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1 corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio a.a ITS Intelligent Transport Systems TRAFFIC ENFORCEMENT SYSTEMS (sistemi di accertamento automatico delle infrazioni) Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma2.it

2 Classificazione La Commissione Europea classifica i sistemi ITS per: la gestione del traffico e della mobilità; l informazione all utenza; la gestione del trasporto pubblico; la gestione delle flotte e del trasporto merci; il pagamento pg automatico; il controllo avanzato del veicolo per la sicurezza del trasporto; la gestione delle emergenze e degli incidenti. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 2

3 Classificazione La Commissione Europea classifica i sistemi ITS per: la gestione del traffico e della mobilità; l informazione all utenza; la gestione del trasporto pubblico; la gestione delle flotte e del trasporto merci; il pagamento pg automatico; il controllo avanzato del veicolo per la sicurezza del trasporto; la gestione delle emergenze e degli incidenti. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 3

4 Gestione del traffico e della mobilità Classificazione La gestione del traffico e della mobilità può essere classificata: in funzione dll dellasuafinalità lità in: accertamento automatico delle infrazioni (enforcement); controllo (management); in funzione dell ambito territoriale in: urbano; extraurbano. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 4

5 Gestione del traffico e della mobilità Classificazione La gestione del traffico e della mobilità può essere classificata: in funzione dll dellasuafinalità lità in: accertamento automatico delle infrazioni (enforcement); controllo (management); in funzione dell ambito territoriale in: urbano; extraurbano. rispetto del Codice della Strada (dispositivi per l accertamento automatico delle infrazioni) Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 5

6 Normativa di riferimento Nel D.P.R. 495/1992 ( Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada ) i seguenti articoli sanciscono in materia di segnali, di dispositivi, di apparecchiature, di mezzi tecnici per la disciplina di controllo e la regolazione del traffico, di mezzi tecnici per l'accertamento e il rilevamento automatico delle violazioni alle norme di circolazione: Art. 192 (rif. Art. 45 CdS): omologazione e approvazione Art. 345 (rif. Art. 142 CdS): apparecchiature e mezzi di accertamento della osservanza dei limiti di velocità Art. 404 (rif. Art. 227 CdS): dispositivi di monitoraggio Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 6

7 Ente certificatore In Italia, la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emana i Decreti Dirigenziali di omologazione/approvazione dei dispositivi per l accertamento delle infrazioni Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 7

8 Classificazione Una prima classificazione dei dispositivi può essere fatta in relazione al posizionamento del sistema: fisso, nell area limitrofaall elementoi ll l damonitorare (ad es. pali, portali, ecc.) intrusivo (i.e. installato nella pavimentazione) non intrusivo mobile, a bordo di mezzi ddi dedicatiiallo scopo (ad es. veicoli attrezzati) utilizzati anche a questo scopo (ad es. bus) Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 8

9 Classificazioni I dispositivii i i possono essere: automatici (tutto il processo viene gestito in automatico sotto la supervisione e certificazione di un agente di polizia) semi-automatici (oltre alla supervisione e certificazione del processo, alcune operazioni dello stesso richiedono l intervento di uno o più operatori) in tempo reale (ad es. telecamere brandeggiabili) in tempo differito (ad es. analisi video/immagini in un tempo successivo all infrazione) Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 9

10 I sistemi per l accertamento automatico delle infrazioni hanno nella ripresa video l elemento fondamentale di elaborazione, ma in fase di individuazione della violazione possono utilizzare sensori di differente tipo: intrusivi spire, ecc. non intrusivi radar, ecc. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 10

11 Principali dispositivi I principali dispositivi esistenti sul mercato degli ITS consentono l accertamento, sia in ambito urbano che extraurbano, delle infrazioni connesse a: accesso ZTL e centri storici limiti di velocità infrazioni al semaforo rosso/svolte vietate infrazioni al divieto di sorpasso utilizzo corsie riservate utilizzo parcheggi/sosta vietata Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 11

12 Accesso ZTL e centri storici (telecamere) Si basano su specifiche riprese video in grado di identificare e sanzionare i veicoli non autorizzati. Questi sistemi i sono di solito costituiti i i da: una o più videocamere dedicate uno o più dispositivi per il monitoraggio (tracciamento, identificazione, ecc.) dei veicoli Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 12

13 Accesso ZTL e centri storici Telecamere Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 13

14 Accesso ZTL e centri storici es. ZTL Roma Transponder (5,8 Ghz) I.R. CCD O,B.U. OBE OBU Cabina di controllo ai gate PCC Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 14

15 Accesso ZTL e centri storici es. ZTL Roma PERMESSI PERMANENTI CONTROLLO VVUU RILASCIO PERMESSI WHITE LIST VIOLAZIONI EMISSIONE MULTE WHITE LIST PERMESSI TEMPORANEI TRANSITI AUTORIZZATI TRANSAZIONI IRREGOLARI DATI & FOTO TRANSAZIONI IRREGOLARI DATI & FOTO VARCHI Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 15

16 Limiti di velocità Questi dispositivi sono in grado di stimare la velocità dei veicoli e di accertare la violazione dei limitiiti di velocità imposti su di un trattott stradale. Essi possono suddividersi in dispositivi per il calcolo di: velocità istantanea velocità media Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 16

17 Limiti di velocità (velocità istantanea) Questi dispositivii i i sono costituiti i i da: sistema foto/video per l identificazione dei veicoli sistema di rilevazione della velocità con sensori: radar microonde ottici Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 17

18 Limiti di velocità (velocità istantanea) Idispositivi di misura della velocità istantanea (più noti come autovelox) si dividono in: fissi (sistemi a bordo strada per contestazione differita) mobili a bordo strada (dispositivi di puntamento per contestazione immediata) a bordo di mezzi dedicati (auto con sistemi video per contestazione immediata) Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 18

19 Limiti di velocità (velocità istantanea) Esistono sto o diversi dves tipi tp di misuratori di velocità, classificati cass cat in base al funzionamento in: apparati a fotocellule (autovelox) postazioni fisse a bordo strada - i modelli più avanzati dispongono di un collegamento via radio per la contestazione immediata sistemi di telecamere in configurazione stereoscopica su postazioni fisse apparecchi laser (telelaser) l mobili a bordo strada - con sensore ottico integrato apparecchi video e da inseguimentoi mobili a bordo di mezzi Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 19

20 Limiti di velocità (velocità istantanea) apparati a fotocellule Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 20

21 Limiti di velocità (velocità istantanea) telecamere in configurazione stereoscopica Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 21

22 Limiti di velocità (velocità istantanea) apparecchi laser Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 22

23 Limiti di velocità (velocità istantanea) apparecchi video e da inseguimento Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 23

24 Limiti di velocità (velocità media) L unico sistema ad oggi omologato in Italia è il SICVe (più noto come Tutor) che si basa su di un sistema costituito i da: videocamere per l identificazione dei veicoli spire induttive per il rilevamento della velocità sistemi GPS per la certificazione del tempo Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 24

25 Limiti i idi velocità (velocità media) Esempio sistema SICVe (Tutor) Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 25

26 Limiti i idi velocità (velocità media) Esempio sistema SICVe (Tutor) Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 26

27 Limiti di velocità (velocità media) La determinazione della velocità media di percorso avviene attraverso: il posizionamento lungo il tracciato di una serie di stazioni di rilevamento del traffico; la misura delle distanze intermedie tra le due stazioni di rilevamento (A e B) secondo il percorso più breve; il rilevamento di tutto il traffico passante sulle stazioni A e B; l abbinamento dei numeri di targa riconosciuti in entrambe le stazioni con i rispettivi dati temporali di passaggio; l acquisizione dagli apparati periferici delle immagini dei veicoli in transito per la verifica della violazione. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 27

28 Infrazioni al semaforo rosso Solitamente sono costituiti da: una fotocamera (eventualmente con un flash per le rilevazioni notturne) o una videocamera (con illuminatore led infrarosso) la centralina elettronica collegata all interno dell impianto semaforico per la rilevazione della luce rossa una spira elettromagnetica (induttiva e intrusiva) per la rilevazione del passaggio dei veicoli Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 28

29 Infrazioni al semaforo rosso Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 29

30 Infrazioni al semaforo rosso Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 30

31 Infrazioni al divieto di sorpasso Questi dispositivi, comunemente chiamati sorpassometri, sono atti a sanzionare i sorpassi vietati. Vengono anche utilizzati: in autostrada nei tratti in cui vige il divieto di sorpasso per mezzi pesanti per sanzionare i veicoli che transitano sulle corsie di emergenza. I modelli più evoluti tecnologicamente consentono di trasmettere i filmati delle infrazioni alle pattuglie Polstrada a valle del punto interessato per il fermo del trasgressore. Fonte: Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 31

32 Infrazioni al divieto di sorpasso Sono costituiti da: una telecamera che invia le immagini via GPRS un terminale che riceve le immagini uno specifico software installato sul terminale che è in grado di interpretare in tempo reale se viene effettuato un sorpasso vietato oppure, più genericamente, se un autoveicolo viola la segnaletica orizzontale ii ivi esistente Fonte: Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 32

33 Utilizzo corsie riservate Questi dispositivi vengono principalmente utilizzati per soddisfare l'esigenza di garantire il controllo delle corsie preferenziali del trasporto pubblico. La telecamera viene posizionata al margine della corsia preferenziale e rileva il passaggio di tutti i veicoli, compresi ciclomotori e motocicli, la cui targa viene elaborata con tecnologia ottica (OCR), controllata su di una white-list (database dei veicoli autorizzati al transito) per la verifica dell'autorizzazione all'uso della corsia che, in caso di esito negativo, attiva una procedura semi-automatizzata (ovvero presenziata da un operatore di Polizia) che porterà alla emissione della relativa sanzione. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 33

34 Utilizzo corsie riservate Esempio corsia riservata al TPL Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 34

35 Utilizzo corsie riservate Esempio telecamera a bordo dei bus Oltre a telecamere a circuito i chiuso fisse, in città come Londra vengono utilizzate telecamere a bordo dei bus per identificare le targhe dei veicoli non autorizzati che utilizzano le corsie riservate agli autobus, le immagini vengono inviate alla sala di controllo che provvede all emissione e alla notifica della violazione al proprietario del veicolo. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 35

36 Utilizzo dei parcheggi/sosta vietata L uso di telecamere su postazioni fisse può essere utilizzato anche come dispositivo per il controllo della sosta, per contrastare, ad esempio, la doppia fila e le altre forme di parcheggio illegale, inclusa la lotta alla prostituzione su strada. Le telecamere sono poste su pali fissi ma sono brandeggiabili da un operatore in remoto dalla sala operativa, che orienta la telecamera verso i veicoli che non rispettano le regole di sosta. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 36

37 Utilizzo dei parcheggi/sosta vietata Di recente vengono utilizzati anche dispositivi portatili per la registrazione di filmati video certificati, effettuati da operatori di Polizia, che possono o essere e utilizzati per ilcontrollo o o del rispetto delle regole, sosta inclusa. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 37

38 Utilizzo dei parcheggi/sosta vietata Il sistema scout permette: l acquisizione automatica di immagini e/o video delle violazioni; la constatazione dell assenza di persone a bordo del veicolo, il riconoscimento automatico delle targhe; l attivazione dall operatore di un modulo di compressione e trasmissione streaming video, un sistema di connettività hsdpa/umts/edge ed un modulo gps per la localizzazione del dispositivo dalla centrale operativa, al fine di consentire il trattamento dei dati anche in tempo reale. Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 38

39 Utilizzo dei parcheggi/sosta vietata Crisalli U. - Teoria e Tecnica della Circolazione 39

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crisalli@ing.uniroma2.it corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio a.a. 2012-2013 ITS Intelligent t Transport Systems TRAFFIC ENFORCEMENT SYSTEMS ( il TUTOR ) Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento

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