Curricolo di matematica problemi con equazioni figurali
|
|
- Costantino Rosi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Curricolo di matematica problemi con equazioni figurali Presentazione dell attività svolta nelle classi delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado degli Istituti Comprensivi di Reggio Emilia: Pertini 1 Pertini 2 Da Vinci Ligabue Fermi
2 Obiettivi: esaminare le Nuove Indicazioni Nazionali 2012 e applicarle nella didattica quotidiana della nostra realtà scolastica; lavorare sui temi critici che emergono ogni anno dalle prove standardizzate INVALSI, con particolare riferimento alla risoluzione dei problemi aritmetici; cercare metodi e strategie atti a facilitare il passaggio dal ragionamento aritmetico a quello algebrico, che tuttavia costituisce un ostacolo difficile da superare per i ragazzi; conoscere e approfondire il metodo delle equazioni figurali, largamente utilizzato in paesi ai primi posti nelle indagini OCSE PISA per la Matematica; riflettere su un possibile efficace utilizzo di tale metodo nelle nostre scuole e sperimentare in aula alcune attività, osservandone e raccogliendone i risultati, al fine di verificare le ipotesi fatte.
3 CLASSI IV E V DELLE SCUOLE PRIMARIE ATTIVITÀ SVOLTA DALLE CLASSI QUARTE DELLA SCUOLA PRIMARIA «ALDO DALL AGLIO» FASE 1 In questa prima fase l insegnante ha presentato alcuni problemi attraverso immagini per esercitare le strategie intuitive degli alunni attraverso un disegno precostituito. Inoltre li ha lasciati liberi di trovare il modo più spontaneo per arrivare alla soluzione.
4 I bambini hanno risolto i problemi senza difficoltà basandosi esclusivamente sulle immagini.
5 FASE 2 Nella seconda fase l insegnante ha presentato direttamente l equazione figurale alla lavagna invitando gli alunni a trovare la soluzione. La reazione della classe davanti a questa tipologia di problema è stata quella di cercare una strategia risolutiva che tenesse conto non della parte numerica ma di quella figurale. La classe ha subito cercato la soluzione togliendo dalla quantità 100 i valori 24, 12 e 22, quindi
6 L insegnante ha spiegato loro che i valori 24, 12 e 22 prima di essere sottratti al valore 100, potevano essere sommati tra loro creando l espressione 100-( ). Dopo una serie di questa tipologia di equazioni figurali, gli alunni sono stati invitati a costruire il testo del problema che potevano essere risolti dalla precedente espressione.
7 FASE 3 Nella terza fase l insegnante ha presentato la seguente tripletta, che è stata risolta senza difficoltà da tutti gli alunni.
8 FASE 4 Nella quarta fase l insegnante ha effettuato la verifica di quanto spiegato, assegnando la seguente tripletta.
9 La verifica è stata svolta positivamente da quasi tutta la classe. I bambini hanno accettato positivamente i problemi con le immagini e con le equazioni figurali, giudicandoli come elementi di aiuto per la risoluzione degli stessi. Anche il bambino DSA (con problemi di disgrafia) è riuscito a svolgere con estrema facilità queste prove.
10 ATTIVITÀ SVOLTA DALLA CLASSA QUARTA DELLA SCUOLA PRIMARIA «S. GIOVANNI BOSCO» Prendendo spunto dall esperienza svolta da alcune insegnanti che hanno partecipato alla Scuola Estiva, si ritiene necessario introdurre l argomento attraverso la presentazione dei 3 testi con variazione in cinese, seguita dalle domande: Che cosa sono? Cosa vi sembrano? A cosa può servire questo compito ai bambini cinesi? Cosa c è scritto?
11 Questo tipo di presentazione permette di stimolare l interesse e la curiosità di tutta la classe che risponde positivamente e con entusiasmo alla successiva richiesta: «Traduci i testi dei 3 problemi, attraverso il CLOZE, con l aiuto della tabella dei simboli e dei relativi significati». Osservando i CLOZE i bambini possono constatare che la loro prima ipotesi era esatta: si tratta di problemi matematici.
12 Segue la rielaborazione dei testi in modo da renderli più comprensibili e grammaticalmente corretti. Dalla riscrittura i bambini riconoscono immediatamente la stessa situazione/contesto e la medesima struttura aritmetica. Sono consapevoli del fatto che cambiando il punto di vista, cambia anche la richiesta. Segue la risoluzione della TRIPLETTA con l operazione e la risposta e successiva discussione sui loro ragionamenti per rispondere ai 3 quesiti. Viene posta la seguente domanda: Quale strategia hai usato per risolvere i problemi? I bambini rispondono su un foglio in forma anonima.
13 Si chiede quindi, a gruppi, di rappresentare con il disegno o dei simboli i problemi proposti a cui seguirà una discussione di classe su quanto prodotto. Dalla discussione appare evidente che le rappresentazioni con i disegni di tutte le anatre richiedono veramente molto tempo e spazio. Inoltre, non consentono di visualizzare subito le quantità. Si giunge quindi alla conclusione che la rappresentazione più efficace sarebbe stata uno schieramento di simboli neri e bianchi a gruppi di 10. Tuttavia, anche gli schieramenti non permettono di rappresentare grandi quantità di elementi come le centinaia e le migliaia. Allora, cosa si può utilizzare?
14 ESPLORIAMO UNA NUOVA RAPPRESENTAZIONE Si presenta ai bambini la rappresentazione segmentale e le relative domande: CHE COS E? COME SI PRESENTA? COME FUNZIONA? A COSA SERVE? Le domande permettono agli alunni di affermare che: la rappresentazione è una specie di grafico; il grafico è formato da segmenti e parentesi graffe ; i segmenti permettono di rappresentare anche grandi numeri; il grafico fa visualizzare immediatamente i dati e la domanda, per i quali sono stati usati colori diversi (dati in blu, domanda in rosso); il grafico permette di capire subito l operazione necessaria alla risoluzione e consente di risolvere i problemi senza dover calcolare a mente i risultati.
15 ATTIVITÀ SVOLTA DALLA CLASSA QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA «PEZZANI» L insegnante ha presentato e guidato la tripletta che è stata preparata durante il laboratorio con i colleghi che hanno partecipato al progetto. La reazione dei bambini dopo la lettura del testo è stata quella di definirlo un problema molto facile da classe prima. La rappresentazione lineare ha però creato problemi a qualche bambino che affermava che tale rappresentazione mandava in confusione o era troppo sintetica. Inoltre, nel secondo problema, la comprensione della sottrazione non è stata immediata.
16 A conclusione del lavoro svolto in classe articolato su parecchi problemi con variazione e successiva discussione a grande gruppo, sono emerse le seguenti osservazioni: i bambini con difficoltà di apprendimento non hanno mostrato di preferire l utilizzo del canale visivo-spaziale: anche se dispensati dal calcolo, non hanno colto nella rappresentazione l operazione di addizione-sottrazione, hanno affermato che lo schema li mandava in confusione ; per un bambino con difficoltà nella risoluzione di problemi, lo schema è stato invece di aiuto; non tutti i bambini hanno partecipato alla discussione, sono state necessarie molte domande guida da parte dell insegnante; molti bambini non sono riusciti a collegare il testo del problema alla rappresentazione grafica: tendono cioè a considerarli come due problemi distinti
17 ATTIVITÀ SVOLTA DALLE CLASSI PRIME DELLE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO Come è stato concordato nelle riunioni di progettazione della attività svolta, il test in ingresso per l analisi della situazione di partenza della classe si è basato sulla risoluzione di un problema con variazione delle operazioni di addizione e sottrazione. Non sono state date indicazioni sul metodo risolutivo, ma si è lasciati liberi i ragazzi di usare una strategia grafica efficace. 1. CI SONO DUE NASTRI, UNO VERDE E UNO ROSSO. IL NASTRO VERDE MISURA 10 cm. IL NASTRO ROSSO SUPERA IL VERDE DI 22 cm. QUANTO MISURA IL NASTRO ROSSO? 2. CI SONO DUE NASTRI, UNO VERDE E UNO ROSSO. IL NASTRO ROSSO MISURA 32 cm E SUPERA QUELLO VERDE DI 22 cm. QUANTO MISURA IL NASTRO VERDE? 3. CI SONO DUE NASTRI, UNO VERDE E UNO ROSSO.IL NASTRO ROSSO E' LUNGO 32 cm. QUELLO VERDE E' LUNGO 10 cm. DI QUANTO IL NASTRO ROSSO SUPERA QUELLO VERDE?
18 Test di ingresso: svolgimento errato. L allievo sbaglia completamente l approccio risolutivo, anche se utilizza uno schema concettuale come rappresentazione.
19 Test di ingresso: svolgimento corretto ma incompleto L allievo scrive correttamente i dati, e risolve correttamente l operazione.ma fa solo quello.
20 Test di ingresso: svolgimento corretto Alunno che risolve il problema rappresentando la situazione con un modello figurale coerente con i dati del problema
21 Attività svolta Risoluzione di problemi di difficoltà crescente attraverso lavori di gruppo e/o individualmente. I problemi 1 e 2 sono stati risolti da quasi tutti gli alunni, anche da quelli che avevano incontrato difficoltà nella precedente prova. Per quanto riguarda il problema 3 i ragazzi hanno trovato difficoltà a causa dell errata rappresentazione grafica.
22 Dopo altre esercitazioni svolte in classe in cui i ragazzi sono stati invitati a rappresentare varie situazioni problematiche in maniera grafica usando le equazioni figurali, si è proposta alla classe la seguente verifica sommativa. Elaborato corretto di un ragazzo che ha errato il test d ingresso. Miglioramento dell alunno che ha svolto il test di ingresso senza metodo grafico
23 Osservazioni e conclusioni Gli alunni che nel test di ingresso hanno sbagliato la risoluzione dei problemi, hanno corretto i loro errori e sono riusciti a risolvere i problemi di base assegnati nella verifica. Gli alunni che non hanno sbagliato il test di ingresso, ma che non hanno utilizzato il metodo grafico, hanno consolidato la risoluzione dei problemi di base ed hanno imparato a risolvere i problemi più complessi, previsti dalle Indicazioni Nazionali: somma e differenza di due dati, somma di due dati di cui uno è multiplo dell altro, differenza di due dati di cui uno è multiplo dell altro. Si ritiene che partendo con questa metodologia già dai primi anni della scuola primaria si potrebbero ottenere risultati migliori, perché gli alunni acquisirebbero una maggiore consapevolezza dell importanza dell uso di questo metodo di rappresentazione.
INSIEME PERCHÉ QUALCOSA
INSIEME PERCHÉ QUALCOSA DI NUOVO ACCADA IN CLASSE Matematica: le frazioni Istituto Comprensivo Camerano Scuola primaria: classi 3^A-B, 5^A-B Scuola secondaria 1 : classi 1^ A-B-C MAPPA CONCETTUALE CHE
DettagliDalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015
Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliCostruiamo e leggiamo statistiche
Costruiamo e leggiamo statistiche Classi seconde scuola primaria Insegnanti: Susanna Carrai, Elisabetta Gori. Michela Carli, Sandra Chesi, Fulvia Mollica. 1 Relazioni, dati e previsioni 2 Obiettivi essenziali
DettagliFREQUENZA TEORICA E FREQUENZA PERCENTUALE Lezione n. 13
FREQUENZA TEORICA E FREQUENZA PERCENTUALE Lezione n. 13 Finalità: Enunciare le definizioni maturate attraverso l esercitazione pratica. Sistematizzare concetti e definizioni Metodo: Sperimentazione pratica
DettagliPolli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e
Polli e conigli Livello scolare: primo biennio Abilità Interessate Calcolo di base - sistemi Risolvere per via grafica e algebrica problemi che si formalizzano con equazioni. Analizzare semplici testi
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per
DettagliUNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA
UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE Il Supermercato a scuola C osa? C ome? Q uando? P erché? Abbiamo scelto di creare a scuola un angolo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO Destinatari i bambini della IV classe elementare 1. Obiettivi formativi Sviluppo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014
Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti
DettagliCURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /
DettagliPROGETTO EM.MA PRESIDIO
PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i
DettagliOperazioni sulla Retta Algebrica e riflessione sulla loro definizione nell insieme dei Naturali
Operazioni sulla Retta Algebrica e riflessione sulla loro definizione nell insieme dei Naturali Attraverso i comandi dell interfaccia della Retta Algebrica di AlNuSet è possibile accedere a tre modelli
DettagliVerdi Cafaro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado
Giuseppe Pasquale Verdi Cafaro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Sede centrale Via G. Verdi, n. 65-76123 Andria (BT) Telefono 0883 246.239 - Fax 0883-56.45.45
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliG iochi con le carte 1
Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO
IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 SSDPG G. BRESADOLA a. s. 2010/2011 Questionari corso sperimentale CLIL Premessa
ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 SSDPG G. BRESADOLA a. s. 1/11 Questionari corso sperimentale CLIL Premessa Il progetto sperimentale CLIL per la scuola secondaria di primo grado G. Bresadola prevede un monitoraggio
DettagliRELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione
RELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione L Istituto Nazionale per La Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI), su direttiva del Ministero dell Istruzione, ha predisposto un sistema di rilevazione
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliVALUTAZIONE. Di che cosa stiamo parlando?
VALUTAZIONE Di che cosa stiamo parlando? Sommativa Valutazione formativa Per valutazione formativa si intende l accertamento sistematico che accompagna passo dopo passo il processo di insegnamento/apprendimento
DettagliPERCORSO DIDATTICO SULLE SUCCESSIONI NUMERICHE
PERCORSO DIDATTICO SULLE SUCCESSIONI NUMERICHE Nuclei Fondanti: Relazioni e Funzioni, Geometria Tipo di scuola e classe: Liceo Scientifico, classe II Riferimenti alle Indicazioni Nazionali: OBIETTIVI SPECIFICI
DettagliQuali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000);
Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Raccomandazioni Parlamento Europeo e del Consiglio dell'unione Europea (18/12/2006); DM 22 agosto 2007; I risultati nelle indagini internazionali
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliPercorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado
Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,
DettagliA.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliIstituto comprensivo Arbe Zara
Istituto comprensivo Arbe Zara Viale Zara,96 Milano Tel. 02/6080097 Scuola Secondaria di primo grado Falcone Borsellino Viale Sarca, 24 Milano Tel- 02/88448270 A.s 2015 /2016 Progettazione didattica della
DettagliLa valutazione nella didattica per competenze
Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Anna Maria Ghio Plesso Classe 1 Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza Primaria Giusti Sezione A Matematica Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere
DettagliAttività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:
LIVELLI DI PARTENZA Strumenti utilizzati per rilevarli: Colloqui individuali e di gruppo sul curricolo formativo generale e specifico disciplinare e pregresso. Discussione di gruppo. Livelli di partenza
Dettagli1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 5^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1 2 3 4 I NUMERI A
DettagliI PROBLEMI ALGEBRICI
I PROBLEMI ALGEBRICI La risoluzione di problemi è una delle attività fondamentali della matematica. Una grande quantità di problemi è risolubile mediante un modello algebrico costituito da equazioni e
DettagliStefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.
Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa
DettagliLa pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante
Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per
DettagliSoluzione di equazioni quadratiche
Soluzione di equazioni quadratiche Soluzione sulla Retta Algebrica Inseriamo sulla Retta Algebrica le seguenti espressioni polinomiali x e x 3 e cerchiamo di individuare i valori di x per i quali i punti
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente
SCUOLA DELL INFANZIA Obiettivi di apprendimento Conoscere i poligoni regolari Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente Ricostruzione
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni Riconoscere la quantità. Ordinare piccole quantità. Riconoscere la quantità. Operare e ordinare piccole
DettagliPRIMO APPROCCIO ALLA STATISTICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA
PRIMO APPROCCIO ALLA STATISTICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Scuola dell infanzia Don Lorenzo Milani Sezioni 3-4-5 anni IC Barberino di M.llo Insegnanti: Annalisa Dell anno Barbara Scarpelli Anna M. Brunetto
DettagliAttività didattica su Il curriculum verticale di italiano
ISTITUTO COMPRENSIVO DON LIBORIO PALAZZO-SALINARI 75024 MONTESCAGLIOSO (MT) - IONE M. POLO, snc C.F. 93049170777 C.M. MTIC823003 Tel. 0835/207109 - ax 0835/1856824 e mail: MTIC823003@istruzione.it Sito:www.icmontescaglioso.gov.it
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
DettagliLe fasi del lavoro. sede: via Luzzatti, 15 47813 Igea Marina Tel. 0541 341642 zaffiria@comune.bellaria-igea-marina.rn.it - www.zaffiria.
Scuola Secondaria Pazzini Villa Verucchio Per l anno scolastico 2011 la scuola secondaria Pazzini di Villa Verucchio ha scelto per la classe I F il laboratorio Adolescenza a fumetti, per le classi II H,
DettagliRAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015
RAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015 IL RAV Il RAV (di seguito nominato Report) rappresenta la prima esperienza di autovalutazione dell Ist. Comprensivo
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliI CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE
I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Osservare, registrare, classificare organismi viventi e fenomeni fisici con la guida dell
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Michele
DettagliLaboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia. GRUPPO FRAZIONI SCUOLA PRIMARIA-CLASSE IV a.s.
Laboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia GRUPPO FRAZIONI SCUOLA PRIMARIA-CLASSE IV a.s.2009/2010 2 Componenti del gruppo L attività si è svolta in cinque classi quarte
DettagliQUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE
QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliPD1A: La scoperta dell acqua Le mappe
PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI TECNOLOGIA E INFORMATICA
TRAGUARDI DELLE AL TERMINE della CLASSE I L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente
DettagliGRAFICO DI FUNZIONI GONIOMETRICHE
GRAFICO DI FUNZIONI GONIOMETRICHE y = A* sen x ( ω + ϕ ) Prerequisiti e Strumenti Obiettivi Tempi di lavoro Problema stimolo Descrizione consegne Verifica e valutazione Prerequisiti Prerequisiti disciplinari:
DettagliClassi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA
Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA U di APPRENDIMENTO Numeri 1. Comprendere il significato dei numeri e i modi per rappresentarli, anche in relazione al loro uso nella realtà 2. Comprendere
DettagliINTORNO AL CUBO PER CLASSI III, IV E V DI SCUOLA PRIMARIA
INTORNO AL CUBO PER CLASSI III, IV E V DI SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2012/2013 1 Indice Componenti del gruppo di lavoro pag. 2 Premessa pag. 3 Descrizione dell'attività di laboratorio pag. 4 Verifica
DettagliCOMPETENZA NUMERICA I SISTEMI DI NUMERAZIONE
COMPETENZA NUMERICA I SISTEMI DI NUMERAZIONE Macroindicatori di conoscenze/abilità Comprensione: -del significato dei numeri -dei modi per rappresentarli -della notazione posizionale dei traguardi per
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.3 A.S. 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.3 A.S. 2013/2014 Dati identificati vi Titolo significativo: L area delle figure piane Insegnamenti coinvolti: Matematica (geometria)
DettagliProblemi tra prima e seconda
Problemi tra prima e seconda AMBIENTI DI APPRENDIMENTO IN MATEMATICA Annalisa Sodi Claudia Novelli A.S. 2013 2014 SCUOLA-CITTÀ PESTALOZZI Firenze Il lavoro che presentiamo continua una riflessione iniziata
DettagliNel campo d'esperienza "Immagini, suoni e colori" gli obiettivi specifici sono stati:
Mescolanze di colori L'attività laboratoriale è stata pensata e programmata per i bambini di 4/5 anni; il suo obiettivo generale è la scoperta dei colori derivati: viola, arancione e verde, principalmente
DettagliNUMERI, NUMERI, NUMERI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO SCUOLA DELL'INFANZIA A. S. 2015/16 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI, NUMERI, NUMERI (Approfondimento delle tematiche disciplinari relative alle indicazioni) per il curricolo....tutto
Dettaglile figure geometriche piane.
Il progetto sperimentale nella classe terza: le figure geometriche piane. In classe terza si è deciso di continuare con l approccio laboratoriale allo studio della geometria e quindi il progetto è stato
DettagliTitolo dell'attività (max 255 caratteri, spazi compresi) Sintesi dell'attività (max 1000 caratteri, spazi compresi)
RIFLESSIONE SULLA PROGETTAZIONE Titolo dell'attività (max 255 caratteri, spazi compresi) Fare Scienze con un approccio innovativo: l Apparato Circolatorio. Sintesi dell'attività (max 1000 caratteri, spazi
Dettagli1. Presentazione del programma. 3. Metodologia didattica e contenuti. 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona
Guida didattica Programma di. Epatente 1. Presentazione del programma 2. Struttura del programma 3. Metodologia didattica e contenuti 4. L organizzazione della lezione in aula sincrona 5. Raccomandazioni
DettagliPresentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014
Presentazione delle prove ITALIANO Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Cosa contiene il QdR Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione
DettagliClasse seconda scuola primaria
Classe seconda scuola primaria Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione
DettagliDescrizione dell unità. Titolo Frazioni con la LIM. Autore Barbara Bianconi
Descrizione dell unità Titolo Frazioni con la LIM Autore Barbara Bianconi Tematica Come si traducono nel linguaggio della matematica un quarto in musica, una fetta di pizza, un terzo di un percorso prestabilito?
DettagliMATEMATICA U. A. 1 INSIEME PER RICOMINCIARE SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO TEMPI
MATEMATICA U. A. 1 INSIEME PER RICOMINCIARE ABILITA : 1.a Riconoscere il valore posizionale delle cifre. 1.b Individuare e definire numeri pari e dispari. 2.a Stabilire relazioni d ordine, contare in senso
DettagliGLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA
GLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA PERCORSO DIDATTICO PER LE CLASSI PRIMA E SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA (prima parte) SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI BARBERINO MUGELLO Partendo dall osservazione e dalla manipolazione
DettagliIl significato della MEDIA e della MEDIANA in una raccolta di dati numerici
Il significato della MEDIA e della MEDIANA in una raccolta di dati numerici Ogni qual volta si effettua una raccolta di dati di tipo numerico è inevitabile fornirne il valore medio. Ma che cos è il valore
DettagliSCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Alessandro Faedo Via Fante d Italia, 31-36072 - CHIAMPO (VI) Tel. 0444/475810 Fax 0444/475825 email viic87800x@istruzione.it
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO
Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.
DettagliLaboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia. GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s.
Laboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s.009/00 LABORATORIO IN CLASSE TRA FORME E NUMERI - a.s. 009/00 LABORATORIO
DettagliProgetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014. Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi
Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014 Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi QUESTIONARIO DI GRADIMENTO PER LE INSEGNANTI Al fine di ottenere una valutazione del livello di gradimento delle insegnanti
DettagliINSEGNANTE NORMALE. mi devo occupare in prima persona e nella mia attività di alunni disabili
INSEGNANTE NORMALE mi devo occupare in prima persona e nella mia attività di alunni disabili il mio mestiere è condurre e favorire apprendimento, crescita e autonomia, attraverso opportune mediazioni didattiche,
DettagliFIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi
FIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi UN DISEGNO PER DIRE Terza tappa Il percorso Fiori per dire e raccontare prende avvio dal dono di un fiore che ogni bambino della
DettagliAntonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta
Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni
DettagliSCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE TITOLO: I bisogni BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre la classificazione dei bisogni dell uomo DIDATTIZZAZIONE
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliPROGETTO CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
PROGETTO CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO Per l organizzazione e le modalità attuative del progetto nelle varie realtà dell Istituto si fa riferimento alle programmazioni educative dei vari plessi della
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE
DettagliIl calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare
Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione
DettagliChe cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante
Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliChe cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009
Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati nell A.S. 2008 2009 Presentazione a cura di Roberta Michelini Casalpusterlengo, 8 gennaio 2010 http://www.invalsi.it/esamidistato0809/
DettagliLABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE
LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE Anno Scolastico 20010/2011 Classe 1^C dell Istituto comprensivo G. Parini plesso Ghittoni di San Giorgio- Piacenza Docente della Classe : Paola Farroni
DettagliMinistero della Pubblica Istruzione
Ministero della Pubblica Istruzione Via Stazione snc, 89900 Vibo Valentia Marina Tel. 0963/572073 Cod. mecc. VVIC82600R cod. fiscale 96013890791 Distretto Scol. N. 14 E-mail vvic82600r@istruzione.it -
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliProgetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti
Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Il docente agli occhi dello studente Due scuole partner hanno somministrato il questionario Il docente agli
DettagliLa fattoria delle quattro operazioni
IMPULSIVITÀ E AUTOCONTROLLO La fattoria delle quattro operazioni Introduzione La formazione dei bambini nella scuola di base si serve di numerosi apprendimenti curricolari che vengono proposti allo scopo
DettagliEgregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.
Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio
DettagliLA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!
SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola
Dettagli