Ins. MARGARIA Daniela con l Ins. tesista FERRO Alessia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ins. MARGARIA Daniela con l Ins. tesista FERRO Alessia"

Transcript

1 Ins. MARGARIA Daniela con l Ins. tesista FERRO Alessia

2 INDICAZIONI NAZIONALI Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria:

3 LEGGI CON ATTENZIONE IL SEGUENTE TESTO: IL SASSO ARRIVATO DAL CIELO All inizio della storia del mondo la Terra era molto diversa. Non c erano piante sulle colline né pesci nel mare. Non volavano mosche o altri insetti, non c erano vermi a scavare nella terra né mandrie di bufali in cerca di cibo. Niente uccelli, niente lucertole, neanche una rana che si tuffasse nell acqua. E non c era nemmeno qualcuno che potesse accorgersi che non c erano. C erano sassi e rocce, acqua, terra, venti impetuosi che soffiavano. E poi c era qualcos altro, forse la più antica di tutte le cose: il tempo. Il tempo, infatti, già scorreva e faceva succedere tutte le cose. C erano cose che duravano tanto, come i grandi massi che lentamente venivano consumati dal vento e dall acqua. Altre cose, invece, duravano un attimo, come le pieghe dell acqua e le scintille dei fuochi. E c erano cose rapidissime come il lampo del temporale e cose lentissime come il faticoso formarsi delle montagne. Tutti, però, cambiavano: chi prima, chi poi. Non c era pietra, per quanto grande, che non si trasformasse, anche se piano piano nel tempo. Arrivò un giorno sulla Terra, dal cielo, un piccolo sasso nero. Arrivò di notte a gran velocità e sbatté contro un mucchio di sabbia scavando una piccola buca. Era un sasso strano. Era lucido e lucente e aveva una forma tondeggiante: non era un sasso qualunque perché aveva una forma insolita. Sembrava una palla di crema indurita, oppure un ammasso di cioccolata liquida che si fosse rappresa, diventando dura come un sasso.

4 Naturalmente, nessuno si accorse del nuovo arrivato e tutto continuò a procedere normalmente. Anzi no, quasi tutto. Infatti, mentre tutte le cose della Terra continuavano a cambiare e a trasformarsi con il passare del tempo, il sasso cascato dal cielo sulla Terra era sempre uguale : lucido, lucente, duro e solido. Sembrava che nessuno potesse riuscire a farlo cambiare; sembrava che il tempo, per lui, non passasse mai. Non c era verso di consumarlo un po o di scavarlo: niente riusciva a sgretolarlo o a scalfirlo. Ma il tempo doveva passare per tutti, anche per la piccola pietra nera e fu così che un bel giorno l acqua e l aria si allearono e riuscirono a fare quello in cui nessun altro era riuscito: fare invecchiare il sasso venuto da lontano. Sulla sua superficie cominciarono a comparire delle piccole macchie marroni. Molto lentamente le macchioline si estesero, e tutto il sasso ne fu ricoperto: aveva ormai perso il suo aspetto lucido e lucente. A poco a poco, inoltre, cominciarono a staccarsi dei pezzettini dal sasso, che continuava a rovinarsi e a diminuire le sue dimensioni. Dopo qualche anno, il sasso era diventato un piccolo ciottolo marrone e fragile. E col tempo si sgretolò completamente. Le piccole particelle che lo componevano si sparsero in una grande spiaggia, confondendosi tra miliardi e miliardi di granelli di sabbia. da Le favole dell alchimista T. Pera e R. Carpignano - BAOBAB editore

5 COMPRENSIONE DEL TESTO Il sasso arrivato dal cielo 1) Com era la Terra all inizio del mondo? 2) Scrivi almeno 3 cose che NON c erano in quel tempo. _1) 2) 3) 3) Secondo te che cosa significa E non c era nemmeno qualcuno che potesse accorgersi che non c erano? 4) Qual era la cosa più antica di tutto? A. L acqua B. I venti C. Il tempo D. La terra 5) Trascrivi dal testo una cosa che durava molto tempo e una che durava poco tempo: TANTO = POCO = 6) Quanto durava invece un lampo? 7) Cosa arrivò un giorno sulla Terra, proveniente dal cielo? 8) Scrivi almeno 3 QUALITA del piccolo sasso nero: 9) Perché quello NON era un sasso qualunque?

6 10) Scrivi se l affermazione è VERA o FALSA: A. Nessuno si accorse del sasso nuovo arrivato V F B. Tutte le cose della Terra smisero di cambiare V F C. All inizio il sasso non si sgretolava, né si scalfiva V F 11) Per fare invecchiare il sasso venuto da lontano si allearono: A. Acqua e aria B. Vento e terra C. Acqua e terra D. Tempo e aria 12) Cosa iniziò a vedersi sulla superficie del sasso? 13) Da cosa si capisce che il sasso continuava a rovinarsi e a rimpicciolire? 14) Dopo qualche anno, il sasso: A. era divenuto un grande sasso vulcanico B. si era trasformato in una spugna ruvida e nera C. era diventato una piccola pietra marrone e fragile D. si era sgretolato completamente 15) Nel testo c è scritto: E col tempo si sgretolò completamente. Completamente significa: A. un po B. interamente C. uno che mente D. parzialmente 16) Dove si sparsero le piccolissime parti che formavano il sasso? 17) Questo brano è un testo: A. realistico B. descrittivo C. umoristico D. fantastico

7 ARGOMENTAZIONI I bambini sono invitati a scrivere le frasi che ritengono più UTILI per la comprensione del testo, a prestare ascolto e a riflettere sulle affermazioni dei compagni. Durante la discussione provano a stabilire relazioni tra gli elementi della storia, a individuare legami e a fare inferenze, motivando le loro opinioni. Alcuni bambini si riferiscono solo al testo letto, altri fanno ricorso a conoscenze o a esperienze personali, altri ancora utilizzano le informazioni ricavate dallo studio storico - geografico e scientifico.

8 NON C ERANO MOSCHE, INSETTI, VERMI, BUFALI Alessia e Angelica

9 COSA ACCADDE AL PICCOLO SASSO NERO Il piccolo sasso nero arrivò un giorno dal cielo sulla TERRA ad una velocità tremenda Sbattè contro un mucchio di sabbia e fece una buca Era un SASSO strano: lucido, lucente, tondeggiante Sembrava una palla di crema indurita Il sasso era sempre uguale, il tempo NON lo cambiava L ACQUA e l ARIA si allearono e riuscirono a fare invecchiare lo strano sasso Sul sasso comparvero delle piccole macchie marroni che poco alla volta si allargarono Dal sasso iniziarono a staccarsi dei pezzettini, così si rovinò e diminuì la sua dimensione Divenne un piccolo ciottolo marrone molto delicato Si sgretolò completamente e le sue PARTICELLE si sparsero su una spiaggia Esse si confusero tra miliardi e miliardi di granelli di sabbia La classe 3^ C di Vinovo

10 Relazioni tra gli elementi della storia Individuazione di legami attraverso le PAROLE DEL TEMPO All inizio della storia del mondo LA TERRA ERA MOLTO DIVERSA E poi C ERA LA PIU ANTICA DI TUTTE LE COSE: IL TEMPO C erano cose che duravano tanto tempo Cose che duravano un attimo Cose rapidissime Cose lentissime MASSI che si consumavano lentamente PIEGHE dell ACQUA e le SCINTILLE dei FUOCHI LAMPO del TEMPORALE Il faticoso FORMARSI delle MONTAGNE TUTTI PERO CAMBIAVANO : CHI PRIMA, CHI POI. NON C ERA PIETRA CHE NON SI TRASFORMASSE, ANCHE SE PIANO, PIANO NEL TEMPO... quindi il TEMPO passò per tutti, ANCHE PER LA PICCOLA PIETRA NERA

11 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI: i metodi didattici della storia I libri, le attività laboratoriali, in classe e fuori della classe, e l utilizzazione dei molti media oggi disponibili, ampliano, strutturano e consolidano questa dimensione di apprendimento. La capacità e la possibilità di usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco, a partire dalle narrazioni e dalle attività laboratoriali e ludiche con i più piccoli, per attraversare molte esperienze esplorative sul passato: un lavoro indispensabile per avvicinare gli alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il fatto storico per indagarne i diversi aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni.

12 LAVORO STORICO: VISIONE DEL PPT REALIZZATO DALL ARCHEOLOGA V. ROLLE PER FAR CONOSCERE IL MESTIERE DELL ARCHEOLOGO E DEI SUOI AIUTANTI, DURANTE LO SCAVO IN UN SITO ARCHEOLOGICO.

13 IN SEGUITO ALLA VISIONE DEL PPT, ABBIAMO CAPITO CHE DOPO UNA DISCUSSIONE COLLETTIVA PER CONFRONTARE LE DIVERSE OPINIONI, RIPORTIAMO SUL QUADERNO LE VARIE FASI DI LAVORO DELL ARCHEOLOGO DURANTE UNO SCAVO

14 Quando l archeologo individua il sito deve: DELIMITARE l area da scavare e prepararla al lavoro archeologico RIPULIRE l area dalle erbacce SUDDIVIDERE la zona in quadrati per aiutare il lavoro dei fotografi e dei disegnatori. TOGLIERE il terreno e i depositi più recenti usando vanghe e pale PORTARE via la terra più profonda con delicatezza, usando piccole cazzuole e pennelli RIMUOVERE poca terra alla volta, strato per strato LASCIARE dei quadrati di terra non scavata, chiamati TESTIMONI. (I testimoni indicano la successione degli strati di terreno, perché sia visibile fino alla fine dei lavori) SCAVARE partendo dallo strato superiore che è anche il più recente

15 ANALIZZARE, di ogni strato, la composizione e i reperti COMPIERE la datazione dei REPERTI. AIUTARE gli studiosi a costruire una linea del tempo verticale, dove inserire tutti i cambiamenti avvenuti in quel determinato sito nelle varie epoche storiche. LA DISCUSSIONE, AVVENUTA IN CLASSE, HA RICHIESTO L UTILIZZO DELL ARGOMENTAZIONE : I BAMBINI SONO STATI INVITATI AD ESPRIMERE IN MODO CHIARO LE FASI DI LAVORO DELL ARCHEOLOGO E A SPIEGARLE DETTAGLIATAMENTE, UTILIZZANDO UN LESSICO PRECISO E UN CORRETTO ORDINE CRONOLOGICO. I COMPAGNI SONO STATI STIMOLATI A PRESTARE ATTENZIONE E A DARE UN GIUDIZIO OBIETTIVO SU QUANTO ESPLICITATO. AL TERMINE, GLI ALUNNI HANNO DOVUTO TROVARE UN CRITERIO COMUNE PER FORMULARE LE FRASI DA TRASCRIVERE NEL TESTO.

16 ORA SAPPIAMO CHE: L ARCHEOLOGO cerca molto attentamente i SITI ARCHEOLOGIGI perché la maggior parte dei REPERTI non è direttamente visibile: lavora come un INVESTIGATORE. Scava per riportare alla luce i REPERTI perché essi si trovano sottoterra. Cerca con attenzione e utilizza diverse tecniche scientifiche. Sa che gli strati si creano uno sopra l altro con il passare del tempo, quindi il più profondo è anche il più antico, mentre gli strati superiori si sono formati in seguito.

17 La disciplina che studia la successione degli strati di terreno e i loro rapporti cronologici (cioè temporali) è la stratigrafia

18 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola, sia valorizzando il territorio come risorsa per l apprendimento.

19

20 (INDICAZIONI NAZIONALI) «La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l imparare dagli errori propri e altrui, l apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie». «La valorizzazione del pensiero spontaneo dei ragazzi consentirà di costruire nel tempo le prime formalizzazioni in modo convincente per ciascun alunno».

21 Dopo aver visto le diapositive relative alla figura dell archeologo e aver compreso come si svolge il suo lavoro e quello dei collaboratori, abbiamo provato anche noi a imitare il mestiere di questo studioso.

22 Le nostre insegnanti hanno costruito un modellino di SITO ARCHEOLOGICO, riproducendolo all interno di un contenitore trasparente. Nel nostro sito c erano 5 strati di terreno diversi, più uno strato superficiale che abbiamo ripulito dalle erbacce e dai rifiuti lasciati dall uomo di oggi. In ogni strato erano presenti reperti e oggetti appartenenti a periodi storici differenti.

23 TI RICORDI DELLE DIAPOSITIVE? Osservando gli strati del terreno, ci siamo ricordati che, nelle diapositive, l archeologa Valentina ci ha spiegato che più lo strato si trova in basso e più è antico, mentre più è situato in alto, più appartiene a epoche vicine alla nostra. NON DOBBIAMO DIMENTICARLO!

24 Suddivisi in gruppo, con pale, piccoli rastrelli e degli scalpellini, abbiamo asportato delicatamente il terreno dei vari strati. Quando abbiamo trovato dei REPERTI, li abbiamo ripuliti con un pennello, osservati con attenzione e CATALOGATI, usando delle schede di rilevamento.

25 RAGIONATO CON L INSEGNANTE

26 1^ GRUPPO: GLI SCAVATERRENO 1^ STRATO

27 Osservazioni relative ai nostri rilevamenti a scavo ultimato Nel PRIMO STRATO (dall alto) abbiamo trovato una moneta di metallo con delle scritte, una boccetta di profumo, una botte di legno e ferro, una brocca di rame, un ciondolo di ferro. Per noi appartengono già al periodo della STORIA perché sono oggetti fatti di materiale abbastanza moderno e li abbiamo trovati in uno strato poco profondo. DIEGO ALESSIA TOMMASO VERONICA - SAMUELE

28 2^ GRUPPO: I RICERCATORI DELLA STORIA 2^ STRATO

29 Rilevamento 2 Nel SECONDO STRATO abbiamo trovato diversi oggetti di argilla, un vaso di legno lavorato, un pezzo di granito e un ciondolo dipinto. Abbiamo pensato che appartenessero a un periodo un po più antico del precedente perché si trovavano più in profondità e ci sembravano oggetti costruiti dall uomo, ma con materiale più semplice. LUDOVICO CHRISTIAN - GIUSEPPE ELENA - ANGELICA

30 3^ GRUPPO: TUTTO TERRA 3^ STRATO

31 Rilevamento 3 Nel TERZO STRATO abbiamo trovato diversi resti di ossa che a noi sembrano umane, una pietra lavica e un arma di legno fossile molto semplice. Secondo noi appartengono al periodo dei PRIMI UOMINI perché gli oggetti sono di legno e lo strato in cui abbiamo scavato era profondo. REBECCA MATTEO FILIPPO CHIARA G - LORENZO

32 4^ GRUPPO: I RICERCATORI 4^ STRATO

33 Rilevamento 4 Nel QUARTO STRATO abbiamo ritrovato diversi resti di ossa di dinosauro e delle impronte fossili di un brontosauro. Appartengono all era che ha preceduto l arrivo dell uomo perché sappiamo che i dinosauri si sono estinti prima che arrivasse l uomo; lo strato è molto profondo. CHIARA F VIRGINIA STEFANO - ANDREA FEDERICO P.

34 5^ GRUPPO: GLI ARCHEO- FOSSILI 5^ STRATO

35 Rilevamento 5 Nel QUINTO STRATO, cioè in quello più profondo, abbiamo trovato dei resti di conchiglie fossili ricoperte di sabbia. Per noi appartengono all era più antica, perché sappiamo che le prime forme di vita si sono formate e sviluppate nell acqua. MARTINA FEDERICO N. DAVIDE ROSSANA - FLAVIO

36 Al termine dello scavo PROVIAMO A costruire una linea del tempo verticale

37 Dove InseriAMO tutti i REPERTI RITROVATI CHE CORRISPONDONO AI cambiamenti avvenuti NEL NOSTRO sito DURANTE Le varie epoche storiche.

38 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI Traguardi di STORIA per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Il bambino usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni

39 POSIZIONIAMO INFINE SULLA LINEA DEL TEMPO ORIZZONTALE tutti I REPERTI RITROVATI NEL NOSTRO SITO

ISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A

ISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A ISTITUTO COMPRENSIVO S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A INS. REDDITI CATIA CURRICOLO DI ITALIANO NELL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO HA ATTIVATO

Dettagli

LA NOSTRA IPOTESI SEMBRA GIUSTA...

LA NOSTRA IPOTESI SEMBRA GIUSTA... LABORATORIO ARCHEOLOGICO DEGLI ALUNNI DI 3 a - 4 a A - 4 a B DELLA Scuola Primaria di Sedegliano Anno Scolastico 2009-2010 LA NOSTRA IPOTESI SEMBRA GIUSTA... Le fotografie sono state scattate nel corso

Dettagli

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA

Dettagli

PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe

PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Titolo: Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Investigazioni sul modello particellare AVVERTENZA: Le domande che

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA S. PIERO

SCUOLA DELL INFANZIA S. PIERO ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA DI AGLIANA SCUOLA DELL INFANZIA DI S. PIERO SCUOLA DELL INFANZIA S. PIERO Insegnanti: Cioli Elvira Gabellini Roberta Innocenti Daniela M.Laura IL TRENO DEI COMPLEANNI PRESENTAZIONE:

Dettagli

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO

UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO Scuola materna italiana Girotondo Umago Educatrici: Jelena Mrak e Roberta Lakošeljac Umago, maggio 2016 PREMESSA Il concetto astratto di tempo è un concetto

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

Istituto Comprensivo di Marrubiu Progetto Continuità tra la Scuola dell Infanzia e la Scuola Primaria Anno scolastico 2008/2009 PROGETTO CONTINUITA

Istituto Comprensivo di Marrubiu Progetto Continuità tra la Scuola dell Infanzia e la Scuola Primaria Anno scolastico 2008/2009 PROGETTO CONTINUITA PROGETTO CONTINUITA MOMENTI CARDINE DEL PROGETTO CONTINUITA Incontro tra i bambini in uscita della scuola dell infanzia e gli alunni delle classi prime della primaria. L incontro ha lo scopo di aprire

Dettagli

Mito degli indiani Yakima

Mito degli indiani Yakima Piancallo, 14 ottobre 2011 Progetto LO SPAZIO Mito degli indiani Yakima Agli inizi del mondo c era solo acqua. Il Grande Capo Lassù viveva su nel cielo tutto solo. Un giorno decide di fare il mondo, viene

Dettagli

GIORGETTO L ANIMALE CHE CAMBIA ASPETTO E L ALFABETO BRAILLE

GIORGETTO L ANIMALE CHE CAMBIA ASPETTO E L ALFABETO BRAILLE GIORGETTO L ANIMALE CHE CAMBIA ASPETTO E L ALFABETO BRAILLE Angela Maltoni e Maria Sanna [abstract] Attraverso l uso dei cinque sensi i bambini hanno appreso l esistenza di altre modalità percettive ed

Dettagli

Gli oggetti e le loro proprietà

Gli oggetti e le loro proprietà Istituto Comprensivo Rignano Incisa Laboratorio del Sapere Scientifico Gli oggetti e le loro proprietà Classe prima B scuola Primaria di Incisa a. s. 2013/2014 Collocazione del percorso effettuato nel

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

1.300 2.500 10.000 5.000

1.300 2.500 10.000 5.000 ORDINE DEI PREZZI RITAGLIA I CARTELLINI DEI PREZZI E INCOLLALI NEL QUADERNO METTENDO I NUMERI IN ORDINE DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ GRANDE. SPIEGA COME HAI FATTO A DECIDERE QUALE NUMERO ANDAVA PRIMA E QUALE

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

Cartella: L esperienza del contare. Attività: CONTIAMO I FAGIOLI

Cartella: L esperienza del contare. Attività: CONTIAMO I FAGIOLI Cartella: L esperienza del contare Attività: CONTIAMO I FAGIOLI www.quadernoaquadretti.it Attività testata da Martina Carola (Gruppo di ricerca sulla scuola primaria del Seminario di Didattica della Matematica

Dettagli

Progetto murale della Scuola Media di Veggiano

Progetto murale della Scuola Media di Veggiano Progetto murale della Scuola Media di Veggiano Durante l ultimo Consiglio di Classe del precedente anno scolastico, è stata fatta la proposta da parte dei rappresentanti del comitato genitori di Veggiano

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Un giorno è arrivato MAGO CUBETTO

Un giorno è arrivato MAGO CUBETTO SCUOLAFACENDO LE DIVERSE FACCE DEL CUBO Luigina Cottino, Silvia Sbaragli T25.1 P. 1/7 Scuola dell infanzia Statale "M. Pieralisi" Morro D Alba - Ancona Istituto Comprensivo Statale San Marcello Ancona

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento

Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento Questa attività è stata proposta nell ambito del Progetto LE PAROLE DELLA SCIENZA in una classe dell I.C. M.L.King di Torino e poi condivisa

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la

Dettagli

ALLA SCOPERTA DI UN MONDO MICROSCOPICO

ALLA SCOPERTA DI UN MONDO MICROSCOPICO ALLA SCOPERTA DI UN MONDO MICROSCOPICO Capire chi siamo, come siamo fatti e in che mondo viviamo sono esigenze vitali delle persone e, in particolare, dei bambini. Bisogna allora cominciare a guardare

Dettagli

Materiale per gli alunni

Materiale per gli alunni Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno

Dettagli

MA TU QUANTO SEI FAI?

MA TU QUANTO SEI FAI? MA TU QUANTO SEI FAI? 1. VALORIZZARE IL PASSATO PER UN FUTURO MIGLIORE a. Quante volte al mese vai a cercare notizie sulla storia del tuo paese/città nella biblioteca comunale? o 3 volte o 1 volta b. Ti

Dettagli

Percorso di Storia e Geografia. per la classe seconda della Scuola Primaria. Insegnante: Di Nucci Nicoletta

Percorso di Storia e Geografia. per la classe seconda della Scuola Primaria. Insegnante: Di Nucci Nicoletta Percorso di Storia e Geografia per la classe seconda della Scuola Primaria Insegnante: Di Nucci Nicoletta Questo percorso è stato svolto nelle classi seconde, nell anno scolastico 2007/2008. In teoria

Dettagli

Dal tridimensionale al bidimensionale

Dal tridimensionale al bidimensionale PRIMARIA OGGI: COMPLESSITÀ E PROFESSIONALITÀ DOCENTE Firenze, 13-14settembre 2013 Dal tridimensionale al bidimensionale Elena Scubla I Circolo Didattico Sesto Fiorentino INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE

Dettagli

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

#$%&' (%&#((%! &#)'!*'!+'$%(),! L Archivio liquido dell Identità arriva in Brasile, incontrando la comunità pugliese di San Paolo. Il cuore della città è l Edificio Italia, un altissimo palazzo che domina su l enorme estensione di questa

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

FIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi

FIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi FIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi UN DISEGNO PER DIRE Terza tappa Il percorso Fiori per dire e raccontare prende avvio dal dono di un fiore che ogni bambino della

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Un percorso didattico sullo sviluppo del lessico sperimentato nelle classi prime elementari: L acquario

Un percorso didattico sullo sviluppo del lessico sperimentato nelle classi prime elementari: L acquario Sperimentazione: Maria Cristina Borghi, Emilia (insegnanti); Giovanna Masiero (supervisione) Redazione del testo: Giovanna Masiero Un percorso didattico sullo sviluppo del lessico sperimentato nelle classi

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Lettere al Direttore. Guida per l insegnante

Lettere al Direttore. Guida per l insegnante Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di cristallizzazione - È capace di cogliere il significato di quanto si impara a scuola. - Sa determinare in quale misura le sue capacità e i

Dettagli

1. Presentazione del programma. 3. Metodologia didattica e contenuti. 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona

1. Presentazione del programma. 3. Metodologia didattica e contenuti. 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona Guida didattica Programma di. Epatente 1. Presentazione del programma 2. Struttura del programma 3. Metodologia didattica e contenuti 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona 5. Raccomandazioni

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti:

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti: Recupero TVI per matricole straniere a.a. 2010-11 Rosella Bozzone Costa - Lingua Italiana (13049 e 92020) Materiale 1b (Rg) TEST D INGRESSO Data Nome Cognome Matr.: Risultato della prova: PROVA DI COMPRENSIONE

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI STORIA

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI STORIA SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI STORIA ANNO SCOLASTICO 2015-2016 INSEGNANTI Sommavilla Patrizia IB Vitrone Valentina IA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

PROVA DI MATEMATICA. Scuola Primaria. Classe Seconda. Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2008 2009

PROVA DI MATEMATICA. Scuola Primaria. Classe Seconda. Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2008 2009 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2008 2009 PROVA DI MATEMATICA Scuola Primaria Classe Seconda Spazio per l etichetta autoadesiva

Dettagli

Io Misuro Tu Misuri Noi Misuriamo. Attività rivolta a alunni di classe II della Scuola Primaria

Io Misuro Tu Misuri Noi Misuriamo. Attività rivolta a alunni di classe II della Scuola Primaria Io Misuro Tu Misuri Noi Misuriamo Attività rivolta a alunni di classe II della Scuola Primaria DA DOVE NASCE L ATTIVITÀ? Dal comune problema di voler misurare la lunghezza. Per scegliere qualcosa di vicino

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

STORIA CLASSE 1 1. COLLOCARE IN SUCCESSIONE TEMPORALE FATTI ED EVENTI VISSUTI. *

STORIA CLASSE 1 1. COLLOCARE IN SUCCESSIONE TEMPORALE FATTI ED EVENTI VISSUTI. * STORIA CLASSE 1 1. COLLOCARE IN SUCCESSIONE TEMPORALE FATTI ED EVENTI VISSUTI. * 1.1 Riconoscere rapporti di successione e collocare nel tempo fatti ed eventi vissuti. 2. RICONOSCERE EMPIRICAMENTE LA DURATA

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

IL LIBRO DELLE NOSTRE STORIE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA MONDOVI BORGO FERRONE SEZIONE GIALLI

IL LIBRO DELLE NOSTRE STORIE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA MONDOVI BORGO FERRONE SEZIONE GIALLI IL LIBRO DELLE NOSTRE STORIE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA MONDOVI BORGO FERRONE SEZIONE GIALLI Storie illustrate e inventate dai bambini durante le attività di apprendimento cooperativo L aereo

Dettagli

ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere

ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE presenta LA NOSTRA VISION Questo documento è in versione facile da leggere - Michele Bertotti - Chiara Billo - Elena Casarsa - Anna Latargia - Lucrezia Pittolo - Erika Pontelli

Dettagli

Prima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI. La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014

Prima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI. La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014 Prima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014 Dalle visioni espresse nel corso della prima parte del seminario spiccano i seguenti temi: Tema della trasparenza

Dettagli

Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo

Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA

Dettagli

INSEGNANTE NORMALE. mi devo occupare in prima persona e nella mia attività di alunni disabili

INSEGNANTE NORMALE. mi devo occupare in prima persona e nella mia attività di alunni disabili INSEGNANTE NORMALE mi devo occupare in prima persona e nella mia attività di alunni disabili il mio mestiere è condurre e favorire apprendimento, crescita e autonomia, attraverso opportune mediazioni didattiche,

Dettagli

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Scheda allegato A) 3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI PROGETTO PER L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Premessa La scuola si fa portavoce dei valori fondamentali

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Museo territoriale del Lago di Bolsena. OFFERTA DIDATTICA A. S. 2015/16 Seminare conoscenza per una nuova coscienza..

Museo territoriale del Lago di Bolsena. OFFERTA DIDATTICA A. S. 2015/16 Seminare conoscenza per una nuova coscienza.. Museo territoriale del Lago di Bolsena OFFERTA DIDATTICA A. S. 2015/16 Seminare conoscenza per una nuova coscienza.. LE NOSTRE STRUTTURE Le strutture che offriamo alle scuole si trovano nella città di

Dettagli

IL TEMPO Pagine per l insegnante

IL TEMPO Pagine per l insegnante IL TEMPO Pagine per l insegnante Il tempo è una successione di avvenimenti, viene percepito grazie a mutamenti e ha una durata valutabile. A volte avvenimenti diversi accadono contemporaneamente; a volte

Dettagli

Tra le varie attività proposte sul tema dell acqua c è stata anche la visione di un film:

Tra le varie attività proposte sul tema dell acqua c è stata anche la visione di un film: Tra le varie attività proposte sul tema dell acqua c è stata anche la visione di un film: La prima richiesta fatta ai bambini è stata di indicare quali film conoscevano che raccontassero storie ambientate

Dettagli

Argomento La frase. Il nocciolo della questione, ovvero la frase nucleare

Argomento La frase. Il nocciolo della questione, ovvero la frase nucleare Argomento La frase Il nocciolo della questione, ovvero la frase nucleare Destinatari: primaria classe terza Obiettivo di riflessione: riconoscere il verbo e i suoi argomenti Durata: 2 ore Attività Individuare

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

L unica linguaggi, consueti. domande e ambiti imprevisti o, comunque, diversi, in generale, da quelli più

L unica linguaggi, consueti. domande e ambiti imprevisti o, comunque, diversi, in generale, da quelli più GIOCHI MATEMATICI ANNO SCOLASTICO PER 2009 SCUOLA - 2010 PRIMARIA Il di Centro Gruppo Matematica di ricerca F. Enriques sulla didattica dell'università della matematica degli Studi nella scuola di Milano,

Dettagli

Il curricolo geografico nella scuola primaria

Il curricolo geografico nella scuola primaria Il curricolo geografico nella scuola primaria 1 La crisi dell insegnamento della geografia in Italia Curricolare (la geografia come transdisciplina) Epistemologica (quale sia il vero obiettivo dell insegnamento

Dettagli

Classe seconda scuola primaria

Classe seconda scuola primaria Classe seconda scuola primaria Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA

Dettagli

Tutti i bambini sono uguali. Ogni persona ha il diritto di esprimere la sua opinione, anche i bambini

Tutti i bambini sono uguali. Ogni persona ha il diritto di esprimere la sua opinione, anche i bambini Tutti i bambini sono uguali I bambini di genitori turchi o bosniaci hanno gli stessi diritti dei bambini di genitori svizzeri. Nessun bambino deve essere penalizzato solo perché ha la pelle di un colore

Dettagli

Questionario di fine modulo Accoglienza

Questionario di fine modulo Accoglienza Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D).

Dettagli

PERCHE ESISTONO IL Dì E LA NOTTE?

PERCHE ESISTONO IL Dì E LA NOTTE? PERCHE ESISTONO IL Dì E LA NOTTE? LEZIONE PROPOSTA IN UNA CLASSE TERZA, formata da 19 alunni. Premetto che sono insegnante unica: insegno tutte le materie, tranne religione; tempo scuola: 24 ore Ho proposto

Dettagli

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.

Dettagli

omune Selva di Cadore

omune Selva di Cadore omune Selva di Cadore Scuola dell'infanzia Viaggio al museo Con questo laboratorio i bimbi avranno un primo approccio alla realta museale. Una visita animata accompagnera i bambini in un viaggio nel tempo

Dettagli

GIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE

GIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE SCHEDA N 2 GIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE Le attività finora illustrate, senza dubbio, avranno condotto i bambini ad usare un lessico adeguato per definire le caratteristiche dei semi. L insegnante

Dettagli

PIANO ANNUALE I.R.C.

PIANO ANNUALE I.R.C. ISTITUTO COMPRENSIVO DI LOGRATO (BS) SCUOLA DELL INFANZIA ZIROTTI DI MACLODIO (BS) PIANO ANNUALE I.R.C. ( INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA) A.A. 2015/2016 INSEGNANTE: Cutrupi Alessia 1. U.d.A. IL DONO

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

CLAUDE MONET, SCOGLI ALLA BELLE-ILE (1886)

CLAUDE MONET, SCOGLI ALLA BELLE-ILE (1886) CLAUDE MONET, SCOGLI ALLA BELLE-ILE (1886) I bambini osservano e descrivono l opera: Il pittore ha disegnato gli scogli ma anche il mare con il pennello a pitturare. Ci sono le rocce assomigliano alle

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

È difficile immaginare un mondo senza soldi, vero? ( forse oggi un pò meno ) Prima che I soldi fossero inventati, la gente doveva acquisire il

È difficile immaginare un mondo senza soldi, vero? ( forse oggi un pò meno ) Prima che I soldi fossero inventati, la gente doveva acquisire il È difficile immaginare un mondo senza soldi, vero? ( forse oggi un pò meno ) Prima che I soldi fossero inventati, la gente doveva acquisire il necessario commerciando/scambiando delle cose Perchè la gente

Dettagli

Pon B4 - Tic for bes: education for all

Pon B4 - Tic for bes: education for all Pon B4 - Tic for bes: education for all CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA Corsiste Maria Domenica Maschi Antonella Montinaro CONTENUTI LA TEORIA DEL BIG BANG LA NASCITA DELLA VITA L EVOLUZIONE DELL UOMO IL

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

DESCRIZIONE DI AMBIENTI UTILIZZO INDICATORI SPAZIALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA

DESCRIZIONE DI AMBIENTI UTILIZZO INDICATORI SPAZIALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA DESCRIZIONE DI AMBIENTI UTILIZZO INDICATORI SPAZIALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA COMPETENZE DA PERSEGUIRE da parte dell alunno non italofono: Esprimersi in modo chiaro e corretto: - Forma

Dettagli

La vera Storia dell acino Pierino

La vera Storia dell acino Pierino L acino Pierino vive su una pianta di VITE insieme a tutti i suoi fratelli. E il RASPO che li tiene tutti uniti a formare un GRAPPOLO D UVA. Pierino è un frutto polposo e succoso. Provate ad assaggiare

Dettagli

le figure geometriche piane.

le figure geometriche piane. Il progetto sperimentale nella classe terza: le figure geometriche piane. In classe terza si è deciso di continuare con l approccio laboratoriale allo studio della geometria e quindi il progetto è stato

Dettagli

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi

Dettagli

I sassi. Dal pasticciamento alle prime osservazioni sui sassi

I sassi. Dal pasticciamento alle prime osservazioni sui sassi I sassi Dal pasticciamento alle prime osservazioni sui sassi I bambini, nell angolo del pasticciamento, hanno giocato con i sassi allineandoli per costruire forme di oggetti, elementi fantastici, gli hanno

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO

Dettagli

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO CASETTE RURALI Case rurali costruite nel 1936 in epoca fascista interno semplice composto da: bagno-cucina-camera da letto e un salottino (tutto di

Dettagli

Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato

Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato Firenze, 5 maggio 2013 Scuola Città Pestalozzi 8 SEMINARIO NAZIONALE SUL CURRICOLO VERTICALE Classe prima e seconda Paola Bertini, Antonio

Dettagli