Il rendiconto finanziario e la gestione dei flussi di cassa

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1 Gallarate 27 giugno 2012 Il rendiconto finanziario e la gestione dei flussi di cassa Docente di Finanza d impresa, Università Carlo Cattaneo - LIUC

2 2 Summary Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti impieghi Il capitale circolante Il budget di tesoreria

3 3 Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale Nell ambito della gestione d impresa, la finanza si pone l obiettivo di affrontare le tematiche e le problematiche aventi per oggetto la determinazione e la raccolta delle risorse di capitale necessarie per condurre l attività di impresa. Gestire la finanza d impresa è oggi più che mai fondamentale. Il calo della domanda, la mancanza di liquidità a monte e a valle di interi comparti industriali e il credit crunch bancario impongono alle imprese la necessità di gestire con estrema attenzione la poca liquidità disponibile. Il che significa saper programmare e saper controllare costantemente i flussi di cassa prodotti dalla propria impresa e monitorare la struttura finanziaria al fine di evitare squilibri eccessivi.

4 4 Finanza aziendale: quale ruolo La funzione finanziaria non è sempre vissuta all interno del contesto aziendale come una attività continua, strutturata e sistematica, ma piuttosto come una serie di operazioni da porre in essere una tantum. Ma, poiché l attività finanziaria rappresenta un aspetto cruciale nei momenti di crisi, nei momenti di grande accelerazione e sviluppo, nonchè nei momenti di grande cambiamento è necessario prima di tutto considerare la funzione finanziaria come un fattore ordinario che può contribuire a migliorare l efficienza aziendale. Attenzione: la finanza non può essere gestita con un ottica statica al pari di un ricavo o di un costo (logica di competenza) ma deve essere gestita con un approccio dinamico (logica di cassa) day by day.

5 5 La premessa per una corretta finanza aziendale La premessa per un corretto processo di gestione delle risorse finanziarie è la presenza, nell ambito del contesto aziendale di riferimento, di una completa e formalizzata attività di pianificazione, con l obiettivo di mantenere sia nel breve che nel medio-lungo periodo l equilibrio a livello finanziario, ed anche al fine di coordinare ed integrare le tre aree decisionali in cui si sviluppa la finanza aziendale. In quest ottica assume particolare rilievo l attività di programmazione finanziaria che, attraverso analisi e valutazioni, ha il compito di effettuare scelte compatibili con l ambito aziendale, tali da garantire il suddetto equilibrio finanziario sia nel breve che nel medio-lungo periodo. L attività di analisi finanziaria realizzata a consuntivo non ha nessuna utilità gestionale se quella di capire il perché di fenomeni che hanno portato a determinate condizioni.

6 6 Finanza aziendale: competenza vs. cassa Conto economico e stato patrimoniale Flussi di cassa vs. PRINCIPIO DI COMPETENZA PRINCIPIO DI CASSA

7 7 Relazione tra fabbisogno finanziario e copertura Attività Correnti Passività Correnti Debiti a Medio- Investimenti Lungo Termine Mezzi Propri Corrispondenza delle scadenze

8 8 L equilibrio finanziario Investimenti a breve FONTI A BREVE Debiti a breve Investimenti fissi FONTI STABILI Debiti a medio/lungo Capitale di rischio

9 9 Gli strumenti di gestione della finanza aziendale STRUMENTO STRUTURA FINALITA TEMPISTICA Piano finanziario Budget finanziario Prospetto fonti/impieghi e piano dei flussi Prospetto fonti/impieghi e piano dei flussi Verifica della compatibilità dei piani strategici con le possibilità di impiego e copertura Copertura temporale a 3/5 anni con aggiornamenti annuali Copertura temporale a 1 anno con aggiornamenti semestrali Budget di tesoreria Prospetto articolato in base alla contrapposizione analitica di entrate e uscite. Programmazione dell attività di tesoreria Copertura temporale da 15gg a tre mesi

10 10 L origine dei flussi finanziari Tutti gli strumenti di gestione finanziaria si basano sul concetto di flussi finanziari. I flussi finanziari possono avere origine in tutte le aree di attività e competenza gestionali dell azienda. Infatti, ogni tipologia di accadimento riscontrabile nella vita di un impresa ha un riflesso in termini monetari e finanziari. Esiste, perciò, una grande varietà di movimenti finanziari, che vengono raggruppati in aggregazioni di flussi aventi la medesima natura. L obiettivo è quello di verificare il peso di ogni aggregazione sull intero movimento finanziario.

11 11 L origine dei flussi finanziari (continua) E possibile, in riferimento alle considerazioni effettuate in precedenza, imputare i movimenti finanziari a due macro-aree: flussi legati alla gestione corrente (relativi all attività tipica dell impresa, legati perciò alla cosiddetta gestione corrente ); flussi estranei alla gestione corrente (relativi a tutti quei movimenti che, nonostante siano ricorrenti nell attività aziendale, non fanno riferimento all attività tipica dell impresa e non si ricollegano, dunque, al core business aziendale; ad esempio, operazioni di investimento, di accensione mutui, di acquisizione di un impresa): flussi riconducibili alla gestione patrimoniale, finanziaria e straordinaria.

12 12 Perché distinguere i flussi finanziari? La distinzione per natura dei flussi finanziari riveste particolare importanza per individuare quali siano le forze e le componenti alla base della dinamica finanziaria e in quale area gestionale esse trovino origine. E evidente, infatti, come sia differente la situazione di un impresa che in un determinato periodo ha generato flussi finanziari attraverso la propria gestione corrente e quella di una seconda realtà che, pur a parità di risultati, ha generato la maggior parte dei flussi attraverso il ricorso a strumenti di debito a breve termine. La prima è un azienda che valorizza il proprio ciclo di produzione e che riesce a tenere sotto controllo il proprio capitale circolante, la seconda ha di fatto tamponato la mancanza di liquidità attraverso il ricorso alle banche.

13 13 Summary Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti impieghi Il capitale circolante Il budget di tesoreria

14 14 Il Rendiconto Finanziario per flussi di cassa Il Rendiconto Finanziario con evidenziazione del flusso di cassa assume come ipotesi di considerare come concetto di risorsa finanziaria la liquidità, con l obiettivo di mettere in risalto come ed in quale area gestionale essa sia stata generata o assorbita nel periodo di riferimento. Per flusso di cassa si intende l incremento o la diminuzione che le disponibilità liquide (cassa, banche c/c attive, al netto delle banche passive) hanno subito nel periodo di riferimento a causa della gestione aziendale.

15 15 Lo schema Risultato Operativo + Ammortamenti + Saldo accantonamenti/utilizzi fondi - Imposte di competenza = Primo Flusso Monetario della Gestione Corrente ± Variazione CCN = Secondo Flusso Monetario della Gestione Corrente - Investimenti + Disinvestimenti = Flusso Monetario Gestione Operativa ± Saldo gestione finanziaria ± Saldo gestione patrimoniale ± Saldo gestione straordinaria = Saldo Monetario di Esercizio ( Cassa)

16 16 Le gestioni accessorie Saldo della Gestione Finanziaria + Interessi attivi + Altri proventi finanziari - Interessi passivi - Altri oneri finanziari + Emissione obbligazioni - Rimborso obbligazioni + Accensione mutui/prestiti - Rimborso mutui/prestiti

17 17 Le gestioni accessorie (continua) Saldo della Gestione Patrimoniale + Aumenti di capitale a pagamento + Versamento soci c/capitale - Distribuzione dividendi e riserve - Riduzioni di capitale con rimborso

18 18 Le gestioni accessorie (continua) Saldo della Gestione Straordinaria + Plusvalenze + Proventi straordinari + Sopravvenienze attive - Sopravvenienze passive - Oneri straordinari - Minusvalenze

19 19 La lettura finanziaria dello stato patrimoniale Attività a breve (correnti) Liquidità immediate (cassa, banche, c/c, titoli di stato) Liquidità differite (crediti verso clienti [- fondo svalutazione crediti], altri crediti a breve, ratei e risconti attivi) Rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti) Attività a medio-lungo termine Immobilizzazioni materiali [- fondo amm.to] Immobilizzazioni immateriali [- fondo amm.to] Immobilizzazioni finanziarie Crediti finanziari esigibili oltre 12 mesi Passività a breve (correnti) Passività immediate (banche passive, c/c) Altre passività a breve (debiti verso fornitori, debiti tributari, altri debiti a breve, ratei e risconti passivi) Passività a medio-lungo termine Fondi rischi e spese future, Altre passività non finanziarie a medio-lungo termine Obbligazioni, Mutui passivi, Altri debiti finanziari a medio-lungo termine Patrimonio Netto Capitale sociale Riserve Risultato d esercizio

20 20 La lettura finanziaria del conto economico Fatturato Netto - Costi operativi dell esercizio = Margine Operativo Lordo (MOL) - Ammortamenti = Reddito operativo (RO) - Oneri finanziari + Proventi finanziari = Risultato ante gest. straordinaria (o di competenza) - Oneri gestione straordinaria + Proventi gestione straordinaria = Risultato ante imposte - Imposte = Risultato Netto

21 21 Quale è l utilità dei flussi di cassa? La costruzione dei flussi di cassa attraverso il rendiconto finanziario può essere fatta a consuntivo per verificare l andamento della realtà esaminata e per verificare l origine dei flussi stessi. Invece, i flussi di cassa calcolati su base previsionale costituiscono il punto di riferimento per: determinare il fabbisogno finanziario; l analisi e la valutazione degli investimenti; la valutazione d azienda effettuata attraverso le metodologie finanziarie.

22 22 Il prospetto Fonti/Impieghi Il prospetto Fonti/Impieghi evidenzia quali saranno/quali sono state le fonti di finanziamento (fonti) utilizzate dall azienda per effettuare determinati investimenti (impieghi) e consente di esprimere un giudizio di validità riguardo tali scelte. E possibile esprimere alcune indicazioni di base sulle scelte a carattere finanziario compiute dall azienda, ed in particolare con riguardo a: la composizione delle fonti; la composizione degli impieghi; l equilibrio tra fonti ed impieghi.

23 23 Il prospetto Fonti/Impieghi: conclusioni (continua) In particolare: la composizione delle fonti (verifica delle scelte di copertura del fabbisogno finanziario, distinzione tra fonti esterne ed interne, onerose e non onerose, operative e straordinarie); la composizione degli impieghi (indicazioni sulla politica di investimento attuata dall azienda nel periodo in analisi, rilevazione della prevalenza di capitale fisso o circolante); l equilibrio tra fonti ed impieghi (considerazioni riguardo all eventuale eccedenza di investimenti rispetto al finanziamento interno, riguardo all orizzonte temporale delle fonti e degli impieghi).

24 24 Il prospetto Fonti/Impieghi: conclusioni (continua) Distinguiamo, dunque: FONTI: di BREVE termine e di MEDIO/LUNGO termine PROPRIE (interne) e DI TERZI (esterne) IMPIEGHI: di BREVE termine e di MEDIO/LUNGO termine relativi alla GESTIONE CARATTERISTICA e relativi ad ALTRE GESTIONI

25 25 Summary Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti impieghi Il capitale circolante Il budget di tesoreria

26 26 Il Capitale Circolante Netto (CCN) Il Capitale Circolante Netto si determina dalla differenza tra le attività a breve termine e le passività a breve termine. In particolare, si definisce capitale circolante netto in senso stretto la somma algebrica delle attività e delle passività legate alla gestione corrente se vengono escluse le disponibilità/passività finanziarie immediate e capitale circolante in senso ampio se le stesse vengono incluse.

27 27 Il Capitale Circolante Netto in senso stretto Crediti Commerciali Debiti Commerciali Rimanenze Capitale circolante netto (in senso stretto)

28 28 Il CCN in senso stretto (continua) CCN in senso stretto + Crediti verso clienti + Crediti correnti diversi + Ratei e risconti attivi + Rimanenze di esercizio - Debiti verso fornitori - Debiti correnti diversi - Ratei e risconti passivi = CCN

29 29 Il Capitale Circolante Netto in senso ampio Cassa e banche attive Banche passive Crediti Commerciali Debiti Commerciali Rimanenze Capitale circolante netto (in senso ampio)

30 30 Il CCN in senso ampio (continua) CCN in senso ampio + Crediti verso clienti / crediti correnti diversi + Cassa e banche c/c attive + Ratei e risconti attivi + Rimanenze di esercizio - Debiti verso fornitori / debiti correnti diversi - Banche c/c passive - Ratei e risconti passivi = CCN

31 31 Ciclo operativo e ciclo del circolante CICLO OPERATIV O Acquisto mat. I Vendita prodotto Magazzino T rasformazione Magazzino Giorni Paga mento fornitore Riscossione credito CICLO DEL CIRCOLAN TE

32 32 Le leve del capitale circolante netto Le leve fondamentali del capitale circolante netto sono: i crediti (commerciali) i debiti il magazzino

33 33 I crediti commerciali Gli effetti intrinseci delle dilazioni di pagamento sono: inflazione riduzione del valore reale del credito oneri finanziari perdita di interessi attivi e pagamento di interessi passivi esigibilità crediti abbassamento del livello qualitativo della clientela servita e costi per il recupero crediti credit management

34 34 Summary Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti impieghi Il capitale circolante Il budget di tesoreria

35 35 Il budget di tesoreria Il budget di tesoreria è lo strumento di breve termine (massimo a 3 mesi) che misura l andamento della liquidità aziendale. E un documento analitico poiché costruito confrontando tutte le entrate e le uscite nel periodo di riferimento, calcolando i saldi di cassa. Esprime quindi nell orizzonte temporale di riferimento la disponibilità o il fabbisogno di cassa. E uno strumento complesso poiché: la sua analiticità e il corto orizzonte temporale ne esaltano la dinamicità considera in via analitica tutti i movimenti finanziari giornalieri prevede un corretto ed efficiente coordinamento dei flussi informativi all interno dell impresa.

36 36 Il budget di tesoreria In caso di mancata capienza dei fidi accordati è possibile definire eventuali manovre atte a tamponare la temporanea mancanza di liquidità (anticipo di alcuni incassi, smobilizzo crediti, spostamento di pagamenti, riduzione o posticipazione di investimenti) oppure definire l importo dei fidi necessari e avviare un azione di negoziazione con il sistema bancario per l ottenimento di fidi incrementali. Una buona pianificazione finanziaria evita alle aziende di trovarsi inaspettatamente di fronte a situazioni di tensione finanziaria. E risaputo che il motivo principale per il quale le imprese vanno in crisi non è tanto per la loro incapacità a produrre reddito ma bensì cassa.

37 37 Il budget di tesoreria Entrate Gennaio Febbraio Marzo Uscite Saldo mensile Saldo iniziale Saldo finale Il budget di tesoreria è uno strumento complesso. Si pensi a un impresa con un numero elevato di conti correnti e alle difficoltà nell aggiornare i diversi movimenti giornalieri di ciascun conto corrente e di allineare i singoli saldi in un saldo totale.

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