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1 Pezzata I.P. Rossa n duplice attitudine, - rischi = reddito assicurato! Associazione Nazionale Allevatori Pezzata Rossa Italiana ASSEMBLEA GENERALE DELL A.N.A.P.R.I. A TRENTO pag. 6 PEZZATA ROSSA ITALIANA: UNA RAZZA CHE PIACE SEMPRE DI PIù pag. 11

2 Sommario Ricordando Aldo Cacciolatti Crisi e...duplice attitudine Assemblea generale dell A.N.A.P.R.I. a Trento Pezzata Rossa Italiana: una razza che piace sempre più Fenomeno Pezzata Rossa Italiana... quali le cause I padri di toro usati nel 2008 I migliori 60 allevamenti di Pezzata Rossa Il Centro Genetico ANAPRI: un nodo strategico della selezione della P.R.I. Modi diversi di definire la qualità del latte Piccoli ma spesso troppo sottili Grandi vacche - mammelle forti L Attività degli Esperti di Razza durante il 2008 La Busa dei Sbrase : Pezzata Rossa e ospitalità IV Mostra Regionale Pezzata Rossa Italiana Balangero (TO) Fiera Vergantina della Pezzata Rossa a Brovello Carpugnino (Verbano Cusio Ossola) Mostra zonale della Pezzata Rossa in Bassa Pusteria/Val Badia I vitelli al Centro Genetico Anapri Tori giovani Foto di copertina: Malga Montasio - Sella Nevea - Chiusaforte (UD) (F.: Vanni Micolini) Pezzata Rossa Italiana n Trimestrale dell Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Pezzata Rossa Italiana. Pubblicità inferiore al 70%. Le opinioni liberamente espresse degli autori non responsabilizzano la Direzione. La rivista inoltre non garantisce i prodotti o i servizi pubblicizzati ed i relativi inserti non la impegnano moralmente Direzione e Amministrazione Via Ippolito Nievo, Udine - tel fax anapri@anapri.it Direttore responsabile Tullio Luttmann. Autorizzazione del Tribunale di Udine n. 13/88 in data Stampa Arcari (Mogliano Veneto) Hanno collaborato a questo numero Maurizio Pagge, Lorenzo Degano, Valentina Bonfatti, Bernard Luntz, Daniele Vicario, Herbst Dieter. Redazione Giacomo Menta, Loris Zanello, Sara Dal Mas Servizio abbonamenti Sara Dal Mas GARANZIA DI RISERVATEZZA In conformità alla legge 196/03 sulla tutela dei dati personali, l Associazione garantisce la massima riservatezza dei dati da Lei forniti; inoltre Lei avrà sempre la possibilità di richiederne gratuitamente la cancellazione scrivendo alla Direzione - A.N.A.P.R.I. Via Ippolito Nievo, Udine - Le informazioni custodite nel nostro archivio elettronico ed in quello dell Edagricole verranno utilizzate al solo scopo di inviarle il nostro periodico o notizie ed altre informazioni afferenti l attività svolta dall Associazione CERTIFICATO ISO Reg Periodico associato all USPI

3 Ricordando Crisi e...duplice attitudine Aldo Cacciolatti D I M A U R I Z I O P A G G E Il 22 giugno, in seguito ad un grave incidente sul lavoro, è venuto a mancare Aldo Cacciolatti padre del Vice-Presidente dell Anapri Claudio, titolare dell omonima azienda. Aldo diciassette anni fa, dopo essere andato in pensione come dipendente FIAT, iniziò a dedicare tutte le sue forze all azienda zootecnica assieme all infaticabile moglie Caterina ed il figlio Claudio. Così iniziò la sua grande passione per la Pezzata Rossa. Coadiuvato dal figlio, in poco tempo, l azienda cominciò a farsi notare per il tipo di conduzione e per i numeri prodotti, sia dal punto di vista della quantità che della qualità del latte. Questo modello di azienda da allora venne preso in considerazione da molti allevatori sia della provincia di Cuneo che da altre regioni. Chiunque sia andato a visitare la stalla, ha sempre trovato in Aldo una persona assolutamente disponibile, piacevole nei modi, tenacemente con i piedi ben piantati per terra. Aldo non amava mettersi in mostra, ma i risultati si vedevano chiaramente ed erano il frutto dell enorme quantità e qualità del lavoro che faceva. Sempre disponibile per le esposizioni di animali quali Cremona, Verona, Montichiari, Balangero, etc, mandava le bovine sempre perfettamente toelettate e preparate per girare nel ring. Molto attento alla selezione, non si stancava mai di ripetere che era molto importante seguire attentamente le famiglie delle vacche migliori. La sua capacità di ricordare le genealogie delle sue bovine per molte generazioni a ritroso aveva dell incredibile. A noi non resta che ricordarlo come un grande uomo, nella sua ferrea volontà di produrre, assieme alle sue vacche. Tutti ci uniamo al dolore della famiglia e gli siamo vicini in questo tragico momento. Ciao Aldo Negli ultimi mesi il grido d allarme proveniente dalle stalle italiane per il mancato reddito aumenta di giorno in giorno con sempre maggiore intensità. Sono molte le aziende che continuano l attività di allevamento esclusivamente perché mancano alternative praticabili sia nel settore agricolo che in altri. In particolare il calo vistoso del prezzo del latte, la stagnazione di quello della carne, l aumento delle materie prime e dei mezzi di produzione sta letteralmente mettendo in ginocchio la bovinicoltura italiana. Il prezzo del latte risente pesantemente delle quotazioni del prodotto estero e d e l l a r r i vo i n I t a l ia d i i nge n t i q ua n t i t à di cagliate e latte a prezzi veramente concorrenziali. A farne le spese sono tutte le tipologie di aziende anche quelle di maggiori dimensioni con salariati; queste ultime avrebbero dovuto, nelle menti di molti tecnici, amministratori e politici del settore, essere state la risposta adeguata alla crisi, attraverso la diminuzione del costo unitario di produzione in virtù delle maggiori dimensioni D i g i a c o m o m e n t a e delle relative economie di scala. Così non è stato. In realtà sono molti che in questi anni devono recitare il mea culpa per aver propugnato una zootecnia tesa unicamente alle produzioni da record senza tener conto delle spese necessarie per sostenerle. In certe provincie della fertile padana abbiamo bovine che hanno una durata della vita produttiva inferiore al tempo che impiegano ad arrivare al primo parto. Questo significa avere una rimonta incredibilmente onerosa e magari costi veterinari altrettanto proibitivi per cercare di far fare un secondo parto a soggetti strutturalmente incapaci a durare più per più di una lattazione. Se a ciò aggiungiamo che nel nostro paese le bovine sono costrette alla vita di stalla per l intero ciclo della loro carriera ci possiamo rendere facilmente conto di quanto abbassare il costo del litro latte attraverso questa strada sia impossibile. E che dire del costo stratosferico del terreno nelle pianure italiane? E se domani la direttiva nitrati fosse integralmente applicata quante C è grande richiesta di vitelle, manze, vacche, etc. aziende rimarrebbero in Lombardia, Emilia, Veneto, nella culla della zootecnia italiana? Occorre quindi un profondo cambiamento nel modo di concepire l allevamento. Certo nessuno lo nega produrre poco è antieconomico e, come sempre, le estremizzazioni sono deleterie. Occorre trovare un equilibrio fra produttività, longevità, rusticità e qualità delle produzioni casearie senza dimenticare che la risorsa carne può essere un reddito non trascurabile in azienda oltre che una riserva di energia per la bovina da latte; sino ad oggi invece latte e carne sulla stessa bovina dovevano per forza fare a pugni. Forse si è gettato troppo presto alle ortiche le razze a duplice attitudine? Germania, Austria e Francia ne hanno tenuto invece debito conto, specialmente nelle regioni collinari e montane e nelle realtà aziendali medio - piccole. La crescita della Pezzata Rossa Italiana degli ultimi tempi non fa altro che confermarlo. Che dire ancora? Speriamo che presto molti altri se ne rendano conto. z La razza aumenta e, conseguentemente, aumenta in maniera incredibilmente alta, la richiesta di bestiame da riproduzione di razza Pezzata Rossa Italiana da parte di numerosi allevatori in tutta la penisola. Purtroppo non si riesce ad esaudire che una quota di queste richieste per cui gli allevatori sono costretti a rivolgersi al mercato estero con tutto quello che ne consegue. Va quindi messo in conto che per l acquisto di una manza estera vadano fuori Italia oltre 2000,00 Euro, il che non fa certo bene alle esauste casse del nostro paese anche perché i soggetti importati sono veramente tanti. È necessario quindi concentrare ogni sforzo (recupero soggetti in stalle che chiudono, ridurre al minimo l incrocio con tori da carne, organizzazione delle vendite, maggiore valorizzazione del venduto, etc) per far si che l esborso verso gli altri paesi diminuisca. Non è un problema di autarchia, è solo il dovere di valorizzare al massimo le risorse nazionali ed i soldi del contribuente pubblico. N.B.: Chiunque abbia da vendere soggetti di razza PRI si rivolga alla sua APA o all ANAPRI al p.a. Loris Zanello ( ) 4 P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 5

4 Silvano Rauzi, Presidente della Federazione Provinciale Allevatori di Trento, nell intervento tenuto durante l Assemblea dello scorso anno a Udine, aveva invitato l A.N.A.P.R.I. ad organizzare l Assemblea 2009 in quel di Trento. Detto, fatto; il 24 Giugno 2009 si è tenuta presso la bella sala convegni della Federazione Provinciale Allevatori di Trento l Assemblea Ordinaria dell Associazione relativa all attività svolta durante il L accoglienza e la disponibilità della Assemblea generale dell A.N.A.P.R.I. a Trento D i L o r e n z o D e g a n o Federazione sono state uniche e, pertanto, è doveroso un sincero ringraziamento da parte di tutta l A.N.A.P.R.I. al Presidente Rauzi, al Direttore Dr. Valorz e a tutto il personale. La relazione del Presidente dell Associazione I Lavori si sono aperti con l introduzione del Presidente dell A.N.A.P.R.I. Franco Moras che, dopo i saluti di rito e l omaggio reso al padre del Vicepresidente dell Associazione 6 Claudio Cacciolatti da poco scomparso, ha esposto l attività svolta durante il Innanzitutto vorrei ringraziare la Federazione Provinciale Allevatori di Trento nelle persone del Presidente Silvano Rauzi e del Direttore Dr. Claudio Valorz per l ospitalità e la splendida accoglienza riservataci. Un ringraziamento doveroso va al vice presidente dell A.I.A. Sig. Franco Ciccarilli e al Dr. Scrocchi, Direttore dell A.I.A, per la loro presenza. Ringrazio inoltre il Dr. Bellini dell Ente Regionale per lo sviluppo Da sinistra: Paolo Scocchi (Direttore Generale A.I.A.), Silvano Rauzi (Presidente Federazione Allevatori di Trento), Tullio Luttmann (Direttore A.N.A.P.R.I.), Franco Moras (Presidente A.N.A.P.R.I.). agricolo della Regione F.V.G, ed il Sig. Ciarlini della Direzione Regionale dell Agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia. Vorrei anche sottolineare come la politica della Regione Friuli Venezia Giulia sia veramente vicina all agricoltura e in particolare alla zootecnia. Il bilancio 2007, causa il ritardo dei finanziamenti Ministeriali associato ai notevoli investimenti fatti al Centro Genetico di Fiume Veneto, si era chiuso in lieve passivo. Quest anno, invece, l attività è stata chiusa con un saldo positivo anche grazie proprio al Centro Genetico che dà respiro alle nostre casse. Oltre ai tori scartati in seguito al Performance Test e venduti al macello, un introito significativo deriva dalla vendita dei riproduttori per la monta naturale. Nel 2008, infatti, sono stati 95 i soggetti destinati a tale scopo, garantendo quindi un introito ulteriore rispetto a quello ottenibile dalla vendita di questi soggetti al macello, valorizzando, nel contempo, anche il loro notevole livello genetico. La commercializzazione dei tori si affianca a quella di altro bestiame Pezzato Rosso proveniente dalle stalle Friulane. Questa attività realizzata, in collaborazione con l Associazione Allevatori del Friuli, durante il 2008 ha consentito di commercializzare oltre 600 soggetti. Questa è un iniziativa importantissima se vista nell ottica di favorire la diffusione della razza. A tal proposito vorrei ringraziare Loris Zanello per l impegno e la competenza che mette nello svolgere questo importante ruolo. Oltre al progetto Coop Italia che sta proseguendo con buoni risultati, nel 2008 è partita, inizialmente in via sperimentale, la vendita diretta della carne ottenuta dai torelli di Fiume Veneto destinati al macello. Attualmente l Associazione conta un portafoglio di 150 clienti con oltre kg di carne venduta in confezioni di 10 kg. Il fatto che diversi clienti abbiano riacquistato il pacco famiglia testimonia l ottima qualità del prodotto e l apprezzamento del servizio dato. Durante il 2008 è stato approvato e poi presentato il Marchio Solo di Pezzata Rossa. La presentazione è avvenuta nel castello di Udine presso la Casa della Contadinanza in occasione della manifestazione enogastronomica intitolata Friuli Doc. A tal proposito stiamo verificando la possibilità di portare i prodotti marchiati Solo di Pezzata Rossa in un apposito spazio organizzato dall E.R.S.A, durante l edizione 2009 di questa importantissima iniziativa che richiama a Udine centinaia di migliaia di visitatori. Riguardo al seme: Purtroppo il seme non arriva a tutti i nostri allevatori e quando arriva sovente è in ritardo. Gli sforzi fatti per migliorare la situazione sono stati tanti ma, evidentemente, dobbiamo insistere. A tal proposito vorrei ringraziare l Associazione Regionale del Friuli Venezia Giulia, il Presidente Vadori, il Dr. Della Picca per la collaborazione che non è mai mancata. Non ci resta che continuare su questa strada aumentando sempre più il nostro impegno. Sempre riguardo al seme: Prosegue il progetto GAIGS (Germania-Austria-Italia, Genetic Simmental) che vede impegnate Germania, Austria e Italia nello scambio reciproco di riproduttori. P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 7 Regard, toro del momento Rk99, grazie a questo progetto è stato provato anche negli altri due paesi. Sicuramente una ottima pubblicità per la selezione Made in Italy. La Nazionale durante il 2009 è stata presente in diverse manifestazioni zootecniche, meeting e convegni; notevole l attività svolta dalle Federazioni Provinciali di Trento e di Bolzano sul loro territorio, mostre che sicuramente contribuiscono in maniera significativa alla conoscenza e diffusione della razza. Inoltre, vorrei ringraziare Piero Savant e Maurizio Pagge per l impegno e la passione che mettono nell organizzare la mostra di Balangero, una importante vetrina per la Pezzata Franco Ciccarilli (Vicepresidente A.I.A.) assieme a Tavano Elvis (rappresentante dell Azienda Agricola Tavano Settimo, Toffolutti Celestina e Figli Lestizza - UD). Premiazioni per la Vacca dell anno (Miglior soggetto a IDA con ascendenti nazionali per almeno tre generazioni). Rossa in un territorio, il Piemonte, che ci vede in continua ascesa. Un momento qualificante per l Associazione è stato sicuramente il corso di genetica tenuto dal Professor Misztal dell'università della Georgia, presso la nostra sede che ha richiamato tecnici e ricercatori provenienti da tutta Italia e anche dall estero. Riguardo ai risultati tecnici ottenuti durante il 2008: Non posso che dichiarami soddisfatto. Non pensavo, quando ho assunto la presidenza dell A.N.A.P.R.I., che la Pezzata Rossa potesse diffondersi in questa

5 maniera incrementando la propria consistenza con questo ritmo. Per concludere un doveroso ringraziamento a tutto il personale A.N.A.P.R.I. che si dedica con passione al lavoro impegnandosi nelle varie attività che gli vengono proposte. L Assemblea è proseguita con il dibattito sulla proposta di ricomposizione delle quote sociali e dei contributi annuali dovute all Associazione da parte dei soci. La ricomposizione ha riguardato l aumento della quota per singolo voto ed una corrispondente diminuzione delle quote per capo, complessivamente le nuove quote e le contribuzioni, che entreranno in vigore nel 2010, subiranno una riduzione del 5%. La proposta viene approvata dall assemblea con il voto contrario del Sig. Pozzerle il quale ritiene che debba essere l assemblea del 2010 a stabilire le quote per l anno di competenza. Il Direttore dell Associazione Dr. Tullio Luttmann ha descritto attività 2008, intervento maggiormente incentrato sugli aspetti tecnici. Una razza in continua espansione che fa della longevità una delle sue prerogative di maggior pregio. Oggi come oggi il solo latte purtroppo non paga, il reddito deve derivare anche da un gestione facile della mandria e dalla possibilità d ottenere reddito anche dalla vendita della carne. Un aspetto importantissimo sul quale ragionare è la durata delle carriere produttive degli animali. A tal riguardo i dati relativi alla Pezzata Rossa sono assolutamente lusinghieri. Resta da capire cosa si può fare per migliorarli ulteriormente. Riguardo allo schema di selezione: La selezione nel futuro sfrutterà, grazie alle nuove tecnologie disponibili nel campo della genomica, sempre più l accorciamento dell intervallo di generazione. Il nostro schema di selezione Giovani Tori, ha anticipato questa tendenza. I nostri tori sono assolutamente competitivi con quelli esteri, risultato di non poco conto anche in considerazione del fatto che ci stiamo confrontando con popolazioni con dimensioni decisamente superiori a quella italiana. Quindi un invito ad utilizzare con fiducia la genetica italiana. Riguardo all attività degli esperti: Il 2008 è stato un anno record con il maggior numero di bovine valutate; a ciò hanno contribuito in maniera significativa i dipendenti A.N.A.P.R.I. con il 42,6% delle valutazioni e dipendenti di altre Associazioni con il 41,9%, a indicare una stretta collaborazione tra i nostri enti. Gli interventi Dr. Claudio Valorz, Direttore della Federazione Provinciale di Trento: È un piacere ospitarvi a Trento, una Provincia che sta registrando un continuo e progressivo incremento della razza. Attualmente rappresenta circa il 10% delle vacche iscritte, sicuramente un successo per una razza che fino a pochi anni fa contava in provincia su una rappresentanza limitata. Un fatto importante è che sono circa 70 gli allevamenti dove la razza è allevata in maniera preponderante, ma sono oltre 300 le stalle in cui è presente. Sono le caratteristiche di duplice attitudine che favoriscono la diffusione della P.R.I. in zona; in particolare il mercato apprezza molto vitelli maschi sia in purezza che in incrocio con il blu belga. Recentemente è nata la sezione di razza della Pezzata, presieduta dal Sig. Morandini (che raggruppa giovani allevatori motivati) il quale è entrato a far parte del consiglio di Amministrazione della nostra Federazione. Riguardo alla collaborazione tra Federazione Provinciale e A.N.A.P.R.I: Da alcuni anni i contatti tra i tecnici della Pezzata Rossa e quelli della Federazione si fanno sempre più fitti e proficui, incontri finalizzati ad individuare i migliori tori da impiegare in zona e verificare i risultati delle scelte effettuate. Recentemente è stata offerta agli allevatori di Pezzata Rossa anche la possibilità di disporre in azienda dei piani di accoppiamento programmato. 8 Luca Vadori, Presidente A.R.A.F.V.G: È da un anno che ricopro questo incarico è durante questo periodo ho avuto modo di incontrare molte volte i dirigenti A.N.A.P.R.I. Ecco vorrei ringraziare Moras per il proficuo lavoro svolto in particolare riguardo al seme. Stiamo cercando di far si che il seme arrivi agli allevatori di tutta Italia in tempo. Va molto bene la collaborazione che c è tra le due Associazioni riguardo la commercializzazione del bestiame. Numeri che di anno in anno si fanno sempre più interessanti con soddisfazione dei nostri allevatori, ma anche di quelli che poi andranno ad acquistare il bestiame. Treier Michael, Vice Presidente dell'associazione Pezzata Rossa di Bolzano: Esprimo la mia soddisfazione per i risultati tecnici ottenuti, con un continuo incremento della razza in tutta Italia. Sono anche molto contento per il fatto che i conti del 2008, dopo le difficoltà del 2007, sono in attivo. È importante per le Associazioni come la nostra che i finanziamenti arrivino per tempo, altrimenti è dura fare la nostra attività sul territorio. Dr. Enrico Santus, Direttore A.N.A.R.B: Sono contento di essere qui all Assemblea dell A.N.A.P.R.I, Associazione con la quale da tempo l A.N.A.R.B. collabora in maniera fattiva, sinergie che senza ombra di dubbio col tempo cresceranno. Giuseppe Zoff, Vicepresidente C.T.C: Plaudo l iniziativa della vendita diretta della carne ottenuta dalla macellazione dei torelli scartati al performance, modalità di vendita di questi animali che garantisce sicuramente una buona marginalità rispetto a quella del torello vivo. Invito l Associazione a proseguire su questa strada sempre con maggiore entusiasmo. Il 2008 ha portato in eredità il marchio Solo di Pezzata Rossa un marchio nato grazie all Associazione e al contributo di persone volenterose che a questo si sono dedicate, marchio a cui personalmente tengo molto. Una nota negativa: mi piacerebbe vedere un consiglio di amministrazione costituito da allevatori di sola Pezzata Rossa. Gianni Quaresima, allevatore di Pezzata Rossa: Nella mia Provincia ho riscontrato una certa difficoltà nel reperire il seme dei tori giovani. In secondo luogo non ho capito il motivo per cui sia aumentato il prezzo, anche in relazione al fatto che i tori giovani quando arrivano non sono poi così giovani. Vorrei fare un appello ai politici e soprattutto agli allevatori presenti nei consigli di amministrazione delle cooperative ad intervenire nella strenua difesa del prezzo del latte. A questi prezzi non è possibile produrre del latte. Il mercato ci sta stritolando. Piero Savant, Presidente della Sezione di razza di Torino: È da diversi anni che sono impegnato nell organizzazione della mostra di Balangero, che è diventata una vetrina importante per la razza in Piemonte. Mi piacerebbe che anche qualcun altro si impegnasse nell organizzazione di questa manifestazione. Anche nella mia Provincia c è difficoltà a reperire il seme dei giovani tori in breve tempo. Franco Ambrosio Presidente della Sezione di razza del F.V.G: Ho sempre sostenuto che le piccole e le medie realtà fossero quelle in grado di garantire reddito alle famiglie, consentendo di gestire e presidiare in maniera efficace il territorio. E in questi contesti, a mio parere, la Pezzata Rossa si configura come la miglior scelta possibile, un animale a duplice attitudine che riesce a garantire del reddito anche grazie alla vendita della carne, fatto assolutamente importante in momenti come questo dove il prezzo del latte è sceso. Spesso le cooperative di allevatori attuano delle politiche commerciali del tutto simili a quelle dell industria e questo ci porta alla perdita del nostro reddito. P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 9 Italo Gilmozzi, Direttore A.N.A.RE (Associazione Nazionale Allevatori Rendena): Va rivista probabilmente la pratica delle mostre che deve dare più spazio al consumatore. L unico modo per garantire un futuro ai nostri allevatori è la valorizzazione dei prodotti, facendo conoscere al consumatore tutto il lavoro che ci sta dietro. Vedo di buon occhio iniziative come Italialleva, finalizzate a garantire i consumatori riguardo ciò che acquistano, permettendo agli allevatori di piazzare meglio sul mercato i loro prodotti. Mirko Bellini, Direttore generale dell Agenzia regionale per lo sviluppo rurale E.R.S.A: Vi porto il saluto dell Assessorato all Agricoltura del F.V.G. La nostra Regione vuole mettere la zootecnia al centro delle nostre politiche, non solo perché sistema produttivo di notevole importanza da un punto di vista economico, ma anche perché la zootecnia consente un presidio otti-

6 male del territorio. Nel tempo si sta consolidando un importante rapporto di collaborazione tra Regione Friuli Venezia Giulia e A.N.A.P.R.I. e con l Associazione Regionale Allevatori. Sono certo che questi rapporti si consolideranno nel tempo nel rispetto delle reciproche competenze ed autonomie. Mario Ciarlini, Direzione Regionale dell Agricoltura del Friuli Venezia Giulia: Mi complimento per il risultato di bilancio che nel 2008 è stato positivo pur persistendo i ritardi nell incasso delle le contribuzioni da parte del Minstero. In un anno si è riusciti a registrare un leggero attivo pur considerando tutte le iniziative messe in essere, con le connesse onerose spese. Ricordo che la Regione F.V.G. ha provveduto, sin dal 1994 alla riorganizzazione del proprio sistema allevatori con la creazione di un organismo unico di primo grado su base regionale: tuttavia nell assegnazione dei fondi per l attività 2009 di questo non è stato tenuto conto, ed è stato operato un ulteriore taglio pari a quello delle altre Regioni non riorganizzatesi, taglio che non consideriamo certamente giustificato. Voglio segnalare che questo disappunto è stato portato nelle riunione tecnica della Conferenza Stato Regioni, dove è stato discusso il programma dei controlli funzionali In tale sede ho anche chiesto con decisione che nel documento la Pezzata Rossa sia considerata, come è definito dai protocolli dello schema di selezione, una razza a duplice attitudine e non una razza da latte, ottenendo assicurazione di una presa di posizione da parte del Ministero. Dal punto vista tecnico, voglio ricordare come tra A.N.A.P.R.I. e Direzione Centrale risorse agricole, vi sia un costante rapporto e collaborazione per la programmazione dell attività e la verifica ed analisi dei risultati previsti e realmente ottenuti. La Regione da anni interviene con un finanziamento di un programma, che seppur limitato nell esposizione finanziaria, consente un implementazione dell attività di selezione da parte A.N.A.P.R.I. La Direzione Centrale sta apprezzando la collaborazione che si è instaurata tra A.N.A.P.R.I. E.R.S.A. ed A.A.V.F.G. Tale collaborazione ha già permesso di superare alcune difficoltà operative e di mettere in atto alcuni interessanti iniziative a favore di tutti gli allevatori. Hugo Valentin, Presidente della C.T.C: A fine Settembre si svolgerà in Ungheria il convegno della Federazione Europea della Simmental. In quella sede presenterò ufficialmente la candidatura dell Italia ad organizzare l edizione Il convegno ungherese sarà incentrato su argomenti attuali come la selezione genomica, la globalizzazione mondiale dei mercati e la situazione del mercato del latte e della carne in Europa. Questo incontro sarà seguito dal convegno delle Federazione Mondiale della Simmental che si terrà in Namibia a metà ottobre. In qualità di presidente della C.T.C. vorrei intensificare la collaborazione con gli altri paesi in cui è allevata la Simmental, unificando ad esempio le valutazioni genetiche al fine di avere indici genetici maggiormente attendibili e assolutamente confrontabili. Paolo Scrocchi, Direttore dell A.I.A: Sono contento dei progressi registrati negli anni per la Pezzata Rossa, risultati che, in una ottica più generale, si sommano a quelli ottenuti da altre razze. È evidente il fatto che, negli anni, il sistema Allevatori ha garantito sicuramente un notevole progresso ai nostri soci. A questo incremento delle ALLEVATORE Rabensteiner Konrad - Villandro (BZ) Crestani Antonio - Conco (VI) Zingerle Elmar - Rasun Anterselva (BZ) Quaresima Azienda Agricola - Mason Vicentino (VI) Plankensteiner Heinrich - Monguelfo (BZ) Hofer Johann - Valle di Casies (BZ) Az. Agr. Tavano Settimo e Toffolutti Celestina - Lestizza (UD) 10 performance produttive non è seguito un miglioramento del prezzo del latte e quindi del reddito spettante all allevatore. L unica strada da seguire è quella della valorizzazione delle nostre produzioni attraverso adeguate certificazioni di qualità. Italialleva è una piattaforma che è stata pensata proprio a questo scopo. Sul prezzo difficilmente riusciamo a competere con i paesi esteri. Di conseguenza dobbiamo puntare sulla qualità delle produzioni e soprattutto sulla loro valorizzazione. Se vogliamo mantenere inalterato il contributo dello stato alla nostra attività di selezione e miglioramento genetico dobbiamo aggiungere a questa la valorizzazione delle nostre produzioni. Franco Ciccarilli, Vice Presidente A.I.A: La riorganizzazione del nostro sistema deve avere al centro proprio la figura degli allevatori. Questa sarà una riorganizzazione del Sistema Allevatori e non uno smantellamento, nuova organizzazione che è assolutamente necessaria in virtù della riduzione dei finanziamenti a disposizione. Al termine dell Assemblea sono stati premiati gli allevatori che si sono distinti nel 2008 (in tabella l elenco dei premiati e le rispettive motivazioni). Ai premiati, i doverosi complimenti e un rinnovato augurio per un annata 2009 ricca di soddisfazioni. Per chi volesse approfondire ulteriormente gli argomenti trattati durante l Assemblea e disporre di dati e informazioni puntuali, rimandiamo al nostro sito ( dove è possibile reperire l intera relazione. z MOTIVAZIONE DEL PREMIO Primo classificato entro le 20 lattazioni chiuse Secondo classificato entro le 20 lattazioni chiuse Terzo classificato entro le 20 lattazioni chiuse Primo classificato oltre le 20 lattazioni chiuse Secondo classificato oltre le 20 lattazioni chiuse Terzo classificato oltre le 20 lattazioni chiuse La vacca dell anno 2008 R99 con 3 generazioni di tori italiani Cacciolatti Claudio - Saluzzo (CN) Bovine con oltre quintali di latte prodotti in carriera 2008 Fontana Marino e Mario - S.Maria di Zevio (VR) Bovine con oltre quintali di latte prodotti in carriera 2008 Tauferer Richard - Renon (BZ) Bovine con oltre quintali di latte prodotti in carriera 2008 Pezzata Rossa Italiana: una razza che piace sempre più Per il 2008, le statistiche A.I.A. relative alle consistenze e alle prestazioni produttive della PRI, descrivono una razza in forte diffusione su tutto il territorio Nazionale: la razza sta incrementando la propria consistenza diffondendosi sempre più al di fuori del Triveneto, zona tradizionale del suo allevamento. Un segno evidente del fatto che il prodotto Pezzata Rossa piace sempre di più. Le Pezzate Rosse trovano sempre nuovi estimatori grazie soprattutto alla notevole fertilità (103 i giorni della mediana parto concepimento rispetto ad un dato Nazionale complessivo di 137), rusticità, resistenza alle mastiti, non disgiunta dal fatto di aver dato U f f i c i o T e c n i c o Bovine dell Azienda Agricola Greco Angelo (Taranto), fotografate davanti ai Trulli di famiglia. A dimostrazione del fatto che la razza è presente su quasi tutto il territorio nazionale, da alcuni anni anche in provincia di Taranto il trend delle consistenze è in forte ascesa. prova sul campo di possedere performance produttive e qualitative di tutto rispetto, manifeste anche nelle condizioni di allevamento difficili delle zone montane di tutta la penisola, in particolare dell'appennino Meridionale e delle Alpi. A questo trend positivo ha sicuramente giovato la natura di duplice attitudine delle bovine P.R.I., che garantiscono una ulteriore e significativa entrata derivante dalla vendita dei soggetti a fine carriera e dai vitelli. Attualmente sono le bovine controllate ed iscritte alla linea selettiva duplice attitudine ; vacche distribuite in allevamenti (Tabella 1). Nel 2008, rispetto all anno precedente, si è verificato un saldo P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 11 attivo sia del numero di bovine controllate (+2.681), che del numero di allevamenti (+149), dati che confermano un trend che si sta consolidando nel tempo: dal 1998 al 2008 il numero di allevamenti e di bovine iscritte al Libro Genealogico e sottoposte ai controlli funzionali è aumentato rispettivamente di 624 e unità. Per quanto riguarda la Linea Carne al 31/12/2008 si sono contate bovine distribuite in 860 allevamenti (dato Libro Genealogico). La PRI, ormai dif fusa su tut to il territorio nazionale ad eccezione della Valle D Aosta (Tabella 2), vede nel Trentino Alto Adige, la Lombardia, il Veneto e la Sicilia le aree nelle quali, durante il 2008, si

7 è registrato il maggiore incremento. I dati della consistenza presentati sono positivi e sicuramente fanno ben sperare per il futuro della razza. Dopo alcuni anni in cui si osservava un continuo calo delle consistenze della razza in Friuli Venezia Giulia, imputabile in maniera principale alla chiusura degli allevamenti di piccole dimensioni, nel 2008 si è registrato un saldo positivo. Questo dato dovrà essere confermato nel tempo, magari incentivando la valorizzazione dei prodotti carne e latte, nonché i loro derivati, che si caratterizzano per i notevoli livelli qualitativi. Le Performance produttive Dopo anni in cui si è osservato un trend assolutamente positivo per quanto riguarda la produzione di latte, nel corso del 2008 si è verificata una, seppur lieve, contrazione dei livelli produttivi della razza. A questo proposito c'è da dire che questo è accaduto anche per altre razze, in particolare sono quelle allevate principalmente in comprensori montani ad avere registrato le maggiori riduzioni delle performance. Sicuramente un ruolo decisivo lo ha giocato il notevole incremento del costo delle materie prime, cereali in primis, avutosi durante il Questo ha spinto gli allevatori a ridurre le spese destinate alla alimentazione del bestiame e si può presumere che questo sia avvenuto, appunto, soprattutto negli allevamenti montani che, solitamente, acquistano sul mercato buona parte dei concentrati; non solo, molti hanno lamentato anche una scarsa qualità dei foraggi a disposizione. La riduzione della quantità di latte prodotta è stata peraltro compensata dall'aumento del livello proteico dello s te sso ch e è pass a to da 3,41% a l 3,43%. Queste considerazioni trovano conferma dall analisi dei trend genetici per i caratteri produttivi che non hanno subito variazioni particolari rispetto al solito, con un livello genetico medio delle vacche più giovani che è superiore a quello delle bovine nate in precedenza. Se si prende un periodo L ottima fertilità e longevità della razza, permette una veloce diffusione. Tabella 1: Consistenza e produzioni della P.R.I. (Bollettino A.I.A.; per il 2008 il conteggio complessivo delle vacche controllate tiene conto dei dati di consistenza della Federazione Allevatori di Bolzano). ANNO N Bovine N allevamenti Latte Kg Grasso % Proteine % ,94 3, ,96 3, ,89 3, ,89 3, ,90 3, ,88 3, ,91 3, ,96 3, ,92 3, ,90 3, * ,89 3, ,01 +0, ,05 +0,06 storico più lungo, dal 1998 al 2008, la produzione di latte è aumentata di 933 kg, con un saldo negativo per la % di grasso (-0,05%), giustificato anche dal meccanismo delle quote e non sufficientemente remunerato dai sistemi di pagamento, e un saldo positivo (+0,06%) per le proteine. Nel 2008 la razza ha quindi prodotto mediamente kg al 3,89% di grasso ed al 3,43% di proteine. Un risultato comunque molto buono soprattutto in virtù del fatto che si parla di una razza a duplice attitudine, ove 12 Tabella 2: Consistenza regionale della P.R.I. (Bollettino A.I.A.; per il 2008 il conteggio complessivo delle vacche controllate tiene conto dei dati di consistenza della Federazione Allevatori di Bolzano). Regioni Diff Trentino A.A.* Friuli V.G Veneto Piemonte Sicilia Lombardia Emilia Romagna Abruzzi Molise Puglia Marche Calabria Basilicata Campania Lazio Umbria Liguria Toscana Sardegna Valle D'aosta la selezione per la produzione di carne limita inevitabilmente il progresso genetico per la produzione di latte. Nonostante ciò si è verificato, negli ultimi anni, un incremento produttivo paragonabile a quello ottenuto dalle razze specializzate per la sola produzione di latte e ciò non può che confermare la bontà del nostro schema di selezione. I risultati ottenuti nel tempo, devono essere comunque rivalutati anche in considerazione del fatto che le aziende di PRI sono localizzate per il 81% in zone orograficamente svantaggiate (66% degli animali in controllo) e che la dimensione media è di circa 11 capi; contesti produttivi ove non sempre è facile o possibile adottare le più moderne tecniche d allevamento. A titolo indicativo, da un studio dello scorso anno, è emerso che in Friuli il 60% delle stalle di P.R.I. sono ancora a stabulazione fissa. Per dare maggior enfasi a quanto sopra affermato basta osservare come le produzioni medie della PRI in provincie quali Cremona che, pur non avendo una lunga storia nell'allevamento della nostra razza, ha una produzione media di 78 quintali al 3,54% di proteine. Inoltre, il miglioramento dell'attitudine lattifera non è stata ottenuta attraverso ad una riduzione delle linee di sangue a quelle effettivamente più produttive, ma preservando una fondamentale risorsa come la variabilità genetica. Infatti nella P.R.I. il coefficiente di consanguineità, in media, è pari a circa 1%, dato che spiega (assieme alla muscolosità) la notevole rusticità, che si traduce in maggior adattabilità P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 13 degli animali agli ambienti di produzione più difficili, minor incidenza delle mastiti o di altre problematiche (vedi ad esempio dislocazioni abomasali), maggior fertilità, quasi assenza di tare genetiche, notevole capacità di ripresa degli animali dopo parti difficili (eventualità poco frequente) o malattie. Concludendo Sicuramente dei buoni risultati, in particolare per quanto riguarda i dati di consistenza della razza. Evidentemente l animale che negli anni abbiamo selezionato è in grado di fornire risposte adeguate agli allevatori di oggi. Le scelte del passato che hanno voluto la duplice attitudine come obiettivo di selezione ora pagano, ma paga soprattutto avere degli animali che durano in stalla. È per questo che dobbiamo migliorare ulteriormente su aspetti che riguardano la conformazione della mammella che a volte dopo il terzo parto non sempre sono funzionali. Be, dai, dopo il terzo parto... z

8 Forse per modestia, perché consci delle dimensioni ridotte della nostra popolazione rispetto ai colossi austro-tedesco e francese o forse per italica esterofilia sta di fatto che, sino ad ora, abbiamo sempre tenuto un basso profilo nel pubblicizzare la selezione della Pezzata Rossa Italiana. È giunto il momento di cambiare. I risultati parlano chiaro: la razza incrementa i suoi effettivi in tutta Italia e, caso unico, aumentano anche i suoi allevatori ed estimatori. Non solo, da alcuni anni i tori italiani si situano fra i primi 100 della classifica Interbull delle razze afferenti alla Simmental Europea. Ci riferiamo a Rubidio, Frutto, Granado, Jonathan, Markus e ultimamente l'ottimo Regard e Tristano per la facilità al parto e la produzione di latte. Perché ciò è accaduto? Vediamo di dare delle spiegazioni comprensibili anche a chi ci conosce poco o male. In Europa esistono 2 grandi popolazioni di Pezzata Rossa di ceppo Simmental: quella Austro-Tedesca che conta complessivamente oltre 800 mila bovine sottoposte ai controlli funzionali e quella francese della Montbeliarde che ne ha circa 300 mila. Su quest'ultima popolazione bisogna, peraltro, fare un po di chiarezza. Chi non la conosce dice che è un'altra razza ma storia, morfologia, provenienza genetica dicono inconfutabilmente che è una popolazione Simmental che, oltre 200 anni fa, si spostò dalla Svizzera Fenomeno Pezzata Rossa Italiana... quali le cause D i G i a c o m o M e n t a MARGHERO IT (Rovano * Eddy Merkx * Normann * Apollo * Ramino) Cinque generazioni di tori nazionali alle spalle. 1 latt. a 2 anni e 7 mesi (Prev.) 305 gg 8782 Kg 3,55 % gr. 3,48 % pr. Proprietario: MARTINO GIANFRANCO - Sampeyre (CN) a seguito dei suoi proprietari, una etnia di contadini che, a causa delle persecuzioni religiose, fu costretta a lasciare il natio paese ed insediarsi appena oltre confine, in Francia. Qui nel tempo selezionarono una bovina in cui il peso del latte per la trasformazione casearia divenne prioritario rispetto alla carne anche se mai venne ripudiata quest'ultima come una iattura come avviene invece nella selezioni delle bovine da latte tradizionali. Dire quindi che la Montbeliarde è un'altra razza equivale a dire che la Holstein e la Brown Swiss 14 americano canadese sono altre razze rispetto alle originali Bruno Svizzera e Frisona Olandese solo perché hanno enfatizzato la selezione sui caratteri lattiferi molti anni prima rispetto alle ultime due popolazioni europee. Peraltro Francesi della Montbeliarde e Austro- Tedeschi della Pezzata Rossa (loro la chiamano Fleckvieh) sono gelosi delle loro differenze ma soprattutto sono decisi a mantenere l'assoluta padronanza dei rispettivi mercati della genetica per cui lo scambio di materiale genetico tra loro avviene con grande fatica e molto poco è stato fatto sino ad ora in questa direzione. In Italia essendo la P.R.I. di dimensioni più ridotte rispetto alle consorelle europee e non avendo, se non in misura minore, mercati esteri da soddisfare si sono utilizzate, negli ultimi 20 anni, linee di sangue appartenenti ad entrambi i ceppi di Pezzata Rossa europea, scelti, naturalmente, nell'elitè di ogni singola popolazione ed in funzione delle esigenze particolari della zootecnia italiana senza voler effettuare incroci di sostituzione e/o di assorbimento di sorta. Lo scopo conclamato era quello di aumentare la produzione latte e migliorare la forma della mammella rispetto al ceppo austro-tedesco senza però perdere la prerogativa di essere una razza a duplice attitudine con caratteristiche casearie del latte adeguate al nostro mercato (un eventuale incrocio massiccio con la Red Holstein ci avrebbe fatto perdere queste particolarità). Per far ciò è stata fondamentale l'attività del Centro Genetico dove ogni anno arrivano oltre 200 vitelli di circa 1 mese d età che effettuano un severo performance carne sino a 12 mesi. I torelli, con qualsiasi percentuale di sangue Montbeliarde, per superare il performance devono, necessariamente, avere una muscolosità adeguata ed un altrettanto buono incremento medio giornaliero. Partendo dal presupposto che ogni anno sono 30/35 i giovani tori distribuiti in popolazione si ha una pressione di selezione per la carne di oltre 1 su 7. Ciò ci ha permesso di ottenere soggetti che producono molto latte ricco di proteine adatto alla trasformazione in formaggio, con bovine e vitelloni che mantengono una adeguata attitudine alla produzione di carne. Inoltre, utilizzando linee di sangue non imparentate fra di loro si è ottenuta quella variabilità genetica (il tasso di consanguineità della PRI è di appena l'1%) che permette di avere bovine feconde (Tabella 1), resistentissime alle malattie come le mastiti (Tabella 2), longeve che fanno della Pezzata Rossa Italiana per antonomasia la bovina di facile gestione e produttiva che sempre più numerosi allevatori vogliono nella loro stalla. Va ricordato come le bovine con adeguata riserva di muscolo sono in grado di metabolizzare queste riserve nei momenti di stress e riprendersi facilmente dopo malattie o dopo il picco di lattazione; un bovino adatto anche nelle zone più difficili delle nostre zone montane che rappresentano pur sempre l'80% del territorio italiano. A ciò si aggiunga uno schema di selezione innovativo e alternativo che prevede un utilizzo massiccio di giovani tori (utilizzo del 40% sull'intera popolazione) P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 15 Tabella 1: Mediana Parto/Concepimento: differenza tra razze (Dati A.I.A.). Razza Mediana parto concepimento (giorni) Bruna 130 Frisona 143 Grigio Alpina 92 Jersey 103 Pezzata Rossa D Oropa 118 Pezzata Rossa Italiana 103 Pinzagu 103 Rendena 103 Valdostana P.N./P.R. 91/91 Tabella 2: Contenuto in Cellule Somatiche: differenza tra razze (Dati A.P.A. Treviso). Razza Cellule Somatiche N Controlli N Vacche Pezzata Rossa Bruna Frisona che permette una conseguente diminuzione dell'intervallo di generazione, il che va tutto a favore del miglioramento genetico generale. I risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti. Bisogna solo continuare su questa strada perseverando con umiltà ma essendo consci di avere in mano un prodotto che non teme confronti e che va adeguatamente fatto conoscere a tutti gli allevatori italiani che desiderano provarlo. z Figura 1: Andamento del numero di vacche controllate di razza Pezzata Rossa e di allevamenti. Vacche Vacche Allevamenti Allevamenti

9 I padri di toro usati nel 2008 u f f i c i o t e c n i c o La scelta dei padri di toro ha una notevole importanza economica poiché ha un impatto significativo sulle caratteristiche della popolazione futura. Nel nostro caso questo è ancora più vero dato che oltre il 40% delle inseminazioni viene fatta con i tori giovani che sono figli di questi riproduttori. Generalmente, la scelta cade entro i primi cento tori individuati sulla base della classifica IDA, cercando di individuare riproduttori il più possibile completi per i vari caratteri di interesse selettivo. Tuttavia, dal momento in cui gli obiettivi di selezione sono molteplici, alcuni dei quali anche correlati negativamente, è difficile individuare riproduttori positivi per tutti i caratteri, i cui indici diano, allo stesso tempo, un sufficiente margine di sicurezza al fine di evitare brutte sorprese. La composizione del gruppo di padri di toro, in realtà, deve prevedere animali in grado di compensare i possibili difetti che le madri di toro possono presentare; la scelta di un accoppiamento, infatti, dovrebbe seguire sempre un criterio di tipo compensativo cercando di correggere quei caratteri per cui la vacca pecca. Altro aspetto importante riguarda la scelta delle linee di sangue, al fine di limitare nel tempo possibili inconvenienti derivanti da un aumento del tasso di consanguineità nella popolazione. Nel 2008 sono stati 14 i padri di toro utilizzati in popolazione, dei quali 6 italiani (Elios, Granado, Frutto, Jonathan, Rubidio, Rummel), 6 di origine tedesca-austriaca (Huttman, Hades, Inder, Rau, Round Up, Rustico) e 2 di origine francese Montbeliarde (Plumitif, Socrate Jb). Negli anni la presenza di riproduttori nazionali si è fatta sempre maggiore, a indicare un livello della genetica Made in Italy paragonabile a quella disponibile negli altri paesi. Lo schema di selezione della Pezzata Rossa Giovani Tori prevederebbe l utilizzo di circa 10 padri di toro. In realtà, nell arco dell anno, vi è un turnover dei tori scelti principalmente legato al cambiamento dell indice genetico; per tale motivo il numero di tori impiegati in un anno è superiore al numero di cui prima. I 14 padri di toro scelti presentano 10 genitori e 11 nonni diversi, in modo da conservare la variabiltà genetica e non incorrere nei problemi legati alla consanguineità che influisce negativamente sulla resistenza alle malattie e sulla fecondità. La tabella 1 riporta le caratteristiche dei padri di toro utilizzati durante il Gli indici sono quelli che i tori presentavano l ultima volta che avevano la qualifica di padre di toro. È necessario precisare che l impatto sulla popolazione dei padri di toro, è legato solo in parte alle caratteristiche medie del gruppo, ma dipende soprattutto dalla frequenza con cui ogni singolo riproduttore viene utilizzato in popolazione. Solitamente, purtroppo, questo avviene in maniera Tabella 1: I padri di toro utilizzati durante il NOME CROSS IDA Latte kg 16 Gr. Kg Pr.Kg non omogenea visto che gli allevatori tendono a preferire alcuni a scapito di altri. In media, questo gruppo di padri di toro ha un IDA pari a kg, un indice latte di +860 kg, e indici grasso e proteine leggermente positivi (+0.01% e +0.02) per entrambi. La media dell indice mungibilità è di 106, un carattere molto importante dal momento che sono sempre più gli allevamenti che adottano la stabulazione libera. La buona velocità di mungitura non dovrebbe andare a discapito della resistenza alle mastiti, poiché il livello genetico medio dei padri di toro per il carattere cellule somatiche (99) è praticamente medio, fatto che consentirà di mantenere in futuro, da un punto di vista genetico, la resistenza alle mastiti sui livelli attuali. Si presenta, quindi, come un gruppo dalla buona attitudine lattifera in grado di mantenere inalterato il livello proteico e lipidico del latte e soprattutto in grado di non alterare la resistenza alle mastiti, sicuramente uno dei punti Elios Electro *Hatten Frutto Joblandin*Faucon Granado Gardian*Lihor Hades Hippo*Repuls Hutmann Hutner*Hodach Inder Regio*Dirteck Jonathan Jordan*Faucon Plumitif Isangrin*BLV Rau Rumba*Malf Round Up Raubling*Hofer Rubidio Rumba*BLV Rummel Rumba*Hobel Rustico Ta Rumba*Stego Socrate Jb Jorquin*Embrun Media Gr. % Pr. % TA MU AP MA MS SCS SEIDL IT (Rummel*Bonus) - 2 latt. previsione a 305 gg: Kg Proprietario: Az. Agr. LA STELLA di Kanduth Manfredo e Tarmann Daniela - Ugovizza - Malborghetto (UD). di forza della razza. I valori medi di taglia, muscolosità, arti e piedi, e mammella sono rispettivamente di 104, 97, 102, 116. Da un punto di vista morfologico, da questi tori e dai loro figli, ci si attende un sensibile miglioramento di aspetti quali taglia, arti e piedi, mammella, e una leggera riduzione della muscolosità delle vacche (nel gruppo dei padri di toro sono sempre presenti dei riproduttori con un indice muscolosità positivo al fine di accoppiare quelle bovine che presentino nella muscolosità il loro punto debole). Si può notare come sia stata data notevole importanza al carattere mammella, principale aspetto funzionale della nostra selezione, strettamente legato alla durata degli animali in stalla. Per quanto riguarda la muscolosità è necessario fare delle considerazioni. La muscolosità vacche è un carattere che presenta una correlazione genetica fortemente negativa con la produzione di latte. Sono infatti gli animali più produttivi che si spogliano, durante le fasi iniziali della lattazione, delle proprie riserve corporee per garantire il sostentamento della produzione lattea. È difficile quindi mantenere dei livelli di eccellenza per entrambi i caratteri. Comunque l eventuale maschio nato dall accoppiamento tra padre e madre di toro e che viene portato al centro genetico è sottoposto alla prova di performance test che mira a valutare l attitudine carne di questi vitelli. Sono i torelli che garantiscono i migliori accrescimenti e meglio conformati (più muscolosi) che, a parità degli aspetti che riguardano la produzione di latte, vengono poi utilizzati in popolazione. In altri termini un vitello che deriva da un accoppiamento tra due soggetti fortemente penalizzanti in termini di muscolosità probabilmente genererà un vitello con una bassa attitudine carne che difficilmente sarà destinato all'inseminazione artificiale. P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 17 Come utilizzare i padri di toro Se non vi sono indicazioni specifiche prodotte da un tecnico, la scelta dell accoppiamento da effettuare nel caso delle madri di toro o candidate tali dovrebbe ricadere necessariamente tra i riproduttori presenti nella lista dei padri di toro. L accoppiamento dovrebbe tener conto delle caratteristiche sia della vacca che del toro cercando, come detto in precedenza, di scegliere sulla base di un criterio di tipo compensativo al fine di non accentuare ulteriormente i difetti di un animale.accoppiare le vacche migliori con i migliori tori può portare nel tempo alla creazione all interno dell allevamento di famiglie di vacche con pedigree profondi, con notevole vantaggio per lo stesso allevatore, ma indirettamente anche per la popolazione se, da queste famiglie, si riesce ad ottenere maschi da destinare all inseminazione artificiale. z

10 I migliori 60 allevamenti i migliori 60 allevamenti in funzione della dimensione aziendale espressa in termini numero di lattazioni chiuse nell anno: una che comprendeva le aziende con un numero di lattazioni chiuse pari o inferiore alle 20 e l altra che raggruppava le aziende con 20 ed oltre lattazioni chiuse per anno. Quest anno la classifica degli allevamenti entro le 20 lattazioni chiuse è guidata dall Azienda Rabensteiner Konrad di Villandro (BZ) con ben kg di latte, al 3,69% di grasso e soprattutto al 3,60% di proteine (361,7 i kg di proteine pro- di Pezzata Rossa Allevamenti con meno di 20 lattazioni chiuse U f f i c i o t e c n i c o N Provincia Codice Stalla Allevamento Comune Vacche Totali Lattazioni Chiuse Latte Grasso % Proteine % Grasso Kg Proteine Kg Rappresentano sicuramente un biglietto da visita di non poco conto. Stiamo parlando dei migliori 60 allevamenti per kg di proteine, carattere produttivo che rappresenta il principale obiettivo di selezione della razza. Si tratta di allevamenti dove ogni particolare non viene lasciato al caso, sia per quanto riguarda gli aspetti legati alla genetica (vedi scelta dei riproduttori), che quelli manageriali alimentazione e benessere animale in primis. Prima di analizzare i dati di queste aziende è necessario precisare che per la compilazione di questa classifica i dati AIA sono stati integrati con le statistiche prodotte dalla Federazione Provinciale Allevatori di Bolzano per le aziende altoatesine. La produzione media di questi 60 allevamenti e di ben kg di latte (ben 25 quintali superiori alla media di razza) al 3,90% di grasso, ma soprattutto al 3,53% di proteine con una conseguente produzione media di grasso e proteine rispettivamente di 355 kg e 321 kg. Un livello proteico medio del 3,53%, contro un dato medio di popolazione di 3,43%, suggerisce che dove vi è una attenta gestione dell alimentazione, le produzioni sono abbinate a dei livelli di qualità del latte assolutamente eccellenti. Poiché la nostra popolazione si caratterizza per degli allevamenti molto diversi tra di loro, soprattutto in relazione al numero di vacche munte, per dare la giusta visibilità alle varie tipologie di questi allevatori (piccole e mediograndi stalle), si sono prodotte due classifiche in modo da differenziare RABENSTEINER KONRAD Villandro (BZ) ,69 3,60 370,8 361, CRESTANI ANTONIO Conco (VI) ,94 3,61 393,5 360, ZINGERLE ELMAR Rasun Anterselva (BZ) ,77 3,61 376,2 360, PIXNER ALBERT Moso in Passiria (BZ) ,85 3,48 384,5 347, GARTNER JAKOB Valle Aurina (BZ) ,47 3,43 450,5 345, PUNER HERBERT Funes (BZ) ,70 3,54 349,8 334, MACRI' FRANCESCO Nicotera (Catanzaro) ,85 3,90 328,7 332, AGRIGEST S.R.L. Bobbio (PC) ,74 3,48 351,9 327, FERRAZZETTA GIULIO, ALDO, DOMENICO, FRANCO E STEFANO Selva di Progno (VR) ,24 3,56 387,8 325, HINTNER ALBIN Valle di Casies (BZ) ,78 3,34 368,5 325, AZ.AGR.SPRING FARM DI BIANCHES SI P.,S. E M. S.S. AGRICOLA Castel Gabbiano (CR) ,49 3,49 323,6 323, CAMPO ROSARIO Ragusa (RG) ,45 3,51 317,0 322, TARANTELLI GIULIANA Penne (PE) ,11 3,54 283,1 322, AUSSERDORFER JOHANN San Lorenzo di Sebato (BZ) ,87 3,59 347,4 322, FALLATI MASSIMO Cosio Valtellino (SO) ,54 3,57 408,7 321, GEBHARD JOSEF Chiusa (BZ) ,91 3,51 357,7 321, GROSSGASTEIGER PETER Selva dei Molini (BZ) ,80 3,70 329,6 320, HOFER MICHAEL Valle Aurina (BZ) ,43 3,51 404,9 320, GRAEBER MANFRED San Lorenzo di Sebato (BZ) ,80 3,36 362,0 320, HINTNER MARKUS Valle di Casies (BZ) ,99 3,45 369,8 319, PRENN PAUL Campo di Tures (BZ) ,80 3,60 424,7 318, GUFLER FRANZ Moso in Passiria (BZ) ,87 3,45 357,2 318, GONZATO BORTOLO BATTISTA Pozzoleone (VI) ,57 3,51 322,8 317, KRONBICHLER ERICH Brunico (BZ) ,78 3,57 336,0 317, GOLLER JOACHIM Castelrotto (BZ) ,98 3,41 364,4 312, CANAL LEONARDO Cavalese (TN) ,30 3,25 412,6 311, ANNI GIUSEPPE Veroalnuova ,11 3,69 262,3 311, MASSERIA SANTA CROCE DI LEOGRANDE ROSALIA E F.LLI Francavilla Fontana (BR) ,72 3,61 320,6 311, POJANA RENATO S.S. Fontaniva (PD) ,04 3,56 353,0 311, KIRCHLER CHRISTOF Valle Aurina (BZ) ,66 3,21 354,2 310, TASCHLER JOHANN Valle di Casies (BZ) ,16 3,47 371,6 309, DAMETTO RINO Spresiano (TV) ,77 3,64 320,9 309, SCHMUGHOF KG. DI PLONER DR. BURKHARD & C. Castelrotto (BZ) ,74 3,43 336,1 308, BERTOLI SILVANO E MARIO Pontoglio (BS) ,90 3,65 328,2 307, KERSCHBAUMER VINZENZ Bressanone ,14 3,44 369,6 307, UEBERWASSERER JOSEF Chiusa (BZ) ,49 3,46 308,7 306,0 EMBRUN URBINA ITVI (Embrun*Horwein). Soggetto appartenente all'azienda Agricola Quaresima - Mason Vicentino (VI), primo classificato fra i migliori 60 allevamenti sopra le 20 lattazioni chiuse - anno Vacca fotografata al nono parto - 8 lattazioni su 9 sopra 100 q.li Media di 9 lattazioni chiuse 294 gg kg 3,56% gr. 3,33% pr. Produzione effettiva in 10 parti e 9 lattazioni chiuse gg kg 3,57% gr. 3,34% pr. (Anno Primo classificato per kg latte in carriera) BOLDINI PIETRO Soncino (CR) ,82 3,83 304,2 305, OBERMAIR FRANZ Valle Aurina (BZ) ,98 3,48 348,5 304,7 MEDIA ,88 3,53 354,3 322,0 P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 19

11 dotti in media). In seconda posizione troviamo l Azienda Crestati Antonio di Conco (VI), una presenza fissa di questa classifica ormai da tempo, allevatore Vicentino che ha chiuso il 2008 con un produzione media di poco inferiore ai cento quintali di latte. In terza posizione, per poco, l Azienda Zingerle Elmar lo scorso anno vincitrice di questa classifica. Nella classifica che comprende gli allevamenti con oltre le venti lattazioni chiuse, l Azienda Quaresima si conferma la prima in assoluto con ben 365 kg di proteine (produzione media di latte 106 quintali al 3,42% di proteine); si tratta di una azienda dove veramente ogni piccolo particolare è oggetto di attenzione, in particolar riferimento per quanto Allevamenti con oltre 20 lattazioni chiuse N Provincia Codice Stalla Allevamento riguarda le scelte dei riproduttori da impiegare in azienda e l utilizzo del trapianto embrionale. Non per caso da questo allevamento sono usciti tori miglioratori importanti come Avalon ET e Tristano ET che fanno della spinta a latte le loro prerogative di maggior pregio. Con 336 kg di proteine si posiziona al secondo gradino del podio l Azienda Plankensteiner Heinrich di Monguelfo (BZ) seguita in terza posizione dall Azienda Hofer Johann di Valle di Casies con 333 kg di proteine. La Provincia di Bolzano fa la parte del leone con 25 allevamenti, seguita da Udine (5), Pordenone (4), Vicenza (3), Treviso (3), Brescia (2), Cuneo (2), Trento (2), Verona (2), Cremona (2) mentre le province di Torino, Padova, Comune 20 Vacche Totali Lattazioni Chiuse Belluno, Sondrio, Cremona, Piacenza, Pescara, Catanzaro, Brindisi e Ragusa sono rappresentate da una azienda. Iniziano ad affacciarsi in questa classifica allevamenti provenienti da zone diverse da quelle in cui è allevata la nostra razza, faccio riferimento in particolare a quelli presenti nel centro sud Italia, a dimostrare come effettivamente la nostra razza sia diffusa su tutto il territorio Nazionale, dimostrando di sapersi adattare in maniera ottimale in contesti produttivi assolutamente diversi come quelli che si possono trovare, ad esempio, nelle province di Bolzano e Ragusa. Non resta che fare i complimenti a tutti gli allevatori e un augurio per una nuova annata ricca di soddisfazioni. z QUARESIMA AZIENDA AGRICOLA Mason Vicentino (VI) ,81 3,42 406,6 364, PLANKENSTEINER HEINRICH Monguelfo (BZ) ,94 3,50 377,8 335, HOFER JOHANN Valle di Casies (BZ) ,01 3,49 382,8 333, AZ.AGR. ERBIN Verona (VR) ,60 3,40 348,3 328, PASUT MARINO E MICHELE Porcia (PN) ,88 3,65 348,9 328, RIGUTTO NELLO & ELSO Arba (PN) ,10 3,63 370,2 327, DEL GIUDICE GIANLAURO E GIANLUCA S.S. Basiliano (UD) ,96 3,61 357,9 326, CROSETTI GIOVANNI E FIGLI GIUS EPPE E MARCO Revello (CN) ,15 3,58 377,6 325, DELLA SIEGA ALESSANDRO E PAOLO Codroipo (UD) ,84 3,55 350,1 323, ZANONI RUDI Levico Terme (TN) ,89 3,52 357,5 323, MAIR THOMAS San Lorenzo di Sebato (BZ) ,13 3,59 369,4 321, PIN FRANCO Vittorio Veneto (TV) ,60 3,50 329,7 320, CACCIOLATTI CLAUDIO Saluzzo (CN) ,82 3,60 336,5 317, BERTOSSI ORLANDO E PAGANI ILARIA Lestizza (UD) ,04 3,65 345,3 311, PUJATTI CELSO Prata di Pordenone (PN) ,01 3,55 351,6 311, GERBAUDO F.LLI S.S: DI GERBAUDO VALENTINO Poirino (TO) ,45 3,72 371,4 310, LA QUERCIA DI PARAVANO FRANCO Mortegliano (UD) ,84 3,45 341,6 306, CALCINONI ARMANDO Trichiana (BL) ,59 3,41 323,1 306, TREYER MICHAEL Brunico (BZ) ,00 3,56 343,9 306, PICCO LUIGI ADRIANO Flaibano (UD) ,98 3,51 346,7 305, FRANCO RENZO Sarmede (TV) ,96 3,61 334,7 305, AZIENDA AGRICOLA FILIPUZZI Maniago (PN) ,04 3,45 356,9 304,8 MEDIA ,94 3,54 355,8 320,3 Latte Grasso % Proteine % Grasso Kg Proteine Kg Il Centro Genetico ANAPRI: All interno dello Schema di Selezione della Pezzata Rossa Italiana, denominato Giovani Tori l attività svolta nel Centro Genetico A.N.A.P.R.I. (presso l Azienda Ricchieri di Fiume Veneto, PN), ricopre, senza ombra di dubbio, un ruolo fondamentale. Le prove di performance test, per la valutazione dell attitudine carne dei torelli P.R.I, forniscono tutta una serie di informazioni che poi andranno a costituire la base dati sulla quale effettuare le scelte di quali tori destinare all inseminazione, naturale o artificiale che sia, oppure scartare. Allevare gli animali in una unica struttura, gestendoli nella medesima maniera, consente di operare un confronto tra candidati riproduttori che è indipendente dalle condizioni in un nodo strategico della selezione della P.R.I. P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 21 Tabella 1: Risultati delle prove di performance degli ultimi 5 anni U f f i c i o T e c n i c o Le stalle del Centro Genetico ANAPRI a Fiume Veneto (PN). cui sono tenuti evidenziando, quindi, delle differenze che, per buona parte, sono legate al patrimonio genetico dell animale. Nell indicizzazione dei tori in performance le loro prestazioni carne incidono per il 24% sul loro Tutti 2008 N.soggetti IMG gr/d (3-12m.) PESO 12 m. Kg TAGLIA 6,2 6,0 5,9 5,9 5,7 6,4 MUSCOLOSITA 5,9 5,7 6,0 6,0 5,6 6,6 FORME 5,1 5,0 5,0 5,0 5,2 5,8 Alt.sacro cm Circ.toracica cm Prof.toracica cm Lunghezza groppa cm Larghezza groppa cm FA indice di selezione complessivo (IDA Performance Test), mentre per le vacche in popolazione e i tori provati con figlie in Italia il performance test incide sul loro IDA in una misura del 18% (per le vacche e per i tori privi di figlie in Italia che non hanno effettuato il performance trattasi di un indice performance test di pedigree). Va da se l impatto che questa prova ha sulla selezione. L importanza di gestire i candidati riproduttori all interno di un unica stalla non è legata esclusivamente alle necessità selettive. Allevare i candidati riproduttori nella medesima struttura, anche grazie ad una stalla di sosta dove vengono effettuati tutti i rilievi del caso, consente un attento controllo di tutti gli aspetti sanitari, verifiche che, soprattutto per quanto riguarda i Centri Genetici o Centri Tori, si fanno sempre più severe. Vediamo cosa è successo nel centro durante il 2008.

12 L attività del Centro Genetico nel 2008 Complessivamente i torelli sottoposti a prova di Performance sono stati 288 (Tabella 1). Di questi solo 32 sono stati autorizzati all inseminazione artificiale. Una notevole pressione selettiva che vede promosso poco più di un toro su 10 testati. L incremento giornaliero dei 288 soggetti sottoposti alla prova è stato mediamente di g/d, accrescimento che ha consentito di raggiungere in media un peso a 12 mesi d età di 473 kg. Per i tori autorizzati all Inseminazione Artificiale l incremento ponderale giornaliero era mediamente di g/d, soggetti che presentavano una qualità morfologica sensibilmente migliore rispetto a quella media. Un accrescimento giornaliero di tale livello, in particolare quello osservato per i tori selezionati per la I.A., è assolutamente di tutto rispetto, Tabella 2: Valori medi degli indici genetici dei torelli sottoposti a Performance test nel 2008, suddivisi per destinazione selettiva. N IDA IMG TA MU AP IGT Carne Latte Proteine Kg Grasso % Proteine % I.A ,3 0,03 0,01 I.N ,9 0,03 0,01 MAC ,3-0,01 0,00 TUTTI ,5 0,01 0,00 paragonabile a quello osservato per alcune razze specializzate per la sola produzione di carne. Non dimentichiamo infatti che la nostra è una razza a duplice attitudine dove la produzione di latte e i caratteri ad essa connessi rappresenta comunque il principale obiettivo di selezione. La tabella 2 non fa altro che confermare quanto appena visto, con gli indici genetici medi del gruppo di tori selezionati per la IA che si attestano tutti su livello che mediamente è superiore per tutti i caratteri rispetto a quello che presentano i soggetti destinati al macello o all inseminazione naturale. Questo non vale solo per 22 i caratteri rilevati in performance ma anche per i caratteri legati alla produzione di latte. L IDA medio del gruppo è di 1191 kg, valore che rientra ampiamente nel miglior 1% della popolazione (Rank 99). Negli anni la differenza in termini di IDA tra i soggetti selezionati per l inseminazione artificiale e tutti gli animali presenti al centro genetico si è fatta sempre più grande, ad indicare una maggiore qualità dei giovani riproduttori autorizzati all inseminazione artificiale. Il 60% dei tori testati per la produzione di carne durante il 2008 sono figli di 15 Padri di Toro diversi. Il più rappresentato è stato Bosbo torelli di alto valore riproduttivo in vendita al centro genetico Al Centro Genetico della Pezzata Rossa Italiana sono in vendita, durante tuttoi il periodo dell anno, torelli di 13/14 mesi, figli delle migliori bovine della razza e dei migliori riproduttori europei, nati dagli accoppiamenti programmati. Solo chi supera il performancetest può essere venduto, mentre una severa selezione destina al macello il 50% dei torelli presenti. Tutti i soggetti del Centro Genetico sono testati per certificare l esatta paternità e maternità Massima sicurezza sanitaria! Indenni da TBC, BRC, IBR, Leucosi, Tricomoniasi. Per chi fosse interessato all acquisto contattare A.N.A.P.R.I. (Udine) tel con 32 figli, seguito da Vanstein 29, Weinold 22, Humid 12, Herich 10. Analizzando i risultati medi conseguiti in performance dai figli dei Padri di Toro più rappresentati, si può riscontrare che i primi tre migliori tori a IGT carne medio dei figli testati risultano Vanstein (110,6), Roibos (110,2) e Hakkinen (108,3). Mentre i primi due sono tedeschi, il terzo è italiano e rappresenta un ottimo risultato della selezione per la duplice attitudine attraverso il performance-test. Infatti, Hakkinen ha sostenuto lui stesso il performance-test, superandolo brillantemente nonostante i 7/8 di sangue Montbeliarde. Tra i tori con il miglior rapporto tra figli selezionati per la IA su quelli testati, troviamo Vanstein (9/29), Waterberg (2/9) E Weinold(4/22). Relativamente alla produzione di latte, oltre a questi indici genetici di previsione, risulta anche interessante analizzare le produzioni di latte e la morfologia delle madri di questi tori, che sono riportate nella tabella 4. Il livello produttivo P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 23 Padre N Figli in PT N Figli IA Tabella 4: Produzioni medie di latte e punteggi morfologici delle madri dei tori selezionati per la IA durante il 2008 e nei 5 anni precedenti (tra parentesi i dati relativi al momento della scelta) Numero lattazioni Tabella 3: Risultati medi dei torelli in performance-test nel 2008 suddivisi per padre. IGT Carne IMG Peso Kg 12 mesi TA MU AP BOSBO ,7 5,8 5,5 VANSTEIN ,5 6,3 5,4 WEINOLD ,4 5,9 5,5 HUMID ,7 5,6 5,3 HERICH ,1 5,5 4,9 WATERBERG ,7 5,9 4,9 RESS ,6 5,7 4,6 ROIBOS ,0 6,9 5,9 MOZART ,5 6,1 6,5 CRAJ ,4 5,5 4,9 PERNAN ,8 4,3 4,8 WEIPORT ,6 6,2 5,0 WEBAL ,0 5,6 4,8 RAINER ,3 5,2 4,3 HAKKINEN ,8 6,3 5,0 Latte Kg Grasso % Proteine % TA MU AP MA 1ª Lattazione ,90 3,41 7,1 6,2 6,1 7,2 Migl.Lattazione (9.406) 4,07 3,39 Prod.latte.vitale 5,7 (3,3) (28.964) 3,88 3,41 1ª Lattazione ,78 3,46 6,7 6,1 6,4 7,5 Migl.Lattazione (9.410) 3,79 3,40 Prod.latte.vitale 4,9 (2,9) (26.702) 3,74 3,44 1ª Lattazione ,07 3,58 6,7 5,9 6,4 7,2 Migl.Lattazione (9.588) 4,02 3,54 Prod.latte.vitale 4,6 (3,0) (28.690) 4,00 3,56 1ª Lattazione ,91 3,54 6,4 6,0 6,5 7,1 Migl.Lattazione (9.437) 3,98 3,47 Prod.latte.vitale 4,8 (2,7) (24.213) 3,93 3,51 1ª Lattazione ,82 3,59 6,9 6,2 6,3 7,0 Migl.Lattazione (10.246) 3,87 3,51 Prod.latte.vitale 3,9 (2,9) (27.197) 3,81 3,53 1ª Lattazione ,81 3,53 6,7 6,2 6,2 7,0 Migl.Lattazione (9.910) 3,83 3,52 Prod.latte.vitale 3,5 (2,6) (24.107) 3,82 3,53 medio delle madri di questi tori, è stato di kg di latte al 3,52% di proteine e al 3,81% di grasso nella migliore lattazione, pari a kg oltre la media di razza. Rispetto ai valori riscontrati l anno precedente, si segnala un significativo aumento della quantità di latte prodotta nella prima lattazione, pari a +252 kg, mentre nella migliore lattazione si registra un calo di 373 kg. Questa diminuzione è dovuta al fatto che le madri dei tori selezionati nel 2008 erano più giovani di quelle dell anno prima (il numero medio di lattazioni nel 2008 era di 2,6 e di 2,9 nel 2007). Per quanto riguarda i contenuti di proteine, si registra una diminuzione nella prima lattazione (3,53% vs 3,58%) e una stabilità nella migliore lattazione (3,52%). Si tratta tuttavia di valori molto elevati in riferimento alla media di razza, sia relativamente alla qualità di latte che alla quantità. I dati presentati indicano che grazie alle prove di performance è possibile selezionare animali che non solo portano con se geni favorevoli alla produzione di latte, ma che contemporaneamente consentono nel complesso performance carne di tutto rispetto. Il performance rappresenta quindi un banco di prova fondamentale per tutti i vitelli aspiranti riproduttori. Da qui la centralità del centro genetico e delle attività in esso svolte. I dati produttivi delle madri sono inoltre a testimoniare l attitudine latte di questi riproduttori che si attesta su valori veramente eccellenti. Provare per credere. z

13 Modi diversi di definire In Italia oltre il 70% del latte munto è destinato alla trasformazione casearia, di cui circa l 80% alla produzione di formaggi tipici della nostra tradizione. È evidente come la qualità della materia prima, il latte, giochi un ruolo determinante nell influenzare l economicità e la qualità del processo di trasformazione e, soprattutto, la bontà del prodotto finito. Va da se che l intero sistema, o comunque chi lavora il latte per produrre formaggio, dovrebbe essere indirizzato ad una giusta valorizzazione della sua qualità che, negli anni, in generale, è stata definita da pochi semplici parametri: la proteina grezza, il tenore lipidico, la carica batterica, il contenuto di cellule somatiche... Solo a livello di singoli caseifici o consorzi si sono introdotti altri parametri, vedi la caseina in certi casi anche LDG (vedremo poi di cosa si tratta), per meglio remunerare chi conferisce un latte di qualità superiore. Non sempre però, in generale, si è assistito all impiego di sistemi di pagamento del latte che premiano veramente chi munge un prodotto migliore e più adatto ad essere trasformato. La ricerca in merito non si è fermata, anzi, sono molti gli studiosi che dedicano le proprie energie a questo importante argomento. Ed è proprio grazie a questa attività scientifica che è stato possibile, già da alcuni anni, mettere a disposizione dell industria parametri di qualità che meglio definiscono l attitudine casearia di un latte rispetto ad un altro. In particolare, questi parametri, che danno una misura diretta delle proprietà casearie del latte, nascono da un esame di laboratorio detto Lattodinamografico o Lattodinamografia (LDG). D altronde era ed è tuttora riduttivo definirne la bontà merceologica, ad esempio, solo in termini di proteina la qualità del latte D i L o r e n z o D e g a n o e V a l e n t i n a B o n f a t t i Locali di stagionatura di formaggi a pasta cotta. grezza, quando si sa che questa è solo una misura del contenuto in azoto, ma non della presenza di proteina utile al processo di trasformazione. Non solo, la stessa proteina è solo una delle caratteristiche che influenzano la trasformazione del latte. La Lattodinamografia Il processo di trasformazione ottimale prevede una buona attitudine alla coagulazione, condizioni favorevoli di reattività del latte con il caglio, velocità di rassodamento e capacità di sineresi (spurgo del siero) della cagliata. LDG rappresenta un buon criterio di valutazione complessiva delle principali caratteristiche tecnologico-casearie del latte (acidità, caseina, equilibri salini ), la cui conoscenza è di basilare importanza ai fini del processo di trasformazione. Lo strumento impiegato prende il nome di Lattodinamografo (Figura 1). La prova con- 24 Tabella 1: Caratteristiche del latte in funzione della classe di assegnazione LDG. Tipo di LDG A B C D E F FF AE Caratteristiche del latte Latte con buone caratteristiche di coagulazione Latte con tempo di coagulazione lungo, ma con buona velocità di presa del coagulo e consistenza finale relativamente elevata Latte con tempo di coagulazione breve, ma con buona velocità di presa del coagulo e consistenza finale relativamente scarsa Latte con tempo di coagulazione breve, alta velocità di presa del coagulo e consistenza finale eccessiva Latte con tempo di coagulazione lungo, bassa velocità di presa e scarsa consistenza finale Latte con tempo di coagulazione lunghissimo, velocità di presa del coagulo molto bassa e scarsissima consistenza finale Latte che non coagula dopo i 30 minuti della prova Latte con buone caratteristiche di coagulazione, ma con lunghi tempi di coagulazione (intermedio tra A ed E) siste nell aggiungere una specifica quantità di caglio in una determinata quantità di latte, portato preventivamente alla temperatura di 35. Durante un periodo di osservazione di 30 minuti, lo strumento produce un tracciato che dà un idea dell andamento del processo di coagulazione, consentendo di ricavare alcune interessanti variabili (Figura 2), come il tempo di coagulazione (R; espresso in minuti, è misurato dall inzio della prova fino a che il tracciato raggiunge una apertura di 1 mm), la velocità di rassodamento del coagulo (K20; è espressa in minuti e si calcola misurando la distanza temporale tra l inizio della formazione del coagulo e l apertura a 20 mm delle branche del tracciato) e la consistenza del coagulo a 30 minuti (A30; corrisponde alla distanza in mm tra le due estremita del tracciato). Questi parametri forniscono indicazioni utili ai fini della valutazione complessiva del comportamento del latte con il caglio e permettono una sua classificazione in funzione della sua attitudine casearia. La scala prevede diversi livelli, definiti da una lettera dell alfabeto, dove il livello A è assegnato al latte con buone caratteristiche di Coagulazione (Tabella 1, Figura 3). Per la produzione di formaggi a pasta dura di lunga stagionatura (vedi ad esempio Parmigiano Reggiano) i tipi di latte A,B,C, sono considerati buoni, i tipi D ed E mediocri, F scadenti e FF pessimi. Si potrebbe, quindi, pensare di diversificare il pagamento del latte anche in funzione della classe di appartenenza, con giusta soddisfazione del trasformatore che vede i suoi conferitori invogliati a cercare di migliorare la qualità del loro latte, e, soprattutto, degli stessi allevatori che, se lavorano bene, vedono i loro sforzi pagati. Possibili scenari La disponibilità di questa tipologia di informazioni apre il fronte a nuovi possibili scenari; in primis, come già anticipato, potrebbero essere definiti in maniera diversa i sistemi di pagamento del latte; a tal proposito esistono già esperienze collaudate nell ambito del Parmigiano Reggiano. Sistemi di pagamento del genere premierebbero gli stessi allevatori di Pezzata Rossa perché produttori, in genere, di un latte con caratteristiche di qualità che, da più punti di vista (proteina, grasso, cellule somatiche, LDG), sono migliori rispetto a quanto mediamente viene prodotto a livello nazionale. Inoltre, come affermano gli allevatori che trasformano in azienda il proprio latte con queste caratteristiche, non solo hanno degli effetti positivi sul processo tecnologico di trasformazione ma, soprattutto, sulle qualità organolettiche del prodotto finito. In secondo luogo, nel momento in cui sarà possibile disporre di tale analisi su larga scala con tempistiche e costi ridotti, vi potranno essere anche notevoli implicazioni che ricadono nell ambito della selezione. Tutto sta a capire se effettivamente è fattibile disporre di misure del genere in maniera rapida ed economica su un grosso numero di animali e valutare come queste siano influenzate dalla componente genetica. A tal proposito, il Dipartimento di Scienze Animali dell Università di Padova sta effettuando una serie di studi, incentrati su varie razze tra cui appunto la Pezzata Rossa, che hanno in oggetto proprio questi aspetti. Inoltre, lo stesso Dipartimento, in collaborazione con l A.N.A.P.R.I., sta attualmente conducendo un progetto sperimentale che ha la finalità di studiare le relazioni tra attitudine casearia (misurata tramite lattodinamografia) e composizione della proteina del latte. In particolare, sono in fase di studio gli effetti delle varianti genetiche delle caseine e del contenuto in κ-caseina e β-caseina sul tempo di coagulazione e consistenza del Figura 2: Tracciato lattodinamografico e definizione delle variabili relative all attitudine casearia. P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 25 Figura 1: Lattodinamografo. coagulo in Pezzata Rossa. Nel caso in cui l importanza della componente genetica nel determinismo del carattere fosse rilevante, sarebbe possibile ridefinire gli obiettivi di selezione inerenti il carattere latte rispetto agli aspetti qualitativi, introducendo all interno degli indici di selezione complessivi caratteri che sono misure dirette dell attitudine alla trasformazione casearia del latte. Tuttavia, senza ipotizzare scenari particolarmente diversi da quello attuale, la disponibilità di indici genetici che stimano il valore di un riproduttore per questi caratteri potrebbe fornire, in particolare agli allevatori che trasformano il latte in proprio o che lo conferiscono in caseifici ove vi è una adeguata remunerazione della sua qualità, un ulteriore e più mirato strumento per scegliere nella lista dei tori autorizzati quelli le cui figlie producono un latte con la miglior attitudine casearia. I vantaggi, nel tempo, si farebbero sicuramente sentire. A breve possibili novità. z

14 Piccoli ma spesso troppo sottili Sempre più frequentemente le aziende di Pezzata Rossa si lamentano per i capezzoli troppo corti e sottili. Il motivo è che il gruppo di mungitura inizia a perdere di tenuta dell aria e non di rado cade a terra. In numerose analisi è stato dimostrato che la lunghezza e la dimensione ottimale dei capezzoli sono rispettivamente di 5 e 5,2 centimetri (diametro alla base del capezzolo). Questi parametri corrispondono al valore 5 nel sistema di valutazione lineare morfologico. Dai risultati della valutazione morfologica delle figlie dei tori in Baviera emerge un evidente trend sulla riduzione della dimensione dei capezzoli delle vacche Pezzate Rosse (Figura 1). Mentre otto anni fa la vacca primipara aveva una lunghezza media dei capezzoli di 5,5 cm, nel 2006 il valore medio di questa misura si è ridotto a 5,1 cm. Ancora più evidente è l andamento nella dimensione dei capezzoli. Sicuramente questa è la conseguenza di una forte selezione sul carattere della mammella e quindi è una caratteristica della vacca Pezzata Rossa moderna. La maggior parte delle primipare tuttavia, si trova ancora in una situazione ottimale compresa tra 4 e 6 di voto (89%). È interessante porsi la domanda se le mammelle con capezzoli estremamente piccoli mostrano altre caratteristiche particolari negli altri caratteri della mammella. Un analisi delle valutazioni fatte nel 2006, Sviluppo della lunghezza e delle dimensioni dei capezzoli D i B e r n A R d L u n t z Traduzione a cura di DANIELE Vicario basate su oltre primipare mostra una tendenziale relazione tra dimensioni dei capezzoli e profondità mammaria: più sottili sono i capezzoli più forti sono i legamenti della mammella. Considerando il legamento centrale il risultato è analogo. Anche se le differenze non sono così grandi, le mammelle con il miglior punteggio nella posizione dei capezzoli anteriori hanno anche in questo caso capezzoli più sottili. La relazione con le lunghezze della mammella anteriore e posteriore non è significativa. Nella lunghezza dei capezzoli la relazione non è così lineare. In questo Particolare di una mammella di Pezzata Rossa. 26 caso il valutatore ha sempre trovato le mammelle più solide quando la lunghezza dei capezzoli veniva descritta tra 3 e 5 (3-5 cm). I legamenti centrali più evidenti si trovavano mediamente tra 4 e 6 in un range della lunghezza dei capezzoli compreso tra 4 e 6. Anche nei caratteri più importanti per il punteggio finale come direzione e posizione dei capezzoli, i valori più alti si avevano quando la lunghezza dei capezzoli era pari a 4 cm (punteggio 4). Questo valore tuttavia per la lunghezza dei capezzoli si colloca ancora in una situazione di funzionalità. Molto evidente è il legame tra gli stessi caratteri problema : se i capezzoli si accorciano significativamente minore è la loro dimensione. Questo significa che i due caratteri sono fortemente dipendenti l uno dall altro. Come può reagire la selezione? Come descritto sopra la selezione della popolazione di Pezzata Rossa va verso mammelle più solide e indirettamente anche verso capezzoli più piccoli e sottili. Nell attribuzione del punteggio finale della mammella i singoli caratteri di profondità mammaria, direzione e posizione dei capezzoli sono quelli più influenti. Lunghezza e dimensione dei capezzoli influiscono di meno. In un seminario internazionale i responsabili della valutazione morfologica si sono recentemente accordati su questo per ridurre il punteggio finale di un punto nel caso di capezzoli molto piccoli. Parimenti i tori selezionati dovrebbero essere esclusi dal programma di selezione Pasion 1 L A.N.A.P.R.I. ha realizzato una propria procedura per effettuare gli accoppiamenti programmati negli allevamenti di razza Pezzata Rossa Italiana iscritti al Libro Genealogico. Il suo nome è PASION 1 che sono le iniziali di: Procedura Accoppiamenti programmati Simmental Italiana Obiettivo Numero 1. Q u e s t o n u o v o s t r u m e n t o informatico sarà di supporto agli esperti di razza Pezzata Rossa, che possono variare da obiettivi quasi esclusivamente lattiferi a quelli esattamente opposti di sola produzione di carne. Oltre alla scelta dei tori provati più adatti per ciascuna vacca, fornisce anche un eventuale uso di tori giovani in prova di progenie. Inoltre, vengono fornite statistiche Figura 1: Trend fenotipico della lunghezza e delle dimensioni dei capezzoli nelle popolazioni italiana e tedesca. quando il diagramma lineare per i caratteri della conformazione dei capezzoli sono troppo a sinistra. Queste misure sono tuttavia solo dei piccoli giri di vite e non arresteranno in futuro questo trend, ma contribuiscono in ogni caso a rallentarlo. Nella razza dell allevamento utili per meglio decidere gli indirizzi selettivi, come L ANALISI DEI GENI e IL PROGRESSO GENETICO ATTESO. Prossimamente aggiungeremo anche una terza statistica: IL PROFILO P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 27 Punteggio Anno di valutazione Capezzoli Lunghezza (DE) Capezzoli Lunghezza (IT) Capezzoli dimensioni (DE) Capezzoli dimensioni (IT) Holstein questa problematica ha raggiunto nel frattempo una grossa dimensione. Così riferiva il giornale Top Agrar sul n 7 del 2006, che già il 50% delle vacche hanno capezzoli troppo corti, la Pezzata Rossa non dovrebbe comunque arrivare a questi punti. z GENETICO REALIZZATO. Per richiedere questo nuovo servizio bisogna rivolgersi alla propria Associazione Provinciale Allevatori (semplicemente comunicandolo al controllore).

15 Grandi vacche - mammelle forti La Pezzata Rossa è geneticamente in sintonia con i robot (17 già in funzione in Baviera). Allo scopo di sviluppare una strategia selettiva per la Pezzata Rossa che viene munta attraverso sistemi automatici di mungitura (robot), sono state analizzate 17 aziende bavaresi dotate di robot di mungitura, in collaborazione con la ditta Lely e il centro tori di Neustadt Aisch. A tal fine si dovevano scoprire i caratteri delle vacche Pezzate Rosse che avrebbero potuto essere causa di problemi nella mungitura quotidiana con i robot. Dati aziendali disponibili Le 17 aziende mungono mediamente 50 vacche con oltre 80% di Pezzate Rosse in purezza. Gli animali accedono al robot mediamente 2,7 volte al giorno e 1,9 volte sono effettivamente munti. Nelle aziende con il percorso delle vacche regolamentato, il robot viene visitato più spesso dato che gli animali dalla zona di riposo vanno a quella di alimentazione solo attraversando il robot. Tuttavia, mediamente, in queste aziende 3 vacche al giorno vengono condotte forzatamente alla mungitura il che ha, naturalmente, delle conseguenze sui tempi di lavoro del mungitore dato che gli animali devono venire individuati dalla mandria e rinchiusi nell area di attesa del robot. In totale il tempo di lavoro per l assistenza del robot ammonta a circa un ora al giorno e comprende, accanto alla conduzione delle vacche maggiormente nelle vacche di bassa statura. A seconda del tipo di robot, le distanze minime consentite dalla punta del capezzolo al pavimento variano da 20 a 30 centimetri. Di conseguenza la scelta dei tori per la fecondazione dovrebbe pret r a d u z i o n e a c u r a d i D A N I E L E V I C A R I O pigre, lavori di pulizia del robot e controllo degli animali al computer. La tecnica del riconoscimento dei capezzoli è oggi così progredita, che solamente circa l 1% dei tentativi di attacco della mungitura falliscono per questo motivo. I numeri ridotti di perdita di vacche in concomitanza dell installazione di un robot di mungitura confermano questa tesi. Potenziale selettivo Ciò nonostante ci sono ancora punti deboli delle vacche da ottimizzare. La maggior parte delle 17 aziende pensano che i problemi più frequenti nella routine quotidiana dei robot provengano dalle mammelle troppo basse (Figura 1), che si manifestano 46% 4% 12% 28 8% 8% 12% Az. Agr. MARTINO GIANFRANCO Sampeyre (CN) Figura 1: Incidenza delle cause di possibili incovenienti durante la mungitura robotizzata. 12% capezzoli posteriori troppo ravvicinati distanza capezzoli anteriori eccessiva arti e piedi difettosi vacche pigre vacche nervose e scalcianti vacche piccole vacche con mammella bassa ferire quelli che trasmettono vacche grandi con mammelle forti. Come ulteriori caratteristiche negative viene segnalato il temperamento di qualche vacca dato che questo ha una grossa importanza per il funzionamento del robot. Da una parte ci sono vacche che avendo troppo temperamento, rovinano le apparecchiature dell impianto e turbano la quiete della stalla. Per contro ci sono anche quelle vacche problematiche che sono troppo pigre che non vanno regolarmente alla mungitura e di conseguenza perdono latte nelle cuccette qualora non vengano condotte regolarmente a farsi mungere. Su entrambi questi caratteri bisogna agire solamente con la selezione aziendale dato che non esiste ancora l ausilio della valutazione genetica per questi caratteri. Inoltre è importante che nella scelta dei tori venga posta attenzione ai riproduttori con buone caratteristiche in arti e piedi, dato che le vacche zoppe non accedono con la sufficiente frequenza al robot. Occasionalmente crea problemi una distanza eccessiva tra i capezzoli anteriori. Meno frequente è il caso dei capezzoli posteriori troppo ravvicinati, il che impedisce al laser di individuarli separatamente. Questo problema si verifica più spesso nelle vacche Frisone, nelle quali i capezzoli posteriori sono posizionati più vicino al legamento centrale. P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 29 Complessivamente la Pezzata Rossa si adatta molto bene all impiego dei robot, in particolare se i tori vengono scelti in maniera oculata. Questo è molto importante dato che il robot di mungitura con percorso libero unito ad un buon comfort della vacca rappresentano la forma di allevamento del bestiame da latte più vicina al suo comportamento naturale. In futuro questa forma di allevamento potrebbe venire più richiesta grazie al crescente interesse dell opinione pubblica in questo senso. Alla domanda Comprerebbe di nuovo un robot di mungitura? il 100% delle aziende intervistate ha risposto si e l analisi comprendeva non solo aziende con robot Lely. z

16 L Attività degli Esperti Tabella 1: Attività degli esperti di razza dal 1998 al Esperti n Giornate lavorative di Razza durante il 2008 U f f i c i o T e c n i c o Visite aziendali Capi valutati Province visitate Tabella 2: Attività per esperto. Il corpo esper t i rappresenta una componente m o l to i m p o r t a n te n e l l a m b i t o d e l l a t t i v i t à s volta d a l l A s s o c i a z i o n e, n o n s o l o p e r i l f a t to che recupera i n popolazione, tramite le valutazioni morfologiche, t a n t e i n f o r m a z i o n i i n d i s p e n s a b i l i per svolgere la selezione, ma anche perché rappresenta il tramite tra l Associazione e gli allevatori. Il servizio che l esperto dà agli allevatori non è limitato alla valutazione morfologica, ma si estende alle indicazioni relative ai tori da impiegare in azienda per raggiungere l obiettivo di selezione che ogni singolo allevatore si prefigge, suggerimenti che vengono dati esclusivamente sulla base di considerazioni d i natura tecnica, poiché l esper to non deve vendere, ma ha il solo interesse di far diffondere la razza L esperto di razza ha anche la funzione di raccogliere i pareri, i suggerimenti e, perché no, le lamentele dei nostri allevatori in modo da capire meglio quali sono le loro esigenze e quali le difficoltà che si trovano ad affrontare p e r c e r c a r e, a t t r a v e r s o l a n o s t r a Associazione e nel limite delle nostre possibilità per ciò che ci compete, di risolvere i loro problemi. Diamo un occhio, all at tività del corpo esperti. Un 2008 da record Sono stati 25 come l anno precedente gli esperti operanti nel 2008, mediamente in linea col numero di operatori utilizzati nell ultimo decennio. Molto superiore al passato il numero di soggetti valutati (12.111) dei quali 252 tori, 319 bovine rivalutate e prime Esperti alla fine di un incontro di aggiornamento. valutazioni, punteggiature effettuate in 55 province. Fra queste, in quelle dove la razza è maggiormente presente, si è valutato almeno 2 volte all anno rispondendo all esigenza di punteggiare le bovine nel momento migliore per una più corretta rilevazione del dato. Un risultato veramente positivo. Le giornate lavorative sono il frut to della somma di quelle utilizzate per la valutazione dei tori (17), delle primipare (464) e per i ri-punteggi (33) che porta il totale a 514 giornate lavorative per un totale di di visite aziendali. Il numero medio di soggetti valutato ad anno dagli esperti (484 soggetti/anno) è, peraltro, conseguente al numero medio di bovine per stalla che rimane limitato, oltre ad un numero di esperti relativamente ampio a ricoprire le esigenze dell intera penisola. Mediamente gli esperti lavorano 20,5 giornate per anno, ma molti sono notevolmente al di sot to di questa realtà. Per far si che i punteggiatori abbiano una buona uniformità di giudizio il loro operato viene continuamente monitorato e, 30 anche nel 2008, un incontro è stato ef fet tuato al fine di omogenizzare il loro compito. Analizzando con attenzione l at tività del singolo esperto si può osservare che uno supera le 3000 bovine punteggiate e 2 superano le mille bovine mentre 8 superano le 400 unità. Nel complesso L associazione ha ef fet tuato con il suo personale il 42.6% delle valutazioni, il 41,9% è stato effettuato da esperti operanti per altre Associazioni socie dell A.N.A.P.R.I. mentre la rimanente quota è stata c o p e r t a d a e s p e r t i c h e n o n s o n o dipendenti delle varie Associazioni. Questi dati assolutamente positivi, non danno idea del notevole lavoro svolto dagli esperti con notevoli trasferte e sacrifici e non danno neanche l idea di quello che alla fin fine è il servizio che danno agli allevatori sia in maniera diretta, tramite le indicazioni tecniche che danno agli allevatori, sia indirettamente tramite la raccolta dei dati. Un invito a nostri allevatori ad approfittare degli esperti di razza che saranno ben lieti di darvi i loro consigli. z Tabella 3: L attività degli esperti di razza nel P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 31 Esperto N visite Aziendali Capi valutati / esperto Giornate di valutazione / anno 20,1 17,7 18,7 16,9 16,1 15,2 19,1 20,8 19,3 18,5 20,5 Capi valutati / giorno 18,4 17, ,8 22,1 24,1 24,1 23,2 24,5 23,4 23,6 Allevamenti visitati / giorno 7,0 5,6 6,2 6,6 6,3 6,4 7,4 6,7 6,9 6,6 6,4 Capi valutati per allevamento 3,1 3,2 3,3 3,3 3,5 3,7 3,2 3,4 3,5 3,5 3,6 Capi valut. gg Lav. Capi ripunt. gg Lav. Tori gg Lav. Capi/gg. APA Visitate Franzoni M RE Polito E ,7 VE Menta G ,7 BG - UD - GE - CB - AQ - AV BN - SA - BA - BR - TA - PZ - PN Vicario D ,3 PN - VR - VI - UD - PG - LT Donda A ,1 GO - TS Rodeghiero G ,4 TV Huber T ,3 BZ Kritzinger W ,7 BZ Zanello L ,5 CN - VE - UD - MC - PN Canizzaro G ,2 CT - EN - RG - SR Bachmann P ,7 BZ Rizzato L VI Di Mulo R AQ Pagge M ,7 CN - NO - TO - VC Di Domenico C ,2 AQ - IS Sibernagl E ,2 BZ Degano L ,9 Levis Miki BL BS - CO - CR - SO - VA - TN - PD RO - VI - UD - RA - RI - AQ - PE - PN Bonacini G BO - MO - PR - RE Franco L ,5 PN Greco C ,8 ME - PA Tusa V AG - PA Partel E TN Carnevale G ,3 CZ - IS - CS - RC *** ,1 25 Esperti 55 ass. Prov. Allevatori *** tori valutati al Centro Genetico di Fiume Veneto (PN) contemporaneamente da tre esperti.

17 La Busa dei Sbrase : Pezzata Rossa e ospitalità spinta, essendo assolutamente priva di insilati e basata essenzialmente sul fieno a volontà, 4 kg di fieno di medica acquistato e con un aggiunta di cereali concentrati che non supera mai i 7 kg/capo/giorno. Di questo tipo di razione, ne beneficia ampiamente la qualità dei formaggi in cui si sente l inconfondibile profumo del fieno di montagna. Dai controlli fund i D a n i e l e V i c a r i o Ci troviamo a Taibon Agordino, in provincia di Belluno, ai piedi delle splendide cime dolomitiche del Civetta e dell Agner. Nonostante Agordo sia famoso per la Luxottica, azienda leader mondiale nella produzione di occhiali e attorno alla quale ruota gran parte dell economia della zona, la famiglia Cadorin ha voluto andare controcorrente investendo in agricoltura riscoprendo le origini e l antica vocazione di queste vallate ovvero l allevamento del bestiame. Riscoprire le origini, certo, ma con senso imprenditoriale guardando al futuro, il che significa agricoltura abbinata al turismo, perché in queste zone difficili dove le dimensioni aziendali sono necessariamente piccole e di economie di scala non se ne parla, non c è altra alternativa che il binomio agricoltura&turismo. Se pensiamo che il prezzo del latte è lo stesso, sia qui in Agordino come nella pianura Vicentina, dove la dimensione media degli allevamenti sfiora le 100 vacche con oltre 9000 kg di latte per vacca/anno, è facile rendersi conto come sia estremamente difficile fare reddito da queste parti vendendo latte all industria, sia essa privata o cooperativa. Ne parliamo con Denis Cadorin, giovane imprenditore di 23 anni, che nel 2005 ha intrapreso, supportato dai suoi genitori e dal resto della famiglia, l attività di allevatore e operatore agrituristico. Sbrase è il soprannome di famiglia, come spesso è abitudine nei paesi di montagna, e Denis è quindi uno dei più giovani dei Sbrase. Oltre a Denis, lavorano in azienda due dipendenti e gli altri componenti della famiglia. Come detto, l indirizzo produttivo è costituito dall allevamento bovino e dall agriturismo. L allevamento è costituito da un totale di 38 capi di razza Pezzata Rossa Italiana iscritta al LG dal Di questi, 19 sono vacche da latte e il resto giovane bestiame. La produzione principale dell allevamento è quella di latte che ammonta a circa 300 kg al giorno di cui 150 venduti direttamente al distributore automatico posizionato nei pressi dell autostazione di Agordo. Della restante parte della produzione giornaliera di latte, circa 100 kg vengono conferiti al caseificio cooperativo di Agordo, mentre il resto, 100 kg ogni due giorni, trasformato nel minicaseificio aziendale per produrre formaggio (skiz), burro e ricotta da vendersi per asporto o da degustare nello stuzzicante menù dell agriturismo. Come già anticipato all inizio, le alte produzioni non hanno senso in questo contesto aziendale. La produzione media di latte non è molto elevata, soprattutto perché l alimentazione non è affatto Curiosità: lo Skiz è un formaggio fresco, tipico delle Dolomiti, fatto per essere saltato in padella con panna, servito coi funghi nel proprio, abbondante, intingolo e l immancabile polenta. 32 Denis Cadorin assieme al Bovaro del Bernese. Sullo sfondo l insegna aziendale ANAPRI. Foto di gruppo con gli allevatori intervenuti al meeting aziendale. zionali effettuati dall APA di Belluno, ai quali l allevamento è sottoposto dal 2005, emergono alcuni aspetti altrettanto importanti rispetto alla produzione media di latte. Stiamo parlando della fertilità (115 giorni di intervallo parto-concepimento), dell età media di queste vacche che nel 2008 è stata di 56 mesi (nel controllo di maggio 2009 le vacche avevano 3,7 lattazioni di media!). Il tasso di rimonta nel 2008 è stato solamente del 15% e all ultimo controllo c era solo una primipara su 19 vacche controllate: praticamente vengono riformate solo 2 o 3 vacche all anno! Infine, il contenuto in cellule somatiche che rappresenta il miglior indicatore di igiene del latte, nel 2008 è stato mediamente di , ben al di sotto del limite di conformità ( ). Dai Sbrase, la Pezzata Rossa è arrivata soprattutto per la sua duplice attitudine, il che significa valorizzazione della produzione di carne. Infatti, le vacche a fine carriera, che, come abbiamo visto, non sono molte, vengono tutte valorizzate direttamente nell agriturismo, sia nei vari piatti a base di carne serviti agli ospiti dell agriturismo, che nella produzione di ottimi insaccati (salsicce, salami) che, secondo l antica tradizione bellunese, vengono fatte con un alta percentuale di carne bovina. Rigorosamente frollata, ben s intende! I vitelli maschi vengono invece venduti scolostrati dopo qualche settimana di età. In estate, tutto il giovane bestiame e le vacche in asciutta vanno sistematicamente all alpeggio in una malga della zona a circa 1800 metri di altitudine. Denis è profondamente convinto che, longevità e fertilità di questa mandria beneficiano molto della vacanza estiva in quota, in modo particolare se le vacche sono di Pezzata Rossa che ritiene una delle razze più adatte al pascolo. Ritornando alla stalla, alla Busa dei Sbrase l attenzione per il benessere animale è massima. La stabulazione è libera su cuccette con una sala di mungitura 4x1 a spina di pesce. Le vitelle, dopo un breve periodo in box singoli vengono ospitate in comodi box multipli o, se necessario, anche nei lussuosi box per cavalli in legno (vedi foto), in attesa che arrivi l estate per godersi gli spazi sconfinati della malga. A livello genetico, la fecondazione è tutta artificiale con tori scelti tramite il programma PASION1 realizzato dall ANAPRI ed eseguito dall esperto di razza Miky Levis, ogni volta che Denis ne fa richiesta. Ultimamente sono stati utilizzati riproduttori P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 33 come Rurex, Hades, Rau, Hofherr unitamente ai tori giovani disponibili al momento. Concludiamo con l agriturismo nel quale la mamma di Denis è praticamente impegnata a tempo pieno. Questo è aperto tutto l anno e offre 14 posti letto e circa 60 per la ristorazione ( In questo meraviglioso angolo delle Dolomiti, dove l esaltazione dei colori delle stagioni è all estremo, oltre al verde dell erba e all azzurro del cielo non poteva mancare il bianco e rosso delle vacche pezzate a dare il tocco di classe a questo luogo di rara bellezza. z Il distributore del latte crudo dell azienda.

18 Sabato 25 aprile 2009 a Balangero (TO), si è svolta la quarta mostra regionale dei bovini di Pezzata Rossa Italiana iscritti al Libro Genealogico. Quest anno è stato particolarmente impegnativo organizzare questa mostra per vari problemi legati al momento difficile della zootecnia in, particolare per la Blu-Tongue che ha interessato la regione Piemonte; conseguentemente alcune aziende non hanno potuto spostare gli animali perché non ancora in regola con le vaccinazioni. Quando c è stato il nulla osta dalle ASL il tempo per mettere in piedi un mostra del genere era veramente breve, e vi assicuro che non è stato così facile come pensa qualcuno. Grazie però alla supervisione dell ARAP del Piemonte nella persona del Dott. Valperga, alla determinazione del Dott. Ottino dell APA di Torino e alla grande volontà e la passione per questa razza del Sig. Piero Savant Levet, sabato mattina, in quel di Balangero, erano presenti 60 splendidi capi di Pezzata Rossa. Questa edizione ha visto impegnato come giudice unico il Dott. Vicario Daniele, genetista dell ANAPRI di Udine. I lavori hanno avuto inizio con la categoria delle manzette da 12 a 16 mesi dove ha prevalso una superlativa figlia di Regio egregiamente presentata dall azienda di Negretto Maria Irene di Ameno e condotta dal figlio Diego Ceresa, esperto IV Mostra Regionale Pezzata Rossa Italiana Balangero (TO) d i M A U R I Z I O P A G G E Le grandi vacche esposte a questa manifestazione, fanno di Balangero una Mostra Regionale di fondamentale importanza per lo scenario promozionale della razza. provinciale di Pezzata Rossa. Sua riserva una grande Vanstein di Savant. A seguire nel ring la seconda cat. giovenche da 16 a 24 mesi. A prendere la prima posizione è stata una Herich, con una taglia superiore alla media, sempre di Savant. Riserva una Rainer di Ferrero Armando di Cuneo. Nella terza cat. giovenche da i 24 ai 30 mesi il primo posto è andato ad una Romel di Cacciolatti Claudio di Saluzzo (CN), che presentava una muscolosità fuori dal comune. Con la quarta cat. vacche primipare in lattazione che abbiano partorito entro i 30 mesi, si è entrati nel cuore della manifestazione 34 dove è finalmente stato possibile vedere gli apparati mammari e quindi constatare se la selezione genetica per questo importante carattere procede speditamente o meno. Ad avere la meglio è stata una Golem sempre di Cacciolatti. Preciso che Golem è un toro italiano provato e proviene proprio dall azienda del vincitore. La riserva una buona Hofherr di Savant. La quinta cat., vacche primipare con parto dai 30 ai 36 mesi, ha visto vincere una splendida Sandro (toro italiano) ben presentata da Gianni Savant Levet, figlio di Piero. Sua riserva una Poldi dei fratelli Leoni Eric ed Edy di Settimo Vittone (TO). Per quest ultimi era la prima partecipazione a questa mostra. Proseguendo di buon passo grazie alla grande professionalità del giudice, entra nel ring la sesta cat. vacche secondipare con parto entro i 48 mesi. Ad impressionare e a vincere è una Theve di Cacciolatti. Con il suo apparato mammario e la sua omogeneità ha meravigliato anche il nostro collega francese Jean Paul Brun, responsabile della vendita del seme e del bestiame da vita della Coopex Montbeliarde. Ovviamente è anche risultata miglior mammella. Riserva una Eilig di Ferrero Armando. A evidenziare il carattere della longevità di questa razza entrano nel ring i soggetti della settima cat. vacche pluripare fino a sette anni, con interparto medio inferiore ai 450 giorni. Vince una Genesis (toro italiano) di Cacciolatti veramente in ottima forma e anche premiata come miglior mammella. Riserva una Geumont (toro italiano) dall'ideale taglia. Nella ottava cat. vacche pluripare oltre i sette anni è stato presentato un animale di Savant. Una Rumba veramente in gran forma. Giunti al temine nel ring hanno fatto il loro ingresso le asciutte e ha prevalso una Borneo di Savant, riserva una Gargiulio (toro italiano) della soc. agricola Accastello di Caselette (TO). A questo punto al Giudice è toccato il difficile compito di proclamare la campionesse della mostra. In primis è toccato alle giovani, dopo qualche difficoltà per il numero e la qualità dei soggetti presenti nel ring, è stata proclamata campionessa la Romel di Cacciolatti. La riserva, nonostante la giovane età rispetto alle colleghe, è stata premiata meritatamente la Regio di Negretto Maria Irene. Per concludere sono entrate nel ring tutte le campionesse e le riserve per l assegnazione del titolo di campionessa vacche di questa quarta mostra di Balangero. A salire sul gradino più alto del podio è stata la P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 35 La campionessa di riserva della categoria manze, figlia di Regio di Negrello Maria Irene Ameno (NO), assieme alla splendida erede dell azienda Savant Levet Piero. Theve di Cacciolatti Claudio, aggiudicandosi anche la miglior mammella, la riserva la splendida Sandro di Savant Levet Piero. Quindi tirando le somme di questa giornata non possiamo che essere soddisfatti sia degli animali molto ben presentati dagli allevatori che dal buon afflusso di pubblico. Ho precisato tra parentesi le figlie dei tori italiani per far vedere che la nostra selezione procede bene e quindi è da tenere in

19 grande considerazione nello schema selettivo futuro delle aziende. Giunto al termine non mi restano che i meritati ringraziamenti all infaticabile Piero Savant e alla sua famiglia che hanno dedicato veramente tutte le loro forze per il buon svolgimento di questa manifestazione. Un grazie al Comune di Balangero che tutti gli anni ci ospita, all APA di Torino con il Dott. Ottino, il Dott. Varetto e i sempre disponibili controllori. Un ringraziamento va all Arap con il Dott. Valperga, che nonostante la febbre è stato presente e attivo per tutta la durata della manifestazione. z Fiera Vergantina della Pezzata Rossa a Brovello Carpugnino (Verbano Cusio Ossola) D i L o r e n z o D e g a n o Savant Levet Piero assieme al figlio Gianni, protagonisti, autori e registi di questa manifestazione. 36 AZIENDE PARTECIPANTI ACCASTELLO S.S. AZ. AGRICOLA LEONI F.LLI ERIC ED EDY CACCIOLATTI CLAUDIO FERRERO ARMANDO NEGRETTO MARIA IRENE PERINO ANDREA SAVANT LEVET PIERO CASELETTE (TO) SETTIMO VITTONE (TO) SALUZZO (CN) CUNEO AMENO (NO) BALANGERO (TO) BALANGERO (TO) Oltre alla Mostra di Balangero, il 25 aprile la nostra razza era presente in Piemonte anche alla Fiera Vergantina della Pezzata Rossa Italiana a Brovello Carpugnino (Provincia di Verbano Cusio Ossola), manifestazione giunta ormai, con notevole successo, alla sua 16ª edizione. Questa iniziativa è nata diversi anni orsono, quasi per scherzo, e grazie all impegno del Comune, con il sostegno della Provincia e delle comunità montane Cusio Mottarone e dei Due Laghi e l aiuto del gruppo alpini e dei volontari della protezione civile, vede di anno in anno aumentare l importanza della manifestazione, come testimonia il numero crescente di visitatori e ambulanti presenti. Stiamo parlando di aree montane dove la Pezzata Rossa esalta le proprie caratteristiche che la rendono unica nel suo genere. Trattasi anche qui di stalle di piccole dimensioni, semplici, dove difficilmente si possono adottare le tecniche di allevamento diffuse in pianura. Generalmente, gli animali durante il periodo estivo passano un periodo al pascolo, calpestando gli alpeggi presenti ai piedi del Mottarone. La zootecnia e l agricoltura in generale rappresentano quindi una modalità di gestione di queste aree, ma potenzialmente può essere anche notevole fonte di reddito data la vicinanza del Lago Maggiore che rappresenta una fortissima attrazione turistica. Alla manifestazione erano presenti circa una ottantina di soggetti Pezzati Rossi oltre che animali appartenenti ad altre specie di interesse zootecnico (cavalli, pecore, capre, suini), per offrire ai visitatori una giornata immersa nella natura, oltre che prodotti tipici locali e l opportunità di fare dello shopping grazie ai tantissimi stand di venditori ambulanti. Lo spazio a noi riservato è stato dedicato alla presentazione della razza e delle caratteristiche morfologiche e produttive che la caratterizzano. A tale scopo gli allevatori hanno fatto sfilare i propri animali in un apposito ring, accerchiato da un attento pubblico che ha seguito i lavori con notevole interesse. La nostra presenza in queste aree negli anni sta dando ottimi risultati come confermano le statistiche A.I.A. Ecco perché è sempre importante partecipare a questo tipo di iniziative, anche in zone dove la P.R.I. magari è poco diffusa. A lungo andare questa opera di promozione dà sempre i suoi frutti. Un sincero grazie agli allevatori che hanno partecipato alla mostra e agli organizzatori della manifestazione che ogni anno ci invitano a questa simpatica manifestazione. z P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 37 Asta-mercato con vendita di 200 e più capi a San Lorenzo - Val Pusteria e a Bolzano, il giovedì, con inizio alle ore Data Calendario aste 2009 Luogo 27 Agosto 2009 San Lorenzo 17 Settembre 2009 Bolzano 08 Ottobre 2009 San Lorenzo 19 Novembre 2009 San Lorenzo 10 Dicembre 2009 Bolzano

20 Mostra zonale ramento dell economicità. Le primipare presentate avevano una produzione iniziale di latte controllata di 29,1 kg e la migliore lattazione materna delle giovenche era mediamente di kg, quasi kg maggiore di 10 prima. della Pezzata Rossa Giudice bavarese La mostra della zona Bassa Pusteria/Val Badia ha luogo come da tradizione ogni 5 anni. Attualmente ci sono in questa zona 440 allevatori iscrit ti al LG che allevano vacche sottoposte ai controlli funzionali. 55 allevatori hanno presentato in rappresentanza di tutta la zona i loro migliori 80 animali suddivisi in 11 Categorie. Quelli della Pustertaler Sprinzen hanno festeggiato i 15 anni di appartenenza alla Südtiroler Fleckviehzuchtverband. Il comitato organizzatore ha preparato molto bene questo evento Il comitato organizzatore, composto da Ausserhofer Robert, Deval Martin, Hofer Daniel, Huber Josef, Huber Theodor, in Bassa Pusteria/Val Badia D i h e r b s t d i e t e r Traduzione a cura di DANIELE Vicario Kronbichler Erich, Mair Andreas, Treyer Michael, Vallazza Manfred e Unterfrauner Herbert, è stato in grado di portare alcune apprezzate novità come la colazione mattutina e la vacca in legno scolpita per ciascun espositore. Con un pubblico molto numeroso proveniente da molte province italiane come pure dall Austria e dalla Baviera, il comitato organizzatore ha potuto trarre alla fine della manifestazione un bilancio soddisfacente. La campionessa della mostra nonché miglior mammella Ilona, vacca di 4 parti allevata e presentata da Michael Treyer da San Giorgio è stata già più volte alle mostre e si è sempre distinta per la sua straordinaria bella mammella. Questa figlia di Repuls non è stata apprezzata solo per la sua morfologia, bensì, grazie alla sua migliore lattazione di oltre kg, deve essere annoverata tra le vacche più produttive dell Alto Adige. Il toro Repuls non ha lasciato in Alto Adige alcuna particolare impressione, quindi in questo caso la perfetta combinazione ha prodotto un ottimo risultato che può competere a livello internazionale. La campionessa di riserva Questa è stata una secondipara di Johann Hofer, Hinterhauser di Santo Stefano figlia di Weinold. Ottima nella mammella, mostrava il suo equilibrio tra le due attitudini con uno stile convincente. Weinold è il riproduttore che in Alto Adige, dopo Randy, con dosi è stato il più utilizzato e di conseguenza ha fortemente influenzato il miglioramento genetico. L intero gruppo di bovine presentate ha convinto il giudice della mostra Martin Mosandl dalla Baviera che più volte ha potuto evidenziare il loro elevato livello. Martin Mosandl è stato per diversi anni presidente dei giovani allevatori bavaresi e ha già giudicato numerose mostre nel suo paese e all estero. Con molta visione d insieme, ha preferito quelle vacche che l allevamento altoatesino necessita, infatti sono state preferiti animali con buone mammelle, arti solidi e con molta carne. Nella Pezzata Rossa non può contare solo la pura produzione di latte, bensì, come dicono gli allevatori, la vacca deve essere in forma anche con alte produzioni. La campionessa e la sua riserva. La Pezzata Rossa come razza a duplice attitudine deve rimanere muscolosa anche nella fase di alta produzione e a questo aspetto è stata data molta importanza nella scelta degli animali. Pustertaler Sprinzen Le Pustertaler Sprinzen che in rapporto alle dimensioni della popolazione erano rappresentative della media di razza, sono state classificate e commentate dalla coppia di giudici Hugo Valentin e Eduard Kosta. Gli allevatori di Sprinzen hanno colto l occasione di questa manifestazione per festeggiare degnamente i 15 anni di appartenenza alla Südtiroler Fleckviehverband. Raimund Lerchner, Kofler di San Lorenzo ha ottenuto la campionessa Dohle (figlia di Ozzo) e un suo figlio maschio è stato acquistato per la fecondazione artificiale. z 11 Categorie, 15 Giovenche, 65 Vacche Un momento della manifestazione, durante le classifiche del giudice. 38 Un grosso elogio va fatto ai 55 espositori, che hanno presentato i loro animali in perfetta condizione. In modo particolare le vacche sono state elogiate per la loro buona mammella, dove, in confronto all ultima mostra di 5 anni prima, un decisivo passo in avanti è stato fatto. Altrettanto è stato fatto nella produzione di latte, con un grosso salto nella direzione del miglio- P E Z Z A T A R O S S A P E Z Z A T A R O S S A 39

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