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2 SOMMARIO 1. INTRODUZIONE INTERVENTI DI PROGETTO OPERE DÌ URBANIZZAZIONE EDIFICIO PRODUTTIVO INDIVIDUAZIONE AREA E VERIFICA AMBITO D INTERVENTO SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITA OPERATIVE MOVIMENTO DELLE TERRE BILANCIO DELLE TERRE ALLEGATI GRAFICI... 11

3 1. INTRODUZIONE Il Piano di Gestione delle Materie illustra la movimentazione delle terre per eseguire scavi e rinterri nell ambito della realizzazione di un insediamento produttivo, con magazzini, uffici, aree verdi ed a parcheggio e delle opere di urbanizzazione primaria connesse al Piano Particolareggiato di Recupero del comprensorio Vulcano, per la parte riguardante il Comparto Produzione e Ricerca Sud, nel comune di Sesto San Giovanni. La planimetria seguente individua gli interventi progettuali: la viabilità principale che collegherà l esistente rotatoria sul Ring e Via Trento, la viabilità secondaria con due parcheggi a raso che collega le funzioni del comparto e l area destinata alla costruzione del nuovo sito produttivo. 2

4 2. INTERVENTI DI PROGETTO 2.1 OPERE DÌ URBANIZZAZIONE Gli interventi relativi alle opere di urbanizzazione prevedono la realizzazione di infrastrutture per la mobilità pubblica e privata e per la mobilità pedonale e ciclabile; sono previste le opere a verde e quelle a rete riferite ai servizi e sottoservizi tecnologici. L impianto viario è costituito da un collegamento principale tra viabilità esistenti, quali il Ring a Nord e via Trento a Sud, ed un semi-anello secondario di contorno all insediamento di progetto, che si innesta sull asse principale in due punti, con una rotatoria ed un intersezione a goccia. Gli innesti della strada principale sulla viabilità esistente sono risolti a rotatoria: sul Ring la nuova strada andrà a costituire il quarto braccio di una rotatoria esistente, su via Trento è prevista la costruzione di una nuova rotatoria a tre bracci. Sono presenti due aree a parcheggio separate dalla carreggiata principale ad Est dell intervento edilizio e a Sud dell edificio, e degli stalli laterali alle carreggiate secondarie. L infrastrutturazione si completa anche per quanto riguarda i servizi e sottoservizi tecnologici. L impianto di illuminazione è previsto con apparecchi luminosi tradizionali, con lampade a ioduri metallici e modello standard comunale. I pali hanno un altezza attorno ai 10-12m fuori terra, e sbracci singoli, salvo che nella aree a parcheggio. Sottostrada e sotto ai marciapiedi corrono le reti tecnologiche: doppia polifora da 4 tubi, per cavi Telecom e linee Enel; due tritubi per le fibre ottiche; corrugati per l illuminazione pubblica; tubazione del gas; tubazione dell acquedotto; teleriscaldamento; fognatura acque bianche; fognatura acque nere;. 2.2 EDIFICIO PRODUTTIVO All interno del Comparto Sud verrà realizzato un nuovo insediamento produttivo e di ricerca per la società ALSTOM S.p.A.. Le linee guida che hanno influenzato l approccio progettuale sono state determinate da fattori quali i limiti urbanistici e dimensionali, il rapporto con l area territoriale omogenea e le esigenze funzionali e legate alle attività produttive. L intervento prevede la realizzazione di tre corpi di fabbrica, essi saranno differenti sia per la loro funzionalità che per caratteristiche strutturali. 3

5 L edificio A adibito ad area di produzione e magazzino è ubicato a Nord-Ovest del lotto, occuperà un area rettangolare con una superficie lorda di pavimento di circa 5.449,18 mq ed un altezza totale di circa 13m ed un altezza utile sotto trave di 12,30m. Il corpo di fabbrica in questione è un capannone industriale avente pianta di 104,00x53,30 mq. L edificio B adibito a sala prove UHV si colloca a Sud-Ovest del lotto, occuperà un area rettangolare ed avrà superficie lorda di pavimento di circa 2.104,38 mq. L altezza complessiva del fabbricato è di 40m ed un altezza utile di 36,00m. Tipologicamente l edificio viene definito torre e si presenta come una scatola chiusa il cui spazio interno è lasciato libero. L edificio C che ospiterà gli uffici a servizio delle attività produttive e la mensa/refettorio, si sviluppa su due piani per una superficie lorda totale di pavimento pari a 1.836,44,00 mq, un altezza complessiva di circa 8,00 m ed un altezza netta di interpiano pari a 3,30 m. I solai dei piani intermedi saranno eseguiti con lastre di tipo a tegoli prefabbricati, costituito da una lastra in cls vibrato. L edificio è rialzato da terra di 80 cm perciò il raggiungimento dell ingresso avviene tramite due rampe posizionate lungo i lati corti e opportunamente progettate con una pendenza del 5% sulla base delle L.R. 6/89. A Sud-Ovest del lotto verrà adibita una piccola porzione verde che ospita l impianto di stoccaggio con l area container rifiuti e la vasca di accumulo. Gli spazi esterni avranno opportune pendenze per lo scarico delle acque meteoriche e saranno adattati al traffico e alle manovre di automezzi pesanti. 4

6 3. INDIVIDUAZIONE AREA E VERIFICA AMBITO D INTERVENTO L area d intervento (edificio produttivo e urbanizzazioni), individuata nell immagine che segue: è costituita da parte delle aree ex Falck in Sesto San Giovanni ed insiste integralmente in un area bonificata e certificata in data 02/12/2010 (I Stralcio Parco Scientifico e Tecnologico e viabilità connessa ) ed in un area bonificata e certificata in data 26/04/2012 (II Stralcio Area Produzione Sud ed è così delimitata terrotorialmente: A Nord: da restante area Vulcano; A Sud: da attività produttive di proprietà di terzi; A Est: da restante area Vulcano A Ovest dalla linea ferroviaria. Nella planimetria allegata è rappresentata l ubicazione del sito con individuate: - Area Vulcano Sud; - I Stralcio Parco Scientifico e Tecnologico: area Bonificata e Certificata; - II Stralcio Area Produzione Sud; 5

7 Le opere di urbanizzazione e la costruzione dell edificio produttivo risultano completamente interne alle aree del I e II stralcio. La movimentazione delle terre sarà esclusivamente di materiale già bonificato e certificato. Non è prevista movimentazione di materiale al di fuori di questo ambito. 6

8 Si allega planimetria d intervento (urbanizzazioni + edificio produttivo) sovrapposta alla planimetria di bonifica per dare evidenza del rispetto dei limiti ambito di intervento: 7

9 4. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il Piano in particolare: riporta le previsioni progettuali che definiscono un innalzamento dell attuale piano campagna (post bonifica) da una quota media di s.l.m., alla quota (finita) massima di s.l.m.. L intervento prevede in sintesi la formazione di un rilevato di spessore pressochè uniforme ( quota max s.l.m.) funzionale sia per le opere di viabilità e sia per le opere dell edificio produttivo con la movimentazione di un quantitativo di materiale già presente nelle aree del comparto Vulcano. attesta che il sito di produzione e movimentazione delle terre per le opere di urbanizzazione primaria, essenzialemente per la viabilità principale, non é contaminato perchè è stato sottoposto ad interventi di bonifica a seguito dei quali è stata rilasciata Certificazione di avvenuta Bonifica in data 02/12/2010 dalla Provincia di Milano che attesta la conformità dell area alla colonna B Tab. 1 All. 1 del D.M. 471/99 e che per il riutilizzo dei terreni in sito, gli obiettivi conseguiti di bonifica dell eluato, sono stati quelli relativi alla tabella Acque sotterranee dell All. 1 del D.M. 471/99. Si richiama infatti la Certificazione Dirigenziale dellla Provincia di Milano: Raccolta Generale n /2010 del 02/12/2010 Prot. n /2010 del 15/09/2010 Fasc / 1990 / 3384 che ha per oggetto: Certificazione del completamento degli interventi di bonifica condotti ai sensi del D.M. 471/99 dell area Primo stralcio funzionale: Parco scientifico e tecnologico e viabilità connessa del Sito di Interesse Nazionale ex Falck Vulcano Sud e parco Est nel Comune di Sesto San Giovanni (Mi) D. Lgs. 152/06; attesta che il sito di produzione e movimentazione delle terre per le opere di costruzione del sito industriale e di urbanizzazione per la viabilità secondaria, non é contaminato perchè è stato sottoposto ad interventi di bonifica a seguito dei quali è stata rilasciata Certificazione di avvenuta Bonifica in data 26/04/2012 dalla Provincia di Milano che attesta la conformità dell area alla colonna B Tab. 1 All. 1 del D.M. 471/99 e che per il riutilizzo dei terreni in sito, gli obiettivi conseguiti di bonifica dell eluato, sono stati quelli relativi alla tabella Acque sotterranee dell All. 1 del D.M. 471/99. Si richiama infatti la Certificazione Dirigenziale dellla Provincia di Milano: Raccolta Generale n. 3517/2012 del 26/04/2012 Prot. n /2012 del 26/04/2012 Fasc.18.9 / 1990 / 3384 che ha per oggetto: Certificazione del completamento degli interventi di bonifica condotti ai sensi del D.M. 471/99 dell area Secondo stralcio funzionale: Area Produzione Sud del Sito di Interesse Nazionale ex Falck Vulcano Sud e parco Est nel Comune di Sesto San Giovanni (Mi); richiama la comunicazione della Provincia di Milano Settore rifiuti e bonifiche del 25/06/2012 in risposta alla richiesta formulata dalle società Esiodo srl, Taras srl, Quarzo 1999 srl e Consorzio Vilcano, del 06/06/2012, avente per oggetto la richiesta di chiarimenti 8

10 in merito al significato da attribuire alla locuzione area in esame contenuta nel provvedimento di Certificazione dell area Secondo stralcio funzionale: Aea Produzione Sud. Per utilizzo in situ si deve intendere il riutilizzo all interno del comparto Vulcano [in aree] per le quali sia stato approvato un progetto definitivo di bonifica o in aree non assoggettate a bonifica delle porzioni dei cumuli risultate conformi al riutilizzo a seguito dei test effettuati, così come disposto dalla Conferenza decisoria del 26/11/2033 cha ha approvato il Progetto preliminare di bonifica dell intera ara Vulcano localizza all interno delle aree di cantiere il deposito temporaneo del materiale scavato; accerta l integrale riutilizzo del materiale scavato senza preventivo trattamento o trasformazione preliminare; definisce che Il bilancio movimento delle terre a fine lavori risulterà neutro, non ci sarà quindi nessuna quantità di terra proveniente da siti esterni per rinterri e formazione di rilevati e nessuna quantità di terreno sarà portata al di fuori del sito di intervento;. 5. MODALITA OPERATIVE 5.1 MOVIMENTO DELLE TERRE La tipologia degli interventi di progetto (edifici e urbanizzazione) comporta la sola movimentazione delle terre già presenti nelle aree e delle terre prodotte nelle attività di scavo/rinterro, ed alle sole terre da movimentare si riferisce il piano di gestione delle materie. L input progettuale prevede di rialzare di circa un metro e mezzo tutto il piano campagna dell ambito di intervento utilizzando il terreno del medesimo lotto per garantire il rispetto delle quote di progetto conformemente alle previsioni del Piano Particolareggiato. Le attività di movimento terra saranno quindi: spianamento e livellamento generale dell attuale piano campagna; movimentazione del cumulo di terreno presente nell area bonificata Secondo Stralcio Funzionale per formazione del rilevato; scavi per esecuzione pali di fondazione diam. 600 fosse edificio produttivo; scavi per esecuzione pali di fondazione diam. 800 strutture edificio produttivo; scavi per formazione fosse edificio produttivo; scavi e rinterri per eseczuione fognature e sottoservizi opere di urbanizzazione;. Il bilancio movimento delle terre a fine lavori risulterà neutro, non ci sarà nessuna quantità di terra proveniente da siti esterni per rinterri e la formazione dei rilevati e nessuna quantità di terreno sarà portata al di fuori del sito di intervento. 9

11 5.2 BILANCIO DELLE TERRE I volumi di terreno da movimentare sono desunti dai computi metrici di progetto per le quantità afferenti gli scavi ed i rinterri e dal rilievo topografico eseguito per le quantità afferente il cumulo di terreno già in sito. Qui di seguito sono richiamate le quantità totali dei volumi in gioco in modo da leggere con chiarezza il bilancio delle terre. Il terreno che deriva dagli scavi è riassumibilie in: Scavi generali e parziali per costruzione edificio produttivo: Scavi per pali di fondazione φ 600 per fosse: 384,52 mc; Scavi per pali di fondazione φ 800 per plinti: 2295,05 mc; Scavi costruzione fosse: 2135,39 mc; Scavi generali e parziali per urbanizzazioni: Scavi per fognature e sottoservizi: 36336,10 mc; Risulta quindi in totale un volume di scavo pari a: Scavo totale per costruzioni ed urbanizzazioni: 41151,06 mc; Il terreno che sarà reimpiegato direttamente nelle opere per la costruzione degli edifici produttivi e per le opere di urbanizzazione è riassumibile in: Rinterri per urbanizzazioni: Rinterri per fognature e sottoservizi: 22601,66 mc; Risulta quindi in totale un volume di rinterro pari a: Rinterro totale per costruzioni ed urbanizzazioni: 22601,66 mc; Il volume di terreno in eccedenza (scavi rinterri) da reimpiegare risulta pari a : Terreno in eccedenza da scavi/rinterri: = 41151, ,66 = 18549,40 mc; Oltre a questa quantità di terreno sono disponibili anche il terreno derivante dal livellamento e spianamento dell attuale piano campagna ed il terreno derivante dal cumulo già presente in sito: Terreno da livellamento: 6089,35 mc; Terreno da cumulo in area 2 Stralcio: 63167,73 mc; Il volume di terreno totale disponibile in sito da reimpiegare risulta pari a : Terreno cumulo + livellamento p.c.: 69257,08 mc Il volume di terreno disponibile al reimpiego risulta quindi pari a : TERRENO DISPONIBILE = 87806,48 mc; 10

12 La formazione del rilevato di progetto (quota max ) comporta la necessità delle seguenti quantità di terreno: Terreno per rilevato viabilità principale: 20087,07 mc; Terreno per rilevato viabilità secondaria: 27870,43 mc; Terreno per rilevato parcheggi: 10124,76 mc; Terreno per rilevato edifici produttivi: 29724,76 mc; Il volume di terreno necessario risulta quindi pari a : TERRENO NECESSARIO = 87806,46 mc; Il bilancio delle terre risulta quindi NEUTRO: il volume di terreno necessario risulta pari al volume di terreno disponibile. 6. ALLEGATI GRAFICI Al presente piano di gestione sono allegati alcuni elaborati grafici esplicativi delle previsioni progettuali ed in specifico: - 04A Planimetria intervento di progetto rev. Luglio 2012; - 04B Sezione movimento terre rev. Luglio 2012; - 04C Profilo longitudinale principale rev. Luglio 2012; - 04D Profilo longitudinale secondario rev. Luglio 2012; 11

PIANO GESTIONE DELLE MATERIE

PIANO GESTIONE DELLE MATERIE PIANO GESTIONE DELLE MATERIE SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. INTERVENTI DI PROGETTO... 4 2.1 OPERE DÌ URBANIZZAZIONE... 4 2.2 EDIFICIO PRODUTTIVO... 5 2.3 MOVIMENTAZIONE E BILANCIO DELLE TERRE... 6 3. INDIVIDUAZIONE

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