L INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA NEL 2007 Relazione Annuale

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1 L INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA NEL 2007 Relazione Annuale

2 L INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA NEL 2007 Relazione Annuale

3 FEDERACCIAI COMPIE VENT ANNI Federacciai, Federazione delle Imprese Siderurgighe Italiane, è nata il 16 dicembre 1988 dalla fusione di tre grandi Associazioni del settore - Assider, Associazione Industrie Siderurgiche Italiane, I.S.A., Industrie Siderurgiche Associate, U.S.I., Unione Siderurgica Italiana - che si sono unite per dar vita a un unico Organismo federale con l obiettivo di promuovere tutte le iniziative in campo economico, tecnico e scientifico utili per l industria siderurgica italiana. Oggi Federacciai conta 150 aziende associate che realizzano e trasformano oltre il 95% della produzione italiana di acciaio. Attualmente il settore siderurgico italiano si colloca ai vertici del sistema economico nazionale, con addetti (diretti e indiretti) e un fatturato di oltre 45 miliardi di Euro, ed è al secondo posto nella siderurgia europea.

4 INDICE ORGANI STATUTARI 06 PARTE I Il mercato 12 1 Il contesto generale 13 2 La siderurgia nel mondo 14 3 La siderurgia in Italia 18 4 La politica commerciale 22 PARTE II Associazioni di Comparto 24 1 Prodotti piani e lunghi 25 2 Prima trasformazione e tubi 31 3 Acciai speciali 34 4 Associazione Italiana Elettrosiderurgia 37 PARTE III Le Tematiche Generali 40 1 Ambiente 41 2 Rottame 46 3 Società consortile Gas Intensive 48 4 Attività di comunicazione 49 PARTE IV Società ed Enti Collegati 50 1 Riconversider 51 2 Siderservizi 52 3 Unsider 53 PARTE V Aziende Associate 54 PARTE VI Appendice statistica 60 3

5 ORGANI STATUTARI

6 COMITATO DI PRESIDENZA (Composizione al ) PRESIDENTE Giuseppe PASINI VICE PRESIDENTI Giovanni Giovanni Cesare ARVEDI GILLERIO RIVA PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI DI COMPARTO Michele Antonio Steno Nicola AMENDUNI GOZZI MARCEGAGLIA RIVA 5

7 CONSIGLIO DIRETTIVO (Composizione al ) Il Comitato di Presidenza e i Signori Alessandro BANZATO Antonio BELTRAME Giuliano BOATO Ruggero BRUNORI Luigi BUZZI Vincenzo CRAPANZANO Pietro DE BIASI Harald ESPENHAHN Giacomo GHIDINI Antonio IANNONE Alberto INZAGHI (Consigliere Tesoriere) Pierluigi LEALI Giuseppe MARZORATI Carlo MAZZOLENI Leandro NANNIPIERI Federico PITTINI Franco POLOTTI Gianluca RODA Francesco SEMINO Amato STABIUMI. Mauro STEFANA REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI Andrea Giuseppe Giampaolo AGNELLI POZZOLI TALPONE REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI Romolo Dario RAGGIO SEMENZATO DIRETTORE GENERALE Salvatore SALERNO 6

8 CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAIO E PRODOTTI LUNGHI E PIANI COMUNI (Composizione al ) Nicola Antonio Ruggero Domenico Giacomo Antonio Carlo Augusto Massimo Giovanni Federico Franco Cesare Margherita RIVA Presidente BELTRAME BRUNORI CAMPANELLA GHIDINI IANNONE LEALI LOMBARDI MAZZUCOTELLI PASINI PITTINI POLOTTI RIVA STABIUMI CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAI SPECIALI (Composizione al ) Michele Ernesto Alessandro Giuseppe Andrea Sandro Markus Augusto Giuseppe Franco Fabio Giancarlo Mario Corrado AMENDUNI Presidente AMENDUNI BANZATO BERRETTI FORONI FRACCIA HOLZ LOMBARDI MARZORATI POLOTTI RIVA SPOTTI VERGNA VICENTINI 7

9 CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE TUBI E PRIMA TRASFORMAZIONE (Composizione al ) Steno Giovanni Bruno Luigi Mario Gabriele Antonio Carlo Sandro Giovanni Alberto Roberto Silvio Alessandro MARCEGAGLIA Presidente ANTONIETTI BERERA BUZZI CALDONAZZO CASANOVA CENTAMO FORESTI FRACCIA FRANCIA INZAGHI MARCORA TAVECCHIA VALSECCHI CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSIDERURGIA (Composizione al ) Antonio Ruggero Vincenzo Antonio Aldo Fabio Elena Giuseppe Marcello Giovanni Federico Margherita Francesco Giorgio GOZZI Presidente BRUNORI CRAPANZANO FAGGIONATO FARNETANI INVERNIZZI MAGRI MARZORATI OREMPULLER PASINI PITTINI STABIUMI UBERTO ZUCCARO 8

10 PARTE I: IL MERCATO

11 1: Il Contesto Generale L economia mondiale 1 anche nel 2007 ha mantenuto ritmi di crescita sostenuti, prossimi al 5%, per il quarto anno consecutivo. Lo sviluppo del commercio mondiale in volume si è avvicinato al 7%: +4,2% circa le importazioni in volume dei paesi avanzati e +12,8% quelle degli altri paesi. Vi è stato quindi un certo rallentamento rispetto al 2006, quando aveva superato il 9%: +7% circa le importazioni dei paesi avanzati e +14% quelle degli altri paesi. Le ragioni di scambio si sono mantenute più o meno sugli stessi livelli dell anno precedente in entrambi i gruppi di paesi. I prezzi delle materie prime in dollari nel 2007 sono aumentati del 12,6% nel loro insieme e del 15,8% quelli delle materie prime non alimentari: del 19% quelli dei metalli non ferrosi (63% il nichel, 60% lo stagno, 2,8% lo zinco) e del 12% i prezzi dei combustibili. Le economie emergenti dell Asia hanno visto aumentare il loro prodotto interno lordo del 9,6%, lo stesso tasso dell anno precedente, guidate dalla Cina con un aumento superiore all 11%. Il PIL giapponese nel 2007 è aumentato del 2,1%, in lieve rallentamento rispetto alla crescita dell anno precedente. L economia degli USA ha subito un progressivo rallentamento; dopo la crescita del PIL del 3,1% nel 2005 è passata al 2,9% nel 2006 e a poco più del 2% nel La turbolenza nei mercati finanziari ha, infatti, causato il sensibile rallentamento emerso più chiaramente nell ultimo trimestre del 2007 continuando, anche per la sua indeterminatezza, a causare un rischio sensibile di ulteriori rallentamenti. Gli aumenti dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime completano un quadro che ha visto la parte finale del 2007 segnare al ribasso le stime sullo sviluppo economico nelle varie regioni del mondo ed accentuare l inflazione che a livello mondiale è passata dal 3,5% di fine 2006 al 4,2% di fine In Europa, nella zona Euro, la crescita del PIL nel 2007 si è limitata al 2,6% con una tendenza, già innescata, al rallentamento. L economia della Spagna è cresciuta del 3,8%, quella della Germania del 2,5%, quella del Regno Unito del 3,1% e quella della Francia del 1,9%. Ancora sostenuto è stato lo sviluppo registrato dal PIL nei paesi della Confederazione degli Stati Indipendenti, 8,5%; l Africa e il Medio Oriente con un 6% circa hanno evidenziato una leggera accelerazione. In Italia il Prodotto interno lordo nel 2007 è aumentato del 1,5% rispetto all anno precedente, meno di quanto previsto, ed in rallentamento rispetto alla crescita registrata nel 2006, con un profilo congiunturale in indebolimento. Lo sviluppo degli investimenti fissi nelle economie avanzate ha subito un sensibile rallentamento scendendo da oltre il 4% del 2006 a meno del 2% del 2007, mentre nei paesi dell Euro-zona l aumento vicino al 5% è stato simile a quello dell anno precedente. I consumi privati nell Euro-zona nel 2007 sono aumentati del 1,6%, leggermente meno che nell anno precedente. 1 Fonte dati: FMI, ISTAT, Confindustria 10

12 2. La siderurgia nel mondo La produzione La produzione mondiale di acciaio nel 2007 ha raggiunto 1,344 miliardi di tonnellate, in aumento del 7,5% rispetto all anno precedente. Dopo tassi di crescita tendenziale, intorno al 10% nella prima parte dell anno, un progressivo rallentamento li ha portati al di sotto del 5% a fine anno. L Asia è stato ancora il continente più dinamico; con un aumento di oltre il 12% si è avvicinata ai 755 M.t. nel Ancora una volta la Cina, primo produttore al mondo, è stato il paese più dinamico, con 489 M.t., il 36% della produzione mondiale (34% nel 2006) ha fatto registrare un aumento del 16% circa, in rallentamento rispetto ai ritmi degli anni precedenti: +26,8% nel 2005 e +18,9% nel 2006). Il tasso di crescita tendenziale, che era ancora superiore al 20% nel primo trimestre dell anno, si è ridotto a meno del 8% nell ultimo. La razionalizzazione dell apparato produttivo siderurgico cinese continua con la realizzazione di nuovi impianti e la chiusura di quelli più obsoleti sia in termini di produttività sia in termini di impatto ambientale. Altro paese asiatico emergente particolarmente attivo nella produzione siderurgica è stato l India che ha portato la produzione di acciaio a 53 M.t. con un aumento del 7,3% rispetto all anno precedente, confermando così il buon sviluppo dell industria siderurgica locale con elevati investimenti in nuova capacità produttiva e con forti prospettive di crescita. Anche in seguito alla revisione delle statistiche produttive l India nel 2007 è passata dal settimo al quinto posto nella classifica mondiale dei paesi produttori. Il Sud Corea con un aumento 11

13 del 6% ha superato i 51,4 M.t. e Taiwan con 20,9 M.t. ha aumentato la produzione di acciaio del 4% rispetto al Il Giappone nel 2007, con 120,2 M.t. ha prodotto il 3,4% in più dell anno precedente confermando la solidità del suo settore siderurgico. In America settentrionale gli Stati Uniti d America hanno prodotto 98,2 M.t., in leggera flessione, -0,4%, rispetto all anno precedente; il Canada con 15,7 M.t. ha fatto registrare un aumento del 1,5% e il Messico con 17,6 M.t. un aumento del 6,8%. La produzione dell America settentrionale è così rimasta circa sugli stessi livelli dell anno precedente. I paesi dell America meridionale nel loro insieme nel 2007 hanno prodotto 48,2 M.t. con una crescita del 6,5% rispetto al Il Brasile, maggior produttore sud americano e nono su scala mondiale, ha prodotto 33,8 M.t., 9,3% in più rispetto all anno precedente, l Argentina ha prodotto 5,4 M.t., in flessione del 2,6% rispetto all anno precedente ed il Venezuela ha aumentato la produzione del 3,2% portandola a 5 M.t.. La produzione di acciaio nei paesi africani ha presentato un andamento stagnante, 18,8 M.t., mentre più dinamica è stata quella dei paesi del Medio Oriente che, con 16,5 M.t. hanno fatto registrare un aumento del 7%. In Iran, il maggior produttore dell area, la produzione nel 2007, 10 M.t., è aumentata del 2,7% ed in Arabia Saudita, 4,6 M.t., la crescita è stata del 17%. I paesi della Comunità degli Stati Indipendenti nel 2007 hanno prodotto 124 M.t. di acciaio con un aumento del 3,4% rispetto all anno precedente: Russia, 72,2 M.t. (+2%), Ucraina 42,8 M.t., (+ 4,7%). Fra i paesi europei non appartenenti all Unione Europea, la Turchia, con una produzione di acciaio di 25,8 M.t. nel 2007, ha segnato un aumento del 10,5% rispetto all anno precedente. Produzione acciaio 2 Milioni tonnellate Unione Europea altri Europa CSI Nord America Sud America Africa e MO Asia Oceania Mondo 195,5 24,9 113,2 127,6 45,3 33,3 598,1 8,6 1146,5 206,8 28,0 119,9 131,8 45,3 34,2 670,0 8,7 1250,7 209,5 30,4 124,0 132,8 48,2 35,2 755,0 8,8 1344,1 Nell Unione Europea nel 2007 sono state prodotte 209,5 M.t. di acciaio, il 15,6% del totale mondiale, con un aumento del 1,3% rispetto all anno precedente, leggermente superiore a quello dell insieme dei quindici vecchi paesi associati che ne hanno prodotto 175,2 M.t. 2 Fonte IISI (International Iron and Steel Institute) 12

14 La Germania, nel 2007, con una crescita del 2,8%, 48,6 M.t. di acciaio prodotto, e il 23,1 % di quello prodotto nell Unione Europea, è ancora il maggior produttore seguito dall Italia con 31,5 M.t., poco meno (-0,4%) di quanto realizzato nel La produzione in Francia, in riduzione del 3% è stata pari a 19,3 M.t., e quella in Spagna, con un aumento del 3,3% ha raggiunto i 19 M.t.. Nel Regno Unito sono state prodotte 14,3 M.t. di acciaio, in crescita del 3,2% rispetto al Fra i Paesi nuovi associati, la produzione di acciaio in Polonia è al primo posto con 10,6 M.t. ed un aumento del 6,2%, segue la Repubblica Ceca con 7,1 M.t. (+2,9%), la Romania con 6,3 M.t. (-0,1%) e la Slovacchia con 5,1 M.t. (-0,2%). Il consumo Il consumo mondiale di prodotti siderurgici nel 2007, 1,2 Mld t. è stato stimato in crescita del 6,6% rispetto all anno precedente con un forte contributo cinese. La Cina, 408 M.t. (+13%), rimane il maggior consumato- 13

15 re mondiale con il 34% del totale. L Asia nel suo insieme ha consumato 662 M.t., 10% in più che nell anno precedente. I paesi CSI, 55.5 M.t., avrebbero fatto registrare il tasso di crescita più elevato (+13,7%) superando anche quello cinese. Anche nell UE, 192,2 M.t., la crescita è stata sensibile (+3,4%), mentre nel Nord America, 141,5 M.t., il consumo ha fatto registrare una flessione del 9% circa. I paesi dell America centrale e meridionale hanno consumato 41 M.t. di prodotti siderurgici, in aumento del 13,7% rispetto al Un forte aumento è stato registrato anche nei paesi del Medio Oriente, 12,7%, che ha raggiunto i 44,3 M.t.. I paesi africani, con un aumento del 8,5%, hanno consumato 25,3 M.t.. Gli scambi commerciali Gli scambi mondiali di prodotti siderurgici (laminati piani, lunghi, semilavorati e tubi) hanno visto i 27 paesi dell Unione Europea nel loro insieme diventare l area di maggior importazione con oltre 49 M.t., in aumento del 25% circa rispetto l anno precedente, superando così gli USA, tradizionalmente il primo paese importatore di prodotti siderurgici al mondo. Nel 2007 le importazioni statunitensi sono, infatti, scese a meno di 30 M.t., il 27% circa meno che nell anno precedente. La Cina, per il secondo anno consecutivo, è stata il paese maggior esportatore con oltre 65 M.t., in crescita del 33% rispetto all anno precedente. Il Giappone, con quasi 36 M.t., ha aumentato le esportazioni del 5% circa rispetto al L Unione Europea, in passato il maggior esportatore mondiale, con 32,4 M.t. esportate, lo stesso livello che nell anno precedente, è passata al terzo posto. Seguono Russia e Ucraina con poco meno di 30 M.t.. 14

16 3. La siderurgia in Italia La crescita dell economia in Italia nel 2007 è rallentata rispetto a quella dell anno precedente; il prodotto interno lordo, che nel 2006 era aumentato del 1,8%, nel 2007 è aumentato solo del 1,5% con una tendenza al rallentamento destinata ad avere conseguenze anche sull anno successivo. La crisi finanziaria internazionale, il rafforzamento del tasso di cambio Euro-dollaro e gli elevati aumenti dei prezzi delle materie prime e del petrolio in particolare, hanno via via accentuato le difficoltà dell economia italiana. I consumi delle famiglie residenti sono aumentati del 1,4%, in leggera accelerazione rispetto alla crescita del 1,1% dell anno precedente. Gli investimenti fissi lordi hanno dimezzato il ritmo di crescita dal +2,5% del 2006 al +1,2% del La produzione industriale, principale indicatore dello sviluppo dell economia reale, ha subito un sensibile rallentamento, in particolare nella parte finale del La produzione realizzata nel 2007 è stata superiore dello 0,4% rispetto a quella del 2006 che aveva fatto registrare una crescita del 2,2%. La variazione tendenziale nell ultimo trimestre 2007 è stata pari al 1,2% con il mese di dicembre che ha visto una produzione inferiore del 4% a quella dello stesso mese dell anno precedente. L attività dei settori dell industria che utilizzano prodotti siderurgici è stata mediamente più sostenuta di quella dell industria nel suo complesso, con l eccezione della produzione di elettrodomestici, motori elettrici, serbatoi e caldaie e cantieri navali. La produzione di veicoli a motore nel 2007 è stata superiore del 3,7% a quella dell anno precedente e quella della meccanica del 3,2%. L andamento dell attività dei vari settori ha subito una sensibile contrazione nella parte finale dell anno o, per alcuni, nel corso dell intero anno. Il settore delle costruzioni ha registrato investimenti in aumento del 2,2% rispetto all anno precedente con la crescita concentrata nel settore residenziale, mentre nel settore non residenziale le opere pubbliche sono state deboli. 15

17 In Italia il consumo apparente di prodotti siderurgici (piani, lunghi e semilavorati) nel 2007 (38,7 M.t.) è stato inferiore del 1,9% a quello dell anno precedente con una riduzione progressiva dei tassi di crescita tendenziali nel corso dell anno. Le consegne si sono mantenute sugli stessi livelli dell anno precedente: 34,3 M.t.; le importazioni, poco superiori a quelle dell anno precedente (+0,8%, 22,4 M.t., delle quali 11,8 M.t. da paesi non UE) hanno seguito un profilo congiunturale in calo sensibile. Le esportazioni, in aumento del 5,8% hanno raggiunto 12,8 M.t., ma anch esse hanno presentato una contrazione nel corso dell anno. Il consumo apparente di laminati lunghi nel 2007, 15,1 M.t., si è mantenuto sullo stesso livello circa dell anno precedente con un andamento in flessione nel corso dell intero anno. Il consumo di laminati mercantili nel 2007 è stato superiore a quello dell anno precedente di oltre il 4%, mentre il consumo di travi è aumentato del 4,2% e il consumo di tondo per cemento armato è diminuito del 3,6%. Il consumo di laminati piani, nel 2007 (18,7 Mt) inferiore del 4,4% a quello dell anno precedente; dopo un primo semestre in contrazione, più recentemente ha presentato un andamento più stazionario. Il consumo di coils a caldo nel 2007 è diminuito del 12,8%, quello di lamiere elettrozincate è calato del 23,5%, mentre quello di lamiere zincate a caldo è aumentato del 8,2%. Il consumo di lamiere a caldo e larghi piatti è aumentato del 3,9% 16

18 La produzione di acciaio in Italia nel corso del 2007, 31,5 M.t., -0,4% rispetto al 2006, ha evidenziato un andamento ancora sostenuto nella prima parte dell'anno, nel primo semestre infatti la produzione era ancora superiore del 2,4% a quella dello stesso periodo dell'anno precedente. Nella seconda metà dell'anno una flessione ha portato la produzione ad un livello inferiore del 3,3% a quella dello stesso periodo dell'anno precedente. La produzione di laminati lunghi nel 2007 (17,3 M.t., +3%) ha seguito un andamento in flessione nel corso dell anno con un primo semestre che era tuttavia ancora superiore del 8,2% a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. La produzione di laminati piani nel 2007 (14,7 M.t., -0,2%), dopo un primo semestre ancora robusto (+12% rispetto allo stesso periodo del 2006) ha mostrato un indebolimento che ha riportato la produzione del 2006 a poco meno dello stesso livello dell anno precedente. Gli scambi con l estero Il saldo complessivo degli scambi dell Italia con l estero, paesi UE e non UE nel 2007 è stato negativo per 7 M.t. con il contributo negativo di 5 M.t. di semilavorati, di 5,6 M.t. di prodotti piani, dell attivo di 1,1 M.t. di prodotti lunghi e di 2,4 di prodotti trasformati. Dei 24,7 M.t. importate (incluse prime e seconde trasformazioni) nel 2007, in aumento del 3,0% rispetto al- 17

19 l anno precedente, circa la metà è provenuto da paesi non UE. Le importazioni dalla Cina di laminati lunghi e piani, le più elevate dal gruppo dei paesi non UE, nel 2007, 3,0 M.t., sono aumentate del 30% circa rispetto al 2006 e sono quadruplicate rispetto al La Russia e l Ucraina con 2,5 M.t. ciascuna sono stati i due maggiori paesi esportatori in Italia dopo la Cina. Le esportazioni hanno raggiunto i 17,7 M.t. con un aumento del 5% rispetto al 2006 e sono state dirette verso paesi non UE per circa un terzo. La bilancia valutaria degli scambi con l estero nel 2007 ha presentato un saldo passivo complessivo di 566 M. Euro composto da un saldo attivo di M. Euro con i paesi UE e da uno passivo di con i paesi non UE. L occupazione in siderurgia L andamento dell occupazione nella siderurgia primaria anche nel 2007, come da un po di anni a questa parte, si è mantenuto stazionario con addetti circa. Le ore complessivamente lavorate sono diminuite del 1,2% rispetto all anno precedente. 18

20 4. La politica commerciale Il primo semestre 2007 è stato caratterizzato dalle elevatissime importazioni, in provenienza soprattutto dalla Cina in dumping e/o sussidiate. I numerosi Gruppi di Contatto attivati da tempo tra la Commissione Europea ed EUROFER da un lato e le Autorità e l Associazione cinese dall altro, non avevano portato a tangibili risultati, ma solo a vaghe promesse di ridimensionamento dell export, mentre nulla è stato fatto su temi importanti come la riduzione delle capacità produttive finanziariamente non viabili in Cina, il ridimensionamento dei sussidi alla siderurgia e il rafforzamento della valuta cinese. Pertanto i servizi della Commissione (DG Trade) hanno accolto la richiesta dell apertura di inchieste da parte dell industria europea per avviare una serie di azioni antidumping AD e antisovvenzione AS basate sul rischio imminente del danno (threat of injury TOI). Le denuncie presentate alla Commissione per alcuni prodotti piani hanno portato alla pubblicazione sulla Gazzetta Europea di due avvisi di apertura di inchieste AD, il primo in dicembre relativo allo zincato e altri rivestiti metallici a caldo contro la Cina e il secondo pubblicato ad inizio 2008 relativo alle lamiere a freddo inossidabili contro Cina, Taiwan e Sud Corea. Anche per i prodotti lunghi sono stati pubblicati avvisi per l apertura di inchieste AD, in particolare per i tubi saldati da Cina, Russia, Bielorussia e Bosnia. Per questi tubi è stato avviato anche il riesame degli AD già esistenti contro Tailandia, Ucraina e Turchia. La Commissione ha poi pubblicato l apertura delle inchieste AD contro la Cina per le viti e i bulloni non legati e per i fili e i trefoli, mentre un dazio AD definitivo è stato rinnovato in ottobre contro i cavi russi. Altre richieste via via presentate dai produttori negli ultimi mesi dell anno, sono ancora in fase di elaborazione e analisi presso le rispettive associazioni europee, riguardano le azioni AD contro la vergella e il tondo proveniente da Cina e Turchia, l AD contro le lamiere da treno da Cina, Taiwan e S.Corea, l AS contro il preverniciato e i tubi senza saldatura da Cina, l AD e l AS contro il filo inossidabile da Cina e India e le barre a freddo inossidabili da India. Negli ultimi mesi dell anno la Cina, nel tentativo di attenuare le tensioni commerciali con l UE e gli USA, ma anche per limitare l esportazione delle risorse necessarie alla sua crescita, e dei semiprodotti siderurgici ha, a partire da aprile 2007, azzerato o ridotto al 5% le agevolazioni fiscali all esportazione su alcuni prodotti (prima comprese tra l 8% e il 15%) e all inizio di giugno ha imposto dazi dal 5% al 10%, sulle esportazioni di 83 prodotti siderurgici e del 15% sulle esportazioni di semiprodotti ed altre materie prime siderurgiche, tra cui coke, minerali, ghisa, ferroleghe. Se i siderurgici europei hanno accolto con qualche scetticismo le misure prese dalle Autorità cinesi per porre un freno all export di prodotti siderurgici, essi hanno manifestato crescente preoccupazione per l insorgere di misure tendenti a limitare le esportazioni di materie prime: questa logica protezionistica ha contagiato nel corso del 2007 anche numerosi altri paesi tra cui India, Brasile, Russia, Ucraina. Il fenomeno è stato denunciato dall industria UE come contrario alle regole dei liberi e corretti scambi previsti dall OMC e sicuramente ha contribuito in misura importante a situazioni di carenza e alla lievitazione dei prezzi internazionali tanto delle materie prime che dei prodotti finiti. Tra i successi registrati dalla nostra industria ricordiamo lo slittamento (sine die) deciso dalla Commissione in merito alle modifiche dei regolamenti AD e AS, proposte nel piano Green Paper, fortemente voluto dal commissario Mandelson, per meglio adattarli all'interesse dei consumatori e delle industrie che hanno esportato la loro produzione nei paesi emergenti. Forte preoccupazione era stata espressa non solo da Federacciai, che ha sensibiliz- 19

21 zato le autorità nazionali ed europee ad altissimo livello, ma anche da EUROFER e da molte altre associazioni industriali europee. In sintesi le proposte avanzate dal Commissario avrebbero reso inapplicabili gli strumenti di difesa commerciale comunitari ed in particolare l antidumping, allorquando l attuale legislazione è riconosciuta nell ambito del OMC essere tra le più equilibrate al mondo, essendo sufficientemente bilanciate per difendere gli interessi tanto dell industrie comunitarie che dei consumatori. Il commissario Mandelson di fronte alle forti opposizioni dell Italia e di parecchi altri paesi comunitari ha deciso quindi di rimandare la decisione sulle modifiche in attesa di una più ampia condivisione. Verso fine anno la Commissione ha rinnovato gli accordi biennali con la Russia e l Ucraina. L'accordo con la Russia ha registrato per il 2007 un aumento significativo del contingente 2006 che, pari a 2,27 M.t., è stato portato a 2,9 M.t. (+27,8%), anche per tener conto dell ingresso in UE di Romania e Bulgaria. Per il 2008 il contingente è stato innalzato di un ulteriore +4,4% (sul 2007 e pari a 3,03 M.t.). Dopo il 2008 saranno applicati incrementi annui del 2,5%. Anche l accordo con l Ucraina ha visto crescere sensibilmente il contingente del 2006, che da 1,07 M.t. è stato portato nel 2007 a 1,32 M.t. (+31,4%) e per il 2008 a 1,35 M.t. (+2,5%). Anche con questo paese sono stati previsti aumenti automatici annuali del 2,5% per gli anni successivi. L accordo di autolimitazione per il negoziato con l Ucraina avrà comunque breve durata; è previsto infatti l ingresso della stessa nel OMC nel corso del 1 semestre del Tale ingresso avrà inoltre come conseguenza che l Ucraina ridurrà progressivamente nei prossimi 6 anni i dazi applicati all'export del rottame, dagli attuali Euro 30/ton a Euro 10/ton. Non ultimo saranno abrogati gli impegni sui prezzi minimi all'export, imposti dall UE all Ucraina. Infine il Kazakhstan, non avendo ancora firmato l accordo che prevedeva già per il 2007 una quota aumentata a 250 mila t., si è visto riconfermare dall UE, sia per il 2007 che per il 2008, la quota autonoma del 2006, pari a 205 mila t. In merito alla sorveglianza preventiva (licenze all import), scaduta a fine 2006, si ricorda che nel 2007 è rimasta in vigore in quanto era stata prorogata per 3 anni, fino al 31/12/2009. Vanno ricordati infine i successi ottenuti nei confronti degli USA: dopo anni di battaglie con l UE, l'itc (International Trade Commission), in seguito a revisione quinquennale avviata ad inizio 2007, ha determinato che la revoca dei dazi sulle barre inossidabili, AS contro l'italia e AD contro Italia, Francia, Germania,Regno Unito e Sud Corea non avrebbe causato il perdurare dell'"injury", con conseguente revoca delle misure daziarie applicate. Inoltre a seguito di una denuncia al panel dell OMC, spinta inizialmente da Federacciai e poi condivisa anche dagli altri paesi UE e dalla Commissione, gli USA sono stati condannati per la legge dello zeroing applicata ai procedimenti AD. La legge è stata nel suo complesso abrogata, ma continuando ad essere applicata in certi casi particolari, l UE continuerà a presentare le opportune ulteriori denuncie all OMC. 20

22 PARTE II: LE ASSOCIAZIONI DI COMPARTO

23 1. Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi Coils a caldo Dopo un buon recupero nel 2006, nel 2007 il consumo apparente di coils è ridisceso a 6 M.t. circa, registrando una caduta del 12,8% sul Al contrario le consegne dei produttori nazionali, quasi pari a 4,4 M.t. hanno registrato un recupero del +1,9%. Le importazioni totali, oltre 5,8 M.t. sono diminuite del 13% dopo la fortissima crescita del 2006 (+42%). La quota sul consumo è quindi scesa dal 98,4% al 98% pur rappresentando sempre un dato estremamente elevato. In particolare le importazioni dai paesi extra UE, cresciute a livelli record nel corso del 2006 (+117%), restando molto elevate anche nel 2007, hanno superano i 2,6 M.t. pur cedendo del 19%. Con quasi 2,3 M.t. le esportazioni sono calate del 3%: pari al 52% delle consegne, sono state indirizzate per la maggior parte sui mercati comunitari. Il saldo degli scambi con l estero, negativo per 3,6 M.t. è migliorato di circa 800 mila t. Laminati a freddo Anche le lamiere a freddo hanno registrato un rallentamento del consumo che con 3,4 M.t., è caduto del 8,7% rispetto a quello del Le consegne, pari a poco più di 2,6 M.t. sono calate del 4%. Le importazioni totali, fermatesi a oltre 2,2 M.t.(inclusi i nastri) sono diminuite del 8,6%, ma quelle da terzi, superando per la prima volta 1 M.t., sono cresciute ancora del 4,6% dopo un +74% messo a segno nel Globalmente l import ha coperto il 65% circa del consumo. Le esportazioni, pari a oltre 1,2 M.t. e per l 84% dirette in UE, sono rimaste praticamente sui livelli del Il saldo negativo del commercio estero, 982 mila t. è migliorato rispetto al 2006 di 215 mila t.. 22

24 Lamiere da treno e larghi piatti Il consumo è stato di circa 3 M.t. crescendo del 3,9% rispetto al Le consegne, prossime ai 3,5 M.t., sono aumentate del 5,5%. Anche per questo prodotto le importazioni hanno giocato un ruolo determinante, arrivando a passare il milione di tonnellate con un 17% di incremento: in particolare quelle da paesi non comunitari, circa il 50% del totale, hanno continuato la corsa: dopo un incremento dell 81% realizzato nel 2006 sono ulteriormente aumentate del 59% nel Le esportazioni, oltre 1,5 M.t. sono migliorate del 17%. Il saldo positivo del commercio estero è migliorato di 70 mila t. rispetto al Prodotti rivestiti Banda stagnata e cromata Nel 2007 il consumo è stato 730 mila t., registrando una caduta del 4,2% rispetto al Molto più forte la caduta delle consegne che limitate a 166 mila t., sono arretrate del 28%. Le importazioni totali sono invece cresciute dell 8% superando le 660 mila t. e hanno coperto una quota pari al 91% del consumo. Le esportazioni sono cresciute del 20%, ma sono rimaste su quantitativi modesti. Il saldo con l estero, sempre negativo, è peggiorato di 33 mila t. 23

25 Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metallici Dopo la forte ripresa del 2006, +23% sul 2005, il consumo ha continuato a salire anche nel 2007 avvicinandosi ai 3,9 M.t., crescendo di un ulteriore 8,2%. Le consegne sono calate del 4,5%, mantenendosi però ancora leggermente al di sopra dei 3 M.t. Le importazioni, sempre in crescita, hanno sfiorato quasi 1,9 M.t., registrando una variazione positiva del 24,5% uguale a quella del 2006 e hanno coperto il 48,7% del mercato. Le importazioni da paesi terzi, pari a circa 712 mila t., con un incremento del 97,2% sono praticamente raddoppiate. Le esportazioni, per la maggior parte dirette in UE, al contrario, sono diminuite del 5,6%. Il saldo commerciale negativo ha accusato pertanto un ulteriore peggioramento di 432 mila t.. Lamiere elettrozincate Dopo il breve risveglio del 2006, il consumo, nel 2007 pari a 279 mila t. si è nuovamente assopito cedendo del 23,5%. Le consegne, circa 370 mila t. (-0,9%) sono andate meglio del consumo arginando le importazioni che, pari a 113 mila t., sono arretrate del 28,6% rispetto al Le esportazioni, 204 mila t. sono cresciute del 22,3% consentendo al saldo del commercio estero di segnare un miglioramento di 83 mila t. 24

26 Lamiere con rivestimenti sintetici La domanda in ripresa dal 2004 ha continuato a tenere: il consumo nel 2007, con una crescita limitata all 1,4%, ha superato le 660 mila t., mentre le consegne dei produttori nazionali sono diminuite del 2,7% scendendo a 626 mila t.. La corsa delle importazioni è continuata anche per questo prodotto e dopo un incremento del 54% accusato nel 2006, nel 2007 si è registrato un ulteriore aumento del 20%, fino a 318 mila t., con i paesi extra comunitari che con 240 mila t. sono cresciuti del 38%. Le esportazioni, pari a 280 mila t., hanno messo a segno una crescita più modesta, limitata all 11%, ed il saldo del commercio estero è peggiorato di 25 mila t. Tondo per cemento armato Nel 2007 il consumo apparente di tondo per cemento armato in Italia è stato pari a 4,7 M.t., in riduzione del 3,6% rispetto all anno precedente. L andamento dell attività del settore delle costruzioni, sebbene in crescita nell intero anno, ha seguito un profilo congiunturale in sensibile contrazione nella seconda parte dell anno che si è riflesso con analoga ma più accentuata flessione sulla domanda di tondo per cemento armato. Le importazioni (0,3 M.t.) hanno rappresentato, come da qualche anno a questa parte, solo il 7% circa della domanda. Nel 2000 erano però ancora inferiori al 3%. Le esportazioni nel 2007 (1,2 M.t.) erano pari al 22% delle vendite; nel 2000 erano pari al 15%. Il saldo attivo degli scambi con l estero nel 2007 è salito a 879 mila tonnellate da 841 mila dell anno precedente. La produzione, 5,4 M.t. è diminuita dello 0,4% rispetto al L aumento della produzione dal 2000 al 2007 è stato del 4,5% medio annuo, lo stesso ordine di grandezza di quello del consumo apparente. 25

27 Vergella Il consumo apparente di vergella in Italia nel 2007, 5,3 M.t., il 2,2% oltre il livello registrato nell anno precedente, con un sensibile rallentamento rispetto al 2006, quando l aumento era stato superiore al 16%. Le importazioni sono aumentate sensibilmente raggiungendo i 2 M.t. con una crescita del 11,3% rispetto all anno precedente ed il 6,4% medio annuo dal 2000, che per i paesi non UE è pari al 15,5%. Le importazioni nel 2007 hanno coperto il 37,9% della domanda e quelle da paesi non UE da sole il 18,8%, dieci punti percentuali in più rispetto al Le esportazioni 841 mila t, sono aumentate del 14,3% rispetto all anno precedente e hanno rappresentato il 20% delle consegne. Il saldo della bilancia commerciale è stato negativo per 1,2 M.t. (poco più di metà quello con i paesi non UE). La produzione, 4,8 M.t., è cresciuta ad un ritmo del 3,1% rispetto a quella del 2006, che ha coinciso con quello medio annuo registrato a partire dal Laminati Mercantili I laminati mercantili nel 2007 hanno fatto registrare un consumo apparente, 3,9 M.t., in aumento del 4,2% rispetto all anno precedente; il quinto anno consecutivo di crescita. Le importazioni, 809 mila t, in crescita del 24,4% rispetto al 2006, hanno coperto il 21% circa del fabbisogno interno in aumento di quasi dieci punti percentuali rispetto al Le esportazioni, 1,7 M.t., superiori del 11% rispetto a quelle di un anno prima, hanno rappresentato il 36% delle consegne e sono state dirette per il 34,4% a paesi non appartenenti all Unione Europea. La bilancia commerciale con l estero è stata attiva per 922 mila t. La produzione, 5,2 M.t., in aumento del 5,2% rispetto al

28 Travi Il mercato delle travi in Italia nel 2007 ha confermato un andamento in crescita pressoché costante con l eccezione del Il consumo apparente nel 2007, 1 M.t., è cresciuto del 4,2% rispetto all anno precedente, poco oltre il tasso medio annuo del 3,7% registrato nel periodo Le importazioni, 342 mila t, 33% del consumo apparente nel 2007, sono state superiori del 41% a quelle dell anno precedente. Il tasso di penetrazione delle importazioni nel mercato italiano nel 2000 era inferiore a quello del 2007 di cinque punti percentuali. Le esportazioni, 753 mila t, sono aumentate del 11,9% rispetto al 2006 ed hanno rappresentato il 52% delle vendite. Il saldo attivo della bilancia commerciale nel 2007 è stato pari a 411 mila t, 114 mila t delle quali con i paesi non UE. La produzione 1,5 M.t. è stata superiore del 7,8% a quella dell anno precedente, un ritmo di crescita ben superiore a quello medio annuo, 2,1%, degli ultimi sette anni. Rotaie ed armamento ferroviario La domanda di rotaie e armamento ferroviario, che nel 2006 aveva raggiunto il massimo di 192 mila t, nel 2007 è scesa a 103 mila t con una caduta del 46,4%, coperta per circa un quarto dalle importazioni prevalentemente da paesi UE. Le esportazioni, 214 mila t nel 2007 sono aumentate del 69% rispetto all anno precedente e sono state dirette per la metà circa a paesi non UE. Il saldo attivo degli scambi commerciali è passato da 107 mila t del 2006 a 188 mila t con un contributo di 140 mila t dei paesi non UE. 27

29 2. Associazione Prima Trasformazione e Tubi Prima Trasformazione Nel 2007 l industria italiana della Prima Trasformazione dell acciaio ha registrato un leggero incremento dei volumi di vendita rispetto al Nastro a freddo inferiore a 500 mm. Il mercato dei nastri a freddo inferiori 500 mm nel corso dell anno 2007 ha realizzato una produzione di 400 mila t. con un aumento del 2% rispetto a quella del Per i due segmenti di mercato (basso ed alto carbonio) le consegne di nastri laminati a freddo hanno registrato nel 2007 il seguente andamento rispetto alle vendite dell anno precedente: - basso carbonio t ,5 % - alto carbonio t ,2 % Le importazioni totali sono diminuite del 7,6% passando da t. dell anno 2006 a t. dell anno Le esportazioni totali hanno registrato un incremento del 23% passando da del 2006 a dell anno Trafilati in barre Il buon andamento di certi settori dell industria meccanica in generale ed auto in particolare, ha permesso al comparto dei trafilati in barre di mantenere le produzioni su livelli buoni. La produzione totale italiana (escluso inossidabile) nell anno 2007 è stata di 867mila t. con un incremento del 4,9% rispetto al L andamento produttivo dei singoli comparti in cui si articola il settore ha avuto la seguente evoluzione: - acciai automatici 270,2 mila t. + 5,9%; - acciai di base e qualità 432,5 mila t. + 3,8%; - acciai al carbonio 164,0 mila t. + 6,4% Dal punto di vista dei ricavi si sono avuti risultati non sempre apprezzabili a causa della forte concorrenza fra gli stessi produttori nazionali. Le importazioni sono state di 56,2 mila t. (+8%) ed anche l attività all esportazione ha registrato un aumento del 4,2% da 364,4 mila t. del 2006 a 380,0 mila t. del 2007). 28

30 Derivati Vergella Il bilancio dell attività dei vari settori dei derivati vergella è stato dal lato delle quantità in leggero incremento nel corso dell anno 2007 e sul piano dei prezzi le riduzioni dei costi della materia prima intervenuti nella seconda parte dell anno e le importazioni da Paesi Terzi a prezzi decisamente bassi, hanno fatto registrare diminuzioni, abbastanza contenute, dei prezzi di vendita. La produzione totale dei fili ha avuto un incremento del 5% passando da mila t. del 2006 a mila t. del Le importazioni di filo sono state nel corso dell anno 2007 di 222 mila t. di cui 140 mila t. di filo dolce e 82 mila t. di filo duro : nell anno 2006 le importazioni totali di filo sono state di 215 mila t.. Le esportazioni hanno avuto per la totalità dei fili un leggero incremento del 2% passando da 334 mila t. del 2006 a 341 mila t. del Fucinati La produzione italiana nel 2007 è stata di mila t. (+ 11,1%) contro le mila t. del La domanda è risultata ancora in crescita rispetto all anno precedente, grazie anche ai molti progetti che si sono trasformati in investimenti programmati da parte dei fucinatori nei vari segmenti di mercato come energia, petrolchimico, impiantistica, auto e meccanica. Le importazioni nel 2007 sono state 238 mila t., con un aumento del 38,4% rispetto all anno precedente; le esportazioni nel 2007 sono state di 538 mila t., con un aumento del 2,9% rispetto al Tubi Nel 2007 la produzione totale italiana di tubi (4.135 mila t.) ha registrato una leggera riduzione dell 1,5% rispetto ai mila t. del Il consumo apparente nazionale è stato di mila t % rispetto a quello del 2006 (878 mila t. di tubi senza saldatura e mila t. di tubi saldati). Le importazioni dell anno 2007 (1.279 mila t.) in aumento rispetto a quelle dell anno 2006 (+ 38%), coprono una quota del mercato nazionale del 55% (nel 2006 del 45%). Le esportazioni dell anno 2007 sono state di mila t. in aumento dell 0,9% rispetto all anno

31 Tubi senza saldatura Il consumo apparente italiano di tubi senza saldatura nell anno 2007 è stata pari a 878 mila t. (+ 30%) rispetto al Le importazioni (819 mila t.) in aumento del 32,7% rispetto a quelle del 2006 (617 mila t.) in particolare quelle da Paesi Terzi 340 mila t. (+ 59,8%). Le esportazioni (788 mila t.) evidenziano un incremento del 2,3% rispetto a quelle del 2006 (770 mila t.). Tubi saldati di grande diametro Il consumo apparente dell anno 2007 è stato pari a 225 mila t.. Le importazioni sono state di 88 mila t. (42 mila t. nel 2006) e le esportazioni 367mila t. contro le 402 mila t. del 2006 (- 8,6%). Tubi saldati inferiori o uguali a 406,4 mm. Il consumo apparente italiano di tubi saldati inferiori o uguali a 406,4 mm per l anno 2007 è stato pari a mila t. (+ 3,3%) rispetto al La produzione italiana per l anno 2007 è stata pari a mila t. che rappresenta una diminuzione dello 0,8% rispetto al Le importazioni (372 mila t.) nel complesso sono aumentate del 39% rispetto al 2006 (267 mila t.). A fine settembre 2007 la Commissione ha pubblicato sulla Gazzetta delle Comunità Europee un avviso per: 1. apertura riesame delle vecchie misure antidumping contro la Thailandia, Ucraina, Turchia; 2. apertura procedimento antidumping contro Cina, Russia, Bielorussia, Bosnia. Le esportazioni nell anno 2007 sono state di mila t. contro le mila t. del 2006 (+ 2,4%). 30

32 3. Associazione Acciai Speciali La produzione italiana degli acciai speciali (acciaio grezzo) è stata nel 2007 di 7.2 M.t., contro i 7.3 M.t. dell anno precedente, facendo registrare una lieve diminuzione del 1.4%. La produzione di laminati a caldo è stata di 4.6 M.t., con un aumento del 3.1% rispetto all anno precedente, di cui + 3.8% nei laminati lunghi. Inossidabili Piani In Italia la produzione di laminati a caldo e a freddo nell anno 2007 è diminuita del 15.3% rispetto all anno precedente. Il consumo italiano di inossidabili piani nel 2007 è stato di M.t. con un decremento del 22.5% rispetto al 2006 (1.305 M.t.). La quota di produttori italiani è stata del 43.1%. Il 2007 è stato un anno meno brillante rispetto al Ancora una volta l alto livello delle scorte ed il relativo aggiustamento ha caratterizzato il mercato mondiale e di conseguenza il nazionale, sia pure in modo diverso nelle varie aree economiche, e le aziende siderurgiche hanno dovuto adeguare i loro livelli produttivi alla nuova realtà di mercato. I prezzi delle materie prime necessarie per la produzione di acciaio inossidabile (Nickel, Ferrocromo e Molibdeno) hanno continuato a crescere con brusche variazioni raggiungendo nuovi record e contribuendo ad incentivare la produzione di acciai inossidabili alternativi. 31

33 Inossidabili lunghi Nel corso del 2007 la produzione italiana di acciai inossidabili lunghi (lingotti, semilavorati e laminati a caldo) è risultata di 404 mila tonnellate contro le 421 mila tonnellate del 2006 (- 4%). La produzione dei laminati a caldo, in particolare, è stata per le barre di 129 mila tonnellate (- 1.5%) e la vergella di 149 mila tonnellate (- 12.4%). Il consumo italiano ha segnato una diminuzione del 9.8% da 436 mila tonnellate del 2006 a 393 mila tonnellate del Nel 2007 il mercato italiano ha continuato ad essere positivo. La domanda nella prima parte dell anno è risultata molto buona in sintonia con l anno precedente, ma nella seconda parte c è stato un rallentamento, causa gli aumenti dei prezzi delle materie prime necessarie per la produzione dell acciaio inossidabile (Nickel, Ferrocromo e Molibdeno) i quali hanno contribuito ad incentivare la produzione di acciai inossidabili alternativi. Acciai da costruzione La produzione italiana degli acciai non legati e legati lunghi (lingotti, semilavorati e laminati a caldo) nel 2007 è stata di 4.19 M.t. (+ 3.8%) contro i 4.03 M.t. del Il consumo italiano dei soli acciai legati è stato nel 2007 di 2.64 M.t. (+ 16.9%) contro i 2.25 M.t. del

34 Nel 2007 il mercato italiano degli acciai da costruzione ha continuato nel suo trend positivo; la domanda è risultata vivace in tutti i settori, in particolare i consumi sono aumentati nell energia, nella meccanica e nell automotive. Lingotti per forgia La produzione dei lingotti per forgia è stata nel 2007 è stata di 920 mila tonnellate (+ 8.6%) rispetto alle 856 mila tonnellate del Il consumo italiano nel 2007 è stato M.t. (+9.5) contro M.t. del L anno 2007 è stato caraterizzato da un crescendo di domanda, trascinato dai numerosi investimenti nei vari segmenti del mercato come energia, petrolchimico, impiantistica, auto e meccanica. 33

35 4. Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E. La produzione d acciaio colato al forno elettrico (base e di qualità) nel 2007, pari a 19,7 milioni di tonnellate, è sostanzialmente invariata rispetto l anno precedente ed ha rappresentato il 63,3% del totale acciaio prodotto (31,5 M.t.). L attività dell associazione, come negli anni precedenti, ha riguardato principalmente le tematiche dell energia elettrica. L anno è stato caratterizzato dalla conclusione del serrato confronto con l AEEG ( Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas), iniziato con la delibera 289/06 in materia di remunerazione del servizio di Interrompibilità, secondo la quale dal 1 gennaio 2008 dovevano essere introdotti criteri di mercato incompatibili con la tipologia di sicurezza del servizio. Particolarmente pesante è stata anche la richiesta di un obbligo di accettazione preventiva nei confronti di Terna di nuovi obblighi contrattuali su materie non ancora esattamente definite al momento della richiesta di sottoscrizione di tale obbligo; problema temporaneamente risolto con una sottoscrizione con riserva da parte delle aziende. A fronte di questi comportamenti, e nell impossibilità di ottenere in altra forma una sospensione della delibera 289/06, è stato fatto presentare dalle aziende ricorso al TAR della Regione Lombardia per l annullamento, previa sospensione, della delibera in questione. La presentazione del ricorso da parte della pressoché totalità delle aziende associate ha permesso di riapri- 34

36 re un confronto con la politica e con l AEEG che ha portato ad una soddisfacente composizione delle materie in contenzioso, attraverso l emanazione di una nuova delibera da parte dell AEEG, la 122/07 del 30 maggio 2007, che ha modificato ed integrato la delibera 289/06, ed il conseguente ritiro dei ricorsi da parte delle aziende. A conclusione della procedura di assegnazione del servizio di interrompibilità per l anno 2007 Terna ha provveduto, in conformità alla delibera 122/07 ad assegnare al servizio di interrompibilità un ulteriore disponibilità complessiva di MW. In particolare sono stati effettivamente assegnati: - ai sensi dell art. 2.2, lett. a): 422 MW di risorse interrompibili istantaneamente a soggetti titolari di risorse interrompibili istantaneamente, già contrattualizzate per l anno 2007; - ai sensi dell art.2.2, lett. b): 286 MW di risorse interrompibili istantaneamente ad altri soggetti titolari di risorse interrompibili; - ai sensi dell art. 2.2, lett. c): 243 MW di risorse interrompibili istantaneamente a soggetti titolari di risorse interrompibili con preavviso; - ai sensi dell art. 2.2, lett. d): non si sono avute assegnazioni di risorse interrompibili di emergenza; - ai sensi dell art. 2.2, lett. e): 49 MW di risorse interrompibili di emergenza. Per il periodo , a seguito delle nuove procedure di assegnazione: MW di risorse interrompibili istantaneamente sono stati assegnati con procedura pro-quota; MW di risorse interrompibili istantaneamente sono stati assegnati con procedura basata su offerte a sconto sul prezzo base d asta MW di risorse interrompibili di emergenza sono stati assegnati con procedura basata su offerte a sconto sul prezzo base d asta. Al 31 marzo 2008 non è stata invece ancora esattamente definita e completata la procedura di assegnazione dell ex interrompibilità con preavviso che dovrà operare sul mercato del dispacciamento. I risultati delle assegnazioni sopra indicate, con il mantenimento di una remunerazione quantitativamente sufficiente ad assicurare la prestazione del servizio di interrompibilità, seppur calcolata con criteri diversi e più vincolanti rispetto a quelli prima in vigore, sono stati ritenuti sostanzialmente positivi per il settore elettrosiderurgico e in generale anche per gli altri settori energivori. Rimane in ogni modo da risolvere il problema del totale dei costi energetici in confronto con quelli sostenuti dalle altre elettrosiderurgie dei paesi europei con le quali dobbiamo confrontarci sui mercati dei prodotti finiti. Problema che non potrà avere soluzione se non con il ricorso a tecnologie di produzione dell energia elettrica che si avvalgano di materie prime diverse dal gas e dal petrolio. Si rammenta anche che a livello europeo si sta discutendo il cosiddetto pacchetto energia e che in tale ambito si sta cercando di far prevalere il concetto che i settori energivori dovrebbero avere trattamenti particolari con la possibilità di incentivi, sgravi e quanto altro possa essere utile a limitare e/o ridurre i costi energetici. A tale effetto è particolarmente importante la definizione di quali attività possano essere definite energivore. I problemi di approvvigionamento del rottame di ferro continuano a richiedere molta attenzione da parte degli organi dell associazione, sia per il livello dei prezzi, in rapida ascesa sui mercati, sia per la loro volatilità, a volte molto pronunciata in conseguenza alle difficoltà di reperimento del rottame sui mercati internazionali e alle difficoltà emerse dalla sua definizione normativa di rifiuto e/o di materia prima seconda. In par- 35

37 ticolare la situazione normativa di qualificazione del rottame in Italia è oggi divenuta critica per effetto del D.Lgs. 16 gennaio 2008 (codice ambientale), che abrogando la precedente normativa riguardante la definizione di MPS, che dovrà essere ridefinita entro la fine del corrente anno, ha lasciato gli operatori e gli stessi organi di vigilanza nell incertezza applicativa, con ovvie difficoltà per le scelte aziendali. Inoltre si stanno evidenziando azioni protezionistiche da parte di alcuni paesi terzi, che hanno impianti elettrosiderurgici sul loro territorio; per questo si ritengono opportune iniziative incisive di difesa a livello di Unione Europea, come manifestato più volte ai parlamentari europei, per ora con scarso esito. Non sono infine mancate preoccupazioni per gli altri temi ambientali, in particolare quelli relativi all Emission Trading ed ai conseguenti oneri, in particolare per alcune distorsioni nelle assegnazioni dei corrispondenti diritti per il nuovo periodo di regolazione di difficile comprensione e per la disparità di trattamento nei vari paesi europei, rispetto ai loro comparti industriali. Dovrà anche essere costantemente monitorata l attuazione della proposta di direttiva che la Commissione UE ha adottato in data 21 dicembre 2007 in materia di riduzione delle emissioni industriali, che si propone di incoraggiare l applicazione delle migliori tecniche disponibili di protezione ambientale. A tale proposito Federacciai è presente nel gruppo di lavoro europeo per la revisione del BREF per la produzione di acciaio. I temi suddetti sono trattati in dettaglio per singolo argomento nella parte terza della presente relazione. 36

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