DALLA SCUOLA MATERNA ALL L A L S CUO U LA L ELE L MENT N A T RE R
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- Gerardina Santoro
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1 DALLA SCUOLA MATERNA ALLA SCUOLA ELEMENTARE
2 Indicatori linguistici ritardo di linguaggio (RDL): -il linguaggio arrivato tardivamente rispetto all età anagrafica -presenza di disturbi fonetici fonologici : es incapacità di produrre un suono (es. la /r/) oppure la sostituzione di suono con un altro (es. pesse per pesce, pioza per pioggia). -difficoltà di programmazione fonologica : es. matati per matita, seda per sedia) -ritardo nella costruzione morfo-sintattica della frase (es.frase confusa, frase semplice senza relative )
3 Difficoltà con le attività meta fonologiche Difficoltà a memorizzare le filastrocche Confusione con gli indicatori di orientamento nello spazio Difficoltà nell ordinare delle sequenze: immagini, una storia, sequenze di giorni e mesi Famigliarità di DSA
4 Indicatori non verbali (materna): Il bambino non ha gattonato, oppure per poco tempo. Movimenti goffi e deambulazione scoordinata. Persistente difficoltà nel vestirsi da solo in modo efficiente (es. mettersi i calzini o le scarpe). Difficoltà e confusione nella scelta della mano da operare (Laterizzazione). Difficoltà di motricità fine della mano e nell impugnatura del pennarello. Nel corso dell ultimo anno della scuola dell infanzia i bambini in genere raggiungono l enumerazione fino a dieci (enunciazione della serie verbale automatica), il conteggio fino a cinque, il principio di cardinalità e la capacità di comparazione di piccole quantità.
5 ALLA SCUOLA ELEMENTARE
6 Indicatori linguistici: Scrittura: difficoltà a realizzare e riconoscere i grafemi (es. il bambino non si ricorda più come si fa la /r/. Scrittura speculare di grafemi/numeri (al contrario) Errori fonologici nella fase alfabetica della scrittura come inversioni, sostituzioni, omissioni, intrusioni (es. lapada per lampada; stada per strada,.cima per cinema, manatti per mattina)
7 Difficoltà a copiare dalla lavagna e a scrivere sotto dettatura Difficoltà nella lingua scritta straniera (per le lingue non trasparenti come l inglese o il francese)
8 Indicatori linguistici (seguito): Letto-scrittura: Difficoltà maggiore con i digrammi e trigrammi. Persistente confusione con determinati grafemi: b/d,p/q, a/e, o/a. Persistente difficoltà nella fusione e segmentazione fonemica Difficoltà nel mettere in sequenza una storia disegnata o un racconto letto. Persistente difficoltà nell'associazione grafemafonema e/o fonema grafema Allungamento del tempo di scrittura e lettura
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10 Indicatori linguistici (seguito) Lettura: Difficoltà ci comprensione del testo scritto (non solo in italiano ma anche storia, geografia ) Numerosi errori nella lettura (es. salti di riga, ripetizione di riga, confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o, sostituzione di parole) Altro: Contenuti di apprendimento dimenticati (non automatizzati) Difficoltà nell acquisizione del lessico speciale nei testi di studio Persistente disturbo fonetico-fonologico
11 Indicatori non linguistici Dislessia Confusione nella lettura dell orologio Bassa capacità di concentrazione. Difficoltà di organizzazione delle attività,confusione tra i quaderni e difficoltà a scrivere i compiti nel diario (es. prende sempre il quaderno sbagliato, trascrizione in completa o confusione nei giorni) Difficoltà nella motricità fine (es. allacciarsi le scarpe, abbottonarsi,vestirsi) Difficoltà nell indicare destra o sinistra, l ordine dei giorni della settimana, dei mesi Difficoltà ad automatizzare le cose nuove (es. procedure)
12 DISLESSICO -Migliore nella lettura silente -Uso di strategie -Comprensione del testo CATTIVO LETTORE -Migliore ad alta voce -Compiti esecutivi (decifrazione) -Non comprensione del testo
13 Al termine del primo anno, devono essere segnalati ai genitori i bambini che presentano una o più delle seguenti caratteristiche: 1) difficoltà nell associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema; 2) mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura; 3) eccessiva lentezza nella lettura e scrittura; 4) incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile.
14 FASI I ELEMENTARE -Difficoltà/lentezza nell apprendimento del codice alfabetico e nell associazione grafema/fonema -Accesso lessicale limitato (anche quando le parole sono lette correttamente)
15 II-IV ELEMENTARE -un graduale apprendimento del codice alfabetico -una persistente difficoltà nella mappatura ortografica (digrammi/trigrammi) -Fusione/segmentazione fonemica scarsamente automatizzata (importante dispendio attentivo) -Accesso lessicale migliorato per le parole ad alta frequenza d uso
16 V ELEMENTARE-MEDIE -completa padronanza del codice alfabetico -fusione/segmentazione cominciano ad essere automatizzate (parole ad alta frequenza d uso) -scarsa integrazione dei processi di decodificazione e comprensione -La lettura rimane stentata e richiede grande concentrazione. I processi di transcodifica non sono automatizzati -la velocità di lettura tende a crescere lievemente ma il gap con i normolettori è sempre grande
17 Disgrafia Indicatori non verbali Difficoltà prevalentemente visuo-spaziali: -mancato rispetto del margine del foglio -spazio inadeguato tra lettere/parole -capovolgimento di lettere -macro o micro grafie/grandezze irregolari -incoerenza nell inclinazione -lettere fluttuanti rispetto alla riga. Difficoltà principalmente posturale e motorie: -Difficoltà a mantenere una postura corretta -Prensioni alternative problematiche e ruolo della mano che non scrive
18 Tremori -Difficoltà nella modulazione della pressione -Eccessiva lentezza Apprendimento e automatizzazione di strategie inappropriate: -Direzione scorretta -Difficoltà di collegamento -Proporzioni incongruenti tra le parti delle lettere -Lettere illeggibili Difficoltà di pianificazione e recupero di schemi motori: -Confusione tra lettere e/o allografi simili -Autocorrezioni Difficoltà di controllo motorio durante l esecuzione del movimento: -Dismetrie -Perseverazione motorie
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24 Indicatori non linguistici Discalculia Difficoltà nel confrontare i numeri maggiori, minori, uguali, numero precedente e successivo difficoltà nell indicare le cifre corrispondenti alle unità, alle decine, alle centinaia Difficoltà di ordine spazio-temporale: ad esempio nell incolonnamento dei numero o nel ricordarsi i passi dell esecuzione di operazioni. Difficoltà nell acquisizione di processi lessicali semantici e sintattici sia nel sistema di comprensione che di produzione del numero (16 per per 103)
25 Alla fine della prima elementare vanno individuati i bambini che non hanno raggiunto una o più delle seguenti abilità: a)il riconoscimento di piccole quantità, b) la lettura e la scrittura dei numeri entro il dieci, c) il calcolo orale entro la decina anche con supporto concreto. L individuazione di tali difficoltà è finalizzata alla realizzazione di attività didattiche pedagogiche mirate, durante il secondo anno della scuola primaria. In caso di persistenza di tali difficoltà è indicata la segnalazione ai genitori per il successivo invio ai servizi sanitari per l età evolutiva.
26 DIAMO UN OCCHIO ALLA SCRITTURA L ambiente fisico (ad es. dimensione del banco e della sedia, illuminazione ambientale). -Il bordo superiore dello schienale a 2 cm dalla punta inferiore delle scapole - l altezza del sedile deve permettere che la pianta del piede poggi completamente a terra. Se troppo alto= un aumento di carico sui glutei, i piedi saranno sollevati da terra creando così fastidi muscolari -Banco: troppo alto= contrazione delle spalle spingendole verso l alto per raggiungere il piano di lavoro, troppo basso = curvare eccessivamente la colonna vertebrale.
27 -Le superfici inclinate (20 ) comportano un miglioramento in vari aspetti morfologici della scrittura (offre un angolo visivo più perpendicolare, un generale miglioramento della postura, maggior stabilità nell impugnatura e una maggior possibilità di movimento dell avambraccio) Gli strumenti utilizzati (es.foglio): -il foglio dovrebbe essere posto direttamente di fronte al tronco o leggermente dal lato della mano
28 dominante, ruotato di qualche grado in senso antiorario per i destrimani e in senso orario per i mancini. I fogli più piccoli sono più facili da gestire. La postura generale -distanza occhio-foglio di circa 30 cm. L eccessivo abbassamento della testa può essere dovuto all apprendimento di un errata postura, a problemi di vista o a una difficoltà motoria.
29 -Il tronco deve essere leggermente inclinato in avanti - staccando la schiena dallo schienale, i piedi dovrebbero toccare per terra e le spalle non dovrebbero essere sollevate. -postura sia mantenuta nel tempo (indice di scarso tono muscolare o di scarsa coordinazione motoria). - La mano che no scrive struttura il movimento per la mano dominante e dovrebbe essere appoggiata sul foglio per stabilizzarlo o modificarne la posizione. Una buona postura rende la scrittura più efficace e crea una giusta interazione tra tutte le articolazioni che condiziona le abilità manuali.
30 Prensione della penna E compito dell insegnante/o del terapsita aiutare l allievo ad assumere abitualmente la posizione corretta (Dynamic tripod) ovvero la prensione a tre dita dinamica. Con questa impugnatura, pollice, indici e medio si combinano assieme permettendo la flessione e l estensione coordinata delle articolazione delle dita alla mano. Così il polpastrello del pollice, quello dell indice e il lato radiale del medio permettono una leggera pressione della penna (a 2-3 cm dalla punta). Le dita dovrebbero essere rilassate e tutte le articolazioni parzialmente flesse.
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