L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica
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- Gilda Cecchini
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1 L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica Progetto di Ricercare per Fare Clinica NPI A.O. S.Gerardo Monza - Associazione Capirsi Down Monza - Scuole Snodo Handicap Monza-Brianza
2 temi di riferimento: ritardo mentale / sindrome di Down linguaggio / lingua scritta sviluppo dei processi di apprendimento
3 Obiettivi - l apprendimento della letto-scrittura nel bambino con ritardo mentale e del linguaggio - dalla fase prealfabetica alla fase alfabetica - il passaggio dal linguaggio orale a quello scritto È possibile utilizzare il testo scritto per imparare a parlare? Oppure prima di insegnare la lettura e la scrittura è necessario che un bambino possieda una buona organizzazione del linguaggio?
4 Partiamo da...s. Down Diagnosi precoce e certa approfondimento dei meccanismi neuropatologici studio di prassi riabilitative trasferibilità dell esperienza ad altre patologie
5 Il Ritardo Mentale nella Sindrome di Down Quadro sindromico su base genetica: una zona pari al 5% del cromosoma 21 (26 geni sub band 21q22.2) Le alterazioni colpiscono principalmente: SNC, cuore, sistema immunitario, aspetti somatici
6 Nello sviluppo della persona con S.Down è il ritardo mentale che, più di tutte le altre situazioni di fragilità o diversità, biologica condiziona la qualità della vita Il ritardo mentale è un quadro complesso con caratteristiche centrali comuni e stabili, ma che si differenzia in ogni persona con caratteristiche specifiche
7 Meccanismi neuropatologigi Alterazioni genetiche alterazioni biochimiche e anatomiche disturbo di singole funzioni disturbo dello sviluppo
8 Il sisema nervoso provvede al controllo di funzioni sensoriale integrativa motoria sistema vegetativo Sistema nervoso Coscienza Pensiero Progetti Memoria Informazione Selezione Controllo Recettori sensitivi Esterni Vista udito Odorato Gusto Tatto Interni Organi effettori Muscoli motricità linguaggio sistema vegetativo
9 I lobi corticali: frontale,parietale, occipitale, temporale
10 Aree funzionali
11 Aree funzionali Aree motorie: lobo frontale posteriore Motoria singole attività muscolari Premotoria movimenti coordinati Area di Broca movimenti per linguaggio Area sensoriale: lobo parietale sensibilità Area visiva: lobo occipitale Area uditiva: lobo temporale superiore Area di Wernicke:lobo temporale integrazione sensoriale (linguaggio) Area memoria: lobo temporale inferiore Area prefrontale elaborazione pensiero
12 Sistema limbico: amigdala, ippocampo, regola attività emozionali, comportamentali memoria
13 memoria a breve termine (memoria di lavoro) amigdala-ippocampo- n.caudato a medio termine a lungo termine - implicita (procedurale) - esplicita semantica - episodica
14 Alterazioni biochimiche e anatomiche 4 geni interessano in particolare lo sviluppo del SNC producendo alterazioni biochimiche precoci: canali K proteina chinasi processi di ossidazione a livello mitocondriale Le alterazioni biochimiche precoci si traducono nelle alterazioni morfologiche che diventano evidenti dopo il 2-4 mese Le alterazioni anatomiche riguardano la riduzione delle dimensioni e la configurazione del lobo frontale e temporale
15 minor densità neuronale 20-50% in particolare nel 2 e 4 strato corticale anomalie nella sinaptogenesi (densità e ampiezza della zona di contatto) riduzione delle formazioni dendritiche dopo 4 mese ritardo di mielinizzazione (lobo frontale e temporale) disfunzione degli ologodendrociti prevalenza della microglia
16 CARATTERISTICHE DELLO SVILUPPO DEL BAMBINO DOWN Il livello complessivo di sviluppo è variabile, ma comunemente e presente un ritardo mentale di grado medio. L evoluzione delle varie aree di sviluppo è atipica e si presenta con un quadro disarmonico L evoluzione delle aree motoria ed affettivorelazionale è piu completa di quella delle aree cognitive e linguistica.
17 L intelligenza può essere definita come la capacità di cogliere i nessi tra i vari momenti dell esperienza processo attivo legato al funzionamento SNC la conoscenza si basa sulla capacità di trasformare la realtà in rappresentazioni mentali, stabilendo rapporti sempre più complessi ed astratti
18 sviluppo motorio, sviluppo del linguaggio sviluppo cognitivo sono interdipendenti e indivisibili dai primi gesti del bambino piccolo si organizzano le azioni finalizzate, dalla comunicazione gestuale si passa al linguaggio
19 Ritardo mentale Difetto di sviluppo delle funzioni astrattive della conoscenza di comprensione, di sintesi, di adattamento Permanenza di un pensiero dipendente dall esperienza e dalle sue rappresentazioni Non ritardo di sviluppo, ma ritardo strutturale legato ad un disturbo dell organizzazione mentale
20 Il ritardo mentale si evidenzia progressivamete con la crescita con l emergere di tappe o appuntamenti funzionali in cui l aspetto della rappresentazione, della concettualizzazione diventa più importante
21 Nel bambino piccolo parliamo di quoziente di sviluppo (Q.S.), vengono valutate delle capacità che hanno la caratteristica della globalità e sono strettamente collegate all attività corporea. Il Q.S. precoce è scarsamente collegato al Q.I.
22 Nella S. Down è presente una ridotta specializzazione delle funzione di base: attenzione percezione visiva, uditiva, tattile,cinestesiche e propriocettive, olfattive e gustative) memoria a breve termine (uditiva) scarso coordinamento delle diverse abilità
23 Sviluppo psicomotorio Organizzazione visiva/ contatto visivo difficoltà nella fase precoce (fissazione,movimenti oculari, sorriso) Organizzazione motoria Difficoltà e ritardo legate all ipotonia e al coordinamento (controllo capo, cifosi, movimenti in iperestensione, prensione, ritardo posturale) Difficoltà nel passaggio alle prassie e alle gnosie (differente modalità di esecuzione delle prove)
24 Sviluppo del linguaggio Il ritardo del linguaggio > ritardo cognitivo Il linguaggio presenta la comprensione verbale > la produzione verbale lo sviluppo lessicale > sviluppo sintattico
25 Ritardo mentale e apprendimento L apprendimento è un processo attivo di riequilibrio delle esperienze. Nel ritardo mentale la struttura è troppo equilibrata ed è presente: - una difficoltà di analisi e di sintesi dei dati - una tendenza alla concretezza - una difficoltà nei processi d astrazione Queste difficoltà portano a comportamenti descritti come: - attenzione labile o distraibilità - passività e dipendenza - ripetitività e rigidità - difficoltà ad analizzare e a fare delle scelte
26 Dalle parole dette alle parole scritte: la letto-scrittura può favorire l apprendimento del linguaggio nei bambini con S. Down? Ogni bambino con S.Down presenta caratteristiche individuali specifiche Il problema centrale è il ritardo mentale Specificità del ritardo di linguaggio che coinvolge l espressione verbale più che la comprensione insufficiente capacità di analisi fonologica deficit di memoria verbale a breve termine buona utilizzazione della memoria visuo-spaziale
27 Locomotore Pers. Soc. Udito Ling. Coord O/M Performance Rag. Pratico Matteo D.S. E.C.113 Giorgio C E.C. 131 Matteo C. E.C.96 Mattia E. E.C. 120 Sara G. E.C. 61 Eleonora O. E.C.122 Federico M E.C. 62 Luca C E.C. 54 Milvia D E. C 99 Francesca T E.C. 117 Simone F E.C. 87 Alessio L.G. E.C.74 Daniele C. E.C. 103
28 Fattori coivolti nello sviluppo del linguaggio sviluppo neurofunzionale: attenzione, memoria deficit uditivi deficit analisi acustica disturbo articolatorio (ipotonia muscolatura facciale, coordinamento di complessa sequenza motoria, coordinamento con respirazione) sviluppo cognitivo sviluppo emotivo - relazionale
29 Linguaggio orale scrittura
30 neuroscienze il funzionamento dei neurotrasmettitori nelle sinapsi; i meccanismi biologici alla base dell'apprendimento; come i geni contribuiscono al neurosviluppo nell'embrione e nella crescita la struttura ed il funzionamento dei circuiti neurali complessi come la percezione, la memoria e il linguaggio.
31 Sviluppo del sistema nervoso e apprendimento Attraverso il sistema nervoso, le cellule nervose e le loro sinapsi l uomo entra in contatto e si esprime nell ambiente nel SN è organizzato per strutture e funzioni specifiche: motricità, visione, lettura e scrittura.. Il numero delle cellule nervose è stabile, ma l organizzazione delle reti neuronali si modifica con l apporto ambientale Gli studi partono dall adulto per spostarsi ai processi dello sviluppo nell infanzia
32 - Continuità strutturale e funzionale tra sviluppo motorio e funzioni simboliche (PIAGET) - Bambino attivo e propositivo organizzazioni percettivo-motorie preformate (moduli innati) (BRUNER)
33 Imparare la lingua scritta L acquisizione della lingua scritta segue l apprendimento del linguaggio orale, con cui presenta elementi di continuità, ma anche di discontinuità la lingua scritta è la rappresentazione del linguaggio orale: è un prodotto dell evoluzione culturale e il suo apprendimento richiede un insegnamento specifico è necessario che il bambino abbia raggiunto un livello cognitivo, sociale ed affettivo per affrontare il processo di apprendimento della lingua scritta.
34 Teorie sull apprendimento della lingua scritta quali sono le tappe? quali operazioni cognitive si attuano nelle differenti fasi? A) Modelli adultomorfi ( psicologia cognitivista) B) Modelli costruttivisti (psicologia evolutiva)
35 le neuroscienze e i modelli modulari La lettura è un processo caratterizzato da diverse componenti (teorie cognitiviste) L organizzazione della mente è caratterizzata da moduli indipendenti dominio-specifici (Fodor) I modelli modulari della lettura (e del linguaggio) sono utilizzati per studiare i disturbi di lettura
36 Quali operazioni il nostro cervello mette in opera per leggere? Il nostro cervello è un organo fortemente strutturato, la cui architettura è legata a vincoli genetici I geni codificano un gioco di possibilità, delle prerappresentazioni I circuiti della corteccia sono dotati di un margine di adattamento e si modificano in risposta agli stimoli ambientali
37 Come leggiamo? L elaborazione del testo scritto comincia nell occhio che riconosce i dettagli delle lettere Spostando lo sguardo identifichiamo ad ogni pausa una parola La sequenza delle lettere deve essere ricostruita e riconosciuta estraendo grafemi, sillabe,prefissi, suffissi e radici di parole Queste informazioni vengono elaborate da due vie parallele: 1)La via fonologica trasforma le sequenze di lettere in suoni 2)La via lessicale accede al significato della parola
38 Parola scritta Analisi visiva Rappresentazione alfabetica prelessicale Via lessicale accesso al significato (parole conosciute) Via sublessicale Regole di conversione grafema-fonema (parole nuove) lettura
39 Ogni parola è un albero S (prefisso)+ bottone (morfema)+are (suffisso) Sillaba Lettera
40 Aree corticali interessate nella lettura 1) Elaborazione visiva (aree ) 2) Elaborazione ortografica: riconoscimento parole e non parole (area 19 V4) 3) Elaborazione fonologica: convervione grafema-fonema (circonvoluzione angolare area 39 e temporale media area 21) 4) Recupero semantico: ritrovamento di parole e frasi e loro significato (area Wernicke 22 e girosopramarginale 40) 5) Esecuzione degli schemi motori (area di Broca 45 e area motoria supplementare 6).
41 Lettura ad alta voce
42 Lettura e abilità metafonologiche abilità metafonologiche: capacità di riflessione e di manipolazione del materiale fonologico che lo rende accessibile alle attività di lettura e scrittura (produzione, discriminazione,identificazione di parole e di fonemi) Le abilità metafonologighe in età prescolare predicono le capacità di apprendimento della lettura
43 Imparare a leggere e a scrivere implica un processo metacognitivo con una progressiva conoscenza e consapevolezza sul linguaggio: la frase, il pezzo di un discorso diventa un oggetto che può essere ri-rappresentato, trasformato, pensato. Attraverso la lettura e la scrittura il linguaggio viene messo in scena, trasformato in oggetto di analisi
44 L analisi fonologica per letto-scrittura nelle lingue occidentali la scrittura si basa sull organizzazione sonora fonema per fonema, senza riferimenti al significato per passare dal suono linguistico alla scrittura occorre segmentare il suono linguistico in parti: dal flusso del discorso alle parole identificazione di unità singoli fonemi
45 - è la conoscenza del lessico che permette di riconoscere dove finisce una parola ed inizia la successiva - la scomposizione all interno della parola è un operazione astratta, prescinde dai suoni che siamo abituati ad ascoltare - il raggruppamento dei singoli fonemi identificati per riformare la parola è pure un processo astratto
46 Modelli evolutivi per stadi: viene individuata una traiettoria evolutiva, ma non vengono spiegati i passaggi Fase prealfabetica Stadio logografico (lettura legata ad indici visivi e al contesto) Fase alfabetica Periodo operatorio concreto: la parola può essere pensata come unità e scomposta in parti (sillabe o fonemi) Lettura per indici fonetici (casa per cane) Lettura ortografica Lettura lessicale
47 La lettura come processo cognitivo: la teoria costruttivista quali sono i processi cognitivi che il bambino attiva per imparare a leggere e a scrivere? che idee ha il bambino delle parole scritte? a che cosa serve scrivere? L apprendimento della letto-scrittura (processo di alfabetizzazione) è un processo unitario, che deriva dalle riflessione e dalle elaborazione del bambino sulla lingua scritta e contemporaneamente sulla produzione di testi scritti Riferimenti bibliografici: Emilia Ferreiro e la teoria costruttivista (scuola psicogenetica piagetiana), Sinclair, Teberosky; Pontecorvo, Noce, Stella, Albanese, Teruggi, Cornoldi
48 il bambino costruisce il linguaggio scritto I bambini leggono e scrivono in modo spontaneo prima di iniziare la scuola elementare. Il processo di apprendimento si svolge in modo ordinato e secondo una sequenza comune a tutti i bambini. Il bambino formula ipotesi che vengono via via modificate per arrivare a scoprire che ad ogni suono corrisponde un segno, accedendo così al codice alfabetico
49 Dalla lingua parlata alla lingua scritta: le fasi fondamentali - logografica - presillabica - sillabica - alfabetica i passaggi decisivi - la differenziazione tra disegno e scrittura - l ipotesi sillabica
50 Disegno e scrittura Disegno e scrittura sono sostituti materiali della cosa evocata ed entrambi utilizzano la rappresentazione grafica Il disegno è subito comprensibile, la scrittura invece ha un rapporto indiretto con la cosa rappresentata La scrittura è un oggetto simbolico, esterno alla scrittura Il bambino ricerca che cosa sta a rappresentare la scrittura
51 A. differenziazione tra disegno e scrittura 1) il bambino usa la matita intenzionalmente per disegnare : il disegno non è comprensibile, non vi è differenziazione tra disegno e scrittura, lo scrivere è pensato come una specie di disegnare 2)il disegno inizia ad essere comprensibile, il bambino denomina anticipatamente ciò che vuole rappresentare e differenzia quando scrive e quando fa un disegno 3) il bambino distingue la differente funzione di testo e figure
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59 Fase presillabica La maggior parte dei bambini a partire dai 3 anni è in grado di distinguere il disegno dalla scrittura, intorno a 4 anni produce forme riconoscibili la scrittura ha una sua specificità : il bambino produce segni grafici non convenzionali, non utilizza variazioni tra i segni per differenziare le parole si tratta di una protoscrittura costituita da - segno unico, - pseudo-corsivo, - barrette o tondini ripetuti: non c è nessuna ricerca di corrispondenza tra emissione sonora e scrittura. la protoscrittura serve per rappresentare nomi e concetti: il bambino segna il nome dell oggetto
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66 Fase presillabica 1 Prima ipotesi La scrittura riceve il significato dall immagine o dall oggetto che l accompagna Il significato è simile, differiscono le forme significanti La scrittura non esprime elementi linguistici, ma rappresenta concretamente il contenuto di un messaggio
67 fase presillabica 2 la scrittura è più definita, con l uso di pseudolettere e lettere convenzionali (4 e 5 anni) grafemi in stampato maiuscolo, dimensioni costanti, direzione da sinistra verso destra la scrittura del proprio nome diventa stabile e attingono da questo le lettere che usano per scrivere
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70 Seconda ipotesi: ipotesi del nome Il bambino utilizza il nome con l articolo per l immagine e senza articolo per la scrittura La scrittura è un modo per rappresentare gli oggetti, il loro nome le parole dicono il nome dell oggetto: - il significato dipende dal contesto e varia al variare di questo - l interpretazione viene mantenuta costante al variare del contesto (stabilità della parola scritta) Valuta le proprietà per distinguere ciò che è leggibile Il bambino pone l attenzione alle variazioni del testo: quantitative (lunghezza, parti, disposizione) e qualitative (tipo e forma delle lettere)
71 fase presillabica differenze qualitative e quantitative scritte differenti per parole differenti variazione interna dei segni per forma, ordine, numero (senza uso di criteri esterni) variazioni rapportabili ad aspetti del significato costruzione di regole primi indizi di corrispondenza sonora
72 regole per scrivere e per leggere - il numero minimo di grafemi: tre - i grafemi debbono essere diversi tra loro - le parole diverse debbono essere scritte in modo diverso
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76 Passaggio all ipotesi sillabica corrispondenza globale e non analizzabile tra linguaggio e scrittura, tra due totalità cominciano ad essere prese in considerazione alcune caratteristiche quantitative del testo: vi è una corrispondenza tra parole o segmenti di parole e parti del testo - esigenza di differenziare il testo rispetto a differenze di significato (vale per la scrittura prima che per la lettura) - la sonorizzazione inizia dalla lettera iniziale e da quella finale - sonorizzazione e ipotesi sillabica
77 Lettura: attribuzione di significato al testo (2) - cominciano ad essere prese in considerazione alcune caratteristiche quantitative del testo: vi è una corrispondenza tra parole o segmenti di parole e parti del testo - esigenza di differenziare il testo rispetto a differenze di significato (vale per la scrittura prima che per la lettura) - la sonorizzazione inizia dalla lettera iniziale e da quella finale - sonorizzazione e ipotesi sillabica
78 raggiunge infine la fase alfabetica convenzionale inizia la corrispondenza tra suoni e segni Fase sillabica: ad ogni sillaba corrisponde un segno anche non convenzionale A) B) scrittura sillabica primitiva scrittura sillabica con forte esigenza quantitativa C) scrittura sillabica la fase sillabica-alfabetica - identifica quasi tutti i componenti della parola alcune parti continuano ad essere mancanti (tamburo tabuo) - è in grado di scrivere bisillabe, ma è in difficoltà con i monosillabi
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83 Nella lettura si utilizza un informazione visiva ed una non visiva, contestuale e legata alle competenze linguistiche Le anticipazioni sono essenziali: la lettura è impossibile senza previsione Il lettore tratta i segnali visivi come quelli uditivi attraverso una selezione dell informazione iniziale per accedere al significato
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