Gruppo di Lavoro. Camera di Commercio di Grosseto. COAP - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto

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1 Dicembre 2008

2 Il presente Rapporto di analisi è stato curato da: COAP, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto Istituto Guglielmo Tagliacarte di Roma, Fondazione dell Unione delle Camere di Commercio Gruppo di Lavoro Camera di Commercio di Grosseto Mauro Schiano, Dirigente dell area Anagrafe e Conservatore del Registro Imprese COAP - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto Luca Bilotti, Direttore Operativo Fabio Ferretti, Ricercatore Senior Linda Paoli, Ricercatrice Junior Silvia Bartalucci, Responsabile Grafica Istituto G. Tagliacarne Giuseppe Capuano, Dirigente Responsabile Area Studi e Ricerche Paolo Cortese, Responsabile Osservatori Economici Mirko Menghini, Ricercatore Junior Simona Longhi, Ricercatrice Junior Valeria Tomeo, Ricercatrice Junior Si ringrazia per la collaborazione gli Uffici del Comune di Follonica, l Amministrazione Provinciale di Grosseto, l Acquedotto del Fiora, il COSECA.

3 Indice PREMESSA IL CONTESTO COMPETITIVO ED I TREND DEL SETTORE TURISTICO I PRINCIPALI TREND DEL TURISMO ITALIANO DOMANDA ED OFFERTA TURISTICA DI FOLLONICA L OFFERTA TURISTICA LA DOMANDA TURISTICA UFFICIALE IL MOTORE TURISTICO DELL ECONOMIA FOLLONICHESE UN MODELLO STATISTICO PER L ANALISI DEL TURISMO NON UFFICIALE LA SPESA TURISTICA NEL COMUNE DI FOLLONICA L ARTICOLAZIONE DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA TURISTICA GLI STILI DI FRUIZIONE TURISTICA E LA SEGMENTAZIONE DELLA DOMANDA LA SEGMENTAZIONE DELL OFFERTA L ANALISI STRATEGICA I PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA LE SCELTE STRATEGICHE LE POLICY POSSIBILI IL CICLO DI PROGRAMMAZIONE TURISTICA LA PROGRAMMAZIONE DEL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DIREZIONE GENERALE PER IL TURISMO IL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE DELLA TOSCANA IL PIANO INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE PER LA CITTÀ DI FOLLONICA (PIUSS) ALLEGATI A - IL QUESTIONARIO DELL INDAGINE DIRETTA B - INFORMAZIONI STATISTICHE SULL OFFERTA RICETTIVA C - INFORMAZIONI STATISTICHE STRATEGICHE D - LA METODOLOGIA DI STIMA DELLE PRESENZE TURISTICHE

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5 L PREMESSA a ricerca oggetto del presente lavoro vuole rappresentare un importante elemento di valore aggiunto al sistematico processo di analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche di sviluppo del territorio che l'amministrazione comunale di Follonica sta conducendo da alcuni anni. La ricerca si inserisce nel programma di attività dell'osservatorio economico locale, avviato dall'amministrazione, per monitorare gli andamenti strutturali e congiunturali dell economia, quale azione necessaria, propedeutica e funzionale ad un efficace programmazione delle linee di intervento future. In tal senso, in continuità con una prima iniziativa condotta negli anni 2003/2004, è stato deciso di focalizzare l'attenzione sul settore economico che, probabilmente, dovrebbe rappresentare la naturale traduzione della vocazione territoriale di Follonica: il turismo. Gli anni duemila hanno portato rilevanti cambiamenti nel turismo. In seguito ai gravi eventi internazionali prodotti dal terrorismo e dalle guerre, a partire dal 2001 si è assistito, infatti, ad un'inversione di tendenza rispetto al decennio precedente: si modifica, infatti, la domanda turistica nazionale ed internazionale, anche come conseguenza della concorrenza a minor costo di altri Paesi mediterranei come Spagna, Grecia e Turchia, e, di conseguenza, si modifica la struttura della spesa relativa all intero indotto. Questa situazione ha portato ad un evoluzione spontanea del settore turistico italiano, orientato sempre più verso una diversificazione e una riqualificazione dell'offerta attraverso la riscoperta di località minori e la ricerca di forme o modalità ricettive diverse. Il turismo, dunque, al pari di altri settori, sperimenta un percorso di evoluzione strutturale, spinto dalle crescenti pressioni provenienti dalla globalizzazione e del crescente livello di concorrenza internazionale, che tende ad estromettere dal mercato gli esercizi con caratteristiche competitive al di fuori degli standard competitivi richiesti dal mercato. Ciò significa che occorre puntare sempre più su un turismo di qualità, che attragga clientela di fascia medio-alta sia per quanto concerne la qualità del servizio, sia per le specificità dell offerta turistica e l identità del territorio. Alla luce del mutamento dello scenario, la ricerca ha voluto provare a dimensionare l'impatto che il settore turistico ha per l'intero sistema economico di Follonica, formulando alcune ipotesi anche sui possibili scenari di evoluzione futura. In particolare, l obiettivo perseguito è stato quello di definire il numero effettivo di turisti che ogni anno sono presenti a Follonica (sia negli esercizi turistici ufficiali che nelle seconde case), per stimare quale sia la consistenza del motore turistico nell economia follonichese e definire, attraverso informazioni statistiche economiche, un quadro strategico su cui riflettere per alimentare la competitività del settore. La ricerca si caratterizza per un approccio sperimentale, dettato dal fatto che l'obiettivo finale è stato quello di misurare un fenomeno (i flussi e le presenze turistiche) attraverso una serie di variabili che non hanno una certezza scientifica, sia per il livello di analisi (a livello comunale una serie di dati statistici non sono direttamente disponibili) che per il sistema di relazioni che le lega. 5

6 Per tali motivi, è stata realizzata una metodologia di stima dei flussi di turistici effettivi, a partire dai consumi idrici e dalla produzione di Rifiuti Solidi Urbani. La definizione di questo modello di simulazione, è stata, inoltre, integrata dalla realizzazione di un indagine on field, rivolta ad un campione di turisti di Follonica e di operatori del settore, dalla quale, dopo opportuni trattamenti statistici, sono emerse importanti informazioni quantitative e qualitative, utili per la definizione di politiche di sviluppo locale. 6

7 1 IL CONTESTO COMPETITIVO ED I TREND DEL SETTORE TURISTICO 1.1 I principali trend del turismo italiano N el corso del quinquennio , sono intervenuti rilevanti cambiamenti nel turismo italiano. In seguito ai gravi eventi internazionali prodotti dal terrorismo e dalle guerre, a partire dal 2001 si è assistito, infatti, ad un'inversione di tendenza rispetto al decennio precedente, con particolare riferimento al mutamento degli stili di fruizione turistica e, conseguentemente, alla struttura della spesa, sempre più orientata alla qualità, ma anche ad una maggiore consapevolezza del turista. Questa situazione ha portato ad un evoluzione spontanea del settore turistico italiano, orientato sempre più verso una diversificazione e una riqualificazione dell'offerta attraverso la riscoperta di località minori e la ricerca di forme o modalità ricettive diverse. Il turismo, dunque, spinto dalle crescenti pressioni provenienti dalla globalizzazione e dal crescente livello di concorrenza internazionale, sperimenta un percorso di evoluzione strutturale, evidenziato anche dai dati ufficiali del settore per il periodo Prima di procedere ad una puntuale analisi descrittiva dello scenario turistico italiano - per il periodo di riferimento- risulta doveroso evidenziare l elevato grado di eterogeneità che contraddistingue il settore turistico e che lo rende non suscettibile di adeguata rappresentazione mediante il mero ricorso a statistiche ufficiali, le quali difficilmente consentono di cogliere appieno le peculiarità dello stesso. Dal lato dell offerta, infatti, il settore turistico risulta contraddistinto da un elevato grado di diversificazione (soprattutto per quel che concerne gli standard competitivi) e di dinamicità imprenditoriale. Considerazioni analoghe assumono rilievo anche dal lato della domanda, data la propensione di alcune tipologie di esercizi ricettivi, quali bar e ristoranti, ad assorbire fasce di clientela non propriamente turistica e, parimenti, la consuetudine delle statistiche ufficiali di collocare in altri settori attività tipiche del turismo, quali agenzie di viaggio, noleggio di attrezzature sportive ed intermediazione immobiliare. Tali fattori ostacolano il delinearsi di un puntuale quadro descrittivo del settore turistico italiano, rendendo, così, necessaria un analisi dello stesso alla luce della considerevole integrazione intersettoriale e dei diversi stili di fruizione e di consumo che lo contraddistinguono. Procediamo, pertanto, ad una sintetica, ma puntuale descrizione del settore turistico italiano, evidenziando le peculiarità più significative dello stesso, con riferimento alle componenti di offerta e domanda turistica. Dal lato dell offerta, i dati Istat (consultabili nell allegato statistico), inerenti la capacità degli esercizi ricettivi in Italia, evidenziano una maggior consistenza degli esercizi complementari rispetto alle strutture alberghiere. Più precisamente, gli esercizi extralberghieri, categoria in cui rientra una pluralità molto variegata di attività economiche 7

8 (dal villaggio turistico al bed & breakfast, dal campeggio all ostello) sono oltre 102 mila, mentre la presenza alberghiera (anche in tal caso l eterogeneità interna è molto ampia) si attesta a circa 27 mila unità. Tuttavia, per l anno 2007, l Istat ha rilevato una diminuzione rispetto all anno precedente del 3,8% del numero di esercizi complementari ed un aumento dello 0,8% del numero di alberghi. Inoltre, per quel che concerne i posti letto, i dati ufficiali registrano un aumento del 2,6% negli alberghi ed una diminuzione del 4,2% nelle strutture complementari. Dal lato della domanda, già a partire dal 2005, sono stati registrati -negli esercizi ricettivi- favorevoli riscontri in termini di arrivi (+2,8%), presenze (+2,8%) e permanenza media (4,12), ma gli ultimi anni vedono ulteriori incrementi sia dei flussi di arrivi che di presenze. Nel 2006 e nel 2007 si riscontra, infatti, una considerevole ripresa dell attività turistica; arrivi e presenze di turisti italiani e stranieri negli esercizi ricettivi sono in una fase ciclica favorevole. Più precisamente, l andamento dei flussi nel 2007 mostra tendenze positive per entrambe le componenti della domanda turistica, sia negli esercizi alberghieri che in quelli complementari. Per quanto riguarda le presenze negli esercizi alberghieri, si registra un aumento dello 0,5% della componente nazionale e del 4,7% di quella estera, mentre per gli arrivi si rileva una crescita dell 1,7% per gli italiani e del 3,7% per gli stranieri. Tuttavia, riscontri ancor più favorevoli emergono in riferimento agli esercizi complementari, le cui presenze, nel 2007, hanno segnato un incremento dell 1,2% per gli italiani e del 2,5% per gli stranieri. Si segnala, inoltre, un aumento degli arrivi, sia degli italiani (+5,0%) che degli stranieri (+5,1%). Graf. 1 Andamento degli arrivi e delle presenze negli esercizi ricettivi in Italia nel periodo (in %) Arrivi 9,0 8,0 8,0 7,0 6,0 5,3 5,0 4,9 3,8 4,0 4,0 3,9 3,3 3,0 3,0 2,8 2,0 3,2 2,0 2,3 1,0 0,0 2004/ / / /2006 Italiani Stranieri Totale Fonte: elaborazioni su dati Istat Presenze 6,0 5,2 5,6 5,0 4,0 4,0 3,2 2,8 3,0 2,0 1,1 1,5 2,1 1,1 1,0 0,3 0,7-0,2 0,0 2004/ / / /2006-1,0 Italiani Stranieri Totale Tali trend devono essere correlati a diversi ordini di fattori. Il tempo libero e le attività connesse al benessere globale hanno acquistato un valore crescente sia per i singoli 8

9 cittadini che per l intero sistema socio-economico. Una serie di fattori concorre, infatti, ad incrementare la domanda di turismo. Questi fattori possono essere così elencati: allungamento della vita media; maggiore prestanza fisica e intellettiva anche in tarda età; progressiva riduzione degli orari di lavoro; maggiore flessibilità degli orari di lavoro, per cui è sempre più possibile modulare i propri impegni lavorativi per ricavarne spazi dedicati al turismo; rapido sviluppo economico di molti paesi extra-europei; crescente scolarizzazione degli appartenenti a fasce di reddito medio-alto; sviluppo delle infrastrutture di trasporto, che rendono più rapidi e meno dispendiosi gli spostamenti e maggiormente fruibile il territorio stesso; de-stagionalizzazione delle vacanze, connessa alla sostituzione di un unico blocco di ferie, per lo più estivo, con più periodi brevi e dislocati nell anno; presenza sempre più palese di un nuovo soggetto sociale costituito dai giovani inoccupati, colti e agiati, che tendono ad arricchire il proprio tempo con il nomadismo turistico. Alla luce di tali fattori, risulta però doveroso porre in evidenza i primi segnali del 2008 che fotografano una situazione molto complessa, la quale riflette appieno le difficoltà dell economia mondiale e della crisi finanziaria esplosa nei mesi di settembre ottobre. Prima di tale crisi di portata globale, l Italia risultava particolarmente tradizionalmente apprezzata da turisti tedeschi, francesi, inglesi, austriaci, olandesi, statunitensi e giapponesi, anche se, attualmente, si registra un importante apprezzamento del nostro Paese dai turisti russi, canadesi, brasiliani, venezuelani, australiani, cinesi e di alcuni paesi arabi. In generale, le presenze di stranieri nelle strutture alberghiere di qualità (a 4 e 5 stelle) sono più consistenti se confrontate con quelle di italiani. L andamento stagionale dei flussi turistici, infatti, indica il persistere di differenze di comportamento tra la clientela straniera e quella nazionale, con una più marcata concentrazione dei flussi della clientela italiana nei mesi estivi (quasi un quarto delle presenze turistiche italiane si concentrano nel mese di agosto). Le regioni del Nord Est restano la meta preferita sia degli italiani, sia degli stranieri; in particolare, negli esercizi alberghieri si osserva una forte presenza straniera in Trentino- Alto Adige, Veneto e Lazio, mentre gli italiani preferiscono l Emilia-Romagna, il Trentino- Alto Adige ed il Veneto. In ogni caso, il Trentino-Alto Adige e l Emilia-Romagna risultano le regioni con il maggior numero di presenze negli alberghi. Per quanto riguarda gli altri esercizi, le preferenze di italiani e stranieri vedono in testa il Veneto e la Toscana. Anche se in flessione, il saldo della bilancia turistica nazionale è strutturalmente in attivo. 9

10 Dall ultima indagine Istat sui comportamenti turistici, nel 2006 i viaggi con pernottamento effettuati dagli italiani sono stati quasi 108 milioni; di questi, l 87% è per motivi di vacanza e il restante risulta per motivi di lavoro. Tra le vacanze, la maggior parte ha riguardato soggiorni trascorsi per riposo, piacere e svago che, nelle vacanze lunghe (più di quattro giorni) vengono spese prevalentemente nelle località di mare e nelle regioni del Mezzogiorno. Non mancano, tuttavia, importanti conferme della competitività delle città d arte e della montagna, anche se numerosi viaggi vengono realizzati per motivi familiari. Tra i prodotti turistici più richiesti si confermano, in generale, le città d arte, seguite a distanza dalle località balneari. Le città d arte, quindi, assorbono la percentuale maggiore di fatturato turistico, seguite dal mare, dagli itinerari turistici e dai laghi. Interessanti le quote di venduto relativo ai prodotti di nicchia, come l enogastronomia, l agriturismo, il turismo sportivo e quello congressuale. Cresce l interesse per l offerta culturale e per gli eventi dello sport e dello spettacolo (fattore che risulta testimoniato dal forte incremento degli ultimi anni di arrivi e presenze turistiche registrato da Roma) e per le terme di nicchia. Le scelte all estero sottolineano l incremento delle destinazioni asiatiche rispetto alle tradizionali mete europee e delle montagne del Nord America. Crescono, inoltre, le prenotazioni di vacanze per single e risulta in flessione la domanda per viaggi di avventura. Per quanto concerne la scelta della destinazione, la motivazione principale permane legata alle bellezze naturalistiche della località; rispetto al passato. Le destinazioni estere, il 16,6% dei viaggi, vedono prevalere le destinazioni dell Unione europea, anche se non mancano segnali che testimoniano l emersione competitiva di alcuni paesi africani. In ogni caso, i comportamenti turistici risultano in via di evoluzione; le vacanze brevi vedono crescere la loro importanza e l espansione dei consumi si osserva proprio in tale categoria che si esplica, per lo più, nei week end. E doveroso puntualizzare che le vacanze brevi tendono a diventare sempre più lunghe. Aumenta l interesse per il periodo primaverile e pasquale. La vacanza estiva, spesso, viene realizzata nei mesi di spalla rispetto a luglio ed agosto ed aumentano i viaggi lunghi ed in paesi lontani realizzati nel periodo invernale; si tratta di un processo che sottolinea la tendenza verso la destagionalizzazione delle vacanze. Cambiano, inoltre, le modalità di fruizione della vacanza e del territorio, al punto tale che l organizzazione del viaggio richiede sempre più professionalità, testimoniata dall incremento consistente delle agenzie di viaggio (anche in franchising); parimenti, cresce l acquisto on line di viaggi e l interesse per il fai da te, anche in virtù della proliferazione di voli low cost. In questo scenario, l offerta, spinta da una forte pressione competitiva, si integra sempre più di prodotti e servizi complementari all alloggio; ciò indica come la domanda sia sempre più caratterizzata da livelli di giudizio e selezione. Ne risulta un graduale processo che interessa le strutture ricettive, volto al miglioramento qualitativo ed alla professionalizzazione degli operatori del settore. 10

11 Il rischio del turismo italiano è, tuttavia, quello di essere al bivio della scelta tra offerta turistica di massa, in cui la competizione è prevalentemente giocata sul prezzo ed un offerta turistica d élite, indirizzata ad un turismo ricco ma, evidentemente, indirizzato ad una nicchia ristretta di clienti. 11

12 2 DOMANDA ED OFFERTA TURISTICA DI FOLLONICA 2.1 L offerta turistica C ome visto nel precedente capitolo, il rapido mutamento degli stili di consumo del bene turismo che ha interessato i mercati internazionali, come pure quello italiano, ha alterato gli equilibri competitivi tra località turistiche. Infatti, la riduzione del tempo e dei costi necessari al trasferimento dei turisti da una località all altra ha aperto la strada ad una concorrenza su scala globale. A ciò si aggiunga come la qualità dell offerta turistica (esercizi ricettivi e servizi connessi, sia interni che esterni ad essi) assume un ruolo sempre più centrale nella competizione suddetta. Ciò in quanto si abbreviano le permanenze medie dei turisti che preferiscono brevi soggiorni in cui concentrano tutta la loro spesa e, di conseguenza, si innalzano le richieste degli stessi in termini di miglior qualità. L obiettivo principale di questo capitolo, dunque, è analizzare il posizionamento competitivo del sistema ricettivo e turistico follonichese alla luce delle considerazioni appena emerse. Nello scenario turistico delineato, le caratteristiche distintive dell offerta turistica della Toscana, che conta esercizi ricettivi, di cui alberghi e complementari, per un totale di oltre 950 mila posti letto, sono legate sia alla elevata qualità delle risorse naturali e paesaggistiche, che vanno ovviamente difese e tutelate per il mantenimento dei vantaggi competitivi, sia alla qualità delle risorse artistiche e culturali che assieme alle risorse naturali- consentono di definire l offerta del territorio e di individuare i fattori di attrattività. Il posizionamento della Toscana nei riguardi della domanda turistica nazionale e internazionale punta, in generale, su fattori distintivi sufficienti ad attrarre il cliente potenziale ed a giustificare i maggiori costi (anche in virtù dei più alti costi del lavoro rispetto alle aree emergenti a livello internazionale ed i più alti costi di trasporto rispetto ad altre aree nazionali ed europee). Ciò si traduce su un turismo di qualità, per clientela di fascia medio-alta. Nell ambito di uno scenario turistico nazionale e regionale come quello appena definito, il sistema ricettivo della città di Follonica si compone di 53 esercizi, di cui 24 appartenenti alla categoria alberghiera ed i restanti 29 facenti parte del sistema ricettivo complementare 1. La maggior incidenza di strutture non alberghiere è una peculiarità che trova riscontro nei dati riferiti ai livelli territoriali superiori (provincia, regione e nazione); tuttavia, osservando i dati relativi all incidenza dei posti letto, emerge che le strutture 1 Nella categoria esercizi complementari sono compresi tutti quegli esercizi diversi da quelli alberghieri. Sono, pertanto, inclusi gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, i campeggi ed i villaggi turistici, gli alloggi agro-turistici, gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini e gli "Altri esercizi" ricettivi non altrove classificati. 12

13 complementari del sistema turistico follonichese (82,1%) evidenziano un peso maggiore rispetto all analogo valore provinciale (79,9%) e, soprattutto, regionale (61,6%) e nazionale (53,6%). Questo perché il sistema ricettivo complementare della città di Follonica è orientato verso tipologie di grandi dimensioni quali campeggi e villaggi. Difatti, l incidenza percentuale di questa tipologia (pari al 75,6% del totale posti letto extra alberghieri) risulta maggiore sia di quanto rilevato nell intera provincia di Grosseto (75,6%) che in Toscana (59,7%) ed in Italia (56,3%). A ciò si aggiunga come gli stessi campeggi e villaggi locali presentino una dimensione media superiore al valore nazionale (media dimensione posti letto Follonica 661,4; Italia 541,6). Complessivamente, comunque, le strutture ricettive di Follonica si caratterizzano per una maggiore dimensione media (140,8 posti letto) che può essere letta attraverso due distinte chiavi di lettura: - una maggiore capacità media delle aziende che permette di offrire servizi ed affrontare meglio la sfida competitiva che il mercato turistico propone; - una modesta proliferazione delle nuove tipologie ricettive complementari (agriturismi, bed & breakfast, country-house, etc.) che non agevola una corretta diversificazione dell offerta e, quindi, un miglior matching tra l offerta stessa e la domanda cui essa è rivolta garantendo, allo stesso tempo, una ripartizione più equa delle risorse economiche generate dai flussi turistici che ogni anno si riversano sul territorio. Per quel che riguarda l offerta alberghiera, invece, si sottolinea come il sistema turistico tradizionale sia caratterizzato per l elevata incidenza di alberghi di fascia qualitativa medio bassa. Infatti, dei 24 alberghi presenti sul territorio comunale, nessuno presenta più di tre stelle. Ben i tre quarti, invece, sono collocati nella fascia media delle due e tre stelle; si tratta di un valore che risulta superiore sia alla media provinciale (pari al 65%) che nazionale (58,3%). L eccessiva specializzazione dell offerta ricettiva alberghiera locale nella fascia qualitativa medio bassa non permette di sfruttare appieno le potenzialità attrattive del territorio, generando rigidità nell incontro tra domanda ed offerta e, di conseguenza, non trattenendo sul territorio i turisti ad elevata capacità di spesa. 13

14 Tab. 1 Composizione dell offerta turistica delle strutture ricettive della città di Follonica, della provincia di Grosseto, della Toscana e dell Italia (valori percentuali - Anno 2006) Follonica Grosseto Toscana ITALIA Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto Hotel a 5 stelle Hotel a 4 stelle Hotel a 3 stelle Hotel a 2 stelle Hotel a 1 stella Altri esercizi alberghieri TOTALE ESERCIZI ALBERGHIERI Campeggi e villaggi Alloggi in affitto Agriturismi Altri esercizi complementari TOTALE ESERCIZI COMPLEMENTARI TOTALE ESERCIZI RICETTIVI Incidenza percentuale sul totale per tipologia Follonica Grosseto Toscana ITALIA Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto Hotel a 5 stelle - - 0,7 0,7 1,1 2,5 0,8 2,3 Hotel a 4 stelle - - 9,8 19,2 13,6 27,1 11,7 26,2 Hotel a 3 stelle 70,8 79,2 51,7 63,0 46,9 46,0 43,6 46,0 Hotel a 2 stelle 25,0 18,9 22,0 12,0 20,5 10,8 22,9 12,3 Hotel a 1 stella 4,2 1,9 15,7 5,1 11,2 4,1 14,2 5,4 Altri esercizi alberghieri ,7 9,6 6,9 7,9 TOTALE ESERCIZI ALBERGHIERI 45,3 17,9 19,6 20,1 29,2 38,8 25,1 46,4 Campeggi e villaggi 24,1 75,6 4,3 75,0 3,2 59,7 2,5 56,3 Alloggi in affitto 48,3 19,0 24,2 10,0 42,7 18,9 67,7 25,1 Agriturismi 20,7 0,9 70,4 13,0 50,8 15,5 12,8 6,4 Altri esercizi complementari 6,9 4,6 1,1 2,0 3,3 5,8 17,0 12,2 TOTALE ESERCIZI COMPLEMENTARI 54,7 82,1 80,4 79,9 70,8 61,2 74,9 53,6

15 Graf. 1 - Composizione percentuale dell offerta turistica delle strutture ricettive di Follonica, della provincia di Grosseto, della Toscana e dell Italia (valori percentuale - Anno 2006) 100,0 80,0 60,0 54,7 82,1 80,4 79,9 70,8 61,2 74,9 53,6 40,0 20,0 45,3 17,9 19,6 20,1 29,2 38,8 25,1 46,4 0,0 Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Follonica Grosseto Toscana ITALIA Esercizi alberghieri Esercizi complementari Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat Tab. 2 - Dimensione media (in posti letto) delle strutture ricettive di Follonica, della provincia di Grosseto, della Toscana e dell Italia per tipologia di esercizio (valori assoluti - Anno 2006) Follonica Grosseto Toscana ITALIA Hotel a 5 stelle - 59,0 135,5 185,8 Hotel a 4 stelle - 116,5 122,5 138,4 Hotel a 3 stelle 62,2 72,4 60,2 65,2 Hotel a 2 stelle 42,2 32,4 32,2 33,3 Hotel a 1 stella 25,0 19,3 22,3 23,2 TOTALE ESERCIZI ALBERGHIERI 55,7 59,4 61,4 61,8 Campeggi e villaggi 661,4 992,2 739,1 541,6 Alloggi in affitto 83,1 23,8 17,7 8,9 Agriturismi 8,8 10,6 12,2 12,0 Altri esercizi complementari 141,0 103,7 70,5 17,1 TOTALE ESERCIZI COMPLEMENTARI 211,3 57,4 39,9 23,9 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI 140,8 57,8 46,1 33,4 Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat 15

16 Così come emerso dai dati appena analizzati, il sistema ricettivo locale si caratterizza, almeno nel confronto con il contesto provinciale e nazionale, come un sistema orientato alla competizione di prezzo più che di prodotto, in cui le strutture presenti sembrano collocarsi con decisione verso uno specifico segmento della domanda turistica alla ricerca di vantaggi in termini di costo e permanenze medie più durature (prettamente turismo familiare fidelizzato). Per capire quali siano le strutture che maggiormente subiscono la pressione della domanda esercitata dai turisti italiani e stranieri è opportuno analizzare l indice di operatività delle strutture ricettive stesse. (calcolato come presenze turistiche su numero di posti letto presenti). Le tipologie ricettive che presentano un valore più elevato dell indicatore in questione sono quelle dove l offerta è più strutturata, con particolare riferimento agli altri esercizi complementari. Tab. 3 - Indice di operatività delle strutture ricettive di Follonica, della provincia di Grosseto e dell Italia per tipologia si esercizio al 2006 (Valori percentuali e numero indice) Operatività in percentuale Numero Indice (Italia=100) Follonica Grosseto ITALIA Follonica Grosseto Più di 3 stelle - 36,8 39,3-93,7 Tre stelle 23,7 13,3 37,9 62,7 35,2 Meno di tre stelle 14,7 64,4 17,6 83,5 365,8 TOTALE ESERCIZI ALBERGHIERI 21,8 26,7 33,1 66,1 80,8 Campeggi e villaggi 23,0 15,6 12,7 180,8 122,8 Altri esercizi complementari 38,2 20,0 14,4 265,6 139,0 TOTALE ESERCIZI COMPLEMENTARI 26,7 16,7 13,4 198,7 124,3 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI 25,8 18,7 22,5 114,5 83,0 Fonte Istituto Tagliacarne su dati Istat 2.2 La domanda turistica ufficiale I l turismo italiano è stato caratterizzato, nell ultimo decennio, da una serie di criticità, congiunturali e strutturali, che hanno comportato una perdita di capacità competitiva del settore nello scenario turistico internazionale. Ciò nonostante, la dinamica dei flussi turistici relativa agli ultimi anni risulta positiva. Si tratta, infatti, di un trend che, pur di segno positivo, va sempre più ad affievolirsi proprio per la perdita di competitività appena sottolineata. I flussi turistici nazionali e della Toscana del 2007 evidenziano tale aspetto sia dal lato degli arrivi (rispettivamente +2,1% e +2,7%) che, soprattutto, per quello delle presenze (rispettivamente +1,2% e +1,8%). 16

17 Rispetto al trend nazionale, però, i flussi turistici ufficiali del comune di Follonica presentano un andamento differente. Sia i dati sugli arrivi (-10,3%) che sulle presenze (- 8,8%), infatti, mostrano segnali di difficoltà che meritano di essere esaminati più approfonditamente. Dall analisi dei flussi turistici suddivisi per tipologia di provenienza emerge come, ad una significativa contrazione degli arrivi nazionali (-12,0%) si associ una flessione importante delle presenze estere (-11,5%). Ciò si traduce, tra l altro, in un aumento della permanenza media dei turisti italiani ed in una riduzione di quella dei turisti stranieri. Un fenomeno, questo, che risulta in contrasto con quanto suggerito dai dati nazionali dove si abbrevia il periodo di pernottamento associato alla domanda interna piuttosto che estera. Come già affermato, suddividendo gli stessi flussi turistici comunali per tipologia ricettiva e confrontando i dati con il riferimento territoriale provinciale e nazionale, emerge un orientamento della domanda verso l offerta ricettiva complementare (campeggi, villaggi, B&b, etc.) piuttosto che alberghiera. A fronte di un incidenza della domanda di esercizi complementari pari a circa l 85% del totale delle presenze rilevate sul territorio, si evidenzia un analogo dato che, sia a livello provinciale sia nazionale, risulta inferiore a quanto appena riportato (rispettivamente 71,3% e 28,9%). Sono soprattutto i campeggi e villaggi che a Follonica incidono per il 55,2% degli arrivi (49,9% in provincia di Grosseto ed 17% in Italia), a fare della ricettività complementare l elemento distintivo del sistema turistico locale. Meno incisiva, invece, risulta la domanda alberghiera (15,1%) sia rispetto il dato medio provinciale (68,1%) che nazionale (28,7%). Degli oltre 106 mila turisti che, durante il 2007, hanno scelto di pernottare presso strutture alberghiere localizzate nel comune di Follonica, oltre l 85% degli interessati ha optato per una scelta di qualità media (tre stelle), anche per via di un offerta che non presenta un accentuata diversificazione qualitativa in tal senso. Diversamente, sia a livello provinciale che nazionale, emergono valori più omogenei che considerano un ampia quota di domanda relativa alle categorie superiori e a quelle più economiche. 17

18 Tab. 4 - Arrivi e presenze dei turisti italiani e stranieri nella città di Follonica, in Toscana ed in Italia (Valori assoluti e percentuali - Anni 2006 e 2007) Arrivi Follonica Variazione % Presenze Variazione % Italiani , ,6 Stranieri , ,5 TOTALE , ,8 Arrivi TOSCANA Variazione % Presenze Variazione % Italiani , ,0 Stranieri , ,7 TOTALE , ,8 Arrivi ITALIA Variazione % Presenze Variazione % Italiani , ,2 Stranieri , ,6 TOTALE , ,2 Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat Tab. 5 - Valori assoluti ed incidenza percentuale delle presenze turistiche negli esercizi ricettivi di Follonica al 2006 (valori assoluti ed incidenza percentuale - Anno 2006) Valori assoluti STRUTTURE ALBERGHIERE Follonica Grosseto ITALIA Incidenza % Valori assoluti Incidenza % Valori assoluti Incidenza % Più di tre stelle , ,0 Tre stelle , , ,8 Meno di tre stelle Totale offerta alberghiera , , , , , ,1 18

19 Campeggi e villaggi turistici Alloggi agrituristici Altre strutture complementari Valori assoluti STRUTTURE COMPLEMENTARI Follonica Grosseto ITALIA Incidenza % Valori assoluti Incidenza % Valori assoluti Incidenza % , , , , , , , , ,0 Totale esercizi complementari 84, , ,9 TOTALE ESERCIZI , , ,0 RICETTIVI Fonte: Istituto Tagliacarne su dati ISTAT Tab. 6 - Dinamica degli arrivi e delle presenze italiane e straniere nella città di Follonica per mesi (Valori assoluti e variazioni percentuali - Anni 2006 e 2007) ITALIANI Arrivi Presenze Var. % Var. % Gennaio , ,2 Febbraio , ,1 Marzo , ,8 Aprile , ,0 Maggio , ,0 Giugno , ,9 Luglio , ,1 Agosto , ,2 Settembre , ,4 Ottobre , ,4 Novembre , ,2 Dicembre , ,2 TOTALE , ,6 STRANIERI Arrivi Presenze Var. % Var. % Gennaio , ,2 Febbraio , ,6 Marzo , ,4 Aprile , ,6 Maggio , ,1 Giugno , ,3 Luglio , ,3 Agosto , ,7 Settembre , ,1 Ottobre , ,6 Novembre , ,4 Dicembre , ,3 19

20 TOTALE , ,5 TOTALE Arrivi Presenze Var. % Var. % Gennaio , ,9 Febbraio , ,6 Marzo , ,1 Aprile , ,6 Maggio , ,4 Giugno , ,9 Luglio , ,2 Agosto , ,9 Settembre , ,6 Ottobre , ,1 Novembre , ,4 Dicembre , ,3 TOTALE , ,8 Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat 25,0 Graf. 2 - Incidenza degli arrivi dei turisti italiani e stranieri a Follonica per mesi (Valori percentuali Anno 2006) 20,0 20,9 20,8 19,6 17,9 16,4 19,1 19,1 15,0 11,7 12,8 15,8 13,9 12,2 10,0 10,3 9,4 10,2 10,5 9,9 8,4 8,0 5,0 0,0 4,7 3,8 2,1 2,2 3,0 2,0 2,1 3,1 1,8 1,8 1,7 1,7 0,9 0,5 0,6 0,7 0,3 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre ITALIANI STRANIERI TOTALE Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat 20

21 Graf. 3 - Incidenza delle presenze dei turisti italiani e stranieri a Follonica per mesi (Valori percentuali - Anno 2006) 35,0 31,5 30,0 25,0 20,0 22,7 21,8 19,8 25,6 15,0 10,0 5,0 0,0 15,7 15,6 15,1 15,2 13,6 10,8 11,6 12,3 8,3 10,0 7,2 5,5 5,8 5,6 1,6 1,5 2,4 4,3 1,2 1,3 1,4 1,3 2,3 1,1 0,9 1,3 2,1 0,7 0,9 0,9 1,1 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre ITALIANI STRANIERI TOTALE Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat La riduzione congiunturale dei flussi turistici nel comune di Follonica ha riguardato soprattutto i mesi invernali (da Ottobre a Febbraio), mentre il turismo balneare (cui corrisponde la maggior parte dei flussi del periodo Maggio-Settembre) sembra aver sofferto meno del momento sfavorevole. Ciò si traduce in un ulteriore accrescimento della stagionalità dei flussi ufficiali nel sistema turistico locale. D altronde, all interno dello stesso periodo estivo (Giugno-Settembre), nonostante una riduzione generalizzata degli arrivi, si riscontra una sostanziale tenuta delle presenze nei mesi di maggiore pressione quali Luglio (-3,2%) ed Agosto (-1,9%). Ciò sottintende come, nonostante la contrazione complessiva di presenze ed arrivi, rimane stabile la pressione esercitata dalla domanda durante il periodo di alta stagione ed all interno di esso. La dinamica appena esposta alimenta l alternanza tra momenti di overbooking e periodi di debolezza dei flussi. E un aspetto importante, quest ultimo, in quanto una maggior omogeneità dei flussi lungo tutto il periodo di riferimento permetterebbe una migliore fruizione delle strutture (e, dunque, del capitale e del lavoro impiegato) e, di conseguenza, un aumento generalizzato della produttività. Quanto appena espresso in termini analitici, è sintetizzabile da un indicatore di operatività degli esercizi ricettivi che evidenzia, per l appunto, il grado di utilizzo delle strutture presenti sul territorio. Ebbene, nel 2007, il valore di tale indicatore riferito a Follonica presenta una riduzione di oltre due punti percentuali rispetto al 2006 (dal 25,8% 21

22 al 23,5% del 2007). Un andamento che, ancora una volta, sottolinea la divergenza dell andamento dei flussi turistici locali rispetto a quelli nazionali. Graf. 4 Grado di utilizzo delle strutture ricettive del comune di Follonica ed in Italia (Valori percentuali sul totale delle giornate annuali e 2007) 30,0 29,0 28,0 27,0 25,8 26,0 25,0 24,0 23,5 22,5 23,1 23,0 22,0 21,0 20,0 Follonica ITALIA Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat Suddividendo l analisi temporale per le due componenti della domanda (interna ed estera), emerge come il periodo di maggiore contrazione dei flussi di turisti italiani abbia interessato soprattutto il periodo Settembre-Dicembre, mentre un andamento più irregolare ha caratterizzato i flussi turistici internazionali, sia per quel che riguarda gli arrivi che le presenze. Come già asserito, nel settore turistico follonichese prevale una domanda balneare (giugno settembre). Ciò nonostante, l incidenza di arrivi (65,5%) e di presenze (74,6%) risulta inferiore al dato medio grossetano dove, nello stesso periodo di riferimento, si concentra il 67% degli arrivi ed il 79,8% delle presenze. Da un analisi più dettagliata, tuttavia, emerge come ad una domanda nazionale maggiormente orientata al turismo estivo si associa una più omogenea pressione esercitata dalla domanda internazionale. Gli stessi flussi turistici della città di Follonica evidenziano come i mesi di maggiore afflusso turistico siano quelli di Giugno, Luglio ed Agosto. Tuttavia, a differenza di quanto accade a livello provinciale, è il mese di Luglio (e non il mese di Agosto) a registrare il picco massimo. Da ciò si deduce ancora una volta come la domanda turistica follonichese sia orientata, per lo più, ad un turismo di tipo familiare, legato a fattori quali tranquillità e accessibilità sul fronte dei prezzi. Tutto ciò a fronte di una permanenza media più lunga che dovrebbe garantire le necessità di tale tipologia turistica. 22

23 In effetti, la permanenza media dei turisti ufficiali di Follonica (7 giorni) risulta superiore a quella media provinciale (5,3). Ciò vale sia per la componente nazionale (6,3 contro 4,9 giorni) che straniera (9,4 contro 6,8). Ripartendo i dati per mesi, le permanenze medie più lunghe si rilevano ad Agosto (oltre 10 giorni) e, più in generale, durante tutto il periodo estivo. Sia la struttura della domanda (prettamente familiare) che dell offerta (prevalentemente legata a campeggi e strutture alberghiere turistiche ) forniscono una possibile spiegazione all andamento negativo del settore turistico locale. Infatti, in un contesto nazionale ed internazionale in cui sono le famiglie a mostrare maggiori difficoltà e dove la domanda turistica stessa sembra orientarsi verso pacchetti sempre più brevi ma di qualità, Follonica si muove in direzione opposta prediligendo le tipologie di turisti che presentano una maggior stazionarietà dei flussi e presentando un offerta meno orientata a cogliere le esigenze della domanda internazionale. I possibili scenari di riposizionamento strategico, dunque, potrebbero essere due: continuare sul percorso intrapreso, mantenendo l immagine del territorio rivolgendosi alla stessa clientela ma con un miglioramento qualitativo che possa permettere di erodere quote di mercato ai principali competitors del segmento cui l offerta locale, per l appunto, si rivolge; riorientare la domanda modificando l immagine turistica del territorio e cercando di posizionarsi su nuovi segmenti di mercato più dinamici. 25,0 Graf. 5 Incidenza percentuale degli arrivi nella città di Follonica ed in provincia di Grosseto (Valori percentuali Anno 2006) 20,0 19,8 20,6 15,0 16,1 15,8 19,6 17,9 12,2 10,0 10,3 9,6 9,4 8,8 10,5 5,0 0,0 4,7 3,1 2,8 1,8 1,8 4,3 1,9 2,5 1,5 1,6 1,7 1,7 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre FOLLONICA GROSSETO Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat 23

24 Graf. 6 - Incidenza delle presenze dei turisti a Follonica e provincia di Grosseto per mesi (Valori percentuali - Anno 2006) 35,0 30,0 25,0 24,5 30,4 25,6 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 21,8 15,6 14,8 11,6 10,1 7,2 5,5 5,8 5,7 1,4 1,3 2,1 5,0 3,5 1,4 1,4 1,0 1,4 0,9 1,1 1,1 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat FOLLONICA GROSSETO Graf. 7 - Permanenza media dei turisti italiani e stranieri nella città di Follonica ed in provincia di Grosseto (Valori assoluti e percentuali - Anno 2006) 10 9, ,3 4,9 6,8 7,0 5, Italiani Stranieri TOTALE Follonica Grosseto Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat 24

25 Graf. 8 - Permanenza media dei turisti nella città di Follonica ed in provincia di Grosseto (Valori assoluti - Anno 2006) 10,1 9,0 6,9 7,8 6,5 7,8 6,6 8,6 7,0 6,0 3,0 5,4 3,5 5,2 3,0 4,7 2,9 3,8 2,7 5,4 3,4 4,9 5,1 4,3 4,6 3,9 4,7 2,6 5,3 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre NovembreDicembre TOTALE FOLLONICA GROSSETO Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat Al 2007, la ripartizione degli arrivi per area geografica vede un turista su quattro provenire da fuori i confini nazionali. Ovviamente, la domanda turistica internazionale, per via sia di fattori economici che logistici, predilige permanenze più lunghe. Ciò permette alle presenze straniere di incidere per il 30% circa sul totale; ne consegue un indice di internazionalizzazione che risulta inferiore alla media nazionale (44,4%), ma ampiamente superiore a quella provinciale (20,9%). E, questo, un segnale di come Follonica sia considerata una città che, pur non avendo una reale centralità nel panorama internazionale, rappresenti, comunque, un importante polo turistico balneare della Toscana. In termini assoluti, il numero di arrivi italiani relativi al 2007 è stato pari ad oltre 67 mila di cui ben 43 mila destinati agli esercizi complementari. E un dato peculiare della struttura e della domanda turistica locale che sembra prediligere esercizi ricettivi, quali campeggi e villaggi, piuttosto che alberghi. Per quel che riguarda la ripartizione della domanda interna ai confini della Penisola, circa la metà degli arrivi nelle strutture alberghiere (49,1%) è da associarsi ad un turismo di matrice regionale. Diverso è il discorso delle presenze regionali negli esercizi complementari che superano di poco un terzo (35,1%). La parte restante dei flussi turistici italiani può essere analizzata considerando sia gli aspetti relativi al volume degli arrivi che alla dinamica congiunturale che ad essi si associa. 25

26 Graf. 9 - Ripartizione dei flussi turistici della città di Follonica per area geografica di provenienza (Valori percentuali Anno 2007) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 75,4 24,6 Arrivi STRANIERI 70,1 29,9 Presenze ITALIANI Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat Dal confronto di questi aspetti è possibile, in sintesi, evidenziare quattro tipologie comportamentali che racchiudono l universo delle regioni di provenienza degli arrivi turistici 2 : - regioni strategiche ed in evoluzione, che presentano un incidenza degli arrivi superiore alla media delle regioni italiane (che è pari a arrivi) ed una variazione percentuale superiore alla variazione media al netto del dato della Toscana (-5,6%). L unica regione che risponde a tale requisito è il Piemonte che, nonostante una variazione pari a -4,2%, mostra una crescita sul totale arrivi; - regioni strategiche ma in riduzione, che associano uno stock di arrivi superiore alla media con una considerevole riduzione dell indicatore stesso rispetto al Si tratta delle regioni della Lombardia, del Lazio, della Campania e dell Emilia Romagna; - regioni secondarie ma in crescita, che associano ad uno scarso peso sul totale degli arrivi una maggiore dinamicità rispetto la media delle altre regioni. Appartengono a tale categoria le regioni delle Marche, della Calabria, della Basilicata e del Molise; 2 Le quattro categorie sono state definite confrontando due variabili, una relativa allo stock di arrivi (superiore o inferiore alla media delle regioni) e l altra relativa ai flussi di arrivi turistici (superiore o inferiore alla media degli arrivi regionali esclusi quelli della Toscana). Le regioni con un incidenza sugli arrivi superiore alla media delle regioni sono definite come regioni strategiche o, altrimenti, secondarie. 26

27 - regioni secondarie ed in contrazione, che associano scarsi livelli di arrivi a dinamiche sensibilmente negative degli stessi. Appartengono alla categoria così delineata, tra le altre, le regioni della Liguria, del Trentino Alto Adige, della Sicilia e del Friuli Venezia Giulia. Un ulteriore ripartizione dei flussi turistici (in questo caso le presenze) per tipologia ricettiva, evidenzia diversi orientamenti a seconda della regione presa in considerazione. Infatti, a regioni orientate verso le strutture alberghiere quali la Sardegna, le Marche, la Valle d Aosta, la Calabria ed il Molise, si oppongono regioni che, viceversa, prediligono l utilizzo di strutture complementari quali, tra le altre, l Abruzzo, la Lombardia, il Trentino Alto Adige ed il Piemonte. Ad alti tassi di presenza si associa, dunque, tranne in casi tipici come quello della Campania o dell Abruzzo, un orientamento dei flussi verso le strutture complementari. 27

28 Tab. 7 - Arrivi e presenze dei turisti italiani negli esercizi alberghieri e complementari della città di Follonica per regione di provenienza (Valori assoluti e variazioni percentuali Anni 2006 e 2007) Valori assoluti 2007 Variazione percentuale rispetto al 2006 Alberghi Complementari TOTALE Alberghi Complementari TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Toscana ,9-12,5-26,2-23,9-19,7-22,3 Lombardia ,6 43,4-68,8-70,8-34,4-35,0 Piemonte ,1-12,1-0,6-10,8-4,2-11,0 Lazio ,0-37,0-39,0-39,5-37,2-38,8 Emilia Romagna ,2-40,5-15,1-20,2-18,9-26,6 Campania ,7-16,6-18,3-22,1-11,2-20,4 Abruzzo ,6-37,4-1,5 16,7-19,9-3,0 Veneto ,1-21,7-8,0 1,0-9,1-1,3 Liguria ,2-28,0-28,0-25,4-27,6-26,2 Umbria ,9-2,8-64,4-44,5-38,3-25,1 Puglia ,0-18,6-11,4-19,0-16,2-18,9 Trentino Alto Adige ,3 3,7-39,1-14,9-57,0-2,9 Sicilia ,3-33,3-4,2 43,0-16,1 11,2 Friuli Venezia Giulia ,5-70,3-33,2-11,4-53,7-46,5 Marche ,8-55,0 173,9 67,3 16,5 1,2 Calabria ,4-27,4 29,3-23,2 15,0-25,1 Sardegna ,0-14,3-26,4-32,6-20,2-27,6 Valle D'Aosta ,2-42,5-84,2-72,2-63,8-65,9 Basilicata ,1-4,8 59,7 20,0 23,5 12,9 Molise ,4 24, ,6 40,1 Non indicato ,1 10,4 185,7 260,0 133,4 221,9 TOTALE ITALIANI ,1-20,2-8,7-4,7-12,0-7,6 Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat

29 Graf Incidenza delle presenze alberghiere sul totale delle presenze negli esercizi ricettivi di Follonica per regione di provenienza (Valori percentuali - Anno 2007) Sardegna Marche Valle D'Aosta Calabria Molise Campania Puglia Sicilia Liguria Umbria Lazio Emilia Romagna Veneto Basilicata Friuli Venezia Giulia Piemonte Trentino Alto Adige Lombardia Abruzzo 17,7 31,8 35,0 40,6 39,2 39,2 44,3 47,4 55,9 55,6 53,9 57,8 68,4 67,4 65,5 64,1 73,5 73,2 70,9 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat Graf Incidenza percentuale delle presenze degli italiani negli esercizi alberghieri della città di Follonica per regione di provenienza (Valori percentuali ) Toscana Lombardia Piemonte Lazio Emilia Romagna Campania Veneto Liguria Umbria Puglia Marche Sicilia Trentino Alto Adige Abruzzo Calabria Friuli Venezia Giulia Valle D'Aosta Sardegna Molise Basilicata Altri comuni non indicati 5,7 4,2 4,2 3,2 1,8 1,5 1,1 1,0 0,9 0,9 0,7 0,6 0,4 0,3 0,2 0,1 3,5 9,3 9,2 19,7 35,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 Fonte: Istituto Tagliacarne su dati Istat 29

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