CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI America Latina SCHEDA BOLIVIA- CELIM BG Volontari richiesti : N 2

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI America Latina 2014. SCHEDA BOLIVIA- CELIM BG Volontari richiesti : N 2"

Transcript

1 CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI America Latina 2014 SCHEDA BOLIVIA- CELIM BG Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: COCHABAMBA INTRODUZIONE FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell autosviluppo, al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potuti essere, sono o sono stati fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti così intesi e volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha presentato nel febbraio del 2007 all UNSC il progetto madre Caschi Bianchi che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico ) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti, attraverso l implementazione di progetti di sviluppo. I conflitti infatti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, dove i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati e dove alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere una ulteriore testimonianza dell impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l esclusione sociale, il degrado ambientale; e che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione e di riconoscimento della positività dell altro. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: BOLIVIA La storia di questo Paese è caratterizzata da continue guerre sia sul fronte esterno con gli altri Stati sudamericani per questioni di confine (si consideri l ancora attuale disputa con il Cile relativa alla rivendicazione della Bolivia per riappropriarsi di uno sbocco sul Pacifico), sia sul fronte interno per una serie di golpe militari che lo hanno reso tra gli Stati più instabili della regione sudamericana. Le elezioni presidenziali del dicembre 2005 hanno portato alla guida del Paese Evo Morales, leader indigeno del Movimiento al Socialismo (MAS), che diede subito avvio alla nazionalizzazione delle riserve di gas, imponendo il controllo statale sulle imprese straniere attive in Bolivia, e a una riforma agraria in favore della parte più povera della popolazione, impegnandosi a far cessare ogni forma di sanzione contro i coltivatori di coca. Alla politica di nazionalizzazioni e di redistribuzione della ricchezza si sono opposte soprattutto le quattro province orientali, le più ricche del paese. Nel 2009 un referendum ha ratificato la nuova Costituzione, che amplia i diritti della popolazione indigena, impone il limite di 5000 ha per le proprietà terriere e cancella lo status di religione ufficiale per il cattolicesimo. Sul Paese ora convergono diverse aspettative: garantire maggiore riconoscimento ed autonomia ai popoli indigeni che rivendicano un diretto controllo del territorio e delle risorse naturali; definire un sistema di equa redistribuzione della ricchezza derivante dalle riserve di gas naturale; dare impulso a riforme in senso federalista. Settore trainante dell economia del Paese è l industria estrattiva, che produce soprattutto stagno. Questo ha reso il sistema economico boliviano particolarmente vulnerabile alla fluttuazione dei prezzi delle materie prime. L agricoltura, invece, sta subendo una forte trasformazione causata dall ultima riforma agraria, in base alla quale si sta cercando di riorganizzare e razionalizzare il settore agricolo, il cui sviluppo è stato limitato da strutture di tipo latifondistico. Ad ogni modo, è ancora molto diffusa l agricoltura di sussistenza, che non riesce a soddisfare il fabbisogno nutrizionale di circa il 40% della popolazione, che risulta in condizione di insicurezza alimentare. La Bolivia continua infatti ad essere uno dei Paesi più poveri dell America Latina, nonostante i numerosi sforzi compiuti: il 49,6% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Se si parla di popolazione indigena gli indici si alzano, in particolare per quanto riguarda la popolazione infantile, si stima infatti che l 84% dei minori di 5 anni e il 90% di quelli che hanno tra i 5 e i 13 anni vivano in povertà estrema. L indice di sviluppo umano della Bolivia è pari a 0,675, dato che colloca il Paese al 108 posto nella classifica mondiale.

2 Importanti conquiste sono state fatte nel campo dell istruzione: il tasso di analfabetismo è inferiore al 4% e il tasso di iscrizione netto alla scuola primaria sfiora il 100%. Rimane da migliorare la qualità dell istruzione. Per quanto riguarda la protezione dell infanzia, i bambini continuano ad essere vittime di abusi sessuali (10%) e violenze (7 ogni 10, secondo le stime del Ministero dell Educazione) e per questi reati si ricorre alle vie legali molto raramente. Si stima inoltre che circa 6000 bambini vivano nelle strade delle maggiori città. Infine, discriminazione e violenza di genere sono ancora problematiche rilevanti. DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: CELIM BG è un Organizzazione Non Governativa di ispirazione cristiana che opera nel campo della cooperazione internazionale principalmente in Africa e in America Latina. Dal 1964, anno della sua nascita, il CELIM lavora a fianco delle popolazioni del Sud del mondo nei settori educativo, sanitario, agro-zootecnico, micro-credito, diritti umani grazie al contributo di giovani volontari competenti, accomunati dall impegno per un mondo più giusto e solidale. CELIM Bergamo è riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri come idoneo ad operare nei Paesi in Via di Sviluppo e aderisce a FOCSIV (Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale volontario). Il CELIM Bergamo dal 1969 al 1980 è stato presente a Cochabamba e più precisamente alla Ciudad de los Niños, con un progetto socio-educativo approvato dal Ministero Affari Esteri nel La controparte era la Diocesi di Cochabamba nella persona del Vescovo. I volontari inviati sono stati 20. In seguito all invito del Vescovo di Bergamo di tornare in Bolivia con un Progetto di volontariato internazionale, si è dato inizio nel Giugno 1999 al Progetto Agro-zootecnico e Sanitario nell area rurale di Sacaba - Codice MAE 2371/CELIMB/BOL- cittadina situata nella Provincia di Cochabamba, con l invio di tre volontari per un periodo di tre anni. Questo Progetto era studiato e condotto in cooperazione con l Arcivescovato di Cochabamba, controparte legale, a favore di 12 comunità rurali delle alture di Sacaba. Successivamente le azioni del Celim nell area di Cochabamba sono state diverse e orientate verso la realizzazione di processi in ambito di sviluppo rurale, educativi e formazione professionali. Altre esperienze maturate nel Paese: LARATY (Bolivia) Progetto agricolo zootecnico e sanitario. Miglioramento e potenziamento della situazione sanitari e del livello tecnologico delle attività agro- zootecniche e forestali della zona. ARBIETO (Bolivia) Progetto forestale e di educazione ambientale. Attività vivaistiche e rimboschimento. Attività educative nelle scuole e nelle comunità di Arbieto. La popolazione lotta per la protezione dell ambiente! Ha capito che senza cura per la natura e la loro terra non ci sarà futuro. CETHA (Bolivia) Centro di educazione tecnico umanistica ed agro-zootecnica per la formazione degli adulti. Corsi di agricoltura, informatica e per puericultrici. La formazione è rivolta a quella fascia di popolazione urbana e rurale che è rimasta esclusa dai processi di scolarizzazione. POTOSI (Bolivia) Appoggio alla realtà dei bambini e adolescenti lavoratori (NATs). Promozione e rafforzamento dell organizzazione dei bambini lavoratori affinché riescano a migliorare le proprie condizioni di vita e lavoro. CLIZA E TOCO (Bolivia) formazione agricola, zootecnica e veterinaria per l incremento della produzione di latte a fini commerciali in 5 comunità; ETERAZAMA 2009 in corso: costruzione e funzionamento dell Istituto Tecnologico Superiore CEFTE per la formazione di giovani infermiere, tecnici informatici e tecnici di agro-industria e trasformazione di alimenti, tecnici esperti in agro-ecologia. Diversificazione della produzione agricola, complementare alla coltivazione della foglia di coca. La presenza rinnovata del CELIM Bergamo all interno della realtà boliviana apre nuove possibilità di inserimento in Progetti di cooperazione, soprattutto in ambiti connessi con l educazione, uno dei servizi la cui qualità in Bolivia si associa spesso alla disponibilità economica delle famiglie. Tra le diverse proposte, è emersa nuovamente l esperienza di Educativa della Ciudad de los Niños e la conseguente possibilità di un intervento da parte del CELIM Bergamo. A tal proposito a partire dal 2011, il CELIM Bergamo interviene nuovamente a supporto della Ciudad del Nino con un progetto MAE di sola conformità e l invio di un volontario internazionale, che si conclude alla fine del Questo progetto di Educazione Tecnico Industriale fu finalizzato al rafforzamento dell Educazione Tecnica Industriale e Formazione Permanente, appartenente al sistema FE y ALEGRIA, contribuendo allo sviluppo dell istituto, migliorando la qualità educativa attraverso una formazione integrale con processi innovativi partendo dalle necessità e potenzialità dei destinatari stessi dell educazione.

3 Partner: Ciudad de los Niños (Citta dei Ragazzi): Partner del progetto è la Ciudad de los Niños istituzione nasce il 19 dicembre 1971 per iniziativa di P. Antonio Berta e dei suoi collaboratori, sotto la Personalità Giuridica della Congregazione Religiosa del Patronato San Vincenzo di Bergamo Italia, senza fine di lucro e con la finalità di occuparsi di ragazzi di strada. Si iniziò con 26 bambini; nel 1976 si aprì alle bambine per ragioni di carattere formativo ed educativo, cercando di non cancellare i legami fraterni. Successivamente si da priorità all attenzione di dare un luogo sicuro a bambini/e orfani, abbandonati, maltrattati e in forte situazione di rischio. Fin dall inizio la maggior preoccupazione fu quella di offrire un Educazione, attraverso la frequenza di una scuola vicina. A causa però della condizione individuale, i ragazzi erano esclusi a poco a poco, di conseguenza si pensò ad un Sistema Educativo all interno dell Istituzione stessa. La scuola elementare Ciudad del Niño fu costruita pochissimi anni dopo l apertura della comunità. Con l'aiuto delle forze armate, sotto il governo del presidente Banzer la prima infrastruttura è stata costruita negli anni 1973 e Infatti una delle prime preoccupazioni all inizio della vita della Città dei Bambini era quella di fornire ai ragazzi accolti una educazione formale. Il 25 febbraio 1975, lo stato boliviano garantisce lo stipendio per il primo professore della scuola. Nel mese di Marzo dello stesso anno si ottennero dallo stato boliviano altri quattro professori. Alle ore 15 del giorno 18 Aprile 1975 si procede con un evento speciale all inaugurazione ufficiale dell unità educativa. Con il passare del tempo si è vista la necessità di aprire la scuola anche ai ragazzi dei quartieri vicini, con l obiettivo di fornire un sistema educativo aperto a tutti. In poco tempo raddoppiano le sezioni, raddoppia anche il numero di studenti e la nuova sfida è quella di costruire nuove aule. Con l'aiuto dei genitori si inizia un lavoro di due anni per aumentare gli spazi scolastici; il lavoro si conclude con la consegna di un nuovo blocco di aule in cui sono state inserite anche una cucina, docce e un salone multiuso. Molto prima dell'arrivo della riforma educativa 1565 dell anno 1994 e l implementazione del nuovo Curriculum Interculturale Bilingue, la scuola aveva già intrapreso esperienze diverse, basate sulla riorganizzazione del programma di studi, la globalizzazione e l'integrazione. Essendo una scuola pubblica l unità educativa funziona con professori pagati dallo Stato Plurinazionale della Bolivia e del Ministero della Pubblica Istruzione. Attualmente il corpo docente è composto da 18 insegnanti, più 5 amministrativi. Oggi il centro ha più di 500 studenti iscritti, dall asilo fino al secondo ciclo di istruzione primaria che termina con il sesto corso. La scuola superiore Don Bepo Vavassori nasce dalla conversione deil ex CIFA intermedio della Città dei bambini. Il CIFA, Centro Industriale di Fe y Alegria è stato fondato il 9 aprile 1990, con la risoluzione amministrativa 53/90 rilasciata dal Ministero della Pubblica Istruzione. Questa scuola corrisponde al livello delle scuole medie in Italia. Esistendo già nella Città dei Bambini la scuola elementare e la scuola superiore fu necessario completare il ciclo di studi creando il livello delle scuole medie. Un punto chiave che deve essere preso in considerazione per giustificare l'apertura del ciclo medio deriva dalla connotazione fortemente tecnica delle scuole superiori già presenti nella Città dei Bambini, che richiedevano un lavoro propedeutico, che significa formazione orientata al lavoro e orientazione professionale per rendere possibile la vocazione tecnica nelle varie specialità offerte dalla scuola (elettricità, elettronica, meccanica e automeccanica). Attualmente la scuola si trova in un processo di adattamento alla nuova legge educativa dello Stato Plurinazionale Boliviano che inizierà a partire dalla gestione L Istituto Tecnico Industriale venne fondato nel 1982, con l obiettivo di dotare i giovani interni di uno strumento che potesse permettere loro di affrontare la vita nel modo migliore. Gli studenti ottenevano un certificato di Tecnico ausiliare, nelle carriere di Meccanico, Metalmeccanica, Elettricità e Falegnameria. Nel 1985 l Istituto accolse anche giovani esterni. Nel 1987 si diede inizio al Bacillierato Umanistico (Diploma di Scuola Superiore Professionale) simultaneamente alla Formazione Tecnica. Nel 1996 l Istituto Tecnico Industriale ottenne la R.S. n. 492/96, che dichiarava l Istituto Centro di Professionalizzazione Tecnica, entrando a far parte del SINETEC (Sistema Nazionale di Educazione superiore Scienza e Tecnologia), dipendendo dal Ministero di Educazione. La casa San Rafael della Ciudad de los Niños del Chapare si trova nella regione di Cochabamba, provincia Chapare, dentro alla zona del tropico, municipio di Villa Tunari, a circa 4 ore dalla città. La Ciudad de los Niños è presente dall inizio degli anni Ottanta, quando la Ciudad de los Niños si fece carico della gestione di una casa, con annessi alcuni terreni, per accogliere bambini e ragazzi provenienti da situazioni familiari difficili, o in situazione di orfanità. La zona è caratterizzata dalla coltivazione della foglia di coca, coltivazione legale in Bolivia, a cui si dedica gran parte della popolazione. Non sono presenti grandi attività produttive e le famiglie vivono spesso in condizioni di povertà. Fu per questo che sin dall inizio la Ciudad del nino si occupò, non solo dell accoglienza dei ragazzi e dei bambini orfani o in condizione di abbandono, ma anche di fornire un minimo servizio di assistenza sanitaria, visto che non erano presenti ospedali in loco, e

4 un servizio educativo, dato che le scuole non erano presenti nella zona. Con il tempo i servizi sono in parte stati chiusi, visto che lo Stato boliviano si è poco a poco fatto carico del servizio sanitario attraverso la costruzione di ospedali e di ambulatori sanitari di prima accoglienza, e sono state aumentate le scuole per l educazione primaria e secondaria. Attualmente la Ciudad de los Niños si occupa ancora dell accoglienza residenziale di un gruppo di circa 20/25 ragazzi affidati dai servizi sociali all istituzione a causa delle precarie condizioni familiari di provenienza o la totale assenza di legami familiari. Le attività programmate presso l Istituto Tecnico Industriale si rifanno ad un concetto pedagogico semplice: Scuola per il Lavoro e la Produzione, come alternativa all educazione teorica vigente ai tempi attuali. Si parla di esperienza alternativa perché di fronte all educazione puramente teorica si deve contrapporre l Educazione orientata al lavoro e alla produzione che da un lato abbia un carattere formativo e funzionale per lo studente e dall altro lo prepari perché diventi un elemento attivo che contribuisca allo sviluppo di un Industria Propria Nazionale. Dal 2001 si entra nel mondo del lavoro in base ad una Pianificazione in Base a Competenze, prendendo in considerazione la richiesta delle industrie e lo sviluppo della tecnologia. Si realizza inoltre una formazione integrale, lavorando con temi trasversali: Prevenzione della Violenza nella Scuola, Equità di Genere, Educazione alla Salute e Sessualità, Educazione Medio Ambientale. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 6 MESI DI PERMANENZA ALL ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi. EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute; comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell ambito dello stesso Paese di assegnazione; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero. partecipare alla valutazione finale progettuale PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi politici e di ordine pubblico: MANIFESTAZIONI DI PROTESTA: rischio di manifestazioni politiche, con possibili improvvisi scioperi, blocchi stradali, ferroviari ed aeroportuali (tale tipo di manifestazioni in Bolivia non sono eventi a termine ed hanno una durata che varia in funzione dello stabilimento di una trattativa con il Governo centrale). MICROCRIMINALITÀ: rapine violente e sequestri-lampo a scopo di estorsione a danno di stranieri e turisti (Lago Titicaca, La Paz e S.Cruz), furto di denaro e documenti sui mezzi pubblici che effettuano

5 la tratta da e per La Paz-Oruro-Salar de Uyuni. Cochabamba è una città tranquilla da questo punto di vista. Rischi sanitari: Ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali malaria e febbre gialla, concentrate soprattutto nella zona delle valli e in quella delle terre basse, chagas, dengue, soprattutto nei dipartimenti orientali (in particolari in quello del Beni e in quello di Santa Cruz); in aumento casi di influenza AH1N1 (in tutti i Dipartimenti territoriali boliviani in particolare nel Dipartimento e nella città di Santa Cruz, ad eccezione del Beni) e AH3N2 con alcuni decessi (in particolare nel dipartimento di La Paz). La leptospirosi è presente nelle zone tropicali ed amazzoniche. ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine pubblico: RISCHIO ACCORGIMENTO MANIFESTAZIONI DI PROTESTA MICROCRIMINALITÀ I volontari sono sempre accompagnati da operatori locali nelle manifestazioni; la partecipazione a manifestazioni sarà ammessa solo qualora esse siano a carattere nonviolento. Ai volontari saranno sconsigliati spostamenti extraurbani dei qualunque genere nelle aree a rischio, sia su mezzi pubblici che privati. Ogni spostamento del volontario sarà pianificato con gli operatori responsabili. Ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone isolate della città. I volontari saranno invitati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore (cellulari, macchine fotografiche ecc ) o grandi quantitativi di denaro. I volontari dovranno dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali e a custodire in luogo sicuro gli originali. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari: RISCHIO ACCORGIMENTO PROFILASSI E VACCINAZIONI Per evitare contagi e malattie trasmesse da alimenti e dall acqua si consiglia ai volontari di non bere acqua corrente e di disinfettare sempre bene frutta e verdura poiché possono essere contaminati da batteri, virus e parassiti. Il centro ospedaliero più vicino è: Caja Nacional de Salud 7,5 Km 1 ora e mezza a piedi 17 minuti in auto Clinica Los Olivos 8,9 Km 1 ora e 43 minuti a piedi 18 minuti in auto PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero nel presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi,..) il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

6 Inoltre, per la sede di attuazione si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi: Il disagio di vivere in ambienti privi di un sistema di riscaldamento Il disagio di vivere condividendo gli spazi e i tempi con altri volontari nella stessa abitazione. DESCRIZIONE SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: BOLIVIA- COCHABAMBA Cochabamba, sede di riferimento in Bolivia per il seguente progetto, si trova nell'omonimo dipartimento boliviano e si estende su 13 delle 16 province dello stesso, eccetto le province di Carrasco, Mizque e Campero. Secondo i dati dell ultimo Rapporto sullo Sviluppo Umano dell UNDP, la Bolivia conferma la sua 108 posizione in questa classifica stilata su 187 Paesi del mondo, con il 14% della popolazione boliviana in condizioni di estrema povertà (di cui 1,9 milioni sono bambini) e il 60% della popolazione che vive al di sotto della linea di povertà. Se osserviamo i due dati statistici che per antonomasia definiscono la concentrazione della ricchezza e la sperequazione nella popolazione, il coefficiente di Gini (57,3) e il rapporto tra il quintile più ricco e quello più povero della popolazione stessa (21,8), notiamo come in realtà la realtà boliviana è paragonabile ai paesi più poveri del mondo dell Africa sub-sahariana. E la conferma del profondo gap tra l area rurale e quella urbana, tra latifondisti e detentori dei grandi capitali da un lato e della maggioranza della popolazione dall altro. Questa grande disparità tra le due zone è la causa delle forti migrazioni che continuano ad esserci verso la città di Cochabamba che costituisce frequentemente una tappa previa anche per un emigrazione internazionale che interessa in particolare gli Stati Uniti e l Europa (soprattutto Spagna e Italia). Tuttavia, il livello di urbanizzazione della città di Cochabamba risulta incapace di assorbire il numero e i bisogni dei migranti e di offrire loro un grado adeguato di vivibilità scatenando una serie di nuove problematiche. La mancanza di opportunità economiche e i disastri naturali hanno fatto di Cochabamba il terzo Dipartimento a livello nazionale come numero di emigranti, dopo Potosí e La Paz, e il secondo in termini di emigrazione recente. Le destinazioni favorite sono l Europa (Spagna e Italia), gli Stati Uniti e l Argentina. Secondo rapporti dell Unità ambientale del Governo municipale, l area di Cochabamba occupa il primo posto nella lista delle città più contaminate del Paese. Rappresentanti della Liga de Defensa del Medio Ambiente (LIDEMA) affermano che questo sia dovuto alla carenza di politiche e strategie per preservare l ambiente e alla mancanza di attenzione da parte delle autorità. L acqua e l aria presentano un livello di inquinamento del 14% con effetti negativi sulla salute della popolazione. Il fattore suolo presenta una polluzione del 13,21%. Tra i fattori ambientali più danneggiati si trova la flora, con una percentuale di contaminazione del 9.43%, e il suolo, con una percentuale dell 8.49% (fonte LIDEMA) Un attenzione particolare si deve avere nell analisi della situazione riguardante la coltivazione della foglia di coca che influenza la vita e l economia della zona. Per gli abitanti del tropico di Cochabamba, la coltivazione della foglia di coca in questa zona è considerato uno dei settori più redditizi su cui investire, grazie alle generose caratteristiche del suolo e del clima umido caratteristico del Chapare. E senz altro noto a livello nazionale ed internazionale che questa coltivazione genera conflitto in Bolivia da più di 20 anni, soprattutto tra il governo centrale e gli abitanti del municipio. Questo conflitto, generato dalla problematica della coca e della sua distruzione nel quadro normativo dello Stato, nacque per l espansione delle coltivazioni di foglie di coca nella decade degli anni 80 che è aumentata secondo una scala mai conosciuta prima di allora (1.004% in soli 10 anni!), superficie attribuita alla sua attività illecita per il narcotraffico. Nel territorio di Cochabamba si interviene del settore Educazione e Istruzione DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: EDUCAZIONE E ISTRUZIONE A livello educativo, a Cochabamba, secondo il Ministero dell'educazione una persona su cinque è considerata analfabeta, essendo questa situazione ancora più acuta e grave se guardassimo all area rurale rispetto a quella urbana, e soprattutto se dividessimo secondo il genere, osservando che la maggioranza degli analfabeti sono di sesso femminile. A livello di scolarità si osserva la stessa cosa in relazione all area geografica e al genere, dove il 38% dei bambini e adolescenti si ritrovano profondamente ai margini del sistema educativo formale. Il suddetto sistema, inoltre, ha grosse difficoltà a trattenere gli alunni. L unica cosa che questo sistema educativo è in grado di mantenere è la presenza degli studenti nelle stesse classi

7 scolastiche; si osserva infatti che la percentuale degli alunni che ripetono lo stesso anno scolastico si incrementò dal 2010 al 2012 da un valore del 6,9% ad uno del 9,02%. Le conseguenze di queste due fenomeni sono cause allarmanti di una conclusione del ciclo scolastico molto bassa; nel 2010 solo il 29,5% degli alunni terminarono il 4 corso medio nell area urbana, e solo il 1,5% nell area rurale, con punte ancora più allarmanti se guardassimo solo alle donne. L analfabetismo funzionale è assoluto, raggiunge più del 70% nell area rurale e un 40% in quella urbana, è quanto ha dichiarato il Viceministro di Educazione Alternativa. Il funzionario di Stato ha sostenuto che gli indici di analfabetismo non erano diminuiti negli ultimi anni, nonostante le direttive della Riforma Educativa. Secondo questi indicatori è possibile concludere che l educazione formale in Bolivia non ha risposto né alle necessità della popolazione educanda, né a quelle del paese nella sua globalità. Quasi i due terzi (64,5%) dei bambini e adolescenti che abbandonano la scuola lo fanno per difficoltà economiche e per la conseguente necessità di cominciare a lavorare; il resto disertano per problemi familiari o altre cause. L educazione privata copre solo il 12% delle necessità nazionali, con all incirca 500 unità educative nell intero paese. Le scuole con più alto livello di rendimento e insegnamento sono, in generale, molto care e normalmente accolgono i figli dei gruppi sociali d élite delle principali città del paese. Esistono inoltre scuole private ubicate in aree urbane periferiche la cui qualità educativa non è molto distante da quella delle scuole pubbliche, che offrono però, come unico vantaggio rispetto a quest ultime, regolarità e costanza nel loro funzionamento. Nello specifico, osservando le situazione nell area di interesse del progetto è inoltre possibile osservare che il fenomeno dell immigrazione interna sta creando delle enormi sacche di povertà e marginalità nelle zone urbane, distruggendo i tessuti sociali e disgregando le famiglie, la prima rete di solidarietà cui un individuo si possa affidare. La debolezza e l incapacità di presa in carico da parte delle famiglie è lo specchio di comunità estremamente povere, fragili e con una debole cultura di solidarietà e di attenzione verso le persone più bisognose. In molti decidono di rivolgersi ai sacerdoti, alle parrocchie e alle realtà religiose per ricevere un aiuto assistenziale che però, per scarsità dei mezzi e mancanza di coordinamento con altre realtà ecclesiali, sociali e civili, non arriva a risolvere la deficienza cronica, ma solo a tamponarla per un tempo limitato. Gli interventi sociali che in qualche modo cercano di sopperire alle carenze dello Stato sono spesso quindi gestiti dalla Chiesa: a Cochabamba si contano 170 tra attività per la terza età, asili nido, orfanotrofi, spazi dedicati a ragazzi a rischio, centri integrali, convitti rurali e doposcuola. Solo negli ultimi anni, almeno a livello diocesano, sta maturando la consapevolezza della necessità di una formazione tecnica e umana di persone, risorse locali, che possano sentirsi corresponsabili della situazione di emarginazione di tantissime persone che vivono attorno a loro, maturando il desiderio di formarsi e organizzarsi per condurre istanze opportune ai vari livelli competenti. Nel settore Educazioe ed Istruzione si interviene nel contesto di Cochabamba con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. I destinatari diretti sono: i 580 minori frequentanti le scuole della Ciudad de los Niños I beneficiari indiretti sono: le famiglie dei 580 ragazzi che frequentano le scuole della Ciudad de los Niños (per un totale di circa persone) OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Contribuire al miglioramento dell offerta formativa e ricreativa realizzata dalle scuole Ciudad del Niño di Cochabamba in favore di 580 bambini della città. Promuovere l istruzione in ambito tecnico ed umanistico per i 580 minori della città. Creare e promuovere nuove attività ricreative e aggregative DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1. Miglioramento gestione e realizzazione attività formative: 1. Incontri settimanali di pianificazione e coordinamento con gli operatori dei due centri minorili.

8 2. Realizzazione di 4 incontri mensili per definizione della programmazione delle attività mensili dei 2 centri 3. Incontri mensili con i Direttori delle unità educative di minori. 4. Realizzazione di materiale didattico e di sensibilizzazione da utilizzare nelle attività quotidiane con i minori. 5. Organizzazione di uno spazio di stimolazione di psicomotricità infantile per i 30 minori in età prescolare e realizzazione di 4 incontri comunitari per la sua promozione. 6. Pianificazione ed implementazione di un servizio di sostegno didattico per 110 alunni frequentanti le scuole della Ciudad del Niño in tutte le materie curriculari: lingua, lingue straniere, geografia, scienze, arte, ed. fisica, matematica, etc. Azione 2. Promuovere l istruzione tecnico-umanistica per i minori: 1. Realizzazione di 15 attività didattiche/mese a supporto dell insegnamento scolastico per tutte le fasce d età dei 150 alunni delle scuole. 2. Realizzazione di 1 Incontro mensile con gli insegnanti ed educatori delle scuole per l organizzazione delle attività educative delle scuole primarie (corsi di lingua, ed. fisica, di arte, etc.) 3. Organizzazione e realizzazione di 2 corsi di inglese rivolti a 50 alunni e ricerca-elaborazione del relativo materiale didattico. 4. Organizzazione e realizzazione di 2 corsi di informatica rivolti a 50 alunni e ricerca-elaborazione del relativo materiale didattico. 5. Organizzazione ed implementazione di 2 laboratori per combattere l abbandono scolastico rivolto a 50 alunni (corsi di recupero, affiancamento in aula, appoggio psicologico, etc.) 6. Individuazione e monitoraggio di alunni con difficoltà di apprendimento. 7. Realizzazione di 4 incontri annuali per l orientamento e per l inserimento dei ragazzi diplomati presso istituti professionali della Ciudad del Niño o della città di Cochabamba. 8. Due corsi/anno di formazione e aggiornamento per 60 docenti del movimento Fe y Alegria. 9. Elaborazione di 5 kit didattici a supporto dei corsi di formazione scolastici. Azione 3. Nuove proposte ricreative ed aggregative: 1. 1 Incontro settimanale con gli operatori delle scuole per la definizione della programmazione delle attività mensili. 2. Incontri mensili con i direttori delle unità educative. 3. Organizzazione e realizzazione di circa 200 laboratori pomeridiani di doposcuola, di animazione sociale, teatro, attività ludico-ricreative, pittura, rivolti ai 150 minori dei 2 centri. 4. Organizzazione e realizzazione di attività sportive di aggregazione pomeridiane (calcio, pallavolo, nuoto, e danza) rivolte a 150 minori dei 2 centri. 5. Servizio di assistenza e supporto ai minori con disagio familiare, situazione di violenza e devianza ( incontri con educatori, consulenza psicologica, etc.). 6. Promozione e organizzazione di spazi di gioco ed educazione informale attraverso attività ludiche e giochi di intrattenimento 7. Monitoraggio e valutazione delle attività realizzate. Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività 60 docenti delle scuole professionali Azione Direttore Azione 1 1 segretaria / contabile Azione 1 15 educatori professionali della comunità Ciudad del Niño Azione pediatra Azione 3 1 assistente sociale Azione 3 1 psicologa Azione 3 1 psicopedagogista Azione 3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto: I volontari/e in servizio civile n 1-2 saranno coinvolti nelle seguenti attività: Collaborazione con gli educatori locali nelle attività di pianificazione e programmazione degli interventi educativi e sociali nei centri minorili.

9 Affiancamento agli educatori locali nella programmazione, preparazione e realizzazione di attività ludiche e ricreative di minori. Collaborazione nelle attività collegate all area educativa (sostegno didattico, recupero scolastico, corsi di lingue, etc ). Collaborazione nelle attività collegate all area ricreativa (sport, arte e pittura, doposcuola, aggregazione, teatro, etc ) Supporto agli educatori locali nella programmazione e attuazione di incontri di sensibilizzazione sul tema della scuola e dell abbandono scolastico. Affiancamento alle attività pomeridiane di educazione e aggregazione giovanile dedicate ai 580 minori dei due centri. Collaborazione con gli educatori locali nel supporto del servizio di assistenza ai minori con disagio familiare etc negli incontri con educatori e psicologi. Collaborazione nella valutazione delle attività implementate. REQUISITI: I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i candidati, e i preferibili requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i volontari andranno ad implementare Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi; Competenze informatiche di base e di Internet. Specifici: volontario/a n 1 e 2 Preferibile formazione in: scienze dell'educazione, psicologia, scienze sociali, antropologia o scienze umanistiche e della comunicazione in generale; Preferibile buona conoscenza della lingua spagnola Preferibile pregressa esperienza con gruppi di bambini e di giovani Preferibile esperienza nell elaborazione di materiale formativo e/o nella gestione di momenti formativi, laboratori e corsi di aggiornamento DOVE INVIARE LA CANDIDATURA tramite posta raccomandata A/R : la candidatura dovrà pervenire direttamente all indirizzo sotto riportato.(nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande) ENTE CITTA INDIRIZZO TELEFONO SITO CELIM BG Bergamo Via del Conventino, tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a celimbergamo@legalmail.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI Est Europa Albania - CELIM). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) Codice: Titolo: Tipo: Durata: IFO2014MAPMOZ Fair Play: un itinerario di crescita, formazione e socializzazione per i bambini e bambine e adolescenti in un

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

40 miliardi di dollari. 150 paesi. Sconfiggere l estrema povertà nel mondo OBIETTIVO:

40 miliardi di dollari. 150 paesi. Sconfiggere l estrema povertà nel mondo OBIETTIVO: 40 miliardi di dollari 150 paesi OBIETTIVO: Sconfiggere l estrema povertà nel mondo Obiettivi TARGET: 1 Dimezzare la povertà assoluta e la fame nel mondo 2 Assicurare l istruzione elementare per tutti

Dettagli

DONNE E LAVORO AGRICOLO:

DONNE E LAVORO AGRICOLO: DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA

Dettagli

Una nuova IMPRONTA da realizzare

Una nuova IMPRONTA da realizzare Sintesi del progetto di finanziato dalla Regione Lombardia da realizzarsi in 2 mesi (5 ottobre 2009 4 ottobre 200) Scadenza presentazione domande: 27 luglio 2009 L IMPRONTA Associazione Onlus Ente accreditato

Dettagli

Mani Tese 2013. www.manitese.it u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a

Mani Tese 2013. www.manitese.it u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a MANI TESE ONG/ONLUS Da 49 anni verso un mondo più giusto Mani Tese è un Organizzazione Non Governativa nata in Italia nel 1964 per combattere la fame e gli squilibri

Dettagli

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1 ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978 Newsletter nr.1 Indice: Formazione professionale forma di riduzione della disoccupazione Progetto Accedere alla formazione per lo sviluppo

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

Missionarie della Fanciullezza

Missionarie della Fanciullezza Missionarie della Fanciullezza Nutriamo un grande amore per i fanciulli, che occupano un posto centrale nel cuore e nei progetti di ogni suora della Congregazione. Cost. Missionarie della Fanciullezza

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI NAPOLI 2) Codice di accreditamento: NZ05738 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico.

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico. 1) Titolo del progetto: Baby Parking in Ospedale 2) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Educazione e Promozione Culturale Area: E 01 Centri di aggregazione

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio

Dettagli

Comenius Regio perché? Le opportunità di un partenariato europeo legato al territorio per il miglioramento delle politiche educative

Comenius Regio perché? Le opportunità di un partenariato europeo legato al territorio per il miglioramento delle politiche educative Comenius Regio perché? Le opportunità di un partenariato europeo legato al territorio per il miglioramento delle politiche educative Elena Bettini Seminario di informazione sulla gestione dei partenariati

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational

Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational Interventi informativi ed educativi per la prevenzione dell incidentalità stradale correlata al consumo di alcol e droga prof.ssa Paola Cannavale COME NASCE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro

Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro Seminario ENIS Italia 5-6-7 aprile 2006, Villa Lucidi Monte Porzio Catone (Roma) Maria Blasini Giovanni Andreani Scuola ENIS Dante Alighieri

Dettagli

Organizzazione dei Servizi Sociali. Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come oggi la conosciamo.

Organizzazione dei Servizi Sociali. Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come oggi la conosciamo. 1 Organizzazione dei Servizi Sociali Minori e famiglia Scienze filosofiche e dell educazione Prof. Mauro Serio 2 Famiglia e lavoro Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI.

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. CODICE CIG 7147914D3 1. PREMESSA Si intende realizzare le azioni necessarie

Dettagli

Nati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario

Nati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario Linee guida per la compilazione del questionario Maggio 2014 Introduzione Gli indicatori e le relative linee guida riportati in questo breve documento sono stati elaborati da Fondazione Fitzcarraldo attraverso

Dettagli

BAMBINI ADOLESCENTI FELICI CIDADE DOM BOSCO CORUMBA

BAMBINI ADOLESCENTI FELICI CIDADE DOM BOSCO CORUMBA BAMBINI ADOLESCENTI FELICI CIDADE DOM BOSCO CORUMBA CONTESTO Il progetto promosso MATO GROSSO - Criança e Adolescente Feliz (Bambini e Adolescenti Felici) viene portato avanti dalla comunità salesiana

Dettagli

Meccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani

Meccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani Meccanismo di monitoraggio Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani Obiettivi della Convenzione La Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo; Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali

Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà Per maggiori informazioni sulla lotta per sconfiggere la povertà, visitate i siti: www.ifad.org www.ruralpovertyportal.org Fondo

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

Il sostegno a distanza: il porticciolo cui attraccare

Il sostegno a distanza: il porticciolo cui attraccare Il sostegno a distanza: il porticciolo cui attraccare I bambini che sosteniamo a distanza hanno un punto comune: sono creature con un valore infinito che per qualche ragione contingente si trovano in balia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A)

COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A) COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A) Nasce nel 2000 a Pray (BI), paese di circa 2400 abitanti della Comunità Montana Valsessera La fondano 10 soci, tutti di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Oggi

Dettagli

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: gna 4 CARATTERISTICHE

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA

Dettagli

31 dicembre 2010. 14 marzo 2010. Non è stabilita alcuna scadenza per la presentazione delle richieste

31 dicembre 2010. 14 marzo 2010. Non è stabilita alcuna scadenza per la presentazione delle richieste Soggetti finanziatori Progetto Scadenza ALLEANZA ASSICURAZIONI Iniziative che hanno come scopo: 1. progetti di formazione e/o inserimento professionale dei giovani finalizzati all'uscita da situazioni

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

- Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012

- Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012 - Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012 1. Premessa Il Gruppo Megamark di Trani, azienda leader nel

Dettagli

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Una straordinaria opportunità per ragazzi e ragazze in Italia e all estero

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Una straordinaria opportunità per ragazzi e ragazze in Italia e all estero SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Una straordinaria opportunità per ragazzi e ragazze in Italia e all estero KOSOVO CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI ASIA EUROPA 2012 SCHEDA SINTETICA Volontari

Dettagli

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO COMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO 2015/2017 (Art. 48 del D.Lgs. 198/2006) Approvato con deliberazione della Giunta comunale

Dettagli

ActionAid e le Aziende per la Giustizia Sociale!

ActionAid e le Aziende per la Giustizia Sociale! ActionAid e le Aziende per la Giustizia Sociale! Indice dei contenuti ActionAid Italia Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale ActionAid e la Giustizia Sociale Progetto Etiopia Aziende in azione per

Dettagli

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo

Dettagli

Da gruppo informale ad associazione

Da gruppo informale ad associazione DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente

Dettagli

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

Comune di Jesi. Protocollo d intesa Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

Learning fraternity, per una terra di tutti Progetto di Educazione allo Sviluppo Anno scolastico 2015-2016

Learning fraternity, per una terra di tutti Progetto di Educazione allo Sviluppo Anno scolastico 2015-2016 Learning fraternity, per una terra di tutti Progetto di Educazione allo Sviluppo Anno scolastico 2015-2016 «Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano a vicenda in un contesto

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Centro Servizi Stranieri

Centro Servizi Stranieri Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto

Dettagli

Assistenza pomeridiana per alunni delle scuole elementari e medie

Assistenza pomeridiana per alunni delle scuole elementari e medie Progetto n. 54 Incentivazione regionale: ufficio assistenza scolastica Titolo del progetto: Durata: Portatore del progetto: Assistenza pomeridiana per alunni delle scuole elementari e medie 1 anno GRW

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA'

Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA' Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA' Approvato con deliberazione consiliare n. 51 del 20 maggio 1996 Modificato con deliberazione

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive

Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Nuove forme per l accoglienza familiare Firenze, 6 marzo 2013 Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Dott.ssa Sandra Di Rocco Responsabile P.O. Interventi per Minori e Famiglia del Comune

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

CENTRO COMUNALE DI CITTADINANZA

CENTRO COMUNALE DI CITTADINANZA 1. NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ CENTRO COMUNALE DI CITTADINANZA Considerato che dall analisi delle attività svolte dai Centri di Cittadinanza Comunale, realizzati nei

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Soroptimist International d'italia

Soroptimist International d'italia PROTOCOLLO D'INTESA TRA Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Soroptimist International d'italia (di seguito denominato Soroptimist) "Promuovere l'avanzamento

Dettagli

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come:

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come: AREA MINORI PREMESSA Nel Piano Regionale Socio Assistenziale l area dei minori viene definita anche Area dell età evolutiva e del disadattamento, dove l obiettivo primario è quello di fornire elementi

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli