Cognome Nome Udine. A. Si allineano due polaroid F1 ed F2, orientati secondo i versori U e W rispettivamente [(U U)=1 e (W W)=1].
|
|
- Raffaele Marco Cecchini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cognome Nome Udine Scheda 15 - MQUD_Form - Dai concetti al formalismo Il principio di sovrapposizione lineare. La semplicità della fenomenologia della polarizzazione permette una costruzione graduale della descrizione formale dei processi. Dalle leggi classiche relative ai molti fotoni dell intensità luminosa misurata si costruisce gradualmente la rappresentazione formale dello stato di polarizzazione di un fotone, del principio di sovrapposizione lineare quantistico, della probabilità di transizione tra stati, dei proiettori. N.B. I vettori (versori) vengono rappresentati con lettere in grassetto es.: V In tondo si indicano gli stati es.: V indica lo stato di polarizzazione verticale. 1. Stati quantistici e vettori. A. Si allineano due polaroid F1 ed F2, orientati secondo i versori U e W rispettivamente [(U U)=1 e (W W)=1]. Fotoni incidenti U F1 polaroid F2 W U W Su F1 incide un fascio di N fotoni. A1. Se si indica con l'angolo formato da U e W, qual è la probabilità P che un fotone trasmesso da F1 venga trasmesso anche da F2? A2. Il prodotto scalare tra i vettori W e U é dato da: (WU) A3. Come si può esprimere P per mezzo per prodotto scalare(wu)? A1. Si fissa la direzione permessa di F2 (cioè si fissa W). La probabilità di trasmissione di un fotone che incide su F2: è completamente definita da U è definita da U e da qualche altro fattore (specificare quale) non dipende da U Lo stato del fotone prima di incidere su F2: è completamente definito quando è definito U è definito assegnando U e qualche altro fattore (specificare quale) non dipende da U A2. Se si fissa F2 in modo che la sua direzione permessa sia individuata dal vettore W W, quale delle risposte alle domande del punto A1 si deve cambiare? Motivare la risposta
2 A3. Si può concludere che il comportamento statistico di un fotone che incide su F2: è completamente determinato da U per qualsiasi W è determinato da U e qualche altro fattore (specificare quale) per qualsiasi W non dipende da U A4. Si può rappresentare lo stato del fotone trasmesso da F1 con un vettore u//u. Tale associazione é sufficiente per riprodurre i risultati sperimentali (la legge di Malus)? Spiega A5. Lo stato del fotone trasmesso da F2 é rappresentato da: u//u w//w da B. La probabilità P rappresenta la probabilità di transizione fra due stati del fotone. Esplicitare questa affermazione alla luce del semplice formalismo che é stato introdotto. Il fatto che lo stato u di un fotone sia convenientemente espresso da un vettore u porta ad indagare le conseguenze che ne derivano sul piano formale. Esse sono sintetizzate dal principio di sovrapposizione quantistico. 2. Il principio di sovrapposizione A. Un fotone nello stato rappresentato dal versore u incide su: un polaroid con direzione permessa individuata dal versore H. Qual è la probabilità che il fotone venga trasmesso? un polaroid con direzione permessa individuata dal versore V, con V H. Qual è la probabilità che il fotone venga trasmesso? B. Il versore u può essere espresso con la seguente combinazione lineare dei vettori v//v e h//h: u= 1 v+ 2 h Completare le seguenti espressioni: hu=h( 1 v+ 2 h) = 1 hv+ 2 hh= vu=v( 1 v+ 2 h) = 1 vv+ 2 vh=
3 C. Probabilità di trasmissione. Dal risultato precedente si può concludere che (collegare le caselle con frecce su cui riportare dei verbi appropriati in modo da ottenere delle frasi compiute distinguere i due casi utilizzando in uno la linea continua e nell altro la linea tratteggiata >): Poiché u è un versore, si ha : [(u u)=1], si deve avere anche: C1. (u u)= ( 1 v+ 2 h) ( 1 v+ 2 h) = =1 C2. Quale interpretazione si può dare alla somma:? C3. Qual è la probabilità che il fotone, inizialmente nello stato rappresentato dal versore u, dopo aver interagito con il polaroid (dopo la misura) si trovi o nello stato H o nello stato V C4. Si può affermare con certezza che il fotone, inizialmente nello stato rappresentato da u, dopo aver interagito con il polaroid (dopo la misura) si troverà nello stato V (nello stato H)? spiegare D. Casi certi e stati ortogonali. D1. Un fotone nello stato h ha probabilità di essere trasmesso da un Polaroid H. D2. Un fotone nello stato h ha probabilità di essere trasmesso da un Polaroid V. D3. Un fotone nello stato v ha probabilità di essere trasmesso da un Polaroid V. D4. Un fotone nello stato v ha probabilità di essere trasmesso da un Polaroid H. D5. La probabilità di transizione hv o vh é uguale: P= (hv) 2 = E. Le proprietà associate a fotoni nello stato V e fotoni nello stato h sono mutuamente esclusive. Gli stati in cui si trovano tali fotoni sono rappresentati da: vettori mutuamente ortogonali vettori fra loro paralleli vettori che formano un angolo = Due stati si dicono ortogonali se le proprietà che li caratterizzano sono mutuamente esclusive.
4 2. Esplorazione di ipotesi Ipotesi A. Un fascio di fotoni con polarizzazione a 45 è composto per metà da fotoni con polarizzazione verticale e per metà da fotoni con polarizzazione orizzontale. A1.In questo schema, ( 1 ) 2 rappresenta: la probabilità P(h) con cui un fotone scelto a caso dall'insieme possieda la proprietà di attraversare un polaroid con direzione permessa orizzontale (proprietà *) la probabilità P(v) con cui un fotone scelto a caso dall'insieme possieda la proprietà di attraversare un polaroid con direzione permessa verticale (proprietà ) altro (specificare) A2. In questo schema, ( 2 ) 2 rappresenta: la probabilità P(h) con cui un fotone scelto a caso dall'insieme possieda la proprietà di attraversare un polaroid con direzione permessa orizzontale (proprietà *) la probabilità P(v) con cui un fotone scelto a caso dall'insieme possieda la proprietà di attraversare un polaroid con direzione permessa verticale (proprietà ) altro (specificare) B. Un fascio di fotoni nello stato rappresentato da u incide su un polaroid con direzione permessa W. B1. Poiché il versore u può essere espresso da u= 1 v+ 2 h, la probabilità che un fotone venga trasmesso dal polaroid, e quindi venga rivelato da D, è data da: P (D) =P(u w)=(uw) 2 =[( 1 v+ 2 h) w] 2 = [ + ] 2 = = + + ( ) B2.Il fattore (hw) 2 fornisce la probabilità P(D h) di far scattare il rivelatore D, nel caso in cui il fotone possieda abbia polarizzazione orizzontale B2.1 Il fattore (vw) 2 fornisce la probabilità. B3. Il primo termine dell'espressione ( ), dato dal prodotto ( 1 ) 2 (vw) 2, non è altro che la probabilità che un fotone con proprietà V venga trasmesso dal polaroid e quindi venga rivelato da D. B3.1 Il secondo termine dell'espressione ( ), dato dal prodotto, non è altro che la probabilità C. Se fosse valida l'ipotesi A la probabilità di rivelare un fotone oltre il polaroid sarebbe data da: P(D) =( 1 ) 2 (V v ) 2 +( 2 ) 2 (H v ) 2 = P(H) P(DH) + P(V) P(DV) C1. Il terzo termine dell'espressione ( ), dato da, non ha ragione di essere nell ipotesi A (non ha analogo classico). Ne consegue che il formalismo con cui viene espresso il principio di sovrapposizione lineare quantistico (la combinazione lineare con cui può essere scritto un qualsiasi vettore di stato) traduce il fatto che l'insieme di fotoni nello stato a 45 non può essere pensato come somma di due insiemi disgiunti di fotoni ciascuno dei quali è formato da un ugual numero di fotoni con proprietà mutuamente esclusive. Si deve scartare l ipotesi A.
5 C. Conclusioni sul principio di sovrapposizione C1. Si discuta brevemente il significato di sovrapposizione di stati quantistici facendo riferimento allo stato di polarizzazione a 45º (rappresentato dal vettore u 45 ) considerato come sovrapposizione degli stati h e v, rappresentati rispettivamente dai versori h e v. C2. Conclusione sul significato fisico e l espressione formale del principio di sovrapposizione quantistico.
6 D. Verso gli operatori lineari Nei punti precedenti è stato introdotta la rappresentazione vettoriale degli stati quantistici e del principio di sovrapposizione, riconoscendo il ruolo che gioca il prodotto scalare nella determinazione delle probabilità di transizione. Si esplicita ora la connessione tra prodotto scalare e operatori di proiezione, come ponte verso la rappresentazione delle osservabili fisiche con operatori lineari. D1. Un fascio di fotoni preparato nello stato rappresentato dal versore u (es.: fotoni trasmessi da un polaroid, orientato secondo il versore U//u), incide su un polaroid (ideale) orientato secondo il versore V. D1.1 In base al principio di sovrapposizione, come si può esprimere il versore u in termini dei versori v (v// V) e h (h// H)? u = + D1.2 Qual à la probabilità P di trasmissione di ciascun fotone (esprimila sia utilizzando l ampiezza opportuna che hai indicato nella risposta precedente, sia per mezzo di un opportuno prodotto scalare): D1.3 P rappresenta la probabilità che, in seguito all interazione con il polaroid, un fotone effettui la transizione (completa la frase): dallo stato allo stato D2. Tale probabilità può essere espressa nel seguente modo: P = (u v) 2 = (u v)( v u) = u (v v ) u, con la convenzione che bisogna effettuare i prodotti da destra a sinistra. Tra parentesi compare l oggetto matematico vv : il versore v ripetuto due volte e seguito dal segno di prodotto scalare. Per capire che tipo di oggetto matematico costituisca vv, si può vedere come agisce quando viene applicato ad un vettore di stato. D2.1 Determina i risultati delle seguenti applicazioni (si sottintende che si stanno seguendo le convenzioni sin qui introdotte per l indicazione dei versori): (vv )v = (vv )h = (vv )u = B2.2. L applicazione di vv a un qualsiasi vettore produce sempre un vettore parallelo a: B2.3 Come si può interpretare geometricamente questo fatto? C. La rappresentazione delle osservabili fisiche con operatori lineari si effettua valutando il valore di aspettazione di una osservabile fisica: si pesano i possibili esiti di una misura (gli autovalori), con le corrispondenti proprietà di transizione, ossia con i quadrati dei prodotti scalari tra il vettore dello stato iniziale del sistema e i ciascuno dei vettori dei possibili stati finali (autovettori). Come in D2 è semplice far emergere l operatore che rappresenta l osservabile misurata. Per come viene costruito esso ha come autovettori i vettori dei possibili stati finali di una misura e come autovalori i possibili esiti stessi della misura. Si rende conto in questo modo della connessione operatori lineari e osservabili fisiche, rendendo conto del significato fisico di tale connessione.
Cognome Nome Udine. A. Si allineano due polaroid F1 ed F2, orientati secondo i versori U e W rispettivamente [(U U)=1 e (W W)=1].
Cognome Nome Udine Scheda 15 - MQUD_Form - Dai concetti al formalismo Il principio di sovrapposizione lineare. La semplicità della fenomenologia della polarizzazione permette una costruzione graduale della
DettagliCognone/Nome Scuola Data
Cognone/Nome Scuola Data Dai concetti al formalismo Il principio di sovrapposizione lineare. Il contesto fenomenologico della polarizzazione della luce consente di avviare alla formalizzazione del quadro
DettagliCognone/Nome Scuola Data
Cognone/Nome Scuola Data Dai concetti al formalismo Il principio di sovrapposizione lineare. Il contesto fenomenologico della polarizzazione della luce consente di avviare alla formalizzazione del quadro
DettagliCognome Nome Udine. Situazione Previsioni Motivazioni Esiti. B1. Elementi significativi emersi dalla esplorazione effettuata.
Cognome Nome Udine A. SELEZIONE DI SITUAZIONI DA ESPLORARE DA PARTE DEGLI STUDENTI. Casi che si ritiene significativo esplorare per una visione globale della fenomenologia. Dichiarare la situazione scelta
Dettagliincide su di esso,...trasmettendone una frazione costante
Università di Udine Unità di Ricerca in Didattica della Fisica Scuola/Classe Cognome Nome Data Scheda_PolLav1 Produrre/Analizzare luce polarizzata con polaroid sulla lavagna luminosa A. Produrre luce polarizzata
DettagliIntroduzione al formalismo della meccanica quantistica. Scheda Studente
Introduzione al formalismo della meccanica quantistica Scheda Studente 1 Scheda I 1. Quali esperienze che permettono di indagare la struttura della materia conosci? Se non ne conosci, quali sarebbero a
Dettagliincide su di esso,...
Scuola/Classe Cognome Nome Data Produrre/Analizzare luce polarizzata con polaroid sulla lavagna luminosa A. Produrre luce polarizzata Azioni effettuate. Sulla lavagna luminosa Osservazioni ed esiti sull'intensità
DettagliOsservazioni. L'intensità della luce trasmessa
Classe/Istituto Città Cognome Nome Data SCHEDA1_MQUD-Fen - Produrre/Analizzare luce polarizzata con sulla lavagna luminosa A. ESPLORAZIONE. Produrre luce polarizzata Azioni effettuate. Sulla lavagna luminosa
DettagliApproccio ai concetti fondamentali della fisica quantistica mediante la trattazione fenomenologica e formale della polarizzazione della luce
Approccio ai concetti fondamentali della fisica quantistica mediante la trattazione fenomenologica e formale della polarizzazione della luce Prof. Franco D Orazio Università degli studi dell Aquila Dipartimento
DettagliDue vettori si dicono opposti se hanno stessa direzione, stesso modulo ma direzione opposte, e si indica con.
Vettori. Il vettore è un ente geometrico rappresentato da un segmento orientato, che è caratterizzato da una direzione, da un verso e da un modulo. Il punto di partenza si chiama coda (o punto di applicazione),
DettagliEsercitazione di Analisi Matematica II
Esercitazione di Analisi Matematica II Barbara Balossi 06/04/2017 Esercizi di ripasso Esercizio 1 Sia data l applicazione lineare f : R 3 R 3 definita come f(x, y, z) = ( 2x + y z, x 2y + z, x y). a) Calcolare
DettagliModelli per il processo di misura. in Meccanica Quantistica
Modelli per il processo di misura in Meccanica Quantistica Problemi imbarazzanti descrizione dei processi che avvengono alla frontiera tra microscopico e macroscopico e dei processi di interazione tra
Dettaglimateria passando per i fotoni in un ITIS di Scampia Maria Moretti Master IDIFO
Dalla polarizzazione della luce agli stati quantici della materia passando per i fotoni in un T di campia Maria Moretti Master DF a comunicazione riguarda isultati di una sperimentazione didattica ondotta
DettagliGLI ORBITALI ATOMICI
GLI ORBITALI ATOMICI Orbitali atomici e loro rappresentazione Le funzioni d onda Ψ n che derivano dalla risoluzione dell equazione d onda e descrivono il moto degli elettroni nell atomo si dicono orbitali
DettagliScheda: PolRifle2 Riflessione di luce polarizzata
Università di Udine Unita di Ricerca in Didattica della Fisica SCHEDA_PolRifle2 Scuola/Classe Cognome Nome Scheda: PolRifle2 Riflessione di luce polarizzata Attività 1. Il fascio di un puntatore laser
DettagliVettori e geometria analitica in R 3 1 / 25
Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte
DettagliVETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.
VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:
DettagliMatematica II, aa
Matematica II, aa 2011-2012 Il corso si e svolto su cinque temi principali: sistemi lineari, algebra delle matrici, determinati, spazio vettoriale R n, spazio euclideo R n ; per ogni tema descrivo gli
DettagliVettori nel Piano e nello Spazio
Vettori nel Piano e nello Spazio Caratteristiche di un vettore Componenti di un vettore e Vettore applicato all origine Vettore definito da due punti Operazioni unarie sul vettore Lunghezza di un vettore
DettagliEsercitazioni di Fisica. venerdì 10:00-11:00 aula T4. Valeria Malvezzi
Esercitazioni di Fisica venerdì 10:00-11:00 aula T4 Valeria Malvezzi E-mail: valeria.malvezzi@roma2.infn.it Richiami di trigonometria Definizioni goniometriche )α Relazione goniometrica fondamentale I
DettagliUn quaternione è un numero complesso con quattro componenti anziché due. Si scrive così :
Un quaternione è un numero complesso con quattro componenti anziché due. Si scrive così : Q = q r + q i i + q j j + q k k ove le quantità q sono numeri reali e i, j e k sono tre unità immaginarie. Quando
DettagliIl calcolo vettoriale. Marina Cobal - Dipt.di Fisica - Universita' di Udine 1
Il calcolo vettoriale Universita' di Udine 1 I vettori: definizione Attenzione a definizioni superficiali Del tipo: Definito da modulo, direzione, verso Sono valide a senso, e solo in coordinate cartesiane!
Dettaglivettori V Sia inoltre l angolo che il primo vettore deve percorrere per sovrapporsi al secondo. * **
Prodotto scalare di vettori. Consideriasmo due vettori u e v e siano O e O due rappresentanti applicati in O. Indichiamo come al solito con u = O la norma (cioè l intensità) del vettore u Sia inoltre l
DettagliAppendice 1. Spazi vettoriali
Appendice. Spazi vettoriali Indice Spazi vettoriali 2 2 Dipendenza lineare 2 3 Basi 3 4 Prodotto scalare 3 5 Applicazioni lineari 4 6 Applicazione lineare trasposta 5 7 Tensori 5 8 Decomposizione spettrale
DettagliAppendice 3. Rotazioni
Appendice 3. Rotazioni Indice 1 Tensori ortogonali 2 2 Rotazioni e simmetrie in uno spazio di dimensione 2 2 3 Tensori ortogonali in uno spazio di dimensione 3 4 4 Rotazioni in uno spazio di dimensione
DettagliCapitolo 4. Percorsi AVVICINARSI ALLA TEORIA DELLA MECCANICA QUANTISTICA
Capitolo 4. Percorsi AVVICINARSI ALLA TEORIA DELLA MECCANICA QUANTISTICA Marisa Michelini, Alberto Stefanel Unità di Ricerca in Didattica della Fisica, Università di Udine Indicazioni generali 1. Obiettivi
DettagliVETTORI GEOMETRICI / RICHIAMI
M.GUIDA, S.ROLANDO, 2016 1 VETTORI GEOMETRICI / RICHIAMI Chiamiamo vettore un qualsiasi segmento orientato del piano o dello spazio. Orientare un segmento significa scegliere un verso per percorrerlo,
DettagliRappresentazioni in 3D. Vettori: rappresentano punti e/o segmenti orientati
Rappresentazioni in 3D Leggere Cap. 2 del libro di testo Sistemi di riferimento Caratterizzano i corpi rigidi Vettori: rappresentano punti e/o segmenti orientati Operazioni vettoriali: somma, prodotto
DettagliProgetto Matematica in Rete - Numeri interi - I numeri interi
I numeri interi Con i numeri naturali non sempre è possibile eseguire l'operazione di sottrazione. In particolare, non è possibile sottrarre un numero più grande da un numero più piccolo, per esempio non
DettagliV il segmento orientato. V con VETTORI. Costruzione di un vettore bidimensionale
VETTORI Costruzione di un vettore bidimensionale Nel piano con un righello si traccia una retta r tratteggiata Su r si disegna un segmento di lunghezza l d una delle estremità si disegni la punta di una
DettagliScheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid
Cognome Nome Data Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid Attività A_ Filtri rifrangenti. Si dispongono: un sensore e una torcetta tipo penlight ad una fissata distanza in
DettagliDiario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta
Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta 1. (1/10 Lu.) Generalità sugli insiemi, operazioni di unione, intersezione e prodotto cartesiano. Insiemi numerici: naturali,
DettagliLEZIONE 8. k e w = wx ı + w y j + w z. k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero
LEZINE 8 8.1. Prodotto scalare. Dati i vettori geometrici v = v x ı + v y j + v z k e w = wx ı + j + k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero v, w = ( v x v y v z ) w x = v x + v y + v z.
Dettagli25 - Funzioni di più Variabili Introduzione
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello
DettagliSPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE
SPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE. Esercizi Esercizio. In R calcolare il modulo dei vettori,, ),,, ) ed il loro angolo. Esercizio. Calcolare una base ortonormale del sottospazio
DettagliArgomenti Capitolo 1 Richiami
Argomenti Capitolo 1 Richiami L insieme dei numeri reali R si rappresenta geometricamente con l insieme dei punti di una retta orientata su cui sia stato fissato un punto 0 e un segmento unitario. L insieme
DettagliScheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid
Cognome Nome Data Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid Attività A_ Filtri rifrangenti. Si dispongono: un sensore e una torcetta tipo penlight ad una fissata distanza in
DettagliLa Polarizzazione della luce
La Polarizzazione della luce Applet Java sulle OEM Le Onde Elettromagnetiche Sono onde trasversali costituite dalle vibrazioni del vuoto quantistico. Hanno velocità c=3.0 10 8 m/s. In ogni istante E è
DettagliSulle componenti cartesiane di un vettore
Sulle componenti cartesiane di un vettore Premessa 1. Un vettore è un segmento orientato ed è individuato dai suoi estremi,, che devono essere distinti. 2. Ogni vettore è caratterizzato da tre parametri
DettagliI.T.I.S «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: Fax
I.T.I.S «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 marconi@provincia.padova.it www.itismarconipadova.it Settore tecnologico Indirizzo meccanica meccatronica ed energia
DettagliCARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB
QUESITI 1 CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 1. (Da Medicina e Odontoiatria 2015) Due particelle cariche e isolate sono poste, nel vuoto, a una certa distanza. La forza elettrostatica tra le due particelle
DettagliEsercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016
Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2
Dettagli1 Applicazioni lineari
1 Applicazioni lineari 1 Applicazioni lineari 1.1 Definizione Si considerino lo spazio tridimensionale euclideo E e lo spazio vettoriale V ad esso associato. Definizione. 1.1. Sia A una applicazione di
DettagliEsercizi sui vettori liberi (i, j, k è una base ortonormale positiva)
Esercizi sui vettori liberi (i, j, k è una base ortonormale positiva) Esercizio 1 Siano v e w due vettori non paralleli.sapendo che v è un versore e che v w =3 trovare l espressione di tutti i vettori
DettagliESAMI A.A ANDREA RATTO
ESAMI A.A. 2016-17 ANDREA RATTO Sommario. In questo file presentiamo le prove d esame relative al Corso Integrato di Matematica, Modulo B, per Scienze dell Architettura (a.a.2016-17). Si noti che, durante
Dettagli) Trovare l equazione canonica della conica: 8x 2 12xy + 17y x 70y = 0 Poi classificarla. ...
9 Gennaio 13 Ingegneria... Matricola... In caso di esito sufficiente, desidero sostenere la prova orale [ ] oggi (aula I.1 ore 15.) [ ] Mercoledì 3/1/13 (aula I.13 ore 9.3) [ ] Mercoledì 13//13 (aula I.1
Dettagli1 Sistemi di riferimento
Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate
DettagliEndomorfismi simmetrici
Endomorfismi simmetrici Endomorfismo simmetrico: Dato uno spazio vettoriale metrico V e un endomorfismo T appartenente a V. L endomorfismo si definisce simmetrico se e solo se (T(v),v2)=(v,T(v2)) per ogni
DettagliGEOMETRIA Nome... COGNOME...
GEOMETRIA Nome... COGNOME... 17 Gennaio 217 Ingegneria... Matricola... In caso di esito sufficiente, desidero sostenere la prova orale: [ ] in questo appello (con inizio oggi alle ore 15: in aula Magna
DettagliELEMENTI DI CALCOLO VETTORIALE
ELEMENTI DI CALCOLO VETTORIALE Vettori liberi e vettori applicati o Vettore libero: - individuato da una direzione orientata ed una lunghezza - non ha un'ubicazione fissa nello spazio: - puo' essere traslato
Dettagli{ Teorema di Rouché -Capelli Un sistema di equazioni lineari A x=b ammette soluzioni se e solo se r (A)=r ( A b).
Modulo di Geometria e Algebra 13 Luglio 215 Esercizio 1 Si discuta la compatibilità del seguente sistema e si determinino le sue soluzioni al variare di k R 2 k)x= x+2 k) y+4 2 k)t= x+2 y+1 k)z +4t= x+2
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
NUMERI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo con i numeri naturali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e risolve
DettagliGrandezze scalari e vettoriali
VETTORI Grandezze scalari e vettoriali Tra le grandezze misurabili alcune sono completamente definite da un numero e da un unità di misura, altre invece sono completamente definite solo quando, oltre ad
DettagliCiardiello E., Diener P., Michelini M., Negrisin L., Santi L., Stefanel A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei - Formazione degli insegnanti per un nuovo curriculum di fisica al liceo scientifico: l'ottica come percorso verticale e ponte
DettagliEsercizi di Fisica LB - Ottica: polarizzazione e diffrazione
Esercizi di Fisica LB - Ottica: polarizzazione e diffrazione Esercitazioni di Fisica LB per ingegneri - A.A. 2003-2004 Esercizio 1 Calcolare la larghezza della frangia centrale della figura di interferenza
DettagliCORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO
CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO LE IMMAGINE CONTENUTE SONO STATE TRATTE DAL LIBRO FONDAMENTI DI FISICA DI D. HALLIDAY,
DettagliEsercizi su Autovalori e Autovettori
Esercizi su Autovalori e Autovettori Esercizio n.1 5 A = 5, 5 5 5 Esercizio n.6 A =, Esercizio n.2 4 2 9 A = 2 1 8, 4 2 9 Esercizio n.7 6 3 3 A = 6 3 6, 3 3 6 Esercizio n.3 A = 4 6 6 2 2, 6 6 2 Esercizio
DettagliNote per il corso di Geometria Corso di laurea in Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni
Note per il corso di Geometria 9- Corso di laurea in Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni Prodotto scalare e matrici simmetriche. Il prodotto scalare consente di introdurre in uno spazio vettoriale
DettagliRAPPRESENTAZIONE VETTORIALE
RAPPRESENTAZIONE VETTORIALE Le grandezze fisiche elettriche variabili nel tempo con legge sinusoidale che si incontreranno nello studio delle correnti alternate, come ad esempio le tensioni e le correnti,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE. Registro dell'insegnamento
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE Registro dell'insegnamento Anno accademico 2010/2011 Prof. PRATO ELISA Settore inquadramento GEOMETRIA REGISTRO Facoltà FACOLTA' DI ARCHITETTURA NON VALIDATO Insegnamento
DettagliA.A. 2017/2018 Corso di Laurea in Biotecnologie Paolo Prati Dipartimento di Fisica Studio S715 Tel. 010-3536439 prati@ge.infn.it Fisica e Laboratorio di Metodi di Osservazione e Misura www.ge.infn.it/~prati/didattica
DettagliFacsimile 3 d esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a ISTRUZIONI
Facsimile 3 d esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a. 003-004 COGNOME......................................... NOME......................................... N. MATRICOLA................ La prova
Dettagli280 Capitolo 6. Studenti liceali e meccanica quantistica IL RAGIONAMENTO DEGLI STUDENTI E IL FORMALISMO DELLA MECCANICA QUANTISTICA
280 Capitolo 6. Studenti liceali e meccanica quantistica IL RAGIONAMENTO DEGLI STUDENTI E IL FORMALISMO DELLA MECCANICA QUANTISTICA Alberto Stefanel Unità di Ricerca in Didattica della Fisica, Università
DettagliGeometria BAER Canale I Esercizi 12
Geometria BAER Canale I Esercizi Esercizio. x = 0 x = Date le rette r : y = t e s : y = t, si verifichi che sono sghembe e si scrivano le equazioni z = t z = t parametriche di una retta r ortogonale ed
DettagliVETTORI. 1. Si dimostri con un esempio che il prodotto vettoriale non è associativo. u = u u
VETTORI 1. Si dimostri con un esempio che il prodotto vettoriale non è associativo. Consideriamo i vettori i (1,0,0), j (0,1,0) i ( j j)= i o= o ( i j) j = k j= j k= i il prodotto vettoriale non è associativo
DettagliAddizioni con l abaco Esegui le addizioni, prestando attenzione al cambio, come nell esempio.
Addizioni con l abaco Esegui le addizioni, prestando attenzione al cambio, come nell esempio. 78 5 = 96 5 = 5 565 = 9 9 = 8 89 = 655 68 = 6 5 = 68 65 = 5 75 = 7 5 = 6 76 = Macchine per contare Cambia l
DettagliGrandezze scalari e vettoriali
Grandezze scalari e vettoriali Per caratterizzare completamente una grandezza fisica, a volte è sufficiente dare soltanto un numero (scalare), mentre altre volte questo non è sufficiente. Massa, lunghezza,
DettagliProdotto scalare e prodotto vettoriale. Elisabetta Colombo
Corso di Approfondimenti di Matematica Biotecnologie, Anno Accademico 2010-2011, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Vettori Vettori 1 2 3 4 di di Ricordiamo il in R n Dati a = (a
DettagliGrandezze fisiche e loro misura
Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e che implicano grandezze misurabili. - Sono
DettagliCALCOLO VETTORIALE ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA
ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA CALCOLO VETTORIALE - DEFINIZIONE DI VETTORE - COMPONENTI DI UN VETTORE - SOMMA E DIFFERENZA - PRODOTTO SCALARE - PRODOTTO VETTORIALE - VETTORE GRADIENTE - FLUSSO DI UN VETTORE
DettagliFAM. F y G z F z G y. z G x x G z x G y y G x. 2. La norma del vettore di Poynting, che corrisponde all intensità dell onda, vale
Serie 36: Soluzioni FAM C Ferrari Esercizio Un identità utile Abbiamo F G = e quindi, applicando la regola di Leibnitz, F y G z F z G y F z G x F x G z F x G y F y G x F G = ( x F y )G z +F y x G z ( x
DettagliEffetto convergente di uno specchio concavo: osservazione. Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo
ESPERIENZA 7 Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione 1. Argomenti Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo 2. Montaggio Fig. 1 3. Note al montaggio 3.1 Fissare
DettagliSCALARI E VETTORI SOMMA DI VETTORI
SLRI E VETTORI lcune grandee fisiche per esempio, la massa di un oggetto, la posiione di un punto possono essere caratteriate matematicamente mediante un numero. Tali grandee o osservabili sono dette scalari.
DettagliCorso di Fisica generale
Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 2014/15 3B Appunti su Lavoro ed Energia Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su www.riccardofabbri.eu) Il Lavoro Il lavoro fatto
DettagliVETTORI. OPERAZIONI CON I VETTORI. RAPPRESENTAZIONE CARTESIANA DEI VETTORI. APPLICAZIONI.
VETTORI. OPERAZIONI CON I VETTORI. RAPPRESENTAZIONE CARTESIANA DEI VETTORI. APPLICAZIONI. Sia AB un segmento orientato. Ad esso è possibile associare: 1) la direzione, cioè la direzione della retta su
DettagliMATEMATICA SCIENTIFICO BIENNIO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE. Primo Biennio
MATEMATICA SCIENTIFICO BIENNIO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Primo Anno Primo Biennio Primo Biennio Primo Trimestre Insiemi numerici Ordinamento e rappresentazione sulla retta dei numeri negli insiemi
Dettagli11 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI
COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi
DettagliCapitolo 5. Schede per una didattica esplorativa
Capitolo 5. Schede per una didattica esplorativa DALL ESPLORAZIONE CON POLAROID AL FORMALISMO DELLA MECCANICA QUANTISTICA. SCHEDE STUDENTE 1-15 E QUESTIONARIO. Marisa Michelini e Alberto Stefanel Unità
DettagliGRANDEZZE FISICHE. Le grandezze fisiche si possono distinguere in grandezze scalari e grandezze vettoriali.
GRANDEZZE FISICHE Le grandezze fisiche si possono distinguere in grandezze scalari e grandezze vettoriali. Le grandezze scalari sono completamente determinate da un numero che né esprime la misura. Esempio:
Dettagli1- Geometria dello spazio. Vettori
1- Geometria dello spazio. Vettori I. Generalità (essenziali) sui vettori. In matematica e fisica, un vettore è un segmento orientato nello spazio euclideo tridimensionale. Gli elementi che caratterizzano
DettagliRenzo Ragazzon. Dipartimento di Fisica dell'università di Udine. Unità di Ricerca in Didattica della Fisica
Renzo Ragazzon Dipartimento di Fisica dell'università di Udine Unità di Ricerca in Didattica della Fisica Dai fotoni polarizzati al formalismo della Meccanica Quantistica: una questione di indici Abstract
DettagliMATEMATICA SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA
MATEMATICA SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
Dettagli1 anno fisica -potenze di 10, equivalenze e notazione scientifica -misure ed incertezze -grandezze scalari e vettoriali e relative operazioni -esprimere il risultato di una misura e saper rappresentare
DettagliVettori paralleli e complanari
Vettori paralleli e complanari Lezione n 9 1 (Composizione di vettori paralleli e complanari) Continuando lo studio delle grandezze vettoriali in questa lezione ci interesseremo ancora di vettori. In particolare
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
DettagliInterferenza di elettroni e! Principio di Indeterminazione
Interferenza di elettroni e! Principio di Indeterminazione Paolo Pendenza Corso PAS, 10 luglio 2014 Anche nelle scienze non si possono scoprire nuove terre se non si è pronti a lasciarsi indietro il porto
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
DettagliCORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL Corsi dei Proff. M. BORDONI, A.
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A. - PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL -- Corsi dei Proff. M. BORDONI, A. FOSCHI Esercizio. E data l applicazione lineare L : R 4 R 3 definita dalla matrice A = 3
DettagliPrincipi di Fisica per filosofi. a.a carlo cosmelli
per filosofi a.a. - carlo cosmelli L argomento EPR 6.. L argomento EPR La versione O: (fin troppo facile, in realtà poco comprensibile e fuorviante). ) Consideriamo un sistema fisico composto da due parti
DettagliINTRODUZIONE ALLA FISICA PROF. FRANCESCO DE PALMA
INTRODUZIONE ALLA FISICA PROF. FRANCESCO DE PALMA Sommario GRANDEZZE FISICHE... 3 UNITÀ DI MISURA... 3 PREFISSI... 5 ANALISI DIMENSIONALE... 5 CONVERSIONI DI UNITÀ... 6 SISTEMI DI COORDINATE... 7 I VETTORI...
DettagliGrandezze fisiche e loro misura
Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da grandezze misurabili.
DettagliIntroduzione ai fenomeni di polarizzazione. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti
Introduzione ai fenomeni di polarizzazione Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti VIDEO POLARIZZAZIONE IN UN IPAD, RICAPITOLANDO Impiegando occhiali aventi lenti polaroid e un display a cristalli liquidi
DettagliUna approssimazione allo spazio della fisica classica. Spazi affini euclidei.
Una approssimazione allo spazio della fisica classica. Spazi affini euclidei. Federico Lastaria. Analisi e Geometria 1. Una introduzione allo spazio della fisica classica. 1/20 Lo spazio E 3 (il piano
DettagliLAUREA IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTE-TERRITORIO Corso di Matematica 2 Padova TEMA n.1
LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTE-TERRITORIO Corso di Matematica Padova -8-8 TEMA n.1 PARTE 1. Quesiti preliminari Stabilire se le seguenti affermazioni sono vere o false giustificando brevemente
DettagliLa matematica del CAD. Vettori e Matrici
La matematica del CAD Vettori e Matrici IUAV Disegno Digitale Camillo Trevisan I programmi CAD riducono tutti i problemi geometrici in problemi analitici: la proiezione di un punto su un piano viene, ad
Dettagli