Sfide e prospettive nella risposta ai nuovi bisogni sociali: lavoro, sviluppo e secondo welfare

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1 Sfide e prospettive nella risposta ai nuovi bisogni sociali: lavoro, sviluppo e secondo welfare Franca Maino Dipartimento di Studi del Lavoro e del Welfare Università degli Studi di Milano Laboratorio Welfare Lavoro e Sviluppo Torino, 6 marzo 2012 Il welfare state sotto pressione Triplice sfida: nuovi rischi e bisogni; vincoli di bilancio; crisi economicofinanziaria Come rispondere ad una crescente domanda di servizi e prestazioni quando le risorse diminuiscono? Quali risposte a livello locale? Il dibattito su welfare state retrenchment, ricalibratura dei sistemi di protezione sociale e ri-mercificazione ha portato ad interrogarsi sui possibili percorsi integrativi al welfare state tradizionale Lavoro e sviluppo: quale spazio per soluzioni di secondo welfare? 2

2 Andamento dell occupazione nelle maggiori economie europee ( ) Fonte: Rapporto Istat Utilizzo della CIG ( ) (incidenza per 1000 ore lavorate totali) Fonte: Rapporto Istat

3 Donne anni che non sono occupate e non cercano lavoro, paesi europei, 2009 (%) 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Fonte: Eurostat 5 Quota dei NEET* sul totale dei giovani tra i 15 e i 29 *NEET: Not in Employment and not in any Education and Training 6

4 Giovani anni che vivono nella casa dei genitori in alcuni paesi europei, 2008 (%) 7 La spesa sociale per settore in percentuale sulla spesa sociale totale: confronto Italia-UE, anno 2008 Fonte: Eurostat 8

5 Welfare ed enti locali anno 2011 I Fondi nazionali per gli interventi sociali hanno perso il 63% delle risorse stanziate dallo Stato rispetto al 2010 Fondo per le politiche sociali (per finanziare interventi di assistenza alle persone e alle famiglie): da 929,3 mln di euro a 273,9 mln Fondo per la non autosufficienza: cancellato (era previsto uno stanziamento di 400 mln) Fondo per le politiche per la famiglia: da 185,3 mln a 51,5 mln Fondo per le politiche giovanili: da 94 mln a 12,8 mln Fondo per l infanzia e l adolescenza: da 30 mln a 3 mln Fondo per il sostegno all accesso alle abitazioni in locazione, che porta benefici soprattutto alle persone anziane: da143,8 mln a 32,9 mln 9 Caratteristiche del sistema di welfare italiano Frammentato Insufficiente dal punto di vista delle risorse/risposte Non adeguatamente esteso dal punto di vista della copertura (insiders vs. outsiders) Come arrivare ad un nuovo modello di welfare? Bisogna affrontare il tema dei costi e della sostenibilità economica + quella della governance ridefinendo i rapporti Stato-enti locali e pubblico-privato 10

6 Il secondo welfare: cosa è mix di interventi di protezione e di investimenti sociali che prevedono anche un finanziamento non pubblico possibili fonti di finanziamento: imprese, assicurazioni private, fondi di categoria, fondazioni e altri soggetti della filantropia, terzo settore forniti da una vasta gamma di attori economici e sociali collegati in reti con un forte ancoraggio territoriale ma aperti al confronto e alle collaborazioni trans-locali, anche di raggio europeo enti locali: seppur vincolati nelle loro decisioni di spesa, dovrebbero assumere un ruolo pivotale nel promuovere partnership pubblicoprivato e contribuire al reperimento di risorse aggiuntive 11 Attori del secondo welfare Aziende Sindacati Associazioni di categoria Enti bilaterali Assicurazioni Casse mutue Imprese sociali Enti caritativi/religiosi Volontariato Regioni Governi locali Fondazioni bancarie Fondazioni d impresa

7 Secondo welfare, contrattazione, bilateralità Cresce il ruolo del sindacato che, usando le leve del dialogo sociale e della contrattazione collettiva, mira a tamponare il ridimensionamento delle condizioni di benessere dei lavoratori sia sul terreno salariale che sul terreno del welfare state Ricorso alla contrattazione aziendale, territoriale, settoriale Bilateralità 13 Welfare aziendale: quali vantaggi? Ottimizzare il trattamento fiscale e contributivo, aumentando il potere di acquisto della retribuzione Facilitare la conciliazione fra vita e lavoro (aumentando la produttività dei dipendenti) Opportunità di risparmio per le aziende traendo vantaggio dalle agevolazioni fiscali e contributive anche grazie e attraverso la contrattazione sindacale 14

8 Il tessuto produttivo: PMI in Italia e media UE Fonte: European Commission SBA Fact Sheet 2010/11- Italy. 15 Treviso: Progetto Fare Insieme 2012 Unindustria Treviso studia in collaborazione con i sindacati della provincia un sistema di welfare territoriale e aziendale Aree di intervento: istruzione tecnica, promozione dell occupazione giovanile, welfare per i lavoratori, riqualificazione delle risorse umane Gennaio 2012: definizione dello schema tipo di accordo aziendale, da definire per settore merceologico Prossimi passi: Unindustria come azienda collettiva stipulerà convenzioni con fornitori di servizi e grande distribuzione, per il welfare aziendale nelle PMI 16

9 Treviso: Progetto Fare Insieme 2012 ISTRUZIONE TECNICA: promuovere, presso le scuole, gli studenti e le famiglie, l istruzione tecnicoprofessionale e le competenze (tecniche) ricercate dalle imprese LAVORO GIOVANILE: incentivi all assunzione dei giovani e per far crescere la responsabilità delle imprese e degli imprenditori nei confronti delle generazioni più giovani 17 Treviso: Progetto Fare Insieme 2012 WELFARE TERRITORIALE/AZIENDALE Realizzazione di percorsi capaci di attivare dal basso soluzioni vantaggiose per le imprese e per i loro collaboratori RIQUALIFICAZIONE RISORSE UMANE Occupabilità lavoratori in mobilità promuovere il reimpiego di lavoratori, attualmente in mobilità, appartenenti a imprese associate e aderenti a Fondoimpresa (il progetto, condiviso con CGIL CISL e UIL provinciali, prevede il coinvolgimento di circa 130 lavoratori) Disoccupati alte professionalità promuovere l'occupabilità e il reimpiego di risorse umane ad elevata professionalità (attività co-finanziata dalla Regione Veneto e dal Fondo Sociale Europeo) 18

10 Febbraio 2012: nuovo accordo unitario tra sindacati e artigiani Lombardia: circa lavoratori dipendenti L accordo contiene importanti novità: più flessibilità degli orari, istituzione di una banca ore per i dipendenti, costituzione, da gennaio 2013, di un fondo mutualistico di welfare integrativo finanziato con contributo aziendale (60 euro annue per dipendente) e aperto all adesione degli stessi datori di lavoro e dei loro collaboratori Un importante passo sulla via del decentramento e della contrattazione 19 Verso un nuovo modello di welfare Secondo welfare integra i programmi di welfare state e aggiunge (a completamento di ciò che è già offerto) nuovi programmi di intervento (più raramente si sostituisce al welfare tradizionale) Promuovere un incastro virtuoso tra primo e secondo welfare per il XXI secolo, basato sui principi dell innovazione sociale e dell investimento sociale

11 Approccio dell innovazione sociale nuovo paradigma di riferimento le nuove forme di partnership pubblico-privato devono favorire la ricerca e la promozione di innovazione in campo sociale e non essere prioritariamente finalizzate al risparmio economico ribaltamento della logica di programmazione degli enti locali: i bisogni e i possibili servizi per fronteggiarli devono diventare il punto di partenza per andare alla ricerca di risorse rivolgendosi a soggetti finanziatori non esclusivamente pubblici 21 Approccio dell investimento sociale Si riferisce alle politiche che investono nello sviluppo del capitale umano (early childhood education and care e life-long training) e/o che promuovono un uso efficiente del capitale umano (politiche attive del lavoro; promozione dell occupabilità; flexicurity) - childrenomics e womenomics Lo scopo è l accrescimento delle capacità cognitive delle nuove generazioni e del capitale umano e la crescita di produttività di un paese 22

12 Progetto Percorsi di secondo welfare cento fiori sul fronte della protezione sociale non pubblica (welfare sindacale, aziendale, filantropico, occupazionale, religioso, locale e ) per poter identificare le buone pratiche, per stimolare dinamiche di diffusione e apprendimento, per effettuare serie valutazioni d impatto tuttavia manca: una ricognizione puntale di queste esperienze una circolarità delle informazioni un raccordo organizzativo e progettuale fra i vari attori coinvolti 23 Laboratorio sul secondo welfare in Italia Progetto biennale, che si snoda lungo due direttrici: realizzazione di un sito web ( + una newsletter stesura di un Rapporto nel quale illustrare lo stato dell arte delle esperienze di secondo welfare già in atto o in fase di implementazione sulla base di dati, schede informative, valutazioni e riflessioni progettuali 24

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