Giovanni Dimauro. Sistemi multimediali. Dalla progettazione degli elementi all e-learning

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2 Giovanni Dimauro Sistemi multimediali Dalla progettazione degli elementi all e-learning

3 Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 A/B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: settembre 2009

4 Indice 9 Capitolo I Nuovi media per la comunicazione e la formazione 1.1. Il multimedia, Multimedia per la formazione, L ipertesto, base del multimedia, Questionari e test, La rete Internet, Progettazione e realizzazione del multimedia, Tema del multimedia, L interfaccia con l utente, Progettazione preliminare, I percorsi logici, I credits e la bibliografia, La revisione finale del progetto, Capitolo II Dalle origini del suono all audio per il multimedia 2.1. Il suono, fenomeno fisico, Ampiezza e frequenza del suono, Il segnale, Suono analogico e audio digitale, Conversione da digitale ad analogico, Ulteriori considerazioni su digitale ed analogico, Formati digitali, Compressione dell audio, Streaming dell audio, L audio nel multimedia, Il controllo dell audio nel multimedia, Primo esempio: corso multimediale di lingua inglese, Secondo esempio: corso di formazione aziendale, Terzo esempio: opera letteraria multimediale, con testo recitato, Capitolo III L immagine, dalla realtà al multimedia 3.1. Le immagini nella comunicazione, La luce ed il sistema visivo, Modelli di colori, Modello RGB (colori additivi), Modello CMYK (colori sottrattivi) Tipi di Immagini, Editing delle immagini, Rimozione o introduzione di rumore, Cambio colore selettivo, Orientamento, Correzione prospettica e distorsione, Effetti speciali, Trasmissione di 5

5 6 Indice immagini ad alta risoluzione e immagini panoramiche, Photo Stitching, Capitolo IV Acquisizione ed elaborazione dell immagine per il multimedia 4.1. Acquisizione di immagini, Interpolazione 4.2. Dispositivi di acquisizione, La macchina fotografica: dall analogico al digitale, L obiettivo, Diaframma e otturatore, Fotocamera digitale, Scanner, La scelta della risoluzione, Preparare un immagine per il monitor, Preparare un immagine per la stampa, Il tipo di scansione per le immagini, Formati digitali, Il formato GIF, Il formato BMP, Il formato PNG, Il formato TIFF, Il Formato RAW, Il formato JPEG, Compressione delle immagini, Algoritmo di compressione Run Lenght Encoding (RLE) Algoritmi di compressione Lempel-Ziv Algoritmo di compressione Deflate Algoritmo di compressione JPEG Capitolo V Elementi del video per le produzioni multimediali 5.1. Introduzione al video, Persistenza visiva, Video analogico e digitale, La realizzazione del video, La sceneggiatura e lo storyboard, Il set e la telecamera, La ripresa delle scene, Ripresa di prospettive diverse, Ripresa frequente dei primi piani, Riprese panoramiche, Ripresa integrale delle azioni, Riprese speciali, motion capture e stop motion, Il montaggio, Analogia tra le scene, Parallelismo di scene, Azioni causali, Flashback, Trasmissione di sensazioni e contrasti, Le transizioni, Effetti per le transizioni, Taglio netto di scena, Assolvenza/Dissolvenza, Dissolvenza incrociata, Altri effetti, Gestione della traccia audio nelle transizioni, Effetti speciali Video, Deinteriacciamento, Il sottofondo musicale, Rendering, For-

6 Indice 7 mati video, Algoritmi di compressione video, Compressione MPEG 1 ed MPEG 2, Compressione MPEG 4, Compressione DivX, Compressione XviD, Compressione Windows Media Video, Compressione Real Video, Capitolo VI Elementi di progettazione di corsi e-learning 6.1. Introduzione all e-learning, La tecnologia per l elearning, Gli attori nella formazione e-learning, La gestione ed organizzazione del progetto e-learning, Progettazione dei contenuti, Multimedialità ed interattività, La realizzazione dei contenuti, La realizzazione del progetto grafico, La stesura di worksheet e storyboard, La produzione dei contenuti e degli elementi mediali, Gli strumenti multimediali e di authoring, L approccio dei learning object, Introduzione alla realizzazione pratica di un modulo didattico per e- learning, Uso di opere protette nella produzione di didattica per e-learning, Elementi del diritto d autore, La Legge n. 633 del 22 aprile 1941, La libera utilizzazione delle opere secondo l articolo 70, Specificità di alcuni elementi mediali, Capitolo VII Software per la realizzazione di elementi di multimedia e di prodotti multimediali 7.1. Introduzione, Software per la elaborazione di testi, Software per la elaborazione dell audio, Software per la elaborazione delle immagini, Software per la elaborazione del video, Software per la creazione di animazioni, Software per la elaborazione di multimedia, ipermedia e e- learning content, 231

7 Capitolo I Nuovi media per la comunicazione e la formazione 1.1. Il multimedia La diffusione delle tecnologie digitali ha accresciuto notevolmente l interesse per i titoli digitali, anche interattivi. Di essi ne sono state proposte numerose classificazioni, per lo più basate sul tipo di contenuti, sul tipo di organizzazione delle informazioni o con riferimento all interazione con l utente. Un titolo elettronico multimediale è da intendersi qui un mezzo di comunicazione, di formazione, di supporto alla didattica, il cui contenuto si presenti in forma testuale ma con largo uso di grafica, video, audio, animazioni. Il multimedia offre inoltre una possibilità di interazione con l utente. Per chiarire meglio il concetto lo differenziamo da quello di prodotto ipermediale che invece si caratterizza particolarmente nel rapporto che si instaura fra il fruitore ed il contenuto. La distinzione non è qualitativa, multimedia ed ipermedia si diversificano non per qualità ma per obiettivi. Importante è sapere in cosa consiste la differenza, rammentando che il suffisso multi ha il significato di un gran numero di, mentre iper indica un oltre che intendiamo come superiorità relazionale con l utente. Il multimedia è basato su un metodo comunicativo che può richiedere più o meno attenzione, può essere più o meno complesso, ma non comporta una innovazione nel modo di apprendere, non richiede all utente di impegnarsi in processi di scoperta. Un prodotto ipermediale richiede un 9

8 10 Capitolo I approccio alla conoscenza diverso poiché in esso manca la linearità del processo conoscitivo: le conoscenze, le informazioni vengono associate fra loro e non necessariamente organizzate in sequenza. Da un punto di vista più pratico per multimedia si intende un particolare titolo elettronico interattivo, tipicamente utile alla didattica o alla comunicazione, con possibilità di navigazione non sequenziale e che si avvale di vari elementi per comunicare: musica, testo, ipertesto, immagini, animazioni, foto, filmati, disegni ecc. Sono gli stessi elementi che si usano per comunicare comunemente tra gli uomini o per intrattenerli, ma raramente questi elementi vengono utilizzati tutti contemporaneamente ed in sincronia e armonia tra loro. Alcuni studiosi invece usano per questa accezione il termine ipermedia, per sottolineare, come già detto, l alto valore ipertestuale presente in questo particolare titolo e per distinguerlo da ogni altra forma di multimedialità artistica: di fatto il termine multi mediale può riferirsi anche a forme artistiche espresse mediante più modalità rappresentative come, ad esempio, l opera lirica che può prevedere musica, canto, recitazione, scenografia, balletto ecc. Lo stesso discorso potrebbe farsi per cinema e televisione, per gli spettacoli multimediali così come anche per le pubblicazioni multimediali che integrano libro e CD. Ci sono quindi altre forme di multi medialità, ma solo se la si vuole intendere in senso riduttivo e cioè collegata solo al termine (multimedia = molti media): per multimedia vogliamo qui intendere uno strumento elettronico, digitale e solo per questo in grado di essere interattivo e di permettere una navigazione non sequenziale. La classificazione schematica più semplice dei titoli elettronici, per l uso che qui se ne vuole fare, è dunque la seguente: testo: è un ambiente in cui le informazioni sono collegate tra loro in modo sequenziale, secondo uno schema stabilito dall autore; ipertesto: è un ambiente in cui le informazioni sono collegate tra loro in modo non sequenziale, reticolare, secondo uno schema definito dall autore ma in modo tale che il lettore possa personalizzare il percorso di lettura; multimedia: è un ambiente in cui le informazioni sono organizzate utilizzando i linguaggi e i codici di più mezzi di co-

9 Nuovi media per la comunicazione e la formazione 11 municazione, tipicamente scrittura, suono, immagine statica, immagine dinamica; ipermedia: è un ambiente in cui le informazioni sono organizzate utilizzando i linguaggi e i codici di più mezzi di comunicazione all interno di una struttura reticolare e non sequenziale, secondo uno schema definito dall autore ma in modo tale che il lettore possa personalizzare il percorso di lettura. Il tema della realizzazione di multimedia è molto complesso e può essere affrontato da varie angolazioni, prendendo in esame, ad esempio, le implicazioni progettuali e organizzative legate all uso di specifici strumenti per la produzione di ipertesti e multimedia ovvero prendendo in esame le differenze tra ambienti testuali, multimediali e ipermediali a livello di potenzialità comunicative ed espressive. Notevole interesse rivestono inoltre i temi relativi alla creazione ed elaborazione degli elementi alla base dei multimedia e degli ipermedia ed invero in questo testo ce ne occuperemo con particolare cura. Intenderemo multimedia e ipermedia non distinti, qualora non esplicitamente detto Multimedia per la formazione Quando il multimedia ha come finalità la formazione, l autoformazione o anche solo la formazione assistita in parte dal computer, essa rappresenta una alternativa elettronica al libro o un suo naturale completamento. Titoli di questo genere vengono commissionati ad esempio da aziende per la formazione o l aggiornamento del proprio personale. In essi spesso si tiene ancora conto delle modalità di approccio tradizionale della stampa, e cioè la linearità dei contenuti, ma sempre più il modo di strutturare i contenuti all interno di un ipertesto o di un multimedia tende a slegare i contenuti stessi dal vincolo della linearità almeno temporale (v. figura 1.1.). Nei capitoli del multimedia l utente prosegue di videata in videata o attraverso più passaggi di avanzamento nella stessa videata: per esempio, inizialmente appare la grafica, poi appare il testo ed infine l animazione. Questo tipo di organizzazione dei contenuti è molto utile da un punto di vista progettuale perché permette di dosare l informazione. Nello stesso capitolo l utente può tornare indietro di una vi-

10 12 Capitolo I deata o, a seconda dell impostazione data dal progettista, step by step: anche all interno della stessa videata spesso si preferisce questa soluzione perché, pur se può essere decisamente più lungo il ritorno indietro di alcune videate, esso permette di ritornare sui singoli momenti di una stessa videata. Generalmente i corsi multimediali sono provvisti di una guida al corso e di un glossario e la loro consultazione è resa possibile con l attivazione di pulsanti presenti in tutte le pagine del multimedia (v. figura 1.2.). Un altro ausilio che è quasi sempre offerto è il numero di videata visualizzata dall utente in ogni momento, rispetto al numero complessivo di videate dell unità didattica (sezione, capitolo, ecc.): per esempio, pagina 10/35 indica che l utente sta visualizzando la videata 10 di un capitolo che ne contiene 35. Questo aspetto è importante perché aiuta Figura 1.1. Esempio di multimedia per autoformazione.

11 Nuovi media per la comunicazione e la formazione 13 l utente a mantenere l orientamento e soprattutto a sapere quante videate deve ancora studiare per giungere alla fine del capitolo: un libro si può sfogliare, guardare nel suo spessore, esso rende più facile la stima dell impegno e del tempo necessari per studiarlo, mentre un titolo elettronico rende queste comuni operazioni piuttosto complesse, e così una delle possibili indicazioni non può che venire dal numero di videate. Figura 1.2. Esempi di Glossario.