e i modi di svolgimento del percorso, i criteri di riconoscimento e validazione delle attività svolte e dei risultati ottenuti, i criteri per la valutazione degli allievi. L organizzazione dei percorsi è stata fatta su base territoriale facendo convergere le scuole del territorio ad un centro o agenzia formativa, tenendo conto del problema degli spostamenti degli allievi, delle distanze e dei trasporti. L attuazione di questi percorsi è centrata sull esperienza del laboratorio inteso come luogo didattico in cui proporre non solo competenze professionalizzanti, ma in cui realizzare una didattica per problemi, anche rispetto ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli assi culturali come delineati dalle nuove indicazioni del Ministero. Sono state implementate due modalità organizzative di fruizione in ragione di quanto descritto sul bacino di utenza individuato e sulla distribuzione territoriale dei progetti: Modalità part-time: gli allievi frequentano la classe della scuola secondaria di primo grado di riferimento con orario parziale e sono inseriti in attività integrative presso un agenzia formativa accreditata. La ripartizione dell orario tra le diverse tipologie di attività è regolata tenendo conto delle possibilità previste nell ambito dell autonomia scolastica e della particolare strutturazione del percorso della secondaria di primo grado. Il percorso scolastico formativo dell allievo deve essere personalizzato, co-progettato da tutti i soggetti che intervengono nell azione educativa e formalizzato con un patto formativo che coinvolgerà scuola, centro provinciale, agenzia formativa e famiglia. Questo percorso oltre ad essere finalizzato al conseguimento del titolo di studio devono svolgere una funzione di recupero, di rimotivazione, di orientamento e ri-orientamento professionale e sono propedeutici ad un ingresso con crediti nella istruzione-formazione professionale (bienni di qualifica professionali) o funzionali all avvio di un contratto di apprendistato. PROGETTO PEER-CODS (contro la dispersione scolastica) Obiettivo del progetto è mettere a punto una metodologia sperimentale di intervento dedicato ai minori stranieri a rischio di espulsione dal sistema scolastico per rafforzare i processi di integrazione attraverso una didattica esperienziale di alternanza ed interazione sinergica tra scuola e formazione professionale. PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ CON LE FORZE DELL ORDINE 18

19 TERRITORIALI Il Corpo di Polizia Municipale interviene in campo educativo, presentando la propria esperienza ai ragazzi delle scuole. Le proposte hanno la finalità di condividere la loro esperienza con il mondo della scuola, affrontando insieme le problematiche giovanili, le realtà urbane, il recupero del territorio nelle diverse ottiche di convivenza civile, di sicurezza e rispetto reciproco. BIBLIOTECHE SCOLASTICHE IN RETE Torino ReteLibri-Biblioteche scolastiche in rete coinvolge 18 istituti della Provincia di Torino, di diverso ordine e grado, ed ha come partner di rete anche le biblioteche comunali ed alcuni laboratori didattici della città di Torino. Alla rete partecipano da quest anno anche le Circoscrizione 3 e 4 di Torino. Gli istituti promotori considerano la divulgazione della cultura del libro e della lettura impegno fondamentale del loro progetto, riconoscendo come essenziale per l'attività didattica e per l'apprendimento in tutti i contesti formativi -maggiormente nella scuola- l accesso alle risorse informative e documentarie, tradizionali e no, sia locali che remote. La Rete mira a promuovere sul territorio di Torino e provincia l attività delle biblioteche scolastiche, concepite come centri di documentazione e ricerca educativa, in grado di fornire supporto per l organizzazione delle attività didattiche e di ricerca attraverso la rete telematica. Le scuole coinvolte quindi si stanno attrezzando per l organizzazione di spazi ed arredi il più possibile in conformità con gli standard minimi previsti dalle organizzazioni internazionali e per la pianificazione delle attività di funzionamento della biblioteca. Torino ReteLibri-Biblioteche scolastiche in rete inoltre partecipa al progetto triennale Biblioteche nelle scuole gestito dalla Direzione Generale per i Sistemi Informativi del Ministero della Pubblica Istruzione, progetto che vedrà l'integrazione di circa 700 biblioteche scolastiche nel Servizio bibliotecario nazionale gestito dall'iccu (Istituto per il catalogo centrale unico) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ulteriori informazioni sul progetto si possono trovare sul sito web del Ministero. In calendario sono previsti incontri con gli autori, finanziati dalla Circoscrizione 3 di Torino, mostre libri, visite alle biblioteche civiche della città. Torino ReteLibri-Biblioteche scolastiche in rete, consapevole dell importanza della lettura nella formazione dell individuo sin dai primi anni di vita, è partner anche del progetto Nati per Leggere, che organizza nel mese marzo nella scuola primaria e dell infanzia la Rassegna Storie piccine, una settimana di letture per i più piccini. PROGRAMMA BIBLIOTECA SCOLASTICA La biblioteca scolastica fornisce servizi, libri e risorse per l apprendimento che consentono a tutti i membri della comunità scolastica di acquistare capacità di pensiero critico e di uso efficace dell informazione in qualsiasi forma e mezzo. 19

20 (Dal manifesto Unesco IFLA delle biblioteche scolastiche) La nostra biblioteca è inserita in una rete di biblioteche scolastiche denominata TorinoReteLibri (URL: che comprende 18 scuole tra primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado di Torino e provincia con scuola capofila la Direzione Didattica Statale Kennedy di Torino. Un ruolo importante nella realizzazione del progetto è svolto da: Assessorato Pari Opportunità, Politiche di Genere e dei Tempi della Città del Comune di Torino che fornisce i volontari del progetto Senior Civico che all interno delle scuole del nostro Istituto Comprensivo svolgono attività di lettura espressiva volte a diffondere presso gli studenti delle nostre scuole l abitudine all ascolto favorendo il piacere della lettura fatta da un adulto, La Circoscrizione 3 che fornisce la possibilità di poter organizzare incontri con autori all interno delle scuole, Sistema Bibliotecario urbano del Comune di Torino che propone alle classi interessate visite alle biblioteche civiche con percorsi adeguati alle diverse fasce d età, Librerie che propongono percorsi guidati, attività e mostre del libro. Le tre biblioteche presenti nelle due primarie e nella secondaria di I grado permettono: o apertura per il prestito; ricerca che in questo modo risulta facilitata, in quanto supportata e guidata dall'adulto; o maggiore fruibilità per alunni disabili; o maggiore fruibilità per alunni in svantaggio socioculturale; o allestimento di scaffali multiculturali; o maggiore stimolo ad attività collegate (costruzione di libri, mostre, narrazioni, ). A partire dal precedente anno scolastico si è potuto partecipare alla creazione di un catalogo unico on line (OPAC) di tutte le scuole aderenti alla rete consultabile al link: che ha ampliato le possibilità già offerte dalla consultazione del catalogo elettronico singolo presente sul sito del nostro Istituto al link: Dall anno scolastico 2010/2011 in cui è stato attuato l accorpamento della secondaria di I grado alla Direzione Didattica Statale Casati, sono stati catalogati alla Drovetti circa 2000 libri che si sono sommati a quelli già inseriti nel catalogo delle primarie e che ammontavano a 2000 circa arrivando a tutt oggi ad un totale di 4208 libri catalogati. Le attività inerenti, la biblioteca scolastica attualmente in programma sono: o Catalogazione, etichettatura dei libri, riordino degli scaffali o Acquisizione di ordini nuovi e inoltro alla DSGA o Assegnazione dei testi in prestito d'uso 20

21 o Attività di lettura espressiva presso la scuola dell infanzia con i Senior Civici: incontri con gruppi piccoli di cinquenni; letture nella classe quarta C alla Battisti; interventi sulle classi prime della scuola primaria Casati, o Open Day in biblioteca a cura delle insegnanti della Battisti e della Casati con letture animate rivolte ai futuri alunni delle classi prime o - Partecipazione al progetto Leggere ai piccoli : intervento di alcune tirocinanti del Liceo Berti che leggono dei testi agli alunni dei plessi Casati e Battisti. o - Partecipazione delle classi interessate al Concorso Libera la Creatività organizzato da TorinoReteLibri o in alternativa adesione a un iniziativa analoga organizzata dalle scuole della rete. o Incontri con l autore dopo aver valutato le proposte fatte dalla Circoscrizione 3. o Inoltre presso il plesso Casati un gruppo di genitori, le "BIBLIOMAMME" si stanno occupando di aprire la biblioteca permettendo agli allievi della primaria di prendere i libri di lettura in prestito. PROGETTI DI TIROCINIO DIDATTICO In seguito ad apposita convenzione, la scuola accoglie nelle sue classi gli studenti tirocinanti della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria di Torino; grazie a questo accordo, la scuola ha la possibilità di ottenere la collaborazione di giovani formati nelle discipline socio-psico-pedagogiche che possono seguire con attività specifiche gli allievi in difficoltà o gli allievi stranieri, svolgendo un esperienza utile alla loro formazione. La scuola ha inoltre stipulato convenzioni per accogliere giovani studenti in formazione del Licei Psico- Pedagogico Berti di Torino e della facoltà di Scienze della Formazione. PROGETTI DI PEER EDUCATION Per peer education si intende una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre il momento educativo e diviene una vera e propria occasione per il singolo adolescente, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti di confronto intensi e proficui. CTS (CENTRO TERRITORIALE SPERIMENTALE) La scuola in quanto capofila del CTS, si propone di avviare un percorso sperimentale che individui buone pratiche nel fronteggiare l atteggiamento provocatorio di alcuni studenti adolescenti nei confronti del mondo degli adulti, agito con disprezzo delle regole (fenomeno diffuso su scala nazionale), nel tentativo di recuperare, all interno della comunità scolastica, il ruolo centrale degli adulti-educanti. I PROGETTI 21

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