LE COLTURE BATTERICHE

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1 LE COLTURE BATTERICHE Per identificare un particolare microrganismo si utilizza la nomenclatura binomia ideata da Carlo Linneo. Tale tipo di nomenclatura è basata sul concetto di specie, che viene assunto come criterio per l identificazione del microrganismo. Per specie si intende l insieme degli individui che presentano un elevato numero di caratteristiche comuni e di somiglianze a livello anatomo morfologico e, più in generale, fisiologico: tali caratteristiche differenziano gli individui di una specie da quelli di tutte le altre. L identificazione della specie costituisce il livello iniziale della classificazione sistematica degli organismi detta anche tassonomia. Denominare un organismo significa definirlo e identificarlo: è per questo che la denominazione deve attribuire a un organismo il maggior numero di segni di identificazione. Il livello tassonomico corrispondente a tale operazione è quello della specie, il cui nome, pertanto, coincide con quello dell organismo. Cosi, per esempio, il nome del lievito responsabile della fermentazione della birra è quello della sua specie, cioè Saccharomyces carlsbergensis (sempre scritto in corsivo). La nomenclatura, formata da due termini latini o latinizzati, viene detta appunto binomia: il primo nome coincide con il genere dell organismo o epiteto generico, è scritto in corsivo, con la lettera iniziale maiuscola e può terminare, nella maggior parte dei casi, con le desinenze dei sostantivi latini sia maschili ( us; es. Bacillus), sia femminili ( a; es. Escherichia), che neutri ( um; es.clostridium); il secondo nome è un attributo della specie o epiteto specifico ed è scritto, sempre in corsivo, con la lettera iniziale minuscola [per esempio Bacillus (genere) subtilis (specie)]. La specie non rappresenta però l identificazione ultima di un organismo. Diversificazioni che si spingono oltre quelle che permettono di distinguere una specie dall altra caratterizzano le varietà o tipi della specie di appartenenza, ad esempio: genere e specie Salmonella enteritdis varietà o tipo paratyphi Ogni specie è poi ulteriormente classificata da un numero che ne identifica il ceppo secondo una classificazione di vario tipo; la più usata è quella secondo la ATCC, ad esempio: genere e specie Bacillus subtilis ATCC 6633 Accanto al nome scientifico degli organismi ne esiste un altro di uso comune, non ufficiale, detto volgare, che utilizza la lingua parlata, ad esempio: nome scientifico Mycobacterium tubercolosis nome volgare Bacillo di Koch Ogni ceppo batterico possiede determinate caratteristiche fisiche, chimiche, biologiche e sierologiche che lo differenziano dagli altri. L insieme di tutte queste caratteristiche servono ad identificare qualitativamente il ceppo batterico.

2 LE CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLE COLONIE Per morfologia delle colonie si intende l aspetto macroscopico, osservabile perciò ad occhio nudo, che assumono le cellule vegetative durante la crescita in un determinato terreno di coltura: da poche cellule iniziali (inoculo), invisibili ad occhio nudo, si ottengono milioni di cellule ammassate, ognuna delle quali prende il nome di colonia. Lo sviluppo delle colonie in diversi tipi di terreni (agarizzati e liquidi) e con diverse modalità di semina e di allestimento dei terreni (in piastra e in provetta) aiuta i microbiologi nell identificazione dei batteri, ciò perché ogni singola specie cresce formando colonie con dimensioni e aspetto caratteristici, che possono essere usati come criterio di classificazione tassonomica. Alcune colonie inoltre producono pigmenti solubili che diffondono attraverso la membrana e la parete cellulare, colorando il terreno di un colore caratteristico diverso dal proprio.

3 MORFOLOGIA DELLA COLONIA IN PIASTRA SU AGAR TRIPTONE T SOIA La morfologia della colonia in piastra viene descritta osservando le caratteristichee macroscopiche di una colonia tipica, ovveroo di una colonia isolata e ben separata dalle altre. Procedimento Osservare se la colonia ha prodotto pigmentazione del terreno di coltura, ovvero se il terreno ha assunto una colorazione diversa dalla propria. Osservare tutte le piastre inoculate con il microrganismo in esame, in modo da individuare delle colonie ben sviluppate ed isolate le une dalle altre. Descrivere la o le colonie scelte in base ai caratteri morfologici rappresentati nella successiva illustrazione. L osservazione deve essere eseguita sia ad occhio nudo, sia attraverso l utilizzo dello stereomicroscopio (le modalità d uso verranno spiegate s in laboratorio).

4 MORFOLOGIA DELLA COLONIA SU SLANT DI AGAR TRIPTONE SOIA La crescita su terreno agarizzato a becco di clarino ben difficilmente produce p colonie isolate, ma colonie confluenti aventi però diversi tipii di crescita. La morfologia della colonia su slant viene descritta osservando come si sviluppa laa crescita sulla superficiee inclinataa del terreno. Procedimento Osservare se la colonia ha prodotto pigmentazione del terreno di coltura, ovvero se il terreno ha assunto una colorazione diversa dalla propria. D escrivere la colonia sviluppata su agar inclinato in base ai caratteri morfologici rappresentati nella successiva illustrazione. Conservazione dello slant Dopo aver eseguito le descrizioni richieste, riponete lo slant nel portaprovette siglato COLTURE DI RISERVA, che verrà conservatoo in frigorifero. Sarà questa la coltura di mantenimento e di riserva del microrganism mo in esame, da conservare fino al termine di tutta l identificazione per ulteriori altri trapianti in terrenoo di coltura liquido.

5 MORFOLOGIA DELLA COLONIA INN PROVETTA CON BRODO TRIPTONE SOIA La crescita in terreno liquido porta alla formazione della massa cellulare dispersa all interno del brodo di coltura; tale massa cellulare presenta però degli aspetti caratteristici, ben evidenziabili soloo senza scuotere la provetta.

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