Laboratorio di Disegno
|
|
- Graziana Lelli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 A.A Ingegneria per l Ambiente e il Territorio lez 4 Laboratorio di Disegno Sintesi lezione teorica ed esercitazione Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD
2 proiezioni parallele: il metodo assonometrico
3 Metodo assonometrico sistema di proiezione Il sistema di proiezione usato nel metodo assonometrico è parallelo o cilindrico. Centro di proiezione posto a distanza infinita, cioè improprio. I raggi proiettanti sono tutti paralleli tra loro.
4 Metodo assonometrico inquadramento storico Breve storia della codifica del metodo. Settori di impiego del metodo assonometrico. Vantaggi del metodo assonometrico. Corrispondenza biunivoca tra oggetto e sua rappresentazione.
5 Metodo assonometrico cenni teorici elementi geometrici del metodo centro di proiezione posto all infinito (improprio) piano di proiezione (quadro), è unico. Problema di definizione biunivoca della proiezione assonometrica di un punto generico sul quadro: data l immagine del punto non si può univocamente risalire alla esatta posizione del punto Q nello spazio, in quanto esso è immagine di tutti i punti appartenenti allo stesso raggio proiettante. Occorre pertanto ampliare gli elementi della rappresentazione.
6 Metodo assonometrico genesi spaziale del metodo Si associa nello spazio, all oggetto da rappresentare, una terna di piani ortogonali tra loro a due a due, ai quali l oggetto viene correlato attraverso tre sue proiezioni ortogonali. I piani della terna sono detti piani di riferimento, e si intersecano secondo la terna di rette x, y, z sulle quali si possono determinare le coordinate cartesiane del punto, che ne definiscono la posizione nello spazio. Il metodo assonometrico consiste nel proiettare sul quadro (piano di proiezione) non solo l oggetto ma anche le sue proiezioni ortogonali. Le proiezioni ortogonali sui piani di riferimento, proiettate sul quadro secondo la direzione assonometrica, si dicono prima, seconda e terza proiezione assonometrica. Sul piano di quadro occorre proiettare anche la terna cartesiana.
7 Metodo assonometrico rapporto direzione assonometrica-piano di quadro Si osserva che, al variare della direzione assonometrica rispetto al quadro, o al variare della posizione nello spazio della terna di assi cartesiani, si ottengono sul quadro immagini diverse della terna spaziale di riferimento. Nella proiezione gli angoli retti degli assi della terna cartesiana subiscono generalmente una deformazione. Solo quando due di essi risultano paralleli al piano di quadro, le loro proiezioni mantengono la condizione di ortogonalità. A seconda del rapporto tra direzione assonometrica (direzione dei raggi proiettanti) e piano di quadro (piano di proiezione) si hanno due tipologie di assonometria: - ASSONOMETRIA ORTOGONALE: la direzione assonometrica è perpendicolare al quadro, e questo è in posizione generica rispetto alla terna di riferimento x,y,z. - ASSONOMETRIA OBLIQUA: la direzione assonometrica è obliqua rispetto al quadro, e questo può anche essere parallelo a uno o due assi della terna x,y,z.
8 Assonometria genesi spaziale rapporto di raccorciamento e scale assonometriche Il rapporto tra un unità u sull asse di riferimento e la sua immagine assonometrica ui dipende dalla direzione della retta che la contiene rispetto al quadro e dalla direzione assonometrica. Tele rapporto è detto RAPPORTO DI RACCORCIAMENTO O DI RIDUZIONE. Entrambe le assonometrie, ortogonale e obliqua, si possono distinguere in tre casi, a seconda dei rapporti tra l unità di misura sugli assi di riferimento e l unità di misura assonometrica (scale assonometriche). Le tre scale assonometriche sui tre assi sono sempre interdipendenti tra loro. ASSONOMETRIA MONOMETRICA o ISOMETRICA (1 solo valore del rapporto sui tre assi) ASSONOMETRIA DIMETRICA (2 valori del rapporto) ASSONOMETRIA TRIMETRICA (3 valori del rapporto, diversi in ogni asse)
9 Assonometria genesi spaziale triangolo delle tracce Gli assi cartesiani x, y, z in posizione generica rispetto al quadro, lo intersecano in tre punti (tracce) X, Y, Z, che uniti tra loro formano il TRIANGOLO DELLE TRACCE. Le immagini degli assi xi, yi e zi sono le bisettrici di tale triangolo. Senza entrare nel dettaglio del calcolo geometrico dei rapporti di riduzione, notiamo come per l assonometria ortogonale, nell ISOMETRICA il triangolo delle tracce è equilatero; nella DIMETRICA il triangolo delle tracce è isoscele e infine nella TRIMETRICA il triangolo delle tracce è scaleno.
10 Assonometria genesi spaziale posizioni particolari piano quadro in asson. obliqua Nei casi particolari, in assonometria obliqua, in cui il piano di quadro è disposto parallelamente ad uno dei piani di riferimento, si hanno rappresentazioni assonometriche che mantengono inalterata la faccia dell oggetto palallela al piano.
11 Metodo assonometrico classificazione nella pratica professionale Nonostante sia possibile definire innumerevoli tipi di assonometrie al variare degli angoli della terna e dei parametri metrici, nella pratica professionale si ricorre a quelle rappresentazioni assonometriche che consentono maggiore semplicità e velocità di esecuzione. L assonometria trimetrica pertanto nella pratica non si usa. I tipi di assonometria più diffusamente applicati sono pochi. Ogni configurazione degli assi cartesiani resta comunque valida. In tutti I casi L ASSONOMETRIA NON ALTERA IL PARALLELISMO: due segmenti uguali e paralleli hanno immagini proiettive anch esse uguali e parallele.
12 Metodo assonometrico classificazione e assonometrie più diffuse ASSONOMETRIE ORTOGONALI ASSONOM. ORTOGONALE MONOMETRICA x/x = n y/y = n z/z = n ASSONOM. ORTOGONALE DIMETRICA x/x = n y/y = n z/z = m ASSONOM. ORTOGONALE TRIMETRICA x/x = n y/y = m z/z = q
13 Metodo assonometrico classificazione e assonometrie più diffuse ASSONOMETRIE OBLIQUE ASSONOM. OBLIQUA CAVALIERA GENERICA I rapporti di riduzione possono variare. La più usata è la cavaliera dimetrica con ASSONOM. OBLIQUA CAVALIERA RAPIDA x/x = 1 y/y = 1/2 z/z = 1
14 Metodo assonometrico classificazione e assonometrie più diffuse ASSONOMETRIE OBLIQUE ASSONOM. OBLIQUA MONOMETRICA O MILITARE ASSONOM. OBLIQUA CAVALIERA MILITARE x/x = 1 y/y = 1 z/z = 1 x/x = 1 y/y = 1 z/z = 1/2 ISOMETRICA DIMETRICA
15 Rappresentazione assonometrica di enti fondamentali assonometria di punto, retta, piano - Assonometria del punto; - assonometria di una retta in posizione generica; - assonometria di una retta parallela al piano xy; - assonometria di una retta perpendicolare al piano xy; - assonometria di un piano in posizione generica; - assonometria di un piano parallelo al piano xy; - assonometria di un piano perpendicolare al piano xy; - assonometria di figure geometriche, come risultato della composizione della rappresentazione assonometrica degli enti fondamentali.
16 introduzione teorica al disegno CAD 3D
17 Disegno digitale CAD 3D disegno come simulatore Nel suo significato di Computer Aided Design, si intuisce il ruolo decisivo del disegno digitale, in grado di modificare il metodo progettuale, permettendo di simulare la realtà in modo completo e veloce. Si parla anche di Virtual Design, perché si ha la possibilità di creare ambienti virtuali interattivi e immersivi. La rappresentazione di un modello 3D digitale passa attraverso la definizione di tre aspetti: - la geometria dell oggetto (descrizione coordinate dei vertici); - la topologia (descrizione delle reciproche relazioni tra le componenti geometriche); - la fotometria (descrizione dei colori, dell apparenza delle superfici e dell illuminazione della scena)
18 Disegno digitale CAD 3D alcuni principi Le regole base della Geometria e della Geometria Descrittiva sono applicate direttamente dal calcolatore, in modo automatico. Costruendo il modello virtuale è possibile visualizzarlo secondo i metodi di rappresentazione conosciuti, considerando il dispositivo di visualizzazione corrispondente con il piano di proiezione. - il concetto di scala e di misura subiscono un impatto forte, perché è possibile variare la dimensione della visualizzazione in tempo reale, perdendo la percezione delle dimensioni del disegno. Si disegna in scala reale e si definisce la scala di rappresentazione in funzione della stampa (bisogna fare attenzione al concetto dettaglio/scala di rappresentazione) - anche il fattore temporale incide in modo notevole sull impatto della tecnica, perché rappresentazioni che prima avrebbero richiesto tempi lunghissimi sono possibili in tempo reale. - infatti ad esempio, con le tecniche digitali, si usa molto più spesso il metodo prospettico di quanto non si facesse con le tecnche analogiche.
19 Disegno digitale Riflessioni disegno manuale - disegno digitale Tutto ciò che abbiamo studiato a proposito del disegno manuale, può essere riflesso e trasposto sul disegno digitale, con le opportune variazioni e considerazioni. Vediamone alcune: Metodi di rappresentazione: sono gli stessi codificati dalla Geometria Descrittiva, solo che il Computer può elaborarli in modo automatico. Tecniche: sono varie e ne vedremo alcune (disegno raster, disegno vettoriale, CAD 2D, CAD 3D - modellazione CSG, rendering, etc. Strumenti e supporti: algoritmi di calcolo del disegno e dell immagine, tecnologie software, hardware di input e output. Fasi del disegno: possono essere, ad esempio: modellazione, rendering, produzione di video; oppure modellazione, generazione degli elaborati standard, stampa
20 Disegno digitale CAD 3D disegno come simulatore A partire da un modello 3D digitale si ottiene un immagine. Le macrofasi del processo che porta all immagine sono due: - modellazione definizione degli oggetti (comprese le texture) e della scena (punti di vista); - rendering a partire dalla rappresentazione geometrica, applicazione di un modello di illuminazione e creazione di un immagine. Le due fasi sono complementari e in dialogo costante tra loro.
21 CAD 3D Modellazione: metodi e primitive grafiche La creazione del modello segue un processo che, in ogni caso, parte da oggetti semplici (primitive grafiche) e tramite trasformazioni geometriche successive giunge ad oggetti complessi. Le tecniche di modellazione digitale 3D possono essere ricondotte a due metodi di base: Modellazione per superfici Modellazione per solidi Le primitive grafiche sono: curve e superfici Le primitive grafiche sono: solidi elementari
22 CAD 3D modellazione per superfici La modellazione per superfici si può ottenere fondamentalmente con due tipi di tecniche: - tecnica di modellazione numerica, per mesh. - tecnica di modellazione parametrica, per superfici complesse (patch, NURBS).
23 CAD 3D - modellazione per superfici modellazione numerica - mesh La prima tecnica di modellazione per superfici è: - tecnica di modellazione numerica, per mesh. Le mesh sono superfici poligonali (triangolari, quadrangolari) che si compongono formando poliedri che approssimano le superfici reali. Ogni mesh è definita dai vertici (come coordinate x,y, z nello spazio) e dalla normale uscente che definisce il verso positivo (orientamento) della faccia della superficie. Gli oggetti sono approssimati da superfici poliedriche composte da mesh: aumentando il numero di mesh si ottiene una migliore approssimazione delle superfici (esempio). Le linee che vediamo nel disegno rappresentano i confini (bordi) di ogni tassello/poligono della mesh. Disegnamo dunque con linee diverse da quelle che useremmo nel disegno tradizionale.
24 CAD 3D - modellazione per superfici modellazione parametrica - NURBS La seconda tecnica di modellazione per superfici è: - tecnica di modellazione parametrica, per superfici complesse. Tali superfici vengono generate (tramite algoritmi) a partire da curve parametriche dotate di punti di controllo e sono superfici continue (patch). La variazione dei parametri (quali punti di controllo e normali e tangenti alla superficie) ne determina la forma. Le più diffuse tra queste superfici sono quelle generate a partire da curve NURBS (Non-Uniform Rational B-Splines).
25 CAD 3D modellazione per solidi La modellazione per solidi si può ricondurre anch essa a due tipi di tecniche principali: - la CSG (Constructive Solid Geometry) che a partire da primitive geometriche solide porta alla costruzione di solidi complessi ottenuti con successioni di operazioni booleane. - la B-Rep (Boundary Representation) che genera delle geometrie solide a partire dalla rappresentazione di vertici, contorni e facce delle superfici che le delimitano. Questa seconda tecnica consente di ottenere rapidamente forme più complesse rispetto alla CSG ma le modifiche sono più difficili ed è facile che si generino solidi non validi fisicamente (ad esempio delimitati da superfici non chiuse, o da superfici con normali ribaltate per cui il calcolatore non riesc a distinguere lo spazio interno/esterno del solido).
26 CAD 3D mesh primitive - esempio Primitive grafiche mesh in Blender
27 CAD 3D Software CGS Software CGS (Constructive Solid Geometry), sono software per la modellazione che sfruttano la tecnica per geometrie solide, permettendo di creare oggetti complessi usando operatori Booleani che combinano oggetti semplici. Alcuni degli strumenti di base per la CGS sono: - le primitive di base (definite parametricamente); - modificatori; - strumenti booleani; - smussi e raccordi. Questa tecnica è usata spesso nel CAD e si può schematizzare come un diagramma binario ad albero.
28 CAD 3D modellazione solida CSG schema OGGETTI SOLIDI COMPLESSI OPERAZIONI BOOLEANE (UNIONEINTERZEZIONESOTTRAZIONE) PRIMITIVE GRAFICHE Immagine Wikmedia Commons
29 CAD 3D modellazione solida tecnica procedurale Le varie tecniche di modellazione solida nel CAD sono spesso combinate e alternative, nello stesso software: Citiamo ad esempio la tecnica procedurale, che sfrutta le tecniche già menzionate e permette di generare geometrie complesse con l immissione di determinate regole e vincoli (strumenti software generano più o meno automaticamente la geometria voluta (es. simulatori di fluidi, generatori di vegetazione, di tessuti, di capelli, di frattali).
30 Computer graphic Interfaccia e aspetto grafico Il CAD si interfaccia attraverso il monitor prima di tutto, ma i suoi risultati possono tradursi in output anche su un supporto cartaceo (plotting). L aspetto classico del disegno è geometrico lineare: per le superfici le linee delimitano i bordi (edges) e uniscono i punti di controllo (control points). Questo tipo di visualizzazione è il più antico ed è detto a fil di ferro (wireframe). La computer graphic ha tentato di evolversi verso sistemi di visualizzazione sempre più realistici, simulando il comportamento di interazione dei corpi con la luce, l aspetto materico e la visione umana. Sono stati sviluppati algoritmi di rendering, a partire dai Hideline, ai vari Shading, ai Raytracing (calcola per singolo pixel il tracciato luminoso), il Radiosity (considera le interriflessioni), Unbiased e vari altri sino agli attuali motori di Rendering in Realtime.
31 Computer graphic rendering Grazie alla creazione dei modelli 3D geometrici è dunque possibile produrre come output immagini elaborate, sia dal punto di vista del metodo di rappresentazione che dal punto di vista della tecnica di simulazione dell aspetto reale degli oggetti. La visualizzazione del modello si basa sulle tecniche di rendering. Tale rappresentazione è possibile anche in termini dinamici: animazione (sequenza di immagini). Attualmente è possibile produrre visualizzazioni foto-realistiche e una vera e propria realtà virtuale (Virtual Reality) fruibile in modo immersivo.
32 Computer graphic rendering fattori di impostazione Una volta definita la geometria della scena (il modello virtuale in altre parole), nella fase di rendering entrano in gioco i seguenti fattori: - geometria del modello (definita in fase di modellazione) - posizione e tipo del punto di vista (definita in fase di modellazione e/o in fase di rendering) (perspective, camera) - definizione del materiale e texture superficiale (mapping); - caratteristiche dell illuminazione (posizione e tipo della sorgente luminosa, calcolo delle ombre, interriflessioni, etc.) - tecnica di rendering - settaggio dell output
33 esercitazione
34 esercizio n.4 ASSONOMETRIA DI FIGURE GEOMETRICHE SOLIDE L assonometria della composizione va innanzitutto realizzata in fase di bozza, con la tecnica manuale preferita, su foglio A4 (210 x 297 mm), va bene anche il formato di album diffusi (240 x 330 mm). Considerare sempre la propria composizone geometrica, che ha già un volume perché ne avete realizzato le proiezioni ortogonali nell esercizio 3, avendo assegnato un altezza. Eseguire, manualmente, l ASSONOMETRIA OBLIQUA MONOMETRICA (detta anche militare) della composizione geometrica in volumi. Operare quindi una sottrazione di alcuni volumi secondari (scavando la superficie esterna con volumi parallelepipedi disposti a piacere). La composizione di volumi resta sempre poggiata sul P.O., essendo le lettere la sua base, e le misure da riportare in assonometria devono essere dedotte dalle proiezioni ortogonali. Le linee verranno differenziate per tipo e peso (o colore), secondo 3 TIPI distinguibili: - CONTINUA LEGGERA per costruzione, griglia, linee di proiezione e intersezione piani fondamentali; - CONTINUA MEDIA per spigoli in vista dei solidi; - TRATTEGGIATA MEDIA per spigoli nascosti dei solidi.
35 esercizio n.4 ASSONOMETRIA DI FIGURE GEOMETRICHE SOLIDE Successivamente, una volta definita in bozza l assonometria militare della composizione, realizzare invece l assonometria ORTOGONALE MONOMETRICA in CAD, utilizzando basilari comandi 3D. Potete copiare il disegno CAD fatto nel file della scorsa esercitazione, perché le proiezioni ortogonali vi servono per partire direttamente da base e altezze. Opererete poi le sottrazioni di volume riportando quanto realizzato nella bozza manuale. La buona notizia è che il software CAD realizzerà automaticamente le proiezioni assonometriche, semplicemente impostando il sistema di visualizzazione adeguato. Prima, però, dovrete operare la trasformazione della vostra base 2D in 3D, attraverso semplici comandi 3D per la creazione di solidi. L assonometria realizzata dalla versione di AutoCAD utilizzata è di default un assonometria ortogonale monometrica.
36 esercizio n.4 precisazioni e consigli In CAD, non differenzieremo molti tipi di linea perché per ottenere la visualizzazioe voluta applicheremo opportuni algoritmi di visualizzazione (wireframe o hidden linee nascoste). Per differenziare i layer, potete dunque procedere, per vostra convenienza, ad usarne anche solo due: - layer costruzione di colore ciano, tipo linea continua e spessore linea fine, che contiene costruzioni, linee di proiezione e linee di intersezione dei piani fondamentali; - layer 3D, tipo linea continua e spessore medio (0,4). Ad esercizio concluso, revisionare con la docente e, se corretto, consegnare il file alla docente. Conservare accuratamente la bozza manuale. Il file deve essere così nominato: Cognome nome matricola_es 4 Chi è assente (nei limiti consentiti), consegna la settimana successiva oppure tramite . Il valore 1 dell unità del disegno nello spazio modello, resta ancora concettualmente senza unità di misura. La introdurremo successivamente, a seguito di nozioni teoriche di scala di rappresentazione.
37 esercitazione_es. 4 in CAD CONSIGLI PRATICI Inserirò di seguito alcune schermate per indicarvi i nuovi comandi utilizzati rispetto all esercizio precedente. Vi conviene procedere copiando la composizione in proiezioni ortogonali dal file dell es. 3. Create il nuovo Layer 3D e mantenetene almeno uno per la costruzione. Le novità sostanziali di questo esercizio sono: - la creazione di una polilinea chiusa; - gli strumenti 3D (estrusione e strumenti booleani); - cambio modalità di visualizzazione. RICORDATE SEMPRE DI LEGGERE I SUGGERIMENTI DATI DAL SOFTWARE E DI DIALOGARE CON LA BARRA DEI COMANDI!
38 BOZZA MANUALE DISEGNO CAD 3D Assonometria obliqua monometria (militare). Usiamo questi angoli, per praticità, dovendola eseguire a mano libera. L assonometria ortogonale monometria è quella impostata di default nella visualizzazione assonometrica del modello. Vi basterà ruotare la pianta di 45, mantenendola indeformata e poi disegnare le altezze. Tipi di assonometria da usare rispettivamente per l esercizio manuale e per quello corrispondente in CAD
39 esercitazione svolgimento esercizio in bozza manuale
40 Bozza manuale, esempio di eserrcizio 4: riparto dall esercizio n.3.
41 Esempio: riporto la pianta (lettere P.O.) nel nuovo foglio, ruotandole di 45 senza deformare la composizione.
42 Esempio: elevo le altezze in assonometria, parallelamente all asse zi. Ridisegno la pianta in quota, traslata dell altezza definita.
43 Esempio: definisco tutti gli spigoli in assonometria, differenziando quelli in vista da quelli nascosti.
44 Esempio: ricavo delle sottrazioni di volumi parallelepipedi, sempre partendo dalla base. A quota non troppo alta.
45 Esempio: evidenzio bene tutti gli spigoli in vista.
46 esercitazione svolgimento esercizio in CAD 3D
47 COMANDO POLILINEA Da usare dialogando con la barra dei comandi! COMANDO POLILINEA Ridisegno l area di base con una polilinea chiusa (devo usare gli SNAP ad oggetto per essere sicuro di prendere i punti giusti). Riparto dall esercizio 3, copiando soltanto la base (proiezione sul P.O.) e tenendo, per dopo, in considerazione le altezze definite in P.V. e P.L.
48 COMANDO EDITA POLILINEA Oppure (soluzione consigliata) editare le linee che avete già disegnato singolarmente trasformandole in polilinea chiusa
49 Invio per rispondere SI COMANDO EDITA POLILINEA: selezionare la liea da trasformare in polilinea, poi rispondere S = si dialogando con la barra dei comandi
50 COMANDO EDITA POLILINEA: poi scegliere l opzione UNSCI e selezionare tutti i tratti da unire, poi inviare
51 ATTENZIONE: se non avete usato bene gli snap ad oggetto e le linee non sono congiunte, non riuscirete ad usare il comando edit polilinea, quindi dovete prima aggiustare le linee unendole. Oppure fare una nuova polilinea. COMANDO EDITA POLILINEA: funziona solo con linee congiunte
52 Ora dal pannello delle proprietà, avendo selezionato la polilinea, potrete verificare che l area è costituita da un polilinea ed è chiusa. CONTROLLO PANNELLO PROPRIETA
53 Ora cambio sistema di visualizzazione scegliendo quello assonometrico e cambi anche area di lavoro per avere nel pannello comandi le funzioni 3D. VISUALIZZAZIONE ASSONOMETRICA e cambio interfaccia (già visto)
54 Seleziono il COMANDO ESTRUDI, poi da barra dei comandi seleziono l oggetto, inserisco l altezza e il verso di estrusione. COMANDO ESTRUDI: attenzione a cosa chiede la barra dei comandi.
55 Vi consiglio di copiare le figure di base una volta, in vista normale. Perché vi può agevolare per disegnare i rettangoli da sottrarre ai volumi delle lettere (quelli in celeste) Ora estrudiamo entrambe le lettere e poi torniamo nel 2D per definire i parallelepipedi da sottrarre. Infatti con l estruzione le polilinee di base si perdono perché si trasformano in solidi. Definizione in pianta dei parallelepipedi da sottrarre ai volumi delle lettere.
56 Disegnare tutti i rettangoli per definire i parallelepipedi da sottrarre. Poi tornare alla vista assonometrica. Definizione in pianta dei parallelepipedi da sottrarre ai volumi delle lettere.
57 Estrudere tutti i rettangoli in parallelepipedi, con l altezza determinata. Estrusione dei parallelepipedi da sottrarre.
58 Cambiare stile di visualizzazione per agevolare la vista del modello. CAMBIO STILE DI VISUALIZZAZIONE
59 COMANDO SOTTRAZIONE BOOLEANA, selezionare prima il solido che deve restare e poi i solidi da sottrarre
60 Procedere con l altra lettera, volendo si può cambiare orientamento della vista assonometrica per vedere meglio i solidi da sottrarre
61 RISULTATO FINALE dell esercitazione 4 in CAD, visualizzato in stile Nascosto Nello spazio modello
62 bibliografia Assonometria. Per la teoria delle proiezioni assonometriche si rimanda ai testi in bibliografia: - Docci, Gaiani, Maestri, Scienza del disegno, da pag. 207 (solo parte generale, senza approfondire il calcolo dei rapporti di raccorciamento delle unità di misura assonometriche); - Il testo Bertoldo T.E., Tecnica grafica, affronta l argomento in maniera più sintetica. Per il disegno CAD 3D - Docci, Gaiani, Maestri, Scienza del disegno, da pag. 411 (riassume efficacemente l argomento). Per approfondimenti ed esempi: - Yee R. (traduz. Gottfried A.), Disegno Architettonico. Metodi e strumenti di rappresentazione. Hoepli, Milano Da pag. 91 a 131 (contiene numerosi esempi sulla modellazione solida). Per approfondimenti sulla storia del disegno digitale: - Giordano A., Dal secolo dei Lumi all epoca attuale, in De Rosa A., Sgrosso A., Giordano A., La Geometria dell Immagine. Storia dei metodi di rappresentazione. UTET, Torino, Per i comandi di AutoCAD consultare i suggerimenti pop-up e la guida originale. Leggere sempre quanto richiesto dal programma attraverso la barra dei comandi. Si ribadisce che la scelta del software da utilizzare non è imposta nel corso e che ogni studente può realizzare i disegni con gli strumenti che ritiene a lui più congeniali.
modulo Laboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria Civile 24-10-18 lez 3 modulo Laboratorio di Disegno Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD proiezioni centrali: cenni sul metodo prospettico Cenni sulla prospettiva gli studi sul
Dettaglimodulo Laboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria Civile 07-12-18 lez 7 modulo Laboratorio di Disegno Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD Disegno digitale Disegno digitale Rivoluzione Informatica É ormai diffuso senitr parlare
DettagliLaboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria per l Ambiente e il Territorio 23-05-19 lez 10 Laboratorio di Disegno Sintesi lezione teorica ed esercitazione Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD Cenni sul rendering e la simulazione
DettagliCOMUNICAZIONE N.13 DEL
COMUNICAZIONE N.13 DEL 02.03.2011 1 1 - SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (12): ESEMPI 109-116 2 - QUARTO MODULO - CLASSICI MODERNI E CONTEMPORANEI (12): ENRIC MIRALLES, CASA GARAU-
DettagliCOMUNICAZIONE N.14 DEL
COMUNICAZIONE N.14 DEL 13.03.20131 1- SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (13): ESEMPI 109-116 2 - TERZO MODULO - DISEGNI A MANO LIBERA (10): DISEGNI 91-100 I disegni di questa sezione
DettagliPrisma retto. Generatrice. Direttrice. Prisma obliquo. Nel caso le generatrici non siano parallele. Generatrice
Oggetti (identificati) nello spazio Una porzione di piano delimitata da una linea spezzata chiusa si chiama poligono, un solido delimitato da un numero finito di facce piane si chiama poliedro. In un poliedro
DettagliLaboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria per l Ambiente e il Territorio 16-05-19 - Laboratorio di Disegno elenco elaborati per l esame Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD Esame Modalità e consegne 16-05-19 - Per ricevere
DettagliCORSO DI FONDAMENTI DI DISEGNO TECNICO LEZIONE 3 ASSONOMETRIE
PERCORSI ABILITANTI SPECIALI (PAS) - A.A. 2013-2014 UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE (DICI) CORSO DI FONDAMENTI DI DISEGNO TECNICO LEZIONE 3 ASSONOMETRIE 1 il metodo delle
DettagliProgrammazione finale classe II L B a.s. 2015/2016 Materia: Discipline Geometriche Docente: Antonio Caputo
1. MODULI DISCIPLINARI PERIODO / DURATA Modulo n. 1 Proiezioni Ortogonali - Approfondimento U.D. Introduttiva - Il ripasso del sistema di rappresentazione studiato nell anno scolastico precedente: le proiezioni
DettagliGeometria descrittiva (B-dispari) A.A Prof. Giovanni Caffio
Geometria descrittiva (B-dispari) A.A. 2017-18 Prof. Giovanni Caffio Inizio dei corsi: 9 ottobre 2017 Fine dei corsi: 22 dicembre 2017 n. crediti: 8 n. argomento tavola note 1 Presentazione programma Materiali
DettagliProgrammazione finale classe II L A a.s. 2015/2016 Materia: Discipline Geometriche Docente: Antonio Caputo
1. MODULI DISCIPLINARI PERIODO / DURATA Modulo n. 1 Proiezioni Ortogonali - Approfondimento U.D. Introduttiva - Il ripasso del sistema di rappresentazione studiato nell anno scolastico precedente: le proiezioni
DettagliL P R P OIEZI Z ONI N A S A S S O S NO N METRICHE
LE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE La proiezione assonometrica fa parte delle proiezioni parallele, o cilindriche. Essa è caratterizzata quindi dall avere il centro di proiezione all infinito (S ), per cui è
DettagliProgrammazione finale della classe IIA Discipline Geometriche a.s
Programmazione finale della classe IIA Discipline Geometriche a.s. 2012-13 Il programma di Disegno Geometrico è stato svolto in due ambiti: quello teorico che - dall analisi dei segni convenzionali, degli
DettagliCorso di Laurea in Scienze dell Architettura. Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva
Università degli Studi di Roma Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni - AA 2014-2015 Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva Riccardo
DettagliPROIEZIONI ASSONOMETRICHE
1 ci permettono di disegnare un solido, che ha 3 dimensioni, su un foglio che ha 2 dimensioni PROIEZIONI ORTOGONALI PROIEZIONI ASSONOMETRICHE PROIEZIONI PROSPETTICHE Libro consigliato: Disegno Laboratorio
DettagliAbilità Informatiche. Lezione III. Metodi di rappresentazione. Lo spazio carta. arch. Gabriella Rendina
Abilità Informatiche Lezione III Metodi di rappresentazione Lo spazio carta arch. Gabriella Rendina Assonometria Obliqua Quando il centro di proiezione assonometrico assume una posizione che non è né parallela
DettagliLaboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria per l Ambiente e il Territorio 14-03-19 lez 3 Laboratorio di Disegno Sintesi lezione teorica ed esercitazione Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD la codifica dei metodi di rappresentazione
DettagliAssonometrie e prospettive
Proiezioni assonometriche Le proiezioni assonometriche si differenziano dalle proiezioni ortogonali per la rappresentazione d insieme che tale sistema permette. Nelle proiezioni assonometriche il centro
Dettaglitest verifica 05/2010 nome e cognome sono gli elementi geometrici definiti da tre dimensioni e rappresentabili come insieme di punti
test verifica 05/2010 nome e cognome anno di frequenza indirizzo di studi elementi impropri: sono gli elementi geometrici definiti da tre dimensioni e rappresentabili come insieme di punti sono gli elementi
DettagliComunicazione 8 del 26 novembre 2014 *
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento di Architettura e Territorio Corso di Laurea Magistrale in Architettura A.A. 2014-2015 - primo semestre Corso di Fondamenti della Rappresentazione
DettagliSISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE LE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE
SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE LE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE METODI DI PROIEZIONE Le proiezioni si distinguono in 2 grandi gruppi, che si differenziano per la posizione del centro di proiezione: - le Proiezioni
DettagliProiezioni Assonometriche
Sistemi di Rappresentazione Proiezioni Assonometriche prof. Denis Benasciutti denis.benasciutti@unife.it A.A. 017/018 Classificazione dei sistemi di rappresentazione I metodi di proiezione sono definiti
DettagliM to t d o i d d i d p ro r i o ezion o e n. c rr r i r spo p ndenza z b univo v ca ope p ra r zi z oni d i p r p o r iezi z one e s ezi z one
Metodi di proiezione. I sistemi di rappresentazione geometrica consentono di rappresentare un oggetto tridimensionale su un piano bidimensionale, mediante un immagine che abbia con l oggetto originale
DettagliVerifica finale MODULO D. Esercizio 16. fig. 5
l l h III PRESENTAZIONE Questa quarta edizione ampliata di Spazio Immagini condivide i tratti essenziali del progetto originario, conservati nelle diverse edizioni dell opera: la concezione della geometria
DettagliMetodi di Proiezione
Metodi di Proiezione A cosa servono le proiezioni? I mondo reale è 3D, ma i supporti (carta, schermo, etc.. ) sono bi-dimensionali! La storia Il problema della rappresentazione su un piano di oggetti tridimensionali
DettagliUniversità degli Studi di Catania
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Industriale e Meccanica Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica CORSO DI: Laboratorio di Disegno per l'ingegneria Elettrica Anno Accademico
DettagliPROIEZIONI ASSONOMETRICHE E PROIEZIONI ORTOGONALI
PROIEZIONI ASSONOMETRICHE E PROIEZIONI ORTOGONALI Le Proiezioni Assonometriche (o Assonometrie), costituiscono un metodo sintetico del disegno tecnico che permette di avere una visione generale di un oggetto
DettagliPROGRAMMAZIONE Anno scolastico Classe 1 A. Prof. Antonio Caffarella DISCIPLINE GEOMETRICHE OBIETTIVI DIDATTICO EDUCATIVI
PROGRAMMAZIONE Anno scolastico 2016-2017 Classe 1 A Prof. Antonio Caffarella DISCIPLINE GEOMETRICHE OBIETTIVI DIDATTICO EDUCATIVI Una qualsiasi situazione scolastica può diventare situazione di apprendimento
DettagliASSONOMETRIA E PROSPETTIVA
ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA 2 Assonometria: trasformazione di uno spazio vettoriale a tre dimensioni in uno a due, in modo che i raggi di proiezione siano paralleli tra loro. Prospettiva: trasformazione
DettagliI COMPITI DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA DELINEATI DAL MATEMATICO GASPARD MONGE ( ) SONO:
I COMPITI DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA DELINEATI DAL MATEMATICO GASPARD MONGE (1746-1818) SONO: FORNIRE I METODI PER RAPPRESENTARE SU UN FOGLIO DA DISEGNO CHE HA DUE DIMENSIONI TUTTI I CORPI DELLA NATURA
DettagliLaboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria per l Ambiente e il Territorio 04-04-19 lez 6 Laboratorio di Disegno Sintesi lezione teorica ed esercitazione Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD il disegno in sezione Introduzione
DettagliATTIVITA DIDATTICA SVOLTA nell A. S. 2017/18
ATTIVITA DIDATTICA SVOLTA nell A. S. 2017/18 Indirizzo Materia Costruzioni Ambiente e Territorio Tecnologie e Tecniche della rappresentazione grafica Classe Docente 1 E Conoscenze (sapere) Modulo n 1 Fondamenti
DettagliIndice. XIV Premessa. 71 Capitolo 3 Cenni di nomografia 73 Bibliografia. d e. Oceania 2,4% Africa 6,6% Asia 6,9% Europa 70,8% America 13,3%
XIV Premessa Capitolo La percezione visiva e il linguaggio grafico. Il processo percettivo 4. La percezione dello spazio 7. Le leggi della percezione 8.4 Le illusioni percettive. Applicazioni pratiche.6
DettagliEsercitazione n 2 Costruzione di grafici
Esercitazione n 2 Costruzione di grafici 1/31 I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e
DettagliTUTORIAL SULLE ASSONOMETRIE
TUTORIAL SULLE ASSONOMETRIE 1 Le viste assonometriche Le viste assonometriche si basano sulla proiezione parallela di un oggetto tridimensionale con la direzione di un punto improprio, detto centro di
DettagliLa modellazione tridimensionale
La modellazione tridimensionale Uso delle tecniche di grafica al calcolatore (Computer Graphics) per rappresentare in modo tridimensionale un oggetto o manufatto. 1/31 La rappresentazione 3D e la simulazione
DettagliConsolidamento del linguaggio specifico della geometria e della sua nomenclatura: punto, retta, superficie/piano, poligoni, solidi;
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA Liceo Artistico Statale A. Caravillani Materia: Discipline Geometriche Classe 1E Prof. Danilo Forieri Anno scolastico: 2018-2019 Conoscere le varie tipologie
DettagliAbilità Informatiche. Lezione II. Creazione di modelli 3D. arch. Gabriella Rendina
Abilità Informatiche Lezione II Creazione di modelli 3D arch. Gabriella Rendina Modellazione 3D La modellazione 3D consente di creare progetti utilizzando modelli di solidi, superfici e mesh. Un modello
DettagliSyllabus PEKIT CAD. Modulo Uno. Concetti di base
1 Syllabus PEKIT CAD Modulo Uno Concetti di base 2.1 Cominciare a lavorare Campi di applicazioni del CAD Sistemi di disegno tecnico computerizzato (CAE, CAM, GIS) Autodesk e le versioni di AutoCAD, installazioni
DettagliRappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate
Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate BERTOLDO T. E., Tecnica grafica. I - II tomo. Istituto Italiano Edizioni Atlas (Biblioteca Architettura ) Teoria delle ombre applicata alle proiezioni
DettagliTIPI DI LINEA E LORO APPLICAZIONI
TIPI DI LINEA E LORO APPLICAZIONI Tipo di Linea Descrizione Applicazione A B D E Continua grossa Continua fine Continua fine irregolare Tratteggiata grossa Contorni e spigoli in vista Linee di costruzione
DettagliA.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO. Della Prof./ssa Laura Lombardi (nome e cognome in stampatello)
A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO Della Prof./ssa Laura Lombardi (nome e cognome in stampatello) docente di Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica Classe IC
DettagliPROGRAMMAZZIONE DISCIPLINE GEOMETRICHE Anno scolastico Classe 2A Prof. Antonio Caffarella
PROGRAMMAZZIONE DISCIPLINE GEOMETRICHE Anno scolastico 2017-2018 Classe 2A Prof. Antonio Caffarella FINALITA E OBIETTIVI DIDATTICO - EDUCATIVI L insegnamento della Disciplina ha come finalità generale
DettagliCOSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 3
COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 3 In questa lezione voglio farvi vedere due comandi che non utilizziamo per il modello 3D del bf 109 k, ma che sono molto utili. Il primo comando consente di creare solidi
DettagliMODULO DI DISEGNO C.D.L. INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E EDILE
MODULO DI DISEGNO C.D.L. INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E EDILE PROVA GRAFICA DEL 13/01/2014 ESERCIZIO 1/2 Disegnare, in I e II proiezione ortogonale, un quadrato, ABCD, appartenente ad un piano verticale
DettagliLaboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore
Laboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore LEZIONE 7 La messa in tavola La quotatura: elementi di base La quotatura è l insieme delle informazioni in un disegno che servono ad identificare le dimensioni
DettagliGrafica al calcolatore - Computer Graphics
Grafica al calcolatore - Computer Graphics 5 - Rendering 29/10/12 Grafica 2013 1 Rendering Il termine rendering indica la serie di algoritmi, geometrici e non, a cui si sottopone una data descrizione di
DettagliCORSO INTEGRATO DI DISEGNO APPLICATO CORSO C A.A. 2006/2007 primo semestre
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTA DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA (CLASSE 4) PROGRAMMA DEL CORSO INTEGRATO DI DISEGNO APPLICATO CORSO C A.A. 2006/2007 primo semestre
DettagliPOLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017
POLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017 INDICAZIONI PER IL RECUPERO DELLE LACUNE PER STUDENTI IN CASO DI GIUDIZIO SOSPESO CLASSI 1D, 1E, 1G. DISCIPLINA TECNOLOGIE
DettagliOPERAZIONE PROIETTIVA
centro di proiezione centro di proiezione di 9 DI UNA ROIEZIONE ROIEZIONE Con la geometria descrittiva si risolvono problemi di passaggio dalle 3 alle 2 dimensioni. L operazione proiettiva è l elemento
DettagliLe proiezioni ortogonali
Le proiezioni ortogonali principi generali proiezione di figure geometriche piane proiezioni di solidi geometrici proiezioni di pezzi meccanici principi generali delle proiezioni proiettare per rappresentare
Dettaglimodulo Laboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria Civile 07-11-18 lez 4 modulo Laboratorio di Disegno Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD il disegno in sezione Introduzione cosa significa disegnare una sezione Sezionare significa
DettagliLiceo Artistico Statale Caravillani Viale di Villa Pamphili 71C PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. Liceo Artistico Statale A.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA Liceo Artistico Statale A. Caravillani Anno scolastico: 2019-2020 MATERIA: DISCIPLINE GEOMETRICHE DOCENTE: FORIERI DANILO CLASSE 1 B Conoscere le varie tipologie
DettagliAttività didattica svolta A. S. 2018/19
agraria agroalimentare agroindustria chimica, materiali e biotecnologie costruzioni, ambiente e territorio servizi socio-sanitari servizi per la sanità e l'assistenza sociale corso operatore del benessere
DettagliArchitettura (DARCH) SCUOLA POLITECNICA. Annuale Obbligatoria Voto in trentesimi
DIPARTIMENTO SCUOLA ANNO ACCADEMICO OFFERTA 2019/2020 ANNO ACCADEMICO EROGAZIONE 2019/2020 CORSO DILAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITA' AMBITO CODICE INSEGNAMENTO 20309 SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI
Dettaglimodulo Laboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 07-12-18 lez 7b Ingegneria Civile Corso integrato : Architettura tecnica e Laboratorio di disegno modulo Laboratorio di Disegno Docente: Ing. Cristina Vanini, PhD ESERCITAZIONE CAD 2D -
Dettagli(Dagli scritti seicenteschi Exercitationes Geometrical del matematico Bonaventura Francesco Cavalieri)
Disegno Tecnico Proiezioni Ortogonali, Assonometria, Prospettiva. Una retta è composta da punti come un rasario da grani. Un piano è composto da rette come una stoffa da fili. Un volume è composto da aree
DettagliDISEGNO dell ARCHITETTURA II
1 DISEGNO dell ARCHITETTURA II Richiami di geometria descrittiva - le proiezioni ortogonali applicate al disegno architettonico. Le diapositive costituiscono unicamente una base per lo sviluppo della lezione
DettagliA.S Programma effettivamente svolto in classe 1^ P
IIS FERRARI HERTZ SEDE DI VIA PROCACCINI ROMA Materia: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Docente: prof. Fabio Romano A.S. 2018-2019 Programma effettivamente svolto in classe 1^ P 24/09/2018
DettagliDalle Proiezioni Ortogonali all Assonometria
Dalle Proiezioni Ortogonali all Assonometria Il metodo delle PO fornisce una rappresentazione competa degli oggetti scomposta in più viste, ma non dà una visione unitaria degli oggetti. L assonometria
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria A.A. 2009/10
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PDOV Facoltà di Ingegneria Corso di Disegno Tecnico Industriale per i Corsi di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria dell Energia Costruzioni geometriche in
DettagliCorso di FGD F A C O L T A D I I N G E G N E R I A. Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Ing. Franco Anselmi I-II LEZIONE
Le proiezioni ortogonali Concetto fondamentale: Proiezione Se Il centro della proiezione è un punto reale la proiezioni si dicono coniche (i raggi che partono da C formano una superficie conica) Se C è
DettagliNome file 2007_2008_dis_tecnico Ultima revisione 10/02/2008
PROIEZIONI ORTOGONALI IN SINTESI I sistemi di rappresentazione si classificano in funzione della posizione della sorgente S rispetto al piano π. Se S è posto a distanza infinita si avranno proiezioni parallele
DettagliESERCIZIO N.1 ESERCIZIO N.2. Campire 4 fogli con linee orizzontali, verticali, diagonali, cerchi concentrici.
ESERCIZIO N.1 Realizzare composizioni monocromatiche di punti variando densità e/o dimensioni in modo da ricercare effetti espressivi di dilatazione, contrazione, ascensione, etc. ESERCIZIO N.2 Campire
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO - DICeM
Esercitazione n. 1 da eseguire a mano libera SCRITTURA, NOMENCLATURA E CONVENZIONI GRAFICHE ELEMENTARI A. Inserire nella tavola un prova di scrittura, e la nomenclatura degli enti Fondamentali 1. Asse
DettagliEsercitazione n 2. Costruzione di grafici
Esercitazione n 2 Costruzione di grafici I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e del fenomeno
DettagliDISEGNO PROSPETTICO CAPITOLO 1 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE PROIEZIONI ORTOGRAFICHE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE
CAPITOLO DISEGNO PROSPETTICO METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE La norma UNI EN ISO 0209-2 raccoglie i principali metodi di rappresentazione raccomandati per il disegno
DettagliCAP 5: INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA DESCRITTIVA
CAP 5: INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA DESCRITTIVA Non deve essere sottovalutata l importanza del disegno nella nostra civiltà caratterizzata dalla tecnica e dall immagine, perché esso rappresenta il primo
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO - DICeM
Esercitazione n. 1 da eseguire a mano libera SCRITTURA, NOMENCLATURA E CONVENZIONI GRAFICHE ELEMENTARI A. Inserire nella tavola un prova di scrittura, e la nomenclatura degli enti Fondamentali 1. Asse
DettagliPROIEZIONI ASSONOMETRICHE
1 ci permettono di disegnare un solido, che ha 3 dimensioni, su un foglio che ha 2 dimensioni PROIEZIONI ORTOGONALI PROIEZIONI ASSONOMETRICHE PROIEZIONI PROSPETTICHE Libro consigliato: Disegno Laboratorio
DettagliCorso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione
Corso di INFORMATICA GRAFICA Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani Altre applicazioni informatiche per la progettazione Progettazione come ciclo iterativo REQUISITI/OBIETTIVO IDEA INIZIALE MODIFICHE FORMALIZZAZIONE
DettagliIndice. Introduzione... IX
Indice Introduzione... IX Capitolo 1 Interfaccia utente...1 Schermata iniziale...2 Interfaccia di AutoCAD...2 Menu dell applicazione...5 Barra degli strumenti Accesso rapido...7 Barra del titolo di AutoCAD...8
DettagliLaboratorio di informatica
Laboratorio di informatica GEOMETRIA DELLO SPAZIO Introduzione a Geogebra 3D La versione 5 di Geogebra prevede anche la possibilità di lavorare in ambiente 3D. Basta aprire Visualizza - Grafici 3D: sullo
DettagliScheda attività didattica a.a. 2018/19
ISIA Pescara Design (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) Scheda attività didattica a.a. 2018/19 Denominazione insegnamento: SAD (Settore Artistico Disciplinare): Corso di Studio: Nome del docente
DettagliASSONOMETRIA O PROIEZIONE ASSONOMETRICA
ASSONOMETRIA O PROIEZIONE ASSONOMETRICA Il termine proviene dal greco áxon = asse e métron = misura, cioè misura in base agli assi. È un metodo di grafica tra:ato dalla geometria descri;va. Fu introdo:a
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA. Dipartimento di meccanica. Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica. Classe I AM A.S
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Dipartimento di meccanica Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica Classe I AM A.S.2016 2017 Rev. 0 del 08-03-04 pag. 1 di 5 MODULO 01 NORMATIVE DI RIFERIMENTO E RAPPRESENTAZIONE
DettagliPresentazione del corso
Presentazione del corso Il nuovo corso Idea segno e progetto intende rispondere alle nuove esigenze formative e didattiche Interne alla disciplina proponendosi alcuni obiettivi: Favorire un utilizzo flessibile
Dettagliesportati in formati diversi, di cui il più comune è il DXF (drawing exchange format) che è considerato uno degli standard di interscambio di dati
Autocad Il software è utilizzato per elaborare grafici nell'ambito della progettazione, architettonica, meccanica e/o di altro tipo. I file prodotti da questo software sono di tipo vettoriale, ovvero entità
Dettagli9.6 Assonometria cavaliera, 39
INDICE UNITÀ 7 INTERSEZIONE E COMPENETRAZIONE DI SOLIDI, 1 7.1 Intersezioni e compenetrazioni tra superfici piane di solidi, 2 7.2 Intersezioni e compenetrazioni tra superfici piane e curve di solidi,
DettagliDISEGNO DELL'ARCHITETTURA 2
Pag. 1 DISEGNO DELL'ARCHITETTURA 2 Dati sull attività formativa Corso di studio: Scienze dell'architettura Settore scientifico-disciplinare: ICAR 17 - DISEGNO Anno di corso: 2 Semestre: 1 Crediti: 8 Lezioni
DettagliPIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA
DISCIPLINA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA PIANO DELLE CLASSI 1AIP e 1BIP INDIRIZZO Manutenzione e Assistenza Tecnica ANNO 2016/2017 n. 1 costruzioni geometriche Ore : 23 Settembre ottobre
DettagliProiezioni. IUAV Disegno digitale. Camillo Trevisan
Proiezioni IUAV Disegno digitale Camillo Trevisan IUAV Disegno digitale - Proiezioni 2 Segmenti reali appartenenti al Quadro non sono scorciati in prospettiva; Segmenti paralleli al Quadro mantengono la
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Regione Siciliana
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Regione Siciliana IX-AMBITO TERRITORIALE DI CATANIA PROGRAMMA SVOLTO Materia: Discipline Geometriche Classe: 1^ G Prof.ssa Marilisa Yolanda Spironello
DettagliINTRODUZIONE AL DISEGNO TECNICO METODI DI RAPPRESENTAZIONE. Ing. Davide Russo Dipartimento di Ingegneria Industriale
INTRODUZIONE AL DISEGNO TECNICO METODI DI RAPPRESENTAZIONE Ing. Davide Russo Dipartimento di Ingegneria Industriale ... IN QUESTA LEZIONE... il Disegno Tecnico ruolo tipologia Normazione (cenni) Metodi
Dettaglimodulo Laboratorio di Disegno
A.A. 2018-2019 Ingegneria Civile 17-10-18 lez 2 modulo Laboratorio di Disegno Docente: Ing. Cristina Vanini la codifica dei metodi di rappresentazione La codifica dei metodi di rappresentazione breve excursus
DettagliProgettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti
Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA Parte 3 Lo spazio Prof. Gianfranco Ciaschetti Solitamente, per spazio intendiamo un volume in tre dimensioni di estensione illimitata. In grafica,
DettagliCorso di Laurea in Scienze dell Architettura
Università degli Studi di Roma Facoltà di Architettura AA 2013 2014 Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Corso di Disegno Riccardo Migliari 1, Marta Salvatore 2, Jessica Romor 3 1 Professore ordinario
DettagliEsercitazione n 3. Ancora grafici
Esercitazione n 3 Ancora grafici I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e del fenomeno
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE Michele Giua CAGLIARI - ASSEMINI ANNO SCOLASTICO 2018/2019
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE Michele Giua CAGLIARI - ASSEMINI ANNO SCOLASTICO 2018/2019 PROGRAMMA SVOLTO Classe: 1ª N - Ist. Tecnico Inf. Telecom. - Assemini Materia: Tecnologie e tecniche
DettagliLaboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore
Laboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore Luca Cortese c/o Dipartimento di Meccanica ed Aeronautica Ufficio n 20, via Eudossiana 18 tel. 06 44 585 236 e-mail: luca.cortese@uniroma1.it Laboratorio
DettagliRappresentazione di figure solide Unità 3
NOTA BENE: Questa unità è riservata al Liceo Artistico. OBIETTIVI INTERMEDI DI APPRENDIMENTO (I numeri e le lettere indicate a fianco contrassegnano le conoscenze, le abilità finali specifiche e quelle
DettagliFondamenti di CAD e Disegno del Prodotto Industriale T Corso di Laurea Triennale in Design del Prodotto Industriale
Esercizio n. 1: "Comandi base (I)" Eseguire mediante CAD 2D il disegno sotto riportato. Usare solo comandi specifici del CAD. Non quotare (utilizzare le quote per la realizzazione del disegno) (lasciare
DettagliPROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2013/2014 - CLASSE: Seconde ITIS. DISCIPLINE: Area Grafica
OTTOBRE SETTEMBRE ANNO SCOLASTICO 2012/2013 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE : ITI - pag. 1 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2013/2014 - : DISCIPLINE: Area Grafica Monte ore annuo 99
DettagliRiccardo Migliari. dei modelli. per l 'architettura. CD ROM con programma d1 modellazione th nk3 EDIZIONI KAPPA
Riccardo Migliari dei modelli per l 'architettura CD ROM con programma d1 modellazione th nk3 EDIZIONI KAPPA IUAV - VENEZIA G 8946 BIBLIOTECA CENTRALE ,_ r -.. ' Riccardo Migliari Geometria dei model I
Dettagli