PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE ED IL RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-EDILIZIA PIEMONTESE MEDIANTE
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1 PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE ED IL RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-EDILIZIA PIEMONTESE MEDIANTE LA COSTITUZIONE DEL "CLUSTER LEGNO PIEMONTE TRA Provincia di Torino Politecnico di Torino DAD-Dipartimento di Architettura e Design Environment Park s.p.a. Università di Torino DISAFA-Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari SIAT-Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino Fondazione dell Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Torino CNA Torino-Confederazione Artigianato Piccola e Media Impresa Torino Confcooperative FEDAGRI Piemonte API Torino-Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e provincia Confartigianato Imprese Piemonte Unione Industriale di Cuneo Sezione Legno Unione Industriale di Torino Associazione Legno Consorzio Forestale del Canavese Comunità Montana Valli Orco e Soana Comune di Massello, capofila della Convenzione tra i comuni di Massello, Fenestrelle, Inverso Pinasca, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Roure, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, Usseaux e Villar Perosa Consorzio Forestale Alta Valle Susa Consorzio Forestale di Villarfocchiardo GAL Valli del Canavese GAL Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone Associazione FSC Italia Associazione PEFC Italia UNCEM-Unione Nazionale Comuni Enti Montani, Delegazione Piemontese Federforeste Piemonte Fondazione per l Ambiente Teobaldo Fenoglio ONLUS PREMESSO CHE: Il sistema foresta-legno-edilizia-arredo è un settore in sensibile crescita. La riscoperta del legno come materiale per l edilizia ha contribuito a mettere in discussione l opinione diffusa, che gli edifici in legno siano strutture provvisorie o precarie, pur in un settore da sempre contrassegnato da resistenze al cambiamento rispetto a prassi costruttive più consolidate. Nel contesto regionale il trend positivo dell edilizia in legno non è ancora connesso ad un incremento dell impiego di legno proveniente dalle foreste regionali. Le politiche pubbliche in questa direzione hanno visto un particolare sviluppo solo in determinati territori, quale quello della provincia di Torino nel quale, giova ricordare, si concentra la quasi totalità (oltre ha) delle foreste a gestione forestale sostenibile certificata presenti in Piemonte.Nel medesimo territorio il progetto di cooperazione transfrontaliera Bois Lab, realizzato dalla Provincia di Torino in partenariato con il Dipartimento francese della Savoia, e le analoghe iniziative assunte dalle Comunità Montane e dai Gruppi d Azione Locale hanno creato le basi sia per un rafforzamento dell offerta di legname di qualità, sia per un incremento della domanda attraverso la formazione e l aggiornamento professionale sul legno dei progettisti. Per raggiungere il pieno successo è 1
2 necessario ancora molto lavoro a livello regionale sia sul piano della domanda che dell'offerta. La costruzione di una forte identità territoriale del comparto legno regionale non può non comprendere le risorse forestali piemontesi, ancorché non ancora sufficientemente valorizzate. Occorre quindi integrare nell'identità del sistema piemontese l impiego del legno regionale, soprattutto se proveniente da foreste a gestione sostenibile certificata, con le evidenti esternalità ambientali positive che una diffusa gestione attiva delle foreste può generare per tutta la collettività. Nei primi mesi del 2013 l'environment Park s.p.a. con le aziende CIAM Costruzioni, Natural House e E-Costruire-Artespazio da una parte e la Provincia di Torino con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino da un'altra, hanno condiviso l'obiettivo di promuovere una presenza coordinata delle imprese e istituzioni piemontesi afferenti al settore legno al MADE EXPO 2013, quale prima tappa verso un l'obiettivo di medio e lungo termine di rafforzare, sostenere e promuovere nel medio e lungo periodo il comparto foresta-legno piemontese. L Environment Park s.pa., la Provincia di Torino e il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino hanno istituito un tavolo di concertazione più allargato, che ha progressivamente coinvolto un numero crescente di rappresentanti delle categorie economiche e delle istituzioni, corrispondente nella fase finale ai firmatari della presente intesa, che dalla condivisione degli elementi d analisi sommariamente sintetizzati ai capoversi precedenti, si è confrontato sulle strategie più adatte al perseguimento dell'obiettivo di sviluppare e rafforzare il comparto foresta-legno piemontese. Una realtà comune a diversi contesti europei e particolarmente diffusa in Svizzera e in Austria, dove la filiera legno è più consolidata e in grado di generare sviluppo e di produrre innovazione, è quella degli HolzCluster, identità territoriali nelle quali prevale l aspetto della sperimentazione e promozione di professionalità attraverso azioni di marketing che tendono a sostenere prodotti e modelli culturali d interesse locale. I partecipanti al tavolo di concertazione hanno così concordato sull opportunità di proporre anche nel contesto regionale piemontese un Cluster Legno, raggruppando attorno a questa proposta gli attori che, con competenze e ruoli diversi, operano sul territorio nel comparto foresta-legno: dalle imprese, alla proprietà forestale pubblica e privata, alle associazioni imprenditoriali, alle istituzioni del sistema della ricerca, formazione e dell innovazione, agli enti territoriali. CONSIDERATO CHE Il punto di partenza del progetto è costituito dalla volontà di delineare un disegno comune e coordinato fra i diversi soggetti istituzionali e d impresa per la valorizzazione delle professionalità della filiera legno edilizia del Piemonte, che si raccolgano all interno di una sola immagine identitaria costituita dal Cluster Legno Piemonte. La cooperazione nell ambito del Cluster Legno Piemonte si pone l obiettivo di incoraggiare e rafforzare legami di partenariato tra istituzioni, ricerca e imprese aperte a nuove idee, prodotti e/o mercati, incrementando un interscambio scientifico e culturale mirato a favorire interazioni fra il tradizionale artigianato e le moderne tecnologie. La forza d innovazione e la segmentazione del mercato rappresentano infatti sfide che le imprese possono affrontare con strategie comuni per rimanere concorrenziali sullo scenario internazionale. Richiamare l attenzione su un risorsa come il legno e le sue svariate applicazioni, ampliando il raggio d azione del comparto verso nuovi prodotti e mercati, costituisce una modalità d esplorazione del potenziale delle imprese locali non ancora pienamente sfruttato. Le diverse esperienze, strutturate nel tempo attraverso azioni di promozione di filiera fortemente radicate sul territorio, hanno generato modelli di sviluppo caratterizzati da significative ricadute sotto il profilo culturale, sociale e identitario. Questi hanno innescato iniziative e progetti educativi, nel senso più ampio del termine, improntati alla diffusione di buone pratiche, elevate professionalità e competenze. 2
3 RITENUTO OPPORTUNO CHE: l iniziativa debba prestare particolare attenzione agli aspetti di valorizzazione e promozione dell eccellenza locale al fine di caratterizzare in modo efficace il progetto rispetto ad analoghe operazioni di marketing territoriale sviluppate nell ambito di altri sistemi regionali (quali Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana etc...); l obiettivo del cluster debba essere quello di: - raggruppare attorno ad uno stesso nucleo una serie di attori che con competenze e ruoli diversi operano sul territorio regionale: dalle imprese alle associazioni imprenditoriali, ai proprietari forestali, dal sistema della ricerca, formazione e dell innovazione agli enti territoriali; - costruire un disegno comune e coordinato fra i diversi soggetti istituzionali e di impresa per la valorizzazione delle professionalità e dei prodotti derivanti dalla filiera foresta-legno del Piemonte; individuare e promuovere valori caratterizzanti e distintivi del sistema piemontese, da proporre come fattori di integrazione di filiera, dall'approvvigionamento di materia prima alla trasformazione nel prodotto finito; - migliorare la competitività delle imprese aderenti al Cluster stimolando l innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi; - promuovere una cultura e conoscenza del legno attraverso un attività di scambio e confronto, a livello nazionale e internazionale, con altri soggetti territoriali; si proponga una rete aperta all adesione di tutti i soggetti interessati a contribuire ed indirizzare il processo; si promuovano le imprese del comparto quale elemento centrale del cluster, in quanto destinatarie delle sue attività, attraverso specifici strumenti di coinvolgimento attivo delle aziende aderenti in tutti i processi di definizione dei progetti e dei programmi di lavoro; si identifichi ogni entità aderente come soggetto capace di contribuire alla promozione del valore e l identità del Cluster attraverso il mantenimento e il miglioramento delle funzioni e dei servizi e alla buona riuscita e continuità nel tempo dell iniziativa. PER QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO I FIRMATARI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE ART. 1 Premesse e Enti promotori Le premesse costituiscono parte integrante della presente intesa. La Provincia di Torino, l Environment Park s.p.a. e il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino sono i promotori della presente intesa. ART. 2 Definizioni Per Parti si intendono: a) i sottoscrittori della presente intesa b) gli ulteriori soggetti che aderiranno all intesa ai sensi del successivo art. 5. Per cluster si intende un entità senza fini di lucro costituita da un insieme di imprese, fornitori e istituzioni strettamente interconnesse, geograficamente concentrate nell ambito regionale piemontese, le quali cooperano con l obiettivo comune di incoraggiare e rafforzare la competitività del sistema foresta-legno-edilizia-arredo in Piemonte. ART. 3 Obiettivi dell intesa Con la presente intesa le parti si propongono l obiettivo generale di promuovere e rafforzare il comparto foresta-legno piemontese istituendo uno spazio comune di cooperazione tra enti e aziende del comparto denominato Cluster Legno Piemonte. 3
4 Gli obiettivi specifici perseguiti dal costituendo Cluster sono così sintetizzati: - fornire supporto diretto alle aziende interessate; - favorire sinergie alla scala territoriale regionale tra istituzioni, enti di ricerca, organizzazioni imprenditoriali ed aziende; - promuovere la condivisione di valori e obiettivi orientati all eccellenza; - migliorare la competitività delle imprese aderenti al Cluster stimolando l innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi; - coordinare le attività promozionali, di ricerca e di formazione, al fine di ottimizzare l impiego di risorse, accrescerne l efficacia e l impatto. ART. 4 Valori di riferimento Costituiscono valori di riferimento caratterizzanti e distintivi del sistema foresta-legno-edilizia regionale rappresentato e promosso dal Cluster Legno Piemonte: - la condivisione dei saperi, delle esperienze, delle strategie; - la sostenibilità dei processi produttivi e dei prodotti, nelle tre dimensioni ambientale, sociale ed economica, opportunamente misurata tramite indicatori e target verificabili e perseguita tramite l'adozione di standard riconosciuti; - il radicamento territoriale come fattore di competitività nei processi di globalizzazione economica; - la costante ricerca della qualità, dell'innovazione ed il miglioramento continuo dei processi produttivi e dei prodotti. Art. 5 Adesioni al protocollo d intesa Possono aderire alla presente intesa gli enti pubblici e privati in grado di contribuire o agevolare il raggiungimento degli obiettivi. Il coinvolgimento di altri soggetti avviene con l intesa delle Parti. L adesione avviene attraverso lettera di intenti, integrativa del presente protocollo, nella quale sono indicati gli impegni che si intendono assumere per contribuire al conseguimento degli obiettivi dell intesa. Art. 6 Adesione delle aziende al Cluster Legno Piemonte Le aziende del sistema legno piemontese sono destinatarie e protagoniste del Cluster Legno Piemonte. Conseguentemente le attività del Cluster Legno Piemonte sono improntate al massimo coinvolgimento delle aziende aderenti al cluster al fine di valorizzarne le competenze e promuoverne il protagonismo. Le aziende interessate a partecipare alle attività del Cluster e a fruire dei relativi servizi sottoscrivono una domanda di adesione indirizzata al Comitato Tecnico di Pilotaggio di cui al successivo art. 7 e sono tenute al versamento della quota annuale di iscrizione determinata dal Tavolo Istituzionale su proposta del Comitato Tecnico di Pilotaggio. ART. 7 Comitato scientifico, Comitato tecnico di pilotaggio, Tavolo istituzionale La cooperazione tra le Parti per la realizzazione degli obiettivi di cui alla presente intesa avviene mediante un Comitato scientifico, un Comitato Tecnico di Pilotaggio e un Tavolo istituzionale. Il Comitato Scientifico è composto da esperti rappresentanti degli enti di ricerca e formazione, degli enti territoriali e delle associazioni di categoria con la finalità di indirizzare e validare sul piano 4
5 scientifico le strategie di sviluppo del progetto e l individuazione di ambiti di innovazione e di interesse per la filiera. Favorisce altresì il coordinamento con altri soggetti analoghi a livello sovra regionale interessati alla costruzione di un dialogo con il Cluster Legno Piemonte. Il Comitato tecnico di pilotaggio è composto dai referenti dei tre Enti promotori e primi sottoscrittori della presente intesa, ossia la Provincia di Torino, l'environment Park s.p.a. e il Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino, da un rappresentante delle aziende aderenti e da un rappresentante dell insieme delle restanti Parti. Il Comitato Tecnico di Pilotaggio svolge le seguenti funzioni: - definisce il programma biennale delle attività di cui al succ. art. 8; - istruisce le richieste di adesione al presente protocollo da parte di altri soggetti - coordina le attività e svolge un ruolo di impulso nei confronti dei sottoscrittori Il Tavolo Istituzionale è composto dai responsabili di cui al successivo art. 10, e da un rappresentante per ciascuna delle seguenti categorie di aziende aderenti al Cluster: imprese boschive, prima lavorazione, carpenteria-costruzioni in legno, seconda lavorazione, professioni tecniche. Approva il programma biennale delle attività proposto dal Comitato Tecnico di Pilotaggio, ratifica l'adesione di altri soggetti all'intesa. Si riunisce almeno una volta l'anno. ART 8 Gestione delle attività 1. Programma delle attività Il Comitato Tecnico di Pilotaggio propone al Tavolo Istituzionale, previa concertazione con il Comitato Scientifico, una proposta di programma biennale delle attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi del Cluster, comprensivo della previsione delle modalità organizzative più idonee per la realizzazione del predetto programma, informandosi ai criteri di adeguato presidio delle aree tematiche: ricerca, comunicazione, servizi alle imprese, segreteria organizzativa, massimo coinvolgimento e protagonismo delle Parti e delle imprese aderenti, snellezza operativa e contenimento dei costi. Il programma è corredato da un preventivo recante per ciascuna attività i fabbisogni di risorse. Sulla base del preventivo è quantificata la quota annuale di adesione da porre a carico delle aziende aderenti, destinata prevalentemente alla copertura delle spese per la messa a disposizione di servizi a loro dedicati. Il programma approvato potrà essere attuato integralmente o anche solo parzialmente, in funzione delle risorse di cui al successivo punto 2 effettivamente disponibili. 2. Finanziamento delle attività Le risorse necessarie alla realizzazione del programma sono costituite: - dalle quote di adesione versate dalle aziende aderenti al Cluster; - da materiali, risorse umane o servizi forniti dalle Parti; - da contributi erogati da Enti, Fondazioni o altri soggetti; - da finanziamenti su progetti sviluppati all interno del Cluster e candidati sui programmi finanziati con fondi comunitari, nazionali o locali; - da sponsorizzazioni, previa verifica da parte del Comitato Tecnico di Pilotaggio che queste non pregiudichino l'autonomia, l'autorevolezza del Cluster nonché la coerenza con gli obiettivi. 3. Gestione delle risorse economiche Con la sottoscrizione dell intesa le Parti danno atto che compete ad Environment Park s.p.a. l'incasso e la gestione delle quote annuali di adesione delle aziende al Cluster e delle eventuali quote supplementari versate dalle aziende per iniziative specifiche. Compete altresì ad Environment Park s.p.a. l impiego delle quote raccolte per far fronte, nei limiti delle quote effettivamente 5
6 raccolte, alle spese di attuazione del programma approvato. Di tale gestione Environment Park s.p.a. fornirà al Comitato Tecnico di Pilotaggio e alle aziende aderenti un rendiconto periodico con cadenza semestrale. La scelta del soggetto gestore dei contributi erogati da Enti, Fondazioni o altri soggetti, dei finanziamenti su progetti sviluppati all interno del Cluster e candidati sui programmi finanziati con fondi comunitari, nazionali o locali e delle risorse da sponsorizzazioni, sarà definita di volta in volta sulla base del tipo di iniziativa finanziata. ART. 9 Impegni delle Parti Con l adesione al presente protocollo le Parti non assumono obbligazioni di natura economica ma unicamente l'impegno a concorrere al raggiungimento degli obiettivi del Cluster, tramite la partecipazione diretta alle attività o il supporto indiretto attraverso una opportuna finalizzazione delle proprie ordinarie attività istituzionali. Gli impegni specifici che gli aderenti alla presente intesa intendono esplicitare in dettaglio sono indicati nell allegato A al presente protocollo. ART. 10 Soggetti responsabili della gestione dell intesa Ciascuna delle Parti nomina un responsabile della gestione della presente intesa, che entrerà a far parte del Tavolo Istituzionale di cui all'art. 7. ART. 11 Pubblicità dell intesa Le Parti si impegnano a favorire e promuovere tutte le azioni utili ad assicurare la diffusione delle informazioni sull iniziativa assunta; ogni documento sarà accessibile a chiunque ne faccia richiesta. La presente intesa sarà oggetto di sottoscrizione pubblica nell ambito di un'iniziativa sui temi oggetto dell intesa stessa. Le Parti si impegnano inoltre a diffondere i risultati, anche parziali, attraverso i propri siti internet, bollettini o altri canali informativi. ART. 12 Tutela della riservatezza e proprietà intellettuale Le Parti si impegnano a rispettare, con riferimento ad eventuali informazioni riservate scambiate nell ambito della collaborazione di cui al presente protocollo e/o durante l attività di sviluppo del Cluster Legno, gli obblighi di riservatezza che verranno definiti in uno specifico accordo da sottoscrivere tra le Parti; Le Parti si obbligano, inoltre, a tutelare eventuali diritti di proprietà intellettuale pregressi e/o sviluppati nell ambito della collaborazione di cui al presente protocollo e/ dell attività di sviluppo del Cluster Legno, anch essi da definire mediante specifico accordo tra le Parti ART. 13 Durata e revisione dell intesa La presente intesa rimane valida fino al 31/12/2015. Prima di tale data le Parti potranno modificare consensualmente l'intesa, in particolare se ciò dovesse risultare opportuno per meglio conseguire gli obiettivi dell'intesa stessa. Alla scadenza l'intesa potrà essere rinnovata per espressa volontà delle Parti. 6
7 ALLEGATO A- DEL AL PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE ED IL RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-EDILIZIA PIEMONTESE MEDIANTE LA COSTITUZIONE DEL "CLUSTER LEGNO PIEMONTE ART. 9 IMPEGNI DELLE PARTI La Provincia di Torino si impegna a: - promuovere il Cluster Legno Piemonte nel contesto territoriale provinciale in particolare attraverso il proprio tavolo di concertazione Foresta-Legno; - tener conto delle attività del Cluster all'interno della propria programmazione di sviluppo economico del settore forestale di cui alla LR 4/09 art. 26; - operare da stimolo nei confronti degli organi di governo regionale e nazionale e nei confronti dei comuni affinché le politiche, le normative e i regolamenti incentivino l'impiego del legno e, in particolare, del legno proveniente da gestione forestale sostenibile certificata e di provenienza regionale - mettere a disposizione del Cluster i risultati del progetto Alcotra Bois Lab in un'ottica di disseminazione e sviluppo a scala regionale dei risultati; - mettere a disposizione del Cluster l'esperienza condotta in qualità di Ufficio Centrale del Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino - favorire la partecipazione a bandi di finanziamento regionali, nazionali comunitari per materie attinenti alla vocazione del Cluster Legno Piemonte L Environment Park S.p.A. si impegna a: - mettere a disposizione l esperienza condotta nell ambito della gestione e del coordinamento del polo di innovazione Polight; - mettere a disposizione del Cluster l esperienza condotta nell ambito dell innovazione e del trasferimento tecnologico; - mettere a disposizione del Cluster le proprie esperienze nell ambito dell edilizia sostenibile e del risparmio energetico; - promuovere all interno del cluster la ricerca e l innovazione attraverso il sostegno di iniziative di collaborazione tra imprese e centri di ricerca per lo sviluppo di partenariati internazionali; - mettere a disposizione del Cluster le proprie competenze nell ambito della scrittura della gestione e dello svolgimento di progetti europei; - sostenere la competitività e l innovazione all interno del cluster attraverso la promozione di servizi per l innovazione e la formazione; - promuovere all interno del cluster le attività di animazione promozione e comunicazione anche in ambito internazionale; - promuovere all interno del cluster un percorso di certificazione della qualità delle imprese aderenti al cluster. Il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino si impegna a: - promuovere a livello nazionale ed internazionale il Cluster Legno Piemonte attraverso le competenze ed esperienze maturate nell ambito delle attività di formazione e ricerca sui temi che investono il settore legno edilizia con particolare riferimento al quadro dell innovazione tecnologica, della tecnologia dell architettura, del design e del restauro e valorizzazione dei beni architettonici - promuovere il Cluster Legno Piemonte in una logica di sistema e di rete attraverso il confronto e il coinvolgimento di alcuni partner nazionali ed internazionali con i quali 7
8 sono in atto rapporti di scambio e collaborazione per una promozione della cultura del legno ; - mettere a disposizione l esperienza sviluppata nell ambito della gestione e del coordinamento di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico con il sistema impresa piemontese rendendosi disponibile il Dipartimento a lavorare nella prospettiva della costituzione di un centro di informazione tecnica e di divulgazione della conoscenza sul legno nell ambito del progetto Cluster Legno Piemonte per gli aderenti e in condivisione con altri soggetti aderenti interessati; - promuovere una conoscenza delle competenze presenti sul territorio regionale attraverso la costruzione di un inquadramento regionale sul modello dell Atlante delle professionalità del settore legno edilizia, realizzato dal Dipartimento insieme alla Provincia di Torino, con l obiettivo di sostenere un adeguato livello di conoscenza delle competenze e delle buone pratiche presenti sul nostro sistema regionale. - promuovere una attività di formazione professionalizzante e sperimentale, basata cioè sull esperienza, insieme agli altri enti già attivi su questo fronte e aderenti al Cluster - promuovere un progetto educativo di conoscenza del legno attraverso una sensibilizzazione degli studenti di I, II, e III livello di formazione dei Corsi di Laurea in Architettura del Politecnico di Torino nel quadro del progetto WOODLab già attivo in questo settore attraverso la promozione di workshop e convegni. - ad organizzare, in condivisione con i soggetti aderenti al Cluster, spazi di confronto con altri Cluster legno, nazionali ed internazionali. L Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze agrarie e Forestali, si impegna, per quanto di propria competenza e comunque con particolare riferimento al settore disciplinare della tecnologia del legno e utilizzazioni forestali, a fornire un supporto scientifico alle imprese aderenti relativamente ad eventuali iniziative di ricerca finanziate, nonché a partecipare ad azioni di formazione e promozione mirate ad una miglior conoscenza del legno ed alla sua corretta applicazione e valorizzazione negli ambiti considerati. Per quanto possibile e compatibilmente con i propri incarichi istituzionali, il Dipartimento garantirà altresì la presenza di un suo delegato per la partecipazione alle attività di gestione e coordinamento del cluster stesso. L API Torino si impegna a collaborare in termini di diffusione e promozione affinché il cluster possa avere la migliore visibilità possibile e si rende inoltre disponibile ad offrire consulenza specifica sia attraverso la struttura che tramite i propri associati del settore. La CNA di Torino s impegna a: - promuovere il cluster presso i propri associati e, i particolare, le aziende artigiane e le piccole imprese, segnalando e selezionando le esigenze particolari che non sono soddisfatte dai servizi delle associazioni; - Mettere a disposizione delle imprese del Cluster l esperienza conseguita nella costituzione di Reti d Impresa ( Contratti di Rete, ATI, Società consortili) ed il servizio per il rilascio dell asseverazione dei programmi dei Contratti di rete; - Attivarsi, in sinergia con le imprese del cluster, per promuovere la partecipazione delle aziende del territorio a manifestazioni fieristiche regionali/nazionali/internazionali e ad eventi di incoming e outgoing con buyers del settore arredo e delle costruzioni in legno. La Confcooperative Piemonte Fedagri, associazione di rappresentanza del comparto agricoloforestale piemontese cooperativo, nel promuovere gli obiettivi del Cluster, si impegna a: - promuovere il Cluster Legno Piemonte tra le associate; 8
9 - promuovere il Cluster Legno Piemonte presso i tavoli di rappresentanza regionali e nazionali di settore; - mettere a disposizione le esperienze dell associazione e delle proprie associate sui temi affrontati dal Cluster; - mettere a disposizione l esperienza dell associazione su materie quali la formazione (avendo un agenzia formativa accreditata), su progetti di ricerca ed innovazione e sulla divulgazione; - offrire supporto, attraverso la struttura, per la creazione di forme societarie cooperative all interno del cluster; - nominare un delegato per il comitato scientifico e di coordinamento. La Confartigianato Imprese Piemonte si impegna a collaborare ai fini della diffusione e promozione del Cluster Legno Piemonte, a condizione che quest ultimo abbia valenza regionale. L Associazione FSC Italia si impegna a: - partecipare, quando possibile, alle discussioni e agli incontri programmatici proposti dal Cluster Legno Piemonte, auspicabilmente anche via teleconferenza - divulgare le iniziative del Cluster attraverso i propri canali di comunicazione, quando attinenti e non in contrasto con la mission e la vision di FSC - proporre al Cluster iniziative di collaborazione volte a perseguire gli obiettivi comuni, eventualmente anche solo con una parte degli aderenti al Cluster stesso. L Associazione PEFC Italia si impegna a: - concorrere alla definizione delle strategie programmatiche del Cluster con particolare riferimento agli obiettivi di valorizzazione del legno regionale proveniente da gestione forestale sostenibile certificata; - valutare la partecipazione, ove possibile e coerente con la mission di PEFC Italia, ai progetti sviluppati dal Cluster e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra; - diffondere attraverso i propri canali e strumenti di comunicazione istituzionale le informazioni relative alle attività del Cluster coerenti con la vision di PEFC Italia. I Gruppi d Azione Locale Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e Valli del Canavese si impegnano a: - mettere a disposizione del Cluster Legno Piemonte i risultati della propria esperienza di promozione e sostegno dello sviluppo della filiera foresta-legno locale; - informare le imprese del proprio territorio relativamente alle strategie e alle attività del Cluster e sensibilizzarle rispetto all opportunità di aderirvi; - concorrere al raggiungimento degli obiettivi del Cluster promuovendo, nell ambito della predisposizione del futuro Piano di Sviluppo Locale , la sinergia tra i progetti ivi previsti e i progetti del Cluster. La Fondazione dell Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Torino si impegna a: - incrementare la sensibilità degli architetti progettisti sul tema dell utilizzo del legno in architettura attraverso l organizzazione e l offerta di momenti formativi e di aggiornamento professionale; - comunicare attraverso i propri canali informativi la nascita del cluster Legno Piemonte, i suoi obiettivi e le iniziative che di volta in volta verranno realizzate. Sensibilizzare la comunità degli architetti all utilizzo del legno in architettura anche sostenere le eccellenze locali; - contribuire all organizzazione degli eventi culturali e scientifici ai quali il comitato di coordinamento riterrà opportuno dare attuazione. 9
10 La Fondazione per l Ambiente Teobaldo Fenoglio si impegna a svolgere le attività di studio, promozione e diffusione di informazioni sulle politiche ambientali locali, che rappresentano la propria finalità istituzionale, con riferimento al settore foresta legno, fornendo uno specifico contributo di competenza ed esperienza in tema di: - valorizzazione economica degli effetti sul bilancio dei gas serra ottenuti da progetti di gestione forestale sostenibile e utilizzo dei prodotti legnosi derivati come maturata attraverso i progetti PIEMONTE-KYOTO e FORCREDIT opzione innovativa complementare nella rappresentazione dei benefici di diverso profilo delle filiere settoriali locali promosse dal Cluster; - analisi tecnica, economica, ambientale e sociale della sostenibilità delle filiere forestali per usi energetici o materiali, in via di svolgimento nel quadro del progetto europeo BIOTEAM negli anni L Associazione Legno dell Unione Industriale di Torino si rende disponibile, attraverso i propri servizi, a dare impulso e favorire le iniziative del Cluster, anche attraverso il necessario supporto alle imprese nei settori di propria competenza. La SIAT- Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, si impegna a collaborare mediante i propri canali d informazione alla diffusione e promozione delle iniziative e delle attività del Cluster Legno, mediante un link diretto sul proprio sito web a quello del Cluster Legno e la diffusione dell informazione delle iniziative del Cluster attraverso la propria newsletter via web. Si rende inoltre disponibile a partecipare alla gestione di eventi (convegni, visite tematiche, giornate di studio) promossi dal Comitato Tecnico di Pilotaggio, sulla base di specifici accordi tecnici ed economici; tutto ciò con particolare riferimento alla diffusione della cultura tecnologica e progettuale dell uso del legno nelle costruzioni. Alla luce delle precedenti esperienze di collaborazione maturate con la Provincia di Torino e il Politecnico di Torino nella filiera del Legno sul progetto Bois Lab ed all organizzazione dell evento Giornate di studio sulla tecnologia e sulla architettura di legno, la Siat si dichiara disponibile a fornire un suo contributo gestionale mediante la nomina di un suo rappresentante nel Comitato Tecnico di Pilotaggio e del Comitato Scientifico di cui all art.7. Il Consorzio Forestale Alta Valle Susa si impegna a: - mettere a disposizione l'esperienza condotta nell'ambito della gestione delle proprietà forestali pubbliche dell'alta Valle Susa; - mettere a disposizione del Cluster l'esperienza condotta nella gestione forestale sostenibile (PEFC) attuata in alta Valle Susa; - mettere a disposizione del Cluster le proprie esperienze nell'ambito commercializzazione del legname proveniente da foreste gestite secondo lo schema di GFS- PEFC; - promuovere all'interno del Cluster la ricerca e l'innovazione attraverso il sostegno di iniziative di collaborazione tra imprese e centri di ricerca per lo sviluppo di progetti; - sostenere l'innovazione all'interno del Cluster attraverso la collaborazione a progetto di innovazione e formazione e comunicazione a livello locale, provinciale, regionale ed internazionale. Il Consorzio Forestale del Canavese si impegna, per quanto di propria competenza, a collaborare in termini di diffusione e promozione del progetto Cluster Legno Piemonte, affinché possa avere la migliore visibilità possibile, ad offrire consulenza specifica attraverso la nostra struttura a tutti i soggetti aderenti al Consorzio, a fornire un supporto tecnico alle imprese aderenti relativamente ad eventuali iniziative di ricerca finanziate, nonché a partecipare ad azioni di formazione e promozione mirate ad una miglior conoscenza del legno ed alla sua corretta applicazione e valorizzazione negli ambiti considerati. Si impegna inoltre a partecipare come organizzazione o inviando un proprio 10
11 delegato alle iniziative che il Cluster deciderà di intraprendere o realizzare e alle attività di gestione e coordinamento del Cluster stesso. La Delegazione Piemontese dell UNCEM, Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, si impegna a: - Promuovere le attività del Cluster Legno sui 553 Comuni montani del Piemonte, sulle 22 Comunità montane, sulle Unioni montane di Comuni, favorendo la diffusione delle informazioni, la circolazione degli esempi virtuosi e delle best practice che verranno individuate; - Coordinare gli enti locali in una migliore e più efficace gestione dei 980mila ettari di bosco, favorendo la nascita di Consorzi locali di imprese, di Consorzi di proprietari, di associazioni fondiarie per il superamento della parcellizzazione; - Realizzare piani forestali territoriali e aziendali per conto degli enti locali e dei soggetti imprenditoriali, al fine di incrementare la superficie di boschi gestiti con tagli regolari; - Promuovere un uso efficace dei fondi europei, statali, nazionali per la green economy e la filiera bosco-legno-energia e bosco-legno-artigianato, al fine di agevolare investimenti e strutturazione di cluster locali riferiti a quello promosso a livello provinciale; - Sollecitare la Regione Piemonte, il Ministero dell'ambiente e il Governo centrale a inserire la gestione forestale attiva tra le necessità nazionali per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la tutela del territorio, la crescita e lo sviluppo socio-economico delle Terre Alte; - Mettere a disposizione l'esperienza maturata all'interno del programma "Borghi alpini", promosso e curato da Uncem Piemonte a partire dal 2012, per la valorizzazione del patrimonio edilizio dismesso nelle aree montane, al fine di poter utilizzare materiali locali e legno di valle per gli interventi di recupero degli immobili; - Sollecitare imprese, artigiani, progettisti nell'uso di manufatti artigianali locali per la costruzione e la ristrutturazione degli edifici pubblici e privati; - Proseguire lo studio, d'intesa con gli altri partner, delle strategie logistiche di valle per l'uso del legno estratto dalle foreste delle aree montane, al fine di creare nuovi posti di lavoro lungo tutta la filiera e di mettere le basi per una nuova sostenibile pianificazione e gestione della risorsa. La Sezione Legno di Confindustria Cuneo si impegna a collaborare alla promozione delle iniziative del Cluster attraverso i propri canali istituzionali, per supportare le imprese al raggiungimento degli obiettivi dichiarati e, per quanto di propria competenza nell'ambito del settore, rende disponibili servizi consulenziali in ordine agli aspetti normativi. Confartigianato Imprese Piemonte si impegna a collaborare ampiamente ai fini della diffusione e promozione del cluster stesso, a condizione che il Cluster abbia valenza regionale e che venga escluso ogni impegno di carattere economico e di responsabilità per i sottoscrittori. La Convenzione tra i comuni di Massello, in qualità di capofila, e Fenestrelle, Inverso Pinasca, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Roure, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, Usseaux e Villar Perosa, riconosce la coerenza tra gli obiettivi e i criteri di gestione attiva delle proprietà forestali perseguiti dalla Convenzione e gli obiettivi di rafforzamento e qualificazione della filiera foresta-legno regionale perseguiti dal Cluster. La Comunità Montana Valli Orco e Soana riconosce la coerenza tra gli obiettivi e i criteri di gestione attiva delle proprietà forestali perseguiti dall Ente e gli obiettivi di rafforzamento e qualificazione della filiera foresta-legno regionale perseguiti dal Cluster, con particolare riferimento all incremento delle proprietà forestali pianificate e gestite, allo sviluppo della filiera del legno da opera, alla diffusione della gestione forestale sostenibile certificata, al rafforzamento e qualificazione delle imprese locali del settore, all innovazione di processo e di prodotto. 11
12 Letto, confermato e sottoscritto Torino, il 12
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