Italia. Appennino Centro-Meridionale

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1 Italia Exploration & Production Eni opera in Italia dal L attività è condotta nella Val Padana, nel Mare Adriatico, nell Appennino centro-meridionale e nell onshore e nell offshore siciliano per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata che, a fine 2011, risultava pari a chilometri quadrati ( in quota Eni). Le attività di esplorazione e produzione sono regolate da contratti di concessione. A fine 2011 Eni era presente in Italia con 151 titoli minerari e 83 giacimenti in produzione e possedeva riserve certe di idrocarburi pari a 707 milioni di barili di olio equivalente (boe). Nel 2011 la produzione di petrolio e gas naturale in quota Eni è stata di 186 mila boe/ giorno. Nell ambito delle iniziative di Eni volte alla razionalizzazione del proprio portafoglio titoli minerari e di ottimizzazione dell'efficienza operativa in Italia, nell ottobre 2010 Eni ha concluso la vendita a Gas Plus del 100% del capitale di Padana Energia, società titolare di permessi di ricerca e concessioni di sviluppo e produzione di idrocarburi nel Nord Italia. Nel corso del 2011 è stato perfezionato l acquisto di un ulteriore quota di partecipazione sul giacimento Annamaria (Eni 100%), al confine con le acque croate. Nel campo della ricerca, 11 applicazioni di nuove tecnologie e quattro progetti sono stati sviluppati con applicazioni su asset italiani. Sono in corso progetti in collaborazione con sedici tra i principali centri di ricerca e atenei italiani, per un investimento di circa 9 milioni. Mare Adriatico Produzione. I giacimenti del Mare Adriatico hanno fornito nel 2011 il 46% della produzione Eni in Italia. I principali sono Barbara, Angela-Angelina, Porto Garibaldi, Cervia e Bonaccia (complessivamente circa 7 milioni di metri cubi/giorno). La produzione è operata attraverso 71 piattaforme fisse (di cui 3 presidiate) installate presso i giacimenti principali alle quali sono collegati i giacimenti satelliti attraverso infrastrutture sottomarine. La produzione è convogliata mediante sealine sulla terraferma per essere immessa nella rete di trasporto nazionale del gas. Nel corso dell anno è stato rinnovato il VI Accordo di Collaborazione per il periodo con il Comune di Ravenna per la realizzazione di interventi a salvaguardia dell area costiera. Sviluppo. Nel corso dell anno è stata avviata la produzione del giacimento Guendalina (Eni 80%), con una produzione iniziale pari a circa 3 mila boe/giorno. È stata eseguita un intensa attività di sidetrack e workover per ottimizzare il profilo produttivo dei principali giacimenti, in particolare su Calpurnia, Daria (Eni 51%), Barbara e Clara Nord (Eni 51%). È stata applicata con successo sul giacimento Clara Est una metodologia proprietaria per la caratterizzazione di giacimenti a strati sottili con l individuazione di circa 3 milioni di boe di volumi addizionali di idrocarburi. Appennino Centro-Meridionale

2 Produzione. Eni è operatore della concessione Val d Agri (Eni 60,77%) in Basilicata, risultante dall unificazione delle concessioni Volturino e Grumento Nova a fine La produzione proveniente dai giacimenti Monte Alpi, Monte Enoc e Cerro Falcone è alimentata da 24 pozzi produttori ed è trattata presso il centro olio di Viggiano della capacità di trattamento di 104 mila barili/giorno di petrolio. Il petrolio attraverso un oleodotto della lunghezza di 136 chilometri è lavorato presso la raffineria Eni di Taranto. La produzione di gas è trattata presso lo stesso centro di Viggiano ed immesso successivamente nella rete nazionale. Nel 2011 la concessione ha prodotto complessivamente 95 mila boe/giorno (52 mila in quota Eni), rappresentando il 28% della produzione Eni in Italia. Nell ambito del Protocollo d intesa con la Regione Basilicata, è stato inaugurato l Osservatorio Ambientale della Val d Agri con funzioni informative sullo stato della qualità ambientale e sanitaria nell area. Nel corso dell anno è stata avviata la produzione del giacimento Capparuccia (Eni 95%) con start-up produttivo pari a circa 4 mila boe/giorno. Sviluppo. Continua il programma di sviluppo in Val d Agri con il collegamento dell area di Cerro Falcone all impianto di trattamento olio, nonché attraverso interventi di sidetrack e l ammodernamento delle facility di produzione. Nel corso dell anno sono state inoltre eseguite attività di integrazione e upgrading dei sistemi di compressione e trattamento degli idrocarburi della centrale di Crotone. Esplorazione. L attività esplorativa ha riguardato l accertamento del potenziale minerario residuo dell area. Sicilia Produzione. Eni è operatore in 14 concessioni di coltivazione nell onshore e nell offshore siciliano. I principali giacimenti sono Gela, Ragusa, Giaurone, Fiumetto e Prezioso che nel 2011 hanno prodotto l 11% della produzione Eni in Italia. Sviluppo. Le attività dell anno hanno riguardato essenzialmente: (i) il completamento dello sviluppo del giacimento Tresauro (Eni 45%); (ii) interventi di sidetrack e workover su Gela. Refining & Marketing Eni è il primo operatore nel settore della raffinazione e della distribuzione di prodotti petroliferi in Italia. Raffinazione Il sistema di raffinazione Eni in Italia è costituito da cinque raffinerie di proprietà localizzate a Sannazzaro, Gela, Taranto, Livorno e Porto Marghera (Venezia) e dalla quota di partecipazione del 50% nella raffineria siciliana di Milazzo. Il sistema di raffinazione Eni ha una capacità bilanciata di circa 38,3 milioni di tonnellate (767 mila barili/giorno) e un indice di conversione del 61%. Le raffinerie interamente possedute da Eni hanno una capacità bilanciata di 574 mila barili/giorno. A settembre 2012 Eni ha incontrato Istituzioni e Organizzazioni Sindacali, Nazionali e Territoriali, per illustrare il progetto Green Refinery che porterà alla conversione della Raffineria di Venezia in "bio-raffineria" per la produzione di bio-carburanti innovativi e di elevata qualità. Il progetto, che prevede un investimento stimato in circa 100 milioni di euro, rappresenta il primo caso al mondo di riconversione di una raffineria convenzionale in bio-raffineria ed è fondato sulla tecnologia ecofining, sviluppata e brevettata da Eni. Green Refinery partirà con una prima fase di conversione degli impianti esistenti che sarà avviata nel secondo trimestre del 2013 e che sarà completata entro la fine dello stesso anno. Fino al momento di avvio della conversione, la raffineria continuerà a produrre secondo le modalità tradizionali. La produzione di biocarburanti sarà avviata dal 1 gennaio 2014 e crescerà 2

3 progressivamente a fronte dell'entrata in esercizio dei nuovi impianti che saranno realizzati nell'ambito del progetto e che saranno completati nel primo semestre del Il nuovo impianto green consentirà di mantenere sul sito di Venezia un'attività industriale economicamente sostenibile a lungo termine e a basso impatto ambientale. All'attività della Green Refinery sarà associata la realizzazione di un nuovo Polo Logistico. Logistica Eni è uno dei principali operatori in Italia nello stoccaggio e nel trasporto di prodotti petroliferi, disponendo di una struttura logistica integrata composta da una rete di oleodotti e da un sistema di 20 depositi di proprietà a gestione diretta distribuiti sul territorio nazionale destinati alla commercializzazione e stoccaggio di prodotti finiti, GPL e greggi. Eni partecipa in 5 società costituite con i più importanti operatori petroliferi nazionali nelle aree di Vado Ligure - Genova (Petrolig), Arquata Scrivia (Sigemi), Venezia (Petroven), Ravenna (Petra) e Trieste (DCT). Eni inoltre opera nel settore del trasporto di petrolio e prodotti petroliferi: a) via terra attraverso una rete di oleodotti della quale chilometri di proprietà; b) via mare mediante l utilizzo di navi cisterna con contratti di noleggio spot e long-term. La distribuzione secondaria dei prodotti per il mercato rete ed extrarete è affidata a società terze, proprietarie anche dei mezzi. Distribuzione e Marketing In Italia Eni è leader nella distribuzione rete di prodotti petroliferi con una quota di mercato del 30,5% nel 2011, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al Nel 2011 le vendite di carburanti in Italia sono state pari a circa 10,6 miliardi di litri (8,36 milioni di tonnellate), in flessione rispetto al 2010 (circa 270 mila tonnellate - 10,9 miliardi di litri, pari al -3,1%) per effetto della contrazione dei consumi di gasolio e benzina, in particolare nel segmento autostradale penalizzato dalla riduzione congiunturale del trasporto merci. L erogato medio riferito a benzina e gasolio (2.173 mila litri) ha registrato una diminuzione di circa 149 mila litri rispetto al Al 31 dicembre 2011 la rete di distribuzione in Italia era costituita da stazioni di servizio con un incremento di 159 unità rispetto al 31 dicembre 2010 (4.542 stazioni di servizio) per effetto del saldo positivo tra stipule/risoluzioni di contratti di convenzionamento (158 unità) e dell apertura di nuove stazioni di servizio (14 unità), parzialmente compensati dalla chiusura di impianti a basso erogato (13 unità). Nel luglio 2009 Eni, FIGISC-Confcommercio e FAIB-Confesercenti hanno siglato l'accordo aziendale che prevede la modernizzazione e innovazione della rete di distribuzione carburanti e valorizzerà ulteriormente la professionalità dei suoi gestori nell'ambito della Formazione, Sostenibilità, Relazioni Professionali e Sviluppo del Non-Oil. Nel 2011 è proseguito il programma di re-branding delle stazioni di servizio Eni con l obiettivo di convertire a marchio Eni, entro la fine del 2012, l 80% delle stazioni di servizio di proprietà. In un contesto di debolezza della domanda nazionale di carburanti e di accresciuta pressione competitiva, il management intende preservare, a fronte di una prevista razionalizzazione di circa 500 punti vendita, la quota di mercato conseguita nel 2011 (30,5%), migliorando la qualità del servizio, potenziando e ristrutturando le stazioni di servizio, consolidando la base clienti attraverso azioni di marketing innovative, la gamma dei servizi offerti (modalità di pagamento, qualità dei prodotti, programmi di fidelizzazione). Grande attenzione verrà dedicata al miglioramento dell efficienza anche grazie all automazione di una parte della rete. Infine, il management si attende un contributo crescente dalle attività non oil, grazie all ampliamento della qualità e della gamma di prodotti e servizi offerti ai clienti e il perseguimento di obiettivi in termini di innovazione continua nel layout degli store che si trovano presso i punti vendita di proprietà. 3

4 Gas & Power Approvvigionamenti di gas naturale Il fabbisogno di gas naturale di Eni in Italia è attualmente soddisfatto prevalentemente con approvvigionamenti di provenienza estera, principalmente dalle aree di produzione di Russia, Algeria, Mare del Nord e Libia. Trasporto e distribuzione di gas naturale Per quanto riguarda questo ambito, a maggio 2012 Eni ha risposto a quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2012, in cui si definiscono i criteri di cessione della partecipazione di Eni in Snam SpA e si individua Cassa Depositi e Prestiti come il soggetto idoneo a garantire la formazione di un nucleo stabile nell azionariato della società attraverso l acquisto di una quota non inferiore al 25,1% del capitale di Snam S.p.A. In merito alla quota residua di Eni in Snam S.p.A., il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevedono la cessione di tale quota successivamente alla cessione a Cassa Depositi e Prestiti mediante procedure di vendita trasparenti e non discriminatorie rivolte al pubblico dei risparmiatori e degli investitoti istituzionali. A giugno 2012 Eni ha formalizzato con Cassa Depositi e Prestiti il contratto di compravendita per la cessione di una partecipazione del 30% meno un azione nel capitale votante di Snam SpA. Il closing dell operazione è avvenuto il 15 ottobre 2012 a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive, tra le quali l avvenuta concessione del nulla osta da parte dell Antitrust. A luglio 2012 Eni ha comunicato di aver inoltre concluso l operazione finalizzata alla cessione di azioni ordinarie pari al 5% del capitale sociale (corrispondente al 5,28% del capitale votante) di Snam SpA. L operazione è stata realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a investitori istituzionali italiani ed esteri. Vendite di gas naturale Nonostante la flessione di circa il 6% della domanda gas Italia, nel 2011 le vendite in Italia di Eni hanno registrato una sostanziale tenuta a 34,68 miliardi di metri cubi (+0,39 miliardi di metri cubi rispetto al 2010, pari all 1,1%). Tali risultati riflettono gli effetti positivi delle azioni commerciali intraprese con maggiori vendite di 0,80 miliardi di metri cubi agli industriali, 0,32 e 0,27 miliardi di metri cubi ai grossisti e al settore termoelettrico, rispettivamente. In aumento anche le vendite spot al PSV e borsa (+0,59 miliardi di metri cubi). La flessione delle vendite ai residenziali (-0,72 miliardi di metri cubi) è stata dovuta agli effetti del clima mite sulle vendite stagionali e all azione della concorrenza. Produzione di energia elettrica Il business della generazione di energia elettrica è condotto da Eni presso i siti di Ferrera Erbognone, Ravenna, Livorno, Taranto, Mantova, Brindisi, Ferrara, Bolgiano e con impianti fotovoltaici sul territorio nazionale. Nel 2011 la produzione di energia elettrica è stata di 25,23 terawattora con una flessione 0,40 terawattora rispetto al 2010, pari all 1,6%, per effetto essenzialmente delle minori produzioni presso la centrale di Brindisi, in parte compensate dagli incrementi su Ravenna e Ferrara. Al 31 dicembre 2011 la potenza installata in esercizio era di 5,3 gigawatt1 (5,3 gigawatt al 31 dicembre 2010). Nel 2011 a completamento delle disponibilità di energia elettrica ha contribuito la maggiore attività di commercializzazione (+1,14 terawattora, pari all 8,2%) per effetto dei maggiori acquisti in borsa a condizioni favorevoli. 1 Capacità disponibile a conclusione delle attività di smantellamento degli impianti obsoleti. 4

5 Il programma di sviluppo prevede il revamping della centrale di Bolgiano (Eni 100%), l upgrading della centrale di Taranto (Eni 100%), nonché la realizzazione di una nuova centrale a biomasse nell ambito di un progetto Eni di riqualificazione industriale del sito di Porto Torres. Attività di sviluppo sono altresì in corso presso la centrale di Ferrara (Eni 100%). Stoccaggio di CO2 Nell ottobre 2008 Eni e Enel hanno firmato un accordo strategico di cooperazione per lo sviluppo delle tecnologie di cattura, trasporto e sequestro geologico dell'anidride carbonica (CO2) e per la realizzazione congiunta del primo progetto italiano in questo campo. Nel marzo 2011 è stato inaugurato presso la centrale Enel di Brindisi l'impianto pilota di cattura, che produrrà anidride carbonica; questa, dopo essere stata liquefatta, sarà trasportata presso il sito Stogit, localizzato nei comuni di Cortemaggiore e Besenzone in provincia di Piacenza e usato per lo stoccaggio del gas naturale da più di 40 anni. In tale deposito la CO2 verrà iniettata a metri di profondità e permanentemente sequestrata. L'obiettivo che Eni si propone con la propria esperienza pilota di iniezione di anidride carbonica a Cortemaggiore è quello di maturare il know-how specifico necessario per progettare future applicazioni della tecnologia su larga scala. Impianto fotovoltaico dimostrativo basato su concentratori solari luminescenti A fine novembre 2012 Eni ha inaugurato presso la sede di R&M in via Laurentina a Roma la prima pensilina fotovoltaica dimostrativa sviluppata dalla ricerca Eni sulla base di una tecnologia innovativa di sfruttamento dell energia solare che consente di generare energia elettrica attraverso concentratori solari luminescenti. L impianto, che sarà utilizzato come laboratorio all aperto per testare il comportamento dei nuovi dispositivi, è dedicato al parcheggio di mezzi per la mobilità elettrica e consente la ricarica delle batterie attraverso la corrente elettrica generata dai pannelli. La pensilina fotovoltaica Eni è basata su una tecnologia e materiali innovativi sviluppati dalla società presso il proprio Centro Ricerche per le Energie Non Convenzionali - Istituto Eni Donegani di Novara, che rappresenta uno dei più importanti centri di ricerca industriale in Italia dedicato alle fonti energetiche non convenzionali, comprese fonti rinnovabili come, l energia solare e le biomasse. Al progetto partecipa attivamente anche Enipower, società Eni che opera nella generazione di energia elettrica e nella produzione e commercializzazione di celle e moduli fotovoltaici, e che ha l obiettivo di sviluppare il progetto fino alla sua industrializzazione. Questo importante risultato rientra in un programma di ricerca lanciato da Eni nel 2007 e dedicato allo sviluppo innovativo delle fonti energetiche rinnovabili a maggiore potenziale e in particolare dell energia solare. La pensilina fotovoltaica Eni è in grado di produrre circa 500 Watt nominali di energia elettrica generati da 192 lastre fotovoltaiche trasparenti gialle. Ogni lastra è costituita da un materiale plastico con minime quantità di coloranti brevettati da Eni. Ingegneria & Costruzioni Nel febbraio 2006 Saipem ha acquistato da Eni la partecipazione totalitaria di Snamprogetti, una delle maggiori società di ingegneria e costruzioni attiva sul mercato internazionale, nella progettazione ed esecuzione di grandi impianti a terra per la produzione e il trattamento di idrocarburi e la valorizzazione del gas naturale. Nel luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato la fusione per incorporazione di Snamprogetti e a ottobre 2008 è stata finalizzata l operazione. Nel maggio 2009, a completamento del processo di razionalizzazione della struttura partecipativa della Società avviata l anno precedente, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem la fusione per incorporazione di Snamprogetti Sud. 5

6 Saipem è leader nella produzione ed esecuzione di grandi progetti offshore per la produzione e trasporto di idrocarburi e ha distintive capacità costruttive per la realizzazione di progetti onshore. A seguito dell operazione dell incorporazione della Snamprogetti, Saipem acquisisce un posizionamento competitivo di eccellenza per la fornitura di servizi di ingegneria, procurement, project management e costruzione per l industria petrolifera con un forte orientamento verso contesti particolarmente sfidanti, quali le acque profonde e le aree remote e ad alto contenuto tecnologico quale la valorizzazione del gas naturale e degli oli pesanti. Saipem possiede nel Paese un cantiere di costruzione permanente proprio (Arbatax Yard, Sardegna). Nel luglio 2006 Saipem si è aggiudicata il contratto per la fornitura in esclusiva a Eni, fino al primo trimestre 2012, dei servizi di manutenzione degli impianti di produzione di idrocarburi localizzati in Italia, sia onshore che offshore. Tali servizi riguardano sia la manutenzione ordinaria che quella straordinaria e coprono l intero processo di manutenzione, dall ingegneria all approvvigionamento e alla manutenzione operativa. Nel novembre 2009 Saipem si è aggiudicata il contratto per la fornitura e la gestione di un impianto di produzione galleggiante FPSO (Floating Production Storage and Offloading) per un valore di circa 1 miliardo di euro. Il contratto avrà una durata complessiva di 20 anni, i primi 8 dei quali sono relativi allo sfruttamento del giacimento di Aquila, situato nel mare Adriatico al largo delle coste italiane, circa 50 chilometri a nord est di Brindisi, a una profondità d acqua di 815 metri. Nel resto del periodo contrattuale l impianto sarà utilizzato per lo sviluppo di giacimenti che verranno indicati dal Cliente. Il contratto, assegnato da Eni, prevede che Saipem gestisca la conversione di una petroliera, già di sua proprietà, in un impianto FPSO, di cui eseguirà l installazione e la gestione operativa. FPSO avrà una capacità di stoccaggio di barili e una capacità produttiva di barili di olio al giorno. FPSO Aquila è entrata in operatività nel dicembre Nel 2010 Saipem, per conto Snam Rete Gas, ha acquisito un contratto per le attività relative all installazione di un nuovo sistema di importazione gas sulla terraferma dal FRSU (Floating Storage Re-gassification Unit) che sarà installato al largo di Livorno. Nel corso del 2011 sono state completate le attività relative al contratto. In Italia, per conto Eni Divisione Refining & Marketing, sono in corso le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione per la prima applicazione su scala commerciale della Tecnologia EST (Eni Slurry Technology), nell ambito del progetto per la costruzione di una raffineria a Sannazzaro. La tecnologia EST, al cui sviluppo Saipem ha dato un significativo contributo, può convertire quasi completamente i residui di greggi pesanti in distillati più leggeri. Nel 2011 Saipem ha acquisito un contratto per conto Rete Ferroviaria Italiana SpA (Gruppo FS) per la progettazione esecutiva, la direzione lavori e la realizzazione di trentanove chilometri Alta Velocità e di dodici chilometri di interconnessioni con la linea convenzionale esistente, fra Treviglio e Brescia, attraverso le province di Milano, Bergamo e Brescia, oltre ai lavori di complementari, quali sistema di alimentazione elettrica, viabilità interferita, nuova viabilità e opere di mitigazione ambientale. Nel corso dell anno sono iniziate le attività relative al contratto. Saipem è attiva in Italia anche nel settore della perforazione a terra. Nel 2011 l attività di perforazione a terra è stata svolta per conto Eni Divisione Exploration & Production utilizzando un impianto per la perforazione e il workover di pozzi profondi, nella provincia di Potenza, poi trasferito in Colombia a fine anno, mentre un secondo impianto ha continuato le operazioni, per conto Total Italia, nella provincia di Matera. A fine 2011 era attivo un impianto di proprietà utilizzato in Italia. Nel 2011 Saipem ha completato la costruzione della prima unità commerciale di EnSolvex, una nuova tecnologia Eni per la bonifica di suoli e sedimenti contaminati da composti organici, alla 6

7 raffineria Eni R&M di Gela. Il pre-commissioning è programmato per il È stata inoltre sviluppata una procedura specifica per una scelta tra diverse alternative di bonifica basata su criteri quantitativi relativi all impatto ambientale. A giugno 2012, nell ambito delle perforazioni a mare, Saipem ha acquisito da Eni un estensione del contratto di due anni, a partire da novembre 2012, per il noleggio del jack-up Perro Negro 8, per attività nel mare Adriatico al largo delle coste italiane. Il Perro Negro 8 è un jack-up in grado di operare fino a 350 piedi di profondità d acqua. Chimica Versalis (già Polimeri Europa) opera nei settori della petrolchimica di base (aromatici, olefine e intermedi), degli stirenici ed elastomeri e dei polietileni. Versalis opera in Italia attraverso 11 stabilimenti produttivi. 7

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