NOVA NUOVI ORIZZONTI PER VIVERE L ADOZIONE
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- Enrico Pesce
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1 NOVA NUOVI ORIZZONTI PER VIVERE L ADOZIONE Resto in Famiglia! Il progetto Resto in famiglia promosso da NOVA preserva la famiglia, attraverso un adeguata accoglienza delle problematiche presenti all interno del contesto familiare scolastico e sociale. Si tratta di un nuovo modello di pronto intervento sociale per il superamento delle difficoltà e delle diversità, a favore di una famiglia e di una società solida. Il progetto Il progetto prevede la costituzione di uno sportello destinato a svolgere attività di prevenzione della disgregazione familiare. Si tratta di un osservatorio territoriale privilegiato, volto ad intercettare situazioni relazionali e sociali problematiche e a contrastare il pericolo di allontanamento dei minori dalla famiglia. Si attiveranno servizi di assistenza, supporto e informazione a favore di famiglie fragili in situazione di disagio connotato da una complicata relazione genitori - figli. Le famiglie sono spesso reticenti all idea di rivolgersi ai Servizi Sociali e preferiscono esporre le loro delicate problematiche, all interno di contesti dedicati e più riservati. I beneficiari Resto in famiglia intende offrire servizi di supporto a 600 famiglie a rischio psico-sociale medio/alto, (non in carico ai servizi) e con figli da 0 a 14 anni, sul territorio nazionale. Il numero di beneficiari diretti previsto per ogni sportello in occasione del primo anno di sperimentazione: 150 adulti e 100 bambini. Gli sportelli attivati saranno 4 nel primo anno. Utenti del servizio: le famiglie fragili del territorio di competenza (Regione e zone limitrofe); le famiglie adottive italiane. Dove Gli sportelli che verranno aperti: Emilia Romagna - Bologna Toscana - Pistoia Lombardia - Milano Lazio Roma In seguito: Veneto - Venezia Piemonte - Torino
2 Le motivazioni del progetto Si riporta di seguito lo schema che riassume le motivazioni che hanno portato all allontanamento dei minori dalla propria famiglia, pubblicato sul sito del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l infanzia e l adolescenza ( Bambini e ragazzi di 0-17 anni fuori dalla famiglia di origine al 31/12/2010 secondo il motivo secondario correlato dell'accoglienza. (risposta multipla) Piemonte Valle d'aosta Lombardia Bolzano Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia problemi economici della famiglia 22,0 40,4 22,0 21,2 13,8 12,8 17,6 30,2 20,4 38,3 20,1 30,7 19,0 41,0 39,4 25,6 27,0 35,9 24,9 39,9 27,0 25,7 problemi abitativi della famiglia 12,8 20,9 19,6 15,1 8,3 10,8 18,9 32,7 16,6 34,0 14,1 26,5 15,7 15,3 28,8 20,2 19,5 20,3 15,7 27,2 22,7 19,9 problemi relazionali nella famiglia 36,4 49,2 35,1 40,7 38,2 25,8 44,9 51,8 29,5 34,2 32,1 41,5 24,7 33,1 55,8 20,2 24,9 32,2 12,3 33,0 37,0 32,0 problemi lavorativi di uno o entrambi i genitori 17,5 29,9 17,4 16,9 13,7 6,6 19,7 31,0 12,6 23,5 12,2 26,0 13,1 16,4 29,9 13,5 14,2 15,4 11,5 19,4 22,0 16,4 problemi giudiziari di uno o entrambi i genitori 8,3 10,2 7,5 4,2 6,0 4,3 8,0 16,7 4,7 5,9 7,3 13,4 5,1 13,8 22,6 6,3 7,4 8,8 7,3 6,8 20,4 7,6 problemi sanitari di uno o entrambi i genitori 16,8 17,5 10,5 12,7 14,6 5,1 11,8 19,5 12,5 15,7 16,5 10,7 12,8 7,3 10,6 9,8 11,2 5,1 7,7 10,5 24,1 12,3 problemi di dipendenza di uno o entrambi i genitori 15,9 19,5 8,2 10,0 8,7 8,5 18,7 16,0 6,4 15,9 10,8 11,0 9,5 8,4 15,7 10,1 6,5 14,2 5,6 6,3 17,7 10,4 inadeguatezza genitoriale 26,6 39,8 26,6 29,6 22,0 30,7 31,8 29,8 23,5 22,5 28,3 39,4 20,0 31,3 42,9 24,0 19,1 17,2 15,0 28,0 35,2 26,7 decesso di uno o entrambi i genitori 7,5 12,4 4,5 2,5 2,7 0,4 3,8 2,7 1,3 4,3 1,9 6,6 4,0 1,8 2,3 3,2 1,8 5,1 5,0 2,8 4,6 3,6 abuso sessuale sul minore 0,6 0,0 0,5 0,0 0,0 0,4 0,0 0,6 0,6 0,8 1,0 0,6 2,0 2,2 0,0 0,8 1,1 0,0 0,5 2,1 0,5 0,9 maltrattamento e incuria del minore 12,1 3,4 12,9 8,4 13,5 12,9 12,2 7,9 6,6 13,3 17,8 20,4 10,1 10,9 7,9 16,2 5,9 5,0 5,8 9,9 15,9 12,0 problemi sanitari del minore 4,4 1,7 3,3 7,7 6,4 1,5 6,1 8,0 2,7 3,9 6,4 8,0 3,0 6,1 11,8 5,0 4,2 2,6 5,3 4,2 7,5 4,2 problemi scolastici del minore 10,4 9,1 8,4 16,2 11,3 5,3 11,8 8,9 6,3 5,1 13,6 14,6 7,9 7,2 22,2 11,0 10,5 7,1 8,8 11,6 10,6 9,2 problemi comportamentali del minore 10,3 12,7 6,7 25,5 10,4 9,4 9,2 8,3 4,8 5,9 12,1 18,1 7,6 8,7 23,9 11,1 8,3 12,7 7,8 10,3 9,4 8,8 I problemi relazionali nella famiglia occupano la posizione più alta tra le percentuali indicate. Si consideri che la scheda di rilevazione prevedeva una risposta multipla ed è probabile che le ragioni possano essere molteplici e fra di esse correlate. È rilevante però la necessità di fornire risposte e strumenti che aiutino le famiglie più fragili a scongiurare situazioni critiche, difficilmente recuperabili. In Italia il tasso di residenzialità esterne dei bambini (ospitati da comunità educative, case famiglia e famiglie affidatarie) è in costante aumento. Si rende quindi necessario attivare processi di miglioramento del benessere delle relazioni tra il bambino e la sua famiglia, attraverso approcci efficaci e innovativi. Queste azioni sono particolarmente importanti oggi in un momento storico in cui il sistema di Welfare si confronta con consistenti e continui tagli della spesa e in cui, conseguentemente, il sistema stesso deve riuscire a mettere in atto interventi sempre più sostenibili non solo in ordine al benessere delle famiglie ma anche dal punto di vista economico.
3 L esperienza della genitorialità si presenta sempre più complessa, in ragione di una serie di fattori scatenanti: la crisi economica che ha colpito numerose famiglie e l aumento di una evidente disgregazione sociale. Perché rivolgersi anche alle famiglie adottive? Secondo un'indagine svolta dall'istituto degli Innocenti di Firenze e secondo vari studi condotti in Paesi europei, circa il 3 per cento delle adozioni falliscono, ma la percentuale sale al 20 per cento tra le adozioni ritenute difficili. Statistiche ufficiali relative ai bambini restituiti non esistono. Francesco Viero, neuropsichiatra infantile, autore con la psicologa Jolanda Galli del libro Fallimenti adottivi ha avanzato qualche stima: Secondo le cifre disponibili ha scritto i bambini restituiti sarebbero tra l'1 e l'1,8 per cento degli adottati. Da un'indagine più approfondita, svolta su 45 strutture residenziali per i minori della Regione Veneto, è emerso un fenomeno più preoccupante. Nei primi 10 mesi del 2000, le comunità di quel territorio preso a campione, hanno ospitato 425 bambini. Di questi ben 52, pari al 12,3 per cento, provenivano da esperienze di fallimento adottivo. Lo stesso risultato è emerso da un altra indagine fatta su 10 case famiglia a Napoli. Tra i 69 ragazzini accolti, 8, cioè l'11,5 per cento, erano al loro secondo abbandono. Il rischio di un allontanamento dal nucleo familiare è più alto nell età preadolescenziale e adolescenziale. Infatti, l età media dei ragazzi al momento della restituzione è di 13 anni. Come sappiamo però l età adolescenziale rappresenta un momento critico per la crescita dell individuo in via generale, non solo per il ragazzino adottato. Un attività di accompagnamento e sostegno alla genitorialità in difficoltà naturale o adottiva che sia esercitata in modo sistematico da parte del personale esperto e competente di Resto in famiglia è quindi più che mai necessario. Un approccio di tipo misto potrà inoltre eludere la sensazione, spesso sperimentata in senso negativo da coppie di genitori adottivi di sentirsi diverse perché portatrici di esigenze particolari. Obiettivo generale e obiettivi specifici del progetto Il Progetto si propone di individuare, sperimentare e monitorare un approccio flessibile, ma allo stesso tempo strutturato, di presa in carico del nucleo familiare, capace di ridurre i rischi di allontanamento del bambino o del ragazzo, facilitando i processi di riunificazione familiare. Si inserisce nell'area di programmi definiti nella letteratura anglosassone di Preservation Families. L'approccio adottato tiene conto del sistema familiare, della rete sociale, della scuola frequentata dai bambini, dell ambiente in generale, delle esigenze e del ruolo di ciascun membro della famiglia. Il programma dimostra la sua pertinenza sociale nel rispondere alle esigenze di ripensamento delle pratiche di intervento con le famiglie e i bambini. Le azioni del progetto Lo sportello Resto in famiglia erogherà servizi gratuiti o a costi calmierati. Le principali aree di intervento: Sostegno ai genitori in difficoltà tramite la formazione in materia psico-pedagogica e il supporto psicologico per i momenti di crisi.
4 I professionisti dello sportello: - Indirizzeranno le famiglie che denunciano (o per le quali si dovessero rilevare) situazioni patologiche di rilevante gravità, ai servizi territoriali, con i quali manterranno costante rapporto. - Interverranno nei confronti delle istituzioni scolastiche e degli insegnanti al fine di rappresentare le difficoltà dei minori in situazione di disagio e di provocare la massima collaborazione tra corpo insegnante e famiglia. - Organizzeranno momenti di gioco formativo e di incontro con altri bambini\e. - Garantiranno supporto ai minori che presentino difficoltà di studio e di integrazione scolastica. Le principali problematiche che verranno affrontate: - Difficoltà di relazione tra genitori e figli. - Difficoltà di relazione con i minori adottati. - Difficoltà di relazione dei bambini con i coetanei. - Difficoltà di integrazione. - Difficoltà di relazione con le istituzioni scolastiche. Il progetto Resto in famiglia stimolerà una relazione continua con le famiglie volontarie dell associazione, e con i servizi pubblici territoriali che gestiscono le problematiche proprie della famiglia e dell adozione. Si attiveranno gruppi di aiuto e sostegno da parte di famiglie volontarie. È prevista l organizzazione di eventi e manifestazioni destinati a diffondere la cultura dell accoglienza, della solidarietà e dell adozione. La metodologia Affiancamento della coppia: in un percorso lineare con la coppia, con l intenzione di fornire supporto ai genitori nei casi di evidenti problematiche che riguardino le relazioni con i figli. Attività di informazione e supporto psicologico: front-end che, alla rappresentazione da parte dei genitori del manifestarsi di problematiche particolari o di situazioni di disagio dei minori, sappia fornire una prima accoglienza ed eventualmente indirizzare la coppia alla migliore assistenza. Attività di mediazione nelle relazioni con la collettività: supporto e formazione alla coppia nello sviluppo della capacità di cogliere i segni distintivi della diversità-identità e differenza verso una società multietnica e interculturale. Attività di mediazione nelle relazioni con le istituzioni: consulenza e supporto alle famiglie nelle relazioni con le istituzioni, in particolare scolastiche, ove la coppia rappresenti particolari difficoltà di inserimento del minore. Attività di promozione di gruppi di approfondimento e confronto tra genitori. Attività ludico ricreative personalizzate a favore dei bambini: con funzioni di supporto psicologico e rinforzo. Resto in famiglia costituisce uno spazio multidisciplinare di informazione e formazione, di ascolto e raccolta di domande, dubbi, interrogativi, bisogni, desideri, di supporto e sostegno, di scambio, di confronto e discussione, di consulenza, di incontri, corsi, gruppi di studio, seminari. Vuole sviluppare ogni azione possibile al fine della diffusione della cultura dell accoglienza e della solidarietà. Tra queste potendosi identificare: iniziative pubbliche, mostre, dibattiti, attività ludicoricreative.
5 Le risorse umane e i materiali L attività dello Sportello prevede l allestimento di un luogo fisico, informale quanto accogliente, all interno del quale la consulenza può essere offerta. Per lo Sportello si prevede la collaborazione di figure professionali, destinate a integrare l équipe di gestione dell attività. Il coordinatore, assieme ad uno psicologo un assistente sociale e un pedagogista, garantiranno la loro presenza in funzione delle necessità e delle richieste. Verrà costituita un équipe mista che avrà il compito di dirigere l attività, di definire le priorità, di decidere gli interventi Budget Schema riassuntivo del costo del primo anno di progetto per ogni sportello Legenda Costo complessivo Potenziale Azienda Partner NOVA Materiale informativo / comunicazione 3.500, ,00 Professionisti , , ,00 Spese viaggi e soggiorni 4.500, , ,00 Attivazione e mantenimento linea telefonica 1.000, ,00 Costi materiali, spese generali, allestimento , , ,00 TOTALE , , ,00 È prevista una graduale compartecipazione da parte dell utenza che includerà un sistema di compensazione. A seconda delle possibilità economiche, potrà essere previsto l esborso di una tariffa a copertura di costi vivi a partire dal secondo anno di attività. Contatti Marco Cremonte marco.cremonte@goodpoint.it Anna Massimiliani anna.massimiliani@goodpoint.it Responsabile del progetto Fabio Naldi progetti@associazionenova.org Il presidente NOVA Maria Ludovica Magugliani S e d e N a z i o n a l e Via T.Lanza Grugliasco (TO) tel fax e_mail:segreteria@associazionenova.org
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