Rapporto di Sostenibilità 2006 Responsabilità economica, ambientale e sociale

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1 :24 Pagina 1 Rapporto di Sostenibilità 2006 Responsabilità economica, ambientale e sociale Fiat S.p.A. Sede Centrale di Via Nizza, Torino Italia Contatti Ufficio Stampa: Tel Fax mediarelations@fiatgroup.com Rapporto di Sostenibilità 2006 Responsabilità economica, ambientale e sociale cover_ita_rapporto_sost_2006.qxd

2 Rapporto di Sostenibilità 2006 Responsabilità economica, ambientale e sociale

3 Il progresso altro non è che l avverarsi delle utopie. Oscar Wilde

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5 Fiat S.p.A. Sede legale: Via Nizza 250, Torino Capitale Sociale versato euro Registro delle Imprese Ufficio di Torino C.F.:

6 Indice 6 Lettera del Presidente e dell'amministratore Delegato 8 Monitoraggio dei risultati del Gruppo 10 Il dialogo con gli stakeholder Identità Fiat 16 Consiglio di Amministrazione 19 Storia del Gruppo Fiat 22 Profilo e struttura del Gruppo 27 Corporate governance Responsabilità Sociale 124 Risorse umane 148 Comunità Appendici 162 Metodologia 163 Relazione della società di revisione 164 Indicatori di performance 168 Riconoscimenti alle iniziative del Gruppo 173 Glossario 177 Questionario di valutazione Responsabilità Economica 34 Sintesi dei risultati 36 Mappa delle alleanze 38 Azionisti 42 Finanziatori 45 Risorse umane 48 Clienti 65 Fornitori Responsabilità Ambientale 72 Sistema di gestione ambientale 76 Applicazione dei sistemi di gestione ambientale 81 Prestazioni ambientali 102 Mobilità sostenibile

7 Lettera del Presidente e dell Amministratore Delegato Il 2006 è stato un anno importante per il Gruppo Fiat perché ha segnato la conclusione del turnaround. Gli obiettivi fissati nel luglio 2004 sono stati tutti raggiunti, e in molti casi superati. Tutti i settori di attività hanno registrato significativi miglioramenti e Fiat Group Automobiles ha ottenuto, per la prima volta dal 2000, un risultato della gestione ordinaria positivo. Il 2006 è stato un anno importante anche perché ha segnato il completamento della trasformazione culturale della Fiat, che ha avuto come perno un nuovo concetto di leadership. Dal punto di vista organizzativo, questo ha significato introdurre la meritocrazia in azienda, valorizzare le persone migliori, dare loro responsabilità dirette e un ampio margine di libertà operativa. Dal punto di vista umano, vuol dire rispetto reciproco e integrità di comportamento. In questo processo di trasformazione, la responsabilità di impresa occupa un posto rilevante. Il dialogo con tutti gli stakeholder, la trasparenza nella gestione aziendale, il rispetto per l ambiente, per la società con cui si entra in contatto ogni giorno non sono elementi marginali, ma sono parte integrante del nostro modo di lavorare e di fare business. Questo è il terzo Rapporto di Sostenibilità della Fiat e fotografa un azienda che continua a cambiare rapidamente, che ha affrontato alcuni passaggi fondamentali della sua storia e si prepara ad affrontarne altri, altrettanto cruciali. Archiviata la ristrutturazione, il Gruppo si avvia infatti verso una nuova fase, quella della crescita, che è stata pianificata in maniera rigorosa e dettagliata fino al L impegno per i prossimi quattro anni è consolidare la Fiat come grande Gruppo industriale internazionale. Questo obiettivo sarà perseguito tenendo conto dei cambiamenti che lo sviluppo strategico provoca e tenendo fermi i valori di onestà, integrità e responsabilità che ci hanno guidati fino a qui. L approccio che abbiamo adottato ci ha permesso negli scorsi tre anni di aprire un dialogo costruttivo con le istituzioni, con i sindacati, con i nostri collaboratori, con i partner della Fiat e con la società in genere. Lo stesso approccio ci guiderà in futuro, nell attuazione di un piano di crescita che richiederà sforzi ed energie ancora maggiori. Ma in questo ambizioso viaggio ci aiuta il fatto di condividere con i nostri stakeholder sia la meta, portare la Fiat al livello dei migliori, sia il metodo, quello di uno sviluppo sostenibile. Per poter offrire a un pubblico sempre più ampio la possibilità di comprendere la complessa realtà di un Gruppo come la Fiat, che opera in più di 190 paesi e in diverse aree di attività, abbiamo seguito tre principi fondamentali: la chiarezza, la completezza e l affidabilità delle informazioni. In un linguaggio chiaro e immediato, vengono presentati i principali risultati ottenuti da ogni Settore, pur mantenendo una visione unitaria del Gruppo. Inoltre, nell intento di migliorare la qualità e la solidità dei dati presentati, è stata affinata la metodologia di raccolta e, dove necessario, ampliato il perimetro geografico di riferimento. L affidabilità delle informazioni e dei dati è garantita dall utilizzo degli standard internazionali indicati dal GRI (Global Reporting Initiative) e da un accurato controllo da parte della società di revisione. In queste pagine, azionisti, investitori istituzionali e finanziatori troveranno gli strumenti di governance adottati a garanzia di una reale trasparenza aziendale e le performance economicofinanziarie del Gruppo nel corso del I risultati raggiunti non hanno contribuito solo ad alimentare la fiducia nella Fiat, con il miglioramento del rating sul debito e il forte aumento del titolo in Borsa, ma ci hanno anche permesso di tornare, dopo cinque anni, a distribuire un dividendo ai nostri azionisti. I clienti, che sono stati riportati al centro della nostra strategia di business, potranno valutare i frutti di questa nuova filosofia e di una nuova relazione basata sull ascolto e sul dialogo. 6 Lettera del Presidente e dell Amministratore Delegato

8 Abbiamo compiuto sforzi enormi sulla qualità dei prodotti, sulla rete di vendita e sui servizi post vendita. Il nostro impegno è di proseguire il lavoro per migliorare l organizzazione commerciale e rendere ancora più efficienti i servizi, continuando a investire nell innovazione dei prodotti e dei processi. Ai nostri fornitori proponiamo una visione d insieme sulle azioni adottate per migliorare il processo di acquisto e per sviluppare solide relazioni di partnership. Nel corso dell anno abbiamo creato più occasioni di incontro per illustrare direttamente ai fornitori i progressi compiuti dalla Fiat e gli obiettivi futuri. Perché l orgoglio, il senso di quadra, il desiderio di fare meglio che sta alla base della lealtà di un fornitore verso un marchio, dipende in gran parte dal sapere che il partner è solido e ha risorse per portare avanti tutti gli impegni presi. Le persone della Fiat possono contare su una gestione delle risorse umane basata sul riconoscimento del merito, sulla valorizzazione dei talenti e sullo sviluppo delle capacità e delle competenze individuali. Le sfide che ci attendono nei prossimi anni ci costringono a mantenere alta la tensione e a chiedere ancora, a noi stessi e a tutte le donne e gli uomini della Fiat, il massimo sforzo. Affronteremo queste sfide con serenità perché sappiamo di poter contare su un capitale umano straordinario, che è la nostra migliore garanzia per il futuro. Alle persone che lavorano oggi nel Gruppo - e che in questi anni hanno lavorato duramente per ridare orgoglio e credibilità alla Fiat - vogliamo esprimere il nostro più sincero ringraziamento per ciò che hanno fatto finora. L impegno della Fiat a favore delle comunità viene declinato attraverso importanti progetti destinati a combattere il disagio sociale in paesi come il Brasile e nuove iniziative in Italia e nel resto d Europa. L attenzione per i soggetti svantaggiati è confermata dal progetto Autonomy, destinato a promuovere e facilitare la mobilità delle persone disabili, che ha visto accrescere le risorse dedicate e avviare specifiche campagne di sensibilizzazione. Mantenere le promesse è uno dei valori fondamentali della nuova Fiat. A questa mentalità va ricondotta la scelta di presentare non solo i traguardi raggiunti ma anche gli impegni del Gruppo per i prossimi anni. Sono stati compiuti molti passi avanti nel campo della sostenibilità. Questi progressi sono stati riconosciuti e premiati anche con l Oscar di Bilancio, che Fiat ha vinto l anno scorso per l informativa finanziaria e per l impostazione Triple Bottom Line nella presentazione delle performance economiche, ambientali e sociali. È un premio che ci fa molto piacere ma che allo stesso tempo rappresenta uno stimolo per il futuro. Il Rapporto di Sostenibilità 2006 nasce proprio con l obiettivo di fare ancora di più e meglio. Anche in questo caso si tratta di una promessa. Il Presidente L Amministratore Delegato Luca Cordero di Montezemolo Sergio Marchionne Questo documento racconta anche, attraverso numeri e fatti concreti, i progressi compiuti per uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell ambiente, che si traducono in una gestione ecologicamente efficiente degli stabilimenti e nella realizzazione di prodotti sempre più eco-compatibili, come testimonia l ampia gamma di veicoli a metano e la leadership in Brasile nella tecnologia flex-fuel. Sul fronte della ricerca, grande attenzione è stata posta nello sviluppo di tecnologie a minimo impatto ambientale. Lettera del Presidente e dell Amministratore Delegato 7

9 Monitoraggio dei risultati del Gruppo In occasione del primo Rapporto di Sostenibilità, il Gruppo Fiat ha dichiarato ai propri stakeholder gli impegni che intende perseguire nell ambito delle macroaree economica, ambientale e sociale. Il presente Rapporto vuole illustrare in dettaglio i risultati conseguiti nel Al solo fine di facilitare la ricerca degli argomenti all interno del documento, nella tabella che segue sono riportati: una breve descrizione delle iniziative avviate e dei risultati conseguiti nel 2006 per ogni impegno dichiarato nel 2004 e il riferimento alla pagina del Rapporto dove tali argomenti sono approfonditi. Impegni del Gruppo Risultati conseguiti nel 2006 Pag. Responsabilità economica Integrare la corporate social responsibility del Gruppo Fiat nelle strategie aziendali Aumentare il valore e la competitività dell Azienda Sviluppare le attività di verifica del Codice di Condotta all interno del Gruppo Estendere a tutti i fornitori il sistema di monitoraggio dell applicazione dei principi di comportamento previsti dal Codice di Condotta e dal Modello Organizzativo Nell ambito della Funzione Communications di Fiat Group è stata allocata la responsabilità per la rendicontazione Triple Bottom Line. Nel corso del 2006 è stato rafforzato il sistema di rendicontazione e il coinvolgimento del management del Gruppo a tutti i livelli. Il Gruppo Fiat ottiene nel 2006 risultati migliori delle previsioni: ricavi a 52 miliardi di euro (+11 per cento rispetto al 2005), risultato della gestione ordinaria raddoppiato a 2 miliardi di euro con miglioramenti in tutti i principali Settori. L utile netto del Gruppo si attesta a 1,2 miliardi di euro. Il Consiglio di Amministrazione di Fiat SpA ha proposto, per la prima volta dal 2002, il pagamento di un dividendo complessivo, per le diverse categorie di azioni, pari a 276 milioni di euro. L indebitamento netto industriale si posiziona a fine esercizio al di sotto di 1,8 miliardi di euro. La liquidità rimane alta a quasi 8 miliardi di euro. Migliora di conseguenza anche il rating e il titolo Fiat, registrando un rendimento del 97 per cento, ha quasi raddoppiato il suo valore. Continua l attività di indagine sul rispetto del Codice di Condotta da parte dei dipendenti e dei collaboratori del Gruppo. A fronte delle segnalazioni per violazioni o presunte tali del Codice di Condotta, sono state attivate le indagini da parte dell Internal Audit del Gruppo e dei Compliance Officer dei singoli Settori. Ulteriori attività di verifica sono state avviate dagli stessi enti per rilevare comportamenti non conformi ai principi del Codice. È stato approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Fiat SpA un nuovo Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex. D.lgs. 231/2001 per recepire l aggiornamento normativo relativo alle fattispecie dei reati societari e di market abuse. Con modalità differenti da Settore a Settore e nel rispetto dell autonomia gestionale dei rapporti con i rispettivi fornitori e partner è continuata l attività di informazione sull adozione da parte dei Settori del Gruppo del Modello Organizzativo ex D.lgs. 231/01 e del Codice di Condotta Monitoraggio dei risultati del Gruppo

10 Impegni del Gruppo Risultati conseguiti nel 2006 Pag. Responsabilità ambientale Estendere ulteriormente È proseguito l impegno del Gruppo per il miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale l applicazione del Sistema applicato da tempo nei siti industriali. di Gestione Ambientale Aumentare il numero È aumentato il numero di certificazioni ISO presso i siti produttivi: 96 siti certificati contro dei siti certificati ISO gli 89 del Valorizzare le attività di ricerca I grandi temi dell ambiente e della sicurezza sono al centro dell attenzione del Gruppo Fiat e di sviluppo tecnologico che Le attività di innovazione e sviluppo sono focalizzate su diverse aree tecnologiche, ad esempio: assicurano il minore impatto sviluppo e applicazione di tecnologie innovative per il miglioramento delle prestazioni ambientale dei prodotti del motopropulsore, la riduzione delle emissioni del motore e del veicolo e del consumo di carburante; sviluppo delle competenze tecnologie e sistemiche relative all elettronica, telematica, ICT e sicurezza preventiva necessarie per migliorare la sicurezza e la fruibilità del veicolo; sviluppo di soluzioni innovative di architetture (body ed interni) e dei sistemi veicolo per incrementare prestazioni e distintività del prodotto nel rigoroso rispetto dei vincoli di costo. Sviluppare i processi che garantiscono La gestione ambientale è integrata in quella di ogni attività aziendale. Ne sono un esempio i risultati l integrazione degli obiettivi di raggiunti in termini di prodotti e di processi compatibili con l ambiente e il costante impegno verso la business con il rispetto per l ambiente formazione del personale a comportamenti consapevoli. Responsabilità sociale Rafforzare le relazioni e il Numerose le iniziative avviate con gli stakeholder del Gruppo nella creazione di un dialogo continuo coinvolgimento degli stakeholder sui Nel Rapporto sono riportate le principali iniziative avviate nel corso del 2006 che hanno coinvolto temi socio-ambientali i dipendenti, i clienti, i fornitori e le istituzioni Focalizzare l impegno verso le Gli investimenti nelle comunità riguardano i programmi e i progetti di medio e lungo periodo, comunità in cui il Gruppo Fiat opera promossi con l obiettivo di contribuire a risolvere gravi problemi sociali, tutelare il territorio in cui su progetti a elevato impatto sociale si opera e promuovere importanti iniziative culturali o artistiche. In questo ambito le iniziative avviate dal Gruppo nel corso dell anno sono incrementate considerevolmente per numero e valore. Incrementare le attività di formazione Sono continuati e si sono rafforzati i percorsi formativi aventi a oggetto il Codice di Condotta, 29 a comportamenti socialmente i principi di buon governo societario, nonché i temi dell ambiente e della salute sul posto di lavoro. 72 responsabili Assicurare l impegno per le pari Costante è l impegno del Gruppo per la tutela delle pari opportunità sul posto di lavoro. Mentre è opportunità e nei confronti dei proseguito e si è rafforzato l investimento nel programma Fiat Autonomy, per assicurare servizi e soggetti svantaggiati mezzi di trasporto individuali e collettivi ai disabili. È stato reso operativo il centro di Terni ed è stato firmato l accordo con la Commissione Medica di Udine. Fiat è stata Partner Ufficiale dei IX Giochi Paralimpici di Torino 2006, ha sostenuto la quinta edizione del Paralympic Day e ha avviato una campagna di comunicazione sul tema. Monitoraggio dei risultati del Gruppo 9

11 Il dialogo con gli stakeholder Il Gruppo Fiat e i suoi dipendenti sono tenuti a intrattenere e sviluppare i propri rapporti con tutte le categorie di soggetti interessati agendo in buona fede, con lealtà, correttezza, trasparenza e con il dovuto rispetto per i valori fondamentali del Gruppo. Il Gruppo Fiat è impegnato al raggiungimento dei più elevati standard di best practice relativamente alle sue responsabilità morali, sociali e di business nei confronti dei soggetti interessati. (Codice di Condotta). Nel rispetto delle autonome responsabilità strategiche e gestionali di ogni Settore del Gruppo per i temi afferenti la corporate social responsibility, nel corso del 2006 la rendicontazione Triple Bottom Line (TBL) è stata collocata nell ambito della funzione Comunicazione di Fiat Group. Nel corso dell anno il sito Internet di Gruppo, è stato integrato con una sezione dedicata alla sostenibilità che accoglie il Rapporto TBL e un indirizzo di posta elettronica dedicato csr@fiatgroup.com, al fine di garantire un canale di accesso diretto agli stakeholder. Oltre alla diffusione mediante il sito Internet, il Rapporto di Sostenibilità è distribuito in occasione dell assemblea degli azionisti di Fiat SpA. Il management del Gruppo ne riceve copia in molti casi accompagnata da una lettera del presidente e/o dell amministratore delegato del Settore. Il Rapporto di Sostenibilità 2005 è stato inoltre consegnato e illustrato, con particolare riguardo alla parte relativa ai rapporti con i dipendenti, nella riunione del Comitato Ristretto del Comitato Aziendale Europeo del Gruppo Fiat, tenutasi il 12 maggio 2006, e successivamente alle Organizzazioni sindacali e alle Rappresentanze dei lavoratori italiani il 22 maggio in occasione del primo incontro della trattativa per il rinnovo dell accordo integrativo del Gruppo Fiat. È stato inoltre inviato a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, per un totale di più di documenti cartacei distribuiti. Le opinioni degli stakeholder sono raccolte e analizzate attraverso i questionari di valutazione, disponibili sia in forma cartacea sia on line. I questionari relativi al Rapporto 2005 sono stati compilati in prevalenza da clienti e nei due anni di rendicontazione le valutazioni sono risultate sostanziamente allineate posizionandosi su una media di 3,53 (1=min; 5=max). Questionari di valutazione TBL (punteggio da 1=min a 5=max) anni 2004 e 2005 Punteggio attribuito a: Qualità delle informazioni 3,53 Linguaggio 3,58 Programmi e progetti del Gruppo Fiat 3,47 Valutazione media complessiva 3,53 Categorie di stakeholder che hanno compilato i questionari di valutazione del Rapporto di Sostenibilità 2005 Cliente 40% Opinione pubblica 19% Azionista 13% Dipendente 6% Associazione no-profit 6% Altro 16 % 10 Il dialogo con gli stakeholder

12 Tra le iniziative di coinvolgimento degli stakeholder si contano le numerose convention che il Gruppo Fiat ha organizzato con i propri dealer e fornitori. Ne sono un esempio la convention con cui New Holland, il marchio della CNH leader nella produzione di macchine per l agricoltura, ha riunito gli oltre concessionari europei per condividere i programmi dell Azienda; la Suppliers Leadership Conference con cui CNH e Iveco hanno incontrato oltre fornitori provenienti da 25 paesi, fra i quali Cina, Brasile, Canada e Giappone per illustrare loro gli obiettivi dell integrazione delle rispettive funzioni acquisti; la convention di Fiat Auto che a ottobre ha coinvolto più di fornitori. Sul fronte del dialogo con gli investitori, l 8 e il 9 novembre si è svolto al Lingotto l Investor day che ha coinvolto 250 investitori e analisti finanziari a cui l amministratore delegato, Sergio Marchionne, e i manager dei principali Settori hanno illustrato le strategie di crescita del Gruppo. Due giorni durante i quali si è parlato di numeri, strategie, nuovi prodotti. Si sono presentati i risultati ottenuti e, soprattutto, gli obiettivi per i prossimi quattro anni. Tra le iniziative con le Istituzioni si segnala, tra le altre, la partecipazione di Iveco all inaugurazione della Sino-Italian Green Week di Pechino, la settimana della cooperazione Italia- Cina per la protezione dell ambiente e per lo sviluppo sostenibile. La manifestazione era dedicata alla presentazione dei progetti realizzati dal Ministero dell Ambiente italiano in collaborazione con le autorità cinesi. Fra questi, la fornitura dei motori a gas naturale del Gruppo Fiat per gli autobus in servizio nella capitale cinese. Continua inoltre l impegno del Gruppo Fiat nell ambito dell intesa nata nel 2005 con gli Enti territoriali piemontesi (Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino) per la valorizzazione dell area industriale di Mirafiori, per sostenere l indotto automobilistico e favorire la formazione del personale e le attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Nei primi mesi del 2006 la Regione Piemonte e Fiat hanno annunciato un programma di cooperazione ad ampio raggio nel campo della propulsione a idrogeno per i trasporti, prevedendo azioni congiunte nel breve, medio e lungo periodo a livello locale ed europeo, tese a promuovere la centralità della Regione Piemonte, quale area di ricerca e sviluppo in questo innovativo ambito della propulsione. In ambito nazionale Fiat partecipa al CSR Manager Network promosso da ISVI, Istituto per i Valori di Impresa e ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Con l obiettivo di promuovere la responsabilità sociale nel contesto economico italiano, il CSR Manager Network risponde all esigenza di un tavolo di lavoro in cui gli operatori possano confrontare criticamente le proprie esperienze, identificare le vie di miglioramento, dialogare con le rappresentanze dei vari stakeholder, incontrare i protagonisti delle esperienze più evolute a livello europeo e internazionale e dotarsi di un organo di rappresentanza presso le Istituzioni. In ambito europeo, in occasione del Review Meeting del European Multi Stakeholder Forum che si è tenuto il 7 dicembre a Bruxelles, convocato dalla Commissione Europea, il Gruppo Fiat ha partecipato alla rilevazione della indagine sui progressi realizzati con riferimento alle principali raccomandazioni del Multistakeholder Forum del L Amministratore Delegato della Fiat e i manager dei principali Settori del Gruppo illustrano a investitori e analisti finanziari le strategie finanziarie durante l Investor day. Il dialogo con gli stakeholder 11

13 Rating etici e studi sulla CSR del Gruppo Fiat Il Gruppo Fiat è oggetto di studi e di valutazioni da parte di società di ricerca e di rating etico. Nella tabella che segue si riportano alcuni risultati di tali indagini, con la consapevolezza che gli stessi non possono rappresentare la totalità delle valutazioni di cui è stato oggetto il Gruppo, ma solo quelli ritenuti più significativi di cui si è a conoscenza alla data di pubblicazione del presente documento. Dove disponibile è riportato anche il trend storico nel triennio I criteri utilizzati per ogni valutazione sono differenti in funzione della finalità della rilevazione e per tale motivo è riportato il riferimento al sito Internet, dove è possibile acquisire maggiori informazioni. Breve descrizione del rating/studio link Agenzia europea di investimenti Standard Ethics GEIE Punteggio da EEE (max) a E- (min) EE- E+ E+ Accountability Rating Metodologia sviluppata da AccountAbility e csrnetwork per misurare pratiche di responsabilità sociale e qualità del rendiconto agli stakeholder, applicata alle società appartenenti al Fortune Global 50 e ad altre 14 rappresentative di settori chiave. Punteggio massimo teorico 100, punteggio massimo ottenuto nel 2006 dal Settore automotive 50 e minimo AXIA studi, ricerche e analisi finanziarie. Valutazione etica. Duplice range: (min) A+, A++, A+++ (max) (min) B+, B++, B+++ (max) B++ The Pacific Sustainability Index Valuta la sostenibilità sui temi ambientali e sociali con un punteggio che va da A+ (max) a F (min). B- B- In aggiunta a quanto sopra si segnala il risultato dello studio dell European Federation for Transport and Environment ( in cui il brand Fiat, unico in Europa, con 139 g/km rispetta e supera l obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO 2 ) delle proprie auto vendute (fissato a 140 g/km nel 2008, secondo l accordo tra l ACEA e la Commissione UE). 12 Il dialogo con gli stakeholder

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15 La responsabilità è il prezzo da pagare per il successo. Winston Churchill

16 Identità Fiat 16 Consiglio di Amministrazione 19 Storia del Gruppo Fiat 22 Profilo e struttura del Gruppo 27 Corporate governance 29 Applicazione del Codice di Condotta 30 Evoluzione del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.lgs. 231/2001

17 Consiglio di Amministrazione Luca Cordero di Montezemolo 59 anni, Presidente Presidente della Confindustria Presidente della Ferrari SpA Presidente della Fiera Internazionale di Bologna Presidente della Luiss Guido Carli Vice Presidente dell UNICE (Union des Industriels de la Communautée Européenne) Componente del CNEL (Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro) Consigliere di Amministrazione di: Poltrona Frau; La Stampa; PPR (Pinault/ Printemps Redoute); Tod s; Indesit Company; Le Monde Membro dell International Advisory Board di Citigroup Inc. Cavaliere del Lavoro Cavaliere della Legion d Onore John Elkann 31 anni,vice Presidente Presidente della Itedi Vice Presidente di IFIL Investments SpA Socio Accomandatario e Vice Presidente della Giovanni Agnelli e C. Sapaz Consigliere di Amministrazione di: Exor Group SA; IFI SpA; Editrice La Stampa SpA; fondazione COTEC Consigliere di Amministrazione e componente del Comitato Esecutivo di RCS Rizzoli Corriere della Sera Consigliere di Amministrazione, componente del Comitato Audit e del Comitato Remunerazioni di Gruppo Banca Leonardo SpA Presidente della Fondazione Italia-Giappone e Vice Presidente di: Fondazione Italia-Cina; Fondazione Giovanni Agnelli; Italian Aspen Institute; Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. Sergio Marchionne 54 anni, Amministratore Delegato Amministratore Delegato di Fiat Group Automobiles Presidente di CNH Case New Holland Presidente della SGS SA Presidente dell ACEA (European Automobile Manufacturers Association) Consigliere di Amministrazione della Serono SA Membro permanente della Fondazione Giovanni Agnelli Membro del Consiglio Direttivo di: Confindustria; Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni); Unione Industriale di Torino Membro del Supervisory Board della HOCHTIEF Cavaliere del Lavoro Andrea Agnelli 31 anni, Consigliere Dopo quattro anni a Losanna in Philip Morris International (Marketing e Affari Societari), ha lavorato a Torino nell ambito dello sviluppo strategico dell IFIL Investments SpA Consigliere di Amministrazione di IFI SpA 16 Identità Fiat Consiglio di Amministrazione

18 Roland Berger 69 anni, Consigliere indipendente Presidente del Supervisory Board della Roland Berger Strategy Consultants di Monaco Professore Onorario in Amministrazione Aziendale e Consulenza Gestionale presso il Politecnico Brandenburg a Cottbus Membro: del Consiglio del Politecnico di Monaco; dell Accademia Musicale e Drammaturga di Monaco; del Board of Trustees dell IFO - Istituto di Ricerca economica dell Università di Monaco; del Board of Trustees dell Università di Erfurt; del Consiglio dell Insead di Fontainebleau Vice Presidente dell Association of Management Consulting Firms (AMCF) Presidente del Board of Trustees della Convention for Germany Insignito del Carl S. Sloane Excellence in Management Consulting Award dall American Management Consultant Federation (AMCF) Tiberto Brandolini d Adda 59 anni, Consigliere Socio accomandatario della Giovanni Agnelli e C. Sapaz Vice Presidente e Membro del Comitato Esecutivo IFIL Investments SpA Presidente e Direttore Generale di Sequana Capital Presidente e Amministratore Delegato di EXINT Vice Presidente e Amministratore Delegato di Exor Group Consigliere di IFI SpA, della Société Générale de Surveillance Holding Sa (SGS), di Vittoria Assicurazioni e di Espirito Santo Financial Group S.A. Cavaliere della Legion d Onore Luca Garavoglia 38 anni, Consigliere indipendente Presidente della Davide Campari-Milano SpA Consigliere e Vice Presidente di Federvini e Vice Presidente del Sindacato nazionale C della Federazione stessa Membro della Giunta e del Consiglio Direttivo di Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) Vice Presidente di EALIC - European Association for Listed Companies Presidente dell Italian Advisory Board di INSEAD di Fontainebleu Membro: del Consiglio della Fondazione del FAI - Fondo per l Ambiente Italiano; del Consiglio della Fondazione dell Istituto Europeo di Oncologia Gian Maria Gros-Pietro 65 anni, Consigliere indipendente Presidente di Autostrade SpA e di ASPI - Autostrade per l Italia SpA Dirige il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell Università LUISS Guido Carli di Roma Titolare della cattedra di Economia Industriale a Torino Presiede il Consiglio Scientifico del Ceris Consigliere di amministrazione di Edison SpA e Seat Pagine Gialle SpA Presidente di Federtrasporto e di PERSEO SpA Membro della Giunta e del Consiglio Direttivo di Confindustria, di Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) e dell Unione degli Industriali di Roma Componente del CNEL (Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro) Vice Presidente dell Istituto Grandi Infrastrutture Membro: del Comitato Esecutivo e del Consiglio Generale dell Aspen Institute Italia; dell International Business Council del World Economic Forum; del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Rosselli e della Fondazione Cotec Herman-Josef Lamberti 51 anni, Consigliere indipendente Membro del Board of Managing Directors della Deutsche Bank AG Presidente del Supervisory Board della Deutsche Bank Privat und Geschäftskunden AG Membro del Supervisory Board di Carl Zeiss AG e Deutsche Börse AG Identità Fiat Consiglio di Amministrazione 17

19 Virgilio Marrone 61 anni, Consigliere Amministratore Delegato e Direttore Generale dell IFI, Istituto Finanziario Industriale SpA Consigliere di Amministrazione e di Exor Group S.A. e Membro del Consiglio di gestione Intesa Sanpaolo Vittorio Mincato 71 anni, Consigliere indipendente Presidente di Poste Italiane SpA Presidente di Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) Membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Vice Presidente dell Unione Industriali di Roma Consigliere di Amministrazione di: Parmalat; dell Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma; dell Accademia Olimpica di Vicenza Cavaliere del lavoro Pasquale Pistorio 71 anni, Consigliere indipendente Presidente onorario della STMicroelectronics Vice Presidente di Confindustria per l innovazione e la ricerca Consigliere Chartered Semiconductor Manufacturing, Telecom Italia SpA e Energy Conversion Device Inc.; Membro: del Conseil Stratégique pour l attractivité du pays auprès du Premier Ministre Français ; dell Internal Advisory Council del Governo di Singapore; dell International Business Council del World Economic Forum; del Conseil Stratégique des Technologies de l Information Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, Chevalier de l Ordre National du Mérite del Presidente della Repubblica Francese, Cavaliere del Lavoro Repubblica Italiana, Chevalier de la Légion d Honneur della Repubblica Francese. Carlo Sant Albano 43 anni, Consigliere Amministratore Delegato e Direttore Generale di IFIL Investments SpA Amministratore di Sequana Capital, Juventus F. C. e di Alpitour Membro del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo SpA Ratan Tata 69 anni, Consigliere indipendente Presidente della Tata Sons Limited, azienda capofila di Tata Group, e delle principali società Tata tra cui Tata Steel, Tata Motors, Tata Power, Tata Consultancy Services, Tata Tea, Tata Chemicals, Indian Hotels, Tata Teleservices e Tata AutoComp Presidente di due tra le principali fondazioni filantropiche private dell India Presidente della Commissione per gli investimenti del Governo indiano Membro del Prime Minister s Council on Trade and Industry, del National Hydrogen Energy Board e del National Manufacturing Competitiveness Council Membro dell International Ivestment Council costituito dal Presidente della Repubblica Sudafricana, dell International Business Advisory Council del Governo Britannico, dell International Advisory Council of Singapore s Economic Development Board, dell Asia-Pacific Advisory Committee to the Board of Directors of the New York Stock Exchange Membro dell international advisory boards di Mitsubishi Corporation, American International Group, JP Morgan Chase e Rolls Royce Membro del Board di Alcoa Presidente di: Court of the Indian Institute of Science e del Council of Management of the Tata Institute of Fundamental Research Membro del Board of Trustees di: Rand Corporation, Cornell University e University of the Southern California, Foundation Board of the Ohio State University Presidente dell Advisory Board del RAND s Center for Asia Pacific Policy Membro del Global Business Council on HIV/AIDS e del Programme Board of the Bill & Melinda Gates Foundation s India AIDS Initiative Mario Zibetti 67 anni, Consigliere indipendente Consigliere di Amministrazione della Ersel SIM SpA di Torino e della Fabio Perini SpA di Lucca (Gruppo Korber AG) 18 Identità Fiat Consiglio di Amministrazione

20 Storia del Gruppo Fiat La nascita di un grande Gruppo e gli anni tra le due guerre La F.I.A.T. viene fondata l 11 luglio 1899 a Torino e il primo stabilimento è inaugurato nel 1900 in Corso Dante. Vi lavorano 35 operai e vi si producono 24 autovetture all anno. Giovanni Agnelli, ex ufficiale di cavalleria, nel 1902 diviene amministratore delegato. Dal 1903 la Fiat è quotata in Borsa. Dal 1904 adotta il marchio ovale su fondo blu. Nel 1908 sorge, negli Stati Uniti, la Fiat Automobile Co. Si sviluppano rapporti per l esportazione di autovetture in Francia, Austria, Regno Unito e Australia. Alla fine del primo decennio la Fiat ha un capitale sociale di di lire, dipendenti e una produzione di autovetture. Con lo scoppio della guerra, grande sviluppo ha la produzione di camion militari, di aerei, di autoambulanze e di motori per sommergibili. Nel 1916 inizia la costruzione della fabbrica del Lingotto, la più grande d Europa, che entrerà in funzione nel In quegli anni la Fiat amplia le proprie attività nel settore siderurgico e ferroviario, in quello elettrico e nel campo delle linee di trasporto pubblico. Alla Grande Guerra segue un decennio di profonde trasformazioni. Nel novembre 1920 Giovanni Agnelli diviene presidente del consiglio di amministrazione. Riprende la crescita e vengono lanciati vari modelli di autovetture, tra cui la 501 e la 509. Fiat dà vita alla Sava, società di credito al consumo, con lo scopo di favorire la vendita rateale delle automobili. In quegli anni nascono i servizi di assistenza sanitaria Fiat per i dipendenti, la Scuola Centrale Allievi Fiat e molteplici organismi associativi dei dipendenti. Cresce la partecipazione a società italiane e straniere e nasce l IFI (Istituto Finanziario Industriale). Nel 1924 incominciano ad operare gli impianti di Mosca. La svolta autarchica di Mussolini costringe l azienda a concentrarsi sul mercato interno. Negli anni Trenta subiscono un notevole sviluppo tecnologico gli autocarri e i veicoli industriali, anche con motori diesel. Crescono il settore aereo e quello ferroviario. Nel 1928 Vittorio Valletta è nominato direttore generale. È del 1934 una vettura di piccola cilindrata dal consumo ridotto (otto litri per 100 chilometri): la 508 chiamata Balilla. Ne saranno prodotte Nel 1936 esce la Fiat 500 Topolino. La più piccola utilitaria al mondo, fino al 1955 se ne produrranno Il 15 maggio 1939 viene inaugurato lo stabilimento di Mirafiori che ospita operai su due turni. All estero nascono centri di assistenza, officine e iniziative industriali specifiche in Spagna, Egitto, Polonia e Francia. La seconda guerra mondiale comporta una riduzione drastica della produzione di autovetture mentre si quintuplica il numero dei veicoli industriali. Nel corso del conflitto gli stabilimenti subiscono gravi danni che tuttavia non paralizzano l attività produttiva. Il miracolo economico e la motorizzazione di massa I servizi Fiat per i dipendenti suppliscono alle carenti strutture pubbliche, fornendo biancheria, scarpe, legna da ardere. Negli spacci alimentari si distribuiscono centomila minestre al giorno. Nel 1945 muore il senatore Giovanni Agnelli e nel luglio del 1946 Vittorio Valletta assume la presidenza. I finanziamenti del piano Marshall nel 1948 consentono di completare la ri- Identità Fiat Storia del Gruppo Fiat 19

21 costruzione degli impianti. I dipendenti passano da a ; i risultati, azzerati dopo il 1943 e in perdita nel 1946, ricominceranno a generare utili. La ripresa produttiva vede l uscita della Fiat 500 B berlinetta e giardinetta, dei modelli 1100E e 1500E, e di una vettura del tutto nuova sia per lo stile che per la meccanica, la Fiat Sulla 500C viene per la prima volta installato di serie l impianto di riscaldamento e di areazione. Nel 1951 è prodotto il primo velivolo militare italiano a reazione: il G 80. Nel 1953 escono i primi modelli di vetture con motore diesel. Nel 1955 è presentata la Fiat 600, utilitaria di cui saranno costruite oltre di unità. Segue due anni dopo, la Nuova 500 che raggiungerà i esemplari. Il numero complessivo dei dipendenti passa in questo decennio dai 70 agli , la produzione passa dalle autovetture del 1949 alle del Tra il 1956 e il 1958 si conclude il raddoppio degli stabilimenti di Mirafiori, che alla fine degli anni Sessanta arriverà a toccare la cifra di oltre 50 mila lavoratori. Si sviluppa la produzione di trattori agricoli e di macchine movimento terra. All estero nascono nuovi stabilimenti in Sudafrica, Turchia, Jugoslavia, Argentina e Messico. Le attività di impianti e costruzioni edili coordinate dalla Impresit conoscono un forte sviluppo internazionale: l impianto elettrico di Kariba sullo Zambesi, la diga di Dez in Iran e quella di Roiseires sul Nilo blu in Sudan, il salvataggio dei templi egizi di Abu Simbel, la galleria autostradale del Gran San Bernardo. Tra il 1959 e il 1968 la produzione Fiat passa da a autovetture, e il rapporto tra numero di abitanti e numero di autovetture passa da 96 a 28 abitanti per ogni auto. Le esportazioni crescono da autovetture a Aumentano inoltre la produzione di veicoli commerciali, da a , e quella di trattori, da a Il personale raddoppia: da dipendenti passa a Nel 1964 nasce la Fiat 850; la seguono la 124 e la 125 che assumeranno nel 1968 il marchio a rombi. Nel 1966 Giovanni Agnelli, nipote del fondatore, diviene presidente della Società. Nel 1969 viene deciso il potenziamento della presenza Fiat nel Sud, che già si era articolata attorno agli impianti di Reggio Calabria, Bari, Napoli. Si avvia così la realizzazione degli stabilimenti di Termini Imerese, Cassino e Termoli, per la produzione di autovetture, e di Sulmona, Lecce, Brindisi e Vasto, per lavorazioni speciali. Gli anni della diversificazione Al boom economico fa seguito un lungo periodo di assestamenti sociali: il 1969 è l anno in cui la conflittualità aziendale raggiunge il culmine, con un totale di 15 milioni di ore di sciopero e pesanti ripercussioni sui livelli di redditività. Nasce nel 1971 la 127, la prima Fiat a trazione anteriore, decisamente innovativa per i tempi: alla fine del 1974 ne sarà prodotto il milionesimo esemplare. Cresce l automazione dei processi produttivi: già nel 1972 entrano in funzione a Mirafiori i primi 16 robot nella linea di produzione del modello 132, e nel 1974 quelli di Cassino. Nel 1978 nasce Robogate, il nuovo sistema robotizzato e flessibile di assemblaggio delle scocche, negli stabilimenti di Rivalta e di Cassino, realizzato da Comau che diventerà ben presto leader mondiale del settore. Nel 1978 avviene la fusione per incorporazione della Lancia SpA in Fiat SpA, rimane il marchio Lancia per la commercializzazione. Nel 1979, il Settore Auto si costituisce in società autonoma di cui Giovanni Agnelli è presidente e comprende i marchi Fiat, Lancia, Autobianchi, Abarth e Ferrari. Il prestigioso marchio Ferrari era già stato acquisito nel 1969 al 50 per cento. Alla fine degli anni Settanta, Fiat si consolida in una struttura a holding. A fianco di Fiat Auto, Fiat Ferroviaria, Fiat Avio, Fiat Trattori, Fiat Veicoli industriali, acquistano autonomia altre società come Fiat Engineering, Comau, Teksid, Magneti Marelli, Telettra. Nel 1980, Cesare Romiti diviene amministratore delegato del Gruppo Fiat. Fiat Ferroviaria pro- 20 Identità Fiat Storia del Gruppo Fiat

22 getta il Pendolino, treno ad alta velocità, con cui si aggiudicherà importanti commesse in molte nazioni europee. Iveco diventa il marchio internazionale in cui confluiscono le attività di produzione dei veicoli industriali. Nel 1983 il lancio a Cape Canaveral della macchina simbolo del rinnovamento di Fiat Auto: la Uno, che racchiude radicali innovazioni nell elettronica, nella scelta di materiali alternativi, nell adozione di un motore pulito, il Fire Ne saranno prodotte unità. L anno seguente la Fiat Auto SpA acquisisce l Alfa Romeo SpA e le sue consociate; nel 1993 anche il prestigioso marchio sportivo Maserati entra nel Gruppo. Continuano a crescere gli accordi internazionali, in modo particolare nel campo delle telecomunicazioni e della componentistica. Nel 1987 Magneti Marelli assume il ruolo di holding industriale di oltre 60 imprese in tutto il mondo. Nel 1989 la Fiat Tipo conquista il titolo di Auto dell anno. La società industriale matura comincia ad avvertire la rilevanza del problema ambientale. Fiat avvia un progetto per il recupero e il riciclaggio totale delle vetture destinate alla demolizione. Nel 1991 inizia la costruzione di nuovi stabilimenti a Pratola Serra e a Melfi che diverranno operativi nel Focalizzazione sul Settore auto e alleanze internazionali Il Gruppo Fiat affronta la crisi dei primi anni Novanta con l ampliamento della presenza internazionale, con un importante aumento di capitale e forti investimenti nell innovazione e con un rigoroso contenimento dei costi e severe ristrutturazioni interne. L auto innovativa di questi anni è la Fiat Punto, pensata come vettura europea: nel 1995 sarà designata Auto dell anno. Il 28 febbraio 1996 l avvocato Giovanni Agnelli diventa Presidente d Onore del Gruppo Fiat e Cesare Romiti subentra come presidente, funzione che svolgerà fino al 1998, quando gli succederà Paolo Fresco. Paolo Cantarella è amministratore delegato. Nel settembre 1997 la Capogruppo lascia corso Marconi per trasferirsi nella Palazzina del Lingotto, che nel frattempo si è trasformato in centro fieristico e congressuale. Nel 1998 la Panda festeggia i diciotto anni di vita ed entra nella classifica delle auto più longeve. Alla fine degli anni Novanta l invasione in Europa dei prodotti del sud est asiatico viene bilanciata da Fiat con un ritorno alla strategia originaria di attenzione ai mercati emergenti. Gli stabilimenti in Brasile e in Argentina vengono ampliati, viene lanciata la world car Palio. Fiat diventa il maggior produttore in Brasile, Argentina, Polonia e Turchia. Con l acquisizione, nel 1991, delle attività trattoristiche ed agricole della Ford Motor Co, il Settore MMT si internazionalizza assumendo il marchio New Holland. Nel 1993 si accorda con la Hitachi Co Machinery Ltd ed estende le joint venture esistenti, aggiudicandosi circa il 20 per cento della produzione globale. Iveco rafforza la propria posizione di leader in Europa con l introduzione di EuroTech, EuroStar ed EuroCargo e stabilisce joint venture e attività produttive in India e in Cina per la produzione dei veicoli leggeri Daily. Nel 2000 la Fiat stringe un accordo con General Motors che scioglierà cinque anni dopo. Il 24 gennaio 2003, scompare l Avvocato Giovanni Agnelli. Per fronteggiare la crisi che il Gruppo sta attraversando, la Fiat si ridisegna e si focalizza sulle attività automotoristiche, cedendo l aviazione e le assicurazioni. Il 27 maggio 2004 muore Umberto Agnelli, che aveva assunto la Presidenza dell Azienda alla scomparsa del fratello. Ai vertici del Gruppo vengono nominati Presidente Luca Cordero di Montezemolo, Vice Presidente John Elkann e Amministratore Delegato Sergio Marchionne. La Fiat Panda è eletta Auto dell anno e la Ferrari conquista il sesto titolo costruttori e il quinto titolo piloti consecutivi. Grazie ad un rigoroso intervento di contenimento dei costi e di rilancio industriale, i conti del Gruppo rivedono il pareggio operativo nel 2004 e tornano in utile nel Fa parte della storia recente la fitta rete di accordi che aprono le porte ai nuovi mercati come Cina, India e Russia. Identità Fiat Storia del Gruppo Fiat 21

23 Profilo e struttura del Gruppo La missione del Gruppo è incentrata sulla crescita e sulla creazione di valore, attraverso la fornitura di prodotti e di servizi innovativi per la massima soddisfazione del cliente, nel dovuto rispetto dei legittimi interessi di tutte le categorie di soggetti interessati, delle pratiche di equità e correttezza nella gestione del rapporto di lavoro, delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e nel rispetto delle leggi e delle disposizioni regolamentari applicabili ai suoi diversi campi di attività. (Codice di Condotta) La Fiat è tra i fondatori dell industria automobilistica europea. Fin dalle origini l Azienda si è orientata lungo due direttrici di sviluppo che ne hanno caratterizzato la successiva evoluzione: la forte proiezione internazionale e la carica innovatrice che ha trovato espressione nella qualità tecnologica dei prodotti e nell adozione delle più avanzate soluzioni produttive e organizzative. Nel corso di più di un secolo di attività, tuttavia, Fiat non ha significato solo automobili. L Azienda, infatti, ha interpretato la propria vocazione automotoristica in modo originale attraverso un impegno in tutte le forme della mobilità di persone e beni: dalle auto ai camion, dai trattori agricoli ai motori navali, dai motori aeronautici fino ad arrivare, in tempi più recenti, ai lanciatori spaziali. Negli ultimi anni la Fiat ha ridefinito il perimetro di business, tornando a focalizzare le proprie attività industriali e di servizio attorno al tradizionale Settore automotive. Ha ceduto, infatti, alcuni business non più strategici, come l aviazione e le assicurazioni. Ha, quindi, avviato un rigoroso piano di contenimento dei costi e di rilancio industriale che nel 2004 ha riportato il Gruppo al pareggio operativo e nel 2005 all utile. Ora l Azienda è impegnata a consolidare la ripresa per affermarsi come primario Gruppo industriale internazionale. Ha contribuito ad accrescere la reputazione aziendale il recupero di quote di mercato del Settore auto in Italia e all estero e il successo dei modelli più recenti di tutti i marchi, apprezzati dal pubblico per creatività, stile, tecnologia e innovazione. Fiat Group Automobili 100% Fiat Group Automobiles 100% Maserati 85% Ferrari Macchine per l agricoltura e le costruzioni Veicoli industriali 90% CNH 100% Iveco Componenti e sistemi di produzione Altre attività 100% 100% 84,8% 100% 100% Fiat Powertrain Technologies Magneti Marelli Teksid Comau Itedi Principali partecipazioni di portafoglio 1,8% Mediobanca 9,9% R.C.S. Mediagroup 22 Identità Fiat Profilo e struttura del Gruppo

24 Fiat Group Automobiles Tra i pionieri dell industria automobilistica, Fiat ha costruito la sua prima vettura nel 1899 e da allora molti dei suoi modelli hanno segnato tappe fondamentali nella storia dell automobile. Fiat Auto, che dal 1 febbraio 2007 ha preso il nome di Fiat Group Automobiles, produce e vende vetture, con i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia, e veicoli commerciali, con il marchio Fiat Veicoli Commerciali. Ogni brand ha un identità specifica, presenta caratteristiche definite e riconosciute, persegue politiche commerciali e di marketing distinte. Fiat è caratterizzato da creatività, versatilità e praticità, Lancia si propone come marchio elitario ed esclusivo, Alfa Romeo unisce in un design unico sportività, tecnologia ed eleganza, Fiat Veicoli Commerciali è un punto di riferimento per esperienze di lavoro più produttive, facili e gratificanti. Fanno capo a Fiat Group Automobiles le quattro società Fiat Automobiles, Alfa Romeo Automobiles, Lancia Automobiles e Fiat Light Commercial Vehicles. Negli ultimi anni il Settore ha avviato una strategia di alleanze mirate per rafforzare le proprie posizioni sui mercati internazionali, entrare in nuovi segmenti e tecnologie, valorizzare il proprio know-how. Gli stabilimenti sono dislocati in Italia, Polonia, Brasile e Argentina. L attività produttiva è svolta anche attraverso joint venture e accordi di licenza in Francia, Turchia, Egitto, Sud Africa, India, Cina e Vietnam. Per completare l offerta l Azienda ha integrato nella sua attività il finanziamento delle vendite e ha sviluppato un ampia gamma di programmi di supporto ai clienti e alla rete di vendita. I modelli del Gruppo hanno conquistato undici volte il titolo di Auto dell anno, il più ambito riconoscimento attribuito all industria automobilistica nel mondo. Maserati Le Maserati, marchio italiano con un glorioso passato sportivo, sono da sempre vetture di grande fascino ed esclusive: prodotte in piccola serie, si impongono per prestigio, innovazione tecnologica, stile e prestazioni. La casa del Tridente è stata fondata a Bologna nel 1914 e nel 2005 la proprietà è passata da Ferrari a Fiat. La vettura più venduta è la Quattroporte, che dal lancio nel 2003 ad oggi si è aggiudicata 28 riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Nel 2006 è iniziata la commercializzazione delle versioni Quattroporte Sport GT, GranSport MC Victory e GranSport Spyder. Sempre nel 2006 molte risorse sono state dedicate allo sviluppo di nuovi modelli da lanciare nel corso del Tra questi, la nuova Quattroporte Automatica, lanciata a gennaio 2007, e la Maserati GranTurismo, presentata a marzo Nel 2004 la Maserati è rientrata nella competizioni partecipando con la MC12 e nel 2006 ha conquistato il titolo FIA GT nelle categorie Piloti e Squadre. Ha inoltre ottenuto per il secondo anno consecutivo la vittoria nella 24 Ore di Spa. Ferrari La prima vettura Ferrari è nata a Maranello nel 1947, nell azienda che Enzo Ferrari aveva trasferito da Modena cinque anni prima, assumendo l attuale denominazione. La missione della Ferrari è rimasta la stessa nel tempo: costruire vetture sportive uniche, destinate a rappresentare, in pista come sulle strade, l eccellenza dell automobile italiana. La leggenda, infatti, continua. Lo dimostrano i successi sui circuiti, dove la Scuderia Ferrari nel 2004 ha conquistato il quinto Titolo Piloti di Formula 1 e il sesto Mondiale Costruttori consecutivi. Lo confermano i risultati commerciali e il grande numero di appassionati che seguono le corse sulle piste di tutto il Identità Fiat Profilo e struttura del Gruppo 23

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