PIANO DI LAVORO ANNUALE
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- Amanda Chiesa
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1 Liceo Statale Galileo Galilei Dolo (VE) PIANO DI LAVORO ANNUALE Programmazione dell attività didattica di FISICA A. S. 2018/2019 Docente: Prof. ssa Flaim Agnese Classe 3 I Indicazioni Metodologiche Il metodo di insegnamento verrà articolato a seconda dei diversi momenti, delle esigenze della classe e dei particolari aspetti del programma. Principalmente verranno tenute lezioni frontali introducendo i nuovi argomenti con l analisi di fenomeni fisici possibilmente vicini alla realtà degli studenti, poi si affronterà l aspetto teorico cui seguiranno alcune applicazioni. Durante le spiegazioni l'insegnante cercherà di instaurare un dialogo costante con la classe, facendo intervenire i ragazzi stessi per descrivere un particolare fenomeno o per fare un controllo dimensionale, in questo modo si cercherà di migliorare la capacità di analisi di situazioni reali. Il docente potrà invitare gli studenti a costruire figure geometriche piane o solide (per facilitarli nel calcolo delle aree delle superfici e del volume dei solidi) e nella realizzazione di semplici oggetti (pendoli) per analizzare particolari fenomeni e verificare le leggi introdotte teoricamente. L insegnante potrà assegnare agli studenti particolari ricerche - anche a carattere multidisciplinare - da realizzare e da illustrare poi alla classe. Si potranno eseguire esperienze a carattere dimostrativo: utilizzare la rotaia a cuscinetti d aria, per verificare misure di moto in assenza di attrito; eseguire particolari esperimenti riducendo la pressione atmosferica o analizzando alcuni fenomeni con i fluidi di varia densità; valutare la conducibilità termica di vari materiali; analizzare fenomeni ondulatori di acustica e ottica; riflettere su alcuni fenomeni elettrostatici, magnetici e di elettromagnetismo. Si potrà utilizzare anche la LIM nelle classi dove è presente o il collegamento alla rete per vedere esperimenti in laboratori virtuali o per il reperimento di informazioni. Attività I docenti, se lo ritengono utile, faranno partecipare gli studenti a concorsi, proposti dal MIUR. Gli insegnanti potranno inserire nella loro programmazione uscite didattiche in parchi attrezzati per applicazioni fisiche e/o in laboratori e musei scientifici. Mezzi e spazi I mezzi principali sono il libro di testo, la lavagna, la LIM nelle classi dove è presente e/o supporti multimediali per la presentazione di alcuni argomenti. Si utilizzeranno i laboratori di fisica per assistere ad esperienze dimostrative. Azioni di recupero L'azione di recupero va fatta continuamente durante l'anno scolastico, con le verifiche l insegnante ha dati oggettivi sul grado di comprensione ed assimilazione dei vari contenuti. Si cercherà quindi di intervenire dopo ogni prova scritta rispiegando i punti meno chiari e proponendo nuovi esercizi per superare le difficoltà incontrate. Va tuttavia rilevato che alcuni studenti accusano più difficoltà di altri, o per uno studio discontinuo o per difficoltà varie di approccio alla materia, per questi va pensato un attività di sostegno in itinere ( anche partecipando al Club delle Scienze ). 1 / 5 12/10/2018
2 Valutazione La valutazione è parte integrante della programmazione didattica in quanto fornisce i dati per guidare e migliorare il processo di insegnamento-apprendimento; i parametri disciplinari su cui essa si basa sono: conoscenza dei contenuti affrontati, capacità di analisi di un fenomeno fisico, competenza nel costruire semplici grafici, ordine e chiarezza nell esporre gli aspetti teorici, correttezza nell applicazione delle leggi fondamentali, corretto utilizzo del linguaggio specifico. Il voto dello scritto indica in che misura lo studente è in grado di comprendere un testo ed utilizzare il linguaggio scientifico nella comunicazione scritta, analizzare autonomamente un semplice fenomeno fisico, applica le formule delle leggi fondamentali, esegue correttamente i calcoli richiesti, controlla la dimensione del risultato, costruisce semplici grafici dei fenomeni indicati. Il voto dell orale indica in che misura lo studente comunica utilizzando il linguaggio scientifico, risponde in modo coerente ai quesiti proposti, giustifica le relazioni matematiche presenti nelle leggi fondamentali, descrive con chiarezza gli esperimenti esaminati o semplici fenomeni legati alla propria esperienza. Come prove si eseguiranno almeno due verifiche per quadrimestre con semplici esercizi su specifici fenomeni e quesiti sugli argomenti trattati. I voti potranno provenire da colloqui o da prove scritte. Nella valutazione confluirà anche l interesse e la partecipazione alle lezioni e alle attività di laboratorio, l impegno nello studio ed il regolare svolgimento dei compiti assegnati per casa. Saranno valutati anche le relazioni di esperienze di laboratorio e i lavori personali di approfondimento. Il voto dello scrutinio finale è unico. La valutazione delle prove scritte è generalmente ottenuta con un procedimento a due fasi: 1. l'attribuzione di un punteggio sulla base di una tabella analitica delle soluzioni degli esercizi proposti che tiene conto essenzialmente delle difficoltà cognitive e della tipologia degli errori; 2. l'attribuzione del voto sulla base di una analisi statistica dei punteggi che cerca di evidenziare i risultati individuali relativamente ai risultati medi della classe. Caratteristiche del colloquio Lo studente dimostra di non conoscere i vari argomenti o commette molti e gravi errori nelle leggi fondamentali; manca di coerenza nel descrivere i vari fenomeni fisici; non conosce la terminologia scientifica. Lo studente dimostra di avere conoscenze lacunose o commette molti errori; presenta difficoltà a scrivere correttamente la maggior parte delle leggi fondamentali; non sa descrivere la maggior parte dei fenomeni fisici affrontati; fa confusione nell'applicazione di qualche proprietà matematica o nell utilizzo del linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di possedere conoscenze incomplete su alcuni argomenti e/o commette qualche errore nella descrizione delle leggi fondamentali e/o a condurre autonomamente la descrizione semplificata di un fenomeno fisico importante; evidenzia incertezze nell'utilizzo di qualche proprietà matematica essenziale e/o del linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di conoscere le leggi fondamentali denotando qualche incertezza nell applicazione o nella rappresentazione grafica; sa descrivere completamente un particolare fenomeno fisico studiato con alcune imprecisioni; conosce ed utilizza correttamente le strutture essenziali della matematica e del linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di avere conoscenze puntuali ed esegue con una sicurezza esercizi con l applicazioni delle formule fondamentali; sa analizzare e costruire i grafici fondamentali; evidenzia capacità intuitive e descrivere un fenomeno fisico pur con qualche imprecisione; conosce ed utilizza correttamente le proprietà matematiche di base ed il linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di avere buone conoscenze ed esegue con sicurezza esercizi di media difficoltà; evidenzia capacità intuitive e logiche nell'effettuare riflessioni e deduzioni su aspetti teorici e nella descrizione di un fenomeno fisico; sa costruire ed analizzare grafici di media difficoltà; conosce ed utilizza con sicurezza le buone conoscenze matematiche ed il linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di saper utilizzare le conoscenze ben strutturate nell affrontare esercizi più complessi; evidenzia capacità intuitive e logiche nell'effettuare deduzioni e collegamenti; sa esprimere riflessioni sul testo proposto ed effettuare correttamente la descrizione di un fenomeno fisico; sa costruire ed analizzare grafici di una certa complessità; conosce ed utilizza con sicurezza le ottime conoscenze matematiche ed il linguaggio scientifico. Giudizio e Voto Scarso Gravemente Insufficiente 4 Insufficiente 5 Sufficiente 6 Discreto 7 Buono 8 Ottimo / 5
3 Classe terza Argomenti Competenze Conoscenze Abilità Misura e La rappresentazione di dati e fenomeni Le vettoriali Il moto rettilineo Misurare con strumenti opportuni e fornire il risultato associando l errore sulla misura Rappresentare dati e fenomeni con linguaggio algebrico, grafico o con tabelle Stabilire e/o riconoscere relazioni tra relative allo stesso fenomeno Operare con vettoriali e scalari Risolvere problemi sulle forze Studiare il moto rettilineo di un corpo per via algebrica Calcolare cinematiche mediante le rispettive definizioni o con metodo grafico Conoscere le unità di misura del SI errore assoluto ed errore percentuale Che cosa sono le cifre significative Conoscere vari metodi per rappresentare un fenomeno fisico Conoscere alcune relazioni fra (proporzionalità diretta, inversa, quadratica) Differenza tra vettore e scalare Che cos è la risultante di due o più vettori La legge degli allungamenti elastici velocità media e accelerazione media Il moto rettilineo uniforme e moto uniformemente La legge oraria del moto rettilineo uniforme Le leggi del moto uniformemente L accelerazione di gravità Utilizzare multipli e sottomultipli Effettuare misure dirette o indirette Saper calcolare l errore assoluto e l errore percentuale sulla misura di una grandezza fisica Valutare l attendibilità del risultato di una misura Utilizzare la notazione scientifica Data una formula saper ricavare una formula inversa Tradurre una relazione fra due in una tabella Saper lavorare con i grafici cartesiani Data una formula o un grafico, riconoscere il tipo di legame che c è fra due variabili Risalire dal grafico alla relazione tra due variabili Eseguire operazioni tra vettori Applicare la regola del parallelogramma Applicare la legge degli allungamenti elastici Scomporre una e calcolare le sue componenti Calcolare cinematiche mediante le rispettive definizioni Applicare la legge oraria del moto rettilineo uniforme Applicare le leggi del moto uniformemente Calcolare cinematiche con metodo grafico Studiare il moto di caduta libera Esperienze di laboratorio Misure di lunghezza, volume e tempo Misura dell accelerazione di gravità. 3 / 5
4 Il moto nel piano Risolvere problemi sul moto parabolico di un corpo lanciato Enunciare le leggi di composizione dei moti. Le caratteristiche del moto parabolico Comporre due moti rettilinei Applicare le leggi del moto parabolico Calcolo della gittata nel moto parabolico I principi della dinamica L equilibrio dei corpi solidi L equilibrio dei fluidi Descrivere il moto di un corpo anche facendo riferimento alle cause che lo producono Applicare i principi della dinamica alla soluzione di semplici problemi situazioni di equilibrio statico individuando le forze e i momenti applicati Applicare il concetto di pressione a solidi, liquidi e gas Conoscere gli enunciati dei tre principi della dinamica Che cos è la Forza d attrito equilibrante momento di una coppia di forze Il significato di baricentro macchina semplice Piano inclinato pressione La legge di Stevino Pascal La pressione atmosferica L enunciato del Archimede Proporre esempi di applicazione dei tre principi della dinamica Distinguere moti in sistemi inerziali e non inerziali Valutare la centripeta Calcolare la Calcolare la d attrito. Determinare la risultante di due o più forze assegnate. Calcolare il momento di una Stabilire se un corpo rigido è in equilibrio. Determinare il baricentro di un corpo Valutare il vantaggio di una macchina semplice. Equilibrio di un carrello su un piano inclinato in movimento. Calcolare la pressione di un fluido Applicare la legge di Stevin Calcolare la spinta di Archimede Prevedere il comportamento di un solido immerso in un fluido Verifica della seconda legge della dinamica con la rotaia a cuscino d aria. Moto di una sferetta che cade in un liquido viscoso. Determinazione della componente del peso sul piano inclinato su cui è appoggiato Verifica delle condizioni di equilibrio per un asta vincolata a ruotare intorno a un asse fisso. Determinazione della densità assoluta di un solido sfruttando la spinta di Archimede. Verifica sperimentale del Archimede. Dinamica del moto circolare Legge di universale Applicare la legge di universale Moto circolare uniforme e relative. Forze apparenti. Descrizione del cosmo secondo il mondo antico. Legge di universale. Calcolare la centrifuga. Determinare la di 4 / 5
5 Energia e lavoro I principi di meccanica qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati al binomio lavoroenergia Calcolare il lavoro e l energia mediante le rispettive definizioni fenomeni fisici e individuare caratterizzanti come energia meccanica, quantità di moto, momento angolare Risolvere problemi applicando alcuni principi di lavoro potenza energia cinetica L enunciato del teorema cinetica Che cos è l energia potenziale energia potenziale elastica Energia meccanica e sua Distinguere tra forze conservative e forze non conservative quantità di moto e di impulso della quantità di moto La definizione di momento di inerzia e di momento angolare Bernoulli Calcolare il lavoro di una o più forze costanti Applicare il teorema cinetica Valutare l energia potenziale di un corpo Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un altra Applicare la meccanica per risolvere problemi sul moto Applicare il della quantità di moto per prevedere lo stato finale di un sistema di corpi Applicare il Bernoulli al moto di un fluido Esperienza con la molla Verifica del meccanica con l esperimento del pendolo tagliato Energia cinetica potenziale e in presenza di una di attrito non trascurabile Studio sperimentale dell urto di un carrello contro un ostacolo fisso Dolo, 13/10/ 18 Prof. Flaim Agnese 5 / 5
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