Children's Nurses-IJPNS Volume 7, Numero 2, Estate 2015

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1 La morte in oncoematologia pediatrica: vissuti e strategie di coping del personale infermieristico Valentina Lucia Monforte, Claudia Candotti, Laura Pomicino, Sara BuchiniChild ren s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Background. Prendersi cura di un paziente che soffre e che si trova in fase terminale costituisce un importante carico per l infermiere, sia a livello personale che professionale, in particolare se si tratta di una persona in età pediatrica: la sua morte attiva un forte livello di stress che aumenta il rischio di burnout soprattutto in assenza di adeguate strategie di coping. Obiettivo dello studio. Indagare i vissuti, le esperienze e le strategie di coping messi in atto dagli infermieri che lavorano in oncoematologia pediatrica di fronte alla morte di un loro assistito, ponendo particolare attenzione ai fattori a questo associati. Materiali e metodi. Studio qualitativo. Setting: S.C. Oncoematologia pediatrica - I.R.C.C.S. materno infantile Burlo Garofolo di Trieste. Campione: Tutti gli infermieri che lavorano nella struttura, senza vincoli di sesso, età, formazione o anni di attività. Strumenti e raccolta dei dati: Intervista semi-strutturata individuale e raccolta delle principali informazioni socio-demografiche mediante compilazione di apposita scheda. Risultati. 15 infermiere intervistate, tutte donne. I sentimenti maggiormente riferiti in relazione al lutto vissuto sono rabbia, dolore, tristezza e sofferenza, espressi anche attraverso il pianto. Le strategie maggiormente riportate sono quelle orientate all emozione e consistono nel parlare tra colleghe e in alcuni casi con familiari. Viene espresso il bisogno di ricevere un supporto professionale e di creare maggiori spazi di condivisione all interno del reparto. 1 / 5

2 Il delirium nel paziente pediatrico Ramona Melis Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Review, [Italian] Il Delirium è un disordine neuropsichiatrico che si manifesta attraverso uno stato confusionale acuto secondario a una o più sottostanti condizioni patologiche e rappresenta una seria complicanza. E' una condizione clinica poco diagnosticata e trattata e ad essa è associato un elevato costo sociale; infatti in coloro che sviluppano Delirium durante il ricovero si registrano tempi più lunghi di ospedalizzazione e un aumento delle complicanze intraospedaliere (cadute, ulcere da pressione ecc.). Il Delirium può colpire tutti i segmenti della popolazione ospedalizzata (incidenza 5.3%) ma è stato osservato più frequentemente nei bambini (12-13%) e negli anziani con età superiore ai 65 anni (10-15%). In letteratura si riscontra una scarsità di pubblicazioni riguardanti il Delirium, soprattutto quello pediatrico. Scopo di questa revisione è di offrire una panoramica aggiornata sul Delirium pediatrico (in particolar modo quello che si manifesta nelle Unità di Cure Intensive Pediatriche) e focalizzare l'attenzione sulla sua diagnosi attraverso una discussione sugli strumenti di valutazione più utilizzati, provando a proporre degli spunti per la ricerca futura. Lo screening oftalmologico neonatale Alessia Contiero Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Review, [Italian] Il periodo più importante per garantire un corretto sviluppo della vista va dalla nascita ai 3 anni. I danni che compromettono la visione durante i primi 2-3 mesi di vita comportano un alterazione a carico delle strutture visive difficilmente reversibile. Da qui l importanza di valutare il più precocemente possibile le strutture oculari, in particolar modo nei neonati pretermine. Questa prima valutazione viene effettuata presso le strutture sanitarie pediatriche e/o dal pediatra di famiglia. Per definire una corretta e completa valutazione oftalmologica neonatale sono state emanate apposite linee guida da parte dell American Academy of Pediatrics, dall American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus e dall American Academy of Ophthalmology: essa si compone di test semplici e di facile attuazione, ma al contempo fondamentali per individuare patologie che verranno successivamente trattate dallo specialista. Un videogioco interattivo per l educazione terapeutica degli adolescenti con problemi di salute cronici Fosca Basso, Annamaria Bagnasco, Loredana Sasso Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Technical Report, [Italian] Il progetto riguarda lo sviluppo di un videogioco che permette di utilizzare strumenti di educazione terapeutica su formato elettronico. Lo scopo dello studio è di creare una applicazione web che permetta di proporre interventi di educazione terapeutica agli adolescenti con patologia cronica attraverso un gioco coinvolgente che faciliti l adherence e la compliance agli interventi preventivi e di cura. L applicazione è strutturata in formato mazzo di carte da 2 / 5

3 gioco. Ogni mazzo include una carta situazionale nella quale viene descritto un quadro della vita quotidiana in cui è possibile ritrovarsi con frequenza e almeno quindici carte che prevedono altrettante alternative di comportamenti possibili, corretti oppure errati. Le modalità di esecuzione possono essere di due tipi. Tipo 1 (Carte P4): ogni carta include sul fronte la descrizione del comportamento e sul retro il SI/NO e la motivazione. Tipo 2 (Carte PMP): sul retro della prima carta vengono proposte due soluzioni, ciascuna delle quali rimanda ad altre carte in cui sono descritte le conseguenze della scelta e così via fino a terminare il mazzo con una carta conclusiva; essa sarà riepilogativa ed elencherà le conseguenze di tutti i comportamenti opzionati. Al fine di produrre un esempio della dinamica del gioco vengono proposti, in questo lavoro, due mazzi di carte sui temi della gestione della terapia orale e del catetere venoso centrale. Il contenuto e la forma espressiva dei mazzi non hanno seguito il processo di validazione e non sono pertanto applicabili. Il videogioco è supportato da computer, tablet e smartphone. La popolazione a cui può essere proposto il videogioco è composta da adolescenti con problemi di salute cronici di età compresa tra i 13 e i 17 anni e dalle loro famiglie. I desideri dei bambini e degli adolescenti nella fase della terminalità: indagine conoscitiva tra gli operatori sanitari dei centri pediatrici italiani Samantha Errani Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Observational study, [English] Introduzione. Oggi molti bambini riescono a sopravvivere a patologie un tempo mortali e alcuni di loro guariscono. Nonostante ciò la morte in età pediatrica è ancora presente e l emergente tecnologia medica sta monopolizzando anche questo aspetto della malattia. Spesso bambini e adolescenti in fase di fine vita trascorrono i loro ultimi giorni in reparti ospedalieri senza avere l opportunità, insieme alle proprie famiglie, di scegliere di morire nella propria casa, accanto ai propri cari. Gli adulti spesso faticano ad accogliere i desideri dei piccoli malati nel fine vita. Obiettivo. Condurre un indagine conoscitiva tra gli operatori degli ospedali pediatrici italiani al fine di conoscere il loro pensiero e le loro opinioni riguardo all argomento. Materiali e metodi. L indagine conoscitiva è stata svolta servendosi di due strumenti elaborati sulla base degli studi di L.Wiener al National Cancer Institute e al National Institutes of Health: My wishes (per i bimbi piccoli) e Voicing my choice (pensato per gli adolescenti e i giovani adulti) e di un questionario costruito ad hoc. Dopo aver tradotto in lingua italiana i due strumenti, costruito e fatto validare il questionario da professionisti esperti in cure palliative, questi sono stati inviati al personale sanitario di 9 ospedali pediatrici italiani. Risultati. Il 71% degli operatori pensa che il bambino abbia il diritto di conoscere la propria situazione clinica, il 26% pensa che non ne abbia il diritto, e il 3% non ha dato risposta. Il 90% dei professionisti crede che l adolescente abbia il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute, l 8% che non le debba conoscere, il 2% non ha dato risposta. E stata anche indagata l opinione dei professionisti riguardo l eventuale distribuzione nei reparti di libretti trattanti l argomento del fine vita: il 41% di loro si è dimostrato favorevole, il 21% non è d accordo mentre il 38% non sa. Conclusioni: L indagine ha mostrato come sia importante informare il paziente (qualora egli lo desideri) sulle sue condizioni cliniche e fornirgli ascolto, infatti, in questi casi, il bambino si rivela 3 / 5

4 molto più aperto e fiducioso. Nonostante ciò i dati dimostrano che non sempre avviene una comunicazione tra personale sanitario e paziente e, in alcuni casi, il silenzio è tutto ciò che viene offerto al bambino e alla sua famiglia. Il vissuto del genitore durante il ricovero del figlio neonato in terapia intensiva neonatale Irsida Gora Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Il ricovero di un figlio neonato in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) può essere una fonte di stress nei genitori e questi possono avere delle difficoltà nella gestione di questa situazione nuova e inaspettata. È importante dunque comprendere lo stato emotivo e le aspettative dei genitori per poi assisterli durante la loro permanenza in TIN. Obiettivo. L obiettivo di questa indagine è quello di verificare i vissuti e le principali emozioni dei genitori che hanno ricoverato il neonato in TIN e i comportamenti infermieristici percepiti come efficaci dai genitori. Materiali e metodi. Ricerca qualitativa fenomenologica. Ogni genitore partecipante allo studio si è sottoposto a un intervista semi-strutturata, le interviste sono state effettuate mediamente tre giorni dopo il ricovero del neonato. Risultati. Dei 17 genitori intervistati, il 58,82% esprime la paura come emozione prelevante, il 41,15% identifica come preoccupazione maggiormente esperita l insorgenza di complicazioni mediche, inoltre il 35,29% dei genitori si aspetta che gli infermieri lavorino con passione. La disponibilità viene individuata per il 58,83% del campione come comportamento/intervento infermieristico più efficace nell alleggerire l esperienza del ricovero in TIN. Conclusioni. In questo percorso sconosciuto gli infermieri svolgono un ruolo importante e fondamentale in quanto si dimostrano disponibili ad aiutare i genitori fornendo supporto emotivo, comunicando informazioni sullo stato di salute del proprio figlio usando un linguaggio comprensibile, coinvolgendogli nella cura dei propri figli aiutandoli cosi a assumere un ruolo genitoriale, dimostrando professionalità, gentilezza e umanità. Questi comportamenti/interventi infermieristici sono stati riconosciuti dai genitori come efficaci. Uso ed abuso del paracetamolo al domicilio: uno studio osservazionalesara Righeschi, Nicola Mazzoni, Daniele Ciofi, Sofia Bisogni, Filippo Festini Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Il paracetamolo è il farmaco maggiormente utilizzato a domicilio dalle madri per trattare la febbre ed il dolore nei bambini; sebbene si tratti di un farmaco da banco e acquistabile senza ricetta medica, il sovradosaggio può produrre gravissimi effetti a livello epatico e renale. Obiettivo. Valutare le conoscenze delle madri sull uso sicuro del Paracetamolo. Materiali e metodi. Sono state intervistate 125 madri arruolate con campionamento accidentale. Risultati. Il 37,6 % delle madri ha in casa 2 o più formulazioni diverse di paracetamolo; inoltre è risultato molto diffuso il sottodosaggio, con somministrazioni anche fino al 99% in meno della dose giusta, mentre più rari sono stati i casi di sovradosaggio. Conclusioni. La lacuna di conoscenze delle madri circa l uso sicuro del paracetamolo suggerisce pertanto la necessità di strutturare interventi educativi su vasta scala rivolti ai genitori. 4 / 5

5 How to nurse Sick Children - Come assistere i bambini malati. Parte 5 Charles West, traduzione di Cecilia Spinelli Bini and Filippo Festini Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): Historical paper, [Italian] I risultati del Premio di laurea Charles West 2014Children s Nurses - Italian Journal of Pediatric Nursing Sciences 2015; 7 (2): / 5

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