La formazione complementare dell OSS
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- Andrea Riva
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1 La formazione complementare dell OSS Le nuove competenze Fermo 2012 (mv)
2 Chi è l OSS con formazione complementare in assistenza sanitaria? Non è un altro OSS Non ha un altro profilo Non è una nuova figura di supporto
3 E Un OSS che oltre a svolgere i compiti del proprio profilo coadiuva l infermiere in tutte le attività assistenziali ed in base all organizzazione dell unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del personale infermieristico svolge alcune attività di carattere sanitario.
4 Il focus Coadiuva: Aiutare qlcu. o qlco., cooperare, collaborare, aiutare qualcuno nel fare qualcosa In base all organizzazione dell unità funzionale Conformemente alle direttive del personale infermieristico
5 Le attività Somministrare per via naturale la terapia prescritta; Eseguire la terapia intramuscolare e sottocutanea; Eseguire i bagni terapeutici, medicati, impacchi, frizioni e bendaggi; Rilevare e annotare la FC, FR, la temperatura; Praticare i clisteri; Mobilizzare i pazienti per la prevenzione delle lesioni da pressione;
6 Riordinare, pulire, disinfettare, e sterilizzare le apparecchiature, le attrezzature sanitarie e i dispositivi medici; Raccogliere escrezioni e secrezioni a scopo diagnostico; Somministrare i pasti e le diete, Preparare la salma; Eseguire pedicure; Sorvegliare le fleboclisi; Eseguire le tricotomie.
7 Metodologie per l inserimento dell OSS con formazione complementare Attività attribuibili sulla base dei piani di assistenza elaborati
8 Modelli organizzativi Strumenti Strategie
9 I modelli organizzativi Quali? Un modello che favorisca la flessibilità e la continuità Un modello che consideri nella sua struttura tutti le figure che ruotano intorno alle persone assistite
10 Gli strumenti Fermo 2012 (mv)
11 I clinical patwhays: che cosa contengono? L attività clinico-assistenziale multidisciplinare per uno specifico gruppo di pazienti organizzata in una matrice spazio/ tempo/ operatore Spazio = aree clinico- assistenziali Tempo = giornate di degenza Operatore = professionalit à coinvolta
12 Che cosa contengono nello specifico? Informazioni di diverso tipo ma fondamentalmente riconducibili a tre elementi Riferimenti alla migliore pratica clinica Informazioni cliniche dinamicamente raccolte sul singolo paziente, elemento documentale del CP Informazioni sulla varianza tra il CP e il percorso effettivamente svolto dal singolo paziente
13 Schema di critical pathway Lo schema Fermo 2012 (mv) Area di cura Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Valutazione e consultazioni Pianificazione diagnosi cura educazione dimissione Esami-trattamenti Medicazioni Dieta Attività del paziente Piano della dimissione Utilizzazione delle risorse Piano di insegnamento ai familiari che fungono da care giver
14 alcuni esempi
15 I vincoli e le debolezze La stesura richiede: la multidisciplinarità la selezione di un adeguata popolazione target un approccio meccanicistico alla progressione del percorso Uso riduttivo e semplicistico degli outcome (risultati predefiniti) Formalizzazione delle interdipendenze e relative responsabilità Rendere visibile al paziente e alla famiglia il processo/percorso e le attese in termini di risultati Notevole impiego di risorse per lo sviluppo di progetti di formulazione dei CP e alla difficoltà di sviluppo per patologie molto complesse o rare
16 Le opportunità Fermo 2012 (mv) I potenziali antagonismi fra gruppi professionali possono trovare forme di sinergia in rapporti paritetici per finalità condivise (presa in carico standardizzata in casi complessi) Coniugare gli standard di cura predefiniti con la personalizzazione dell assistenza, riducendo la variabilità inappropriata dei comportamenti professionali Raggiungimento e ampliamento degli standard di qualità esistenti Miglioramento nella rilevazione e nell uso delle informazioni cliniche
17 Le opportunità Fermo 2012 (mv) Chiarificare a priori le responsabilità delle diverse componenti del processo di presa in carico rafforza il binomio autonomia responsabilità Reale e non fittizio coinvolgimento del beneficiario delle cure, assicurando trasparenza, informazione e comunicazione Facilitazione dell introduzione nella pratica clinica di procedure operative basate sulle migliori prove di efficacia Facilitazione di una raccolta dati per l audit più completa e accessibile e dei cambiamenti nella pratica clinica Facilitazione della fase formativa dell inserimento del personale neoassunto Identificazione dei campi di ricerca e di sviluppo clinico
18 Le strategie Quali?
19 La Consegna Salendo sul pianeta salutò rispettosamente l uomo: Buon giorno. Perché spegni il tuo lampione? Che cosa è la consegna? E di spegnere il mio lampione. Buona sera. E lo riaccese. E adesso perché lo riaccendi? E la consegna. Non capisco, disse il piccolo principe. Non c è nulla da capire, disse l uomo, la consegna è la consegna. Buon giorno. E spense il lampione. Poi si asciugò la fronte con un fazzoletto a quadri rossi.
20 Faccio un mestiere terribile. Una volta era ragionevole. Accendevo al mattino e spegnevo alla sera, e avevo il resto della notte per dormire E dopo di allora è cambiata la consegna? La consegna non è cambiata, disse il lampionaio, è proprio questo il dramma. Il pianeta di anno in anno ha girato sempre più in fretta e la consegna non è cambiata!! Ebbene? disse il piccolo principe. Ebbene, ora che fa un giro al minuto non ho più un secondo di riposo. Accendo e spengo una volta al minuto! Non è per nulla divertente, disse l uomo. Lo sai che stiamo parlando da un mese? Da un mese?
21 Si. Trenta minuti: trenta giorni! Buona sera. E riaccese il suo lampione. Il piccolo principe lo guardò e sentì improvvisamente di amare questo uomo che era così fedele alla sua consegna (Antoine de Saint-Exupérry, Il piccolo principe)
22 Evidenziano che È un professionista sanitario responsabile dell assistenza infermieristica Il suo campo di attività è definito: 1. dal profilo professionale 2. dall ordinamento didattico 3. dal codice deontologico
23 agisce in un ruolo che non è ausiliario alla professione medica pianifica l assistenza infermieristica applicando un metodo scientifico, il problem solving agisce sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari
24 Stanno diventando lontani i tempi in cui l assistenza dell infermiere era una somma di procedure spesso basate sulla consuetudine e non sempre collegate a un obiettivo assistenziale misurabile e verificabile (Silvestro, Maricchio) Si stanno avvicinando sempre più i tempi del processo sistematico di lavoro in cui la decisione di cosa fare, quando fare e come fare non può che appoggiarsi alla rigorosità del metodo di analisi, di scelta e di decisione delle azioni da porre in essere (Silvestro, Maricchio)
25 La capacità di decidere e soprattutto di decidere bene
26 8. Scegliere l alternativa migliore 1. Definire il problema per l espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell opera del personale di supporto 7. Valutare le alternative di azione 2. Specificare gli obiettivi della decisione 6. Costruire il modello 3. Raccogliere dati pertinenti 5. Selezionare il criterio di scelta 4. Identificare le alternative praticabili
27 sono di esclusiva competenza infermieristica la valutazione di tutti i bisogni di assistenza infermieristica la determinazione del livello di autonomia la valutazione della complessità clinico-assistenziale della persona assistita
28 Avvalersi del personale di supporto
29 Esiste una variabilità nelle decisioni dell infermiere Perché tale variabilità? La variabilità è accettabile? Se si, quale variabilità è accettabile? Quali criteri devono orientare la decisione e, di conseguenza, giustificare la variabilità delle scelte operate dall infermiere nell avvalersi o meno del personale di supporto?
30 CCAV Contestualizzare le attività di interesse Attribuire compiti Considerare alcune variabili Valutare il risultato
31 Contestualizzare le attività di interesse Farne un analisi con l obiettivo di individuare le attività di interesse specifico per l ambito operativo considerato Per essere efficace l analisi deve essere condotta in modo sistematico e condivisa da tutti i professionisti che operano nel contesto e possono potenzialmente avvalersi del personale di supporto
32 I focus group Un gruppo di persone approfondisce un tema Le persone che compongono il gruppo sono solitamente in numero contenuto, 8 12 (4 5 nei mini focus group). Ha una durata temporale che può andare da una a due ore o poco più A guidare il gruppo c è un moderatore che deve favorire la discussione quasi mai strutturata o molto poco consentendo a tutti di esprimersi liberamente
33 Lo schema per condurre il gruppo: Accoglienza: circa dieci minuti; vengono presentate le persone partecipanti al gruppo Introduzione del tema della discussione: dieci minuti; vengono illustrati brevemente motivazioni, le condizioni fasi e tempi e gli obiettivi dell incontro di gruppo Fase centrale della discussione: circa un ora; ogni partecipante si esprime liberamente rispetto al tema Momento di pausa: una decina di minuti Fase riflessiva della discussione: si raccolgono e si sistematizzano le opinioni
34 Fase riflessiva della discussione: più di mezz ora, si raccolgono e si sistematizzano le opinioni espresse da ciascuno Fase propositiva: circa quindici minuti, è finalizzata a verificare la disponibilità alla costruzione e implementazione di strumenti operativi, alla revisione di quelli esistenti, al monitoraggio di dati, o situazioni ecc. Fase finale: circa dieci minuti, momento conclusivo,viene effettuata una sintesi dell incontro, ringraziati e congedati i partecipanti.
35 La job description È una descrizione breve, in genere non meno di una ma non più di tre pagine, di una posizione (ruolo) all interno di un preciso contesto lavorativo il nome della posizione (ruolo) Esempio: operatore socio-sanitario le finalità della posizione (ruolo) Esempio: * svolgere attività volte a soddisfare i bisogni primari della persona * svolgere attività volte a favorire il benessere e l autonomia della persona
36 la collocazione gerarchica della posizione (ruolo): le posizioni (ruoli) alle quali risponde Esempio: * l infermiere, l ostetrica (in ambito sanitario), l assistente sociale (in ambito sociale) * il coordinatore infermieristico, il coordinatore ostetrico le mansioni: i compiti principali Esempio: In autonomia: * pulizia e manutenzione dei presidi medico-chirurgici non collegati alla persona * rifacimento del letto vuoto * pulizia e disinfezione dell unità della persona *
37 Esempio: Su indicazione e/o collaborazione: * rifacimento del letto occupato * misurazione della temperatura corporea * igiene e cura della persona * trasporto della persona in barella e/o carrozzella * mobilizzazione della persona * le caratteristiche richieste per svolgere le mansioni previste dalla posizione nel contesto considerato: qualifica, conoscenze, abilità, atteggiamenti Esempio: * qualifica: attestato di operatore socio-sanitario * conoscenze: mobilizzazione e trasporto della persona in ambito ortopedico, geriatrico * abilità: capacità di mobilizzare la persona allettata, sottoposta a intervento chirurgico di endoprotesi * atteggiamenti: capacità di lavorare in gruppo
38 Inoltre Fermo 2012 (mv) l ambito operativo in cui è collocata la posizione (ruolo) la data in cui la job description è stata realizzata e/o la data in cui la stessa è stata aggiornata la/le persone che l hanno realizzata la persona che l ha approvata i livelli minimi di performance attesi le persone che ricoprono la posizione (ruolo) nell ambito considerato
39 Le variabili da Considerare per avvalersi L organizzazione Referente infermieristico con competenze gestionali Metodologie di pianificazione dell assistenza infermieristica e modalità adeguate di documentazione dei processi governati dall infermiere Modalità di lavoro strutturate e implementate dagli infermieri Strumenti operativi aggiornati quali procedure e protocolli relativi alle attività più specifiche dell ambito operativo considerato
40 Variabili L infermiere Fermo 2012 (mv) 1. Il mio livello di competenza nella gestione del personale di supporto è buono? 1. Il mio livello di sicurezza nell esercizio professionale nel contesto in cui sono attualmente è buono? L operatore di supporto 3. Il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite da è adeguato? 3. Il senso di responsabilità manifestato da è buono? 3. La capacità di di interagire con gli altri operatori è adeguata La persona assistita 3. La complessità dei bisogni di assistenza infermieristica della signora/del signor è alta? 3. Il livello di comprensione e di integrità delle capacità cognitive della signora/del signor è alto? 3. Il livello di stabilità clinica e quindi di prevedibilità delle condizioni della signora/del signor è alto? 3. Il numero e le caratteristiche dei fattori di rischio della signora/del signor sono significativi? Il compito da attribuire 3. Il compito che intendo attribuire è complesso? 3. L esecuzione del compito richiede una alta discrezionalità? 3. Il rischio connesso all esecuzione del compito è alto? SI NO
41 L Attribuzione Avvalersi dell operatore di supporto significa ricorrere alla sua collaborazione e, agire con lui o assegnarli l esecuzione di un compito senza, in questo caso, parteciparvi di persona Atti manuali che non implicano e non devono mai farlo, l attivazione di un processo diagnostico e di conseguenza decisionale. Non vengono mai attribuiti: la valutazione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona assistita la pianificazione dell assistenza infermieristica la valutazione delle condizioni clinico-assistenziali della persona assistita la valutazione dei risultati dell assistenza infermieristica
42 La Valutazione dei risultati dell assistenza infermieristica e, gli esiti del compito attribuito ne sono parte, è e rimane di esclusiva competenza dell infermiere costituisce l ultima fase del processo posto in essere per avvalersi dell opera del personale di supporto che prende avvio dalla pianificazione dell assistenza infermieristica
43 1. Pianificazione dell assistenza infermieristica 4. Valutazione degli esiti dei compiti attribuiti 2. Individuazione dei compiti da attribuire 3. Attribuzione dei compiti
44 Ove è necessario
45 Perché è necessario? la consegna è cambiata; i bisogni delle persone assistite, sono sempre maggiori, più complessi e richiedono per essere soddisfatti risposte talvolta semplici, spesso articolate ma sempre differenziate e personalizzate! Non tutti i bisogni di assistenza infermieristica di tutte le persone assistite nei diversi contesti operativi necessitano dell agire in prima persona dell infermiere in molte situazioni, può risultare opportuno il supporto dell OSS attraverso l effettuazioni di compiti specifici, precisi e ben definiti
46 Quando è necessario? La cornice che delinea quando è necessario si compone di quattro lati: il primo: la contestualizzazione del profilo nel contesto operativo specifico il secondo: la necessità di rispondere a un bisogno di assistenza infermieristica (BAI), attraverso compiti specifici, che non richiedono l intervento diretto dell infermiere o che vengono effettuati dall infermiere con l aiuto dell operatore di supporto il terzo: la ponderazione delle variabili da considerare il quarto: la valutazione positiva delle variabili considerate
47 Contestualizzazione Valutazione positiva delle variabili Quando è necessario? Effettuazione di compiti /senza intervento diretto dell inf o con l inf Ponderazione delle variabili
48 Dipende Avvalersi dell OSS non è sempre necessario può essere necessario può essere sempre necessario può essere spesso necessario può non essere necessario può non essere mai necessario può non essere opportuno.
49 Come è necessario? 3 elementi la definizione dei fabbisogni formativi dell operatore di supporto nel contesto operativo considerato la revisione e/o la costruzione di strumenti operativi dell assistenza orientati a singole attività assistenziali la revisione e/o l implementazione di strumenti informativi di uso comune
50 Avvalersi: quale rischio? R (Rischio) = P (Probabilità) x G (Gravità) Cosa: per quali attività avvalersi Quando: in quali circostanze avvalersi Come: con quale modalità avvalersi Per ciascuna variabile deve essere attenzionato un aspetto specifico: la struttura e la sistematicità del percorso per definire cosa, le modalità per delineare quando gli strumenti operativi e informativi per circostanziare come
51 L esperienza della regione Veneto
52 Numeri Strutture sanitarie Strutture socio-sanitarie Altri contesti
53 Noi con l argilla l fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all interno che contiene quel che vogliamo Tao Te Ching
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