Giuseppe Costa. Fatti Spiegazioni Azioni Responsabilità

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1 Giuseppe Costa Fatti Spiegazioni Azioni Responsabilità

2 cosa possiamo fare Fatti le variazioni di salute Spiegazioni come nascono Azioni sono evitabili Implicazioni

3 cosa possiamo fare Fatti le variazioni di salute Spiegazioni come nascono Azioni sono evitabili Implicazioni

4 Non c è nessuna soglia protettiva: universalismo proporzionato

5 Tutte le malattie sono influenzate da queste differenze sociali (Italia ), ma qualcuna di più meccanismi differenti?

6 60 anni a Sud, 65 a Nord 62 benestanti del Sud come poveri del Nord Età a cui metà degli intervistati non è in buona salute

7 cosa possiamo fare Fatti le variazioni di salute Spiegazioni come nascono Azioni sono evitabili Implicazioni

8 Ma cos è la disuguaglianza che fa male alla salute??

9 Ma cos è la disuguaglianza che fa male alla salute? Cosa e quanto si pretende da me? Sono libero di decidere come? Ricevo una remunerazione adeguata? Posso contare su qualche aiuto? Cosa e quanto si pretende da me? Sono libero di decidere come? icevo una remunerazione adeguata? Posso contare su qualche aiuto?

10 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale esposizione Fattori di rischio Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità (Modificato da Diderichsen et al. 2001)

11 Job strain tra i lavoratori a Torino (2011) FATTORI DI RISCHIO STRESS D Errico et al., 2011 Elaborazioni su campione di occupati iscritti alla CGIL in Provincia di Torino

12 Prevalenza% di FUMATORI in Italia Uomini 2015 Prevalenza% di SEDENTARIE in Italia Donne Bassa istruzione Alta istruzione Bassa istruzione Alta istruzione FATTORI DI RISCHIO STILI DI VITA POSIZIONE SOCIALE = CONTROLLO FONTE: PASSI / Da: Costa G., Bassi M., Gensini G.F., Marra M., Nicelli A.L., Zengarini N.(2014) L equità nella salute in Italia. Secondo rapporto sulle disuguaglianze sociali in sanità. Fondazione Smith Kline e Franco Angeli, Milano.

13 Disuguaglianze per livello di deprivazione sociale dei residenti che abitano entro due chilometri di distanza da una discarica, Italia 2001 FATTORI DI RISCHIO AMBIENTE POSIZIONE SOCIALE = CONTROLLO Fonte: FORASTIERE ET AL. 2011

14 Infarto miocardico acuto a Torino, 2009 Rivascolarizzazione coronarica a Torino, FATTORI DI RISCHIO ACCESSO ALLE CURE POSIZIONE SOCIALE = CONTROLLO Fonte: FORASTIERE ET AL. 2011

15 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Vulnerabilità sanitaria Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Fattori di rischio dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità (Modificato da Diderichsen et al. 2001)

16 Disuguaglianze tra italiani e immigrati nell incidenza di infortuni severi per lunghezza del contratto (tassi e rischi relativi aggiustati per età, posizione, attività economica e anno), Italia anni < 3 mesi 3-6 mesi 7-11 mesi mesi anni >= 3 anni PFPM PSA VULNERABILITA A EFFETTO SU SALUTE DI FATTORI DI RISCHIO Migranti Nativi POSIZIONE SOCIALE = CONTROLLO Fonte: GIRAUDO ET AL. 2015

17 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Fattori di rischio dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità Carriere sociali Vulnerabilità sociale (Modificato da Diderichsen et al. 2001)

18 Posizione sociale Differenti conseguenze di esperienza di malattia su traiettorie sociali +46% di pensionamento anticipato legato a malattia Torino (uomini) MALATTIA Cardano M., Costa G., Demaria M. (2004), Social mobility and health in the Turin longitudinal study, Soc Sci Med, 58(8):

19 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Chi sei? Dove stai? Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Fattori di rischio dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità Carriere sociali (Modificato da Diderichsen et al. 2001)

20 Salute percepita (male/molto male) UOMINI ANNI Elaborazione a cura del Servizio di Epidemiologia ASLTO3 su dati ISTAT, indagine multiscopo sulla salute 2013

21 Variazioni sociali di salute Prima causa della variazione di salute Da quando le misuriamo In ogni contesto ma con intensità variabile Legato a povertà di risorse (educazione, classe, reddito) Sempre a svantaggio dei più poveri Relazione a scala e non a soglia MECCANISMI NOTI: EVITABILI?

22 cosa possiamo fare Fatti le variazioni di salute Spiegazioni come nascono Azioni sono evitabili Implicazioni

23 Azioni Contersto locale Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Redistribuzione Posizione sociale Contesti capacitanti Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Fattori di rischio Personalizzazione di interventi Allocazione di risorse Moderazione di conseguenze sociali Salute Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

24 Azioni Contersto locale Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Dai bambini ai pensionati Redistribuzione Contesti capacitanti Posizione sociale Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Fattori di rischio Personalizzazione di interventi Allocazione di risorse Moderazione di conseguenze sociali Salute Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

25 RR La mobilità sociale tra i figli di immigrati Probabilità di conseguire un diploma o una laurea per i figli degli immigrati rispetto ai piemontesi 1,2 1,14 1 1,04 0,8 0,91 0,79 0,85 0,6 0,68 0,4 0,2 0,5 0,29 0,35 0, Sec. Gen. Nord-Est Sec. Gen. Sud Sec. Gen. Straniera Modello di regressione logistica controllato per genere, numero di fratelli o sorelle, titolo di studio dei genitori e classe sociale dei genitori

26 Speranza di vita a 65 anni a Torino per classe professionale: implicazioni per la flessibilità dei regimi pensionistici - + Leombruni et al., 2015

27 Azioni Contersto locale Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Redistribuzione Posizione sociale Interventi ambientali e proattivi nel sistema sanitario Contesti capacitanti Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Personalizzazione di interventi Fattori di rischio Allocazione di risorse Salute Moderazione di conseguenze sociali Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

28 Infortuni nell edilizia prima e dopo la direttiva europea, in otto regioni che hanno applicato subito la direttiva Farina 2016

29 RR Quando la climatizzazione delle RSA protegge gli anziani fragini dall impatto delle ondate di calore 1.30 Mortalità RR in tutta la popolazione Mortalità Mortalità RR in tutta RR in la RSA popolazione o + HSI medio 3 gg.

30 Aderenza a linee guida e modelli integrati di assistenza nel caso DIABETE (a Torino) minore mortalità < disuguag di mortalità con costi paragonabili con margini di applicabilità Mortalità Equità Spesa Copertura Mortalità (istr bassa vs alta) RR RR RR % MMG + Diab + LG % MMG + Diab MMG % Gnavi, 2013

31 Azioni Contersto locale Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Redistribuzione Posizione sociale Contesti capacitanti Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Fattori di rischio Programmi di screening Personalizzazione di interventi Allocazione di risorse Moderazione di conseguenze sociali Salute Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

32

33 Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Azioni Contersto locale Redistribuzione Posizione sociale Contesti capacitanti Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Fattori di rischio Personalizzazione di interventi Quota capitaria Allocazione di risorse Moderazione di conseguenze sociali Salute Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

34 Simulazione di variazione tra le regioni nella quota capitaria del fondo sanitario 2015 (Euro)se ogni livello di assistenza fosse pesato o per età o per disponibilità di risorse Piem onte Valle d'aosta Lom bardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Em ilia-rom agna Toscana Um bria Marche Lazio Abruzzo Molise Cam pania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Servizio di Epidemiologia ASL TO3

35 Azioni Contersto locale Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Redistribuzione Posizione sociale Contesti capacitanti Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Fattori di rischio Personalizzazione di interventi Allocazione di risorse Salute Ticket ed esenzione Moderazione di conseguenze sociali Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

36 Disuguaglianze crescenti sui soggetti più socialmente vulnerabili Rinuncia negli ultimi 12 mesi per motivi economici o per le liste di attesa lunghe Fonte: Cislaghi et al 2017 su dati EU-SILC

37 Azioni Contersto locale Meccanismi: punti di ingresso delle azioni Empowerment delle comunità locali Redistribuzione Contesti capacitanti Priorità in prevenzione e organizzazione sanitaria Posizione sociale Fattori di rischio Personalizzazione di interventi Allocazione di risorse Moderazione di conseguenze sociali Salute Conseguenze sociali (Modifiicato da Diderichsen 2001)

38 ggetto di un primo laboratorio che ha coinvolto 45 rappresentanti di varie categorie di attori cittadini coinvolti in 3 atelier Terzo Associazionismo settore Media istruzione sociale ambiente Società civile 4 GRISS Agenzie lavoro Fondazioni niversità Pubblica Amministrazione 32 Centri di competenza 18 innovazione lavoro ASL Forze sociali Incubatori sociali Diocesi 6 Associazioni categoria Rappresentanze sindacali

39 22 Novembre 2016 Trasferire conoscenze Presentazione dei risultati Per comprendere il profilo di salute e delle disuguaglianze. Presentazione dei progetti europei di sostegno ASCOLTARE E INGAGGIARE

40 14 Dicembre 2016 a. Comprendere I meccanismi approfondite presentazioni di risultati su influenza di 1. Traiettorie di vita (primi anni, migrazioni, educazione, invecchiamento) 2. Accesso ai servizi (impiego, sanità, reddito, scuola, sociale) 3. Strutture (casa, ambiente) b. Concrete esperienze dei partecipanti. Lavoro interdisciplinare di condivisione di pratiche Identificati problemi, punti di forza e opportunità, sfide e punti critici AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA COSTRUIRE COMUNITA E COMPARARE

41 12 Gennaio 2017 Costruire uno schema condiviso di riferimento per le politiche e le azioni - Problemi, meccanismi, soluzioni, responsabilità, strumenti - Attraverso un processo partecipativodeveloping a participative approach DALLA TEORIA ALL AZIONE Mirato a una strategia intersettoriale COSA FARE COME FARLO COME SCEGLIERE

42 17 marzo 2017: Conferenza finale aperta Presentazione ufficiale del libro Presentazione dei lavori dei partecipanti I principali decisori prendono la responsabilità di guidare un piano partecipato di cambiamento MANDATO DI AUTORITA

43 cosa possiamo fare Fatti le variazioni di salute Spiegazioni come nascono Azioni sono evitabili Implicazioni

44 (farmaco) biennale migrazione cooperaz prossimità media ordini misura prp Società civile economia scuola lavoro governo clinico Servizio Sanitario Nazionale Le lenti dell equità Ministeri e Enti non sanitari interni ass. sc. univ. ISS forze sociali EELL OOSS ed economiche industria volontariato

45 Comunità di pratica in avvio

46 La più significativa comunità di pratica: Piano Nazionale di Prevenzione

47 La più significativa comunità di pratica: Piano Nazionale di Prevenzione SCUOLA Piemonte AMBIENTE E SALUTE Puglia Setting AMBIENTE DI LAVORO Lombardia Programma Screening Lombardia Programma GenitoriPiù / Early Life Veneto Contrasto ad Obesità e Sedentarietà in target specifici Emilia Romagna Progetto/Azione Sanità di Iniziativa per soggetti ad alto rischio Cardiovascolare Toscana

48 Le sfide più significative conoscenze adeguate priorità alla portata quale contributo dai centri di responsabilità? ma quale mandato e con quale regia? cause multiple e complesse: a chi tocca prendere iniziativa e coordinare latenza tra cause ed effetti mal si adatta all agenda a respiro più limitato della politica intersettorialità di responsabilità lontana dal modus operandi priorità in conflitto (Exworthy, Health Policy&Planning, 2008)

49 Per saperne di più

50 Diapositive di riserva

51 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Fattori di rischio dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità Carriere sociali (Modificato da Diderichsen et al. 2001)

52 proporzioni std per 100 TRAIETTORIE migrazioni Rischio di ricovero per psicosi in figli di entrambi genitori immigrati dal Sud vs. figli di piemontesi 2,4 2,1 1,8 1,5 1,2 0,9 0,6 0,3 nati a Torino arrivati tra 0 e 5 anni di età arrivati tra 6 e 12 anni di età arrivati tra 13 e 18 anni di età Modelli controllati per età, genere, stato socio-economico dei genitori (istruzione, qualità dell abitazione, pregressa disoccupazione), eventi di vita negativi (divorzio genitori, morte del coniuge) e presenza di disturbi mentali nei genitori

53 Modello interpretativo (da dove hanno origine le variazioni?) Posizione sociale Controllo su risorse materiali di prestigio (status) di rete (supporto sociale) Fattori di rischio dosi di esposizione a fattori di rischio psicosociali comportamentali ambientali accessibilità ai servizi Salute Salute mortalità morbilità trauma disabilità Carriere sociali (Modificato da Diderichsen et al. 2001)

54 GENERE donne italiane: + 11 ore di lavoro domestico settimanale rispetto agli uomini Tra le occupate: Rischio di malattia coronarica del 28% in più per ogni figlio rispetto a donne senza figli Donne lavoratrici con figli Rischio che cresce se i figli sono maschi

55 PAR I 37 fattori di rischio per la salute del Piano nazionale di Prevenzione: uomini gli stili di vita e i fattori di rischio biologici legati alle malattie croniche molto diffusi e relativamente disuguali 100% Piemonte e Val d'aosta. Maschi 80% 60% 40% 20% 0% -20% Cecità Droghe Casa insicura Rumori Polveri Fattori ergonomici Forti fum Rischio infortuni BMI>30 Disocc.parent Invecch.lavoro Gambling Grassi Fumo Diabete Alcol Sordità Colesterolo No F&V No colon-retto Guida ebbra No antinfluenz Discriminazione Ipertensione BMI>25 Inatt_fis Inatt_fis_anz Carni No cinture post -40% -60% Carico di lavoro 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90 Prevalenza

56 PAR I 37 fattori di rischio per la salute del Piano nazionale di Prevenzione: uomini i rischi lavorativi molto disuguali 100% Piemonte e Val d'aosta. Maschi 80% 60% 40% 20% 0% -20% Cecità Droghe Casa insicura Rumori Polveri Fattori ergonomici Forti fum Rischio infortuni BMI>30 Disocc.parent Invecch.lavoro Gambling Grassi Fumo Diabete Alcol Sordità Colesterolo No F&V No colon-retto Guida ebbra No antinfluenz Discriminazione Ipertensione BMI>25 Inatt_fis Inatt_fis_anz Carni No cinture post -40% -60% Carico di lavoro 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90 Prevalenza

57 PAR I 37 fattori di rischio per la salute del Piano nazionale di Prevenzione: uomini i rischi per la sicurezza stradale molto diffusi e non disuguali 100% 80% 60% 40% 20% 0% -20% Cecità Droghe Casa insicura Rumori Polveri Fattori ergonomici Forti fum Rischio infortuni Piemonte e Val d'aosta. Maschi BMI>30 Disocc.parent Invecch.lavoro Gambling Grassi Fumo Diabete Alcol Sordità Colesterolo No F&V No colon-retto Guida ebbra No antinfluenz Discriminazione Ipertensione I rischi per la sicurezza domestica meno diffusi ma molto disuguali BMI>25 Inatt_fis Inatt_fis_anz Carni No cinture post -40% -60% Carico di lavoro 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90 Prevalenza

58 PAR I 37 fattori di rischio per la salute del Piano nazionale di Prevenzione: uomini 100% 80% 60% 40% 20% 0% -20% Cecità Droghe Casa insicura Rumori Polveri Fattori ergonomici Forti fum Rischio infortuni Piemonte e Val d'aosta. Maschi BMI>30 Disocc.parent Invecch.lavoro Gambling Grassi Fumo Diabete Alcol Sordità Colesterolo No F&V No colon-retto Guida ebbra No antinfluenz Discriminazione Ipertensione BMI>25 i rischi da dipendenza poco diffusi ma molto disuguali Inatt_fis Inatt_fis_anz Carni No cinture post -40% -60% Carico di lavoro 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90 Prevalenza

59 PAR I 37 fattori di rischio per la salute del Piano nazionale di Prevenzione: donne profilo simile per le donne salvo la minore importanza di fumo e lavoro 100% 80% Cecità e di problemi specifici della donna: accesso a screening e allattamento Piemonte e Val d'aosta. Femmine al seno 60% Droghe BMI >30 Sordità Disoccupaz. genit Gambling 40% Casa Ergonomici HTN Forti fum Rumori Diabete Grassi No PAP test Polveri 20% Fumo BMI >25 Infortuni No vac antiinflu Colesterolo No F&V No allattamento No colon-retto Invecch. 0% Discriminazione Guida alcol No mammella -20% Carico Alcol Inatt_fisica Carni Inatt_fisica anziani No cinture post -40% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% Prevalenza

60 Fattori di rischio Esposizioni ambientali Livelli di inquinamento atmosferico Centralina Grassi Centralina Consolata Reddito negli anni 2000 a Torino

61 Graduatorie tra quartieri di Torino Sicurezza stradale Servizi Struttura urbanistica Sicurezza urbana Svantaggio individuale

62 Stato socio-economico Eventi Demografici Eventi sanitari Censimento 1971 Anagrafe storica anonima Record-linkage Cause di morte per codice interno cod. A.S.L Censimento 1981 Figli-genitori Record-linkage Cause di morte Censimento 1991 Oltre all informazione individuale è possibile per data e comune di cod. Istat Censimento 2001 Censimento 2011 Record-linkage per sezione, foglio, data e comune di nascita, sesso Storia migratoria nascita e di morte, sesso oppure codice fiscale stimare indicatori a livello contestuale per: Sezione di censimento (3.400 e 250 ab.) Record-linkage Zona statistica (99 e ab) per codice interno Quartiere (23 e ab) Circoscrizione (8 (ex 10) e ab) Record-linkage per tessera sanitaria o codice fiscale Schede dimissione ospedaliera (SDO) Prescrizione farmaci Prestazioni specialistiche e di pronto soccorso Incidenza tumori VIRTUAL MASTER DATA BASE Altri registri di patologia (diabete, ischemie, screening, studi ad hoc) (aggiornamento al )

63 Disuguaglianze che persistono speranza di vita alla nascita anni 70 speranza di vita distribuzione del alla nascita reddito a Torino trend speranza di vita alla nascita anni 2000

64 Persone (%) che negli ultimi 12 mesi hanno dovuto rinunciare a qualche visita specialistica, accertamento specialistico o intervento chirurgico pur avendone bisogno (escluse visite odontoiatriche) Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia PA Bolzano-Bozen PA Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia per motivi economici per motivi economici o lista di attesa lunga Fonte: Istat, Indagine salute e ricorso ai servizi

65 Figura 2. Distribuzione degli interlo Figura 3. Aree tematiche di interesse d Figura 4. Consultazioni per tip Figura 5. Livello di consultazione per priorità

66 TRAIETTORIE contesto storico fragilità dei baby boomer?

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