- POTENZIARE LA CONSAPEVOLEZZA DI SE

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3 L apprendimento dei bambini e delle bambine è un processo conoscitivo complesso, frutto delle esperienze che si offrono, delle relazioni tra persone e contesti. I linguaggi espressivi hanno ampio spazio nel progetto educativo nel quale si creano opportunità e stimoli molteplici per offrire diverse modalità espressive e per fare in modo che ogni bambino possa trovare quelle più idonee per accrescere le proprie competenze. RICERCA SUL LINGUAGGIO DEL CORPO Dalla figura statica alla figura in movimento Il corpo è strumento, veicolo potente che permette di interpretare la realtà e dà modo di esprimere ciò che si sente e ciò che si conosce. Corpo e corporeità, quindi azione e movimento intesi come chiavi di lettura, come sistemi di conoscenza che il bambino elabora quotidianamente. Il bambino attraverso i linguaggi del corpo sperimenta se stesso e i suoi limiti, conquistando quella fiducia in se stesso che è presupposto per la sua autonomia. - POTENZIARE LA CONSAPEVOLEZZA DI SE - GRAFICA come linguaggio principale: PASSAGGIO DA FIGURE STATICHE A FIGURE IN MOVIMENTO - APERTURA ED AUMENTO del vocabolario

4 Il bambino gioca con il potere evocativo delle forme. Con un gesto magico può fare apparire oggetti nello spazio vuoto di un foglio di carta. Il piacere iniziale, nel lasciare una traccia, aumenta quando incontra la possibilità di far nascere forme evocative di oggetti cioè le immagini. A. Stern La copia dal vero permette ai bambini di osservare la realtà circostante affinando così le personali capacità figurative e osservative. Attraverso la grafica il bambino esprime e confronta con maggiore precisione la visione realistica con i propri modi di guardare le cose perfezionandone di nuovi.

5 molteplici linguaggi del corpo presentazione a grande gruppo grafiche di indagine copie da immagini grafiche con modello il contorno

6 Il nostro intento è da un lato creare curiosità nei confronti dei soggetti umani per i bambini che non le utilizzano frequentemente nelle loro grafiche dall altro offrire maggiori opportunità a chi già sta sperimentando la prospettiva e il movimento. CHE COSA OSSERVARE - modalità di approccio alla proposta - differenti stili grafici dei bambini - strategie attuate per risolvere i problemi legati alle differenti viste prospettiche Vista Retro Vista Frontale grafiche con modello

7 il contorno - Introduzione alle diverse posture del corpo a terra - Contatto corporeo - Riconoscimento dello spessore nella figura - Mettersi alla prova

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9 Dalla grafica e dall osservazione statica il passaggio successivo è stata la conoscenza del proprio corpo in movimento e la sua rappresentazione. movimento controllato introduzione alla verticalità movimenti a grande gruppo laboratorio fotografico grafiche in movimento

10 movimenti a grande gruppo

11 laboratorio fotografico stop-motion

12 Alessia ed Elisa che saltano... Matteo G. che rotola... Matteo C. e Martina che fanno la ruota... Elisa che cavalca la Mary... Francesco sta strisciando... Alessia e Federico si guardano e Filippo è in ginocchio...

13 Sono io che salto la rana, poi c è Nicola, Federico e Daniela che muovono solo le braccia... Sono io mentre cammino all indietro...

14 Io sto volando e gli altri miei amici fanno altri movimenti...

15 La Daniela che cammina e cade sopra il pavimento... Francesco B. striscia come un serpente... Sono io che faccio la ranocchia... Denis sta facendo la ruota... Io che striscio... Io seduta sulla schiena di Filppo..

16 Matteo G. che salta.. Nicola e Matteo C. che fanno la cariola.. Io stavo camminando.. Cammino con gli occhiali e poi me li sono tolti..

17 Il percorso è stato determinato da molteplici linguaggi: grafico, corporeo, relazionale, espressivo e narrativo. I contesti accattivanti proposti dagli adulti in un ambiente di gruppo e di relazioni significative, ha permesso ai bambini e alle bambine di sperimentare direttamente quegli apprendimenti che gli adulti avevano come obbiettivo e di renderli parte delle loro conoscenze: consapevolezza del proprio corpo e delle sue potenzialità, sviluppare il linguaggio grafico, attingendo dalle nuove conoscenze, sperimentazione ed esplorazione del concetto di movimento per ampliare il linguaggio, l espressione di sè e l aderenza alla realtà intesa come capacità di osservare. L introduzione poi di modelli viventi ha portato poi un valore aggiunto al processo di apprendimento perchè conosciuti e vicini alle esperienze dei bambini. Le difficoltà hanno fatto parte del percorso e sono state proposte e vissute come occasione di crescita. Difficoltà quali: l approccio alla figura tridimensionale, (il modello amico), le varie posture e i diversi punti di vista, il movimento e la sua rappresentazione grafica, mettersi in gioco in prima persona... sono stati momenti per mettere in atto nuove strategie che hanno poi portato alla loro soluzione. Il gruppo si è confermato ricchezza nel momento in cui, narrando ai propri compagni le diverse soluzioni, hanno favorito contaminazioni interessanti, tempi di concentrazione più lughi e grafiche più precise e particolareggiate.

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