Ins. MARGARIA Daniela con l Ins. tesista FERRO Alessia
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- Giulio Motta
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1 Ins. MARGARIA Daniela con l Ins. tesista FERRO Alessia
2 INDICAZIONI NAZIONALI Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria:
3 LEGGI CON ATTENZIONE IL SEGUENTE TESTO: IL SASSO ARRIVATO DAL CIELO All inizio della storia del mondo la Terra era molto diversa. Non c erano piante sulle colline né pesci nel mare. Non volavano mosche o altri insetti, non c erano vermi a scavare nella terra né mandrie di bufali in cerca di cibo. Niente uccelli, niente lucertole, neanche una rana che si tuffasse nell acqua. E non c era nemmeno qualcuno che potesse accorgersi che non c erano. C erano sassi e rocce, acqua, terra, venti impetuosi che soffiavano. E poi c era qualcos altro, forse la più antica di tutte le cose: il tempo. Il tempo, infatti, già scorreva e faceva succedere tutte le cose. C erano cose che duravano tanto, come i grandi massi che lentamente venivano consumati dal vento e dall acqua. Altre cose, invece, duravano un attimo, come le pieghe dell acqua e le scintille dei fuochi. E c erano cose rapidissime come il lampo del temporale e cose lentissime come il faticoso formarsi delle montagne. Tutti, però, cambiavano: chi prima, chi poi. Non c era pietra, per quanto grande, che non si trasformasse, anche se piano piano nel tempo. Arrivò un giorno sulla Terra, dal cielo, un piccolo sasso nero. Arrivò di notte a gran velocità e sbatté contro un mucchio di sabbia scavando una piccola buca. Era un sasso strano. Era lucido e lucente e aveva una forma tondeggiante: non era un sasso qualunque perché aveva una forma insolita. Sembrava una palla di crema indurita, oppure un ammasso di cioccolata liquida che si fosse rappresa, diventando dura come un sasso.
4 Naturalmente, nessuno si accorse del nuovo arrivato e tutto continuò a procedere normalmente. Anzi no, quasi tutto. Infatti, mentre tutte le cose della Terra continuavano a cambiare e a trasformarsi con il passare del tempo, il sasso cascato dal cielo sulla Terra era sempre uguale : lucido, lucente, duro e solido. Sembrava che nessuno potesse riuscire a farlo cambiare; sembrava che il tempo, per lui, non passasse mai. Non c era verso di consumarlo un po o di scavarlo: niente riusciva a sgretolarlo o a scalfirlo. Ma il tempo doveva passare per tutti, anche per la piccola pietra nera e fu così che un bel giorno l acqua e l aria si allearono e riuscirono a fare quello in cui nessun altro era riuscito: fare invecchiare il sasso venuto da lontano. Sulla sua superficie cominciarono a comparire delle piccole macchie marroni. Molto lentamente le macchioline si estesero, e tutto il sasso ne fu ricoperto: aveva ormai perso il suo aspetto lucido e lucente. A poco a poco, inoltre, cominciarono a staccarsi dei pezzettini dal sasso, che continuava a rovinarsi e a diminuire le sue dimensioni. Dopo qualche anno, il sasso era diventato un piccolo ciottolo marrone e fragile. E col tempo si sgretolò completamente. Le piccole particelle che lo componevano si sparsero in una grande spiaggia, confondendosi tra miliardi e miliardi di granelli di sabbia. da Le favole dell alchimista T. Pera e R. Carpignano - BAOBAB editore
5 COMPRENSIONE DEL TESTO Il sasso arrivato dal cielo 1) Com era la Terra all inizio del mondo? 2) Scrivi almeno 3 cose che NON c erano in quel tempo. _1) 2) 3) 3) Secondo te che cosa significa E non c era nemmeno qualcuno che potesse accorgersi che non c erano? 4) Qual era la cosa più antica di tutto? A. L acqua B. I venti C. Il tempo D. La terra 5) Trascrivi dal testo una cosa che durava molto tempo e una che durava poco tempo: TANTO = POCO = 6) Quanto durava invece un lampo? 7) Cosa arrivò un giorno sulla Terra, proveniente dal cielo? 8) Scrivi almeno 3 QUALITA del piccolo sasso nero: 9) Perché quello NON era un sasso qualunque?
6 10) Scrivi se l affermazione è VERA o FALSA: A. Nessuno si accorse del sasso nuovo arrivato V F B. Tutte le cose della Terra smisero di cambiare V F C. All inizio il sasso non si sgretolava, né si scalfiva V F 11) Per fare invecchiare il sasso venuto da lontano si allearono: A. Acqua e aria B. Vento e terra C. Acqua e terra D. Tempo e aria 12) Cosa iniziò a vedersi sulla superficie del sasso? 13) Da cosa si capisce che il sasso continuava a rovinarsi e a rimpicciolire? 14) Dopo qualche anno, il sasso: A. era divenuto un grande sasso vulcanico B. si era trasformato in una spugna ruvida e nera C. era diventato una piccola pietra marrone e fragile D. si era sgretolato completamente 15) Nel testo c è scritto: E col tempo si sgretolò completamente. Completamente significa: A. un po B. interamente C. uno che mente D. parzialmente 16) Dove si sparsero le piccolissime parti che formavano il sasso? 17) Questo brano è un testo: A. realistico B. descrittivo C. umoristico D. fantastico
7 ARGOMENTAZIONI I bambini sono invitati a scrivere le frasi che ritengono più UTILI per la comprensione del testo, a prestare ascolto e a riflettere sulle affermazioni dei compagni. Durante la discussione provano a stabilire relazioni tra gli elementi della storia, a individuare legami e a fare inferenze, motivando le loro opinioni. Alcuni bambini si riferiscono solo al testo letto, altri fanno ricorso a conoscenze o a esperienze personali, altri ancora utilizzano le informazioni ricavate dallo studio storico - geografico e scientifico.
8 NON C ERANO MOSCHE, INSETTI, VERMI, BUFALI Alessia e Angelica
9 COSA ACCADDE AL PICCOLO SASSO NERO Il piccolo sasso nero arrivò un giorno dal cielo sulla TERRA ad una velocità tremenda Sbattè contro un mucchio di sabbia e fece una buca Era un SASSO strano: lucido, lucente, tondeggiante Sembrava una palla di crema indurita Il sasso era sempre uguale, il tempo NON lo cambiava L ACQUA e l ARIA si allearono e riuscirono a fare invecchiare lo strano sasso Sul sasso comparvero delle piccole macchie marroni che poco alla volta si allargarono Dal sasso iniziarono a staccarsi dei pezzettini, così si rovinò e diminuì la sua dimensione Divenne un piccolo ciottolo marrone molto delicato Si sgretolò completamente e le sue PARTICELLE si sparsero su una spiaggia Esse si confusero tra miliardi e miliardi di granelli di sabbia La classe 3^ C di Vinovo
10 Relazioni tra gli elementi della storia Individuazione di legami attraverso le PAROLE DEL TEMPO All inizio della storia del mondo LA TERRA ERA MOLTO DIVERSA E poi C ERA LA PIU ANTICA DI TUTTE LE COSE: IL TEMPO C erano cose che duravano tanto tempo Cose che duravano un attimo Cose rapidissime Cose lentissime MASSI che si consumavano lentamente PIEGHE dell ACQUA e le SCINTILLE dei FUOCHI LAMPO del TEMPORALE Il faticoso FORMARSI delle MONTAGNE TUTTI PERO CAMBIAVANO : CHI PRIMA, CHI POI. NON C ERA PIETRA CHE NON SI TRASFORMASSE, ANCHE SE PIANO, PIANO NEL TEMPO... quindi il TEMPO passò per tutti, ANCHE PER LA PICCOLA PIETRA NERA
11 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI: i metodi didattici della storia I libri, le attività laboratoriali, in classe e fuori della classe, e l utilizzazione dei molti media oggi disponibili, ampliano, strutturano e consolidano questa dimensione di apprendimento. La capacità e la possibilità di usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco, a partire dalle narrazioni e dalle attività laboratoriali e ludiche con i più piccoli, per attraversare molte esperienze esplorative sul passato: un lavoro indispensabile per avvicinare gli alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il fatto storico per indagarne i diversi aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni.
12 LAVORO STORICO: VISIONE DEL PPT REALIZZATO DALL ARCHEOLOGA V. ROLLE PER FAR CONOSCERE IL MESTIERE DELL ARCHEOLOGO E DEI SUOI AIUTANTI, DURANTE LO SCAVO IN UN SITO ARCHEOLOGICO.
13 IN SEGUITO ALLA VISIONE DEL PPT, ABBIAMO CAPITO CHE DOPO UNA DISCUSSIONE COLLETTIVA PER CONFRONTARE LE DIVERSE OPINIONI, RIPORTIAMO SUL QUADERNO LE VARIE FASI DI LAVORO DELL ARCHEOLOGO DURANTE UNO SCAVO
14 Quando l archeologo individua il sito deve: DELIMITARE l area da scavare e prepararla al lavoro archeologico RIPULIRE l area dalle erbacce SUDDIVIDERE la zona in quadrati per aiutare il lavoro dei fotografi e dei disegnatori. TOGLIERE il terreno e i depositi più recenti usando vanghe e pale PORTARE via la terra più profonda con delicatezza, usando piccole cazzuole e pennelli RIMUOVERE poca terra alla volta, strato per strato LASCIARE dei quadrati di terra non scavata, chiamati TESTIMONI. (I testimoni indicano la successione degli strati di terreno, perché sia visibile fino alla fine dei lavori) SCAVARE partendo dallo strato superiore che è anche il più recente
15 ANALIZZARE, di ogni strato, la composizione e i reperti COMPIERE la datazione dei REPERTI. AIUTARE gli studiosi a costruire una linea del tempo verticale, dove inserire tutti i cambiamenti avvenuti in quel determinato sito nelle varie epoche storiche. LA DISCUSSIONE, AVVENUTA IN CLASSE, HA RICHIESTO L UTILIZZO DELL ARGOMENTAZIONE : I BAMBINI SONO STATI INVITATI AD ESPRIMERE IN MODO CHIARO LE FASI DI LAVORO DELL ARCHEOLOGO E A SPIEGARLE DETTAGLIATAMENTE, UTILIZZANDO UN LESSICO PRECISO E UN CORRETTO ORDINE CRONOLOGICO. I COMPAGNI SONO STATI STIMOLATI A PRESTARE ATTENZIONE E A DARE UN GIUDIZIO OBIETTIVO SU QUANTO ESPLICITATO. AL TERMINE, GLI ALUNNI HANNO DOVUTO TROVARE UN CRITERIO COMUNE PER FORMULARE LE FRASI DA TRASCRIVERE NEL TESTO.
16 ORA SAPPIAMO CHE: L ARCHEOLOGO cerca molto attentamente i SITI ARCHEOLOGIGI perché la maggior parte dei REPERTI non è direttamente visibile: lavora come un INVESTIGATORE. Scava per riportare alla luce i REPERTI perché essi si trovano sottoterra. Cerca con attenzione e utilizza diverse tecniche scientifiche. Sa che gli strati si creano uno sopra l altro con il passare del tempo, quindi il più profondo è anche il più antico, mentre gli strati superiori si sono formati in seguito.
17 La disciplina che studia la successione degli strati di terreno e i loro rapporti cronologici (cioè temporali) è la stratigrafia
18 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola, sia valorizzando il territorio come risorsa per l apprendimento.
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20 (INDICAZIONI NAZIONALI) «La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l imparare dagli errori propri e altrui, l apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie». «La valorizzazione del pensiero spontaneo dei ragazzi consentirà di costruire nel tempo le prime formalizzazioni in modo convincente per ciascun alunno».
21 Dopo aver visto le diapositive relative alla figura dell archeologo e aver compreso come si svolge il suo lavoro e quello dei collaboratori, abbiamo provato anche noi a imitare il mestiere di questo studioso.
22 Le nostre insegnanti hanno costruito un modellino di SITO ARCHEOLOGICO, riproducendolo all interno di un contenitore trasparente. Nel nostro sito c erano 5 strati di terreno diversi, più uno strato superficiale che abbiamo ripulito dalle erbacce e dai rifiuti lasciati dall uomo di oggi. In ogni strato erano presenti reperti e oggetti appartenenti a periodi storici differenti.
23 TI RICORDI DELLE DIAPOSITIVE? Osservando gli strati del terreno, ci siamo ricordati che, nelle diapositive, l archeologa Valentina ci ha spiegato che più lo strato si trova in basso e più è antico, mentre più è situato in alto, più appartiene a epoche vicine alla nostra. NON DOBBIAMO DIMENTICARLO!
24 Suddivisi in gruppo, con pale, piccoli rastrelli e degli scalpellini, abbiamo asportato delicatamente il terreno dei vari strati. Quando abbiamo trovato dei REPERTI, li abbiamo ripuliti con un pennello, osservati con attenzione e CATALOGATI, usando delle schede di rilevamento.
25 RAGIONATO CON L INSEGNANTE
26 1^ GRUPPO: GLI SCAVATERRENO 1^ STRATO
27 Osservazioni relative ai nostri rilevamenti a scavo ultimato Nel PRIMO STRATO (dall alto) abbiamo trovato una moneta di metallo con delle scritte, una boccetta di profumo, una botte di legno e ferro, una brocca di rame, un ciondolo di ferro. Per noi appartengono già al periodo della STORIA perché sono oggetti fatti di materiale abbastanza moderno e li abbiamo trovati in uno strato poco profondo. DIEGO ALESSIA TOMMASO VERONICA - SAMUELE
28 2^ GRUPPO: I RICERCATORI DELLA STORIA 2^ STRATO
29 Rilevamento 2 Nel SECONDO STRATO abbiamo trovato diversi oggetti di argilla, un vaso di legno lavorato, un pezzo di granito e un ciondolo dipinto. Abbiamo pensato che appartenessero a un periodo un po più antico del precedente perché si trovavano più in profondità e ci sembravano oggetti costruiti dall uomo, ma con materiale più semplice. LUDOVICO CHRISTIAN - GIUSEPPE ELENA - ANGELICA
30 3^ GRUPPO: TUTTO TERRA 3^ STRATO
31 Rilevamento 3 Nel TERZO STRATO abbiamo trovato diversi resti di ossa che a noi sembrano umane, una pietra lavica e un arma di legno fossile molto semplice. Secondo noi appartengono al periodo dei PRIMI UOMINI perché gli oggetti sono di legno e lo strato in cui abbiamo scavato era profondo. REBECCA MATTEO FILIPPO CHIARA G - LORENZO
32 4^ GRUPPO: I RICERCATORI 4^ STRATO
33 Rilevamento 4 Nel QUARTO STRATO abbiamo ritrovato diversi resti di ossa di dinosauro e delle impronte fossili di un brontosauro. Appartengono all era che ha preceduto l arrivo dell uomo perché sappiamo che i dinosauri si sono estinti prima che arrivasse l uomo; lo strato è molto profondo. CHIARA F VIRGINIA STEFANO - ANDREA FEDERICO P.
34 5^ GRUPPO: GLI ARCHEO- FOSSILI 5^ STRATO
35 Rilevamento 5 Nel QUINTO STRATO, cioè in quello più profondo, abbiamo trovato dei resti di conchiglie fossili ricoperte di sabbia. Per noi appartengono all era più antica, perché sappiamo che le prime forme di vita si sono formate e sviluppate nell acqua. MARTINA FEDERICO N. DAVIDE ROSSANA - FLAVIO
36 Al termine dello scavo PROVIAMO A costruire una linea del tempo verticale
37 Dove InseriAMO tutti i REPERTI RITROVATI CHE CORRISPONDONO AI cambiamenti avvenuti NEL NOSTRO sito DURANTE Le varie epoche storiche.
38 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI Traguardi di STORIA per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Il bambino usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni
39 POSIZIONIAMO INFINE SULLA LINEA DEL TEMPO ORIZZONTALE tutti I REPERTI RITROVATI NEL NOSTRO SITO
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