Progetto educativo Scuola dell infanzia Umberto I
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- Nicolina Martina
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1 Progetto educativo Scuola dell infanzia Umberto I
2 LABORATORI CON ESPERTI ESTERNI Bambility Laboratorio teatrale Psicomotricità educativa
3 BAMBILITY Un percorso che coinvolge gli aspetti motorio, emotivo e cognitivo, per favorire la consapevolezza delle proprie emozioni l attività di decentramento e l aumento della concentrazione la libertà espressiva le proposte operative il valore della diversità
4 LABORATORIO TEATRALE Per educare alla rappresentazione dei vissuti percezione del proprio movimento corporeo e vocale gestualità delle emozioni
5 PSICOMOTRICITA EDUCATIVA fornire ai bambini uno spazio di espressione, comunicazione, gioco, benessere relazionale sostenere una visione positiva del bambino, come soggetto competente, creativo fornire uno spazio che sostenga lo sviluppo dell identità di ogni bambino
6 INDICAZIONI NAZIONALI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA FINALITA Sviluppare l identità Sviluppare l autonomia Acquisire competenze Vivere le prime esperienze di cittadinanza
7 Apprendere come esperienza globale e unitaria CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni e colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo
8 RIPENSARE IL LAVORO EDUCATIVO SFONDO INTEGRATORE PROGETTO ATTIVITA ESPERIENZIALE
9 APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE BASATO SULL ESPERIENZA. Il processo di apprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui il soggetto, attivo protagonista, si trova a mettere in campo le proprie risorse e competenze ha l occasione di affrontare situazioni di incertezza sviluppando comportamenti adattivi e migliorando la capacità di gestire la propria emotività ha la possibilità di sviluppare le proprie abilità di problem solving anche attraverso l'abilità creativa ha l opportunità di acquisire autoconsapevolezza mediante auto-osservazione ed etero-osservazione L'esperienza così acquisita diviene patrimonio di conoscenza del soggetto e costituirà il nuovo punto di partenza di ulteriori evoluzioni.
10 dalle Indicazioni nazionali L apprendimento avviene attraverso l azione, l esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.
11 RUOLO DELL ADULTO-EDUCATORE PROMOTORE DELL APPRENDIMENTO Promozione significa accompagnare e valorizzare i diversi tipi di apprendimento, evitando interventi adulti in chiave anticipatoria Offrire contesti e occasioni di esplorazione Sollecitare la curiosità e favorire la sperimentazione Sostenere l interesse dei bambini e delle bambine Aprire nuove occasioni di approfondimento Favorire la ricerca e l atteggiamento scientifico Accompagnare i bambini nelle attività di individuazione e soluzione dei problemi Idea di bambino competente nel processo di osservazione, lettura e rielaborazione di informazioni, costruzione di significati
12 dalle Indicazioni nazionali Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo mondo, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli. La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un appropriata regia pedagogica.
13 LE PROPOSTE Attività individuali Libri e lettura Attività creative IRC (Insegnamento Religione Cattolica) Attività sulle competenze Attività in Natura e Uscite sul territorio Attività ludiche strutturate
14 VASSOI DI ATTIVITA INDIVIDUALE COMPETENZE INDIVIDUALI Abilità percettive Abilità fino-motorie Abilità cognitive
15 LIBRI E LETTURA Libri come occasione di Conoscenza del mondo Consapevolezza delle proprie emozioni Rielaborazione
16 LABORATORIO CREATIVO Un atelier dove esplorare materiali differenti, scoprire somiglianze e differenze (di texture, di forma, colore).. A partire dalle qualità percettive dei materiali provare a costruire progetti creativi..
17 IRC (INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA) Per educare al bello (dimensione artistica); al buono (dimensione etica); alla conoscenza delle narrazioni bibliche (dimensione culturale) Lettura delle immagini Narrazione Rielaborazione creativa (tecniche grafico-pittoriche) Condivisione dell elaborato a casa
18 TUTTI A SCUOLA Tutti a scuola Per preparare i bambini più grandi all esperienza della scuola primaria (aspetto emotivo, competenze e pre-requisiti, autonomia organizzazione e gestione del proprio materiale e dei tempi..)
19 In giardino Progetto allestimento giardino Attività di esplorazione, ricerca e scoperta Gioco Nell ambiente urbano Camminare come progetto educativo Visite alle realtà del quartiere (oratorio, biblioteca ) FUORI
20 APPRENDIMENTI IN NATURA Imparano che si può incidere sull'ambiente circostante. Si può cambiare le cose, lasciare sulle cose le impronte delle proprie intenzioni. Allo stesso tempo c'è un feedback dagli oggetti che si usano. I bambini imparano che la realtà impone delle regole e su di essa non si può imporre la propria volontà in modo arbitrario. Per costruire una torre di pneumatici o di cassette, Bisogna rispettare le regole della fisica, altrimenti la costruzione crolla Imparano a concentrarsi. In un giardino ben organizzato, I bambini sono assorti in quello che fanno, portano avanti a lungo e loro mini progetti, spesso a puntate, giorni per giorni. Imparano a prendere possesso dello spazio, arredando lo con le loro opere. Imparano ad usare le mani, prendendo in mano la situazione. Con le mani diventano sempre più abili. Imparano a lavorare con tutto il corpo piegandosi, sollevando, portando, spingendo, trainando, salendo, scendendo... Imparano a superare le frustrazioni. Se viene distrutto il castello di sabbia lo si può ricostruire. Imparano a ragionare per ottenere un risultato desiderato. Per esempio, Se non è possibile spostare l'acqua, si può spostare oggetti che si volevano lavare con l'acqua... Imparano che si può impregnare di senso le cose, si può trasformare dei materiali neutri in degli effetti di una drammatizzazione. Una manciata di Erba per esempio, diventa il mangime per il gatto, ho una cassetta di plastica diventa una macchina da corsa... Imparano ad osservare come si comportano gli elementi quando vengono mescolati, è la base della chimica. Per esempio, aggiungendo acqua e terra, si ottiene la pappamolla. Imparano ad essere inventivi, ad affrontare le situazioni con originalità. È una capacità indispensabile in un mondo che cambia. Imparano che si può collaborare, condividere progetti con altri, mettersi d'accordo, discutere, a volte litigare, e anche superare i litigi. Imparano ad avere fiducia in se stessi, nelle proprie capacità di agire. Il giardino dei segreti Penny Ritscher, 2002 ed. Junior srl
21 Camminare nel rispetto dei tempi dei bambini, delle loro pause, delle loro soste e dei loro modi è stimolo alla curiosità, all osservazione, alle domande, ai ragionamenti, alle scoperte, dunque, alla conoscenza del mondo. Camminando si affrontano le difficoltà, le prove fisiche del cammino, sviluppando la forza d animo e in senso della sfida. La fantasia si arricchisce degli stimoli degli ambienti che si percorrono. Camminare insieme ai compagni permette la socializzazione delle scoperte e delle conoscenze. Camminare significa riappropriarsi di spazi urbani, ormai quasi del tutto preclusi ai bambini e alle bambine. da Il cammino come progetto educativo Francesca Ciabotti Pedagogista, in rivista Bambini n.7, 2018
22 Su un lato del perimetro, a ridosso della siepe, un gruppo numeroso si dedica da giorni al nuovo svago: scavare una buca. Che detta così, pare proprio roba da poco, e invece richiede un organizzazione mica da scherzo: tanto per cominciare, nel gruppo non si entra, se non si ha qualcosa per scavare. Bisogna cercarlo. Con strumenti presi dalla cucinetta della scuola o improvvisati (rametti, sassi più piccoli) si scava al bordo del grosso sasso che è spuntato sul percorso. Il sasso è il progetto principale e li occupa in un lavoro di squadra ( tu scava qui, che io continuo dall altra parte ) che dura praticamente tutto il tempo del gioco
23 ATTIVITA LUDICA Gioco libero: Per poter sperimentare le dinamiche, le relazioni, il contatto con il mondo, con le cose e con gli altri, senza la mediazione dell adulto Stimolo per la creatività Gioco strutturato come Occasione di apprendimento Palestra di socializzazione e relazione Divertimento
24 IL GIOCO Esperienza necessaria per lo sviluppo integrale della persona perché coinvolge tutte le sue dimensioni cognitiva, perché giocando si comprende e si capisce il funzionamento delle cose, grazie allo smontaggio, rimontaggio degli oggetti affettiva, perché nel gioco si regolano le emozioni corporea, perché si mettono in gioco le competenze motorie e quelle relazionali, espressive e dinamiche immaginativa, perché attraverso il gioco è possibile vedere nuovi scenari, possibilità, ruoli, combinazioni differenti, attiva il pensiero del possibile Francesca Antonacci docente di Pedagogia del gioco presso l Università Bicocca di Milano
25 CLASSI APERTE Laboratori a scelta libera Attività sulle competenze Laboratori con esperti esterni Gioco libero e strutturato
26 OSSERVAZIONE, PROGETTAZIONE, DOCUMENTAZIONE E RILANCIO Le proposte della settimana Quaderno progetti, documentazione e rilanci
27 I DIRITTI NATURALI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE L DIRITTO ALL'OZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti 2 IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti 3 IL DIRITTO AGLI ODORI a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura 4 IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare 5 IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco 6 IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura 7 IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade 8 IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi 9 IL DIRITTO AL SILENZIO ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua 10 IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle Gianfranco Zavalloni
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