Studio della parametrizzazione delle curve di calibrazione di dosimetri a polisolfone per il monitoraggio dell esposizione a radiazione solare UV
|
|
- Eva Testa
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Studio della parametrizzazione delle curve di calibrazione di dosimetri a polisolfone per il monitoraggio dell esposizione a radiazione solare UV Sisto R.*, Borra M.*, Casale G.R. #, Colucci M.*, Militello A.*, Siani A.M. #, *ISPESL Dip. Igiene del Lavoro, Via Fontana Candida 1, Monteporzio Catone (Roma) # Università La Sapienza - Dip. di Fisica, P.zzle Aldo Moro, Roma Riassunto Sono state messe a punto due differenti catene strumentali per la calibrazione e la lettura di film a polisolfone. I due differenti metodi sono stati messi a confronto. Sono state ottenute curve di calibrazione in differenti periodi dell anno. Una famiglia di curve di calibrazione è stata ottenuta al variare della stagione. Tale variazione stagionale, in condizioni di cielo sereno, dipende da variazioni dello spettro di irradianza ultravioletta alla superficie. Le caratteristiche spettrali dell irradianza ultravioletta al suolo dipendono essenzialmente dal contenuto totale di ozono e dall angolo di incidenza della radiazione diretta. Le curve di calibrazione del polisolfone sono state parametrizzate in termini di queste due variabili. Lo studio conferma che la corretta utilizzazione della dosimetria a polisolfone necessita della determinazione della curva di calibrazione prima di ogni campagna sperimentale per tenere conto della variabilita' dello spettro solare in superficie in funzione delle condizioni atmosferiche stagionali. A) INTRODUZIONE Solo una frazione della radiazione UV emessa dal sole raggiunge la superficie terrestre, grazie all assorbimento atmosferico e, in particolare, dell ozono stratosferico, tuttavia il problema dell esposizione a radiazione solare ultravioletta risulta tutt altro che trascurabile, soprattutto se si considerano effetti a lungo termine, ossia effetti di natura stocastica per i quali non è possibile definire una soglia di induzione. Dal 199 la IARC, International Association for Cancer Research, ha classificato la radiazione solare ultravioletta come un cancerogeno in classe 1: cancerogeno accertato per l uomo E accertato che una esposizione cronica a luce solare, qual è tipicamente quella dei lavoratori che operano all aperto, non solo accelera fortemente l invecchiamento cutaneo ma incrementa anche il rischio di contrarre tumori della pelle. La probabilità della carcinogenesi, infatti, è proporzionale alla dose complessiva accumulata dall individuo nel corso della vita, almeno per alcuni tipi di tumore cutaneo. Nelle attività lavorative che si svolgono in gran parte in ambiente esterno i lavoratori possono risultare esposti a forti dosi di radiazione UV [1]. A causa della variabilità delle condizioni metereologiche e delle modalità di esposizione, che possono essere molto diverse nel corso di una giornata lavorativa, dare una corretta valutazione quantitativa della dose assorbita da un lavoratore esposto può risultare molto complesso. Per questo motivo sono state sviluppate diverse classi di dosimetri personali. Tra le tecniche dosimetriche utilizzate per la quantificazione dell esposizione a radiazione solare ultravioletta, molto utilizzata è quella basata sulla variazione di assorbanza di film di polisolfone[]. A seguito dell assorbimento di radiazione ultravioletta il polisolfone subisce un processo fotochimico che si manifesta come variazione dell assorbanza nel range ultravioletto. La variazione di assorbanza pre e post esposizione, misurata ad una lunghezza d onda definita, di solito 330 nm, è correlabile alla dose efficace di radiazione ultravioletta assorbita dal dosimetro. La relazione tra la variazione di assorbanza e la dose ambientale (curva di calibrazione) ha la forma funzionale di un polinomio di terzo grado i cui coefficienti sono funzione dello spessore del film utilizzato. In letteratura esistono alcuni studi condotti sulla funzione risposta del polisolfone, ossia la relazione funzionale tra variazione di assorbanza e dose assorbita dal polisolfone, pesata secondo la curva di efficienza spettrale del polisolfone stesso. Uno sviluppo in serie mostra come la funzione risposta sia invertibile in termini di relazione funzionale di dose assorbita versus variazione di assorbanza. Tale relazione funzionale è esprimibile tramite un polinomio di terzo grado i cui coefficienti dipendono dalla reazione fotochimica del polisolfone, dallo spessore e dal rapporto tra la dose pesata secondo lo spettro eritemale e la dose pesata con la curva di efficienza spettrale del polisolfone. In figura 1 è mostrata la curva di risposta spettrale del polisolfone confrontata con la curva di efficacia biologica per l eritema, standardizzata dalla CIE, e con la curva di efficacia biologica relativa dell IRPA/INIRC assunta anche dall ACGIH [3,4]
2 Confronto tra differenti curve di risposta spettrale a.u Polysulphone CIE ACGIH λ (Ang) Figura 1: Confronto fra la curva di efficienza spettrale del polisolfone, la curva di efficacia biologica per l eritema e la curva ACGIH B) MODELLO La funzione risposta del film a polisolfone è stata accuratamente studiata da Krins et al. in ref. [5]. Tale funzione sembra essere quella tipica di un processo chimico caratterizzato da due tempi di rilassamento (equazione (8) di ref. [5]), ed è data dalla seguente espressione: H PSF H PSF A = log( A + B exp( ) + C exp( )) (1) D dove H PSF è l esposizione radiante pesata secondo la curva di sensibilità spettrale del polisolfone e A, B, C sono coefficienti la cui somma è pari all unità. In ref.[5] i valori di questi coefficienti vengono forniti nel caso di film di spessore 6 µm. La variazione di assorbanza del polisolfone dipende fortemente dallo spessore del film [7], quindi, I coefficienti dati in ref.[6] per lo spessore di 6 µm non sono validi nel caso di dosimetri di 40 µm di spessore. Si può, tuttavia, ragionevolmente assumere che la dipendenza funzionale della variazione di assorbanza da H PSF sia data dall equazione (1) e che lo spessore del film entri in gioco nei valori dei coefficienti A,B,C e nei valori delle quantità e D. Per dedurre i valori dei parametri A,B,C, e D nel caso di film a polisolfone dello spessore di 40 µm abbiamo usato i dati di calibrazione di ref. [8], in particolare abbiamo utilizzato le variazioni di assorbanza misurate in funzione delle dosi efficaci ottenute irradiando I dosimetri con due differenti lampade di calibrazione: una lampada Helarium e una lampada a fluorescenza. La potenza spettrale assoluta delle lampade di calibrazione è nota. Seguendo la definizione data in ref.[6], equazione (7): H eff g = H PSF = S ICNIRP S PSF ( λ) H ( λ) H λ λ dλ dλ abbiamo calcolato il rapporto fra le dosi pesate dallo spettro di azione CIE e le dosi pesate secondo la curva di risposta spettrale del polisolfone utilizzando la densità di potenza spettrale delle lampade di calibrazione. I valori che abbiamo ottenuto sono stati g=0. nel caso della lampada Helarium e g=0.6 nel caso della lampada solare a fluorescenza. E stato eseguito un best fit ai dati secondo la funzione data dall equazione (1) lasciando liberi i cinque parametri. Abbiamo trovato i seguenti valori per i parametri di best fit nel caso della funzione risposta di film a polisolfone di 40 µm di spessore: A=-0.017, B=0.14, C=0.875, =413, D=58759 Abbiamo studiato l eq. (1) nel limite: ()
3 H PSF H PSF, D << 1 α = ( B + C ) D 1 B C β = ( + ) D 1 B C γ = ( + ) 3! 3 3 D, definendo: (3) e tenendo in conto che α<<1, β ο(α ), γ ο(α 3 ), abbiamo ottenuto: (4) 3 3 β γ log 1 H H H H (1 H H α H PSF + βh γh α PSF β + γ = α PSF + ) PSF PSF PSF PSF α PSF α PSF Invertendo l eq.(4) e tenendo i termini fino a 3 si ottiene: β β β γ β β γ H 1+ (1 + ) + ( )( ) +.. = 1+ + ( )( ) +.. PSF α α α α α α α α α α α α α α (5) Utilizzando la definizione data dall equazione (), è stata ottenuta la relazione, valida nel limite di piccole dosi, tra l esposizione radiante pesata secondo lo spettro d azione per l eritema della CIE, H eff, e la variazione di assorbanza del polisolfone: β β γ A H + + e ff = g 1+.. (6) α α α α α α La curva di calibrazione così ottenuta è una funzione polinomiale del terzo ordine, senza termine noto, con un coefficiente overall che è funzione del rapporto fra l esposizione radiante pesata secondo la curva CIE e l esposizione radiante pesata secondo la curva di sensibilità spettrale del polisolfone. Tutta la dipendenza dallo spettro è contenuta nel coefficiente moltiplicativo mentre l espressione in parentesi in eq. (6) è indipendente dallo spettro misurato ma è una caratteristica della cinetica della reazione fotochimica indotta dalla radiazione UV nel polisolfone. Nella procedura descritta, la risposta del polisolfone di ref [6] è stata utilizzata per dedurre la forma funzionale della curva di calibrazione. Effettuato il best fit al coefficiente moltiplicativo del polinomio di terzo grado che rappresenta la curva di calibrazione, coefficiente che d ora in avanti verrà indicato con la lettera c, è possibile misurare g, utilizzando l espressione: g = 1000 c α dedotta dall eq. (6). C) MATERIALI E METODI Sono stati effettuate 14 campagne di misura per determinare la curva di calibrazione di film di polisolfone dello spessore di 40µm. Le campagne sperimentali sono state effettuate in diverse stagioni e in diverse località sia urbane che extraurbane. Per la determinazione della dose, pesata secondo la curva CIE, H eff sono stati utilizzati due radiometri a banda larga YES (modello UVB-1, Yankee Environmental System, MA, USA), uno in dotazione presso il Gruppo di meteorologia dell Università di Roma La Sapienza e l altro in dotazione presso il Centro Ricerche ISPESL di Monteporzio Catone, opportunamente intercalibrati prima di effettuare le campagne sperimentali. Si è verificato che l irradianza efficace misurata dai due radiometri non differisse più del 5%. Le misure di irradianza efficace sono state effettuate anche mediante dosimetri elettronici dopo che si è verifcata la compatibilità entro il 10% fra dosi misurate con il radiometro YES e dosi misurate con dosimetri elettronici. Il dosimetro elettronico (mod. X000-4 prodotto dalla Gigahertz-Optic), è dotato di due teste radiometriche per la misura dell irradianza solare nei range UVA ( nm) e UVB (80-35 nm). I sensori sono costituiti da due celle fotovoltaiche: una è corredata di un filtro che riproduce lo spettro
4 d azione CIE per l eritema, la seconda presenta una risposta pressochè costante nell intervallo UVA (il contributo degli UVB risulta trascurabile). Entrambe presentano una risposta corretta per il coseno dell angolo di incidenza della radiazione. I parametri di acquisizione del dosimetro elettronico sono programmabili mediante un software dedicato, in particolare nella campagna sperimentale è sono stati memorizzati dati medi di irradianza UVA e UVB ogni minuto. Il dosimetro è fornito di data-logger ed è calibrato dalla casa costruttrice secondo lo standard DIN ISO La dose efficace è stata calcolata integrando off-line, nel tempo, i valori di irradianza memorizzati dal dosimetro. La calibrazione dei film a polisolfone è stata ottenuta correlando la dose efficace di radiazione UVB, assorbita dal dosimetro, alla variazione di assorbanza misurata alla lunghezza d onda λ di 330 nm (lunghezza d onda per la quale si osserva la massima variazione di assorbanza nello spettro del polisolfone). Le misure di assorbanza sono state eseguite mediante un sistema spettroradiometrico a fibre ottiche utilizzabile anche per misure di dose efficace [9]. Tale sistema consta di uno spettrometro miniaturizzato Ocean Optics-Avantes AVS-SD 000, con sonde in fibra ottica, interfacciato, mediante un convertitore analogico-digitale ADC1000-USB ad un PC portatile. Per la lettura delle variazioni di assorbanza dei dosimetri è stata realizzato una slitta portacampione ad hoc per l alloggiamento dei film a polisolfone e la loro traslazione micrometrica. I dosimetri sono stati irradiati con una lampada pulsata allo Xenon; l assorbanza è stata valutata sulla riga di emissione della sorgente a una lunghezza d onda nominale di 330 nm. Le misure di variazione di assorbanza del polisolfone sono state eseguite confrontando i conteggi campione/aria su ogni campione prima dell esposizione e dopo l esposizione a una dose nota di radiazione solare. Sempre per la lettura dei dosimetri è stato utilizzato alternativamente uno spettrofotometro UV standard (Perkin Elmer Lambda 5 UV-Vis double beam Spectrometer). I due sistemi di lettura hanno dato risultati coincidenti entro il 5%. Il best fit alla curve di calibrazione è stato effettuato utilizzando la forma funzionale dedotta dall eq. (6): Heff = c( + a + b 3 ) (7) Solo il coefficiente moltiplicativo c è stato sottoposto alla procedura di best fit, per tutti gli altri coefficienti sono stati utilizzati i valori già trovati da Diffey per film di spessore 40 µm: a=1, b=9. Tutta la variabilità delle curve di calibrazione è contenuta nella variazione di c a sua volta proporzionale al parametro g di eq. (). Poiché la risposta pesata secondo la curva eritemale è molto più sensibile alla risposta pesata secondo il polisolfone a variazioni di densità di energia degli UV più energetici, praticamente g varia come H eff (o in modo molto simile) al variare della concentrazione di ozono co3 e dell angolo zenitale, SZA. Un risultato molto simile è nel grafico 3 di ref. [6]. In questo grafico si vede come g dipenda lentamente dall irradianza pesata secondo la curva CIE, E eff. L angolo zenitale entra nell assorbimento attraverso la legge di cosecante: α cos( θ ) I ( θ ) = I(0) e (8) sviluppando per piccoli angoli si ottiene: 1 I ( θ ) = I (0)(1 α (1 θ +..)) (9) In definitiva, ci si aspetta che per valori dell angolo zenitale sufficientemente piccoli la dipendenza dall angolo sia un polinomio di II grado. Per valori di ozono molto alti la dipendenza dall angolo tende a scomparire. E stato effettuato un best fit ai valori misurati di g sono stati utilizzando una legge del tipo: ) g( O3, SZA) = g(00,0) ao3 + bsza b( SZA)^ (10) con g ( 00,0) = D) RISULTATI In Tab.I sono mostrate le date degli esperimenti, i valori di best fit del parametro c, l angolo zenitale massimo e minimo, il contenuto totale di ozono.
5 Tabella I: dati relativi alle curve di calibrazione otteute nelle diverse campagne sperimentali Esperimento Data c (KJ m - ) Cond. meteo t(ut) SZA( ) O3(DU) E01 /07/ sereno E0 13/1/ sereno E03 04/0/ sereno E04 09/03/ Parz.nuvoloso E05 1/03/ sereno E06 06/04/ sereno E07 /04/ variabile E08 1/06/ sereno E09 1/07/ variabile E10 0/07/ sereno E11 8/07/ sereno E1 15/09/ sereno E13 1/10/ sereno E14 04/11/ Parz.nuvoloso In Fig. sono mostrate le curve di calibrazione del polisolfone ottenute nelle diverse campagne sperimentali. Heff (Jeff/m ) E01 E0 E03 E04 E05 E06 E07 E08 E09 E10 E11 E1 E13 E14 Curve di calibrazione del polisolfone Figura : Curve di calibrazione del polisolfone ottenute negli esperimenti da E01 a E14 Il risultato del best fit al coefficiente c a una legge lineare nella concentrazione di ozono e quadratica nell angolo zenitale medio fornisce una correlazione pari al 79%. Gli esperimenti E04 e E14 sono stati escusi perché le condizioni di cielo perturbato influiscono sullo spettro e, quindi, su g. Il best fit ai valori misurati di g, sercondo la forma funzionale di eq. (10), fornisce come risultato a = b = bˆ = In figura 3 è mostrato l andamento di g in funzione del contenuto di ozono e dell angolo zenitale ottenuto secondo i parametri di best fit.
6 g as function of ozone concentration and zenit angle g SZA co3 0 Figura 3: parametrizzazione di g in funzione della concentrazione di O3 e dell angolo zenitale medio E) CONCLUSIONI La curva di calibrazione dei dosimetri a film di polisolfone mostra una notevole variabilità stagionale. Tale variabilità è da attribuirsi al fatto che, modificandosi le condizioni climatologiche e variando l angolo di incidenza della radiazione, varia anche il contenuto spettrale dell irradianza ultravioletta alla superficie terrestre. La dipendenza dei parametri della curva di calibrazione dallo spettro UV dipende dal fatto che la curva di risposta per l eritema, standardizzata dalla CIE, e la risposta spettrale del polisolfone non sono coincidenti ma si discostano sensibilmente pesando in modo differente le componenti spettrali della radiazione ultravioletta. Lo studio conferma che la corretta utilizzazione della dosimetria a polisolfone necessita della determinazione della curva di calibrazione prima di ogni campagna sperimentale per tenere conto della variabilita' dello spettro solare in superficie in funzione delle condizioni stagionali atmosferiche. E stato mostrato che la curva di calibrazione del polisolfone è benm parametrizzabile utilizzando come variabili il contenuto totale di ozono e l angolo zimutale medio, almeno nel limite di angoli <50 (0). BIBLIOGRAFIA [1] Kimlin M.G., Parisi A. and Wong J.C.F. Quantification of personal solar UV exposure of outdoor workers, indoor workers and adolescents at two locations in Southeast Queensland. Photodermatol. Photoimmunol. Photomed. 14, 7-11 (1998). [] Davis, A., Deane, G.H.W. and Diffey, B.L. Possible Dosimeter for Ultraviolet Radiation. Nature 61, (1976). [3] CIE, A reference action spectrum for ultraviolet induced erythema in human skin, CIE J., 6, 17-, [4] IRPA/INIRC. Guidelines on Limits of Exposure to Ultraviolet Radiation of wavelengths between 180 nm and 400 nm (Incoherent optical radiation). Health Phys. 49, (1985). [5] Krins A., Dörschel B., Henniger J., Knuschke P. and Bais A. Reading of polysulphone film after fractioned and continous exposures to UV radiation and consequences for the calculation of the reading resulting from polychromatic UV radiation. Radiation Protection Dosimetry, Vol.83, No.4, pp (1999). [6] Krins, A., Dörschel, B., Knuschke, P., Seidlitz, H.K. and Thiel, S. Determination of The Calibration Factor of Polysulphone Film UV Dosemeters for Terrestrial Solar Rasiation. Radiat.Prot.Dosim. 95 (4), (001). [7] Parisi, A.V., Meldrum, L.R. and Kimlin, M.G. Polysulphone film thickness and its effects in ultraviolet radiation dosimetry Photobiology (disponibile on-line al sito [8] Diffey B.L. "Ultraviolet Radiation dosimetry with polysulhone film" In Radiation measurement in photobiology (Academic Press), London, , [9] Sisto R., Lega D., Militello A.The Calibration of Personal Dosemeters used for Evaluating Exposure to Solar UV in the Workplace. Radiation Protection Dosimetry, Vol.97, No.4, pp (001).
La valutazione quantitativa dell esposizione personale a radiazione UV per lavoratori e popolazione
Controllo ambientale degli agenti fisici: nuove prospettive e problematiche emergenti - Vercelli, 24-27 marzo 2009 La valutazione quantitativa dell esposizione personale a radiazione UV per lavoratori
DettagliLa valutazione quantitativa dell esposizione esposizione personale a radiazione UV per lavoratori e popolazione
La valutazione quantitativa dell esposizione esposizione personale a radiazione UV per lavoratori e popolazione Sisto R.*, Borra M.*, Casale G.R. #, Militello A.*, Siani A.M. #, *ISPESL,Via Fontana Candida
DettagliLa taratura dei radiometri solari effettuata dal Laboratorio di Ottica di ARPA Piemonte:metodo e risultati
VI Convegno nazionale Il Controllo degli Agenti fisici: ambiente, salute e qualità della vita Alessandria 6-8 giugno 2016 La taratura dei radiometri solari effettuata dal Laboratorio di Ottica di ARPA
Dettaglivalutazione esposizione UV solare lavoratori outdoor Regione Toscana Dott.ssa Iole Pinto
valutazione esposizione UV solare lavoratori outdoor Regione Toscana Dott.ssa Iole Pinto A.U.S.L. 7 di Siena Laboratorio di Sanità Pubblica Area Vasta Toscana Sud Est Laboratorio Agenti Fisici Centro SIT
DettagliAMMA Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate
AMMA Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate Con la collaborazione di CSAO Centro Sicurezza Applicata all Organizzazione e AIDII Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali Caratteristiche generali
DettagliValutazione del rischio per lavoratori esposti a radiazione ultravioletta naturale in ambiente esterno
Valutazione del rischio per lavoratori esposti a radiazione ultravioletta naturale in ambiente esterno Giovanni d Amore Arpa Piemonte Dipartimento Rischi Fisici e Tecnologici Il Sole è la più importante
DettagliA cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)?
A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)? Lo spettro elettromagnetico è costituito da diversi tipi di radiazioni a seconda
DettagliTECNOLOGIE DELLE ENERGIE RINNOVABILI. Radiazione solare
TECNOLOGIE DELLE ENERGIE RINNOVABILI Radiazione solare Giuseppe Franchini Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università degli Studi di Bergamo Bibliografia: Bartolazzi (cap 3) Cocco-Palomba-Puddu
DettagliMisuratori di radiazione sulle stazioni
Misuratori di radiazione sulle stazioni DAVIS@DIFA Sulle stazioni DAVIS Vantage Pro 2 Plus (come quelle al DIFA) ci sono montati anche due radiometri che misurano l'integrale della radianza in due diverse
DettagliMisure di radiazione ultravioletta solare in continuo
Misure di radiazione ultravioletta solare in continuo Henri Diémoz ARPA Valle d Aosta Radiazioni naturali: tra conoscenza e ricerca Isola di Vulcano 1 Introduzione 2 Misure spettrali 3 Misure a banda larga
DettagliStrumentazione a terra per la misura dell UV
Strumentazione a terra per la misura dell UV Henri Diémoz ARPA Valle d Aosta Tutorial UV Bologna, 1-3 dicembre 2008 1 alcune caratteristiche comuni a tutti gli strumenti 2 classificazione per ottiche 3
DettagliDr.-Ing. Mehmet Yeni / TU Berlino
03.05.2005 Valutazione comparativa della radiazione generata da una lampada fluorescente (True-Light N7-1A-36 W) e dei suoi effetti fotobiologici, e della radiazione di riferimento naturale nello spettro
DettagliEsempi di esposizione professionale alle radiazioni ottiche
CONVEGNO ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AI CAMPI ELETTROMAGNETICI E ALLE RADIAZIONI ALLA LUCE DEL D. LGS. 81/2008 Esempi di esposizione professionale alle radiazioni ottiche BOLZANO 11 Giugno 2010 EURAC AUDITORIUM
DettagliDEFINIZIONI (D.Lgs. 81/08)
Radiazioni Ottiche Artificiali -ROA- Cosa sono Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Fonte ISPESL 1 DEFINIZIONI (D.Lgs. 81/08) si intendono per radiazioni ottiche:
DettagliSpettroscopia di assorbimento UV-Vis
Spettroscopia di assorbimento UV-Vis Metodi spettroscopici La spettroscopia studia i fenomeni alla base delle interazioni della radiazione con la materia Le tecniche spettroscopiche sono tutte quelle tecniche
DettagliDr. Massimo BORRA Le Radiazioni Ottiche nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81
Dr. Massimo BORRA massimo.borra@ispesl.it Le Radiazioni Ottiche nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 Ferentino (FR) 16 giugno 2008 Un po di Normativa 2 Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi
DettagliGrandezze fisiche radiometriche, loro misura e stima dei valori di esposizione ad una sorgente Gestione della sicurezza al LUXOR: un esempio
Grandezze fisiche radiometriche, loro misura e stima dei valori di esposizione ad una sorgente Gestione della sicurezza al LUXOR: un esempio Maria Guglielmina Pelizzo CNR-IFN e UNIPD-DEI, Laboratorio LUXOR
DettagliDEFINIZIONE DI RADIANZA La radiazione è caratterizzata tramite la Radianza Spettrale, I (λ, θ, φ, T), definita come la densità di potenza per unità di
SISTEMI PASSIVI Ogni corpo a temperatura T diversa da 0 K irradia spontaneamente potenza elettromagnetica distribuita su tutto lo spettro Attraverso un elemento da della superficie del corpo, fluisce p
DettagliLE GRANDEZZE RADIOMETRICHE ED I LIMITI DI ESPOSIZIONE ROA
LE GRANDEZZE RADIOMETRICHE ED I LIMITI DI ESPOSIZIONE ROA franco fusi Dip Scienze Biomediche UNIFI Ringrazio il Dr A. Guasti per il materiale didattico 1 LA RADIAZIONE OTTICA La radiazione ottica comprende
DettagliVisita il sito
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durantelaproiezionediquestadiapositivaildocentesipresentaedeffettuaun rapido giro di interviste
DettagliRaccolta dell energia solare
Legame tra radiometria e fotometria La radiometria si occupa dello studio della misura delle radiazioni elettromagnetiche indipendentemente dalla loro collocazione nello spettro. Il watt (W) è l unità
DettagliL irraggiamento termico
L irraggiamento termico Trasmissione del Calore - 42 Il calore può essere fornito anche mediante energia elettromagnetica; ciò accade perché quando un fotone, associato ad una lunghezza d onda compresa
DettagliValutazione del rischio da agenti fisici alla luce del D.Lgs. 81/2008
Corso Il D.Lgs. 81/08 e la vigilanza negli ambienti di lavoro Napoli, 12-16 aprile 2010 Dipartimento Igiene del Lavoro Valutazione del rischio da agenti fisici alla luce del D.Lgs. 81/2008 RADIAZIONI OTTICHE
DettagliAnalisi quantitativa dell interazione proteina-proteina
Analisi quantitativa dell interazione proteina-proteina Legame recettore-ligando (proteina-proteina) Il legame per il ligando deve essere: reversibile ad alta affinità saturabile deve portare ad una risposta
DettagliPRINCIPI E METODI DI MISURA DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI
PRINCIPI E METODI DI MISURA DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI PARTICOLATO PM10 E PM2.5 I sistema di riferimento per la misura del particolato atmosferico in aria ambiente è il sistema gravimetrico.
DettagliRadiazione UV. è stato ulteriormente suddiviso dal comitato. CIE (Commission Internazionale de l Eclaraige)
Radiazione UV La radiazione solare ultravioletta (UV), compresa nella regione di lunghezze d onda tra 100 e 400 nm (290-400 nm al suolo, in seguito all'assorbimento da parte dell'atmosfera), interviene
DettagliTECNICHE SPETTROSCOPICHE
TECNICHE SPETTROSCOPICHE L interazione delle radiazioni elettromagnetiche con la materia e essenzialmente un fenomeno quantico, che dipende sia dalle proprieta della radiazione sia dalla natura della materia
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS 12-15 e 21-23 marzo 2018 Percorso formativo: AS4 Radiazioni e Salute Umana A. P. Liceo Plinio Seniore I. S. Liceo Talete J. G. Liceo Farnesina M. P. Istituto Massimo Barbara
DettagliCOLIPA Test in vitro :
COSMETICI: STRATEGIE E METODOLOGIE DI TESTING IN CONFORMITA ALLE ULTIME RACCOMANDAZIONI EUROPEE COLIPA Test in vitro : Protezione UVA Foto stabilità dei filtri UV RESANA,19 Ottobre 2007 Dott.ssa Chiara
DettagliRadiazioni ottiche artificiali:
Radiazioni ottiche artificiali: Titolo VIII Capo V PARTE A MAGGIOR CONTENUTO ENERGETICO DEL PIU ESTESO SPETTRO ELETTROMAGNETICO NON IONIZZANTE E = hν h = 6,626 10 34 Js Da: C. GRANDI - ISPESL Decreto
DettagliLa radiazione solare al suolo
UNIVERSITÀ DI PISA La radiazione solare al suolo La radiazione solare rappresenta una importante fonte energetica rinnovabile, d altra parte la sua componente ultravioletta può avere effetti biologici
DettagliEsperienze di misure della radiazione ultravioletta
ISPRA Roma 2009 Esperienze di misure della radiazione ultravioletta G.d Amore, A.Bonino, S.Facta, S.Saudino, L.Anglesio ARPA Piemonte, Centro Regionale Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti Arpa Piemonte
DettagliRadiazioni Ottiche Artificiali (ROA) Concetti Generali e Limiti di Esposizione
Dr. Massimo BORRA INAIL - Dipartimento Igiene del Lavoro Portale Nazionale per la Protezione dagli Agenti Fisici nei luoghi di lavoro Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) Concetti Generali e Limiti di
DettagliConvezione Conduzione Irraggiamento
Sommario Cenni alla Termomeccanica dei Continui 1 Cenni alla Termomeccanica dei Continui Dai sistemi discreti ai sistemi continui: equilibrio locale Deviazioni dalle condizioni di equilibrio locale Irreversibilità
DettagliComportamenti dei lavoratori nel proteggersi dalla radiazione ultravioletta
Comportamenti dei lavoratori nel proteggersi dalla radiazione ultravioletta Patrizia Legittimo Ispo - Firenze 18 Aprile 2011 Studi su lavoratori esposti a radiazione ultravioletta artificiale e caratterizzazione
DettagliChimica Analitica e Laboratorio 2. Modulo di Spettroscopia Analitica
Chimica Analitica e Laboratorio 2 Modulo di Spettroscopia Analitica Spettroscopia UV-visibile 2 Trasmittanza - assorbanza La trasmittanza di un mezzo è la frazione di radiazione incidente trasmessa T =
DettagliCaratterizzazione di strumenti per la misura della radiazione ottica tramite confronti effettuati presso il Laboratorio di Ottica di Arpa Piemonte
Caratterizzazione di strumenti per la misura della radiazione ottica tramite confronti effettuati presso il Laboratorio di Ottica di Arpa Piemonte Riassunto Saudino Fusette S., Facta S., Bonino A., Anglesio
DettagliSPETTROSCOPIA ATOMICA
SPETTROSCOPIA ATOMICA È la tecnica più usata per l analisi (specialmente quantitativa) degli elementi in tracce, in tutte le matrici. Il campione viene atomizzato e gli atomi presenti in esso vengono riconosciuti
DettagliIn condizioni di equilibrio energetico questo è bilanciato dal trasporto totale (W) di energia verso il polo Nord F φ AO.
Trasporto meridionale di energia Se R TOA λ, φ è il flusso radiativo netto (W/m 2 ) alla sommità dell atmosfera, allora in un settore di lato dφdλ assorbe una potenza netta (W) pari a R TOA λ, φ a 2 cos
DettagliEsperienze di spettrofotometria per la scuola, con arduino
Esperienze di spettrofotometria per la scuola, con arduino Andrea Canesi (1), Daniele Grosso (2) 1. Ministero della Pubblica Istruzione Liceo Classico e Linguistico C. Colombo, Genova 2. Università di
DettagliSCANNER SPETTRALE: VERIFICA DELL ATTENDIBILITÀ DELLE MISURE
SCANNER SPETTRALE: VERIFICA DELL ATTENDIBILITÀ DELLE MISURE In questa ricerca sono state valutate le differenze fra le misure di riflettenza ottenute con scanner spettrale in sviluppo e quelle di uno spettrofotometro
DettagliGrandezze fotometriche
Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.
DettagliBasi razionali degli standard internazionali e i valori limite di esposizione
Basi razionali degli standard internazionali e i valori limite di esposizione Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità,, Roma alessandro.polichetti@iss.it
DettagliSegnale e Rumore Strumentale
Chimica Analitica dei Processi Industriali Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale Università degli Studi di Padova Segnale e Rumore Strumentale Andrea Tapparo Università degli Studi di Padova
DettagliDeterminazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOTECNOLOGIE Determinazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo Relatore:
DettagliFabio Peron. Il cielo sorgente di luce naturale
SKY LUMINANCE vs SKY ILLUMINANCE IL CIELO E UNA SORGENTE DI LUCE ANISOTROPA LE SUE PROPRIETA CAMBIANO IN BASE ALLA POSIZIONE CONSIDERATA Lezioni di illuminotecnica. Luce naturale: modelli di cielo Fabio
DettagliRadiazioni ottiche non coerenti: giustificare, valutare, misurare
MODENA 6 7 ottobre 200 Radiazioni ottiche non coerenti: giustificare, valutare, misurare Dr. Massimo Borra INAIL Centro Ricerche Monteporzio Catone (RM) Da: C. GRANDI - ISPESL ALLEGATO XXXVII del D.Lgs.
DettagliIl fattore di equilibrio del radon
Codice ID: 13877322 Radical Radon Il fattore di equilibrio del radon L.M.Panero *, G.Arman, E.M.Chiaberto*, M.Magnoni* Università degli Studi dell Insubria, Como *ARPA Piemonte, Dipartimento Tematico Radiazioni
DettagliIlluminotecnica - Grandezze Fotometriche
Massimo Garai - Università di Bologna Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai DIN - Università di Bologna http://acustica.ing.unibo.it Massimo Garai - Università di Bologna 1 Radiazione
DettagliCorso di Telerilevamento Lezione 2
Corso di Telerilevamento Lezione 2 Curve di riflettanza Immagini digitali e visualizzazione La riflessione La radiazione incidente su di una determinata superficie può essere assorbita, riflessa o trasmessa
DettagliDATAZIONI PER PER LUMINESCENZA
Stima della dose annua: La dose annua è dovuta alle particelle alfa, beta, ai raggi gamma e ai raggi cosmici. Mentre il contributo delle particelle alfa è interamente dovuto ai radionuclidi delle serie
DettagliVariazione geografica del bilancio energetico TOA
Variazione geografica del bilancio energetico TOA Albedo a scala planetaria (fig.2.9): La dipendenza dall angolo di incidenza implica una struttura a bande latitudinali (massima alle alti latitudini, minima
DettagliIntroduzione allo spettro solare
Introduzione allo spettro solare Insegnamento di Fisica Solare e relazioni Sole-Terra Fabio Lepreti Corso di Laurea in Fisica Università della Calabria A.A. 2015/2016 Fabio Lepreti Introduzione allo spettro
DettagliLEZIONE 6: elementi di ottica interazioni della radiazione con la materia
LEZIONE 6: elementi di ottica interazioni della radiazione con la materia SPETTROFOTOMETRIA UV-VIV-NIR ONDE ELETTROMAGNETICHE campo elettrico λ campo magnetico direzione di propagazione λ= lunghezza d
DettagliAtmosfera terrestre ...
L atmosfera terrestre si comporta, in prima approssimazione, esattamente come un FILTRO che si interpone tra un sistema ottico con rivelatore e una sorgente celeste. In pratica uno strato di un dielettrico
DettagliStrumentazione e misura su sorgenti, e. valutazione dei livelli di esposizione
Strumentazione e misura su sorgenti, e valutazione dei livelli di esposizione Andrea Guasti U.O.C. Fisica Sanitaria Azienda Ospedaliera Universitaria Senese G.TOCI G.TOCI G.TOCI G.TOCI G.TOCI G.TOCI
DettagliASCISSE S.r.l. Fonometri Microclima Vibrazioni Termocamere Illuminamento Campi elettromagnetici
ASCISSE S.r.l. Fonometri Microclima Vibrazioni Termocamere Illuminamento Campi elettromagnetici Via F.A. Pigafetta,30 00154 Roma Tel. 06.57.41.292 Fax 06.57.43.322 E.mail info@ascisse.it web www.ascisse.it
DettagliCOLIPA International Sun Protection Factor test Method
COSMETICI: STRATEGIE E METODOLOGIE DI TESTING IN CONFORMITA ALLE ULTIME RACCOMANDAZIONI EUROPEE COLIPA International Sun Protection Factor test Method RESANA,19 Ottobre 2007 Dott.ssa Chiara Chiaratti ASSISTENZA
DettagliValutazione dell esposizione a radiazione UV non coerente nei laboratori di didattica e di ricerca mediante strumentazione a banda stretta
Valutazione dell esposizione a radiazione UV non coerente nei laboratori di didattica e di ricerca mediante strumentazione a banda stretta Cazzuli O.(*), Giroletti.(**) (*) Settore Tutela Territoriale
DettagliSPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013
SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI (davide@astrotrezzi.it) 08/04/2013 In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d onda delle linee telluriche (più
DettagliSORVEGLIANZA DOSIMETRICA INDIVIDUALE. dr. Marco Serafini
SORVEGLIANZA DOSIMETRICA INDIVIDUALE dr. Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Grandezze dosimetriche in uso in Radioprotezione Quantità fisiche Grandezze limite Grandezze operative ICRP International Commission
DettagliTrasmissione di calore per radiazione
Trasmissione di calore per radiazione Sia la conduzione che la convezione, per poter avvenire, presuppongono l esistenza di un mezzo materiale. Esiste una terza modalità di trasmissione del calore: la
DettagliN. 5 Misuratori in Banda Larga per il rilevamento del campo elettrico e magnetico
La strumentazione del Servizio Agenti Fisici utilizzata per le attività di misurazione dei campi elettromagnetici o per le attività di studio e di ricerca è composta dai seguenti strumenti: N. 1 Misuratore
DettagliPrima misura a larga banda del raffreddamento radiativo della Terra
NEWS IFAC-CNR Prima misura a larga banda del raffreddamento radiativo della Terra A cura di: Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara - IFAC 7 dicembre 2005 Il 30 giugno 2005, è stato effettuato con
DettagliRAPPORTO DI PROVA N
Istituto Giordano S.p.A. Via Rossini, 2-47814 Bellaria-Igea Marina (RN) - Italia Tel. +39 0541 343030 - Fax +39 0541 345540 istitutogiordano@giordano.it - www.giordano.it PEC: ist-giordano@legalmail.it
DettagliLa previsione della radiazione ultravioletta
La previsione della radiazione ultravioletta G. Zipoli 1 e D. Grifoni 2 1 Ist. di Biometeorologia-CNR, Firenze 2 Consorzio LaMMA, Firenze Perchè ci (pre)occupiamo della radiazione UV Effetti sulla salute
DettagliValorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI
Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI Attività 1 Sistemi portatili per misure rapide e non distruttive di parametri ottici di mirtillo, uva e mela
DettagliRAPPORTO DI PROVA N
Istituto Giordano S.p.A. Via Rossini, 2-47814 Bellaria-Igea Marina (RN) - Italia Tel. +39 0541 343030 - Fax +39 0541 345540 istitutogiordano@giordano.it - www.giordano.it PEC: ist-giordano@legalmail.it
DettagliSPETTROFOTOMETRIA. Tutti sinonimi
SPETTROFOTOMETRIA SPETTROSCOPIA SPETTROMETRIA SPF FORS (Fiber Optics Reflectance Spectroscopy) RS (Reflectance Spectroscopy ma anche Raman Spectroscopy!!! ) Tutti sinonimi Analisi scientifiche per i Beni
DettagliBaldin Boris Liceo della Comunicazione "Maria Ausiliatrice" di Padova (PD) Trevisanello Enrico Istituto "P. Scalcerle" di Padova (PD) Finozzi
Baldin Boris Liceo della Comunicazione "Maria Ausiliatrice" di Padova (PD) Trevisanello Enrico Istituto "P. Scalcerle" di Padova (PD) Finozzi Francesco ITIS "De Pretto" di Schio (VI) Scopo: Verificare
DettagliL Effetto Fotoelettrico
L Effetto Fotoelettrico Alessio Bianchi 7 giugno 2017 Sommario Osservazione dell effetto fotoelettrico e determinazione sperimentale della costante di Planck (h). Verifica dell equipotenzialità di stopping
DettagliLa candela. La storia della realizzazione della candela
La candela La storia della realizzazione della candela 1860 La prima realizzazione di riferimento per la misura delle luce utilizza delle candele ricavate dal grasso di balena (spermaceti). 1898 Il passo
DettagliSPETTROFOTOMETRIA UV/VIS
SPETTROFOTOMETRIA UV/VIS TECNICHE SPETTROSCOPICHE Le tecniche spettroscopiche sono tutte quelle tecniche basate sull interazione tra la materia e le radiazioni elettromagnetiche. La luce, il calore ed
DettagliEnergia Solare. Tecnologie delle Energie Rinnovabili. Prof. Daniele Cocco
Tecnologie delle Energie Rinnovabili Energia Solare Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali, Università di Cagliari daniele.cocco@unica.it http://people.unica.it/danielecocco/
DettagliPROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza
PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione nergetica fficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Rivelatore: Apparato (di qualsiasi tipo) che reagisce
DettagliSpettroscopia in assorbimento overtone dell anidride carbonica con l uso di laser a diodo
Spettroscopia in assorbimento overtone dell anidride carbonica con l uso di laser a diodo A. Lucchesini, S. Gozzini Istituto per i Processi Chimico Fisici del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Pisa
DettagliRadiazione elettromagnetica
Spettroscopia Radiazione elettromagnetica: energia che si propaga in un mezzo fenomeno ondulatorio dovuto alla propagazione simultanea nello spazio di un campo elettrico (E) e di uno magnetico (M) perpendicolari
DettagliEnergia Solare. Tecnologie delle Energie Rinnovabili. Prof. Daniele Cocco
Tecnologie delle Energie Rinnovabili Energia Solare Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali, Università di Cagliari daniele.cocco@unica.it http://people.unica.it/danielecocco/
DettagliCHIMICA Ven 15 novembre 2013 Lezioni di Chimica Fisica
Laurea triennale in BIOLOGIA A. A. 2013-14 14 CHIMICA Ven 15 novembre 2013 Lezioni di Chimica Fisica Spettroscopia UltraVioletta-Visibile ibile (UV( UV-vis) 2^ parte Fluorescenza e Fosforescenza Prof.
DettagliL igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE
L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE Renato Cabella ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro La qualità dell
DettagliSpettroscopia UV-visibile
Spettroscopia UV-visibile Cosa si misura: Trasmittanza ed Assorbanza Molti composti assorbono la radiazione elettromagnetica nelle regioni del visibile (vis) e dell ultravioletto (UV). Nel diagramma sottostante
DettagliT.R. 7/2016 Febbraio 2016 I.N.RI.M. TECHNICAL REPORT
G. D Agostino (1), V. De Coste (2), D. Dondi (3), S. Lazzaroni (1), M. Pimpinella (2) Misura della dose assorbita in acqua di una sorgente di radiazioni gamma del 60 Co installata presso il Laboratorio
DettagliDicroismo circolare e chiralità. Una molecola si dice chirale se non è sovrapponibile alla sua immagine speculare.
Dicroismo circolare Dicroismo circolare e chiralità Una molecola si dice chirale se non è sovrapponibile alla sua immagine speculare. Dicroismo circolare e chiralità Le molecole chirali assorbono in
DettagliProfili di trasmissione dei filtri interferenziali del telescopio PSPT
I.N.A.F Osservatorio Astronomico di Roma Profili di trasmissione dei filtri interferenziali del telescopio PSPT Mauro Centrone Fabrizio Giorgi Nota tecnica - 2003 1 Introduzione I filtri interferenziali
DettagliATS NON FOOD SOLARI: METODO IN VITRO PER LA DETERMINAZIONE DELLA FOTO-STABILITA DEI FILTRI UV
Documento Informativo nr. 147 Data di emissione: 18/09/2007 Revisione n. 0 ATS NON FOOD SOLARI: METODO IN VITRO PER LA DETERMINAZIONE DELLA FOTO-STABILITA DEI FILTRI UV Riferimento interno: dr.ssa Chiara
DettagliEnergia solare. Prof.ssa Matilde Pietrafesa
Prof.ssa Matilde Pietrafesa Università Mediterranea Reggio Calabria Dipartimento DIIES dell Informazione, delle Infrastrutture e dell Energia Sostenibile Energia solare 05/04/2016 1 Temperatura del Sole
DettagliSECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali
SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali RADIAZIONI E MATERIA lunghezza d onda λ (m) 10-11 10-10 10-9 10-8 10-7 10-6 10-5 10-4 10-3 10-2 10-1
DettagliFascio di antenna, spettro di corpo nero, temperatura di brillanza e di antenna
Fascio di antenna, spettro di corpo nero, temperatura di brillanza e di antenna Aniello (a.k.a. Daniele) Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica 28 settembre 2016 Un sistema a
DettagliRADIOMETRI PER FASCI SOLARI AD ALTA DENSITÀ DI FLUSSO
RADIOMETRI PER FASCI SOLARI AD ALTA DENSITÀ DI FLUSSO Francesco Aldegheri * e Antonio Parretta ** *francesco.aldegheri@gmail.com ** parretta@fe.infn.it; antonio.parretta@enea.it Dipartimento di Fisica
Dettagli4. MODELLO DI EINSTEIN
4. MODELLO DI EISTEI Einstein fu il primo ad elaborare un modello per la descrizione dell interazione radiazione-materia (molecole) tenendo conto della quantizzazione delle energie molecolari e della radiazione.
DettagliModelli di previsione dell indice ultravioletto (UVI)
Modelli di previsione dell indice ultravioletto (UVI) Casale G.R.1, Siani A.M.1, Diémoz H.2, Agnesod G.2, Pedone M.3, Colosimo A.4 1 Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Fisica 2 ARPA Valle d'aosta
Dettaglifenomeno livelli interni atomici legami chimici vibrazioni nm Å
Spettroscopia Misura e studio dell andamento dell intensità della radiazione elettromagnetica/corpuscolare in funzione della frequenza (energia/lunghezza d onda) della radiazione stessa Quale tipo di informazione
DettagliLABORATORIO DI FISICA I
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 13 Dicembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Nigrelli Giulia Valenti Giuseppe
DettagliIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 2. Laboratorio per l Osservazione e l Analisi della Terra e del Clima, ENEA 4
H 2 O e processi radiative nell Artico: presentazione dei risultati preliminari dello spettrometro VESPA-22 ottenuti durante la campagna di misura SVAAP a Thule, Groenlandia G. Mevi 1,2, G. Muscari 1,
DettagliDECADIMENTO RADIOATTIVO
DECADIMENTO RADIOATTIVO Emissione di una o più particelle da parte di un nucleo. Tutti i decadimenti (tranne il decad. γ) cambiano Z e/o N del nucleo. Radionuclidi = Nuclidi radioattivi presenti in natura:
Dettagli