N componente 5 N azione Realizzazione di campagne di comunicazione COMUNE DI PIETRA LIGURE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione COMUNE DI PIETRA LIGURE"

Transcript

1 N componente 5 N azione Realizzazione di campagne di comunicazione COMUNE DI PIETRA LIGURE AZIONE DI SISTEMA D Partner responsabile Regione Liguria

2 PREMESSA: Contesto dell'opera di informazione e comunicazione Comune di Pietra Ligure (SV) Il progetto MARITTIMO ResMar: Programma di cooperazione transfrontaliera Italia- Francia Marittimo RES - MAR Reseau pour l environnement dans l espace Maritime è un progetto Strategico Marittimo, in quanto prevede una cooperazione transfrontaliera di portata ampia, sull area costiera e marittima dell Alto Tirreno ed è finalizzato a sviluppare politiche congiunte, integrate e condivise nel campo ambientale e elle produzioni rurali e marine nei territori delle regioni partner. In particolare i partner di RES MAR si impegnano ad individuare le migliori strategie di tutela ambientale dei comparti acqua e suolo, attraverso sistemi di monitoraggio, prevenzione dei rischi, gestione delle problematiche ambientali e delle emergenze, mitigazione dei fenomeni di inquinamento. RES MAR è suddiviso in tre filoni: gestione delle risorse idriche, erosione costiera e dinamica dei litorali, governance territoriale, che raggruppano le 4 azioni di sistema ed i 3 sottoprogetti nei quali è strutturato l intero progetto. Il terzo filone riguarda la governance territoriale finalizzata alla mitigazione degli impatti ambientali su acqua e suolo di attività produttive rilevanti, in particolare la individuazione di un modello di governo delle problematiche di conferimento dei rifiuti stagionali (turismo) nelle aree costiere. Nell'ambito della definizione di Linee guida per la gestione integrata dei rifiuti in ambiti costieri ad alta pressione turistica è prevista l'attivazione di interventi di comunicazione ambientale finalizzati all'incremento della partecipazione delle utenze domestiche e non domestiche agli obiettivi di raccolta differenziata, specie nel periodo di alta stagione turistica. Il Comune di Pietra Ligure, nell'ambito della Azione di Sistema D Modello di governo delle problematiche di conferimento dei rifiuti da escursioni stagionali (nautica, turismo) nei sistemi insidiativi e produttivi, è stato individuato dalla Regione Liguria con D.D. n.98/2012 quale Area Pilota ed è destinatario di uno specifico finanziamento per lo sviluppo di una campagna di 2

3 comunicazione da strutturare durante il periodo estivo finalizzata all'incremento degli obiettivi di Raccolta Differenziata del sistema Porta a Porta già attivo nel Comune di Pietra Ligure. La campagna di comunicazione dovrà essere messa in atto tramite la condivisione degli obiettivi e contenuti della campagna, in tutte le sue fasi, con l'amministrazione Comunale e il Soggetto Gestore del servizio di Igiene Urbana secondo le linee guida stabilite dalla Regione Liguria. L'obiettivo principale della campagna di comunicazione è di raggiungere in maniera incisiva e diffusa la popolazione turistica e le utenze non domestiche caratterizzate da picchi di produzione di rifiuti nel periodo estivo al fine di mantenere elevata la quantità e qualità dei rifiuti raccolti in maniera differenziata. A tale scopo è prevista una attività di censimento rivolta alle utenze non domestiche per l'analisi degli effettivi bisogni di sacchi e contenitori per la raccolta differenziata in funzione degli spazi disponibili e delle volumetrie necessarie a ciascuna tipologia di esercizio. 3

4 1. CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FINALIZZATA ALLA MASSIMIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E ALLA DIFFUSIONE DEL SISTEMA DOMICILIARE 1.1 STRATEGIA E OBIETTIVI L esperienza maturata in diversi contesti urbanistici e sociali ha evidenziato che le campagne informative hanno efficacia solo se ai classici vettori cartacei (lettere, pieghevoli, manifesti, ecc.) si associano contatti diretti con i cittadini. La strategia informativa poggia quindi le sue basi sulla realizzazione di elementi di comunicazione integrata, la quale prevede: - interventi tipici delle campagne informative con vettori classici e materiali di visibilità (brochure, manifesti, locandine, striscioni, espositori etc.); - contatti diretti e incontri pubblici; - programmi di formazione interna; - mailing con distribuzione/cassettaggio postale suddiviso in utenze domestiche e utenze non domestiche; - attività di Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche; Le finalità fondamentali della presente campagna di comunicazione sono le seguenti: anticipare ed accompagnare l attivazione dei servizi aggiuntivi rivolti alle utenze non domestiche; coniugare le attività di comunicazione con quelle di monitoraggio del servizio; coinvolgere in modo attivo i cittadini, le utenze selezionate e la popolazione turistica nello sviluppo delle raccolte differenziate; aumentare la consapevolezza dei cittadini in merito al valore sociale, economico e ambientale della proprie scelte in materia di acquisto e di corretto smaltimento dei rifiuti; ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica, attraverso la riduzione dell acquisto di imballaggi e l aumento della raccolta differenziata 4

5 coinvolgere i turisti e i non residenti incrementando la consapevolezza, l'informazione e la partecipazione in relazione al sistema di raccolta differenziata in atto. Gli obiettivi specifici che si pone il Comune di Pietra Ligure e che dovranno essere trasmessi all'interno dell'opera di comunicazione sono: Aumentare la raccolta differenziata tramite la realizzazione di isole ecologiche stradali per facilitare il conferimento da parte di residenti e non residenti in orari diversi rispetto al calendario di raccolta domiciliare, Migliorare la qualità dei rifiuti differenziati attraverso il monitoraggio delle isole ecologiche e corretto conferimento degli utenti a seguito di interventi di formazione e coordinamento con gli Eco-vigili (corpo di Polizia Municipale) e un gruppo di Eco-volontari composto da studenti delle scuole medie e volontari delle associazioni, Migliorare le dotazioni specifiche per le utenze non domestiche a carattere stagionale attraverso il censimento delle stesse e la successiva consegna dei contenitori, Incrementare la partecipazione della popolazione turistica e l'informazione circa le modalità del servizio attraverso: Campagna di Comunicazione tabellare e cartacea presso utenze non domestiche turistiche quali lidi balneari, ristoranti, campeggi, altre strutture ricettive Iniziative rivolte a proprietari di Seconde case e residenti Punti informativi territoriali rivolti principalmente ai turisti per la diffusione delle modalità di raccolta, modalità di ritiro della dotazione kit per la raccolta differenziata Realizzazione di un convegno con finalità informative e di divulgazione dei risultati Diffondere le finalità e gli obiettivi della campagna di comunicazione attraverso i media locali mediante comunicati stampa e conferenze stampa. 5

6 1.2 TARGET La campagna di comunicazione è rivolta a tutte le utenze (nuclei familiari, esercizi commerciali, turisti e proprietari di seconde case non residenti) quantificate complessivamente in circa unità. Nella predisposizione degli strumenti di comunicazione si terrà conto delle ulteriori segmentazioni del target di riferimento: - Utenze domestiche stabili; - Utenze domestiche stagionali; - Utenze non domestiche; - Utenze non domestiche di carattere stagionale. 1.3 MEDIA PLANNING MATERIALI E STRUMENTI INFORMATIVI Di seguito si riporta la descrizione puntuale di tutti i materiali e gli strumenti informativi previsti per la campagna di comunicazione. Progettazione grafica Il soggetto gestore della Campagna informativa provvederà alla realizzazione grafica dell'immagine coordinata che contemplerà la presenza di un logo e uno slogan identificativi dell'iniziativa. Pertanto, i seguenti materiali di comunicazione, saranno caratterizzati da una immagine grafica coordinata e contenuti specifici che saranno definiti in accordo con l Amministrazione Comunale: - Manifesti: da riprodurre in formato 70x100cm, in quadricromia, carta monopatinata 115 gr, con immagine e head-line portanti. Semplici e impattanti, non propongono modalità operative ma concetti, ovvero le ragioni di fondo della raccolta differenziata, con in evidenza un box informativo contenente tutte le informazioni di contatto (numero telefonico, punti informativi, etc.). - Locandine informative spazi pubblici: da riprodurre in formato A3, in quadricromia su carta 130 gr. Contengono le informazioni di base per lo svolgimento di una corretta raccolta differenziata descritte in maniera sintetica (punti di contatto, modalità di consegna kit, modalità 6

7 di raccolta), da utilizzare per affissione nei punti di affluenza dei turisti e dei residenti (esercizi commerciali, uffici pubblici, etc.). - Locandine informative per Spazi condominiali: da riprodurre in formato A3, in quadricromia su carta 130 gr. Contengono le informazioni di base per lo svolgimento di una corretta raccolta differenziata descritte in maniera sintetica (punti di contatto, modalità di consegna kit, modalità di raccolta), da affigere all'interno dei condomini preferibilmente a seguito di ordinanza sindacale. - Striscioni stradali: da riprodurre in formato 2 x 1 m, garantiscono grande visibilità nei luoghi di maggiore passaggio, e sono riutilizzabili in diversi contesti (incontri pubblici, punti informativi, etc.). - Pieghevole: f.to A4 4 col. 130 gr. Carta Riciclata/FSC contiene le informazioni di base per lo svolgimento di una corretta raccolta differenziata descritte in maniera maggiormente dettagliata rispetto ai manifesti e alle locandine (punti di contatto, modalità di consegna kit, modalità di raccolta), da riprodurre in tre lingue: Italiano, Inglese, Tedesco/Francese. Altri materiali e strumenti informativi In aggiunta ai materiali sopra citati si prevede la produzione dei seguenti: - Espositori con tasca. Gli espositori con tasca saranno posizionati nei principali luoghi di aggregazione e di fruizione pubblica (uffici pubblici, esercizi commerciali, Info Point Comunale, punti informativi itineranti etc.) e conterranno al loro interno i pieghevoli avanzati dalla distribuzione via cassettaggio postale e altro materiale informativo. Da realizzarsi in cartone o plexiglass. - Cartelloni informativi 40X60 cm in lamierino, adatti per esterno e compresi di paletto per isolette ecologiche in spiagge libere NOTA: tutti i materiali di comunicazione dovranno riportare i loghi del Progetto RES-MAR secondo le specifiche dettate dalla Regione Liguria. 7

8 1.4 MAILING Immediatamente dopo la produzione dei materiali informativi, sarà effettuato un mailing a tutte le utenze interessate: - Utenze domestiche; - Utenze non domestiche con raccolta organico; - Utenze non domestiche senza raccolta organico. Il mailing sarà realizzato tramite distribuzione e cassettaggio postale da una squadra all uopo preposta, e veicolerà i seguenti materiali informativi; Pieghevole formato A4, 3 ante, 4 colori in carta riciclata, con immagine e head-line portanti, dove saranno esplicitate in modo sintetico ed efficace tutte le novità del servizio, con diverse informazioni utili su orari, metodi, luoghi e referenti del nuovo servizio. Le restanti copie non distribuite attraverso il cassettaggio postale saranno rese disponibili in appositi distributori/espositori all interno dei principali luoghi pubblici, oltre che presso i momenti di animazione territoriale. 1.5 AZIONI DI INFORMAZIONE DIRETTA Successivamente alla produzione e stampa dei materiali informativi partirà una serie di azioni di informazione diretta. Più in particolare: Punti Informativi Itineranti Con l attivazione dei Punti Informativi Itineranti ci si propone l obiettivo di avviare uno scambio di informazioni di tipo interpersonale, con particolare riguardo alle utenze non residenti e/o turistiche. Il punto informativo sarà aperto in orario anche serale in giornata festiva o prefestiva da definire in accordo con l'a.c.. I punti saranno presidiati da nr. 2 persone opportunamente formate. I punti informativi dovranno essere allestiti con Gazebo o altra struttura mobile e dovranno riportare attraverso striscioni/cartelloni l'immagine coordinata della campagna di comunicazione Gli animatori, adeguatamente formati, distribuiranno opuscoli, materiale informativo multilingue (Eco-Calendari e volantini) e altro. I Punti itineranti saranno allestiti presso specifici gazebo in luoghi di grande affluenza da concordare con l'a.c. 8

9 Presso i punti informativi saranno a disposizione i seguenti gadget o altri equivalenti in accordo con l'amministrazione comunale: Gadget tipo posacenere da spiaggia con stampa logo e slogan della campagna Presso l Info Point e i punti informativi, i cittadini, i non residenti, le utenze turistiche e tutti gli interessati potranno richiedere qualsiasi informazione riguardante: tipologie e caratteristiche di rifiuti, modalità di conferimento dei rifiuti, orari di raccolta, assegnazione/sostituzione di contenitori, calendario zone e orari dello spazzamento stradale, compostaggio domestico, risultati ottenuti e raggiungimenti degli obiettivi prefissati dalla A.C. iniziative di interesse pubblico (incontri, convegni, eventi), segnalazione disservizi, reclami, suggerimenti e chiarimenti. 1.6 ATTIVITA DI UFFICIO STAMPA E RELAZIONI PUBBLICHE Le attività di Ufficio Stampa previste comprendono: - la redazione di comunicati stampa - l organizzazione e la gestione di conferenze stampa (inviti, cartelle stampa, resoconti) Si prevede la realizzazione di n. 1 conferenza stampa nella fasi di start-up: - la conferenza sarà organizzata per illustrare l iniziativa almeno una settimana prima dell'avvio della campagna; Durante la conferenza stampa ufficiale di presentazione dell avvio delle attività saranno presentati per la prima volta ai media locali i materiali di comunicazione, la strategia e la pianificazione e dei tempi della campagna di comunicazione. Il servizio dovrà garantire la realizzazione di almeno nr. 2 ulteriori comunicati stampa ad uso dell'amministrazione Comunale nel corso della campagna informativa. 1.7 EVENTI E CONVEGNISTICA Il presente piano prevede la realizzazione di un evento convegnistico a carattere regionale finalizzato alla diffusione delle buone pratiche messe in atto in ambito turistico nella gestione dei rifiuti. L'evento, organizzato e coordinato dal Comune di Laigueglia, prevede, inoltre, la 9

10 presentazione delle attività messe in atto nell'ambito del progetto RES-MAR dalla Regione Liguria e dal Comune di Pietra Ligure. 1.8 MONITORAGGIO DEL TERRITORIO Nell'ambito delle azioni di monitoraggio del territorio si prevede la realizzazione di nr. 1 incontro finalizzato alla formazione e informazione del corpo di Polizia Municipale per le azioni di monitoraggio del servizio e della funzionalità delle isole ecologiche stradali che il Comune di Pietra Ligure ha attivato per il potenziamento del servizio di raccolta differenziata. L'incontro, da realizzarsi anche tramite l'utilizzo di presentazioni Power Point, sarà incentrato sulla descrizione delle attività che il Comune intende mettere in atto nell'ambito del progetto RES-MAR e sul coordinamento dei diversi soggetti interessati. Il soggetto gestore delle attività di comunicazione sarà tenuto al coinvolgimento nelle attività di monitoraggio del territorio e animazione culturale, delle associazioni e delle scuole del Comune di Pietra Ligure secondo le indicazioni dell'amministrazione Comunale. In particolare sono previsti nr. 2 incontri di formazione, coordinamento e monitoraggio con i volontari di scuole e associazioni. Si prevede la fornitura di un completo di maglietta e cappellino con loghi e slogan della campagna di comunicazione. Il progetto prevede una somma di riserva da destinare quale premialità alle scuole che avranno offerto il loro contributo al progetto eco-volontari, il premio dovrà essere finalizzato all'acquisto di materiale didattico e multimediale. 10

11 2. SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEI KIT PORTA A PORTA UTENZE NON DOMESTICHE Oltre alla comunicazione effettuata attraverso manifesti, lettere alla cittadinanza, brochure, assemblee, e gli altri media pianificati, la consegna dei kit rappresenta un'utile opportunità di contatto tra i responsabili del servizio (gli operatori) e i cittadini. Nel presente progetto è prevista l'attività di supporto alla consegna per le Utenze non Domestiche per cui è prevista la dotazione di contenitori specifici per la raccolta differenziata con lo scopo di migliorare e facilitare le modalità di conferimento. 2.1 MODALITÀ DI GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI DISTRIBUZIONE DEI KIT Operazioni Preliminari 1. Definizione calendario e modalità di consegna Attraverso incontri con il soggetto gestore si procederà alla definizione di un calendario di consegna utile alla realizzazione del servizio. 2. Informazione tramite Incontri dedicati L'attività di consegna, insieme a quella di censimento dovrà essere preceduta da un incontro conoscitivo e informativo con le utenze interessate o loro rappresentanti per definire le modalità dell'iniziativa. 3. Schede di consegna Il servizio dovrà prevedere la predisposizione di schede di consegna in modo che, uniformemente ai risultati del censimento utenze, contenga tutti i dati utili relativi alle utenze servite e alle forniture relative. 4. Attività di formazione e informazione degli operatori Il comunicatore responsabile della mediazione con i cittadini dovrà essere opportunamente formato tramite incontri specifici. Le informazioni convogliate saranno di carattere tecnico, relativamente al database da utilizzare ai fini della consegna e rilevazione, quanto di carattere relazionale per l'attività di direct relation da svolgere con la cittadinanza. 11

12 Operazioni di consegna 1. Modalità di consegna La consegna avverrà secondo le previsioni progettuali e le risultanza del censimento. Nel caso in cui le utenze non siano presenti al momento della consegna, si provvederà alla comunicazione tramite avviso cartaceo del luogo deputato alle operazioni di consegna definito con la A.C. (es. Info Point). 2. Il ruolo del comunicatore Il comunicatore si occuperà di spiegare all utente le modalità e le motivazioni dei servizi di raccolta. Il comunicatore dovrà, inoltre, essere preparato per la risoluzione di problematiche di tipo tecnico relativamente alla volumetria, tipologia e posizionamento dei contenitori, in modo da ridurre le occasioni di conflitto che si dovessero generare con le utenze maggiormente ostili al cambiamento. 3. Reportistica e Monitoraggio Per quanto concerne l attività di verifica e organizzazione schede, si prevede di operare nel modo seguente: - Realizzazione report sintetico su supporto informatico delle schede di consegna. - Relazione dell'andamento delle attività che evidenzi: a) Mancata consegna; b) Rifiuto consegna contenitori; c) Necessità di ripassaggio per verifica condizioni 12

13 3. ATTIVITÀ DI CENSIMENTO DELLE UTENZE NON DOMESTICHE 3.1 OBIETTIVI Durante l avvio dei servizi di raccolta domiciliare riveste un ruolo strategico l'attività di censimento delle utenze. Tale fase è necessaria per avviare il servizio riducendo i margini di errore nelle fasi di consegna, incrementando la coerenza del ruolo TARSU e, più in generale, mitigando le occasioni di conflitto con l'utenza dovute all'avvio del servizio domiciliare e alle sue variazioni. L'obiettivo previsto dal censimento delle utenze non domestiche con carattere stagionale nel Comune di Pietra Ligure è quello di fornire alla A.C. e al soggetto gestore: correttezza delle informazioni anagrafiche relative alle utenze: o n. utenze e tipologia secondo le categorie di cui D.P.R. n 158/99 individuazione puntuale delle volumetrie e dei posizionamenti con analisi delle problematiche di tipo logistico individuazione di un referente unico per la consegna informazione diretta circa le modalità di svolgimento del servizio Il censimento sarà finalizzato alla individuazione della migliore dotazione in termini di attrezzature per le utenze non domestiche dell'area maggiormente interessata da flussi turistici e da problematiche relative agli spazi e al posizionamento dei contenitori. Le utenze interessate sono state stimate pari a MODALITÀ DI GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI CENSIMENTO Nel presente paragrafo si riportano le procedure di gestione dell'intervento prevedendo diverse fasi di azione: a) Attività Preliminari, b) Indagine del Territorio, c) Raccolta e Analisi Dati Attività Preliminari Le Attività preliminari comprendono: Acquisizione Database Verifica e aggiornamento moduli di indagine Formazione operatori di indagine Incontro preliminare con associazioni di categoria e utenze interessate 13

14 3.2.2 Indagine del territorio Il soggetto gestore provvederà alle attività di indagine territoriale secondo le seguenti modalità: Verifiche puntuali sul territorio piani di lavoro a) Gli addetti al censimento saranno organizzati e coordinati al fine di rispettare un piano di lavoro precedentemente definito. Il censimento sarà effettuato da operatori opportunamente formati utilizzando lo strumento del modulo di indagine. Fase di rilievo e concertazione con le singole utenze con analisi delle eventuali criticità. a) Le indagini territoriali, al fine di individuare le volumetrie dei contenitori e lo spazio per allocare le dotazioni, riguarderanno le Utenze non domestiche con prevalente carattere stagionale: controllo dell esistenza dell utenza, valutazione del potenziale produttivo, verifica degli spazi di pertinenza per contenitori - eventuale modifica del data base Raccolta e Analisi Dati I dati rilevati nello svolgimento dell'indagine saranno raccolti attraverso schede di sintesi: 1) UTENZE NON DOMESTICHE a. Circoscrizione, zona, quartiere di riferimento b. Isolato c. Numero scheda identificativo dell utenza d. Codice via e. Indirizzo dell utenza f. Numero civico (Bis, Int, Let, Numero secondario) g. Ragione sociale e nominativo dell utenza (da confermare) h. Categoria TARSU dell utenza i. Metratura di esercizio j. individuazione referenti di consegna k. Volumetrie, posizionamento, altri dati previsti dalle schede di indagine 14

15 3.3 GESTIONE DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE La gestione delle informazioni raccolta dovrà garantire la massima leggibilità e utilizzo da parte degli uffici competenti e del gestore del servizio. A tal fine si dovrà garantire: il trasferimento su supporto telematico dei dati raccolti che sarà assicurato dal Responsabile delle operazioni di censimento nel formato concordato con la S.A. aggiornamento del database sulla base delle seguenti fasi di consegna kit e avvio del servizio in modo da fornire uno strumento unico adatto alle diverse esigenze degli uffici tecnici comunali. Il formato che si propone di utilizzare per la realizzazione del database al fine di sfruttare al massimo le opzioni di filtraggio e collegamenti dei dati è Excel. 15

16 4. ACQUISTO DI ATTREZZATURE AI FINI DELL'ULTERIORE IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA PORTA A PORTA A seguito dell'analisi del sistema di raccolta del Comune di Pietra Ligure, l'amministrazione Comunale ha inteso avviare interventi di revisione delle dotazioni di contenitori e sacchi per la raccolta differenziata presso utenze non domestiche con caratteristiche di stagionalità. L'amministrazione si è impegnata, quindi alla fornitura di nuovi contenitori da lt con chiusura a chiave che saranno definiti in quantità e tipologia a seguito dell'indagine territoriale. L'investimento per l'eventuale variazione delle attrezzature sarà sostenuto dal Comune di Pietra Ligure. Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata anche all'interno dei servizi di igiene urbana in ambito turistico si intende utilizzare il finanziamento specifico di 2.500,00 destinato all'investimento in attrezzature per l'allestimento delle isole ecologiche presso le spiagge libere come da tabella riepilogativa allegata. 16

17 5. RIEPILOGO DELLE ATTIVITA' DI COMUNICAZIONE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE Nella seguente tabella si riporta la sintesi economica delle attività previste nell'ambito del progetto di comunicazione ambientale. Descrizione fornitura / servizio U.M. Quantità Costo unitario ( ) Importo ( ) Coordinamento e progettazione campagna corpo , ,00 Progettazione/Integrazione grafica corpo , ,00 Indagine territorio e consegna Incontri Utenze non domestiche Turistiche (censimento) num 1 155,00 155,00 Elaborazione dati mesi 0, ,00 992,00 Personale utenze 100 3,72 372,00 Consegna Kit Comunicatori/Mediatore Culturale per consegna kit utenze 100 3,72 372,00 Progetto ecovolontari-ecovigili Corso formazione ecovolontari/coordinamento progetto scuole nr 2 155,00 310,00 Corso formazione ecovigili nr 1 155,00 155,00 Materiale per ecovolontari num 60 6,20 372,00 Informazione diretta Incontri Pubblici Punti informativi animazione territoriale num , ,00 Allestimento Punti informativi num 1 372,00 372,00 Gadget tipo posacenere spiaggia stampa imm. Coordinata 1 col num , ,00 Mailing e distribuzione Cassettaggio num , ,00 17

18 Descrizione fornitura / servizio U.M. Quantità Costo unitario ( ) Importo ( ) Strumenti di comunicazione Manifesto vari f.ti 4 col. num 150 1,49 223,20 Locandina f.to 24x48 4 col. 130 gr. num 400 0,25 99,20 Espositori da Banco num 250 9, ,00 Locandina Informativa A3 Condomini 1 colore num 600 0,25 148,80 Incontri Amm Cond e agenzie immobiliari num 1 155,00 155,00 Comunicazione per utenze domestiche e turistiche Pieghevole f.to A4 4 col. 130 gr. Carta Riciclata num , ,00 Pieghevole f.to A4 4 col. 130 gr. Carta Riciclata 2a Lingua num , ,00 Pieghevole f.to A4 4 col. 130 gr. Carta Riciclata 3a lingua num , ,00 Traduzione Certificata da azienda a norma UNI EN 15038:2006 num 2 155,00 310,00 Attività complementari Supporto Ufficio Stampa Conferenze e comunicati num 2 186,00 372,00 subtotale ,20 IVA (21%) 21,00% 4.740,58 TOTALE (base asta) ,78 TOTALE (base asta) per arrotondamento ,00 ALTRI SERVIZI U.M. NR Costo unitario ( ) Importo ( ) Dotazione Cartelloni per cestoni Spiagge Libere num 15 98, ,15 Attività per scuole 1.900,00 TOTALE ACQUISTO SERVIZI ,15 18

19 Investimenti in attrezzature U.M. Quantità Costo unitario ( ) Importo ( ) Fornitura contenitori con chiave 120 lt num 60 25, ,00 Scorte contenitori 10% num 12 25,00 300,00 Fornitura adesivi per contenitori num 60 4,00 240,00 subtotale 2.040,00 IVA (21%) 21,00% 428,40 TOTALE 2.468,40 TOTALE per arrotondamento 2.500,00 EVENTI U.M. Quantità Costo unitario ( ) Importo ( ) Convegno corpo ,00 19

20 6. CRONOPROGRAMMA Mese Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 settimana Aggiudicazione definitiva Progettazione grafica e condivisione dell'immagine coordinata Conferenza stampa presentazione campagna Attività di Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche Incontri di formazione Polizia Municipale Censimento utenze non domestiche Consegna kit (compreso calendario) Stampa materiali (manifesti, locandine, pieghevole, cartellonistica) Affissione manifesti, locandine e cartellonistica Consegna materiale informativo utenze non domestiche Consegna materiale informativo utenze domestiche (condomini) Incontri preliminari con stakeholders (amministratori condominiali e UND) Punti informativi itineranti Consegna gadget promozionali Cassettaggio materiale Realizzazione Convegno Monitoraggio del servizio e coordinamento 20

21 COMUNE DI Pietra Ligure (SV) Quadro conoscitivo di base ABITANTI ABITANTI EQUIVALENTI UTENZE TARSU VOCAZIONE TURISTICA Mista PRODUZIONE RIFIUTI 7.450,52 RIFIUTI PROCAPITE Kg/ab eq 650 RD % % Fonte: Comune di Pietra Ligure Regione Liguria ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SERVIZIO SISTEMA FREQUENZA BS FREQUENZA AS DOTAZIONE RSU PaP 1/7 2/7 Contenitori da 120 in su CARTA PaP 2/7 3/7 Contenitori da 120 in su PLASTICA PaP 2/7 3/7 Contenitori da 120 in su VETRO PaP 2/7 3/7 Contenitori da 120 in su VETRO UND PaP 2/7 3/7 Contenitori da 120 in su ORGANICO UD PaP 7/7 7/7 Contenitori da 120 in su ORGANICO UND Balneatori PaP 14/7 14/7 Contenitori da 120 in su COMP. DOM. Albo nr. 300 compostiera INGOMBRANTI A chiamata 2/7 2/7 VERDE A chiamata 1/7 AS: ALTA STAGIONE BS: BASSA STAGIONE Nota: Nel Centro Storico è attiva la raccolta di prossimità con 3 punti di raccolta 21

22 Centri Comunali di Raccolta CCR Ore/sett BS Ore/sett AS estiva nr

N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione COMUNE DI LAIGUEGLIA

N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione COMUNE DI LAIGUEGLIA N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione COMUNE DI LAIGUEGLIA AZIONE DI SISTEMA D Partner responsabile Regione Liguria PREMESSA: Contesto dell'opera di informazione e comunicazione

Dettagli

CLUB DEI COMUNI ECOCAMPIONI : CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA

CLUB DEI COMUNI ECOCAMPIONI : CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA CLUB DEI COMUNI ECOCAMPIONI : CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI UN FINANZIAMENTO DI 25.000 EURO A SOSTEGNO DI ATTIVITA DI COMUNICAZIONE LOCALE Il punto 9 dell Accordo Anci Conai prevede

Dettagli

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini. SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di

Dettagli

SCHEDA PROGETTO - A 3. Assessorato della Difesa dell Ambiente. Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie

SCHEDA PROGETTO - A 3. Assessorato della Difesa dell Ambiente. Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie SCHEDA PROGETTO - A 3 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.4 Gestione integrata dei rifiuti, bonifica

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Progetto pilota per la raccolta differenziata Liceo Scientifico G. Galilei di Lanciano

Progetto pilota per la raccolta differenziata Liceo Scientifico G. Galilei di Lanciano Progetto pilota per la raccolta differenziata Liceo Scientifico G. Galilei di Lanciano Sommario PREMESSA... 2 OBIETTIVI... 2 DESTINATARI... 2 METODOLOGIA... 3 SISTEMA PREMIANTE... 4 DETTAGLIO PROGETTO...

Dettagli

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia

Dettagli

LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PROVINCIA DI PAVIA Divisione Territorio Settore Tutela Ambientale PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI AZIONI DI ATTUAZIONE LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 1 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il Servizio Assistenza Domiciliare Anziani (SADA)

Dettagli

Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.

Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale. ONERE ANNUO A BASE DI GARA. Nelle pagine che seguono viene riportata l analisi economica conseguente alla esecuzione dei servizi, secondo le modalità minime indicate nell allegato Relazione Tecnica e nel

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

La gestione dei rifiuti nell isola d Elba - criticità tecniche ed economiche. Andrea Sbandati Direttore Cispel Toscana Confservizi

La gestione dei rifiuti nell isola d Elba - criticità tecniche ed economiche. Andrea Sbandati Direttore Cispel Toscana Confservizi La gestione dei rifiuti nell isola d Elba - criticità tecniche ed economiche Andrea Sbandati Direttore Cispel Toscana Confservizi La gestione dei rifiuti in un isola turistica La gestione dei rifiuti urbani

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione.

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione. Procedura ristretta per la progettazione del concorso nazionale a premi Che Gusto C è (nell ambito del programma di comunicazione ed educazione alimentare) destinato alle classi del II Ciclo della scuola

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

DELIBERA. Articolo 1

DELIBERA. Articolo 1 DELIBERA Articolo 1 (Ambito territoriale con densità abitativa inferiore a 200 ab/kmq) 1. Ai fini del presente provvedimento di autorizzazione, si considerano ambiti territoriali con densità abitativa

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE E.R. CONFSERVIZI E.R. PER L ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA PER LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Venerdi 1 Ottobre Workshop Q all interno della Manifestazione Presentazione

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

LINEE GUIDA AL MONITORAGGIO

LINEE GUIDA AL MONITORAGGIO Direzione Innovazione Ricerca e Università e Sviluppo Energetico Sostenibile Settore Sistemi informativi e Tecnologie della comunicazione POR-FESR - Programma Operativo Regionale Asse I Innovazione e transizione

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

Descrizione sintetica delle attività da svolgere Regione Puglia Ufficio Parchi e Tutela Biodiversità Avviso pubblico di manifestazione di interesse per le associazioni di volontariato in campo ambientale. Nell ambito del progetto BIG - Migliorare governance

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

IL NUOVO PROGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E LE AZIONI RELATIVE AL COMPOSTAGGIO DOMESTICO E COMUNITARIO

IL NUOVO PROGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E LE AZIONI RELATIVE AL COMPOSTAGGIO DOMESTICO E COMUNITARIO IL NUOVO PROGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E LE AZIONI RELATIVE AL COMPOSTAGGIO DOMESTICO E COMUNITARIO Il nuovo progetto di raccolta i numeri numero Abitanti 2.340 Famiglie 1.125 Utenze non

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO 2007-2013 MANUALE DI IMMAGINE COORDINATA

PROGRAMMA OPERATIVO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO 2007-2013 MANUALE DI IMMAGINE COORDINATA PROGRAMMA OPERATIVO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO 2007-2013 MANUALE DI IMMAGINE COORDINATA Guida ai progetti per il rispetto delle regole di informazione e pubblicità Versione 2 1 ottobre 2011 1 I regolamenti

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

La campagna di comunicazione a sostegno dei progetti di raccolta differenziata 2006

La campagna di comunicazione a sostegno dei progetti di raccolta differenziata 2006 La campagna di comunicazione a sostegno dei progetti di raccolta differenziata 2006 Il logo e lo slogan della campagna Obiettivi della campagna: promuovere la raccolta differenziata ed ottenere il corretto

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

P I A N O DI M O N I T O R A G G I O

P I A N O DI M O N I T O R A G G I O P I A N O DI M O N I T O R A G G I O Premessa Il progetto di supporto e accompagnamento alle azioni della Campagna Straordinaria di formazione per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 13 del 19 giugno 2009 pag. 1/12

Allegato A al Decreto n. 13 del 19 giugno 2009 pag. 1/12 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 13 del 19 giugno 2009 pag. 1/12 LINEE GUIDA per l informazione e l utilizzo dei loghi previsti per le iniziative finanziate dal PSR per il Veneto 2007 2013 In

Dettagli

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 1 ANALISI DEI DATI PREGRESSI Serie storica delle produzioni del periodo 2002-2008 (t/anno)

Dettagli

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

Associazione di promozione Sociale. ISOLE ECOLOGICHE ITINERANTI Raccolta differenziata e rifiuti RAEE

Associazione di promozione Sociale. ISOLE ECOLOGICHE ITINERANTI Raccolta differenziata e rifiuti RAEE ISOLE ECOLOGICHE ITINERANTI Raccolta differenziata e rifiuti RAEE PREFAZIONE PRESENTAZIONE GENERALE DEL PROGETTO GLI ATTORI COINVOLTI GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE DURATA E OBBIETTIVI DEL PROGETTO COSTI

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila

Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Percorso elaborazione ed approvazione PTTI 2014-2016

Dettagli

N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione. Analisi Azioni sperimentali nei Comuni di Pietra Ligure e Laigueglia

N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione. Analisi Azioni sperimentali nei Comuni di Pietra Ligure e Laigueglia N componente 5 N azione 5.2.1 Realizzazione di campagne di comunicazione Analisi Azioni sperimentali nei Comuni di Pietra Ligure e Laigueglia AZIONE DI SISTEMA D Partner responsabile Regione Liguria 1

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

Verso l ottimizzazione della differenziata

Verso l ottimizzazione della differenziata COMUN GENERAL DE FASCIA PROPOSTA PROGETTUALE Verso l ottimizzazione della differenziata BANDO PER LE INIZIATIVE E GLI INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL AMBIENTE a.2012 RIVOLTO ALLE

Dettagli

BANDO A FAVORE DEI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE

BANDO A FAVORE DEI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE Sviluppo economico - Ricerca e competitività, Attività economiche e consumatori BANDO A FAVORE DEI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E DI QUALIFICAZIONE DELLA

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

- FONDI A DISPOSIZIONE PER L EROGAZIONE DELLE RISORSE.

- FONDI A DISPOSIZIONE PER L EROGAZIONE DELLE RISORSE. Allegato 1 alla Det. Dir. n 387/2015 BANDO Potenziamento della raccolta differenziata e prevenzione e riutilizzo dei rifiuti urbani D.G.R. Lazio 406/2012 risorse anno 2013 e D.G.R. Lazio 547/2014 risorse

Dettagli

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema

Dettagli

Comune di Eboli SETTORE AMBIENTE E MANUTENZIONE. Il Responsabile REGISTRO GENERALE. N 1086 del 01/07/2014 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE

Comune di Eboli SETTORE AMBIENTE E MANUTENZIONE. Il Responsabile REGISTRO GENERALE. N 1086 del 01/07/2014 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE REGISTRO GENERALE N 1086 del 01/07/2014 SETTORE AMBIENTE E MANUTENZIONE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE REGISTRO SETTORE N 248 DEL 01/07/2014 CORSO TEORICO-PRATICO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE DI ISPETTORI

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata Programmi di comunicazione sulla raccolta differenziata Il comune gestisce attraverso Amiu SpA la realizzazione di programmi di comunicazione sulla R.D attraverso iniziative nelle scuole La campagna di

Dettagli

IO CONTO Incontro con le scuole "polo" Stato di avanzamento del progetto

IO CONTO Incontro con le scuole polo Stato di avanzamento del progetto Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie IO CONTO Incontro con le scuole "polo" Stato di avanzamento

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA

ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO e CNA ROMA L'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio (di seguito denominato INAIL Lazio), nella persona

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1 ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978 Newsletter nr.1 Indice: Formazione professionale forma di riduzione della disoccupazione Progetto Accedere alla formazione per lo sviluppo

Dettagli

Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013

Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 PO Italia-Francia Marittimo 2007-2013 Formulario Progetti Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 Programme de coopération transfrontalière Italie-France Maritime

Dettagli

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della

Dettagli

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE

Dettagli

PROGETTO. SEZIONE 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto. Specificare. Insieme per migliorare l ambiente. 1.2 Motivazione.

PROGETTO. SEZIONE 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto. Specificare. Insieme per migliorare l ambiente. 1.2 Motivazione. MIUR UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI PESARO E URBINO PROGETTO SEZIONE 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto Insieme per migliorare l ambiente 1.2 Motivazione Ogni giorno si fa più forte la necessità

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

COMUNE DI CASAVATORE. Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CASAVATORE. Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE COMUNE DI CASAVATORE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE INDICE Articolo 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Articolo 2 Principi generali Articolo 3 Scopo del portale

Dettagli

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione

Dettagli

SETTORE AMBIENTE Ufficio Via Roma, 88-58022 Follonica (GR) Tel. 0566-59418 - Fax 0566-59213 mmontanari@comune.follonica.gr.it

SETTORE AMBIENTE Ufficio Via Roma, 88-58022 Follonica (GR) Tel. 0566-59418 - Fax 0566-59213 mmontanari@comune.follonica.gr.it PROGETTO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA DEI RIFIUTI URBANI PRODOTTI NEL QUARTIERE 167 OVEST COMUNE DI FOLLONICA RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA 1 PROGETTO DI RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTA

Dettagli

GLI OBIETTIVI 2014-2016

GLI OBIETTIVI 2014-2016 IL PROGRAMMA AMBIENTALE 2014-2016 Sono di seguito riportati gli obiettivi di miglioramento prefissati per il periodo 2014-2016 dalla Comunità Valsugana e Tesino. PROGRAMMA 1 MIGLIORAMENTO NELLA GESTIONE

Dettagli

Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria

Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2007-2008 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CORSI DI GUIDA IN SICUREZZA DEI MEZZI FUORISTRADA PER I COORDINATORI, CAPISQUADRA E VOLONTARI DEI GRUPPI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE

Dettagli

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ PAR.6.6.1 QCS 2000/06 TAVOLA DI MONITORAGGIO AMMINISTRAZIONI CENTRALI Legenda a fondo pagina PON TRASPORTI -Ministero delle Infrastrutture

Dettagli

PROGETTO AREZZO INSIEME PER UNA CITTA' PIU' BELLA

PROGETTO AREZZO INSIEME PER UNA CITTA' PIU' BELLA PROGETTO AREZZO INSIEME PER UNA CITTA' PIU' BELLA Avviso pubblico per la formazione di un elenco di angeli della città volontari per il decoro urbano. 1. Descrizione delle attività di volontariato da svolgersi

Dettagli

LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi

LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi L esternalizzazione del Servizio di Ristorazione La Casa Albergo, completata una serie di interventi

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

L Ufficio Raccolta Differenziata è già attivo presso il Parco degli Ulivi in Via delle Mimose, 52.

L Ufficio Raccolta Differenziata è già attivo presso il Parco degli Ulivi in Via delle Mimose, 52. NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA Dal 19 maggio 2014 spariranno progressivamente tutti i cassonetti stradali presenti nel territorio comunale e partirà un nuovo ed efficiente sistema di raccolta

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Presentazione del Programma e del nuovo bando. BENEDETTA SEVI Autorità di Gestione del Programma

Presentazione del Programma e del nuovo bando. BENEDETTA SEVI Autorità di Gestione del Programma Presentazione del Programma e del nuovo bando BENEDETTA SEVI Autorità di Gestione del Programma Presentazione Programma: zone ammissibili e zone adiacenti Presentazione Programma: Assi e risorse ASSE 1

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

GRUPPO DI AZIONE COSTIERA JONICO SALENTINO scarl

GRUPPO DI AZIONE COSTIERA JONICO SALENTINO scarl CAPITOLATO TECNICO GARA D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI IDEAZIONE, ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI UNA CAMPAGNA DI ANIMAZIONE TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DEL PRODOTTO ITTICO E DELLA DIVERSIFICAZIONE

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL MARCHIO AZIENDALE E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO. PA Rev. 0 del 10.04.

REGOLAMENTO AZIENDALE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL MARCHIO AZIENDALE E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO. PA Rev. 0 del 10.04. REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL MARCHIO AZIENDALE E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO PA Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 1/04/2013 Ida Mannelli Ida Mannelli Direzione

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2014-2019 STRATEGIA 5.8 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE FINALIZZATA ALL'ACQUISIZIONE DI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli