I.I.S. VITTORIO BACHELET ABBIATEGRASSO

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2 I.I.S. VITTORIO BACHELET ABBIATEGRASSO 2

3 Presentazione Molteplici sono stati gli step istituzionali e non, che hanno promosso lo sviluppo del Bilancio sociale in Italia. Nel 2006 il Ministro della Funzione Pubblica ha emanato una Direttiva in materia di rendicontazione sociale, invitando le amministrazioni a dare conto, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici, delle scelte operate, delle attività svolte e dei servizi resi, descrivendo i suoi processi decisionali e operativi. In questi anni molti Enti locali, imprese, aziende ed associazioni non-profit hanno dato seguito alla Direttiva del ministro. In Lombardia nel 2007 l Ufficio Scolastico Regionale d intesa con l ANSAS ha promosso un percorso di formazione per Dirigenti Scolastici sulla Rendicontazione sociale nelle scuole, offrendo l occasione di confrontarsi sulla qualità dei processi formativi. Nel 2008 l iniziativa si è concretizzata in una prima fase di laboratorio di idee su uno dei temi innovativi di maggior interesse nell ambito delle attività di aggiornamento. Nel 2009/10 una ricerca-azione, condotta su oltre 50 scuole, ha prodotto un modello condiviso di Bilancio Sociale, fruibile nei vari ordini e gradi di istituzioni scolastiche e nei diversi contesti territoriali. Cos è il Bilancio Sociale? E quel documento che illustra, in modo trasparente, ai cittadini cosa fa l Istituzione scolastica per loro. Rispetto al bilancio tradizionale, che riporta dati economico-finanziari difficilmente comprensibili, il Bilancio Sociale deve rendere trasparenti e comprensibili le priorità e gli obiettivi dell amministrazione, gli interventi programmati e realizzati, i risultati raggiunti. Ogni istituzione è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei confronti dei suoi interlocutori e della comunità. Tale responsabilità chiede di dar conto della propria azione ai diversi interlocutori, costruendo con essi un rapporto fiduciario e di dialogo permanente. Il Bilancio Sociale è, dunque, lo strumento di rendicontazione in cui si esprime il senso dell azione della scuola. Per creare questa integrazione tra scuola e territorio e per rendicontare tutte le attività scolastiche, gli organi collegiali dell Istituto di Istruzione Superiore Vittorio Bachelet di Abbiategrasso hanno sollecitato la Dirigenza ad implementare una procedura finalizzata a sviluppare una rendicontazione organica della politica e delle attività della scuola attraverso la creazione di un documento: il Bilancio Sociale. Gli estensori dell Istituto V. Bachelet si sono impegnati a creare un documento che: 1) non si soffermi solo sulla rendicontazione finanziaria, ma attribuisca valore a tutte le iniziative poste in essere; 2) non si limiti alla semplice descrizione delle iniziative intraprese, ma metta in evidenza le finalità della presenza della scuola nel territorio in cui si trova inserita; 3) non sia solo una dichiarazione di obiettivi e finalità, ma evidenzi il percorso e testimoni le collaborazioni e i legami tra scuola e stakeholder che letteralmente significa portatore di interesse. Nella fattispecie la scuola riconosce come propri stakeholder: gli studenti, le loro famiglie, le comunità di appartenenza, nelle sue diverse componenti, sistema scolastico, enti locali, organizzazioni non profit, imprese, personale dell Istituto; 4) non sia solo una semplice documentazione delle iniziative intraprese, ma permetta all istituzione scolastica e alle sue reti di confrontarsi e modificarsi continuamente, adattandosi alle esigenze dei discenti, delle famiglie e del territorio, che sono in continua evoluzione e cambiamento. 3

4 Implementare all interno dell Istituto un simile documento ha richiesto preparazione, tempo, lavoro e convinzione nell efficacia ed efficienza dell impresa stessa. Come ogni grande impresa va affrontata a piccoli passi, quindi per quest anno scolastico si è deciso di partire con una rendicontazione dei progetti e delle iniziative didattiche presenti all interno della scuola, mettendo in evidenza gli input, le attività svolte e gli output ottenuti; rendendoli noti ai docenti, agli studenti, alle famiglie, agli enti del territorio. L istituzione scolastica, descrivendo i processi decisionali ed operativi che la caratterizzano e le ricadute sulla comunità, riferisce sulle scelte, sulle attività, sui risultati, sull impiego delle risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai diversi interlocutori - stakeholder - di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l amministrazione interpreta e realizza la propria missione istituzionale e il suo mandato. Il Dirigente Scolastico (dr. Francesco Valente) 4

5 auditorium 5

6 Capitolo 1 L ISTITUTO. IDENTITA E ORGANIZZAZIONE 1.1 STORIA DELL ISTITUTO L Istituto di Istruzione Superiore Vittorio Bachelet di Abbiategrasso nasce nell a.s riunendo nella sede di via Stignani il Liceo Scientifico - che assume in quell anno la sua autonomia quale liceo cittadino dopo gli anni in cui il corso liceale era presente in città presso l ITIS Alessandrini come sezione staccata del liceo Scientifico Bramante di Magenta - e l Istituto Tecnico Commerciale, precedentemente ospitato nei locali di via Folletta, in origine sorto come sede staccata dell Istituto Einaudi di Magenta. La nuova sede delle due scuole risulta immediatamente particolarmente idonea, in quanto dotata di un ampia superficie interna, di spazi verdi di notevoli dimensioni e di diverse strutture sportive all aperto. L a.s segna dunque per Abbiategrasso una tappa importante per quanto riguarda l offerta formativa e il prestigio della città, in quanto vede la nascita di un luogo deputato all istruzione superiore che va ad arricchire l offerta preesistente e a qualificare il percorso formativo in senso liceale e tecnico, offrendo un polo scolastico cittadino inserito in un ambiente strutturato come un vero e proprio campus. Tali favorevoli condizioni consentono uno sviluppo costante dell Istituto che per alcuni anni prosegue mantenendo la distinzione tra il Liceo e l Istituto Tecnico, fino all a.s in cui, in osservanza alle decisioni assunte nell ambito della razionalizzazione delle Istituzioni scolastiche, il Liceo Scientifico viene aggregato all ITC e di conseguenza i due Istituti confluiscono sotto un unica Presidenza. Nel settembre del 2001 viene inaugurato il Liceo Socio-Psico-Pedagogico (a partire dalla recente Riforma denominato Liceo delle Scienze Umane), che consente un ulteriore arricchimento dell offerta formativa sul territorio abbiatense, rispondendo alla crescente richiesta di nuove figure professionali negli ambiti delle attività sociali. Il costante incremento degli studenti dei tre istituti richiede col tempo un ampliamento degli spazi a disposizione e nel settembre 2011 viene inaugurata una nuova ala comprendente otto aule scolastiche. 6

7 1.2 SITUAZIONE ATTUALE Nell anno scolastico in corso l Istituto ha complessivamente 47 classi così suddivise : - Liceo Scientifico 20 classi - Liceo delle Scienze Umane 11 classi - ITC 16 classi 1.3 IDENTITA L Istituto di istruzione superiore Bachelet comprende, riuniti in un unico soggetto giuridico economico : il Liceo Scientifico Blaise Pascal istituito nel 1986 l Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Bachelet istituito nel 1982 il Liceo socio-psico-pedagogico istituito nel 2001 Dall anno scolastico a partire dalle classi prime nell'istituto sono attivati tre indirizzi di studio : Liceo scientifico Istituto tecnico articolato in: area amministrazione, finanza e marketing area relazioni internazionali per il marketing (ex Erica) Liceo delle scienze umane I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. L Istituto tecnico fornisce allo studente una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell Unione Europea. Attraverso lo studio, l approfondimento, l applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico lo studente acquisisce i saperi e le competenze indispensabili per inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, per accedere all università, al sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. 7

8 1.4 FINALITA L Istituto di istruzione superiore Bachelet si propone di: fornire una solida formazione culturale, un adeguato metodo di studio e un approccio personalizzato alle diverse discipline scolastiche scoprendone il legame con la realtà sviluppare capacità logiche e critiche per interpretare la realtà favorire l acquisizione di competenze specifiche del corso di studio per un inserimento proficuo nel mondo del lavoro o per la prosecuzione degli studi anche nella dimensione europea La proposta educativa dell Istituto Vittorio Bachelet si ispira agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. Si riconoscono come obiettivi primari: l istruzione, integrata da opportuni interventi di sostegno, recupero e approfondimento l educazione, anche per mezzo delle offerte formative di carattere extracurricolare delle proposte culturali di enti esterni, per la formazione di un cittadino consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri l introduzione, anche grazie ad attività di stage, al mondo del lavoro e l orientamento all ambito universitario l Istituto Bachelet assume come metodo per la promozione di ogni iniziativa curricolare ed extracurricolare la legge dell autonomia allo scopo di promuovere il pluralismo all interno della scuola. A tale scopo la Dirigenza Scolastica, il Collegio dei Docenti, il Consiglio di Istituto devono garantire ogni iniziativa didatticoeducativa e culturale, nel pieno rispetto delle norme in materia. Il 22 luglio 2009 l'istituto di Istruzione superiore "V.Bachelet" ha ottenuto la certificazione CSQ ISO 9001:

9 Numero di studenti 1.5 STATISTICHE Il successo degli studenti che hanno scelto di frequentare uno dei tre indirizzi dell IIS Bachelet è documentato dalle statistiche elaborate in questi anni e che si riferiscono agli esiti del percorso scolastico nelle diverse classi. Grafico 1.1 Andamento iscrizioni tra il 1997 e il 2011 IIS Bachelet Iscritti /98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 IIS Bachelet Iscritti"

10 Tabella 1.1 Evoluzione numero di studenti iscritti A.S. N. studenti Var. % 97/ / ,63% 99/ ,27% 00/ ,55% 01/ ,38% 02/ ,53% 03/ ,74% 04/ ,86% 05/ ,90% 06/ ,78% 07/ ,36% 08/ ,75% 09/ ,50% 10/ ,37% 10

11 1997/' /' /' /' /' /' /' /' /' /' /' /' /' Numero di studenti Grafico 1.2 Andamento iscritti per istituto Andamento iscritti per istituto /98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 11/12 Socio-Psico-Pedag I.T.C. IGEA Liceo Scientifico Tabella 1.2 Distribuzione degli studenti neoiscritti per indirizzo Neoiscritti per Indirizzo 300 Liceo Scientifico Liceo Sc. umane ITC

12 Tabella 1.3 Provenienza neoiscritti Anno scolastico Provenienza 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Abbiategrasso Abbiatense Milano Magentino Altre province Totale Grafico 1.3 Distribuzione degli alunni stranieri nei vari indirizzi Alunni stranieri 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 11/12 ITC Liceo Scienze umane Liceo Scientifico Il grafico mostra che il maggior accesso di alunni stranieri è all ITC : questo porta da una parte a valorizzare il lavoro di integrazione in atto all ITC, dall altra a impegnare energie e risorse per rendere più accessibili agli stranieri i percorsi liceali. 12

13 Grafico Valutazioni in uscita dalla scuola media dei neoiscritti Voti in uscita dalla scuola media 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% lode ITC Sc.Umane Scientifico Grafico Voti degli stessi neoiscritti al termine del primo anno Voti finali classi prime % 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% <= ITC Sc.Umane Scientifico 13

14 Grafico 1.6 Certificazione delle lingue straniere Certificazione lingue straniere: promossi 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Dall esame del grafico si evince l alta percentuale di promossi agli esami per le certificazioni delle lingue straniere. 1.6 I PIANI DI STUDIO Nell istituto sono attivati tre indirizzi di studio: 1. Liceo Scientifico 2. Istituto Tecnico Commerciale (Amministrazione, Finanza e Marketing/Relazioni Internazionali per il Marketing) 3. Liceo delle Scienze Umane Le aree disciplinari e gli obiettivi Il curricolo si articola nelle seguenti aree disciplinari, differenziate nei vari indirizzi : area storico-linguistico-letteraria e artistica ( biennio) area storico-filosofico-linguistico-letteraria ed artistica (triennio) area scientifica (biennio e triennio) area giuridico-economico-aziendale (biennio e triennio) area linguistica economia aziendale 14

15 BIENNIO Area storico - linguistico - letteraria e artistica : CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE padronanza delle strutture di base della ricezione di testi, traduzione a un produzione di testi di lingua italiana e possesso degli livello semplice, produzione di testi in differente tipologia, uso strumenti essenziali per la italiano morfologicamente e variato del registro linguistico, sintatticamente corretto, e, in lingua comprensione del variare delle comprensione e l uso della lingua straniera, adeguato alla espressioni culturali nello straniera studiata (al liceo anche latina); comunicazione quotidiana, di analisi e spazio e nel tempo, conoscenza degli aspetti più significativi sintesi di testi non complessi. espressione di valutazioni che caratterizzano la cultura cui si appartiene (storici, artistici, geografici personali su quanto attiene alla sua esperienza. letterari ecc.) anche con un riferimento alle sue origini. Area scientifica: CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE tecniche e procedure del calcolo, riconoscere relazioni e funzioni, formulare ipotesi, possedere i formalismo matematico, linguaggio adoperare i metodi e il linguaggio primi elementi per avviare corretto delle singole discipline dell'informatica (PNI), utilizzare semplici procedimenti dell area. software applicativi analitici e sintetici, deduttivi e (IGEA), selezionare i dati, induttivi, costruire semplici applicare regole e tecniche di modelli matematici laboratorio, relazionare sulle rappresentativi di situazioni esperienze acquisite problematiche. 15

16 Area giuridico economico aziendale: CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE dei soggetti del diritto e di rappresentazione e saper esaminare, interpretare e dell economia; della Costituzione modellizzazione delle utilizzare la documentazione italiana; dei caratteri fondamentali procedure, delle modalità con studiata, saperla rapportare a dell attività economica dell azienda e cui effettuare calcoli relativi precise situazioni, saper elaborare in modo preciso, della documentazione relativa ad alle operazioni economiche e logico e ordinato le procedure di essa, dei linguaggi settoriali; degli finanziarie, di organizzazione calcolo originate dalle elementi basilari dell informatica e dei testi sul computer, di uso attività studiate; saper utilizzare delle principali applicazioni software. di stampante, modem scanner, etc. in modo corretto il lessico giuridico ed economico TRIENNIO Area storico-filosofico-linguistico-letteraria e artistica: CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE di un ampia gamma di tipologie di comprendere testi di differente produzione di testi testuali, letterarie e non, e dei relativi finalità e complessità; di traduzione argomentativi, relazioni, saggi; registri linguistici; delle strutture e di testi anche non narrativi, di attivazione delle procedure di del lessico (eventualmente anche di svolgimento di analisi di testi anche analisi testuale, di ambito professionale) della lingua iconografici, di esposizione dei contestualizzazione storica, di straniera studiata; delle principali fasi contenuti appresi costruzione di percorsi tematici e articolazioni del pensiero, dell arte, in ambito storico-filosofico della letteratura e della civiltà di letterario o artistico; padronanza appartenenza; delle linee essenziali dei concetti di diacronia e dello sviluppo storico europeo e sincronia; espressione di mondiale. valutazioni critiche personali nei vari ambiti culturali. 16

17 Area scientifica CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE Forme e procedure operare seguendo procedure operare con metodi dell osservazione, descrizione del corrette nel calcolo e nelle matematici, impiegando il mondo fisico e dei metodi attività di laboratorio, rilevare ed più possibile proficuamente le matematici, anche applicati alla elaborare dati, operare capacità di analisi, sintesi, realtà economica. analogia, astrazione, rappresentazioni grafiche, usare generalizzazione; saper un linguaggio appropriato. impostare e risolvere problemi; saper scegliere e decidere tra diverse alternative; saper mettere in atto strategie diverse nella soluzione di casi e problemi, saper confrontare criticamente diverse ipotesi; interpretare dati e grafici. Area giuridico economica - aziendale CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE dei fondamentali elementi di di effettuare correttamente di raccolta e organizzazione diritto civile, commerciale e scritture e conteggi; di coerente delle informazioni pubblico; dei processi in cui si produrre le principali necessarie alla gestione aziendale; esplica la gestione aziendale documentazioni relative alle di scelta delle strategie e di sotto il profilo funzionale, gestioni studiate; di valutazione degli esiti delle organizzativo, contabile e padroneggiare gli strumenti decisioni; di analisi delle fattispecie finanziario; del sistema informatici; di usare giuridiche, di interpretazione delle informativo contabile, della professionalmente la lingua norme e di deduzione dei loro normativa giuridica e fiscale in inglese. materia societaria e di bilanci. effetti sul caso concreto; di analisi di casi e soluzione dei problemi legati all ambito aziendale. Area linguistica economia aziendale CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE Consistente cultura di effettuare correttamente scritture e Competenze generale-conoscenza di conteggi; di produrre le principali giuridiche, economico-aziendali tre lingue straniere. documentazioni in relazione alle ed informatiche e polivalenza per gestioni esaminate; di usare affrontare ambiti di attività Conoscenze professionalmente tre lingue straniere. differenziati. giuridico economiche - aziendali 17

18 1.7 La scuola dopo la Riforma Per i nuovi indirizzi attivati a partire dalle classi prime dall anno scolastico 2010/2011,il curricolo si articola nelle seguenti aree disciplinari, con relativi obiettivi. Liceo scientifico e liceo delle scienze umane Area storico-umanistica - Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all Italia e all Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l essere cittadini. - Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall antichità sino ai giorni nostri. - Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l analisi della società contemporanea. - Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. - Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. - Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell ambito più vasto della storia delle idee. - Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. - Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. Area scientifica, matematica e tecnologica - comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. - possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. - essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell informatica nella - formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell individuazione di procedimenti risolutivi. 18

19 Istituto tecnico - analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; - riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall economia e dal diritto; - riconoscere l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; - analizzare, con l ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; - orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; - intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; - utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; - distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; - agire nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; - elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; - analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. 19

20 1.8 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA I soggetti il Collegio dei docenti: cura la programmazione dell azione educativa, favorisce il coordinamento interdisciplinare, promuove e delibera iniziative di sperimentazione, inno vazione e ricerca educativa, di aggiornamento dei docenti, valuta periodicamente l andamento complessivo dell azione didattica i dipartimenti di materia: operano scelte nell ambito dei contenuti delle discipline, tenendo conto della loro valenza formativa, individuano relazioni fra le discipline per predisporre percorsi pluridisciplinari, stabiliscono obiettivi scanditi per anni di corso, individuano elementi e strumenti per attuare il raccordo fra biennio e triennio, concordano criteri e attività di verifica il consiglio di classe: valuta la situazione di partenza della classe, coordina e confronta gli obiettivi proposti dai docenti nelle singole discipline e gli approcci metodologici, stabilisce gli obiettivi trasversali, esamina ad intervalli prefissati l andamento didattico ed eventualmente modifica la programmazione, formula proposte per il collegio, agevola i rapporti reciproci fra docenti, genitori e alunni il singolo docente: formula il piano di lavoro annuale e lo verifica costantemente adattandolo alle esigenze e alle domande che emergono dentro la pratica quotidiana dell azione didattica 20

21 Le fasi analisi della situazione di partenza dal punto di vista cognitivo e socio affettivo (di tutto l istituto, di classi parallele, di discipline affini, di singola classe, di singolo alunno) individuazione degli obiettivi da raggiungere in relazione alle finalità generali di istituto (gli obiettivi possono essere definiti a livello di corso, di classi parallele, di ambiti disciplinari, di classe, individuali) non solo di carattere disciplinare, ma anche relativi alla sfera socio affettiva (motivazionali, relazionali, di comportamento). scelta dei contenuti e delle attività, dei metodi e delle strategie didattiche, degli strumenti e dei tempi; si esplica in questo ambito la libertà di insegnamento del docente, che, pur nei vincoli posti dai programmi, dalle finalità ed obiettivi stabiliti e dagli accordi presi all interno delle aree disciplinari di appartenenza e all interno del consiglio di classe, è libero di individuare quei contenuti, quelle strategie e quegli strumenti che ritiene più efficaci perché si realizzi il diritto di apprendere dello studente. Le strategie più importanti che vengono utilizzate nell azione didattica all interno dell istituto sono: la lezione frontale, la lezione interattiva, il lavoro di gruppo, la discussione guidata, il problem solving, l analisi di casi; fra gli strumenti si elencano, oltre al libro tradizionale, tuttora indispensabile, quelli multimediali, i laboratori, gli audiovisivi. A queste vanno aggiunte quelle strategie che i singoli docenti nella loro libertà individuano e ritengono utili adottare per rendere più efficace la loro azione didattica. 21

22 1.9 Piano di intervento per l integrazione degli alunni diversamente abili Una particolare forma di progettazione didattica viene realizzata per gli studenti diversamente abili. Il personale dell Istituto opera per favorire l inserimento e l orientamento degli studenti diversamente abili nella nuova realtà scolastica secondo il seguente piano: - collegamento e/o incontri con le scuole di provenienza e/o istituti specifici per l inserimento nella nuova realtà scolastica - realizzazione di percorsi educativi individualizzati : Il P.E.I. è accompagnato dalla diagnosi funzionale redatta dalla ASL competente e articola il profilo dinamico funzionale indicando obiettivi, contenuti, tempi, metodologie e valutazione in relazione al progetto predisposto e proposto dal consiglio di classe alla famiglia - supporto alle famiglie per la definizione delle esigenze specifiche degli allievi e della documentazione specifica - rapporti con le famiglie per eventuali problemi o difficoltà evidenziatisi nel corso dell anno scolastico - supporto all attività dei consigli di classe per l integrazione diversamente abile - attivazione del GLH (Gruppo di Lavoro Handicap) - utilizzo di aule specifiche e di supporti tecnici dedicati all attività di insegnamento di sostegno - collaborazione coordinata di consulenza con il servizio di neuropsichiatria infantile dell ASL del territorio - integrazione in rete fra Istituti Il nostro Istituto è inserito in una rete territoriale (zona Abbiategrasso e Corsico) che promuove interventi a favore dell integrazione scolastica degli alunni disabili. Scuola snodo territoriale è l IIS Alessandrini di Abbiategrasso LA VALUTAZIONE La valutazione riveste un importanza fondamentale nel processo formativo sia perché fornisce allo studente strumenti per la presa di coscienza delle proprie capacità e competenze (valutazione formativa), sia perché offre all insegnante un significativo riscontro dell efficacia del suo intervento didattico (valutazione delle strategie didattiche adottate). La valutazione è parte essenziale dell attività scolastica, accompagna ogni fase dell attività di apprendimentoinsegnamento e coinvolge tutti i soggetti interessati a tali processi. Ogni studente ha il diritto ad essere valutato in modo chiaro e motivato, così che le valutazioni nelle singole discipline rappresentino una occasione per prendere coscienza dei punti di forza e di quelli di debolezza della sua preparazione così da poterla migliorare. Ogni insegnante attraverso la valutazione si rende conto dell efficacia del suo lavoro e delle difficoltà di apprendimento dei contenuti e dei metodi della materia che insegna, per cui ogni valutazione è di fatto una verifica del proprio modo di insegnare. Per questo ogni valutazione deve essere motivata, e in termini comprensibili allo studente, così che possa essere uno strumento utile nel percorso di apprendimento e di crescita della persona L obiettivo della valutazione è il successo formativo: portare tutti gli studenti a conseguire le finalità didattiche e educative prefissate e non operare selezioni. Di fronte al successo formativo la valutazione dovrà mirare a dare il giusto riconoscimento ai risultati di eccellenza, essere fonte di conferma e stimolo ulteriore per gli studenti e strumento di riflessione e di verifica per i docenti sull efficacia della propria azione didattica. 22

23 Coscienti però della complessità dell attività di apprendimento insegnamento, sappiamo anche che nell insegnamento è possibile andare incontro all insuccesso formativo. La nostra attività valutativa sarà dunque caratterizzata da fasi e funzioni diverse, che coinvolgeranno tutti i soggetti interessati e che avranno lo scopo di prevenire tale esito, di rendere nota per tempo la situazione, di consentire una riflessione proficua per tutti, e in particolare di sostenere lo studente nell individuazione e nel recupero delle carenze presenti nella sua preparazione. Da escludere invece sono le funzioni estrinseche della valutazione, come quella sanzionatoria dei modi di essere dei ragazzi o come quella (già accennata) di operare selezioni assolutamente inutili e dannose sotto il profilo umano e sociale. Fasi e funzioni della valutazione Il Collegio dei Docenti demanda ai Dipartimenti delle singole discipline la definizione delle griglie di valutazione e degli obiettivi minimi per il raggiungimento della sufficienza. I Consigli di Classe, nella fase iniziale dell anno scolastico, procederanno a mettere in atto un percorso di valutazione diagnostica, volta a conoscere le esigenze formative dell alunno anche attraverso prove di ingresso e questionari Tale attività deve mettere il Consiglio di classe e il docente in condizione di programmare adeguatamente il proprio lavoro annuale, eventualmente adeguando gli obiettivi dei Dipartimenti alla particolare situazione della classe, e deve consentire all alunno di prendere coscienza dei propri punti di forza e/o debolezza. La valutazione assume così anche una funzione orientativa, per l alunno, per i genitori, per i docenti stessi. Nella fase intermedia, la valutazione sarà volta a verificare il raggiungimento in itinere degli obiettivi didattici da parte degli alunni; è una verifica innanzitutto formativa, in quanto mira a ricavare informazioni sui tempi e sulle modalità di apprendimento, sugli stili cognitivi degli studenti e sulla coerenza e significatività del percorso didattico messo in atto. Essa si esprime in modo informale attraverso il dialogo educativo, gli interventi degli studenti, l interesse e la partecipazione da loro dimostrati, ma anche in modo formale con l introduzione graduale delle prove di verifica e i primi voti. Questa fase di valutazione ha per il docente una funzione di verifica del proprio lavoro didattico, consente infatti di calibrare meglio la propria programmazione annuale; all alunno serve a verificare (specie nel biennio) l effettivo interesse per il curricolo (l insieme delle materie di studio) prescelto, ed, eventualmente, a modificare le proprie scelte cambiando indirizzo di studi. In tale fase dell anno scolastico si favorisce negli alunni l autovalutazione, attraverso la condivisione di obiettivi, strumenti e modalità di una valutazione trasparente. La valutazione sommativa, che si effettua alla fine del primo e secondo quadrimestre a cura del Consiglio di classe nella sola componente docenti, ha un importanza decisiva nell iter scolastico di ogni studente: quella del primo quadrimestre, dopo aver raccolto tutti i dati disponibili, evidenzia all interno del curricolo i punti di forza e debolezza dello studente, informa e coinvolge le famiglie secondo il principio della trasparenza e laddove è necessario programma un percorso di recupero delle carenze evidenziate; quella del secondo quadrimestre rappresenta la valutazione finale di tutto il percorso e decide dell ammissione o della non ammissione alla classe successiva o di rimandare a settembre la decisione perché in presenza di materie insufficienti, tali che si renda necessario un recupero, nel qual caso la decisione circa l ammissione o la non ammissione verrà presa dal Consiglio di Classe a settembre. NB: L uniformità nella applicazione dei criteri di valutazione in tutti i Consigli di Classe è garantita dalla presenza del Dirigente Scolastico durante lo scrutinio 23

24 Attribuzione del credito scolastico 1. Al termine di ogni anno scolastico del triennio, il Consiglio di classe, in sede di scrutinio, assegna agli alunni meritevoli un punteggio per l andamento degli studi, denominato credito scolastico. Questo punteggio è attribuito tenendo conto della media dei voti e dei criteri di cui al punto seguente. ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNI M = media 3 anno 4 anno 5 anno M= <M<= <M<= <M<= <M<= NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell ammissione alla classe successiva e dell ammissione all esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell ammissione alla classe successiva e dell ammissione all esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l attribuzione di un unico voto secondo l ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ( adeguatamente certificate dal docente responsabile del Progetto) ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. 2. L attribuzione del punteggio tiene conto anche del giudizio formulato dai docenti che svolgono l insegnamento della Religione Cattolica ovvero l attività alternativa, limitatamente agli alunni che abbiano seguito questi insegnamenti. Tale giudizio tiene conto dell interesse con il quale l alunno ha seguito l insegnamento e del profitto che ne ha tratto. 3. In caso di debito/i formativo/i l attribuzione del credito scolastico viene rimandata a settembre, dopo che si è accertato che il/i debito/i è/sono stato/i saldato/i. Il Consiglio di classe attribuisce allora il credito scolastico utilizzando l apposita tabella in tutta la sua ampiezza, tenendo in adeguata considerazione sia i criteri per l attribuzione del punteggio del credito ( media dei voti, assiduità della frequenza, interesse e partecipazione al 24

25 lavoro in classe, partecipazione alle attività extracurricolari, crediti formativi) sia il fatto che lo studente abbia dovuto saldare uno o più debiti. Credito formativo 1. Ogni alunno può presentare certificazione di eventuali attività formative svolte all esterno della scuola, presso Enti, Associazioni e Istituzioni in ambiti e settori della società civile e legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all ambiente, al volontario, alla solidarietà alla cooperazione, allo sport. 2. I Consigli di classe valutano le singole certificazioni verificando che esse contengano: - una definizione quantitativa del percorso (periodo di svolgimento dell attività e monte ore) - una sintetica descrizione dell esperienza, nella quale siano esplicitati obiettivi formativi ed educativi, che siano in linea con gli obiettivi formativi ed educativi del Contratto Formativo del Consiglio di classe. 3. La certificazione deve essere presentata entro il 15 maggio al Coordinatore della Classe Valutazione della condotta La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici (articolo 4, comma 2, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122 ). In particolare il voto da 1 a 5 preclude l ammissione all anno scolastico successivo e i voti dal 6 al 10 concorrono alla definizione della media dei voti di ciascuno alunno. Attività di recupero e di sostegno L attività di valutazione nel suo complesso e l interazione tra docenti, studenti e famiglie, costituiscono uno strumento concreto per la realizzazione di interventi didattici individualizzati in riferimento alla natura e agli scopi dell autonomia (art.1, c.2 del DPR 275/99, Regolamento dell autonomia ) Nella seconda parte dell anno, (ma anche nella prima, se ne riscontra l esigenza) sulla scorta dei risultati complessivi ottenuti, il Consiglio di classe predispone attività di recupero e sostegno valutando con precisione la congruità dei mezzi ai fini (ci si riferisce in particolare ai tempi e agli oggetti di tali attività). Questi interventi devono essere: frutto di una valutazione collegiale dei docenti, comprensibili nelle forme e negli scopi per studenti e genitori; devono concludersi con una valutazione formativa trasparente. Possono assumere forme diverse, più strutturate o più flessibili, che vanno però ufficializzate nel verbale del Consiglio di classe. Sportello Help e/o metodologico Si istituisce con i docenti che si rendono disponibili uno Sportello Help e/o Metodologico in orario extracurricolare con modalità stabilite dal singolo docente, condivise dal Consiglio di classe L obiettivo è aiutare gli alunni in difficoltà con assistenza e consulenza metodologica e/o didattica sui contenuti disciplinari, per promuovere l apprendimento e lo studio individuale Sono coinvolti gli studenti con fragilità e/o lacune nell apprendimento, previa loro richiesta o indirizzati dai docenti 25

26 Ammissione o non ammissione alla classe successiva Alla fine dell anno scolastico il Consiglio di classe esprime una deliberazione che può essere: a) di ammissione alla classe successiva per gli studenti che hanno almeno la sufficienza in tutte le discipline: il Consiglio dovrà dare il giusto riconoscimento ai casi di eccellenza b) di attribuzione di debito/i formativo/i con prove di valutazione necessarie a saldarlo/i e dopo le quali il Consiglio di Classe deciderà circa l ammissione alla classe successiva: in questo caso la valutazione dovrà prefigurare un effettiva possibilità di recupero; andranno considerati il numero di discipline coinvolte, la gravità delle lacune, le attitudini dimostrate dall alunno, si farà una proposta di attività di recupero e lo studente deciderà se aderirvi o se svolgere autonomamente il lavoro di recupero. In questo caso viene rimandata a settembre la decisione di ammettere o non ammettere lo studente alla classe successiva, dopo aver verificato se le lacune evidenziate siano o non siano state colmate; c) di non ammissione alla classe successiva: in quest ultimo caso il Consiglio di classe, verificata la presenza di insufficienze gravi oppure di insufficienze diffuse, valutata la non possibilità di utilizzare lo strumento del debito formativo, decide di non ammettere alla classe successiva. Il Consiglio di Classe analizza i fattori dell insuccesso scolastico ripercorrendo la storia dell anno trascorso; di tale analisi viene dato conto sinteticamente nel verbale. Per gli studenti di tutte le classi di istruzione secondaria di secondo grado, ai fini della valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta, ai sensi dell art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, la frequenza di almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato. Il Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale può stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all esame di Stato. Ammissione agli esami di stato Sono ammessi agli esami di Stato gli alunni dell ultima classe che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l attribuzione di un unico voto secondo l ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art.6, comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122) Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell'ultimo anno di corso, può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4 dell'art. 11 del DPR n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall'alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate. Verbalizzazione Poiché tutte le deliberazioni vengono prese a maggioranza, il verbale, per favorire la massima trasparenza, conterrà sempre, in caso di non unanimità, le motivazioni dei pareri di maggioranza e di quelli di minoranza, col nome dei docenti aderenti all una e all altra opinione. 26

27 Strumenti La valutazione si avvale di un ampia gamma di strumenti allo scopo di valorizzare i diversi stili cognitivi degli studenti e di ottenere risultati fondati e attendibili. Le tipologie di prove possono essere: scritte, grafiche, orali e pratiche a seconda di quanto previsto dall ordinamento vigente. I docenti possono utilizzare forme di verifica scritte anche per le materie che prevedono una valutazione solo orale: esse consistono in questionari a risposta aperta, e/o test oggettivi di vario tipo. Si giudica congrua una quantità di prove che comprenda almeno, per quadrimestre: Due prove scritte e due orali (una delle quali effettuabile con test o questionario) per le materie con valutazione scritta e orale. Due orali (una delle quali effettuabile con test o questionario) per le materie che comprendano una valutazione orale. Due grafiche e/o due pratiche nelle materie che comprendano questo strumento di valutazione. Criteri La scuola riconosce il diritto degli interessati a ricevere valutazioni valide e attendibili. La validità di una valutazione è data dalla corrispondenza tra obiettivi didattici da un lato, contenuti e strumenti della valutazione dall altro. L attendibilità di una valutazione è data invece dalla qualità delle informazioni ottenute tramite l atto valutativo. Esse devono essere prive di ambiguità, coerenti nel loro insieme, sufficientemente articolate. La valutazione si basa su criteri esplicitati. Coscienti della difficoltà di raggiungere totalmente questi obiettivi (la docimologia non è una scienza esatta), i docenti si impegneranno a perfezionare e aggiornare costantemente i propri strumenti e criteri di valutazione e a confrontarsi frequentemente a livello di dipartimenti di materia su queste tematiche. La definizione specifica degli obiettivi didattici, delle forme e dei criteri di valutazione è comunque competenza dei Consigli di classe e dei singoli docenti: solo a livello della classe è, infatti, possibile individuare le specifiche esigenze formative e corrispondervi nel modo più adeguato. Il necessario coordinamento tra insegnanti va inoltre contemperato col principio costituzionale della libertà di insegnamento. Trasparenza La trasparenza nella valutazione viene intesa come conoscenza degli obiettivi didattici, degli strumenti e dei criteri di valutazione da parte dei soggetti interessati, come informazione tempestiva sui risultati dei processi di insegnamento-apprendimento, come accessibilità di tutta la documentazione. Con periodiche comunicazioni il Consiglio di classe informerà le famiglie su eventuali lacune riscontrate, sul persistere o meno di eventuali debiti formativi, sull esito delle attività di recupero. Allo studente viene garantita la tempestività della valutazione che è parte integrante della trasparenza del processo: 27

28 I compiti scritti saranno riconsegnati con una motivata valutazione in decimi entro 20 giorni dal loro svolgimento; Le interrogazioni saranno valutate al termine del colloquio, pubblicamente, motivatamente e con l indicazione del voto in decimi. Tutte le valutazioni sia delle prove scritte sia di quelle orali sono espresse in termini numerici, dall 1 al 10, con un voto intero o mezzo voto, e devono essere motivate, così che lo studente possa comprendere i suoi errori e rimediarvi. Su richiesta sarà consentito alle famiglie di visionare le prove scritte in fotocopia. 28

29 1.11 PROGETTI in atto nell a.s FUNZIONE STRUMENTALE(AREA) OBIETTIVI PROGETTI P.O.F (gestione del piano dell offerta formativa) qualità Progetto Qualità (Referente prof.ssa Portaluppi) orario SUPPORTO POF ORGANIZZATIVO/ accoglienza nuovi docenti Progetto POF (Referente prof. Mereghetti) Prof.ssa Edvige Portaluppi organizzazione corsi di recupero Progetto Orario (Referente prof.ssa La Greca) Progetto Quality assurance (Referente prof. Ramella) tecnologie, supporto multimediale alla didattica, MULTIMEDIALITA Prof. Marco Ramella utilizzo di software specifico per le LIM, progetti che utilizzino tecnologie multimediali immissione in rete di documentazione didattica manutenzione, l aggiornamento e il miglioramento del sito web dell Istituto gestione della rete interna, in particolare per quanto riguarda la politica di uso accettabile della rete (PUA). Progetto Cartella personale sito WEB (Referente prof. Ramella) Progetto LIM (Referente prof Rivolta) Progetto Sito Web (Referente:prof.ssa Invernizzi Elisabetta) SUCCESSO FORMATIVO Prof.ssa Antonella Lotesto Ampliare l offerta formativa con: interventi di assistenza scolastica agli alunni per contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti integrazione degli alunni stranieri progetti di prevenzione-dispersione e abbandono scolastico Progetto Dispersione scolastica (Referente prof Mereghetti) Progetto Integrazione alunni stranieri (Referente prof.ssa Lotesto) 29

30 progetti e attività in ambito culturale- artisticostorico, di ampliamento e potenziamento dell Offerta Progetto Comenius (Referente prof Mereghetti) Ed. Interculturale scambi culturali europei Progetto Scambi culturali (Referente prof Mereghetti) Progetto I Viaggi della Memoria (Ref. prof Mereghetti) Progetto Cultura (Referente prof.ssa Ricotti) Progetto LAIV TREBISONDA (Ref. prof.ssa Ricotti) Progetto Navicula AXIS (Referente prof. Ghiaroni) Progetto Olimpiadi di fisica (Referente prof.ssa Ferretti Progetto Olimpiadi della Matematica (Referente prof.ssa Mancini) Progetto Interventi esperti madrelingua (Referente prof.ssa Re) Progetto Certificazioni linguistiche (Referente prof.ssa Re) 30

31 Progetto Potenziamento lingua inglese finalizzato PET (Referenti prof.sse Cucchetti-Parretti) EDUCAZIONE ALLA SALUTE ed al BENESSERE DELLO STUDENTE Prof.ssa Daniela Gielmini Offrire un sostegno agli adolescenti favorendo l ascolto delle loro esigenze Aiutare gli studenti ad esprimere il loro bisogno di protagonismo, confronto, relazione e collaborazione. Implementare attività e progetti per il benessere dello studente Progetto Ed.alla salute (Referente prof.ssa Gielmini) Progetto Ruote sicure (Referente prof.ssa Cucchetti) Progetto Patentino (Referente prof.ssa Cucchetti) Progetto Lino Cammino (Referente prof.sse Cucchetti-Fusco) ORIENTAMENTO Prof.ssa Valeria Invernizzi Organizzazione della commissione orientamento e la gestione dei lavori in ragione delle esigenze dettate dalla visione della scuola Cura orientamento in entrata con accoglienza, l orientamento in itinere ed in uscita Progetto Orientamento (Referente prof.ssa Invernizzi Valeria) Progetto Tol Game (Referente prof.ssa Pasino) Coordinare e organizzare attività di Stage gestione delle attività di stage in ragione delle esigenze dettate dai diversi indirizzi dell Istituto Progetto Stage ITC (ref.prof.ssa Cattaneo) STAGE Prof.ssa Monica Cattaneo Progetto Stage Liceo Scienze umane (Ref. Prof.ssa Clementoni) Progetto Stage Liceo Scientifico (Referente prof.ssa Ferretti) 31

32 Tutti i progetti sono orientati al potenziamento della didattica, allo sviluppo di competenze strategiche, all incremento di attività formative attraverso un approccio laboratoriale, mediante le nuove tecnologie interattive (LIM) e l interazione con il Territorio. Dall anno scolastico fino all anno è stato attivo un corso di Tecniche grafiche e pittoriche coordinato e guidato dal prof. Maurizio Valente per favorire la presa di coscienza che si può comunicare anche attraverso un semplice segno o colore. 32

33 aula di disegno 33

34 Capitolo 2 LE ASPETTATIVE E I RISULTATI 2.1 I GRAFICI Grafico 2.1 Motivazioni alla scelta della scuola superiore Perchè hai scelto di frequentare il corso di % 80% 60% 40% 20% 0% 0% 1% 0% 12% 11% 11% 12% 6% 3% 9% 6% 6% 12% 17% 8% 55% 73% 56% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde altro comoda da raggiungere consiglio famiglia consiglio insegnanti SM per il tipo di proposta formativa Il criterio prevalente risulta motivato dalla proposta formativa, che i ragazzi e le famiglie hanno la possibilità di conoscere attraverso i vari momenti di orientamento : campus, open-day, materiale informativo. Grafico 2.2 Confronto prime quinte sulla motivazione alla scelta della scuola superiore Perchè hai scelto di frequentare il corso di Confronto tra prime e quinte 100% 80% 60% 40% 20% 0% 0,5% 0% 12% 10% 5% 7% 14% 13% 9% 9% 62% 57% CL. 1 CL. 5 non risponde altro comoda da raggiungere consiglio famiglia consiglio insegnanti SM per il tipo di proposta formativa Le risposte degli studenti delle classi quinte sostanzialmente confermano i criteri di scelta indicati nelle classi prime, sia pur con qualche variazione. 34

35 Grafico 2.3 Indice di soddisfazione delle scelte Sei soddisfatto della scelta? 100% 80% 60% 40% 20% 0% 0% 1% 2% 0% 3% 0% 33% 25% 32% 6% 9% 2% 60% 63% 63% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde per niente in parte no si Le risposte fornite dagli studenti indicano che la scelta effettuata corrisponde nell assoluta maggioranza alle proprie aspettative. Grafico 2.4 Confronto prime quinte sulla soddisfazione delle scelte Sei soddisfatto della scelta? Confronto tra prime e quinte non risponde 100% 80% 0,00% 3,31% 0,55% 21,53% 0,96% 41,44% per niente in parte 60% 40% 20% 77,51% 9,94% 44,75% no si 0% CL. 1 CL. 5 Il grafico mette in evidenza che la scelta effettuata nella prima classe si modifica nel corso del quinquennio, ma la soddisfazione globale rimane inalterata. 35

36 Grafico 2.5- Aspettative sul futuro Al termine del quinto anno prevedi di % 80% 60% 40% 20% 0% 1% 1% 8% 2% 0% 55% 82% 98% 36% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde accedere mondo del lavoro frequentare università La frequenza universitaria risulta la scelta quasi totalitaria degli studenti del Liceo Scientifico e decisamente prevalente negli studenti del Liceo delle Scienze Umane; per gli studenti dell ITC, corso di per sé professionalizzante, la scelta privilegiata è un rapido inserimento nel mondo del lavoro, anche se significativa è la percentuale di coloro che intendono proseguire gli studi. Grafico 2.6 Composizione familiare Da quante persone è composto il tuo nucleo familiare? 100% 80% 60% 40% 20% 0% 1% 0% 0% 13% 17% 22% 61% 54% 58% 23% 25% 17% 2% 4% 3% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde cinque o più quattro tre due La composizione delle famiglie rispecchia le statistiche relative alla società italiana. 36

37 Grafico 2.7 Titolo di studio genitori - padri Qual è il titolo di studio dei tuoi genitori? Padre 100% 80% 60% 40% 20% 0% 5% 5% 1% 9% 11% 21% 42% 57% 53% 42% 24% 20% 3% 3% 5% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde laurea diploma sc.superiore diploma sc.inferiore licenza elementare I dati indicano che la maggioranza dei padri ha un diploma di scuola media superiore, con una maggior frequenza di padri laureati tra gli studenti del Liceo Scientifico. I dati precedenti relativi all intenzione di proseguire gli studi indicano come la scuola tuttora rappresenti un ascensore sociale che proietta i figli verso traguardi formativi superiori a quelli raggiunti dai genitori. Tale osservazione è confermata anche dal grafico successivo. Grafico 2.8 Titolo di studio genitori - madri Qual è il titolo di studio dei tuoi genitori?madre 100% 80% 60% 40% 20% 0% 4% 6% 3% 1% 24% 57% 64% 56% 29% 14% 18% 4% 2% 0% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde laurea diploma sc.superiore diploma sc.inferiore licenza elementare 37

38 Grafico 2.9 Professione genitori - padre Qual è la professione dei tuoi genitori? Padre non risponde 100% 80% 60% 40% 20% 0% 10% 17% 20% 17% 14% 9% 2% 4% 10% 14% 21% 21% 30% 18% 16% 19% 23% 24% ITC SC.UMANE SCIENT. altro dirigente/quadro professionista lavoratore autonomo operaio impiegato Grafico 2.10 Professione genitori - madre Qual è la professione dei tuoi genitori? Madre 100% 80% 60% 40% 20% 0% 31% 25% 28% 1% 6% 2% 5% 10% 11% 12% 14% 8% 12% 2% 39% 43% 41% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde altro dirigente/quadro professionista lavoratore autonomo operaio impiegato Grafico 2.11 Abitazione Abiti in una casa % 3% 2% 0% 80% 60% 40% 20% 0% 81% 84% 94% 16% 14% 6% ITC SC.UMANE SCIENT. non risponde di proprietà in affitto 38

39 Grafico 2.12 Disponibilità PC A casa puoi disporre di un PC? 100% 98% 96% 94% 2% 2% 0% 3% 98% 95% 0% 100% non risponde no si 92% ITC SC.UMANE SCIENT. La totalità degli studenti del Liceo Scientifico e percentuali comunque estremamente alte anche degli studenti degli altri due Istituti dispone di un PC. Grafico 2.13 Possibilità collegamento a Internet A casa puoi disporre di un collegamento internet? 100% 2% 2% 1% 1% 98% 96% 94% 3% 95% 2% 96% 99% non risponde no si 92% ITC SC.UMANE SCIENT. A seguito di questa analisi la scuola ha adottato il registro on-line per assenze e valutazioni, per consentire alle famiglie un informazione tempestiva sull andamento scolastico dei propri figli. Da alcuni anni l Istituto ha creato un sito costantemente aggiornato per favorire la comunicazione tra scuola e famiglia e per far conoscere la scuola e le sue iniziative. 39

40 Grafico 2.14 Esiti scrutini classi prime, seconde, terze, quarte 2007/08 Ammessi con debito 241 Esiti scrutini 2007/'08 Non ammessi a settembre 26 Ammessi a Giugno 505 Non ammessi a Giugno 100 Grafico 2.15 Esiti scrutini classi prime, seconde, terze, quarte 2008/09 Ammessi con debito 214 Esiti scrutini 2008/'09 Non ammessi a settembre 37 Non ammessi a Giugno 54 Ammessi a Giugno

41 Grafico 2.16 Esiti scrutini classi prime, seconde, terze, quarte 2009/10 Ammessi con debito 210 Esiti scrutini 2009/'10 Non ammessi a settembre 23 Non ammessi a Giugno 44 Ammessi a Giugno 595 Grafico 2.17 Esiti scrutini classi prime, seconde, terze, quarte 2010/11 Ammessi con debito 208 Esiti scrutini 2010/'11 Non ammessi a Settembre 10 Non ammessi a Giugno 54 Ammessi a Giugno

42 Grafico 2.18 Percentuale studenti promossi Andamento percentuale studenti promossi 100% 85,55 89,60 92,32 92,62 90% 80% 70% 60% 50% 07/08 08/09 09/10 10/11 La percentuale degli studenti ammessi alle classi successive ha avuto negli ultimi anni un trend positivo, consentendo il successo formativo a un numero crescente di studenti. I grafici dimostrano un progresso e una conseguente stabilizzazione degli ammessi alla classe successiva. Rimane alto sia il numero degli ammessi con debito sia il numero dei non ammessi alla classe successiva. Questo dato implica un impegno più determinato per le attività di recupero, in modo da rendere possibile al maggior numero di studenti un esito positivo degli studi. Grafico 2.19 Regolarità del percorso di studio Regolarità % classi quinte 2006/' /' /' /' /' /' ITC Liceo scienze umane Liceo scientifico Totali I dati tengono degli studenti trasferiti ad altre scuole o che non abbiano avuto un percorso regolare nell ammissione da un anno all altro (ripetenze). 42

43 Grafico 2.20 Percentuale promossi all Esame di Stato Diplomati IIS Bachelet - Abbiategrasso 100% 90% 80% 70% 60% 50% 97/'98 99/'00 01/'02 03/'04 05/'06 07/'08 09/'10 Diplomati Liceo Diplomati ITC Diplomati Socio Gli ultimi due anni scolastici hanno registrato il 100% di successo all Esame di Stato in tutti e tre gli Istituti. 43

44 percentuale di risposte esatte percentuale di risposte esatte 2.2 PROVE INVALSI classi SECONDE Significativi i risultati delle Prove Invalsi ottenuti dalle classi seconde dell'iis BACHELET di Abbiategrasso nell'anno scolastico 2010/2011. Si tratta di risultati molto positivi, da cui si evince che nei diversi indirizzi dell'iis Bachelet la qualità dell'istruzione offerta è significativamente alta. In forza di questi risultati gli studenti dell'iis Bachelet si collocano a livelli superiori sia della media nazionale sia del Nord-Ovest come della stessa Lombardia. Per quanto riguarda italiano gli studenti hanno ottenuto il 73,6% di risposte esatte, superiore sia alla media nazionale che è del 69,8 % sia a quella del Nord-Ovest che è 73,3 sia a quella della stessa Lombardia che è del 73,5. Per quanto riguarda matematica il risultato è del 54,4 % di risposte esatte, anche in questo caso superiore sia alla media nazionale (47,8%) sia a quella del Nord-Ovest che è del 51,4% sia a quella della Lombardia ( 52,2%). Questi risultati mostrano che nelle dieci classi seconde del 2010/2011 vi sono dei buoni livelli di formazione scolastica, in alcune classi con risultati eccellenti tanto da raggiungere in italiano l'87,9% e in matematica il 73,8%. Prove INVALSI Classi Seconde , ,2 38,1 87,9 71, ,4 84,3 73,8 80,6 79, ,4 69,2 53,3 58,256,1 58,1 36, classi seconde italiano matematica Prove INVALSI classi seconde ,6 73,5 73,3 69,8 54,4 52,2 51,4 47,8 IIS BACHELET Lombardia Nord-Ovest classi seconde Italia italiano matematica 44

45 2.3 DAL PROGETTO ALLA REALTA Introduzione alla tesi di laurea della dott. ssa Sara Magni, già studentessa dell Istituto TITOLO PROGETTO: Occhi sulla città. Uno sguardo videopartecipato sulla città multiculturale. Sviluppando la mia tesi di laurea ho elaborato e realizzato un progetto inerente al tema del multiculturalismo, scegliendo come destinatari e campione statistico gli alunni del Liceo delle Scienze Umane dell Istituto di Istruzione Superiore Bachelet - Pascal di Abbiategrasso. Le classi incontrate tra Gennaio e Febbraio sono state complessivamente sei, per un totale di 108 alunni così suddivisi nelle rispettive classi: diciotto alunni in 1^A, sedici alunni in 2^A, ventiquattro alunni in 2^B, diciotto alunni in 3^A, diciotto alunni in 4^A, quattordici alunni in 5^ A. Li ho scelti ritenendo che l esperienza proposta possa aver contribuito alla loro crescita personale e maturazione della propria personalità. La scuola da sempre è il luogo dell istruzione e dell educazione; essa attraverso i suoi programmi didattici e la sua proposta educativa si propone di offrire esperienze che risultino formative per i propri allievi, in modo da contribuire attivamente al loro sviluppo, alla loro crescita e alla costruzione di futuri cittadini che si sappiano inserire nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Finalità comune alla scuola e al progetto presentato è dunque non solo raggiungere l obiettivo primario dell istruzione, ma istituire soprattutto esperienze educative e formative per gli alunni. Gli obiettivi che mi sono posta sono stati essenzialmente tre: 1. Indagare l opinione e l atteggiamento degli alunni in riferimento a tematiche quali: il razzismo, i pregiudizi e gli stereotipi, i concetti di integrazione e multiculturalismo. 2. Stimolare la riflessione e la promozione di una propria opinione personale, il più possibile scevra da stereotipi e luoghi comuni. 3. Favorire l integrazione in generale (di alunni stranieri e non), al fine di contribuire alla costruzione di una società multiculturale. Da un punto di vista metodologico ho ritenuto corretto e necessario costruire due strumenti, pensati appositamente in base al target e agli obiettivi. Un primo strumento è costituito da un video-documentario, iniziato nel corso della mia partecipazione al Festival dei Mo(n)di possibili - evento organizzato da diverse associazioni di Abbiategrasso, attive nel sociale, allo scopo di raccontare la città multiculturale e che successivamente è stato necessario ultimare ed adattare. Il documentario si delinea come uno strumento valido e di facile comprensione, attraverso cui comprendere il significato di concetti quali: pregiudizio, stereotipo, etnocentrismo, razzismo, integrazione e multiculturalismo. Inoltre, riproponendo ambientazioni non lontane da quelle frequentate quotidianamente dagli studenti e mostrando persone comuni e non attori, esso raggiunge con maggior facilità l attenzione e la curiosità dei ragazzi proprio perché riflette in maniera abbastanza realistica il mondo che loro stessi conoscono e di cui hanno esperienza. Il Liceo delle Scienze Umane si è sempre mostrato sensibile riguardo ai temi che emergono dal video. Il progetto proposto ha permesso di approfondire tali argomenti, coinvolgendo in maniera attiva gli alunni e favorendo una maggiore integrazione degli alunni stranieri, coerentemente con le finalità dell Istituto. Un secondo strumento è invece rappresentato da due diverse tipologie di questionari anonimi differenziati tra le classi del Biennio e quelle del Triennio. Metodologicamente, nei vari incontri con le classi, ho somministrato innanzitutto un primo questionario per testare le loro conoscenze e iniziare a stimolare la loro curiosità o perplessità attraverso domande formulate appositamente. Altre domande sono state elaborate invece con la consapevolezza di mettere in difficoltà gli alunni al fine di innescare in loro il dubbio riguardo alla quantità e veridicità di informazioni da loro possedute. Successivamente ho proiettato il video che, riproponendo in parte alcuni concetti contenuti nel questionario ha permesso loro di avvicinare la teoria studiata in classe ai fenomeni sociali reali; mostrando la diversità dei vari punti di vista proposti. Il momento successivo è stato dedicato al dibattito, momento di riflessione in cui fare chiarezza riguardo ad alcuni concetti e quesiti; esso è uno strumento efficace per smantellare in maniera rapida alcuni luoghi comuni e mostrare l infondatezza di alcune credenze diffuse tra gli allievi. Avere uno scambio reciproco e un continuo dialogo con gli alunni è stato fondamentale poiché tramite le loro domande, dubbi e provocazioni si è dato vita ad un confronto reale e costruttivo. Esso non è stato solo un momento didattico :gli studenti, dal ruolo di discenti, sono diventati man mano costruttori attivi del loro sapere. Essi hanno avuto modo di ragionare sulla correttezza e sulla fondatezza delle informazioni che possiedono, riflettendo anche sulle loro rappresentazioni sociali e sulla modalità attraverso cui le hanno costruite. Infine ho somministrato un secondo questionario per poter valutare se c è stato o meno un cambiamento e per misurare se vi è stato l apprendimento di alcuni concetti trattati. Nei singoli incontri con ogni classe si è discusso del concetto di 45

46 straniero, dei modelli sociologici e politici di integrazione, dei modelli migratori in generale e riferiti nello specifico alle singole nazioni. Si è parlato delle leggi sull immigrazione, dei vari documenti richiesti agli stranieri, della difficoltà di riconoscere le differenze anche a livello politico e legislativo e di conseguenza di concedere o meno alcuni diritti sulla base delle differenze esistenti. Si è discusso della relazione esistente tra la cultura e la formazione dell identità personale. Sono stati esaminati i concetti di pregiudizio, stereotipo, discriminazione, etnocentrismo. Si è ragionato intorno alle caratteristiche dell integrazione e al significato del multiculturalismo e di tutti i temi che ruotano intorno ad esso come ad esempio come porci nei confronti delle differenze. Dai risultati dei questionari è emerso in linea generale che solo il 25% degli studenti ha saputo fornire una definizione corretta del termine straniero. La rappresentazione generale e diffusa è che esso sia principalmente l extracomunitario; identificandolo come un uomo diverso da noi fisicamente e culturalmente e tendenzialmente pericoloso. Inoltre è possibile anche evincere dalle loro risposte quanto il termine straniero evochi sentimenti di ansia e paura, innescando infine emozioni differenti a seconda della nazionalità di esso. Molto interessante è anche la rappresentazione sociale che gli studenti hanno degli immigrati spesso identificati con marocchini, albanesi, rumeni e cinesi. Essi vengono frequentemente descritti come persone povere, bisognose d aiuto e pericolose, tanto da essere in alcuni casi decritti come individui giunti in Italia con l intenzione di delinquere. In generale gli studenti hanno cercato di rintracciare anche le motivazioni che spingono un uomo ad emigrare, dividendole però in motivazioni accettabili o meno. Dalle loro risposte emerge nuovamente una componente emotiva facendo trasparire emozioni quali paura, disprezzo, curiosità e in alcuni casi rabbia verso la società italiana. Inoltre se alcuni studenti si sono concentrati sui comportamenti che un immigrato dovrebbe tenere una volta giunto in Italia (lavorare, rispettare le leggi, adattarsi alla cultura italiana); altri hanno preso invece in considerazione le aspettative degli immigrati cercando di entrare maggiormente in empatia con loro. In generale in molti hanno ammesso che la propria opinione è influenzata dai pregiudizi maggiormente diffusi in società e dal condizionamento derivante dalla televisione, spesso all origine di così tanta paura; incolpando dunque di tutto questo la società e i mass media. Le affermazioni che gli studenti hanno sentito maggiormente attribuire agli immigrati sono: rubano il lavoro, sono delinquenti e sono pericolosi. Le emozioni che maggiormente invece provano gli alunni quando incontrano un immigrato sono indifferenza (42.3%), curiosità (22.8%), paura (16.3%), fastidio (6.5%). Infine se ad un primo questionario l 83.3% dei ragazzi si dichiarava favorevole all immigrazione, l 11.1% non favorevole ed il 5.6% si asteneva; alla fine dell incontro i favorevoli all immigrazione diventavano l 89.8%, i non favorevoli 8.3% e gli astenuti si riducevano all 1.9%. In generale si può affermare che alcuni atteggiamenti o rappresentazioni degli studenti hanno subito un mutamento e che all opposto sono riusciti a rintracciare con maggior facilità alcuni concetti chiesti in precedenza. Lo scopo non è stato solo sensibilizzare gli allievi alla conoscenza di nuove culture, ad acquisire una certa flessibilità ed elasticità mentale che permetta loro di aprirsi verso ciò che è nuovo o appare diverso, in modo tale da favorire un clima collaborativo tra alunni italiani e stranieri, improntato sul dialogo e lo scambio reciproco, ma aiutarli soprattutto a sviluppare anche il proprio pensiero critico, fondamentale per comprendere i fenomeni e la realtà. Il sapere è uno strumento potentissimo, l unico che rende veramente liberi gli individui, e per questo ritengo che l Istituto, attraverso i propri programmi didattici, stia già offrendo agli studenti strumenti validi per poter divenire dei futuri cittadini responsabili ma che ci sia anche sempre il bisogno di continuare a diffondere informazioni corrette e offrire esempi anche pratici attraverso i quali gli allievi possano con maggior facilità ritrovare nella realtà quotidiana tutto ciò che apprendono a lezione. 46

47 aula di informatica 47

48 Capitolo 3 LE RISORSE FINANZIARIE 3.1 Premessa il bilancio sociale è un importante strumento di comunicazione, la sua finalità è quella di dare maggiore visibilità alle attività svolte consentendo di comprenderne il ruolo, le esigenze e gli obiettivi da raggiungere, rendicontando ogni azione svolta in modo trasparente. Oltre alla rendicontazione delle risorse impiegate dall Istituto, sono state prese in considerazione anche quelle risorse che vengono erogate direttamente dallo Stato e influiscono sulla spesa totale per alunno. Segnaliamo inoltre che nell anno la Provincia ha ultimato la costruzione di una nuova ala dell edificio, consistente in 7 aule e due laboratori. La spesa sostenuta dalla Provincia è stata pari a , Risorse disponibili Nell anno scolastico le risorse disponibili per il funzionamento dell IIS V. Bachelet sono state erogate principalmente dallo Stato, poi dalle famiglie, dalla Provincia, dal Comune e da privati. Si precisa che il personale dell Istituto, ad esclusione dei supplenti temporanei, è stato retribuito direttamente dal Ministero dell Economia e delle Finanze, mentre i costi per utenze e manutenzioni dello stabile sono a carico della provincia di Milano. Per la gestione dell Energia elettrica la provincia ha fatto istallare sull edificio pannelli fotovoltaici che hanno permesso di ridurre la spesa per energia. Grafico Entrate Provenienza delle entrate 2011 PROVINCIA 1,03% FAMIGLIE 27,57% COMUNE 0,12% PRIVATI 0,58% ALTRI 0,32% STATO 70,37% Il Grafico 3.1 e la Tabella 3.1 evidenziano le risorse disponibili dell IIS V. Bachelet nell anno scolastico rilevate dai Conti consuntivi. Dall analisi si rileva che il 70,37% del totale risorse disponibili ( ,15) è stato erogato dallo Stato, il 27,57% dalle famiglie. Nel periodo di riferimento ogni studente iscritto ha versato una quota annuale di , di cui a titolo di contributo alle spese e 6,50 per premio di assicurazione. 48

49 Tabella 3.1 Risorse Consuntivo Provenienza Entrate % Totale Stato ,01 70,37% Totale Provincia 5.839,67 1,03% Totale Famiglie ,50 27,57% Totale Comune 700,00 0,12% Totale Privati 3.295,20 0,58% Altri 1.834,77 0,32% Totale ,15 100,00% Per un analisi più completa delle risorse assorbite nella gestione annuale dell IIS Bachelet bisogna tenere conto anche di quelle voci che sono erogate direttamente dallo Stato e quindi, per loro natura, non rientrano nella gestione economica dell Istituto. Tali fondi sono stati quantificati in base a specifiche comunicazioni degli enti interessati oppure, nel caso degli stipendi, stimati da un anzianità media di 15 anni dei singoli dipendenti a tempo indeterminato. Tabella Stipendi del personale erogati dal Ministero Docente Totale 15 anni di ,64 ruolo ,12 DPT , ,70 ST , ,90 Totale docenti ,72 personale ATA 15 anni di , ,76 ruolo DPT , ,27 ST , ,67 Totale ATA ,70 TOTALE ,42 La tabella 3.2 mette in evidenza che l IIS Bachelet ha una quasi totalità di personale, sia docente che ATA, di ruolo. Il rapporto (stipendi docenti) /(stipendi ATA) di ruolo e non, è pari all incirca 6:1. 49

50 Tabella 3.3 Dettaglio entrate Spese per funzionamento della scuola Spese per attività didattica INCASSATO SOLO VIRTUALMENTE E Provenienza GESTITO DALLA SCUOLA TRATTATO CON TOTALE CEDOLINO UNICO SPESE UFFICIO MANUTENZ. PROVINCIA 5.839, ,67 SUPPLENZE STATO , ,22 ESAMI DI STATO STATO , ,67 INTERESSI BANCARI ALTRI 1.834, ,77 REVISORI DEI CONTI STATO 3.258, ,00 ASSICURAZIONE DOC/ATA PRIVATI 195,20 195,20 Totale ,33 FIS STATO , , ,00 AMICO LIBRO STATO 614,00 614,00 AREE A RISCHIO STATO , ,01 FUNZIONI STRUMENTALI STATO 4.714, , ,31 INCARICHI SPECIFICI STATO 2.233, , ,50 PRATICA SPORTIVA STATO 5.074, , ,50 SICUREZZA STATO , ,00 EDUCAZIONE STRADALE STATO 5.485, ,10 ORIENTAMENTO E L. 440/97 STATO , ,78 LAIV PRIVATI 3.100, ,00 SCUOLE APERTE STATO , ,92 SCAMBI CULTURALI COMUNE 700,00 700,00 TASSE PET - FIRST FAMIGLIE 5.168, ,00 TASSE SCOLASTICHE FAMIGLIE , ,00 VIAGGI DI ISTRUZIONE FAMIGLIE , ,50 Totale ,62 TOTALE , , ,95 La Tabella 3.3 evidenzia in dettaglio la configurazione del Conto Consuntivo rielaborato per l a.s specificando la provenienza delle varie tipologie di entrate e l importo del finanziamento. Analizzando alcune voci principali si rileva che le entrate più elevate ( Stato) riguardano il Fondo Istituzione scolastica (FIS). Per quanto riguarda i fondi provenienti dalle famiglie, l importo inerente ai viaggi di istruzione è a carico delle famiglie e trova contropartita in analoga voce nelle uscite dell istituto. 50

51 3.3 Risorse impiegate Dall esame delle risorse impiegate nell anno preso in considerazione emerge che il 68,45% sia stato utilizzato le attività di funzionamento amministrativo e didattico e il restante per i progetti.(grafico 3.2) Grafico 3.2 Spese per destinazione Spese per destinazione 2011 Progetti 31,55% Attività 68,45% Tabella 3.4 Risorse impiegate Costi per destinazione Importo % Attività ,00 68,45% A1 funzionamento amministrativo generale ,11 10,78% A2 funzionamento didattico generale ,58 11,30% A3 spese di personale ,85 35,01% A4 spese d'investimento ,46 11,36% Progetti ,16 31,55% P1 sicurezza - privacy 2.595,00 0,66% P3 uscite didattiche ,50 12,28% P4 scambi culturali 686,52 0,17% P6 educazione alla salute 723,99 0,18% P10 lingue ,74 2,85% P14 alunni stranieri 1.625,70 0,41% P16 qualità 2.528,70 0,64% P19 orientamento-potenziamento L. 440/97 694,60 0,18% P31 Laiv - Trebisonda 6.687,79 1,70% P32 Navicula Axis 6.020,00 1,53% P33 P O F ,62 10,93% Totale ,16 100,00% Nella Tabella 3.4 sono elencate in dettaglio le varie tipologie riferimento. di impieghi effettuati nell anno scolastico di 51

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